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Periodicopromossodall’ArciconfraternitaMariaSS.delCarmine-Giovinazzo-RegistratopressoilTribunalediBarialn.1307indata20/1/1997-SpedizioneinA.P.70%FilialediBari
Anno XIX
N. 6
Giugno 2015
Euro 2,00
Nuove Aperture a Giovinazzo:
3N. 6 - Giugno 2015
PPEERRIIOODDIICCOO PPRROOMMOOSSSSOO
ddaallll’’AArrcciiccoonnffrraatteerrnniittaa MMaarriiaa SSSS.. ddeell CCaarrmmiinnee
Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997
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Via Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba)
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intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine
Chiuso in tipografia il 28 Maggio 2015
Redazione
Presidente
Direttore
Responsabile
Gianluca
Battista
Girolamo
Capurso
Giuseppe
Dagostino
Giuseppe
Dalbis
Nicola
Miccione
Marzia
Morva
Filippo Luigi
Fasano
Giuseppe
Maldarella
Luigi VerzilloSegretario Responsabile archivio Michele Amoia (334477..77998855228811)
Responsabile abbonam. Giuseppe Dagostino (Tel. 334400 22557711007777)
Responsabile pubblicità 347.5231877
Progetto grafico e impag. a cura della Redazione
Nicola
Coppola
Filippo
D’Attolico
Collaboratori
Fedele
Capurso
Gerardo
Nardò
Mauro
Capurso
Giuseppe
Demartino
Italo
Cinquepalmi
Gabriella
Serrone
Dario
Verolino
Gaetano
Nacci
Roberta
Deruvo
Frank
De Santis
Corrispondente
estero
Responsabile
estero
Responsabile
fotografie
Beatrice
Andriano Cesari
Nicola
Marinelli
Tutti complici di questa barbarie
Èquesto uno dei tanti segni di decadimento della no-
stra cultura e più specificatamente di una parte della no-
stra gioventù. Angoli cittadini, di per sé già squallidi per il
disinteresse comune, vengono ulteriormente abbruttiti da
disegni e da sgorbi di scritti tanto inutili quanto volgari e
deprimenti. Si arriva alla barbarie quando si imbrattano
monumenti o edifici di qualche interesse storico come nel
caso di cui ancora si è chiamati ad occuparci.
PERCHE’ QUESTO?
Il fenomeno è sotto analisi da parte di molti sociologi e
di studiosi di devianze sociologiche nelle aree di incontrol-
lati insediamenti demografici, i quali sostengono che tali
sgorbi possano essere suscitati da stimoli di affermazione
di libertà o di fantasie giovanili nel grigiore di un tessuto
urbano cui mal si adattano. Certo non è di questo aspetto
che voglio parlare perché è materia di studiosi specialistici.
Mi preme, piuttosto, riflettere sulle circostanze che invo-
gliano ad abbruttire senza scrupolo alcuno un bene, un pa-
trimonio che appartiene alla comunità.
Siamo tutti complici, nel senso più tecnico del termine
complicità. E ciò per il livello di trascuratezza che spesso ri-
scontriamo nella cura e conservazione delle cose che ci ap-
partengono per essere di fruizione per tutti i cittadini. La ra-
gione più significativa certamente è da ricercare in una
comprovata insufficienza di un appropriato piano di godi-
mento comune degli spazi aperti o degli edifici di proprietà
comunale.
Basterebbe poco, ma veramente poco, per poter quanto
meno evitare che le sorti rovinose di alcune strutture co-
munali, da tempo in disuso, possano evidenziare ormai un
destino di totale devastazione.
Nell'arco degli anni passati, attraverso le pagine del no-
stro mensile, in più circostanze (es. 03/2013) abbiamo rea-
lizzato puntuali e circoscritte denunce per il cattivo uso del-
la "cosa pubblica", soprattutto quando la stessa rivelava
una criticità per l’intera collettività, piuttosto che un buon
motivo di vanto per un suo riutilizzo o riqualificazione fun-
zionale.
Volendo andare oltre l’evidente atto di vandalismo che
ha imbrattato la cornice di piazza san Salvatore, ripropo-
stavi nella rubrica "il Bestiario", non mancano situazioni di
degrado dovuto all'incuria di chi ci amministra, poco atten-
to alla minima azione di manutenzione. Esempio per tutti,
sotto gli occhi comuni di chi vive con periodicità il lungo-
mare di ponente, è proprio la struttura ex-mattatoio, in sta-
to di completo abbandono con aree esterne completamente
tempestate da una vegetazione selvaggia che ha invaso
ogni spazio libero contribuendo in modo particolare all’ar-
dire di chi ne fa pure una discarica abusiva.
E cosa dire del confinante ex-carcere? È sufficiente per-
correre via Crocifisso per rendersi facilmente conto di quan-
ta incuria regni in quel comprensorio cittadino!
Basterebbe poco, ma veramente poco, almeno per sal-
vare l’apparenza!
Filippo D’Attolico
Editoriale
www.incittagiovinazzo.it
N
ei mesi primaverili, appena trascorsi,
l’Amministrazione Depalma, ancora
una volta, si è imposta di lanciare per
l’estate che avanza prospettive di maggior
appetibilità turistica, attraverso iniziative
volte a sussidiare ed incrementare azioni
commerciali di piazza. E tanto è possibile ri-
cavare dalle diverse recenti deliberazioni
della Giunta, tendenti a promuovere ogni
sorta di espediente rivolto ad attrarre in
luoghi pubblici attività commerciali varie, di
vendita e somministrazione di alimenti e
bevande, nonché di laboratori gastronomici
ed espositivi di prodotti dell’artigianato ed
agroalimentari locali. Sicché, non solo sono
state confermate le localizzazioni di com-
mercio ambulante e particolarmente quelle
lungo i litorali, cui consentire la sosta degli
esercenti attrezzati di banco su veicoli stra-
dali, ma si è, perfino, ideato, ora, il “Villag-
gio Commerciale Costiero”.
Per comprendere in cosa consista il
Villaggio Commerciale Costiero biso-
gna consultare la relazione espositiva
che l’Assessore Sannicandro ha pro-
dotto ai colleghi di Giunta il 26 mar-
zo scorso perché ne approvassero il
relativo progetto da lui concepito con
l’intento di “potenziare l’attività tu-
ristica per il periodo giugno-settem-
bre”. In quella presentazione
l’Assessore all’Ambiente e Territorio
sostiene che nel periodo estivo il si-
stema delle attività connesse alla bal-
neazione costituisce sicuramente un
valido contributo al sostentamento
dell’economia della città. E, dunque,
ritiene che la Amministrazione debba
agevolare il costituirsi di incubatori
di iniziative al fine di promuovere i
prodotti locali: dall’artigianato di
qualunque tipo alla gastronomia; dai
prodotti agricoli ai prodotti a chilo-
metro zero; dagli spettacoli musicali
in genere alle attività teatrali e di in-
trattenimento e svago in riviera.
A tal proposito ha ravvisato confacente tut-
ta la fascia costiera, dalla cala Crocifisso
fino alla trincea, che si presterebbe egregia-
mente all’allestimento del previsto park
commerciale e del centro all’aperto di spet-
tacoli musicali, teatrali, mostre di pittura e
di oggetti di artigianato e antiquariato loca-
le e, quindi, a stand mobili di laboratori ga-
stronomici, teatrali, cinematografici, musi-
cali ecc. ecc. ecc.. E, così Depalma,
d’accordo con tre Assessori, compreso San-
nicandro, i soli presenti a quella riunione di
Giunta di fine marzo, ha approvato le as-
serzioni assessorili e ha deliberato la realiz-
zazione del Villaggio Commerciale estivo su
4 N. 6 - Giugno 2015
Opinione
Giuseppe Maldarella
ARIA D’ESTATE
articoli su una concessione di così va-
sta area pubblica, resa disponibile dal
Comune con un canone base fissato
secondo i parametri del Ministero
delle Infrastrutture, comporta per il
potenziale soggetto gestore un onere
economico in partenza non certo di
poco conto. Né sembra facilitata, dato
anche i ristretti margini di tempo, la
prefigurazione di un piano operativo
che possa consentire un sicuro mar-
gine di ammortamento di una simile
esposizione finanziaria per l’impresa
aspirante all’aggiudicazione. Atteso
anche che dovrà, peraltro, assumere a
suo completo carico ogni spesa per
impiantarvi gli stand, allacciarli alle
necessarie utenze e dotarli di un mi-
nimo di servizi per gli avvento-
ri/spettatori.
Le mie riserve non sono di poco conto, se si
considera quale sia stata la difficoltà incon-
un’area di circa 5.500 mq. lungo la linea di
costa di ponente, oltre il carcere. Sul sito
potranno raggrupparsi, sotto la direzione
gestionale ed organizzativa di un soggetto
privato delegato, tutta una serie di attività
di vendita generalizzata e, quindi, manife-
stazioni e spettacoli di ogni specie oltre ad
iniziative di animazione popolare allo scopo,
si dice, di favorire l’attrattività turistica e
per stimolare l’economia locale. Insomma si
è disposto, per i prossimi quattro mesi, di
insediare un bazar di bancarelle e un co-
acervo di eventi/spettacoli che l’ideatore ha
definito “hub di opportunità per il territorio
di Giovinazzo”.
Naturalmente la proposta elaborata
da Sannicandro nel suo complesso
non sembra tenere in alcun conto del-
la necessità di valorizzare e riqualifi-
care quella parte del contesto am-
bientale, particolarmente interessan-
te per la configurazione della scoglie-
ra, al fine di migliorarne l’offerta di
balneazione della zona e favorirne
l’accesso alla spiaggia. Piuttosto,
mira a privatizzare un così vasto am-
bito territoriale nel quadro della re-
centissima legge regionale n.
17/2015 che ha ridefinito, tra l’altro,
i principi di intervento per l’uso dei
litorali marittimi e le competenze
funzionali assegnate ai Comuni in
materia di concessione di spazi de-
maniali. E in tale direzione, corri-
spondendo agli indirizzi politici trac-
ciati dall’Esecutivo, l’ing. Trematore
ha subito pubblicato un bando di
gara, mediante procedura aperta, per
intercettare il soggetto gestore dele-
gato ad impiantare l’intero polo com-
merciale e centro di spettacoli, se-
condo le indicazioni dell’art.8 di quel
dispositivo di legge regionale, cui po-
ter affidare in concessione, per i soli
quattro mesi estivi, i suoli dedicati
allo scopo.
Il bando di gara, che si è chiuso, ai fini del-
la presentazione delle domande di parteci-
pazione il 20 maggio, ha fissato come base
d’asta per l’offerta economica poco meno di
€ 6.000,00, a titolo di concessione per
l’utilizzo dell’area per un periodo di non ol-
tre 120 giorni nel corso di quest’anno. Que-
sta sarebbe l’ultima invenzione di Depalma
per dare consistenza al piano di incremen-
to turistico estivo verso la città e contribui-
re ad un rimpinguo di apporti produttivi
alla ripresa economica della città.
Allo stato non si hanno notizie se la
prospettazione di questo ulteriore
tentativo di creare in strada un polo
di vendita e di incontro ricreativo-po-
polare abbia stuzzicato soggetti im-
prenditoriali o aziende di settore sin-
gole od associate, a cimentarsi in una
tale esperienza gestionale e chi vi ab-
bia concorso proponendosi con una
propria offerta tecnica ed economica
per aggiudicarsi la concessione dell’a-
rea messa a disposizione. Sta di fatto
che la sperimentazione del Villaggio
Commerciale estivo, nonostante si
5N. 6 - Giugno 2015
ti tipici della nostra terra, i risultati al mo-
mento sembrano alquanto scarsi ed incon-
cludenti.
A riguardo non si può certo dire che
la Amministrazione Depalma si sia
spesa per far decollare questo formi-
dabile strumento innovativo circa il
modo di concepire l’accoglienza turi-
stica verso una cittadina dalle molte-
plici qualità storico-ambientali e so-
cio-culturali. Tutta la partita è stata
conferita ad una Unità di direzione
del Progetto con a capo il Segretario
comunale, che, una volta provveduto
ad affidare il servizio di che trattasi
alla RTI aggiudicataria dell’appalto,
ha ritenuto concluso il suo compito
senza doversi preoccupare della con-
duzione e della rispondenza dell’azio-
ne progettuale stessa agli obiettivi
per cui era stato sottoscritto
l’accordo di Partenariato con le altre
realtà municipali per incrementare
con scambi culturali tra le località
convenute l’offerta turistica, special-
mente quella legata al mare e alla sua
storia.
D’altro canto, la valutazione circa l’efficacia
di tale nuova modalità di promuovere il tu-
rismo locale come pure il rilevare i dati con
riferimento ad un aumento di presenze di
visitatori sul nostro territorio e se l’azione
promozionale messa in atto possa spingere
i nostri operatori a migliore l’accoglienza tu-
ristica, è cosa, credo, non interessi nessu-
no, tanto meno l’Esecutivo. L’essenziale per
l’Amministrazione era solo impegnare e
spendere interamente quei 118.000 Euro
del Fondo di cooperazione europea, arrivati
nelle casse comunali per la parte realizzati-
va di pertinenza, senza alcun impegno a se-
guire il proficuo avanzamento delle opere
progettuali ed il relativo monitoraggio dei ri-
sulti ottenibili in via di conseguimento del
piano operativo messo a punto. Tanto ave-
vo posto in risalto nel mio scritto già nel
giugno scorso di questo mensile.
Archiviato questo pur significativo
programma operativo “Magna Grecia
Mare” senza alcun entusiasmo ed im-
pegno, dunque, Depalma mette in
cantiere il Villaggio Commerciale Co-
stiero proponendosi con questo enne-
simo tentativo di mercato polivalen-
te accrescere l’attrattiva turistica
verso il nostro territorio. Ancora
un’ennesima iniziativa della specie
per dire che facciamo qualcosa. An-
che questa vicenda mi porta dire che
la politica non è più in grado di fare
analisi strutturali delle proprie azioni
perché si possano azzardare alterna-
tive e correzioni al proprio operato.
Coloro che sono al comando della
cosa pubblica pensano di più a quello
che sta loro a cuore o a cui tengono
per loro scopi, piuttosto che fare buo-
na amministrazione per i cittadini ed
aggiustare al meglio quello che è già
in essere; perché già questo, penso,
potrà rivelarsi il massimo degli obiet-
tivi.
E GIOVINAZZO LA SI VUOLE
TUTTA A PARK-MERCATO
trata da Depalma per portare a compimen-
to l’importante Progetto “Magna Grecia
Mare”, questo interamente finanziato con
fondi europei. Infatti, intoppi notevoli sono
emersi quando si è giunti alla selezione de-
gli operatori per l’affidamento del settore
della promozione ed accoglienza turistica
con il sistema dell’albergo diffuso e del la-
boratorio del gusto per le degustazioni di
preparati secondo tradizionali ricette mari-
nare locali.
tato, mancando anche sul territorio
Enti e/o formazioni associative in-
tenzionate a cimentarsi nell’offrire
tali servizi. E questo perché chi
avrebbe potuto avere un qualche in-
teresse a quel appalto non era per
niente disposto ad addossarsi il cari-
co economico dei locali in cui eserci-
tare i servizi posti in appalto.
Si rese necessario, per invogliare la parteci-
pazione alla gara di chi ne avena manife-
stato interesse, riformulare il bando sepa-
rando i due servizi con distinte declinazioni
di prestazioni e di corrispettivi e soprattut-
to con l’inserimento della clausola contrat-
tuale che il Comune avrebbe assicurato alla
azienda aggiudicataria l’uso dei locali al pri-
mo piano dell’immobile comunale di Villa
Spada (ex parco Scianatico). Solo in questa
prospettiva è stato possibile affidare
l’appalto dei servizi di progettazione e ge-
stione del laboratorio del gusto ed ancora
delle attività di ricerca e promozione della
cultura del mare del Progetto Magna Grecia
Mare al Raggruppamento di imprese giovi-
nazzesi Green Lounge srl e CRI.RO.P srl,
costituitosi, appunto, per la circostanza.
Tant’è che da poco è stato formulato
da parte del Comune un apposito atto
di comodato d’uso dei quegli ambien-
ti di Villa Spada, per la durata di un
quadriennio, e della relativa dotazio-
ne tanto di mobilio da cucina corre-
data di utensili ed attrezzature varie,
quanto di tutto l’apparato informati-
co ed impianto di sorveglianza.
L’unità immobiliare, compiutamente
strutturata per l’occorrenza, è stata
consegnata al gestore comodatario
dietro l’esiguo versamento annuo di €
250,00, a titolo di canone, e di €
150,00, quale rimborso forfettario
per le forniture delle utenze varie (ac-
qua, gas, energia elettrica, riscalda-
mento e condizionamento dell’aria).
Chi sa se, a fronte di sì numerose fa-
cilitazioni riconosciute dietro
l’impropria formula dell’esercizio di
interesse pubblico, così come pro-
nunciata nel contratto d’appalto del
29.09.2014, rep. n. 1598/14, con la
RTI Green Lounge srl – CRI.RO.P srl.,
non sia anche compresa
l’agevolazione dell’esonero dal paga-
mento della Tassa dei rifiuti, con la
presunta motivazione che l’attività si
svolge nell’ambito di un edificio di
proprietà comunale.
Eppure, nonostante i tanti vantaggi econo-
mici e non, accordati al concessionario di
detto appalto, che in più atti municipali, è
dichiarato, risponde a finalità di interesse
pubblico perché teso ad ampliare l’offerta
culturale locale e di promozione dei prodot-
Vale la pena di ricordare il grande
pregio di quella iniziativa cui erano
coinvolti in una ambiziosa rete di re-
lazioni e di scambi culturali e di tra-
dizioni marinare il Comune di Giovi-
nazzo e quello salentino di Tricase
con il borgo greco di Corfù. Il proget-
to, infatti, si proponeva di custodire
e valorizzare i saperi e i sapori del pa-
trimonio socio-culturale delle coste e
del mare e offrire opportunità di im-
piego e creazione di attività di mi-
croimprese nel settore turistico e nel-
la ricettività. Eppure, allorquando si
è trattato di ricercare l’operatore che,
dietro un apprezzabile corrispettivo,
curasse la fase strategica della crea-
zione della rete del “Spread Hotel” e
del laboratorio del gusto a mezzo di
una procedura concorsuale, il Bando
di Gara proposto dal Comune di Gio-
vinazzo è stato completamente diser-
Le Soprintendenze d’accordo:
i lavori su via Marina possono partire
PARTITA CHIUSA
Attualità
6 N. 6 - Giugno 2015
Gianluca Battista
 IL FATTO
Il progetto dell'Amministrazione
Così oggi
G
ioco, partita, incontro. Nel
tennis l’arbitro si pronun-
cerebbe in questi termini,
chiudendo il match ed assegnan-
do la vittoria dopo l’ultimo punto.
La querelle legata alla riqualifi-
cazione di via Marina sembra
giunta ad una conclusione, dopo
mesi di grandi discussioni ed at-
tacchi all’Amministrazione comu-
nale da parte delle opposizioni e
della locale Pro Loco.
La passeggiata più invidiata
del nord barese potrà dunque es-
sere riqualificata. Il 9 aprile scor-
so, infatti, erano giunti a Giovi-
nazzo gli esperti della Soprinten-
denza barese alle Belle Arti e
Paesaggio e quelli tarantini del
settore archeologico.
Questi ultimi che, sollecitati
dalla Pro Loco, in marzo avevano
ribadito il loro diniego alla par-
tenza dei cantieri, hanno poi dira-
mato una nota, datata 30 aprile,
che recita così: «alla luce del so-
pralluogo effettuato il 9.04.2015 –
si legge – e di cui si è redatto ver-
bale agli atti di questo ufficio, con
il n. 4554 del 27.04.2015, visti i
pareri espressi dalla Soprinten-
denza alle Belle Arti e Paesaggio
per le province di Bari, BAT e Fog-
gia [...], preso atto che la variazio-
ne progettuale individuata in se-
guito alle risultanze delle indagini
archeologiche risulta tale da ga-
rantire la tutela delle strutture mu-
rarie esistenti e rinvenute, questa
Soprintendenza non ravvisa, per
quanto di competenza, motivi
ostativi all'esecuzione dei lavo-
ri in questione, riservandosi di
fornire in corso d'opera eventuali
ulteriori prescrizioni».
Motivo del contendere era sta-
to il rinvenimento, sempre da par-
te della Soprintendenza Archeo-
logica ionica, di antiche mura
aragonesi, da preservare ad ogni
costo. E se da Bari i pareri favo-
revoli al progetto di abbassamen-
to dei marciapiedi, voluto dal pre-
stigioso studio degli architetti
Fernando e Riccardo Russo, in-
gaggiati dalla precedente Ammi-
nistrazione, erano giunti quasi
subito, non così era stato per
l’aspetto archeologico.
Da Taranto erano stati chiari
dopo tre saggi di scavo: quelle
nuove sedute vista mare avreb-
bero toccato le mura aragonesi
ed i cantieri non avrebbero mai
visto la luce. Poi la risposta del-
l’Amministrazione comunale pro-
prio tramite lo studio di architet-
tura: l’abbassamento del marcia-
piede attuale sarebbe stato di
soli 65 centimetri e non di 1,60
metri come asserito dai soprin-
tendenti.
Pareri discordanti ed una gatta
da pelare non da poco per la mag-
gioranza a Palazzo di Città, che di
quella riqualificazione aveva fatto
un fiore all’occhiello della propria
azione di governo cittadino. Così
il 9 aprile, come raccontato, il ta-
volo di confronto e nuovi decisivi
sopralluoghi degli esperti con
l’ultimo parere, che sblocca defi-
nitivamente la situazione.
Ha vinto questo match (salvo
colpi di scena) l’Amministrazione,
ma intanto sorge un ultimo pro-
blema: quando fare partire i lavo-
ri? Nella chiosa della nota, il So-
printendente, ing. Luigi La Rocca,
è stato chiaro: «Pertanto si invita
codesta Amministrazione Comu-
nale a comunicare tempestiva-
mente la data di inizio lavori, e per
il tramite del Direttore dei lavori, a
prendere contatti con la scrivente
per concordare sopralluoghi atti a
monitorare il regolare andamento
delle attività previste».
Ma da Palazzo di Città è stato
proprio il Sindaco, Tommaso De-
palma, a frenare, attraverso alcu-
ne sue esternazioni affidate al
profilo istituzionale di Facebook.
