Agenda 21 dei Quartieri di Rimini - Monitoraggio 2008
Cuspilici 2007 aree ad elevato rischio industriale ag21palermo16 10-2007 dott.cuspilici
1. Antonino Cuspilici
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE SICILIANA
Assessorato Territorio e Ambiente
UFFICIO SPECIALE PER LE AREE AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI
AMBIENTALE
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Ambientale
2. Cos’è un area a rischio
I territori caratterizzati da gravi alterazioni degli
equilibri ecologici nei corpi idrici,
nell’atmosfera o nel suolo, tali da comportare
un rischio per l’ambiente e per la popolazione.
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4. In data 30.11.90 le aree dei territori che
comprendono i comuni di Siracusa, Floridia,
Augusta, Melilli, Priolo,Solarino e Gela, Butera,
Niscemi sono state dichiarate ad elevato rischio di
crisi ambientale con delibera del Consiglio dei
Ministri ai sensi dell’art.7 della legge 349/86.
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5. Decreto legislativo 31 marzo
1998 n°112
L’art.72 sostituisce l’art.7 della legge 349 e delega alle
regioni le competenze in campo di aree a rischio.
La Regione Siciliana ai sensi del D.L. 112
nel 2002 ha dichiarato area ad elevato rischio di crisi
ambientale il Comprensorio del Mela.
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6. Ufficio Speciale per le aree ad elevato
rischio di crisi ambientale
Con Delibera di Giunta di Governo n° 306 del
29.06.2005 è stato istituito Ufficio Speciale per le aree
ad elevato rischio di crisi ambientale presso
l'Assessorato Regionale territorio e ambiente .
L’Ufficio è caratterizzato da una esclusiva, specifica
ed autonoma incidenza nell'intero comparto, sia dal
punto di vista tecnico che gestionale, organizzativo e
finanziario.
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7. Cosa è stato avviato?
Attualmente da parte dell’Assessorato regionale
territorio e ambiente sono state previste e messe
in cantiere una serie di attività di risanamento,
in breve, di seguito vengono riportate le
principali :
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8. Accordo quadro di collaborazione
World Health Organization - Regional Office
for Europe
Regione Siciliana - Assessorato ambiente e
territorio
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9. Convenzione
Regione Siciliana - Assessorato
ambiente e territorio
Ufficio speciale per le aree ad elevato
rischio di crisi ambientale
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10. Agenda 21
Processo strategico per incoraggiare
e controllare lo sviluppo sostenibile .
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11. 15/11/2007
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Agenda 21
documento di applicazione della
Dichiarazione di Rio, pone lo
sviluppo sostenibile come una
prospettiva da perseguire per tutti
i popoli del mondo
12. Queste le quattro sezioni:
I - La dimensione sociale ed
economica.
II - La conservazione e la
gestione delle risorse al fine dello
sviluppo.
III - Il ruolo dei principali gruppi.
IV - I mezzi di esecuzione del
programma 21.
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13. I - La dimensione sociale ed economica.
Programma diretto a realizzare nei paesi poveri una
crescita economica non distruttiva dell'ambiente
naturale (lotta alla povertà, controllo demografico,
miglioramento delle condizioni di salute delle
popolazioni, ecc.) e a modificare nei paesi ricchi i modi
di consumo. Questa parte è stata forse la più
controversa alla conferenza di Rio.
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14. II - La conservazione e la gestione delle risorse al fine
dello sviluppo.
Documento tecnico che contiene il vero e proprio programma
ambientale, con indicazioni circa i mezzi tecnici e finanziari
necessari per realizzarlo (protezione dell'atmosfera, gestione
integrata dell'agricoltura, lotta alla deforestazione, gestione
degli ecosistemi fragili, lotta alla desertificazione e alla
siccità, preservazione della diversità biologica, gestione delle
biotecnologie, protezione degli oceani e delle acque dolci,
gestione delle sostanze tossiche, dei rifiuti solidi urbani (RSU)
e dei rifiuti radioattivi, gestione ecologica delle acque di
scarico).
Questa parte è stata in parte contestata principalmente a causa
del rifiuto dei paesi ricchi di farsi carico degli impegni
finanziari necessari per aiutare i PVS a realizzare i loro
programmi.
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15. III - Il ruolo dei principali gruppi.
