Le nuove competenze digitali:
Open Education, Social e Mobile Learning
Tre incontri online per parlarne con i docenti e i collaboratori del Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice
http://www.insegnalo.it
http://teach4.us/new-digital-skills
1. Cosa possono offrire al mondo
dell'educazione?
Maria Grazia Fiore
Docente e formatrice
Responsabile formazione e didattica BBN Editrice
mariagrazia.fiore@bibienne.com
2. "L'educazione aperta non è limitata solo alle
*risorse didattiche aperte*, ma si fonda
anche su *tecnologie aperte*, in grado di
facilitare un apprendimento collaborativo e
flessibile, e sull'*aperta condivisione di
tecniche didattiche* che permettano ai
docenti di giovarsi delle migliori idee dei loro
colleghi".
3.
4. "Un'educazione aperta si
basa sul principio che tutti
devono essere liberi di
usare, *adattare alle
proprie esigenze*,
migliorare e redistribuire le
risorse senza restrizioni".
5. Il libro di testo a stampa è un mediatore didattico
naturalmente selettivo in quanto pensato:
• per un alunno “tipo”,
• con un funzionamento cognitivo e sensoriale
“nella norma”
• dei contenuti prestabiliti nella tematica e nel
grado di approfondimento.
8. Ecco perché le Linee guida per l’integrazione scolastica degli
alunni con disabilità (2009, 18) sottolineano
“…la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo
studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché
possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano
ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento.
A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove
tecnologie per l’integrazione scolastica, anche in vista delle
potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico".
9. "Invitiamo insegnanti, autori, editori e istituzioni a
rilasciare [queste risorse] sotto licenze che ne
facilitino l'uso, la modifica, la traduzione, il
miglioramento e la condivisione da parte di
chiunque.
Le risorse dovrebbero essere pubblicate in formati
che facilitino sia l'uso sia la pubblicazione e che
siano compatibili con le diverse piattaforme
tecniche.
Per quanto possibile, dovrebbero anche essere
disponibili in formati accessibili a persone disabili
ed a persone che ancora non hanno accesso a
Internet...
10. Devono favorire un apprendimento collaborativo e flessibile,
permettendo a docenti e studenti di *creare, usare, adattare
e migliorare le risorse educative aperte*...
12. “Costruire un modello di cellula”
“Nel primo esempio, l'esperienza è stata svolta a casa e ha
riguardato la costruzione di un modello di cellula, scegliendo
autonomamente materiali e procedimento.
Attraverso la predisposizione di un percorso visivo che
esplicita le fasi del processo e permette di commentarle e
ripercorrerle (in maniera guidata e/o autonoma) secondo
necessità, si è realizzato un *documento con cui si
condivide la metodologia utilizzata e si favorisce la
replica dell'esperienza in altri contesti e/o con altri
studenti.*”
Fiore M. G. (2012), "Lezione aperta - Lo sguardo, lo spazio, la techne", Visioni Condivise, 3, dir. M. G.
Fiore, Torino: BBN Editrice. http://www.didasfera.it/visioni-condivise?unita=1427
13.
14.
15.
16. Finalità del processo
● creare uno sfondo integratore dell'attività
● documentare la metodologia per condividerla con il docente
● supportare visivamente la ricostruzione dell'esperienza e la
produzione scritta
Finalità del prodotto
● fornire supporto visivo per la presentazione orale dell'esperienza
● fornire un modello di lavoro generalizzabile anche ad altre attività
didattiche che implichino una mediazione didattica attiva
● creare un archivio di risorse didattiche condivisibili e riutilizzabili dai
docenti e dagli studenti
18. Altro esempio... “Lezione aperta”
“Organizzata in base alle macrofunzionalità descritte in
un articolo universitario sul tema, la mappa sfrutta una
serie diversificata di strumenti di social networking per
realizzare l'eportfolio di ciascuno studente.
Le mappe prodotte sono state discusse e argomentate
durante la lezione aperta che ha segnato la fine del
corso, dando vita a una performance valutativa di tipo
più seminariale rispetto al formato tradizionale
dell'esame universitario.”
http://www.didasfera.it/visioni-condivise?unita=1441
19. adottare le tecniche didattiche
sviluppate sulla collaborazione,
sulla *scoperta e sulla
creazione di conoscenza*...
*invitare* omologhi e colleghi
*a partecipare*...
20. Dare la possibilità allo studente di integrare,
modificare o arricchire in maniera diversa i
contenuti di un corso, comporta l'implicita
accettazione di un *diverso modello di
insegnamento* (o almeno di un'apertura in tal
senso), includendo la valorizzazione
dell'esperienza che i singoli possono aver
maturato altrove...
21. L'etica scientifica richiede
un modello in cui le teorie
vengano sviluppate
collettivamente, e i loro
difetti percepiti e
gradualmente eliminati per
mezzo di una critica fornita
dall'intera comunità
scientifica (p.59)
22. Le OER...
... possono essere uno strumento per avvicinarsi al
modello di apprendimento hacker?
… possono essere il primo passo per la costruzione di
una comunità docente che vada oltre la somma delle
singole professionalità?
Pensiamoci.