Forse, si leggeva fra le righe delle
sue affermazioni, con l’arrivo or-
mai imminente dell’estate ed i
7N. 6 - Giugno 2015
DEL MESE
Nota Soprintendenza lungomare Via Marina.
tanti turisti che iniziano già ad af-
facciarsi, cantierizzare quella
passeggiata mozzafiato non sa-
rebbe esattamente un bel bigliet-
to da visita per la nostra cittadi-
na. Quindi che fare? Attendere
settembre? E la Soprintendenza
Archeologica sarebbe pronta ad
avallare questa nuova decisione,
che andrebbe sì in una ragionevo-
le direzione di promozione turisti-
ca, ma che allungherebbe tempi
che da Taranto invece vogliono
siano i più brevi possibili?
La partita è chiusa, per ora. Ma
occhio ad eventuali autogol che
porterebbero ai supplementari,
per dirla questa volta in termini
calcistici. Intanto Giovinazzo at-
tende di mostrarsi nuovamente
senza cicatrici: bella, senza bar-
riere e totalmente fruibile.
I
l nuovo anno è iniziato con
una percentuale che riflette
la media del 2014. Anche la
produzione procapite si mantie-
ne su livelli accettabili. Ricor-
diamo che aumentare la percen-
tuale di differenziata con un au-
mento della produzione di rifiu-
ti vanifica il lavoro fatto dai cit-
tadini virtuosi. Infatti, anche
aumentando la percentuale di
rifiuti recuperati, con l’aumento
della produzione procapite cre-
sce la spazzatura da smaltire in
discarica. Facciamo un piccolo
esempio. Il mese di gennaio ogni
cittadino ha prodotto kg 38,268
di rifiuti con una percentuale di
differenziata del 13,56%. In dis-
carica per ogni cittadino finiran-
no kg 33,079 che corrispondono
al 86,44%. Con un aumento di
soli 2 Kg a testa, e nei mesi esti-
vi succede spesso, vale a dire kg
40,268 procapite, per avere lo
stesso quantitativo di rifiuto
smaltito in discarica dovremmo
differenziare il 17,85% che cor-
risponde al 31,63% in più di ri-
fiuto recuperato. Da questo pic-
colo esempio si comprende
come l’aumento dei rifiuti pro-
dotti vanifica ogni sforzo di au-
mento della percentuale di rac-
colta differenziata, con maggiori
costi per l’intera comunità. Ma
cosa può fare il cittadino o la
pubblica amministrazione per
favorire la diminuzione della
produzione procapite? Il primo e
più sostanzioso impegno potreb-
be essere quello di favorire il
compostaggio domestico per tra-
sformare gli scarti organici in un
ottimo terriccio. Le famiglie che
dispongono di un giardino o di
un orto potrebbero trarne bene-
ficio come pure l’ intera cittadi-
na attraverso la riduzione del
peso dei rifiuti conferiti in disca-
imballaggi vari può favorire la
diminuzione dei rifiuti prodotti.
Un’altra dimostrazione di buona
pratica ambientale è quella del
risparmio di buste monouso che
non sempre sono biodegradabi-
li. Naturalmente non risolve-
Unminutodiattenzione...pregoGirolamo Capurso
DDeessttiinnaazziioonneeQQuuaannttiittàà ((kkgg))
%% rraaccccoollttaa ddiiffffeerreennzziiaattaa
GGEENNNNAAIIOO 22001155
CCoommppoossiizziioonnee mmeeddiiaa pprreevviissttaa
ddaa ppiiaannoo rreeggiioonnaallee ((%%))
TTiippoollooggiiaa
rriiffiiuuttoo
Frazione organica 25 1,60 12.820 smaltimento
Potatura giardini 1 - - recupero
Vetro 6 3,63 29.100 recupero
Carta e cartone 20 5,32 42.580 recupero
Alluminio 0,5 - - -
Plastica 10 1,52 12.180 recupero
Legno 2 2,57 20.580 recupero
Metalli ferrosi 2,5 0,25 1.980 recupero
Tessili 3 0,07 540 recupero
Beni durevoli 5 0,19 1.520 recupero
Inerti 2 - - -
Altro (*) 3 0,01 150 recupero
Rifiuti urbani misti 20 84,84 679.660 smaltimento
TOTALE 100 100 801.110
DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A GENNAIO 2015
Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regio-
nale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it
PPRROODDUUZZIIOONNEE PPRROOCCAAPPIITTEE KKGG 3388,,226688
• Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 1133,,5566%%
• Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 1155,,1166%%
Attualità
rica. Altro esempio virtuoso è
quello della riduzione delle bot-
tiglie di plastica attraverso l’uso
dell’acqua di rubinetto o della
cosiddetta acqua del Sindaco. A
Giovinazzo con i due distributo-
ri attivi siamo sulla buona stra-
da. Inoltre il riutilizzo casalingo
di contenitori, cassette, secchi e
remmo da soli il problema della
produzione dei rifiuti senza
l’ausilio della grande industria e
della politica nazionale, ma solo
mantenere la stessa produzione
sarebbe un buon risultato, na-
turalmente in presenza di un
aumento della percentuale di ri-
fiuto differenziato.
TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,,
SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,,
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SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,,
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8 N. 6 - Giugno 2015
(*) Olio vegetale
L’INCHIESTA DEL MESE
Unasoluzionebuonapertutti
D
ue questioni che si intersecano: Antiquarium
e Pro Loco, Pro Loco ed Antiquarium. Come in
un’inestricabile matassa, cucita addosso ad
una città che vuol vederci chiaro. Sul centro di do-
cumentazione lapidea, sulla sua gestione, sulle
note della Soprintendenza Archeologica si è scritto
e detto quasi tutto in questi mesi. Tante volte anche
a sproposito. Così come sulla questione legata alla
sede dell’Associazione, da sempre punto di riferi-
mento delle attività culturali cittadine, sebbene ne-
gli ultimi anni sia stata molto criticata. Guelfi e ghi-
bellini gli uni contro gli altri armati, come spessissi-
mo accade a Giovinazzo, hanno fatto levare alta la
loro voce. Avrebbe ragione l’Amministrazione comu-
nale. No, ha ragione la Pro Loco. Ma di cosa si trat-
ta e di quali soluzioni siano già state trovate, quasi
nessuno sa nulla. Noi abbiam voluto vederci chiaro
e siamo andati a sentire l’Assessora alla Cultura,
Marianna Paladino, e la Presidentessa della Pro
Loco, Carolina Serrone. Senza pregiudizi o precon-
cetti, senza nessuna teoria nella testa, le abbiamo
intervistate. La verità sull’intera vicenda, forse, sta
solo nelle parole di queste due donne.
Marianna Paladino: «Lavoriamo in sinergia con la Soprintendenza»
PAROLA DI ASSESSORA
Attualità
«A
seguito di recenti verifiche
circa la mancata apertura al
pubblico del centro di docu-
mentazione archeologica e l'assenza
di idonee garanzie circa la corretta
conservazione di un nucleo di reperti
rinvenuti nell'abitato e nel territorio
giovinazzese, di proprietà demania-
le, non sussistono più i termini per
concedere la proroga per la custodia
e l'esposizione temporanea degli
stessi reperti nella sede di piazza
Umberto I». La nota della Soprinten-
denza Archeologica di Taranto,
giunta in aprile, aveva messo in
subbuglio i vertici della Pro Loco,
che aveva il compito di tenere aper-
to l’Antiquarium, un centro di do-
cumentazione lapideo di varie epo-
che, ospitato in un locale attiguo
alla sua sede. L’associazione di Piaz-
za Umberto I veniva di fatto solleva-
ta dall’incarico. Poi il confronto con
l’Amministrazione comunale ed infi-
ne il tavolo comune negli uffici ba-
resi della Soprintendenza ai Beni
Artistici e Paesaggistici. Oggi la si-
tuazione dell’Antiquarium sembra
ad una svolta. Per l’Assessora co-
munale alla Cultura, Marianna Pa-
ladino «non vi è molto da aggiungere
a quanto già espresso, in via scritta
e di persona, da parte della Soprin-
tendenza Archeologica. Lavoriamo
con essa in piena sinergia. I reperti –
ha proseguito – non saranno persi
come paventato da qualcuno. Inten-
diamo valorizzare l’Antiquarium at-
traverso un progetto di gestione che
integri quello spazio importantissimo
per Giovinazzo con il Dolmen di San
Silvestro». Come l’Amministrazione
comunale intenda farlo è presto det-
to: «Il 23 aprile scorso – ci ha rac-
contato la Paladino – il Comune di
Giovinazzo ha firmato una conven-
zione con l’Università degli Studi di
Bari “Aldo Moro”, coinvolgendo due
dipartimenti. Si tratta – ha poi speci-
ficato – anche di realizzare itinerari,
visite guidate, brochure e tutto ciò
che concerne l’aspetto storico-artisti-
co. Se ci dovessero essere laureandi
in archeologia saranno impegnati
anche a questo scopo e magari all’a-
pertura dell’Antiquarium, in sinergia
con la Pro Loco stessa». Poi la speci-
ficazione: «Si è fatta un po’ di confu-
sione su questo punto legato all’Anti-
quarium e vorrei precisare che la So-
printendenza ci ha chiesto un “pro-
getto scientifico” come accaduto a
Corato e Molfetta, solo per citarvi al-
cuni esempi a noi vicini. Quindi – ha
evidenziato l’Assessora – in una
logica integrata chi gestirà l’An-
tiquarium, gestirà evidentemente an-
che il Dolmen di San Silvestro. La
presenza essenziale – ha poi voluto
ribadire con tono di voce perentorio
– sarà quella di un archeologo spe-
cializzato, che vanti cioè il titolo
conseguito presso la Scuola di
specializzazione in Archeologia».
Infine, incalzata dalle nostre do-
mande, Marianna Paladino ha volu-
to concludere l’intervista parlando
della Pro Loco e dei suoi rapporti
con l’associazione di Piazza Umber-
to I. «Ho grandissimo rispetto della
Pro Loco – ha chiosato –, che ha me-
riti storici innegabili in questa citta-
dina. Ed intendo collaborare con i
vertici per continuare in un proficuo
scambio di idee per il bene di Giovi-
nazzo». Quanto alla questione sede,
invece, la Paladino ha rimandato
tutto agli incontri che si stanno suc-
cedendo in questi giorni in cui noi
andiamo in stampa, evidenziando
come non sia questione di sua per-
tinenza, ma anticipandoci che una
buona soluzione ad un eventuale
sfratto si possa trovare. Giuseppe
Dalbis ha sentito l’altra campana
per fornirvi un quadro complessivo
esaustivo su entrambe le vicende.
10 N. 6 - Giugno 2015
Gianluca Battista
 L’INCHIESTA
Carolina Serrone: «Attendiamo che ci dicano cosa hanno pensato per noi»
11N. 6 - Giugno 2015
PAROLA DI PRESIDENTESSA
«È
curioso il fatto che siano ar-
rivate in contemporanea la
nota della Soprintendenza e
la “proposta” di trasferirci nel locale
dell’Antiquarium». Nella Pro Loco,
nonostante i toni si siano smorzati,
resta il dubbio che dietro gli ultimi
avvenimenti ci sia una ripicca del-
l’Amministrazione Comunale per il
polverone sollevato contro il progetto
di trasformazione della camminata
storica di via Marina. La Presiden-
tessa Carolina Serrone ha inteso ri-
gettare subito le accuse ricevute ri-
cordando che la scorsa estate la So-
printendenza trovò l’Antiquarium
straordinariamente chiuso a causa
di un concomitante incontro fra le
parti in municipio, che la Pro Loco
attendeva le indicazioni sulla nuova
etichettatura dei reperti e una mano
qualificata che rimuovesse la polvere
accumulatasi all’interno delle teche
per lavori effettuati nel locale. Per
questo il contenuto della revoca del-
la custodia, spedita due mesi prima
della scadenza naturale della con-
sueta proroga che si rinnova ogni 18
mesi, sono risultate come un fulmi-
ne a ciel sereno: «Sono 24 anni che
custodiamo l’Antiquarium di proprietà
demaniale e fino ad oggi nessuno si è
accorto della sua esistenza, al punto
che molto spesso abbiamo dovuto
prendercene cura andando anche ol-
tre i compiti inizialmente assegnatici.
Strano che oggi tutti abbiano a cuore
questi beni archeologici, ma se i pro-
getti annunciati porteranno alla loro
valorizzazione non potremo che es-
serne contenti. Intanto siamo ancora
tosto confuse. Se poi l’obiettivo reale
dell’accanimento contro la Pro Loco è
il suo Presidente, identificato ancora
come personaggio politico nonostante
la mia assenza dalla vita di partito e
preso di mira già nella campagna
elettorale del 2012, allora cambia tut-
to». La Presidentessa difende la sua
associazione a spada tratta: «ci accu-
sano di essere un circolo ricreativo
per anziani quando invece siamo
aperti a chiunque. È evidente il nostro
impegno sul territorio visto che orga-
nizziamo eventi culturali, conferenze,
corsi e visite guidate su richiesta tut-
to l’anno, distribuiamo quel poco ma-
teriale informativo che ci viene dato.
In cambio riceviamo solo accuse, mi-
nacce di sfratto e sempre meno fondi,
con conseguente maggior esborso dei
nostri soci. Per il 2014 l’Am-
ministrazione Comunale ci aveva pro-
messo 2000 euro, ne abbiamo ricevu-
ti solo 700. Siamo quindi in seria dif-
ficoltà, in primis per l’organizzazione
del Corteo Storico, per il quale alle
spese consuete si sono aggiunte quel-
le del recupero degli abiti rovinati dal-
la pioggia dell’anno scorso. Ma sem-
bra che questo sia solo affar nostro,
che il corteo non sia un vanto e un’oc-
casione per la città». Nonostante tut-
to nella sede di Piazza Umberto I non
si respira aria di guerra. I soci atten-
dono con pazienza che venga loro co-
municato quale sarà il loro destino
ma si augurano vivamente che si agi-
sca con rispetto dell’attività di volon-
tariato delle persone e la voglia di tu-
telare il patrimonio e le tradizioni cit-
tadine.
Giuseppe Dalbis
A DEL MESE
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in attesa di leggere cosa prevede
esattamente l’accordo con
l’università, che ci auguriamo vada
realmente in porto». C’è attesa anche
per l’evoluzione della questione sede.
«Vogliono che paghiamo un canone
d’affitto – ha raccontato amareggiata
la Serrone – dopo 60 anni che siamo
qui dentro in comodato a svolgere un
servizio per la città come unica asso-
ciazione riconosciuta dallo Statuto co-
munale. Hanno visto e rivisto il loca-
le, c’è chi ci vuol spostare nell’Anti-
quarium, chi qualche metro più in là,
chi al primo piano… E tutto questo per
collocare qui un Urban Center sul
quale ci sembra che le idee siano piut-
#insultoallastoria
BBeessttiiaarriioo ggiioovviinnaazzzzeessee
Attualità
L
a stagione estiva è ormai alle
porte ed in città si registrano
già i primi afflussi di turisti ita-
liani e stranieri, che, grazie all'incal-
zare delle belle giornate, ne appro-
fittano per fare qualche passeggiata
sul lungomare e per ammirare il no-
Fossato e Via Madonna degli Angeli.
Tante, troppe ed anche brutte sono
le scritte ed i simboli fatti con bom-
bolette spray da ragazzi che, o per
noia o per emulare qualche scena di
un noto film per adolescenti, hanno
deciso di rovinare uno dei tanti fiori
12 N. 6 - Giugno 2015
Gaetano Nacci
 LA NOSTRA
stro centro storico.
Peccato, però, che, nel borgo an-
tico, ci siano degli angoli oltraggiati
dai vandali. Il riferimento è allo
scorcio che si affaccia sul Lungoma-
re di Levante, tra Piazza San Salva-
tore e la scalinata che unisce di Via
13N. 6 - Giugno 2015
FOTONOTIZIA
all'occhiello delle bellezze che il pas-
sato ci ha consegnato, se non rega-
lato.
Ed in questo caso tutta la comu-
nità fallisce, perché non si educano
i giovani ad avere rispetto dell'am-
biente e delle bellezze storiche (come
reagireste se un muro della Catte-
drale venisse all'improvviso imbrat-
tato dai vandali?) e non si fa nulla
per eliminare tali brutture, lascian-
do così questo scorcio in mano al-
l'incuria ed al degrado. Si offre così
un cattivo biglietto da visita a colo-
ro che decidono di trascorrere un
paio d'ore, o addirittura giornate, a
Giovinazzo. Con tanti saluti ai sogni
di “città slow”.
LLiibbrriinncciittttàà tra righe e pentagrammi
Tema del settimo appuntamento è stata la musica
dal vivo e quella raccontata attraverso gli scritti
Attualità
14 N. 6 - Giugno 2015
Giuseppe Dalbis
L
a musica e la tradi-
zione sono state le
protagoniste del set-
timo appuntamento di “Li-
brincittà”, la rassegna let-
teraria ideata e curata dal
nostro mensile in
collaborazione con l’Arci-
confraternita Maria SS.
del Carmine. La serata del
17 maggio ha preso il via
con la commozione e la
malinconia per la rumoro-
sa assenza di don Nicola
Gaudio, assistente spiri-
tuale dell’Arciconfraterni-
ta e nostro appassionato
collaboratore scomparso a
fine aprile. A rendergli
omaggio, nella chiesa di
San Giovanni Battista in
cui era solito celebrare o
assistere alle iniziative
culturali con grande par-
tecipazione, il direttore Fi-
lippo D’Attolico. Poi, con
la conduzione di Marzia
Morva, il ricordo ha la-
sciato il posto alla storia.
Anna Catino, pianista
e scrittrice giovinazzese,
ha presentato il suo libro
“La scuola di musica e la
banda musicale del Real
Ospizio di Giovinazzo”,
frutto di un accurato stu-
dio dei regolamenti, degli
spartiti e di tutto quanto
era nell’archivio musicale
dell’Istituto Vittorio Ema-
nuele II. Con l’ausilio di
alcuni passi letti da Ga-
briella Serrone, è stato
messo in evidenza come
ragazzi senza famiglia,
guidati da maestri impor-
tanti, siano riusciti a co-
niugare la passione per la
musica con la vita rigida
dell’istituzione, fatta di re-
gole, studio e lavoro. La
Banda del Reale Ospizio
ottenne il prestigioso rico-
noscimento di “Banda
Musicale del Regno” e in-
trecciò presto la sua storia
con quella della banda cit-
tadina fondata nel 1881.
Nicola Coppola, Presi-
dente dell’Arciconfraterni-
ta e appassionato di storia
locale, ne ha ricostruito
l’evoluzione ripercorrendo
minuziosamente le vicen-
de del complesso bandisti-
co fino ai giorni nostri, con
una finestra aperta sulle
altre bande sorte negli ul-
timi anni.
Grato alla banda giovi-
nazzese, da cui è partita la
sua carriera, Michele Ja-
mil Marzella è stato il
protagonista della secon-
da parte della serata. Nel
curriculum del musicista
l’aver suonato con
l’orchestra jazz di Paolo
Lepore, con quella televisi-
va di Demo Morselli, l’aver
collaborato con Renato
Zero e con Roberto Otta-
viano. Fino alla nascita
quasi casuale dell’Impro-
babilband, un gruppo di
ricercatori universitari di-
ventati musicisti per una
folle idea, come racconta-
to dallo stesso Marzella
che ha fatto ascoltare al
pubblico presente in chie-
sa alcuni brani del nuovo
cd “La via del possibile” e
di “Grido Nero”, in cui è
evidente la contaminazio-
ne tra armonie della no-
stra tradizione musicale e
bandistica con sonorità ti-
piche dell’Africa. Molto co-
involgente il finale della
serata, con le due perso-
nalità dell’artista sdoppia-
te per dialogare coi pre-
senti: Jamil, seguace delle
filosofie orientali, ha fatto
conoscere l’amata tuba ti-
betana mentre Michele, il
giovinazzese che da picco-
lo suonava in processione,
si è scatenato con il più
classico trombone.
La musica si è quindi
impossessata dell’antico
edificio sacro del centro
storico, prima come paro-
la, racconto del passato e
della sperimentazione, poi
come allegre o esotiche vi-
brazioni. Presto ““LLiibbrriinncciittttàà””
tornerà con un nuovo ap-
puntamento, che ancora
una volta sarà completa-
mente diverso dai prece-
denti.
15N. 6 - Giugno 2015
Attualità
Versi ed arte
a tutto tondo
animeranno
la notte di
San Giovanni
Approda a Giovinazzo
“La Notte Bianca della Poesia”
L
a ricorrenza di San Gio-
vanni segna l’avvento
dell’estate ed è la notte
magica per eccellenza, in cui
i più grandi prodigi sono pos-
sibili. La poesia sembra allo-
ra essere il modo migliore per
dare il benvenuto alla stagio-
ne estiva, visto che, insieme
ad altre espressioni artisti-
che, è capace, di ricreare
un’atmosfera unica. Per que-
sto, il 23 giugno ci sarà “La
Notte Bianca della Poesia”
e la novità di quest’anno è
che si terrà a Giovinazzo.
L’evento, giunto alla quinta
edizione, abbandonerà il Pa-
lazzo della Provincia, sede
che lo ha visto venire alla
luce, per trasferirsi nell’Isti-
tuto Vittorio Emanuele II.
Una decisione presa dall’or-
ganizzatore storico della ma-
nifestazione, Nicola De Mat-
teo, ex Consigliere provincia-
le e Delegato alla gestione
dell’Istituto, per dare visibili-
tà al territorio della Città Me-
tropolitana, che oggi sostitui-
sce la Provincia. Per lui, così
legato all’edificio settecente-
sco giovinazzese, è sembrato
naturale scegliere quel luogo,
che parla di storia e cultura
ed è quindi predisposto ad
accogliere eventi, trovando in
questa sua scelta l’ap-
provazione ed il supporto del
Comune di Giovinazzo e del-
l’Assessorato alla Cultura,
guidato da Marianna Paladi-
no. Dalle 21.00 a mezzanotte,
l’atrio ed alcuni locali dell’edi-
ficio, tra cui la “Sala Marano”,
rivivranno in quella notte gra-
zie ai versi dei tanti poeti ed
associazioni che prenderanno
parte al grande evento accor-
rendo da tanti angoli della pe-
nisola e non solo. Ben undici
postazioni accoglieranno esi-
bizioni di varia natura, da
presentazioni di libri e lettu-
re, fino a performance teatra-
li, di danza e mostre, non di-
menticando la poesia, regina
assoluta della festa. L’elenco
dei presenti è lungo ed è de-
stinato a crescere: “Associa-
zione Pugliese Editori”, “Fe-
derazione Italiana degli Edi-
tori Indipendenti”, “Accade-
mia della Lingua Barese”,
“Movimento Internazionale
Donne e Poesia”, “La Vallisa
Poeti”, “Puglia Legge”, “Cen-
Gabriella Serrone
tro Salute Mentale Gravina
dell'Azienda Sanitaria Locale
di Bari”, “Poesia in Azione”,
“Teatrificio 22”, “Rigenera”,
“Note di Poesia”, “Pugliarte”,
“Fas Talento da Poeta” ed i
giovinazzesi “Collettivo Polar-
tis” (a cui è affidato lo spetta-
colo che aprirà la serata),
“Amici della Musica” e “Amici
del Presepio”. Il programma è
ancora in via di definizione,
ma sembrano essere certe
alcune chicche come
l’anteprima della “Notte di
Poesia al Dolmen”, evento che
prevede letture sotto le stelle
nel Dolmen “La Chianca” di
Bisceglie, e la finale del talent
show “Talento da Poeta”, che
avrà la sua tappa precedente
a Modugno il 12 giugno. Un
evento d’eccezione, che non
solo aprirà ufficialmente
l’Estate giovinazzese, ma co-
stituirà un’occasione irripeti-
bile per la nostra cittadina
per mostrare di essere all’al-
tezza di kermesse culturali di
livello regionale e nazionale.