Documento che individua il ruolo di alcuni
specifici gruppi sociali nel perseguimento
dello sviluppo sostenibile (donne, giovani,
anziani, sindacati, settori produttivi,
comunità scientifica).
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16. IV - I mezzi di esecuzione del programma
21.
analisi della strumentazione necessaria a
perseguire le azioni individuate nelle parti I e II
del Documento: strumenti scientifici,
formazione, informazione, cooperazione
internazionale, strumenti finanziari, strumenti
giuridici.
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17. L’Agenda XXI pone come elemento centrale per
l’obiettivo di raggiungimento della sostenibilità il
ruolo ed il coinvolgimento degli attori sociali e
delle comunità locali ed in particolare al Capitolo
28 impegna le Autorità locali ad adottare
un’Agenda 21 Locale, anche aprendo “un dialogo
con i propri cittadini, con le associazioni locali e
con le imprese private”.
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18. L’obiettivo prioritario di un progetto di
sostenibilità è di identificare una strategia
politica, economica e sociale che permetta
di limitare l’uso delle risorse naturali,
offrendo allo stesso tempo nuove
possibilità di lavoro e soddisfacenti livelli
di sicurezza sociale e di consumo.
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19. "Ciascun ente locale dovrebbe stimolare un dialogo
con i cittadini, le organizzazioni locali le imprese
private al fine di adottare la propria "Agenda 21
Locale".
Tramite la consultazione ed il processo di costruzione
del consenso, le autorità locali devono apprendere dai
cittadini e dalle organizzazioni locali, civiche,
industriali e di interesse, nonché dotarsi delle
informazioni necessarie allo scopo di poter formulare le
strategie più appropriate.
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20. COS'E'
Il metodo dell’AG21L
uno degli strumenti più efficaci per
promuovere il miglioramento della qualità
della vita e per lo sviluppo sociale ed
economico, in armonia con l’ambiente,
attraverso un processo decisionale
fortemente partecipato.
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21. Attivare un processo di Agenda 21 Locale
necessita di una forte motivazione poiché si
tratta di un processo volontario che richiede
notevole disponibilità al cambiamento ed
all’innovazione,
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22. 15/11/2007
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Province
Comuni e Consorzi
Aree protette, Parchi,
Regioni
Distretti produttivi, Associazioni di categoria, Scuole, Associazioni
Chi può fare lChi può fare l’’Agenda 21 Locale?Agenda 21 Locale?
23. 15/11/2007
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BANDO PER IL
COFINANZIAMENTO DI
PROGRAMMI DÌ ATTIVAZIONE E
DI ATTUAZIONE DI AGENDE 21
LOCALI NELLE AREE AD
ELEVATO RISCHIO DI CRISI
AMBIENTALE
24. Agenda 21
Si è inteso cofinanziare, nell’ambito delle
aree regionali dichiarate ad elevato rischio
di crisi ambientale, progetti di Agenda 21
locale promuovendo azioni ricadenti in una
delle seguenti categorie:
A) attivazione del processo di Agenda 21
locale;
B) attuazione e sviluppo del processo di
Agenda 21 locale.
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25. Agenda 21
I soggetti che intendono avvalersi del sostegno di
parte Regionale, tramite l’Ufficio Speciale “Aree ad
elevato rischio di crisi ambientale”, per l’attivazione,
l’attuazione e lo sviluppo dei processi di Agenda 21,
debbono impegnarsi ad individuare apposite
tematiche, da affrontare nell’ambito dei diversi tavoli
di lavoro che si andranno a costituire, al fine di
contribuire all’aggiornamento e/o predisposizione dei
piani di risanamento ambientale delle aree a rischio,
nell’ottica del perseguimento di uno sviluppo
sostenibile delle aree stesse.
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26. Categorie di intervento
ammissibili
Categoria A Attivazione del processo di
Agenda 21 locale.
Categoria B Attuazione degli obiettivi
individuati nel processo di Agenda 21
Locale.
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27. Categoria A Attivazione del
processo di Agenda 21 locale.
A.1 Azioni di coinvolgimento degli attori
locali;
A.2 Costituzione del Forum permanente di
Agenda 21 locale e selezione dei temi da
approfondire, nonché delle modalità e strumenti
per la redazione del Rapporto sullo stato
dell’ambiente;
A.3 Redazione del Rapporto sullo stato
dell’ambiente del territorio interessato e
definizione delle priorità ambientali.