Una delle precedenti edizioni
L'atrio dell'IVE
16 N. 6 - Giugno 2015

6 MAGGIO – Un
bandito solitario ha
assaltato nella sera-
ta del 6 maggio la panet-
teria Prudente ed è fuggi-
to con pochissime decine
di euro. Il malvivente ha fatto irruzione armato di due ogget-
ti poco usuali e anche piuttosto ingombranti: un'accetta e un
martello. L'insolito colpo è stato messo a segno intorno alle
ore 20.00 nell'attività commerciale che sorge lungo via Bi-
tonto. Un punto che deve essere stato scelto con accuratez-
za, considerata l'agevole via di fuga. All'interno c'erano il ti-
tolare ed un cliente. Il rapinatore, con il viso coperto dal cap-
puccio della felpa e con le armi bene in vista, ha prima sot-
tratto i soldi dal portafogli dell'unico avventore presente, poi
s'è diretto verso la cassa e si è impossessato dei contanti che
vi erano all'interno. Sono stati momenti di panico quelli vis-
suti dai presenti, quando il bandito ha fatto irruzione, con il
volto travisato e brandendo due armi che sembravano mu-
tuate da qualche pellicola dell'orrore. Arraffati i soldi – il bot-
tino, piuttosto basso, è pari a circa 30 euro –, il malfattore
(un uomo di mezza età, probabilmente del posto) è uscito dal
negozio e si è dileguato a piedi per le vie circostanti. Il titola-
re, dopo essersi ripreso dallo spavento, ha dato l'allarme
chiamando il numero gratuito 112. Sul posto sono giunti i
Carabinieri della locale Stazione che hanno ricostruito le
fasi del colpo. Sulla scorta della descrizione fornita dal tito-
lare i militari hanno avviato le indagini per mettersi sulle
tracce del responsabile della rapina. Immediatamente sono
scattate le ricerche in tutta la zona. Ed è stata effettuata una
battuta. Ma senza risultato, del bandito nessuna traccia.
Come si fosse volatilizzato. Intanto proseguono le indagini,
ma l'assenza di telecamere all'interno ed all'esterno della pa-
netteria, di certo non agevolerà il lavoro degli inquirenti.

8 MAGGIO – Due nuove auto per il Comando di Polizia Lo-
cale di via Cappuccini. Si tratta di due Wolkswagen Golf 1.6
a diesel, già in attività in queste settimane. Scaduto il prece-
dente contratto, ecco che l’Amministrazione Comunale ha dotato il
Corpo di queste due nuovissime vetture. I due nuovi veicoli, allestiti
dalla Ald Automotive Italia s.r.l. di Roma e noleggiati per 36 mesi al
costo di 45.097,06 euro con l'obiettivo di ricevere assistenza e ga-
ranzia e non avere il peso delle manutenzioni sul bilancio, sono equi-
paggiati con una dotazione completa di barra polifunzionale con dop-
pi lampeggiatori installata sul tetto, sirena bitonale, luci di crociera
per la marcia notturna, fari di profondità, sistema di altoparlanti per
eventuali comunicazioni dirette ai cittadini e pannello a messaggi va-
riabili per fornire all'utenza informazioni su problematiche legate alla
circolazione stradale. Un ausilio ulteriore per gli uomini del Coman-
dante Filomeno Camporeale, un modo più efficiente per essere vicini
alle esigenze dei cittadini.
Nicola Miccione e Gabriella Serrone - foto di Nicola Miccione
Nuove auto per la polizia locale
Si tratta di due Wolkswagen Golf 1.6

19 MAGGIO – Torna l’estate e torna il bisogno di
rendere praticabili i luoghi più frequentati della
nostra cittadina. Per questo, l’ordinanza n.
49/P.L. emessa dal Comandante di Polizia Locale, Fi-
lomeno Camporeale, in data 19 maggio, ha disposto
che «in Piazza Vittorio Emanuele II, dal civico 85 al civi-
co 33 e Lungomare Marina Italiana, tratto compreso tra
Piazza Porto e Via Venturieri è vietato l'accesso a tutti i
veicoli, fatta eccezione per quelli in servizio di emergen-
za, forze di polizia, Vigili del Fuoco, ambulanze e veico-
li al servizio di persone con limitate o impedite capacità
motorie». La centralissima piazza sarà chiusa al traffico tutti i giorni dalle 20.00 alle 24.00, nei mesi di giugno e luglio, e dalle 19.00
alle 24.00, in agosto; le domeniche dalle 19.00 alle 24.00, a giugno e luglio, e dalle 17.00 alle 24.00 nelle domeniche agosta-
ne ed il 15 agosto tra il civico n. 64 ed il civico n. 33 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00 per Piazza Vittorio Emanuele II tra il
civico n. 85 ed il civico n. 64. In situazione di emergenza, sarà possibile accedere per i mezzi di soccorso o di servizio per persone
con difficoltà motorie «transitando per il varco centrale dello sbarramento sito in corrispondenza delle isole spartitraffico». Un’altra or-
dinanza sarà emessa successivamente per disciplinare ulteriormente la chiusura nel periodo della Festa Patronale.
Gabriella Serrone
Chiusura estiva di Piazza Vittorio Emanuele II
Disposizioni ed orari nell’ordinanza della Polizia Municipale
Nicola Miccione
Rapina con accetta e martello
Un bandito solitario all'assalto della panetteria Prudente di via Bitonto
Un mese in pillole
Il panificio rapinato
Le nuove auto della PL
Piazza Vittorio Emanuele II
17N. 6 - Giugno 2015

20 MAGGIO – Il primo bando si era concluso con una
contestazione ed il ricorso al Tribunale Amministra-
tivo Regionale della Puglia, che aveva dato ragione a
cinque ditte escluse. Dopo la riammissione, l’Ufficio Tecni-
co Comunale, guidato dall’ing. Cesare Trematore, ha rias-
segnato l’appalto per la Bonifica e il ripristino ambien-
tale delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi in area
Lama Castello. A vincere questa seconda gara è stato il
raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Eco-
sistem s.r.l. e dalla De Cristofaro s.r.l., con sede a La-
mezia Terme, in provincia di Catanzaro, in località Lenza
Viscardi. La proposta vincente è stata quella con un ribas-
so del 41,49% sull'importo delle prestazioni di
2.600.543,49 euro, posto a base di gara, ed il ribasso del 51,33% sul termine di esecuzione dell'appalto, previsto da progetto in 150
giorni. Secondo classificato un altro consorzio composto dalla SIR s.r.l. e dall'Ecomar Italia s.p.a. di Carovigno, in provincia di Brin-
disi. In quel caso l'offerta a ribasso sull'importo delle prestazioni era stata del 37,23%, mentre quella temporale era stata del 40%.
Avevano partecipato al nuovo bando nove aziende, con l'esclusione di due. Chiunque volesse far ricorso ed impugnare questa deci-
sione dinnanzi al TAR, potrà farlo entro trenta giorni dalla data di assegnazione dell'appalto.
Gianluca Battista

22 MAGGIO – Expo 2015, l’Esposizione Universale di Milano, è sicuramente ve-
trina delle bellezze nazionali. Hanno avuto l'onore di essere considerati tali due
capolavori giovinazzesi, il San Felice in Cattedra e la Cassetta Eburnea che
dal 22 maggio sono ospiti presso la Galleria Italia della grande esposizione milanese
e vi resteranno fino ad ottobre per essere visitati da milioni di persone. Artefice della
prestigiosa trasferta è Vittorio Sgarbi, il critico d'arte da sempre innamorato delle due
opere, tanto da portare il San Felice anche nella prima serata di Rai 2, e precisa-
mente a Virus – Il contagio delle idee, in onda ogni giovedì sera. Complice di Sgarbi,
Oscar Farinetti, inventore di Eataly, presente ad Expo con il più grande ristorante al
mondo e un padiglione all’interno di cui c’è il percorso denominato “Il tesoro d’Italia”
che vede presenti le nostre opere. Il San Felice era tornato solo pochi mesi fa da
un'altra mostra organizzata sempre dal critico più famoso della tv al Castello di Mi-
randolo di San Secondo di Pinerolo, nel torinese. Si tratta di una delle principali opere di Lorenzo Lotto, dipinta nel 1542 e custo-
dita nella nostra chiesa di San Domenico. Meno nota è invece la Cassetta Eburnea che raramente esce dal cavò dell'istituto banca-
rio presso il quale è custodita. Il reliquario, ricoperto da formelle in avorio raffiguranti guerrieri, musici, danzatrici e un centauro, fu
rinvenuto negli anni '80 in una nicchia dell'abside della Cattedrale, ma le sue origini (XI sec.?, ndr), probabilmente collegabili a Co-
stantinopoli, e il motivo della sua tumulazione dietro l'altare maggiore della chiesa madre giovinazzese, sono ancora da approfondire.
Comprensibile dunque la soddisfazione e l'orgoglio della Pro Loco e dell'Amministrazione Comunale di una delle poche città pu-
gliesi che hanno l'onore di essere presenti ad Expo 2015 attraverso due beni artistici così preziosi ma finora poco valorizzati.
Giuseppe Dalbis
Arte e storia giovinazzese ad Expo 2015
Grazie a Vittorio Sgarbi il “San Felice in Cattedra” e la “Cassetta Eburnea” in mostra a Milano
Bonifica ex AFP, assegnati nuovamente i lavori
Vincitrici consociate due aziende calabresi
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Le zone da bonificare
Il San Felice in Cattedra
Arte e Cultura
18 N. 6 - Giugno 2015
La carriera e l’orgoglio
delle sue origini italiane
A
mmirare John Turturro,
elegantissimo, vestito da
una nota griffe italiana, sul-
la copertina del Magazine Style n.
5 di Maggio 2015 edito dal Cor-
riere della Sera è stato un piace-
re! Leggendo il sommario scopria-
mo che l’attore, regista e sceneg-
giatore, tra i più importanti in
ambito cinematografico interna-
zionale è protagonista di un ser-
vizio a lui dedicato. L’intervista ci
emoziona intensamente quando
scopriamo la sua risposta alla do-
manda «Ricorda il suo primo viag-
gio in Italia?». Ebbene sì, anche se
già consapevoli dell’affetto che
Turturro nutre per la nostra ter-
ra, ancora una volta restiamo
piacevolmente sorpresi nel legge-
re «… Certo che rammento
l’incontro con questo vostro Paese
(l’Italia n.d.r.) che ha dato i natali
a mio padre in quel di Giovinazzo,
in provincia di Bari, …». Per tutti
noi, e per i giovinazzesi appassio-
nati del cinema di John Turturro,
questo pensiero da lui espresso è
motivo di grande orgoglio. Ogni
volta che si parla delle sue origi-
ni italo-americane John Turturro
nomina Giovinazzo, il paese nata-
le di suo padre Nicola emigrato a
New York da piccolo con la fami-
glia e divenuto poi carpentiere,
mentre sua mamma, siciliana,
era una cantante jazz. Di John
Turturro si ricorda la prima visi-
ta a Giovinazzo che risale al
1987. L’attore contattò Nicola Ba-
varo a New York e gli disse di vo-
ler venire a Giovinazzo a conosce-
re i parenti di suo padre Nicola.
Durante le riprese in Jugoslavia
del film “Mamma Lucia”, nel qua-
le recitò accanto a Sofia Loren,
arrivò qui in paese e con piacere
conobbe la famiglia Turturro, nu-
merosa e sempre molto unita, so-
prannominata in dialetto “i ga-
rofn”, garofani per quei capelli
ricci che tra gli altri ha il cugino
Nicola, tanto da somigliare molto
all’attore. In quell’occasione chie-
se di vedere la casa sita in via
Gaetano Vernice dove aveva vis-
suto suo padre e si fermò a casa
di uno dei cugini che riunì intor-
no a lui tutta la famiglia. È pro-
prio Nicola Turturro a ricordare
ancora con emozione un pensiero
che l’attore, allora trentenne, co-
municò loro quando gli chiesero
della sua carriera. «Sto ricevendo
molte richieste di lavoro – affermò
John Turturro – anche ruoli da
comparsa, da attore non protago-
nista e per la pubblicità ma devo
studiare ancora molto recitazione,
ho puntato sulla mia carriera di
Marzia Morva
John Turturro
Napoli, Febbraio 2010: John Turturro con il cugino Raffaele Turturro
attore e regista e sento che il mio
momento arriverà!». È stato pro-
prio così visto che negli anni a se-
guire i riconoscimenti, i consensi
e la Palma d’Oro a Cannes sono
concreta conferma di una lunga
carriera sempre in ascesa. Da
quella visita ai parenti i rapporti
sono stati sempre curati con at-
tenzione dal noto attore che in
più momenti ha creato la giusta
occasione per incontrarli, per
esempio a Napoli quando i giova-
ni cugini Manlio e Sabrina Tur-
turro andarono a trovarlo a teatro
dove nel 2006 portò in scena
“Souls of Naples”, rivisitazione
teatrale di “Questi Fantasmi” un
testo di Eduardo de Filippo, poi
replicato a teatro a New York, in
cui recitava l’ attrice e cugina
Aida Turturro. In seguito Viviana
Turturro andò a trovarlo a New
York e fu ospite a casa sua. Nel
Febbraio 2010 un bel gruppo di
parenti fu da lui invitato e ospita-
to a Napoli dove a teatro nel ruo-
lo di autore, regista e attore por-
tò in scena “Italian Folktales”, li-
beramente ispirato alle Fiabe ita-
liane di Italo Calvino a dimostra-
zione della sua attrazione verso la
cultura del suo paese di origine.
In questo spettacolo, tra gli altri
recitavano Katherine Borowitz
sua moglie, il figlio Diego e Aida
Turturro. Nel Luglio 2010 era a
Barletta per un importante ap-
puntamento di lavoro e chiese di
essere accompagnato a Giovinaz-
zo per incontrare i parenti in for-
ma privata e in quella circostan-
za chiese di fare un giretto nel
centro storico. Per circa due ore
fu emotivamente impegnato ac-
canto al dott. Michele Bonserio,
7 luglio 2010 - L’attore John Turturro e parte della numerosa famiglia Turturro riunita
a casa del cugino Raffaele
19N. 6 - Giugno 2015
Arte e Cultura
storico e archivista di Giovinazzo,
che lo accompagnò in Cattedrale
dove il celebre attore si commosse
guardando l’Edicola che racchiude
l’icona di Maria SS. di Corsignano
Protettrice di Giovinazzo ed esclamò
nel “suo italiano”: “La Madonna di
papà!”.
L’attore si mostrò curioso di co-
noscere e scoprire notizie storiche
nel corso di quella passeggiata nel
centro storico. Michele Bonserio si
emoziona ancora oggi nel ricordare
questo momento indimenticabile
che si concluse quando l’attore gli
disse che appena possibile sarebbe
ritornato a Giovinazzo e che tra le
cose da fare avrebbe voluto vedere
l’Archivio della Cattedrale. La foto fi-
nale ed un buon gelato all’Antico
caffè Amoia in piazza prima dei sa-
luti e della partenza. Chi scrive ha
avuto il grande piacere di conoscer-
lo e di parlargli a Bari il 19 ottobre
2010 al Cineporto, dove John Tur-
turro presentava il suo bellissimo
film-documentario “Passione” girato
a Napoli e dedicato alla tradizione
musicale partenopea (presentato
fuori concorso alla Mostra del Cine-
ma di Venezia, n.d.r.). Anche a Bari,
incontrò i parenti giovinazzesi, ricor-
dò le origini dei suoi genitori e no-
minò Giovinazzo. Si è sempre dimo-
strato orgoglioso di questo, lo ha fat-
to in svariate occasioni e gliene sia-
mo grati. Continuiamo a seguirlo al
cinema appassionati delle sue storie
ed interpretazioni (in oltre 70 film,
n.d.r.). In questi giorni John Turtur-
ro, in un ruolo ironico e divertente, è
sul grande schermo in “Mia Madre”
di Nanni Moretti, uno dei tre film
rappresentanti l’Italia al Festival di
Cannes. Dopo la proiezione del film
al Festival c’è stato un lunghissimo
applauso attribuito al regista e agli
attori lì in sala, ottimo consenso ma
nessun premio assegnato alla pelli-
cola. La speranza di rivedere a Gio-
vinazzo il nostro mito John Turturro
è sempre viva, e se non è chiedere
troppo, sarebbe meraviglioso se ve-
nisse qui anche per un ciak!
Ègiunta al suo quarto ed ultimo appuntamento la
riflessione sulla famiglia come laboratorio di
pace, lo scorso 14 Maggio presso la Parrocchia San-
t'Agostino, ad opera della Vicaria e dell'Osservatorio
per la Legalità e per la difesa del Bene Comune di
Giovinazzo. Il relatore scelto per questo incontro, in-
titolato “Famiglia, culla dei sogni di Dio” è stato
Don Salvatore Leopizzi, parroco presso la Parroc-
chia Sant'Antonio di Gallipoli e Consigliere naziona-
le Pax Christi. Testimone di tante esperienze condi-
vise con don Tonino Bello, si è rivelata la persona in-
dicata ad accompagnare la comunità nella riflessio-
ne sul tema, come voluto da Papa Francesco in pro-
spettiva del Sinodo sulla Famiglia. Ha regalato pa-
role di speranza e coraggio, riprendendo la citazione
di Don Tonino Bello “la fioritura della primavera spi-
rituale invaderà il mondo”, per testimoniare quanto
viva sia la speranza, frutto dell'impegno, conoscen-
za e responsabilità. Di qui le basi per costruire la
pace intesa come bene comune della famiglia, come
“sogno divino” che nasce dall'intelligenza e dalla co-
scienza. Riconoscendoci in questa precisa immagine
di famiglia, ci riconosceremo tutti insieme nell'unica
Verità di figli dell'unico Padre. L'Amore nella famiglia
è uno scambio, non è mai unilaterale, e cresce nu-
trendosi delle reciproche differenze e trasformando-
le in ricchezza. È questa la Famiglia concepita nel di-
segno divino, è questa l'immagine che deve emerge-
re anche nel contesto sociale e politico, contro la
perdita di personalizzazione e dignità. La provoca-
zione e l'incoraggiamento di Don Salvatore Leopizzi
hanno fortemente scosso gli animi e le coscienze del-
la comunità. La speranza ha oggi anche il valore di
questa riflessione.
Roberta de Ruvo
“Ogni favola è un gioco” cantava Edoardo Bennato e noi condividiamo.
Nel nostro caso la favola è “Alice oltre lo specchio”, ovvero il se-
condo viaggio che Alice compie nel suo mondo fantastico. La favola da lo
spunto alla creazione della Mostra dal titolo: “OLTRE LO SPECCHIO e quel
che Alice vi trovò” ideata e realizzata dall’artista Vicky Depalma con
l’Associazione Culturale Artefuori. La Personale di pittura della giovane ar-
tista da vita anche ad un gioco interattivo con i ventiquattro bambini del-
la classe 4ªA della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII. Infatti ai bambi-
ni, seguiti dall’insegnante di Italiano, nell’ambito del Progetto Lettura, sono
state consegnate un po’ di tempo fa dodici brani-sequenze in cui il racconto
è stato suddiviso. L’artista, nonché scenografa e progettista grafica, ha rea-
lizzato su tavole di legno, con svariate tecniche miste pittoriche e materi-
che i quadri relativi alle sequenze della favola mentre i ragazzi a scuola
hanno elaborato con fantasia e creatività ogni brano dal punto di vista ar-
tistico-pittorico liberi di realizzarlo come meglio desideravano. Il risultato è
stato splendido dal punto di vista sia artistico che della chiave di lettura
data da ogni bambino ai passi del racconto e agli elementi in essi racchiu-
si. Gli alunni di quarta della Scuola Primaria hanno così estrapolato le im-
magini dal testo, hanno elaborato, fantasticato, immaginato e descritto.
Tutti i bambini sono divenuti così protagonisti di una Mostra Personale di-
venuta Collettiva che ha fornito ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con
risultati soddisfacenti con un’artista professionista che fa arte a tempo pie-
no. L’artista Vicky Depalma ideatrice di questo progetto ha così afferma-
to: «Realizzare semplicemente una personale di pittura materica sul tema, la
vedevo un po' sterile e fine a se stessa. Così mi è venuta l'idea di ospitare
i bambini e rendere il mio lavoro sul testo interattivo con l'aiuto dell'Associa-
zione Culturale Artefuori; confrontarmi con menti pulite e libere dai parame-
tri adulti. È stato interessante – ha concluso – avvicinare i bambini alla let-
tura e nutrire la loro immaginazione attraverso l'uso delle matite e colori. Sa-
rebbe bello se un bambino diventasse il critico obiettivo di un'immagine arti-
stica e il critico tornasse a guardare con gli occhi di un bambino».
Marzia Morva
LLaa FFaammiigglliiaa,, ““ccuullllaa””
ddeeii ssooggnnii ddii DDiioo
Ultimo incontro dell'Osservatorio per la
LegalitàeperladifesadelBeneComune
Panoramica della mostra
“OltrelospecchioequelcheAlicevitrovò”
Mostra personale di Vicky Depalma
Successo per i primi due appuntamenti
della rassegna musicale a cura dell’associazione
Concerto Bandistico “Città di Giovinazzo”
Stagione concertistica,
buona la terza
Arte e Cultura
I
n una cittadina come la nostra,
in cui la tradizione bandistica e
lo studio della musica ne hanno
plasmato da sempre l’identità, non
poteva mancare un evento musica-
le d’eccezione. La “Stagione Con-
certistica”, ideata dall’Associa-
zione culturale Concerto Bandi-
stico “Città di Giovinazzo” con il
patrocinio del Comune di Giovi-
nazzo e dell’Assessorato alla Cul-
tura, è giunta alla sua terza edizio-
ne, proponendo tre serate di altis-
sima qualità, di cui due sono già
andate in scena in questo mese.
Ritmi coinvolgenti per il concerto
del 3 maggio, che ha portato sul
palco dell’Auditorium “Don Tonino
Bello” l’orchestra “Filarmonica Pu-
gliese” ed il gruppo “Terra di Voci”,
due importanti realtà musicali lo-
cali le cui esibizioni raccolgono
sempre grandi consensi. I due
gruppi si sono esibiti nel concerto
“Suite Indiana”, opera del com-
positore argentino Jorge Cardoso,
che ha fatto ascoltare al folto pub-
blico musiche della tradizione su-
damericana in un crescendo di so-
norità trascinanti. Le chitarre soli-
ste di Gaetano Depalma e Nicola
Nesta hanno accompagnato gli
straordinari musicisti della “Filar-
monica Pugliese”, magistralmen-
te diretti dal Maestro Giovanni Mi-
nafra, nell’esecuzione di quattro
tempi, ciascuno dedicato ad una
nazione sudamericana: dai roman-
tici “Argentina-Milonga” e “Para-
guay – Guarania” ai più vivaci “Ve-
nezuela- Aguinaldo y Joropo” e
“Brasil – Aires de Samba y Mar-
cha”, fino al notissimo brano fuori
programma “Tico Tico”. Emozio-
nante anche la seconda parte del
concerto con l’esibizione di “Terra
di Voci”, ed in particolare con le
splendide suggestioni suggerite
dalla voce di Mariangela Di Ca-
pua, guidata dalla musica di Gae-
tano Depalma, alla chitarra, di Ni-
cola Nesta, alla chitarra ed al bas-
so, Leonardo Lospalluti, al man-
dolino e allo charango, e Maurizio
D’Agostino, alle percussioni. Me-
lodie capaci di ricreare atmosfere,
disegnare luoghi e dare volti a per-
sone e storie, invogliando i presen-
ti a ballare, anche se timidamente.
Talento di scena anche nel concer-
to del 16 maggio. I musicisti bisce-
gliesi della Brass Ensemble “Il
Cenacolo”, diretti dal Maestro
Salvatore Barile, hanno proposto
un repertorio vario, che ha spazia-
to dalla musica barocca al jazz.
Una formazione musicale di soli
ottoni, suonati da una ventina di
ragazzi giovanissimi ed estrema-
mente promettenti, che si sono for-
mati presso la Scuola Media “Mon-
terisi” di Bisceglie ad indirizzo mu-
sicale. Con il gruppo, composto da
alunni ancora frequentanti ed ex
alunni ormai professionisti, si è
esibito anche il talentuoso giovi-
nazzese Andrea Depalma, membro
della Banda “Città di Giovinaz-
zo”, gruppo che proporrà musiche
dal grande schermo nel prossimo
concerto. Musicisti giovani, ma
con esperienza maturata in diver-
se esibizioni, regionali e non solo,
come nella Cattedrale di Ruvo di
Puglia, nel sito Archeologico delle
Basiliche Paleocristiane di Cimitile
a Napoli o ancora nella Sagrada
Familia di Barcellona. Talento ed
esperienza la loro, frutto di una
formazione adeguata e di una pas-
sione smisurata, che hanno sor-
preso piacevolmente il pubblico. Il
riscontro positivo dei due concerti
di questa terza edizione è la prova
del bisogno crescente a Giovinazzo
di cultura, ed in questo caso di
musica. Ed a questo bisogno si
lega inevitabilmente quello di una
struttura che possa ospitare
l’offerta culturale concepita dalle
associazioni locali. Per il momento,
in mancanza di una struttura ade-
guata, la rassegna musicale termi-
nerà nell’Auditorium “Don Tonino
Bello” per l’ultimo appuntamento,
posticipato dal 6 all’11 giugno per
evitare la concomitanza con la fi-
nale di Champions League (avete
letto bene!) tra Juventus e Barcel-
lona.
20 N. 6 - Giugno 2015
Gabriella Serrone
21N. 6 - Giugno 2015
Arte e Cultura
La Scuola San Giovanni Bosco prosegue “A TUTTA VELA”
P
resentato nel
mese di di-
cembre alla
presenza di geni-
tori e alunni pres-
so l’aula magna
della scuola, il
progetto messo a
punto in collabo-
razione con il
Centro Velico Gio-
vinazzo A.S.D., utilizza il format del
Progetto VELASCUOLA, frutto di un
protocollo d’intesa tra il M.I.U.R. e la
Federazione Italiana Vela che prevede
come obiettivo, la creazione e lo svi-
luppo di una Cultura Nautica nelle
giovani generazioni (come peraltro
sancito dall’art. 52 del D.L. n° 171 del
18.07.2005 Codice della Nautica da
diporto).
Il raggiungimento di tale ambiziosa
finalità avviene attraverso quattro
fasi: lo sviluppo di una sana coscien-
za ambientale; l'instaurazione dei cor-
retti modelli di vita sportiva; la sco-
perta e la ricerca, attraverso l'arte e la
letteratura, della cultura marinara;
l'acquisizione di conoscenze e di abili-
tà che costituiranno la base di future
professionalità.
Il progetto VELASCUOLA rappre-
senta un formato unitario basato sul-
le conoscenze tecniche, proprie della
Federazione Italiana Vela, attraverso
l’utilizzo dei quadri formativi della
FIV.
Il progetto ha visto coinvolti circa
Dott. Vito Crismale, Referente FIV - Docente Mara Spadavecchia, Referente Area Motoria 1∆C.D.
160 alunni delle classi seconde e
quarte del 1° Circolo Didattico che, a
partire dal 12 gennaio e fino al termi-
ne dell’anno scolastico, seguiti dai
propri insegnati e da istruttori federa-
li hanno sviluppato le quattro fasi so-
pra descritte attraverso lezioni in
aula, laboratori specifici, visite guida-
te presso la sede del Centro Velico
Giovinazzo, il bacino portuale e la Ca-
pitaneria di Porto.
Questa entusiasmante esperienza
si sta concludendo con l’uscita in
mare su imbarcazioni a vela messe a
disposizione dai soci del Centro Veli-
co.
Nella veleggiata i giovani marinai
hanno messo in pratica quanto ap-
preso nel corso dell’anno scolastico e
durante la prevista manifestazione fi-
nale augureranno “BUON VENTO”
alle Autorità e genitori che vorranno
essere presenti alla chiusura di que-
sta bellissima esperienza.
22 N. 6 - Giugno 2015
Ambiente
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chetti di sigarette, cibo scaduto ancora
sigillato nelle confezioni originarie,
bottiglie in vetro di bevande alcoliche
di ogni genere, mattoni, forchette, piat-
ti e bicchieri di plastica, cassette della
frutta, cartoni di pizza da asporto, bot-
tigliette d’acqua rigorosamente di pla-
stica, mozziconi di sigarette, carta
unta d’olio da cucina, sedie a sdraio,
lattine, fusti di detersivi, metalli vari.
Questa la lunga lista di rifiuti ri-
mossi dai volontari dell’Associazione
LED Giovinazzo, coadiuvati da altri
cittadini che, domenica 10 maggio,
hanno deciso di rendere il molo di Po-
nente del porticciolo, comunemente
noto come “Braccio”, un luogo più pu-
lito e fruibile.
L’iniziativa di LED, “Dateci un
Braccio”, si inserisce in quella di più
ampio raggio organizzata durante la
SERR (Settimana Europea per la Ridu-
zione dei Rifiuti), divulgata sui social-
network e sui siti d’informazione, co-
nosciuta come “Let’s Clean Up Euro-
pe”, giornata di pulizia europea.
Muniti di pinze, bustoni e guanti,
poco più di venti volontari per oltre tre
ore di lavoro hanno riempito circa ven-
ti bustoni di materiale, non dimenti-
cando di differenziare i rifiuti.
Lo scopo principale dell’iniziativa,
sottolineano gli organizzatori, è quello
di educare e sensibilizzare - non solo le
nuove generazioni - su quanto sia fon-
damentale rispettare l’ambiente, i no-
stri parchi, le nostre coste, che sono
quei luoghi stessi su cui, d’estate,
stendiamo i nostri asciugamani da
mare per abbronzarci o per trascorrere
le serate in compagnia.
La speranza, dunque, è proprio
quella di educare contro la nostra stes-
sa inciviltà e noncuranza: una dura e
ardua battaglia, ma non di certo im-
possibile.
Dario Verolino
EcoLED ha ridato il
“Braccio” a Giovinazzo
EcoLED ha ridato il
“Braccio” a Giovinazzo
Il gruppo di LED
Bustoni pieni per l'incuria di molti
23N. 6 - Giugno 2015
A
lcune circostanze concomi-
tanti in ambito musicale,
mi hanno spinto a tirar
fuori alcuni appunti che stilai,
circa dodici anni fa, in occasione
di una mia visita all’Expo-Levan-
te di Bari che si svolgeva annual-
mente a fine marzo. In quella do-
menica, fra le manifestazioni col-
laterali della Fiera del turismo e
del tempo libero, si tennero una
serie di concerti musicali di alcu-
ni gruppi pugliesi che suonavano
repertori swing e jazz. Durante
l’esibizione di un gruppo origina-
rio di Lecce, ascoltai un pezzo
musicale che, fin dalle prime
note, mi sembrava molto familia-
re ma non riuscivo a ricordarne il
titolo. Al termine dell’esecuzione
chiesi al direttore del gruppo il
nome del brano eseguito e mi fu
detto che era “Blues on parade”
di Woody Herman. Appena arri-
vai a casa, a colpo sicuro, presi la
raccolta delle marce funebri e ri-
ascoltai lo “Stabat Mater” di
Gioacchino Rossini, e precisa-
mente il secondo movimento:
“Cujus animam gementem”. Era-
no identici nella melodia, cam-
biava solo il ritmo! Incredulità e
curiosità mi spinse ad approfon-
dire ancor più l’analisi dei due
pezzi e, confrontando i due spar-
titi, ebbi la certezza che si tratta-
va di un plagio. Il plagio musica-
le è l’illecita appropriazione e pre-
sentazione al pubblico, sotto pro-
prio nome, di un’opera o di una
parte di essa, che è frutto dell’in-
gegno altrui. E’ difficile stabilire
l’intenzionalità del plagio e
l’inconsapevole utilizzo di fram-
menti di brani. Ma conosciamo
meglio i due pezzi. Lo Stabat Ma-
ter fu commissionato nel 1832
dall’arcivescovo di Siviglia a
Gioacchino Rossini (1792 – 1868)
che, ammalatosi, lo fece termina-
re al suo amico Giovanni Tadoli-
ni e concesse la direzione della
prima esecuzione pubblica in Ita-
lia nel 1842 a Gaetano Donizetti.
Woody Herman (1913 – 1987) ,
americano, clarinettista e alto-
sassofonista, direttore di varie
orchestre, fu un grande esponen-
te dell’era dello swing al pari di
Benny Goodman e Duke Elling-
ton. Il 13 dicembre del 1939
pubblicò una raccolta intitolata
“Blues on parade” che conteneva
pezzi swing e blues, tra cui il bra-
no che dava il nome al disco e il
famoso “Woodchopper’s ball”. Il
secondo brano in scaletta, ap-
punto “Blues on parade”, fu
scritto da Herman e dal suo
trombonista Toby Tyler ed arran-
giato da Jemes Jiggs Noble. Per
una più chiara comparazione, ri-
porto le prime righe dei due spar-
titi.
In queste ultime settimane ho
consultato numerosi siti internet
ma di questo plagio non c’è trac-
cia, cioè nessuno se ne è accorto
e ne ha dato notizia. Solo un cer-
to James Wood, circa due anni
fa, ha postato su YouTube una
nota di dieci parole in merito ad
una “assonanza” tra i due brani.
All’amico prof. Felice Bologna, di-
rettore del Gran Concerto bandi-
stico “Città di Giovinazzo”, consi-
glio di inserire, nel suo repertorio
di musica leggera, il brano “Blues
on parade” e di eseguirlo accop-
piato al secondo movimento dello
“Stabat Mater”, in modo da far
notare le notevoli somiglianze.
Nicola Coppola
Èscomparsa a Closter nel lontano New Jersey, USA, Maria De San-
tis; ciò ha arrecato dolore a quanti la amarono, frequentandola. Ma-
ria nacque a Giovinazzo dove visse fino alla sua partenza. Giovanissi-
ma con la voglia di lavorare, date le necessità della sua famiglia dopo
il decesso del padre, si rese esperta di ta-
glio e cucito; ciò le permise di allestire nel-
la propria casa un laboratorio frequentato
da numerose allieve alle quali trasmise le
sue conoscenze sartoriali. In un momento
giusto della sua vita conobbe Gaetano Ger-
minario suo concittadino con il quale si unì
in matrimonio. Insieme vissero l'esperienza
dell'emigrazione trasferendosi negli Stati
Uniti d'America dove superando le nume-
rose difficoltà che il fenomeno comporta,
crebbero i quattro figli che hanno formato
la loro famiglia: Anna, Michele, Gaetano e
Antonio. Maria ai doveri di moglie e di ma-
dre affiancò la sua esperienza lavorativa inserendosi nel settore del-
l'abbigliamento. Questa completezza di persona la fece essere degna
rappresentante di Donna italiana all'estero che comprendeva la tra-
smissione dei valori che hanno formato la sua esistenza: l'educazione
dei figli, la conservazione della lingua madre e delle tradizioni del pae-
se d'origine. L'unione familiare poi, ha saputo tenerla dando affetto ai
fratelli Vito, Franco, Vincenzo, Tony e Gina, che l'hanno raggiunta ne-
gli USA. Suo era anche il compito di non dimenticare le nostre usanze
alimentari. In ogni circostanza festiva dell'anno impastava scarcelle, ta-
ralli, ciambelle, cartellate e calzoni. Vogliamo ricordarla così Maria De
Santis Germinario: brava e operosa e bella, degna figlia di Giovinazzo.
In ricordo di una donna speciale
LA SCOMPARSA
DI MARIA DE SANTIS
Sempre con noi
Maria De Santis passed away in Closter, in the far New Jersey, USA.
This sad happening caused sorrow to those who knew and loved
her. Maria was born in Giovinazzo, where she lived till her father’s
death. Since she was a very young and willing girl, she became a cut-
ting and sewing expert, in order to
meet her family’s needs after her
father’s death. This led her to run
a business in her house, which
was frequented by several ap-
prentices to whom she transmitted
her tailoring knowledge. In a posi-
tive moment of her life, Maria met
Gaetano Germinario, a fellow citi-
zen who married her. They emi-
grated together in the USA, where,
after overcoming several difficul-
ties, they formed their own family
giving birth to their children Anna,
Michele, Gaetano and Antonio. Together with her duties as mother and
wife, Maria worked in the clothing industry. Such activities made her a
complete woman and a worthy representative of the “Italian woman
abroad” award, which refers to her ability of passing down her life va-
lues: her children education, her mother tongue and native town tradi-
tions conservation. She was able to keep the family united loving her bro-
thers Vito, Franco, Vincenzo, Tony and Gina, who joined her in the USA.
She had also the task to pass on Italian food traditions. In every feast
during the year, she prepared “scarcelle”, “taralli”, donuts, “cartellate”
and “calzone”. We want to remember Maria as a kind, willing and beau-
tiful woman, as well as a virtuous daughter of Giovinazzo.
In memory of a special woman
MARIA DE SANTIS’
PASSING
Traduzione a cura di Gabriella Serrone
UN INEDITO PLAGIO MUSICALE
STABAT MATER di Gioacchino Rossini
Quando impegno significa
successo: i bambini
giovinazzesi partecipano
alla XVI edizione del
Concorso musicale
Igor Strawinsky
Crescere con la musica
Scuola
Q
uale mamma, quale papà non ha
pensato almeno una volta che
essere genitore è il lavoro più dif-
ficile del mondo? Quando un bambino
viene alla luce è piccolo, fragile ed indi-
feso, la sua sopravvivenza dipende com-
pletamente dalla nostra presenza e dal-
le nostre cure; mescolando informazioni
e consigli altrui alla spontaneità e al
buonsenso, seguiamo l'istinto e vivia-
mo giorno dopo giorno percorrendo in-
sieme ai piccoli nuove tappe di sviluppo,
conquiste evolutive, progressi. Poi arriva
finalmente un momento in cui pensia-
mo che la maggior parte del lavoro sia
stata fatta, e che la strada sia ormai in
discesa: quando cominciano a cammi-
nare, a parlare e a farci riposare di not-
te, ci sentiamo promossi! Forse, però,
questo nuovo livello a cui siamo giun-
ti è più impegnativo del previsto: di cosa
ha bisogno un bambino che ha conqui-
stato le prime autonomie, che è capace
di esprimere a parole il suo pensiero, i
suoi bisogni, i suoi desideri? Cosa signi-
fica educare? Di cosa dobbiamo nutri-
re adesso nostro figlio?
Uno dei dilemmi che tormenta di fre-
quente i genitori è il modo in cui gestire
il binomio gioco/lavoro. Ora devono
giocare il più possibile, perchè quando
saranno adulti non avranno più il tem-
po per farlo pensano molti. Ma cosa si-
gnifica giocare? Sono più utili i giochi
costruttivi, le attività organizzate dagli
adulti per loro, oppure i giochi libera-
mente inventati?
I bambini devono giocare, ossia de-
vono avere a disposizione un tempo e
uno spazio in cui dare libero sfogo alla
fantasia, per sperimentarsi, sfidare la
realtà con l'immaginazione, imparando
a trarre piacere dalle esperienze che
creano e inventano. L'adulto, che sorve-
glia questa libera e sana esplorazione,
ha però anche il compito di indirizzare
ed incanalare l'intelligenza e le risorse
del piccolo nel modo più adeguato ad
uno sviluppo armonioso di tutte le sue
potenzialità. Un'attività organizzata,
purchè sia pensata adeguatamente al-
l'età del piccolo, alle sue capacità e ri-
sorse, gli consentirà di tirar fuori ed
esprimere al meglio tutta la ricchezza
che custodisce. Per questo motivo un'e-
sperienza completa e sana è data dal-
la compresenza e alternanza di mo-
menti liberi e momenti strutturati.
In quest'ottica, la parola impegno
attiene prima di tutto ai genitori: signi-
fica fornire al piccolo una cornice di or-
ganizzazione stabile, prevedibile, co-
stante, che lo fa sentire protetto e al si-
curo; significa stabilire delle regole e far-
le rispettare in modo sereno e fermo. Im-
pegno significa assumersi la responsa-
bilità di assicurargli pasti caldi ogni
giorno così come di spiegargli ogni gior-
no un pezzetto di mondo.
Crescere con la musica significa
giocare, godendo dei suoni che uno
strumento tra le proprie braccia può
produrre, suonando e cantando con
mamma e papà, ed allo stesso tempo im-
pegnarsi, imparando cosa significa por-
si un obiettivo e raggiungerlo grazie al-
l'esercizio quotidiano. Suonare è un gio-
co divertente, soprattutto se fatto con le
persone che si amano, ma è anche un
impegno, e diventa sempre più entusia-
smante man mano che la difficoltà au-
menta e la sfida cresce. Se quando il
piccolo si scoraggia noi lo sosteniamo
con il sorriso e la dolcezza, gli insegnia-
mo ad affrontare le difficoltà della vita
passo dopo passo, sempre in modo ade-
guato alla sua età; gli insegniamo che
con perseveranza e tenacia si possono
raggiungere grandi risultati, e che il ta-
lento che è in ognuno di noi viene fuori
grazie all'allenamento. Se gli impediamo
di confrontarsi in modo graduale con le
difficoltà della vita reale, pensando di
proteggerlo, lo metteremo un giorno nel-
la condizione di ritrovarsi improvvisa-
mente esposto e sommerso da una mole
di dovere, e fronteggiarlo sarà allora
molto più difficile!
Crescere con la musica non significa
necessariamente impegnarsi per diven-
tare dei musicisti di professione, bensì
impegnarsi per imparare a superare
ostacoli, a riconoscere ed affrontare le
24 N. 6 - Giugno 2015
Mariapia D’Attolico
Marco Mareschi Anna Favuzzi Giulio Mareschi
Mariapia D’Attolico al pianoforte e Gaia Maiorano al violoncello
25N. 6 - Giugno 2015
MusicalMenteIo – Laboratorio educativo musicale presenta il
primo laboratorio estivo di educazione socio affettiva a Giovinazzo
Melodie familiari
Scuola
proprie emozioni, a conoscersi meglio.
Sono numerose le famiglie giovinaz-
zesi che hanno colto a pieno la sfida
dell'educare con la musica, e che han-
no deciso di far partecipare i loro bimbi
alla XVI edizione del Concorso nazio-
nale Igor Strawinsky, tenutosi nella
preziosa sede del Castello baronale
Martucci a Valenzano – Bari dal 9 al
17 maggio c.a. Sono i giovanissimi Gaia
Maiorano (8 anni), Marco Mareschi (7
anni), Anna Favuzzi (7 anni, molfette-
se) che frequentano assiduamente i
corsi di formazione presso Musical-
MenteIo – Laboratorio educativo mu-
sicale della dott.ssa Mariapia
D'Attolico (sito a Giovinazzo in via delle
Filatrici 5), e Giulio Mareschi (12
anni), Gaetano Demartino (8 anni),
Ilaria Russo (14 anni) che presso la As-
sociazione Polifonica di Giovinazzo sono
stati preparati rispettivamente dagli in-
segnanti M° Paolo Fiorentino, M° Vito
Della Valle di Pompei e M° Teresa Dan-
gelico.
Dietro ogni singola esibizione ci sono
state settimane di studio, lezioni, eser-
citazioni quotidiane, attenzione ai detta-
gli e ricerca di miglioramento, ed i risul-
tati sono stati anche confermati dai giu-
dizi molto positivi della commissione di
giuria: i violoncellisti Anna Favuzzi,
Gaia Maiorano e Marco Mareschi e la
violinista Ilaria Russo si sono aggiudi-
cati il secondo premio nella sezione ar-
chi solisti; i pianisti Gaetano Demarti-
no e Giulio Mareschi hanno ottenuto ri-
spettivamente primo e secondo premio
nella sezione pianoforte solista.
A tutti loro va l'augurio che
l'impegno si traduca sempre di più nel-
la ricchezza di pensiero, di contenuti e
di espressioni, presupposti di autentica
libertà.