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28. Categoria B Attuazione degli
obiettivi individuati nel processo
di Agenda 21 Locale.
B.1 Definizione del Piano d’azione locale,
assicurando l’integrazione delle proposte
formulate nell’ambito degli strumenti di
pianificazione esistenti;
B.2 Studi di prefattibilità delle azioni già
individuate nel Piano di azione locale;
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29. B.3 Attuazione delle azioni del Piano attraverso
la redazione di studi e linee guida per la messa a
punto di prescrizioni normative e di strumenti
amministrativi ed economici, quali regolamenti,
bandi, incentivi o disincentivi.
B.4 Introduzione di un Sistema di Gestione
Ambientale e successivo avvio del processo di
certificazione secondo la norma ISO14001 o
registrazione in base al regolamento EMAS da
sviluppare come iniziativa sinergica al processo
di A21L;
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30. Risorse disponibili
Le risorse disponibili per ciascuna area a
rischio, per l'attuazione del presente
provvedimento sono così ripartite:
€ 512.000,00 per l’area del Comprensorio
del Mela (Me)
€ 896.000,00 per l’area di Augusta – Priolo
(SR)
€ 256.000,00 per l’area Gela (CL)
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31. Partecipazione
Su sedici comuni hanno partecipato quindici
(il comune mancante è attualmente
commissariato)
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32. Categoria “A” AttivazioneAmministrazione
richiedente
Titolo del Progetto Acronimo
Importo del progetto
presentato
Importo del
cofinanz.to accordato
Comune di Pace del
Mela capofila associato
a San Pier Niceto
Agenda 21 di Pace del
Mela e San Pier Niceto
€ 160.000,00
€
128.000,00
Comune di Milazzo AGENDA 21
MILAZZO – HORUS
MILAE HORUS MILAE
€
160.000,00
€
128.000,00
Comune di Augusta Uno sviluppo capace di
fuuro
€
160.000,00
€
128.000,00
Comune di Siracusa Agenda 21 Locale
Siracusa
L'agenda di Siracusa (
La via per la
sostenibilità)
€
160.000,00
€
128.000,00
Comune di Solarino Ageda21 locale
Solarino
Agenda21 locale
Solarino, per uno
sviluppo condiviso
€
160.000,00
€
128.000,00
Compune di Priolo
Gargallo
Attivazione processo
agenda 21 locale nel
comune di Priolo G.
€
160.000,00
€
128.000,00
Comune di Gela Gela: Mare, Ambiente e
Territorio Gela: M.A.T.
€
160.000,00
€
128.000,00
Comune di Santa Lucia
del Mela Gualtieri
Sicaminò e Condrò
Urbis Filiciae Nostrae
DEMETRA
€
160.000,00
€
128.000,00
€
1.280.000,00
€
1.024.000,00
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33. Categoria “B” Attuazione
Amministrazione
richiedente
Titolo del Progetto Acronimo
Importo del progetto
presentato
Importo del
cofinanz.to accordato
Comune di Niscemi
Agenda 21 Locale
Niscemi "Crescita e
sostenibilità
ambientale" attuazione
e sviluppo del processo g21L : Cre.So. € 160.000,00
€
128.000,00
Comune di Melilli Dall'Agenda all'Azione
21
DALA21 € 160.000,00
€
128.000,00
Comune di San Filippo
del Mela
Piano di Azione Locale
Società per la
sOstenibilità e lo
SVIluppo Locale P.A.L.SoSvil € 160.000,00
€
128.000,00
€ 480.000,00
€
384.000,00
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34. BANDO PER LA
CERTIFICAZIONE PICCOLE E
MICRO IMPRESE
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35. Legge 27.12.2006 comma
833 art.1
Assegna alla Regione Siciliana,a valere sul
gettito delle accisa sui prodotti petroliferi
immessi in consumo nel territorio regionale,
l’importo di 60 milioni di euro per ciascuno
degli anni 2008 e 2009 a titolo di contributo
di solidarietà nazionale di cui all’art.38 dello
Statuto
36. Legge 27.12.2006 comma
833 art.1
La medesima norma statale precisa
che”l’erogazione dei contributi è
subordinata alla redazione di un piano
economico finalizzato prevalentemente al
risanamento ambientale dei luoghi di
insediamento degli stabilimenti petroliferi,
nonché ad investimenti infrastrutturali”
37. Grazie per l’attenzione
Per uno sviluppo sostenibile
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