“MusicalMenteIo – Laboratorio
educativo musicale si è po-
sto come mission, sin dalla sua aper-
tura nel gennaio 2013, quella di rap-
presentare un servizio per le giovani
famiglie, un riferimento educativo.
Tale obiettivo è perseguito principal-
mente attraverso corsi educativo-
musicali, sia collettivi che individua-
li, a cui partecipano insieme bambini
e genitori.
Dall'esperienza clinica, terapeuti-
ca e pedagogica, oltre che musicale,
nasce l'idea del progetto estivo Me-
lodie familiari – Laboratorio di
educazione socio-affettiva, ideato
e condotto dalla dott.ssa Angela Ac-
quaviva, psicologa specializzanda in
Psicoterapia infantile presso la scuo-
la ISTEBA di Roma e dalla dott.ssa
Mariapia D'Attolico, psicologa spe-
cializzanda in Psicoterapia infantile
presso il C.I.Ps.Ps.I.A. di Bologna e
diplomata in violoncello.
Il laboratorio si svolgerà dal 13 al
28 luglio durante le ore pomeridiane
presso il laboratorio MusicalMen-
teIo ed è rivolto alle famiglie con
bambini dai 2 anni e mezzo ai 5 anni
e mezzo. I piccoli, divisi in gruppi,
parteciperanno a 9 incontri durante i
quali saranno coinvolti in giochi e at-
tività che stimoleranno le loro capa-
cità intellettive, creative e psicomoto-
rie, ma che mireranno soprattutto a
potenziare il riconoscimento, la ver-
balizzazione e la corretta gestione
delle emozioni, poichè lo sviluppo
dell'intelligenza è inseparabile da
quello dell'affettività.
Ai genitori saranno invece dedica-
ti 3 incontri, durante i quali si af-
fronteranno in maniera pratica e con-
creta aspetti salienti della genitoriali-
tà e della relazione genitore-bambino.
Lunedì 15 giugno alle 19.30 nel-
la sede di via delle Filatrici 5 le
dott.sse Acquaviva e D'Attolico ter-
ranno un incontro di presentazione
del progetto, durante il quale saran-
no forniti tutti i dettagli tecnici ed or-
ganizzativi e sarà possibile prenotare
la propria partecipazione. I lettori
sono tutti invitati!
Gaia, Anna e Marco
26 N. 6 - Giugno 2015
Sociale
30 APRILE – Questa sera il giovanile ottantenne prof. Aldo Tommasicchio, di Corato, tradut-
tore ufficiale dell’ordine Cistercense di testi latini e francesi, ha tenuto una profonda comuni-
cazione dal titolo: “Significato e valore dell’amicizia in Cicerone e in Aelredo di Rievaulx”. Analizzan-
do, da oltre venti anni, il tema dell’amicizia dal punto di vista letterario e filosofico, il relatore ha
raffrontato l’opera di Cicerone (I° sec. A.C.) “De amicitia” con “L’amicizia spirituale” e con “Lo spec-
chio della carità” di Aelredo di Rievaulx (monaco scozzese cistercense, santo dal 1191). «L’amicizia
è una delle dimensioni importanti del cammino dell’anima verso Dio»; «Una esistenza è pienamente
vitale se riposa nel mutuo affetto con un amico»; «L’amico non nasconde nulla e, se è sincero, rivela il
suo animo come Gesù rivelava i misteri del Padre»; sono solo alcune massime dei due scrittori che,
a distanza di decine di secoli da noi, si rivelano ancora molto attuali. Il prof. Tommasicchio ha poi
sottolineato alcune corrispondenze con altri scrittori quali Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, Aristote-
le, concludendo con un altro pensiero di Aelredo: «L’amicizia spirituale nasce tra i buoni per una so-
miglianza di vita, di abitudini, di aspirazioni, ed è una sintonia nelle cose umane e divine piena di benevolenza e carità».
7 MAGGIO – Il prof. Giovanni Volpicella, presidente dell’associazione “Amici dell’ambiente,
della flora e della fauna”, ha tenuto la terza e ultima lezione dal titolo “La fauna dei campi
e dei prati” attraverso la proiezione di 70 foto. Ha mostrato 34 famiglie, diverse per forma e colora-
zione, appartenenti perlopiù alla classe degli insetti ( cavallette, mantidi, libellule, gerridi, apidi, ve-
spidi, coccinelle, scarabei, cetonie, forficula, crisomelidi, grillidi, buprestidi ecc.), ed anche a classi
diverse (ragni, lucertole, scorpioni e lucertole), tutti animali che solitamente vivono nei campi. Con-
trariamente a quello che pensa la maggior parte delle persone, gli insetti sono utilissimi al genere
umano. Ogni insetto, infatti, ha un ruolo specifico in natura, ed è parte di una catena alimentare
che vede al primo posto gli insetti che si nutrono di piante e per questo sono denominati “consu-
matori primari”; ci sono poi i “consumatori secondari” a cui appartengono i carnivori che mangia-
no i primi. Il terzo gruppo, costituito dai “decompositori”, ha un ruolo importantissimo perché tali
insetti sono capaci di eliminare le sostanze di rifiuto (escrementi) e gli organismi morti decompo-
nendoli e rimettendo in ciclo tutti gli elementi nutritivi contenuti in essi mantenendo, così, in buono stato l’ecosistema. Il
quarto gruppo, costituito da migliaia di specie, è quello degli “impollinatori” che frequentano i fiori per succhiare il netta-
re. A questo gruppo appartengono le api, che sono diminuite notevolmente in tutto il mondo, in seguito all’uso intenso dei
diserbanti che distruggono i fiori spontanei. Da qualche decennio, negli stati più evoluti, sono nate delle aziende, che uti-
lizzando le caratteristiche degli insetti appartenenti al secondo, terzo e quarto gruppo, allevano questi insetti per miglio-
rare la redditività delle aziende.
21 MAGGIO – La lezione odierna è stata tenuta dal biologo marino dott. Pasquale Salvemini,
dirigente del WWF Puglia e responsabile del centro recupero tartarughe di Molfetta, che ha par-
lato di “Problematiche dell ‘Adriatico in riferimento alle tartarughe e ai cetacei”. Le responsabilità del-
l’uomo moderno nei confronti delle catastrofi naturali marine, sono rapportabili all’inquinamento,
alla pesca intensiva con reti a strascico e alle perforazioni petrolifere. Vittime di tutto ciò sono spes-
so le tartarughe, che dal 1992 sono tutelate come specie a rischio d’estinzione, e i cetacei. Il rela-
tore ha illustrato le tre varietà di tartarughe che popolano i nostri mari: la Caretta-Caretta, la Che-
lonia Mydas (detta tartaruga verde) e la Dermochelys Coriacea (detta tartaruga liuto). Numerose no-
tizie sono state riportate sul ciclo di vita e di riproduzione di queste specie e i pericoli per la loro
sopravvivenza a cui sono soggette. Successivamente sono stati presi in esame i cetacei con la fa-
miglia dei delfini così suddivisa: La Stenella striata, il Tursiope, il Delfino Comune, il Grampo, lo
Zifio e per concludere il Capodoglio.
Nicola Coppola
Università delle tre età (Le lezioni del mese)
prof. Aldo Tommasicchio
dott. Pasquale Salvemini
prof. Giovanni Volpicella
in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445
edaloDdi Anna Lasorsa
27N. 6 - Giugno 2015
Don Nicola Gaudio:
per non dimenticare
Riflessioni
L
a tristezza che ci por-
tiamo dentro, causata
dalla improvvisa scom-
parsa del compianto don
Nicola Gaudio, non ci da
pace. E la profondità del
sentimento è conseguente
proprio alla straordinarietà
del suo ricordo: don Nicola
non è stato per noi solo un
maestro, ma un esempio di
coerenza e concretezza.
Ogni suo passo, ogni sua
proposta, ogni sua iniziativa
ci portano alla mente la fi-
gura di un prete/uomo vici-
no alle esigenze di tutti, nel
rispetto della singolarità di
ciascuno, di ogni singolo in-
dividuo.
Sin dal suo ingresso nel-
la nostra Arciconfraternita,
risalente a maggio 2005, ha
visto don Nicola attivo pro-
tagonista di ogni iniziativa
promossa nel corso di que-
sti ultimi lunghi dieci anni.
Non solo: don Nicola ha vo-
luto da subito prendere par-
te alla nostra vita redazio-
nale lanciandosi in un per-
corso programmato di co-
Filippo D’Attolico
““iinnCCiittttàà””questomesefagliauguria...
GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE
FRATRES
Giovinazzo - Via Marconi n° 9
GIUGNO 2015
07/06/2015 - Domenica: dalle08.00,alle11.00
15/06/2015 - Lunedì: dalle08.00,alle11.00
29/06/2015 - Lunedì: dalle08.00,alle11.00
N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate da
esigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazione
siamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9.
Tel./Fax 080-3947733
http: //www.fratresgiovinazzo.it
La Fratres invita tutti i giovani neo-maggiorenni che hanno compiuto i 18
anni, a dimostrare di essere pronti alla donazione, accostandosi alla lettiga del-
la solidarietà. Lieti di accogliervi nella grande famiglia dei donatori, conti-
nueremo il nostro cammino insieme a voi con nuova linfa vitale per chi soffre.
Un anno di felicità indescrivibile!
Siete arrivate quasi insieme a stra-
volgerci la vita e ci siamo accorti
che è stata una delle cose più belle
che potesse capitarci. IRENE e
GAIA, nella ricorrenza del vostro
primo compleanno, possiate comin-
ciare ad accarezzare le bellezze del-
la vita e farle diventare musica per
le persone che vi circondano. Noi
nonni saremo i vostri custodi, au-
gurandovi che la vita possa regalar-
vi solo il meglio e che possa esaudi-
re tutti i vostri desideri più belli.
BUONA VITA!!!
GAIA IRENE
municazione riflessiva ricercando
e prendendo spunti dalla figura
di don Tonino, suo grande Ami-
co di vita.
Nel corso del decennio che ci
lasciamo alle spalle, dunque, don
Nicola ha prodotto, con una im-
peccabile puntualità, le pagine
della sua rubrica di RIFLESSIO-
NI.
Riflessioni che ci hanno ac-
compagnato in un percorso di
crescita e di formazione cristiana,
ma anche di educazione sociale,
culturale, etica, politica.
Adesso don Nicola non è più
tra noi, almeno per riprodurci la
sua pagina mensile: quindi, mie
care lettrici elettori propongo a
ciascuno di inviare le proprie ri-
flessioni sugli argomenti che don
Nicola ha trattato e che ognuno
può recuperare sfogliando
l’archivio redazionale sul sito
www.incittagiovinazzo.it. Sarà
un modo per sentirlo ancora più
vicino, continuando ad arricchir-
ci della saggezza e profondità dei
sui scritti.
Vi aspetto per il prossimo
mese. Le vostre comunicazioni
saranno pubblicate con cadenza
mensile, (cercando di contenere il
proprio lavoro con un massimo di
50/60 righe in formato Times 12),
in ordine di arrivo con posta car-
tacea indirizzata alla via Catte-
drale 38 oppure sulla nostra po-
sta elettronica: fidatto@libero.it.
Vi saluto fraternamente.
Unica novità dalla fine della stagione regolare
l'annuncio via Facebook delle dimissioni del ds
Hockey su pista, l'Afp
si interroga sul futuro
Sport
L
a notizia o presunta tale de-
flagra su Facebook l'ultimo
sabato prima dell'uscita del
giornale: “Il ds è dimissionario”,
scrive il profilo intitolato “Vito Fa-
vuzzi” sulla bacheca di un tifoso
che reclama chiarezza sugli obiet-
tivi prossimi dell'Afp. Semplice
provocazione oppure vero e proprio
disimpegno (non ci sono ancora
note ufficiali della società, a ri-
guardo)? Una domanda è in ogni
caso legittima, ad un mese dal ter-
mine della stagione regolare: quale
futuro, per l'hockey biancoverde?
Cosa c'è. Del parco-giocatori
che ha conquistato il terzultimo
posto nel campionato di A1 man-
cano già due nomi: Gimenez desti-
nato al Bassano e Turturro che ha
annunciato il ritiro. Senza certezze
in panca, impossibile valutare la
permanenza degli altri due stra-
nieri: confermato in ogni caso un
ruolo più arre-
trato per Fon-
tan (nella foto
di Francesco
Marinelli, as-
sieme a Ranie-
ri), nel caso
l'Afp lo scelga
pure per l'anno
prossimo. Ca-
pitolo-giovi-
nazzesi: un
anno ed un
torneo incolore
in più per tutti,
sul groppone.
Nel pieno della
maturità fisica
ed agonistica
restano i soli
Ranieri e Da-
gostino, ognu-
no con le sue
caratteristi-
che. I tifosi
vorrebbero i
giovani, ma
alle porte della
prima squadra
non ve ne sono di pronti, in grado
di affiancare chi ha tirato la car-
retta sinora.
Cosa serve. Innanzitutto un al-
lenatore, visto che Giudice non ha
ancora sciolto la riserva, legata
probabilmente alle garanzie tecni-
che che l'Afp sarà in grado di pro-
mettergli o garantirgli. L'organico
andrà comunque potenziato, visto
che il punto di partenza è un ter-
zultimo posto con il triplo dei pun-
ti della penultima, retrocessa, ma
pur sempre terzultimo, a nove lun-
ghezze dall'ultima poltrona per i
playoff. Ed allora proviamo ad ab-
bozzare una lista della spesa: un
attaccante che porti in dote tanti
gol, un difensore d'ordine e dina-
mismo, possibilmente già tarati
sul campionato italiano. Ed un
portiere, nell'eventualità Fernan-
dez non tornasse in Puglia.
La concorrenza. Anche que-
st'anno chi arriva dall'A2, redivivo
Monza in primis, non salirà per
fare la comparsa, anzi. Prima di
pensare ai playoff o qualsiasi altro
obiettivo ambizioso, bisognerà cer-
carne subito due più deboli, dopo
l'iscrizione di luglio, e non sarà fa-
cile, con radiomercato che dà in ri-
alzo le quotazioni tecniche delle
società di medio livello. Insomma,
è improbabile, al momento, conta-
re sulla rete di salvataggio di squa-
dre-materasso o anche solo “tra-
punta”.
Il futuro. Il ricorso al mercato
italiano, se non straniero, è da
mettere sistematicamente in con-
to, non solo per l'estate che sta per
arrivare, ma anche per quelle suc-
cessive. Non si possono infatti sti-
mare meno di quattro o cinque
anni, prima che possa affacciarsi
dal vivaio una leva di interesse.
Sempre che under 15 ed under 13
(!) mantengano promesse che al
momento non possono che essere
nebulose. Ed è per questo che le
prossime decisioni della società
non potranno prescindere da una
valutazione complessiva, dinanzi
ad un'A1 che rimane una vetrina
golosa, ma solo a patto di esporre
merce di qualità.
28 N. 6 - Giugno 2015
Filippo Luigi Fasano
Under 15 ed under 13: ecco
Cominceranno poche ore dopo l'uscita
in edicola di ““iinn CCiittttàà””, le finali giovani-
li scudetto in programma a Bassano fino
al 2 giugno. Quattro le categorie in gara,
due delle quali, under 15 ed under 13, ve-
dranno in lizza l'Afp: due gironi da quat-
tro squadre la formula iniziale per en-
trambe le categorie, con successive semi-
finali e finali.
I più grandi sono stati inseriti nel gi-
rone B con Thiene, Viareggio e Lodi: de-
butto il 30 contro i toscani, poi veneti e
lombardi nei giorni seguenti. In caso di
passaggio fra le prime quattro, ci sarà
l'incrocio con le migliori due dell'altro rag-
gruppamento, quello con Valdagno, Rol-
ler Bassano, Follonica ed Uvp Modena.
"in Città" Giugno 2015
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"in Città" Giugno 2015

  • 2. Nuove Aperture a Giovinazzo:
  • 3. 3N. 6 - Giugno 2015 PPEERRIIOODDIICCOO PPRROOMMOOSSSSOO ddaallll’’AArrcciiccoonnffrraatteerrnniittaa MMaarriiaa SSSS.. ddeell CCaarrmmiinnee Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 DDIIRREEZZIIOONNEE,, RREEDDAAZZIIOONNEE EE AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEE Via Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba) Tel. 334400 11006622002222 - E-mail: ffiiddaattttoo@@lliibbeerroo..iitt OORRAARRII DDII AAPPEERRTTUURRAA SSEEDDEE:: Lunedì, Mercoledì, Venerdì: ore 18,00/20,00 Fotolito e Stampa «Grafiche Ferrara» Via Auricarro, 105 - 70027 Palo del Colle Tel./Fax 080 3811927 www.graficheferrara.com info@graficheferrara.com Abbonamenti: ITALIA Euro 20 SOSTENITORE Euro 30 BENEMERITO Euro 50 ESTERO: U.S.A. $ 150 con versamento sul c/c postale n. 17099706 oppure sul c/c presso il Banco di Napoli - Bitonto IBAN IT53B0101041380041200001523 intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Chiuso in tipografia il 28 Maggio 2015 Redazione Presidente Direttore Responsabile Gianluca Battista Girolamo Capurso Giuseppe Dagostino Giuseppe Dalbis Nicola Miccione Marzia Morva Filippo Luigi Fasano Giuseppe Maldarella Luigi VerzilloSegretario Responsabile archivio Michele Amoia (334477..77998855228811) Responsabile abbonam. Giuseppe Dagostino (Tel. 334400 22557711007777) Responsabile pubblicità 347.5231877 Progetto grafico e impag. a cura della Redazione Nicola Coppola Filippo D’Attolico Collaboratori Fedele Capurso Gerardo Nardò Mauro Capurso Giuseppe Demartino Italo Cinquepalmi Gabriella Serrone Dario Verolino Gaetano Nacci Roberta Deruvo Frank De Santis Corrispondente estero Responsabile estero Responsabile fotografie Beatrice Andriano Cesari Nicola Marinelli Tutti complici di questa barbarie Èquesto uno dei tanti segni di decadimento della no- stra cultura e più specificatamente di una parte della no- stra gioventù. Angoli cittadini, di per sé già squallidi per il disinteresse comune, vengono ulteriormente abbruttiti da disegni e da sgorbi di scritti tanto inutili quanto volgari e deprimenti. Si arriva alla barbarie quando si imbrattano monumenti o edifici di qualche interesse storico come nel caso di cui ancora si è chiamati ad occuparci. PERCHE’ QUESTO? Il fenomeno è sotto analisi da parte di molti sociologi e di studiosi di devianze sociologiche nelle aree di incontrol- lati insediamenti demografici, i quali sostengono che tali sgorbi possano essere suscitati da stimoli di affermazione di libertà o di fantasie giovanili nel grigiore di un tessuto urbano cui mal si adattano. Certo non è di questo aspetto che voglio parlare perché è materia di studiosi specialistici. Mi preme, piuttosto, riflettere sulle circostanze che invo- gliano ad abbruttire senza scrupolo alcuno un bene, un pa- trimonio che appartiene alla comunità. Siamo tutti complici, nel senso più tecnico del termine complicità. E ciò per il livello di trascuratezza che spesso ri- scontriamo nella cura e conservazione delle cose che ci ap- partengono per essere di fruizione per tutti i cittadini. La ra- gione più significativa certamente è da ricercare in una comprovata insufficienza di un appropriato piano di godi- mento comune degli spazi aperti o degli edifici di proprietà comunale. Basterebbe poco, ma veramente poco, per poter quanto meno evitare che le sorti rovinose di alcune strutture co- munali, da tempo in disuso, possano evidenziare ormai un destino di totale devastazione. Nell'arco degli anni passati, attraverso le pagine del no- stro mensile, in più circostanze (es. 03/2013) abbiamo rea- lizzato puntuali e circoscritte denunce per il cattivo uso del- la "cosa pubblica", soprattutto quando la stessa rivelava una criticità per l’intera collettività, piuttosto che un buon motivo di vanto per un suo riutilizzo o riqualificazione fun- zionale. Volendo andare oltre l’evidente atto di vandalismo che ha imbrattato la cornice di piazza san Salvatore, ripropo- stavi nella rubrica "il Bestiario", non mancano situazioni di degrado dovuto all'incuria di chi ci amministra, poco atten- to alla minima azione di manutenzione. Esempio per tutti, sotto gli occhi comuni di chi vive con periodicità il lungo- mare di ponente, è proprio la struttura ex-mattatoio, in sta- to di completo abbandono con aree esterne completamente tempestate da una vegetazione selvaggia che ha invaso ogni spazio libero contribuendo in modo particolare all’ar- dire di chi ne fa pure una discarica abusiva. E cosa dire del confinante ex-carcere? È sufficiente per- correre via Crocifisso per rendersi facilmente conto di quan- ta incuria regni in quel comprensorio cittadino! Basterebbe poco, ma veramente poco, almeno per sal- vare l’apparenza! Filippo D’Attolico Editoriale www.incittagiovinazzo.it
  • 4. N ei mesi primaverili, appena trascorsi, l’Amministrazione Depalma, ancora una volta, si è imposta di lanciare per l’estate che avanza prospettive di maggior appetibilità turistica, attraverso iniziative volte a sussidiare ed incrementare azioni commerciali di piazza. E tanto è possibile ri- cavare dalle diverse recenti deliberazioni della Giunta, tendenti a promuovere ogni sorta di espediente rivolto ad attrarre in luoghi pubblici attività commerciali varie, di vendita e somministrazione di alimenti e bevande, nonché di laboratori gastronomici ed espositivi di prodotti dell’artigianato ed agroalimentari locali. Sicché, non solo sono state confermate le localizzazioni di com- mercio ambulante e particolarmente quelle lungo i litorali, cui consentire la sosta degli esercenti attrezzati di banco su veicoli stra- dali, ma si è, perfino, ideato, ora, il “Villag- gio Commerciale Costiero”. Per comprendere in cosa consista il Villaggio Commerciale Costiero biso- gna consultare la relazione espositiva che l’Assessore Sannicandro ha pro- dotto ai colleghi di Giunta il 26 mar- zo scorso perché ne approvassero il relativo progetto da lui concepito con l’intento di “potenziare l’attività tu- ristica per il periodo giugno-settem- bre”. In quella presentazione l’Assessore all’Ambiente e Territorio sostiene che nel periodo estivo il si- stema delle attività connesse alla bal- neazione costituisce sicuramente un valido contributo al sostentamento dell’economia della città. E, dunque, ritiene che la Amministrazione debba agevolare il costituirsi di incubatori di iniziative al fine di promuovere i prodotti locali: dall’artigianato di qualunque tipo alla gastronomia; dai prodotti agricoli ai prodotti a chilo- metro zero; dagli spettacoli musicali in genere alle attività teatrali e di in- trattenimento e svago in riviera. A tal proposito ha ravvisato confacente tut- ta la fascia costiera, dalla cala Crocifisso fino alla trincea, che si presterebbe egregia- mente all’allestimento del previsto park commerciale e del centro all’aperto di spet- tacoli musicali, teatrali, mostre di pittura e di oggetti di artigianato e antiquariato loca- le e, quindi, a stand mobili di laboratori ga- stronomici, teatrali, cinematografici, musi- cali ecc. ecc. ecc.. E, così Depalma, d’accordo con tre Assessori, compreso San- nicandro, i soli presenti a quella riunione di Giunta di fine marzo, ha approvato le as- serzioni assessorili e ha deliberato la realiz- zazione del Villaggio Commerciale estivo su 4 N. 6 - Giugno 2015 Opinione Giuseppe Maldarella ARIA D’ESTATE articoli su una concessione di così va- sta area pubblica, resa disponibile dal Comune con un canone base fissato secondo i parametri del Ministero delle Infrastrutture, comporta per il potenziale soggetto gestore un onere economico in partenza non certo di poco conto. Né sembra facilitata, dato anche i ristretti margini di tempo, la prefigurazione di un piano operativo che possa consentire un sicuro mar- gine di ammortamento di una simile esposizione finanziaria per l’impresa aspirante all’aggiudicazione. Atteso anche che dovrà, peraltro, assumere a suo completo carico ogni spesa per impiantarvi gli stand, allacciarli alle necessarie utenze e dotarli di un mi- nimo di servizi per gli avvento- ri/spettatori. Le mie riserve non sono di poco conto, se si considera quale sia stata la difficoltà incon- un’area di circa 5.500 mq. lungo la linea di costa di ponente, oltre il carcere. Sul sito potranno raggrupparsi, sotto la direzione gestionale ed organizzativa di un soggetto privato delegato, tutta una serie di attività di vendita generalizzata e, quindi, manife- stazioni e spettacoli di ogni specie oltre ad iniziative di animazione popolare allo scopo, si dice, di favorire l’attrattività turistica e per stimolare l’economia locale. Insomma si è disposto, per i prossimi quattro mesi, di insediare un bazar di bancarelle e un co- acervo di eventi/spettacoli che l’ideatore ha definito “hub di opportunità per il territorio di Giovinazzo”. Naturalmente la proposta elaborata da Sannicandro nel suo complesso non sembra tenere in alcun conto del- la necessità di valorizzare e riqualifi- care quella parte del contesto am- bientale, particolarmente interessan- te per la configurazione della scoglie- ra, al fine di migliorarne l’offerta di balneazione della zona e favorirne l’accesso alla spiaggia. Piuttosto, mira a privatizzare un così vasto am- bito territoriale nel quadro della re- centissima legge regionale n. 17/2015 che ha ridefinito, tra l’altro, i principi di intervento per l’uso dei litorali marittimi e le competenze funzionali assegnate ai Comuni in materia di concessione di spazi de- maniali. E in tale direzione, corri- spondendo agli indirizzi politici trac- ciati dall’Esecutivo, l’ing. Trematore ha subito pubblicato un bando di gara, mediante procedura aperta, per intercettare il soggetto gestore dele- gato ad impiantare l’intero polo com- merciale e centro di spettacoli, se- condo le indicazioni dell’art.8 di quel dispositivo di legge regionale, cui po- ter affidare in concessione, per i soli quattro mesi estivi, i suoli dedicati allo scopo. Il bando di gara, che si è chiuso, ai fini del- la presentazione delle domande di parteci- pazione il 20 maggio, ha fissato come base d’asta per l’offerta economica poco meno di € 6.000,00, a titolo di concessione per l’utilizzo dell’area per un periodo di non ol- tre 120 giorni nel corso di quest’anno. Que- sta sarebbe l’ultima invenzione di Depalma per dare consistenza al piano di incremen- to turistico estivo verso la città e contribui- re ad un rimpinguo di apporti produttivi alla ripresa economica della città. Allo stato non si hanno notizie se la prospettazione di questo ulteriore tentativo di creare in strada un polo di vendita e di incontro ricreativo-po- polare abbia stuzzicato soggetti im- prenditoriali o aziende di settore sin- gole od associate, a cimentarsi in una tale esperienza gestionale e chi vi ab- bia concorso proponendosi con una propria offerta tecnica ed economica per aggiudicarsi la concessione dell’a- rea messa a disposizione. Sta di fatto che la sperimentazione del Villaggio Commerciale estivo, nonostante si
  • 5. 5N. 6 - Giugno 2015 ti tipici della nostra terra, i risultati al mo- mento sembrano alquanto scarsi ed incon- cludenti. A riguardo non si può certo dire che la Amministrazione Depalma si sia spesa per far decollare questo formi- dabile strumento innovativo circa il modo di concepire l’accoglienza turi- stica verso una cittadina dalle molte- plici qualità storico-ambientali e so- cio-culturali. Tutta la partita è stata conferita ad una Unità di direzione del Progetto con a capo il Segretario comunale, che, una volta provveduto ad affidare il servizio di che trattasi alla RTI aggiudicataria dell’appalto, ha ritenuto concluso il suo compito senza doversi preoccupare della con- duzione e della rispondenza dell’azio- ne progettuale stessa agli obiettivi per cui era stato sottoscritto l’accordo di Partenariato con le altre realtà municipali per incrementare con scambi culturali tra le località convenute l’offerta turistica, special- mente quella legata al mare e alla sua storia. D’altro canto, la valutazione circa l’efficacia di tale nuova modalità di promuovere il tu- rismo locale come pure il rilevare i dati con riferimento ad un aumento di presenze di visitatori sul nostro territorio e se l’azione promozionale messa in atto possa spingere i nostri operatori a migliore l’accoglienza tu- ristica, è cosa, credo, non interessi nessu- no, tanto meno l’Esecutivo. L’essenziale per l’Amministrazione era solo impegnare e spendere interamente quei 118.000 Euro del Fondo di cooperazione europea, arrivati nelle casse comunali per la parte realizzati- va di pertinenza, senza alcun impegno a se- guire il proficuo avanzamento delle opere progettuali ed il relativo monitoraggio dei ri- sulti ottenibili in via di conseguimento del piano operativo messo a punto. Tanto ave- vo posto in risalto nel mio scritto già nel giugno scorso di questo mensile. Archiviato questo pur significativo programma operativo “Magna Grecia Mare” senza alcun entusiasmo ed im- pegno, dunque, Depalma mette in cantiere il Villaggio Commerciale Co- stiero proponendosi con questo enne- simo tentativo di mercato polivalen- te accrescere l’attrattiva turistica verso il nostro territorio. Ancora un’ennesima iniziativa della specie per dire che facciamo qualcosa. An- che questa vicenda mi porta dire che la politica non è più in grado di fare analisi strutturali delle proprie azioni perché si possano azzardare alterna- tive e correzioni al proprio operato. Coloro che sono al comando della cosa pubblica pensano di più a quello che sta loro a cuore o a cui tengono per loro scopi, piuttosto che fare buo- na amministrazione per i cittadini ed aggiustare al meglio quello che è già in essere; perché già questo, penso, potrà rivelarsi il massimo degli obiet- tivi. E GIOVINAZZO LA SI VUOLE TUTTA A PARK-MERCATO trata da Depalma per portare a compimen- to l’importante Progetto “Magna Grecia Mare”, questo interamente finanziato con fondi europei. Infatti, intoppi notevoli sono emersi quando si è giunti alla selezione de- gli operatori per l’affidamento del settore della promozione ed accoglienza turistica con il sistema dell’albergo diffuso e del la- boratorio del gusto per le degustazioni di preparati secondo tradizionali ricette mari- nare locali. tato, mancando anche sul territorio Enti e/o formazioni associative in- tenzionate a cimentarsi nell’offrire tali servizi. E questo perché chi avrebbe potuto avere un qualche in- teresse a quel appalto non era per niente disposto ad addossarsi il cari- co economico dei locali in cui eserci- tare i servizi posti in appalto. Si rese necessario, per invogliare la parteci- pazione alla gara di chi ne avena manife- stato interesse, riformulare il bando sepa- rando i due servizi con distinte declinazioni di prestazioni e di corrispettivi e soprattut- to con l’inserimento della clausola contrat- tuale che il Comune avrebbe assicurato alla azienda aggiudicataria l’uso dei locali al pri- mo piano dell’immobile comunale di Villa Spada (ex parco Scianatico). Solo in questa prospettiva è stato possibile affidare l’appalto dei servizi di progettazione e ge- stione del laboratorio del gusto ed ancora delle attività di ricerca e promozione della cultura del mare del Progetto Magna Grecia Mare al Raggruppamento di imprese giovi- nazzesi Green Lounge srl e CRI.RO.P srl, costituitosi, appunto, per la circostanza. Tant’è che da poco è stato formulato da parte del Comune un apposito atto di comodato d’uso dei quegli ambien- ti di Villa Spada, per la durata di un quadriennio, e della relativa dotazio- ne tanto di mobilio da cucina corre- data di utensili ed attrezzature varie, quanto di tutto l’apparato informati- co ed impianto di sorveglianza. L’unità immobiliare, compiutamente strutturata per l’occorrenza, è stata consegnata al gestore comodatario dietro l’esiguo versamento annuo di € 250,00, a titolo di canone, e di € 150,00, quale rimborso forfettario per le forniture delle utenze varie (ac- qua, gas, energia elettrica, riscalda- mento e condizionamento dell’aria). Chi sa se, a fronte di sì numerose fa- cilitazioni riconosciute dietro l’impropria formula dell’esercizio di interesse pubblico, così come pro- nunciata nel contratto d’appalto del 29.09.2014, rep. n. 1598/14, con la RTI Green Lounge srl – CRI.RO.P srl., non sia anche compresa l’agevolazione dell’esonero dal paga- mento della Tassa dei rifiuti, con la presunta motivazione che l’attività si svolge nell’ambito di un edificio di proprietà comunale. Eppure, nonostante i tanti vantaggi econo- mici e non, accordati al concessionario di detto appalto, che in più atti municipali, è dichiarato, risponde a finalità di interesse pubblico perché teso ad ampliare l’offerta culturale locale e di promozione dei prodot- Vale la pena di ricordare il grande pregio di quella iniziativa cui erano coinvolti in una ambiziosa rete di re- lazioni e di scambi culturali e di tra- dizioni marinare il Comune di Giovi- nazzo e quello salentino di Tricase con il borgo greco di Corfù. Il proget- to, infatti, si proponeva di custodire e valorizzare i saperi e i sapori del pa- trimonio socio-culturale delle coste e del mare e offrire opportunità di im- piego e creazione di attività di mi- croimprese nel settore turistico e nel- la ricettività. Eppure, allorquando si è trattato di ricercare l’operatore che, dietro un apprezzabile corrispettivo, curasse la fase strategica della crea- zione della rete del “Spread Hotel” e del laboratorio del gusto a mezzo di una procedura concorsuale, il Bando di Gara proposto dal Comune di Gio- vinazzo è stato completamente diser-
  • 6. Le Soprintendenze d’accordo: i lavori su via Marina possono partire PARTITA CHIUSA Attualità 6 N. 6 - Giugno 2015 Gianluca Battista IL FATTO Il progetto dell'Amministrazione Così oggi G ioco, partita, incontro. Nel tennis l’arbitro si pronun- cerebbe in questi termini, chiudendo il match ed assegnan- do la vittoria dopo l’ultimo punto. La querelle legata alla riqualifi- cazione di via Marina sembra giunta ad una conclusione, dopo mesi di grandi discussioni ed at- tacchi all’Amministrazione comu- nale da parte delle opposizioni e della locale Pro Loco. La passeggiata più invidiata del nord barese potrà dunque es- sere riqualificata. Il 9 aprile scor- so, infatti, erano giunti a Giovi- nazzo gli esperti della Soprinten- denza barese alle Belle Arti e Paesaggio e quelli tarantini del settore archeologico. Questi ultimi che, sollecitati dalla Pro Loco, in marzo avevano ribadito il loro diniego alla par- tenza dei cantieri, hanno poi dira- mato una nota, datata 30 aprile, che recita così: «alla luce del so- pralluogo effettuato il 9.04.2015 – si legge – e di cui si è redatto ver- bale agli atti di questo ufficio, con il n. 4554 del 27.04.2015, visti i pareri espressi dalla Soprinten- denza alle Belle Arti e Paesaggio per le province di Bari, BAT e Fog- gia [...], preso atto che la variazio- ne progettuale individuata in se- guito alle risultanze delle indagini archeologiche risulta tale da ga- rantire la tutela delle strutture mu- rarie esistenti e rinvenute, questa Soprintendenza non ravvisa, per quanto di competenza, motivi ostativi all'esecuzione dei lavo- ri in questione, riservandosi di fornire in corso d'opera eventuali ulteriori prescrizioni». Motivo del contendere era sta- to il rinvenimento, sempre da par- te della Soprintendenza Archeo- logica ionica, di antiche mura aragonesi, da preservare ad ogni costo. E se da Bari i pareri favo- revoli al progetto di abbassamen- to dei marciapiedi, voluto dal pre- stigioso studio degli architetti Fernando e Riccardo Russo, in- gaggiati dalla precedente Ammi- nistrazione, erano giunti quasi subito, non così era stato per l’aspetto archeologico. Da Taranto erano stati chiari dopo tre saggi di scavo: quelle nuove sedute vista mare avreb- bero toccato le mura aragonesi ed i cantieri non avrebbero mai visto la luce. Poi la risposta del- l’Amministrazione comunale pro- prio tramite lo studio di architet- tura: l’abbassamento del marcia- piede attuale sarebbe stato di soli 65 centimetri e non di 1,60 metri come asserito dai soprin- tendenti. Pareri discordanti ed una gatta da pelare non da poco per la mag- gioranza a Palazzo di Città, che di quella riqualificazione aveva fatto un fiore all’occhiello della propria azione di governo cittadino. Così il 9 aprile, come raccontato, il ta- volo di confronto e nuovi decisivi sopralluoghi degli esperti con l’ultimo parere, che sblocca defi- nitivamente la situazione. Ha vinto questo match (salvo colpi di scena) l’Amministrazione, ma intanto sorge un ultimo pro- blema: quando fare partire i lavo- ri? Nella chiosa della nota, il So- printendente, ing. Luigi La Rocca, è stato chiaro: «Pertanto si invita codesta Amministrazione Comu- nale a comunicare tempestiva- mente la data di inizio lavori, e per il tramite del Direttore dei lavori, a prendere contatti con la scrivente per concordare sopralluoghi atti a monitorare il regolare andamento delle attività previste». Ma da Palazzo di Città è stato proprio il Sindaco, Tommaso De- palma, a frenare, attraverso alcu- ne sue esternazioni affidate al profilo istituzionale di Facebook. Forse, si leggeva fra le righe delle sue affermazioni, con l’arrivo or- mai imminente dell’estate ed i
  • 7. 7N. 6 - Giugno 2015 DEL MESE Nota Soprintendenza lungomare Via Marina. tanti turisti che iniziano già ad af- facciarsi, cantierizzare quella passeggiata mozzafiato non sa- rebbe esattamente un bel bigliet- to da visita per la nostra cittadi- na. Quindi che fare? Attendere settembre? E la Soprintendenza Archeologica sarebbe pronta ad avallare questa nuova decisione, che andrebbe sì in una ragionevo- le direzione di promozione turisti- ca, ma che allungherebbe tempi che da Taranto invece vogliono siano i più brevi possibili? La partita è chiusa, per ora. Ma occhio ad eventuali autogol che porterebbero ai supplementari, per dirla questa volta in termini calcistici. Intanto Giovinazzo at- tende di mostrarsi nuovamente senza cicatrici: bella, senza bar- riere e totalmente fruibile.
  • 8. I l nuovo anno è iniziato con una percentuale che riflette la media del 2014. Anche la produzione procapite si mantie- ne su livelli accettabili. Ricor- diamo che aumentare la percen- tuale di differenziata con un au- mento della produzione di rifiu- ti vanifica il lavoro fatto dai cit- tadini virtuosi. Infatti, anche aumentando la percentuale di rifiuti recuperati, con l’aumento della produzione procapite cre- sce la spazzatura da smaltire in discarica. Facciamo un piccolo esempio. Il mese di gennaio ogni cittadino ha prodotto kg 38,268 di rifiuti con una percentuale di differenziata del 13,56%. In dis- carica per ogni cittadino finiran- no kg 33,079 che corrispondono al 86,44%. Con un aumento di soli 2 Kg a testa, e nei mesi esti- vi succede spesso, vale a dire kg 40,268 procapite, per avere lo stesso quantitativo di rifiuto smaltito in discarica dovremmo differenziare il 17,85% che cor- risponde al 31,63% in più di ri- fiuto recuperato. Da questo pic- colo esempio si comprende come l’aumento dei rifiuti pro- dotti vanifica ogni sforzo di au- mento della percentuale di rac- colta differenziata, con maggiori costi per l’intera comunità. Ma cosa può fare il cittadino o la pubblica amministrazione per favorire la diminuzione della produzione procapite? Il primo e più sostanzioso impegno potreb- be essere quello di favorire il compostaggio domestico per tra- sformare gli scarti organici in un ottimo terriccio. Le famiglie che dispongono di un giardino o di un orto potrebbero trarne bene- ficio come pure l’ intera cittadi- na attraverso la riduzione del peso dei rifiuti conferiti in disca- imballaggi vari può favorire la diminuzione dei rifiuti prodotti. Un’altra dimostrazione di buona pratica ambientale è quella del risparmio di buste monouso che non sempre sono biodegradabi- li. Naturalmente non risolve- Unminutodiattenzione...pregoGirolamo Capurso DDeessttiinnaazziioonneeQQuuaannttiittàà ((kkgg)) %% rraaccccoollttaa ddiiffffeerreennzziiaattaa GGEENNNNAAIIOO 22001155 CCoommppoossiizziioonnee mmeeddiiaa pprreevviissttaa ddaa ppiiaannoo rreeggiioonnaallee ((%%)) TTiippoollooggiiaa rriiffiiuuttoo Frazione organica 25 1,60 12.820 smaltimento Potatura giardini 1 - - recupero Vetro 6 3,63 29.100 recupero Carta e cartone 20 5,32 42.580 recupero Alluminio 0,5 - - - Plastica 10 1,52 12.180 recupero Legno 2 2,57 20.580 recupero Metalli ferrosi 2,5 0,25 1.980 recupero Tessili 3 0,07 540 recupero Beni durevoli 5 0,19 1.520 recupero Inerti 2 - - - Altro (*) 3 0,01 150 recupero Rifiuti urbani misti 20 84,84 679.660 smaltimento TOTALE 100 100 801.110 DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A GENNAIO 2015 Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regio- nale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it PPRROODDUUZZIIOONNEE PPRROOCCAAPPIITTEE KKGG 3388,,226688 • Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 1133,,5566%% • Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 1155,,1166%% Attualità rica. Altro esempio virtuoso è quello della riduzione delle bot- tiglie di plastica attraverso l’uso dell’acqua di rubinetto o della cosiddetta acqua del Sindaco. A Giovinazzo con i due distributo- ri attivi siamo sulla buona stra- da. Inoltre il riutilizzo casalingo di contenitori, cassette, secchi e remmo da soli il problema della produzione dei rifiuti senza l’ausilio della grande industria e della politica nazionale, ma solo mantenere la stessa produzione sarebbe un buon risultato, na- turalmente in presenza di un aumento della percentuale di ri- fiuto differenziato. TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,, SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,, TTRRAASSPPOORRTTOO AACCQQUUAA PPOOTTAABBIILLEE,, SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,, NNOOLLEEGGGGIIOO BBAAGGNNII CCHHIIMMIICCII,, PPEERR MMAANNIIFFEESSTTAAZZIIOONNII,, MMEERRCCAATTII,, FFIIEERREE,, EECCCC.. CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51 CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.68 70032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3 8 N. 6 - Giugno 2015 (*) Olio vegetale
  • 9. L’INCHIESTA DEL MESE Unasoluzionebuonapertutti D ue questioni che si intersecano: Antiquarium e Pro Loco, Pro Loco ed Antiquarium. Come in un’inestricabile matassa, cucita addosso ad una città che vuol vederci chiaro. Sul centro di do- cumentazione lapidea, sulla sua gestione, sulle note della Soprintendenza Archeologica si è scritto e detto quasi tutto in questi mesi. Tante volte anche a sproposito. Così come sulla questione legata alla sede dell’Associazione, da sempre punto di riferi- mento delle attività culturali cittadine, sebbene ne- gli ultimi anni sia stata molto criticata. Guelfi e ghi- bellini gli uni contro gli altri armati, come spessissi- mo accade a Giovinazzo, hanno fatto levare alta la loro voce. Avrebbe ragione l’Amministrazione comu- nale. No, ha ragione la Pro Loco. Ma di cosa si trat- ta e di quali soluzioni siano già state trovate, quasi nessuno sa nulla. Noi abbiam voluto vederci chiaro e siamo andati a sentire l’Assessora alla Cultura, Marianna Paladino, e la Presidentessa della Pro Loco, Carolina Serrone. Senza pregiudizi o precon- cetti, senza nessuna teoria nella testa, le abbiamo intervistate. La verità sull’intera vicenda, forse, sta solo nelle parole di queste due donne.
  • 10. Marianna Paladino: «Lavoriamo in sinergia con la Soprintendenza» PAROLA DI ASSESSORA Attualità «A seguito di recenti verifiche circa la mancata apertura al pubblico del centro di docu- mentazione archeologica e l'assenza di idonee garanzie circa la corretta conservazione di un nucleo di reperti rinvenuti nell'abitato e nel territorio giovinazzese, di proprietà demania- le, non sussistono più i termini per concedere la proroga per la custodia e l'esposizione temporanea degli stessi reperti nella sede di piazza Umberto I». La nota della Soprinten- denza Archeologica di Taranto, giunta in aprile, aveva messo in subbuglio i vertici della Pro Loco, che aveva il compito di tenere aper- to l’Antiquarium, un centro di do- cumentazione lapideo di varie epo- che, ospitato in un locale attiguo alla sua sede. L’associazione di Piaz- za Umberto I veniva di fatto solleva- ta dall’incarico. Poi il confronto con l’Amministrazione comunale ed infi- ne il tavolo comune negli uffici ba- resi della Soprintendenza ai Beni Artistici e Paesaggistici. Oggi la si- tuazione dell’Antiquarium sembra ad una svolta. Per l’Assessora co- munale alla Cultura, Marianna Pa- ladino «non vi è molto da aggiungere a quanto già espresso, in via scritta e di persona, da parte della Soprin- tendenza Archeologica. Lavoriamo con essa in piena sinergia. I reperti – ha proseguito – non saranno persi come paventato da qualcuno. Inten- diamo valorizzare l’Antiquarium at- traverso un progetto di gestione che integri quello spazio importantissimo per Giovinazzo con il Dolmen di San Silvestro». Come l’Amministrazione comunale intenda farlo è presto det- to: «Il 23 aprile scorso – ci ha rac- contato la Paladino – il Comune di Giovinazzo ha firmato una conven- zione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, coinvolgendo due dipartimenti. Si tratta – ha poi speci- ficato – anche di realizzare itinerari, visite guidate, brochure e tutto ciò che concerne l’aspetto storico-artisti- co. Se ci dovessero essere laureandi in archeologia saranno impegnati anche a questo scopo e magari all’a- pertura dell’Antiquarium, in sinergia con la Pro Loco stessa». Poi la speci- ficazione: «Si è fatta un po’ di confu- sione su questo punto legato all’Anti- quarium e vorrei precisare che la So- printendenza ci ha chiesto un “pro- getto scientifico” come accaduto a Corato e Molfetta, solo per citarvi al- cuni esempi a noi vicini. Quindi – ha evidenziato l’Assessora – in una logica integrata chi gestirà l’An- tiquarium, gestirà evidentemente an- che il Dolmen di San Silvestro. La presenza essenziale – ha poi voluto ribadire con tono di voce perentorio – sarà quella di un archeologo spe- cializzato, che vanti cioè il titolo conseguito presso la Scuola di specializzazione in Archeologia». Infine, incalzata dalle nostre do- mande, Marianna Paladino ha volu- to concludere l’intervista parlando della Pro Loco e dei suoi rapporti con l’associazione di Piazza Umber- to I. «Ho grandissimo rispetto della Pro Loco – ha chiosato –, che ha me- riti storici innegabili in questa citta- dina. Ed intendo collaborare con i vertici per continuare in un proficuo scambio di idee per il bene di Giovi- nazzo». Quanto alla questione sede, invece, la Paladino ha rimandato tutto agli incontri che si stanno suc- cedendo in questi giorni in cui noi andiamo in stampa, evidenziando come non sia questione di sua per- tinenza, ma anticipandoci che una buona soluzione ad un eventuale sfratto si possa trovare. Giuseppe Dalbis ha sentito l’altra campana per fornirvi un quadro complessivo esaustivo su entrambe le vicende. 10 N. 6 - Giugno 2015 Gianluca Battista L’INCHIESTA
  • 11. Carolina Serrone: «Attendiamo che ci dicano cosa hanno pensato per noi» 11N. 6 - Giugno 2015 PAROLA DI PRESIDENTESSA «È curioso il fatto che siano ar- rivate in contemporanea la nota della Soprintendenza e la “proposta” di trasferirci nel locale dell’Antiquarium». Nella Pro Loco, nonostante i toni si siano smorzati, resta il dubbio che dietro gli ultimi avvenimenti ci sia una ripicca del- l’Amministrazione Comunale per il polverone sollevato contro il progetto di trasformazione della camminata storica di via Marina. La Presiden- tessa Carolina Serrone ha inteso ri- gettare subito le accuse ricevute ri- cordando che la scorsa estate la So- printendenza trovò l’Antiquarium straordinariamente chiuso a causa di un concomitante incontro fra le parti in municipio, che la Pro Loco attendeva le indicazioni sulla nuova etichettatura dei reperti e una mano qualificata che rimuovesse la polvere accumulatasi all’interno delle teche per lavori effettuati nel locale. Per questo il contenuto della revoca del- la custodia, spedita due mesi prima della scadenza naturale della con- sueta proroga che si rinnova ogni 18 mesi, sono risultate come un fulmi- ne a ciel sereno: «Sono 24 anni che custodiamo l’Antiquarium di proprietà demaniale e fino ad oggi nessuno si è accorto della sua esistenza, al punto che molto spesso abbiamo dovuto prendercene cura andando anche ol- tre i compiti inizialmente assegnatici. Strano che oggi tutti abbiano a cuore questi beni archeologici, ma se i pro- getti annunciati porteranno alla loro valorizzazione non potremo che es- serne contenti. Intanto siamo ancora tosto confuse. Se poi l’obiettivo reale dell’accanimento contro la Pro Loco è il suo Presidente, identificato ancora come personaggio politico nonostante la mia assenza dalla vita di partito e preso di mira già nella campagna elettorale del 2012, allora cambia tut- to». La Presidentessa difende la sua associazione a spada tratta: «ci accu- sano di essere un circolo ricreativo per anziani quando invece siamo aperti a chiunque. È evidente il nostro impegno sul territorio visto che orga- nizziamo eventi culturali, conferenze, corsi e visite guidate su richiesta tut- to l’anno, distribuiamo quel poco ma- teriale informativo che ci viene dato. In cambio riceviamo solo accuse, mi- nacce di sfratto e sempre meno fondi, con conseguente maggior esborso dei nostri soci. Per il 2014 l’Am- ministrazione Comunale ci aveva pro- messo 2000 euro, ne abbiamo ricevu- ti solo 700. Siamo quindi in seria dif- ficoltà, in primis per l’organizzazione del Corteo Storico, per il quale alle spese consuete si sono aggiunte quel- le del recupero degli abiti rovinati dal- la pioggia dell’anno scorso. Ma sem- bra che questo sia solo affar nostro, che il corteo non sia un vanto e un’oc- casione per la città». Nonostante tut- to nella sede di Piazza Umberto I non si respira aria di guerra. I soci atten- dono con pazienza che venga loro co- municato quale sarà il loro destino ma si augurano vivamente che si agi- sca con rispetto dell’attività di volon- tariato delle persone e la voglia di tu- telare il patrimonio e le tradizioni cit- tadine. Giuseppe Dalbis A DEL MESE TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,, SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,, TTRRAASSPPOORRTTOO AACCQQUUAA PPOOTTAABBIILLEE,, SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,, NNOOLLEEGGGGIIOO BBAAGGNNII CCHHIIMMIICCII,, PPEERR MMAANNIIFFEESSTTAAZZIIOONNII,, MMEERRCCAATTII,, FFIIEERREE,, EECCCC.. CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51 CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.68 70032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3 in attesa di leggere cosa prevede esattamente l’accordo con l’università, che ci auguriamo vada realmente in porto». C’è attesa anche per l’evoluzione della questione sede. «Vogliono che paghiamo un canone d’affitto – ha raccontato amareggiata la Serrone – dopo 60 anni che siamo qui dentro in comodato a svolgere un servizio per la città come unica asso- ciazione riconosciuta dallo Statuto co- munale. Hanno visto e rivisto il loca- le, c’è chi ci vuol spostare nell’Anti- quarium, chi qualche metro più in là, chi al primo piano… E tutto questo per collocare qui un Urban Center sul quale ci sembra che le idee siano piut-
  • 12. #insultoallastoria BBeessttiiaarriioo ggiioovviinnaazzzzeessee Attualità L a stagione estiva è ormai alle porte ed in città si registrano già i primi afflussi di turisti ita- liani e stranieri, che, grazie all'incal- zare delle belle giornate, ne appro- fittano per fare qualche passeggiata sul lungomare e per ammirare il no- Fossato e Via Madonna degli Angeli. Tante, troppe ed anche brutte sono le scritte ed i simboli fatti con bom- bolette spray da ragazzi che, o per noia o per emulare qualche scena di un noto film per adolescenti, hanno deciso di rovinare uno dei tanti fiori 12 N. 6 - Giugno 2015 Gaetano Nacci LA NOSTRA stro centro storico. Peccato, però, che, nel borgo an- tico, ci siano degli angoli oltraggiati dai vandali. Il riferimento è allo scorcio che si affaccia sul Lungoma- re di Levante, tra Piazza San Salva- tore e la scalinata che unisce di Via
  • 13. 13N. 6 - Giugno 2015 FOTONOTIZIA all'occhiello delle bellezze che il pas- sato ci ha consegnato, se non rega- lato. Ed in questo caso tutta la comu- nità fallisce, perché non si educano i giovani ad avere rispetto dell'am- biente e delle bellezze storiche (come reagireste se un muro della Catte- drale venisse all'improvviso imbrat- tato dai vandali?) e non si fa nulla per eliminare tali brutture, lascian- do così questo scorcio in mano al- l'incuria ed al degrado. Si offre così un cattivo biglietto da visita a colo- ro che decidono di trascorrere un paio d'ore, o addirittura giornate, a Giovinazzo. Con tanti saluti ai sogni di “città slow”.
  • 14. LLiibbrriinncciittttàà tra righe e pentagrammi Tema del settimo appuntamento è stata la musica dal vivo e quella raccontata attraverso gli scritti Attualità 14 N. 6 - Giugno 2015 Giuseppe Dalbis L a musica e la tradi- zione sono state le protagoniste del set- timo appuntamento di “Li- brincittà”, la rassegna let- teraria ideata e curata dal nostro mensile in collaborazione con l’Arci- confraternita Maria SS. del Carmine. La serata del 17 maggio ha preso il via con la commozione e la malinconia per la rumoro- sa assenza di don Nicola Gaudio, assistente spiri- tuale dell’Arciconfraterni- ta e nostro appassionato collaboratore scomparso a fine aprile. A rendergli omaggio, nella chiesa di San Giovanni Battista in cui era solito celebrare o assistere alle iniziative culturali con grande par- tecipazione, il direttore Fi- lippo D’Attolico. Poi, con la conduzione di Marzia Morva, il ricordo ha la- sciato il posto alla storia. Anna Catino, pianista e scrittrice giovinazzese, ha presentato il suo libro “La scuola di musica e la banda musicale del Real Ospizio di Giovinazzo”, frutto di un accurato stu- dio dei regolamenti, degli spartiti e di tutto quanto era nell’archivio musicale dell’Istituto Vittorio Ema- nuele II. Con l’ausilio di alcuni passi letti da Ga- briella Serrone, è stato messo in evidenza come ragazzi senza famiglia, guidati da maestri impor- tanti, siano riusciti a co- niugare la passione per la musica con la vita rigida dell’istituzione, fatta di re- gole, studio e lavoro. La Banda del Reale Ospizio ottenne il prestigioso rico- noscimento di “Banda Musicale del Regno” e in- trecciò presto la sua storia con quella della banda cit- tadina fondata nel 1881. Nicola Coppola, Presi- dente dell’Arciconfraterni- ta e appassionato di storia locale, ne ha ricostruito l’evoluzione ripercorrendo minuziosamente le vicen- de del complesso bandisti- co fino ai giorni nostri, con una finestra aperta sulle altre bande sorte negli ul- timi anni. Grato alla banda giovi- nazzese, da cui è partita la sua carriera, Michele Ja- mil Marzella è stato il protagonista della secon- da parte della serata. Nel curriculum del musicista l’aver suonato con l’orchestra jazz di Paolo Lepore, con quella televisi- va di Demo Morselli, l’aver collaborato con Renato Zero e con Roberto Otta- viano. Fino alla nascita quasi casuale dell’Impro- babilband, un gruppo di ricercatori universitari di- ventati musicisti per una folle idea, come racconta- to dallo stesso Marzella che ha fatto ascoltare al pubblico presente in chie- sa alcuni brani del nuovo cd “La via del possibile” e di “Grido Nero”, in cui è evidente la contaminazio- ne tra armonie della no- stra tradizione musicale e bandistica con sonorità ti- piche dell’Africa. Molto co- involgente il finale della serata, con le due perso- nalità dell’artista sdoppia- te per dialogare coi pre- senti: Jamil, seguace delle filosofie orientali, ha fatto conoscere l’amata tuba ti- betana mentre Michele, il giovinazzese che da picco- lo suonava in processione, si è scatenato con il più classico trombone. La musica si è quindi impossessata dell’antico edificio sacro del centro storico, prima come paro- la, racconto del passato e della sperimentazione, poi come allegre o esotiche vi- brazioni. Presto ““LLiibbrriinncciittttàà”” tornerà con un nuovo ap- puntamento, che ancora una volta sarà completa- mente diverso dai prece- denti.
  • 15. 15N. 6 - Giugno 2015 Attualità Versi ed arte a tutto tondo animeranno la notte di San Giovanni Approda a Giovinazzo “La Notte Bianca della Poesia” L a ricorrenza di San Gio- vanni segna l’avvento dell’estate ed è la notte magica per eccellenza, in cui i più grandi prodigi sono pos- sibili. La poesia sembra allo- ra essere il modo migliore per dare il benvenuto alla stagio- ne estiva, visto che, insieme ad altre espressioni artisti- che, è capace, di ricreare un’atmosfera unica. Per que- sto, il 23 giugno ci sarà “La Notte Bianca della Poesia” e la novità di quest’anno è che si terrà a Giovinazzo. L’evento, giunto alla quinta edizione, abbandonerà il Pa- lazzo della Provincia, sede che lo ha visto venire alla luce, per trasferirsi nell’Isti- tuto Vittorio Emanuele II. Una decisione presa dall’or- ganizzatore storico della ma- nifestazione, Nicola De Mat- teo, ex Consigliere provincia- le e Delegato alla gestione dell’Istituto, per dare visibili- tà al territorio della Città Me- tropolitana, che oggi sostitui- sce la Provincia. Per lui, così legato all’edificio settecente- sco giovinazzese, è sembrato naturale scegliere quel luogo, che parla di storia e cultura ed è quindi predisposto ad accogliere eventi, trovando in questa sua scelta l’ap- provazione ed il supporto del Comune di Giovinazzo e del- l’Assessorato alla Cultura, guidato da Marianna Paladi- no. Dalle 21.00 a mezzanotte, l’atrio ed alcuni locali dell’edi- ficio, tra cui la “Sala Marano”, rivivranno in quella notte gra- zie ai versi dei tanti poeti ed associazioni che prenderanno parte al grande evento accor- rendo da tanti angoli della pe- nisola e non solo. Ben undici postazioni accoglieranno esi- bizioni di varia natura, da presentazioni di libri e lettu- re, fino a performance teatra- li, di danza e mostre, non di- menticando la poesia, regina assoluta della festa. L’elenco dei presenti è lungo ed è de- stinato a crescere: “Associa- zione Pugliese Editori”, “Fe- derazione Italiana degli Edi- tori Indipendenti”, “Accade- mia della Lingua Barese”, “Movimento Internazionale Donne e Poesia”, “La Vallisa Poeti”, “Puglia Legge”, “Cen- Gabriella Serrone tro Salute Mentale Gravina dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari”, “Poesia in Azione”, “Teatrificio 22”, “Rigenera”, “Note di Poesia”, “Pugliarte”, “Fas Talento da Poeta” ed i giovinazzesi “Collettivo Polar- tis” (a cui è affidato lo spetta- colo che aprirà la serata), “Amici della Musica” e “Amici del Presepio”. Il programma è ancora in via di definizione, ma sembrano essere certe alcune chicche come l’anteprima della “Notte di Poesia al Dolmen”, evento che prevede letture sotto le stelle nel Dolmen “La Chianca” di Bisceglie, e la finale del talent show “Talento da Poeta”, che avrà la sua tappa precedente a Modugno il 12 giugno. Un evento d’eccezione, che non solo aprirà ufficialmente l’Estate giovinazzese, ma co- stituirà un’occasione irripeti- bile per la nostra cittadina per mostrare di essere all’al- tezza di kermesse culturali di livello regionale e nazionale. Una delle precedenti edizioni L'atrio dell'IVE
  • 16. 16 N. 6 - Giugno 2015 6 MAGGIO – Un bandito solitario ha assaltato nella sera- ta del 6 maggio la panet- teria Prudente ed è fuggi- to con pochissime decine di euro. Il malvivente ha fatto irruzione armato di due ogget- ti poco usuali e anche piuttosto ingombranti: un'accetta e un martello. L'insolito colpo è stato messo a segno intorno alle ore 20.00 nell'attività commerciale che sorge lungo via Bi- tonto. Un punto che deve essere stato scelto con accuratez- za, considerata l'agevole via di fuga. All'interno c'erano il ti- tolare ed un cliente. Il rapinatore, con il viso coperto dal cap- puccio della felpa e con le armi bene in vista, ha prima sot- tratto i soldi dal portafogli dell'unico avventore presente, poi s'è diretto verso la cassa e si è impossessato dei contanti che vi erano all'interno. Sono stati momenti di panico quelli vis- suti dai presenti, quando il bandito ha fatto irruzione, con il volto travisato e brandendo due armi che sembravano mu- tuate da qualche pellicola dell'orrore. Arraffati i soldi – il bot- tino, piuttosto basso, è pari a circa 30 euro –, il malfattore (un uomo di mezza età, probabilmente del posto) è uscito dal negozio e si è dileguato a piedi per le vie circostanti. Il titola- re, dopo essersi ripreso dallo spavento, ha dato l'allarme chiamando il numero gratuito 112. Sul posto sono giunti i Carabinieri della locale Stazione che hanno ricostruito le fasi del colpo. Sulla scorta della descrizione fornita dal tito- lare i militari hanno avviato le indagini per mettersi sulle tracce del responsabile della rapina. Immediatamente sono scattate le ricerche in tutta la zona. Ed è stata effettuata una battuta. Ma senza risultato, del bandito nessuna traccia. Come si fosse volatilizzato. Intanto proseguono le indagini, ma l'assenza di telecamere all'interno ed all'esterno della pa- netteria, di certo non agevolerà il lavoro degli inquirenti. 8 MAGGIO – Due nuove auto per il Comando di Polizia Lo- cale di via Cappuccini. Si tratta di due Wolkswagen Golf 1.6 a diesel, già in attività in queste settimane. Scaduto il prece- dente contratto, ecco che l’Amministrazione Comunale ha dotato il Corpo di queste due nuovissime vetture. I due nuovi veicoli, allestiti dalla Ald Automotive Italia s.r.l. di Roma e noleggiati per 36 mesi al costo di 45.097,06 euro con l'obiettivo di ricevere assistenza e ga- ranzia e non avere il peso delle manutenzioni sul bilancio, sono equi- paggiati con una dotazione completa di barra polifunzionale con dop- pi lampeggiatori installata sul tetto, sirena bitonale, luci di crociera per la marcia notturna, fari di profondità, sistema di altoparlanti per eventuali comunicazioni dirette ai cittadini e pannello a messaggi va- riabili per fornire all'utenza informazioni su problematiche legate alla circolazione stradale. Un ausilio ulteriore per gli uomini del Coman- dante Filomeno Camporeale, un modo più efficiente per essere vicini alle esigenze dei cittadini. Nicola Miccione e Gabriella Serrone - foto di Nicola Miccione Nuove auto per la polizia locale Si tratta di due Wolkswagen Golf 1.6 19 MAGGIO – Torna l’estate e torna il bisogno di rendere praticabili i luoghi più frequentati della nostra cittadina. Per questo, l’ordinanza n. 49/P.L. emessa dal Comandante di Polizia Locale, Fi- lomeno Camporeale, in data 19 maggio, ha disposto che «in Piazza Vittorio Emanuele II, dal civico 85 al civi- co 33 e Lungomare Marina Italiana, tratto compreso tra Piazza Porto e Via Venturieri è vietato l'accesso a tutti i veicoli, fatta eccezione per quelli in servizio di emergen- za, forze di polizia, Vigili del Fuoco, ambulanze e veico- li al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie». La centralissima piazza sarà chiusa al traffico tutti i giorni dalle 20.00 alle 24.00, nei mesi di giugno e luglio, e dalle 19.00 alle 24.00, in agosto; le domeniche dalle 19.00 alle 24.00, a giugno e luglio, e dalle 17.00 alle 24.00 nelle domeniche agosta- ne ed il 15 agosto tra il civico n. 64 ed il civico n. 33 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00 per Piazza Vittorio Emanuele II tra il civico n. 85 ed il civico n. 64. In situazione di emergenza, sarà possibile accedere per i mezzi di soccorso o di servizio per persone con difficoltà motorie «transitando per il varco centrale dello sbarramento sito in corrispondenza delle isole spartitraffico». Un’altra or- dinanza sarà emessa successivamente per disciplinare ulteriormente la chiusura nel periodo della Festa Patronale. Gabriella Serrone Chiusura estiva di Piazza Vittorio Emanuele II Disposizioni ed orari nell’ordinanza della Polizia Municipale Nicola Miccione Rapina con accetta e martello Un bandito solitario all'assalto della panetteria Prudente di via Bitonto Un mese in pillole Il panificio rapinato Le nuove auto della PL Piazza Vittorio Emanuele II
  • 17. 17N. 6 - Giugno 2015 20 MAGGIO – Il primo bando si era concluso con una contestazione ed il ricorso al Tribunale Amministra- tivo Regionale della Puglia, che aveva dato ragione a cinque ditte escluse. Dopo la riammissione, l’Ufficio Tecni- co Comunale, guidato dall’ing. Cesare Trematore, ha rias- segnato l’appalto per la Bonifica e il ripristino ambien- tale delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi in area Lama Castello. A vincere questa seconda gara è stato il raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Eco- sistem s.r.l. e dalla De Cristofaro s.r.l., con sede a La- mezia Terme, in provincia di Catanzaro, in località Lenza Viscardi. La proposta vincente è stata quella con un ribas- so del 41,49% sull'importo delle prestazioni di 2.600.543,49 euro, posto a base di gara, ed il ribasso del 51,33% sul termine di esecuzione dell'appalto, previsto da progetto in 150 giorni. Secondo classificato un altro consorzio composto dalla SIR s.r.l. e dall'Ecomar Italia s.p.a. di Carovigno, in provincia di Brin- disi. In quel caso l'offerta a ribasso sull'importo delle prestazioni era stata del 37,23%, mentre quella temporale era stata del 40%. Avevano partecipato al nuovo bando nove aziende, con l'esclusione di due. Chiunque volesse far ricorso ed impugnare questa deci- sione dinnanzi al TAR, potrà farlo entro trenta giorni dalla data di assegnazione dell'appalto. Gianluca Battista 22 MAGGIO – Expo 2015, l’Esposizione Universale di Milano, è sicuramente ve- trina delle bellezze nazionali. Hanno avuto l'onore di essere considerati tali due capolavori giovinazzesi, il San Felice in Cattedra e la Cassetta Eburnea che dal 22 maggio sono ospiti presso la Galleria Italia della grande esposizione milanese e vi resteranno fino ad ottobre per essere visitati da milioni di persone. Artefice della prestigiosa trasferta è Vittorio Sgarbi, il critico d'arte da sempre innamorato delle due opere, tanto da portare il San Felice anche nella prima serata di Rai 2, e precisa- mente a Virus – Il contagio delle idee, in onda ogni giovedì sera. Complice di Sgarbi, Oscar Farinetti, inventore di Eataly, presente ad Expo con il più grande ristorante al mondo e un padiglione all’interno di cui c’è il percorso denominato “Il tesoro d’Italia” che vede presenti le nostre opere. Il San Felice era tornato solo pochi mesi fa da un'altra mostra organizzata sempre dal critico più famoso della tv al Castello di Mi- randolo di San Secondo di Pinerolo, nel torinese. Si tratta di una delle principali opere di Lorenzo Lotto, dipinta nel 1542 e custo- dita nella nostra chiesa di San Domenico. Meno nota è invece la Cassetta Eburnea che raramente esce dal cavò dell'istituto banca- rio presso il quale è custodita. Il reliquario, ricoperto da formelle in avorio raffiguranti guerrieri, musici, danzatrici e un centauro, fu rinvenuto negli anni '80 in una nicchia dell'abside della Cattedrale, ma le sue origini (XI sec.?, ndr), probabilmente collegabili a Co- stantinopoli, e il motivo della sua tumulazione dietro l'altare maggiore della chiesa madre giovinazzese, sono ancora da approfondire. Comprensibile dunque la soddisfazione e l'orgoglio della Pro Loco e dell'Amministrazione Comunale di una delle poche città pu- gliesi che hanno l'onore di essere presenti ad Expo 2015 attraverso due beni artistici così preziosi ma finora poco valorizzati. Giuseppe Dalbis Arte e storia giovinazzese ad Expo 2015 Grazie a Vittorio Sgarbi il “San Felice in Cattedra” e la “Cassetta Eburnea” in mostra a Milano Bonifica ex AFP, assegnati nuovamente i lavori Vincitrici consociate due aziende calabresi RADIANT CALDAIE A GASNINOMARZELLAIMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE E CONDIZIONAMENTO ESECUZIONE OPERE EDILI 70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20 Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418 Le zone da bonificare Il San Felice in Cattedra
  • 18. Arte e Cultura 18 N. 6 - Giugno 2015 La carriera e l’orgoglio delle sue origini italiane A mmirare John Turturro, elegantissimo, vestito da una nota griffe italiana, sul- la copertina del Magazine Style n. 5 di Maggio 2015 edito dal Cor- riere della Sera è stato un piace- re! Leggendo il sommario scopria- mo che l’attore, regista e sceneg- giatore, tra i più importanti in ambito cinematografico interna- zionale è protagonista di un ser- vizio a lui dedicato. L’intervista ci emoziona intensamente quando scopriamo la sua risposta alla do- manda «Ricorda il suo primo viag- gio in Italia?». Ebbene sì, anche se già consapevoli dell’affetto che Turturro nutre per la nostra ter- ra, ancora una volta restiamo piacevolmente sorpresi nel legge- re «… Certo che rammento l’incontro con questo vostro Paese (l’Italia n.d.r.) che ha dato i natali a mio padre in quel di Giovinazzo, in provincia di Bari, …». Per tutti noi, e per i giovinazzesi appassio- nati del cinema di John Turturro, questo pensiero da lui espresso è motivo di grande orgoglio. Ogni volta che si parla delle sue origi- ni italo-americane John Turturro nomina Giovinazzo, il paese nata- le di suo padre Nicola emigrato a New York da piccolo con la fami- glia e divenuto poi carpentiere, mentre sua mamma, siciliana, era una cantante jazz. Di John Turturro si ricorda la prima visi- ta a Giovinazzo che risale al 1987. L’attore contattò Nicola Ba- varo a New York e gli disse di vo- ler venire a Giovinazzo a conosce- re i parenti di suo padre Nicola. Durante le riprese in Jugoslavia del film “Mamma Lucia”, nel qua- le recitò accanto a Sofia Loren, arrivò qui in paese e con piacere conobbe la famiglia Turturro, nu- merosa e sempre molto unita, so- prannominata in dialetto “i ga- rofn”, garofani per quei capelli ricci che tra gli altri ha il cugino Nicola, tanto da somigliare molto all’attore. In quell’occasione chie- se di vedere la casa sita in via Gaetano Vernice dove aveva vis- suto suo padre e si fermò a casa di uno dei cugini che riunì intor- no a lui tutta la famiglia. È pro- prio Nicola Turturro a ricordare ancora con emozione un pensiero che l’attore, allora trentenne, co- municò loro quando gli chiesero della sua carriera. «Sto ricevendo molte richieste di lavoro – affermò John Turturro – anche ruoli da comparsa, da attore non protago- nista e per la pubblicità ma devo studiare ancora molto recitazione, ho puntato sulla mia carriera di Marzia Morva John Turturro Napoli, Febbraio 2010: John Turturro con il cugino Raffaele Turturro attore e regista e sento che il mio momento arriverà!». È stato pro- prio così visto che negli anni a se- guire i riconoscimenti, i consensi e la Palma d’Oro a Cannes sono concreta conferma di una lunga carriera sempre in ascesa. Da quella visita ai parenti i rapporti sono stati sempre curati con at- tenzione dal noto attore che in più momenti ha creato la giusta occasione per incontrarli, per esempio a Napoli quando i giova- ni cugini Manlio e Sabrina Tur- turro andarono a trovarlo a teatro dove nel 2006 portò in scena “Souls of Naples”, rivisitazione teatrale di “Questi Fantasmi” un testo di Eduardo de Filippo, poi replicato a teatro a New York, in cui recitava l’ attrice e cugina Aida Turturro. In seguito Viviana Turturro andò a trovarlo a New York e fu ospite a casa sua. Nel Febbraio 2010 un bel gruppo di parenti fu da lui invitato e ospita- to a Napoli dove a teatro nel ruo- lo di autore, regista e attore por- tò in scena “Italian Folktales”, li- beramente ispirato alle Fiabe ita- liane di Italo Calvino a dimostra- zione della sua attrazione verso la cultura del suo paese di origine. In questo spettacolo, tra gli altri recitavano Katherine Borowitz sua moglie, il figlio Diego e Aida Turturro. Nel Luglio 2010 era a Barletta per un importante ap- puntamento di lavoro e chiese di essere accompagnato a Giovinaz- zo per incontrare i parenti in for- ma privata e in quella circostan- za chiese di fare un giretto nel centro storico. Per circa due ore fu emotivamente impegnato ac- canto al dott. Michele Bonserio, 7 luglio 2010 - L’attore John Turturro e parte della numerosa famiglia Turturro riunita a casa del cugino Raffaele
  • 19. 19N. 6 - Giugno 2015 Arte e Cultura storico e archivista di Giovinazzo, che lo accompagnò in Cattedrale dove il celebre attore si commosse guardando l’Edicola che racchiude l’icona di Maria SS. di Corsignano Protettrice di Giovinazzo ed esclamò nel “suo italiano”: “La Madonna di papà!”. L’attore si mostrò curioso di co- noscere e scoprire notizie storiche nel corso di quella passeggiata nel centro storico. Michele Bonserio si emoziona ancora oggi nel ricordare questo momento indimenticabile che si concluse quando l’attore gli disse che appena possibile sarebbe ritornato a Giovinazzo e che tra le cose da fare avrebbe voluto vedere l’Archivio della Cattedrale. La foto fi- nale ed un buon gelato all’Antico caffè Amoia in piazza prima dei sa- luti e della partenza. Chi scrive ha avuto il grande piacere di conoscer- lo e di parlargli a Bari il 19 ottobre 2010 al Cineporto, dove John Tur- turro presentava il suo bellissimo film-documentario “Passione” girato a Napoli e dedicato alla tradizione musicale partenopea (presentato fuori concorso alla Mostra del Cine- ma di Venezia, n.d.r.). Anche a Bari, incontrò i parenti giovinazzesi, ricor- dò le origini dei suoi genitori e no- minò Giovinazzo. Si è sempre dimo- strato orgoglioso di questo, lo ha fat- to in svariate occasioni e gliene sia- mo grati. Continuiamo a seguirlo al cinema appassionati delle sue storie ed interpretazioni (in oltre 70 film, n.d.r.). In questi giorni John Turtur- ro, in un ruolo ironico e divertente, è sul grande schermo in “Mia Madre” di Nanni Moretti, uno dei tre film rappresentanti l’Italia al Festival di Cannes. Dopo la proiezione del film al Festival c’è stato un lunghissimo applauso attribuito al regista e agli attori lì in sala, ottimo consenso ma nessun premio assegnato alla pelli- cola. La speranza di rivedere a Gio- vinazzo il nostro mito John Turturro è sempre viva, e se non è chiedere troppo, sarebbe meraviglioso se ve- nisse qui anche per un ciak! Ègiunta al suo quarto ed ultimo appuntamento la riflessione sulla famiglia come laboratorio di pace, lo scorso 14 Maggio presso la Parrocchia San- t'Agostino, ad opera della Vicaria e dell'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune di Giovinazzo. Il relatore scelto per questo incontro, in- titolato “Famiglia, culla dei sogni di Dio” è stato Don Salvatore Leopizzi, parroco presso la Parroc- chia Sant'Antonio di Gallipoli e Consigliere naziona- le Pax Christi. Testimone di tante esperienze condi- vise con don Tonino Bello, si è rivelata la persona in- dicata ad accompagnare la comunità nella riflessio- ne sul tema, come voluto da Papa Francesco in pro- spettiva del Sinodo sulla Famiglia. Ha regalato pa- role di speranza e coraggio, riprendendo la citazione di Don Tonino Bello “la fioritura della primavera spi- rituale invaderà il mondo”, per testimoniare quanto viva sia la speranza, frutto dell'impegno, conoscen- za e responsabilità. Di qui le basi per costruire la pace intesa come bene comune della famiglia, come “sogno divino” che nasce dall'intelligenza e dalla co- scienza. Riconoscendoci in questa precisa immagine di famiglia, ci riconosceremo tutti insieme nell'unica Verità di figli dell'unico Padre. L'Amore nella famiglia è uno scambio, non è mai unilaterale, e cresce nu- trendosi delle reciproche differenze e trasformando- le in ricchezza. È questa la Famiglia concepita nel di- segno divino, è questa l'immagine che deve emerge- re anche nel contesto sociale e politico, contro la perdita di personalizzazione e dignità. La provoca- zione e l'incoraggiamento di Don Salvatore Leopizzi hanno fortemente scosso gli animi e le coscienze del- la comunità. La speranza ha oggi anche il valore di questa riflessione. Roberta de Ruvo “Ogni favola è un gioco” cantava Edoardo Bennato e noi condividiamo. Nel nostro caso la favola è “Alice oltre lo specchio”, ovvero il se- condo viaggio che Alice compie nel suo mondo fantastico. La favola da lo spunto alla creazione della Mostra dal titolo: “OLTRE LO SPECCHIO e quel che Alice vi trovò” ideata e realizzata dall’artista Vicky Depalma con l’Associazione Culturale Artefuori. La Personale di pittura della giovane ar- tista da vita anche ad un gioco interattivo con i ventiquattro bambini del- la classe 4ªA della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII. Infatti ai bambi- ni, seguiti dall’insegnante di Italiano, nell’ambito del Progetto Lettura, sono state consegnate un po’ di tempo fa dodici brani-sequenze in cui il racconto è stato suddiviso. L’artista, nonché scenografa e progettista grafica, ha rea- lizzato su tavole di legno, con svariate tecniche miste pittoriche e materi- che i quadri relativi alle sequenze della favola mentre i ragazzi a scuola hanno elaborato con fantasia e creatività ogni brano dal punto di vista ar- tistico-pittorico liberi di realizzarlo come meglio desideravano. Il risultato è stato splendido dal punto di vista sia artistico che della chiave di lettura data da ogni bambino ai passi del racconto e agli elementi in essi racchiu- si. Gli alunni di quarta della Scuola Primaria hanno così estrapolato le im- magini dal testo, hanno elaborato, fantasticato, immaginato e descritto. Tutti i bambini sono divenuti così protagonisti di una Mostra Personale di- venuta Collettiva che ha fornito ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con risultati soddisfacenti con un’artista professionista che fa arte a tempo pie- no. L’artista Vicky Depalma ideatrice di questo progetto ha così afferma- to: «Realizzare semplicemente una personale di pittura materica sul tema, la vedevo un po' sterile e fine a se stessa. Così mi è venuta l'idea di ospitare i bambini e rendere il mio lavoro sul testo interattivo con l'aiuto dell'Associa- zione Culturale Artefuori; confrontarmi con menti pulite e libere dai parame- tri adulti. È stato interessante – ha concluso – avvicinare i bambini alla let- tura e nutrire la loro immaginazione attraverso l'uso delle matite e colori. Sa- rebbe bello se un bambino diventasse il critico obiettivo di un'immagine arti- stica e il critico tornasse a guardare con gli occhi di un bambino». Marzia Morva LLaa FFaammiigglliiaa,, ““ccuullllaa”” ddeeii ssooggnnii ddii DDiioo Ultimo incontro dell'Osservatorio per la LegalitàeperladifesadelBeneComune Panoramica della mostra “OltrelospecchioequelcheAlicevitrovò” Mostra personale di Vicky Depalma
  • 20. Successo per i primi due appuntamenti della rassegna musicale a cura dell’associazione Concerto Bandistico “Città di Giovinazzo” Stagione concertistica, buona la terza Arte e Cultura I n una cittadina come la nostra, in cui la tradizione bandistica e lo studio della musica ne hanno plasmato da sempre l’identità, non poteva mancare un evento musica- le d’eccezione. La “Stagione Con- certistica”, ideata dall’Associa- zione culturale Concerto Bandi- stico “Città di Giovinazzo” con il patrocinio del Comune di Giovi- nazzo e dell’Assessorato alla Cul- tura, è giunta alla sua terza edizio- ne, proponendo tre serate di altis- sima qualità, di cui due sono già andate in scena in questo mese. Ritmi coinvolgenti per il concerto del 3 maggio, che ha portato sul palco dell’Auditorium “Don Tonino Bello” l’orchestra “Filarmonica Pu- gliese” ed il gruppo “Terra di Voci”, due importanti realtà musicali lo- cali le cui esibizioni raccolgono sempre grandi consensi. I due gruppi si sono esibiti nel concerto “Suite Indiana”, opera del com- positore argentino Jorge Cardoso, che ha fatto ascoltare al folto pub- blico musiche della tradizione su- damericana in un crescendo di so- norità trascinanti. Le chitarre soli- ste di Gaetano Depalma e Nicola Nesta hanno accompagnato gli straordinari musicisti della “Filar- monica Pugliese”, magistralmen- te diretti dal Maestro Giovanni Mi- nafra, nell’esecuzione di quattro tempi, ciascuno dedicato ad una nazione sudamericana: dai roman- tici “Argentina-Milonga” e “Para- guay – Guarania” ai più vivaci “Ve- nezuela- Aguinaldo y Joropo” e “Brasil – Aires de Samba y Mar- cha”, fino al notissimo brano fuori programma “Tico Tico”. Emozio- nante anche la seconda parte del concerto con l’esibizione di “Terra di Voci”, ed in particolare con le splendide suggestioni suggerite dalla voce di Mariangela Di Ca- pua, guidata dalla musica di Gae- tano Depalma, alla chitarra, di Ni- cola Nesta, alla chitarra ed al bas- so, Leonardo Lospalluti, al man- dolino e allo charango, e Maurizio D’Agostino, alle percussioni. Me- lodie capaci di ricreare atmosfere, disegnare luoghi e dare volti a per- sone e storie, invogliando i presen- ti a ballare, anche se timidamente. Talento di scena anche nel concer- to del 16 maggio. I musicisti bisce- gliesi della Brass Ensemble “Il Cenacolo”, diretti dal Maestro Salvatore Barile, hanno proposto un repertorio vario, che ha spazia- to dalla musica barocca al jazz. Una formazione musicale di soli ottoni, suonati da una ventina di ragazzi giovanissimi ed estrema- mente promettenti, che si sono for- mati presso la Scuola Media “Mon- terisi” di Bisceglie ad indirizzo mu- sicale. Con il gruppo, composto da alunni ancora frequentanti ed ex alunni ormai professionisti, si è esibito anche il talentuoso giovi- nazzese Andrea Depalma, membro della Banda “Città di Giovinaz- zo”, gruppo che proporrà musiche dal grande schermo nel prossimo concerto. Musicisti giovani, ma con esperienza maturata in diver- se esibizioni, regionali e non solo, come nella Cattedrale di Ruvo di Puglia, nel sito Archeologico delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile a Napoli o ancora nella Sagrada Familia di Barcellona. Talento ed esperienza la loro, frutto di una formazione adeguata e di una pas- sione smisurata, che hanno sor- preso piacevolmente il pubblico. Il riscontro positivo dei due concerti di questa terza edizione è la prova del bisogno crescente a Giovinazzo di cultura, ed in questo caso di musica. Ed a questo bisogno si lega inevitabilmente quello di una struttura che possa ospitare l’offerta culturale concepita dalle associazioni locali. Per il momento, in mancanza di una struttura ade- guata, la rassegna musicale termi- nerà nell’Auditorium “Don Tonino Bello” per l’ultimo appuntamento, posticipato dal 6 all’11 giugno per evitare la concomitanza con la fi- nale di Champions League (avete letto bene!) tra Juventus e Barcel- lona. 20 N. 6 - Giugno 2015 Gabriella Serrone
  • 21. 21N. 6 - Giugno 2015 Arte e Cultura La Scuola San Giovanni Bosco prosegue “A TUTTA VELA” P resentato nel mese di di- cembre alla presenza di geni- tori e alunni pres- so l’aula magna della scuola, il progetto messo a punto in collabo- razione con il Centro Velico Gio- vinazzo A.S.D., utilizza il format del Progetto VELASCUOLA, frutto di un protocollo d’intesa tra il M.I.U.R. e la Federazione Italiana Vela che prevede come obiettivo, la creazione e lo svi- luppo di una Cultura Nautica nelle giovani generazioni (come peraltro sancito dall’art. 52 del D.L. n° 171 del 18.07.2005 Codice della Nautica da diporto). Il raggiungimento di tale ambiziosa finalità avviene attraverso quattro fasi: lo sviluppo di una sana coscien- za ambientale; l'instaurazione dei cor- retti modelli di vita sportiva; la sco- perta e la ricerca, attraverso l'arte e la letteratura, della cultura marinara; l'acquisizione di conoscenze e di abili- tà che costituiranno la base di future professionalità. Il progetto VELASCUOLA rappre- senta un formato unitario basato sul- le conoscenze tecniche, proprie della Federazione Italiana Vela, attraverso l’utilizzo dei quadri formativi della FIV. Il progetto ha visto coinvolti circa Dott. Vito Crismale, Referente FIV - Docente Mara Spadavecchia, Referente Area Motoria 1∆C.D. 160 alunni delle classi seconde e quarte del 1° Circolo Didattico che, a partire dal 12 gennaio e fino al termi- ne dell’anno scolastico, seguiti dai propri insegnati e da istruttori federa- li hanno sviluppato le quattro fasi so- pra descritte attraverso lezioni in aula, laboratori specifici, visite guida- te presso la sede del Centro Velico Giovinazzo, il bacino portuale e la Ca- pitaneria di Porto. Questa entusiasmante esperienza si sta concludendo con l’uscita in mare su imbarcazioni a vela messe a disposizione dai soci del Centro Veli- co. Nella veleggiata i giovani marinai hanno messo in pratica quanto ap- preso nel corso dell’anno scolastico e durante la prevista manifestazione fi- nale augureranno “BUON VENTO” alle Autorità e genitori che vorranno essere presenti alla chiusura di que- sta bellissima esperienza.
  • 22. 22 N. 6 - Giugno 2015 Ambiente VIA REP. ITALIANA, 106/F BITONTO (BA) - TEL. 080.3718342 gioielleriaazzurra@hotmail.it (SOTTO I PORTICI)AzzurraGIOIELLERIA Rivenditore autorizzato Mattinata di pulizia per una Giovinazzo più sostenibile e vivibile Pneumatici, pezzi di polistirolo spar- si ovunque, bombole del gas, pac- chetti di sigarette, cibo scaduto ancora sigillato nelle confezioni originarie, bottiglie in vetro di bevande alcoliche di ogni genere, mattoni, forchette, piat- ti e bicchieri di plastica, cassette della frutta, cartoni di pizza da asporto, bot- tigliette d’acqua rigorosamente di pla- stica, mozziconi di sigarette, carta unta d’olio da cucina, sedie a sdraio, lattine, fusti di detersivi, metalli vari. Questa la lunga lista di rifiuti ri- mossi dai volontari dell’Associazione LED Giovinazzo, coadiuvati da altri cittadini che, domenica 10 maggio, hanno deciso di rendere il molo di Po- nente del porticciolo, comunemente noto come “Braccio”, un luogo più pu- lito e fruibile. L’iniziativa di LED, “Dateci un Braccio”, si inserisce in quella di più ampio raggio organizzata durante la SERR (Settimana Europea per la Ridu- zione dei Rifiuti), divulgata sui social- network e sui siti d’informazione, co- nosciuta come “Let’s Clean Up Euro- pe”, giornata di pulizia europea. Muniti di pinze, bustoni e guanti, poco più di venti volontari per oltre tre ore di lavoro hanno riempito circa ven- ti bustoni di materiale, non dimenti- cando di differenziare i rifiuti. Lo scopo principale dell’iniziativa, sottolineano gli organizzatori, è quello di educare e sensibilizzare - non solo le nuove generazioni - su quanto sia fon- damentale rispettare l’ambiente, i no- stri parchi, le nostre coste, che sono quei luoghi stessi su cui, d’estate, stendiamo i nostri asciugamani da mare per abbronzarci o per trascorrere le serate in compagnia. La speranza, dunque, è proprio quella di educare contro la nostra stes- sa inciviltà e noncuranza: una dura e ardua battaglia, ma non di certo im- possibile. Dario Verolino EcoLED ha ridato il “Braccio” a Giovinazzo EcoLED ha ridato il “Braccio” a Giovinazzo Il gruppo di LED Bustoni pieni per l'incuria di molti
  • 23. 23N. 6 - Giugno 2015 A lcune circostanze concomi- tanti in ambito musicale, mi hanno spinto a tirar fuori alcuni appunti che stilai, circa dodici anni fa, in occasione di una mia visita all’Expo-Levan- te di Bari che si svolgeva annual- mente a fine marzo. In quella do- menica, fra le manifestazioni col- laterali della Fiera del turismo e del tempo libero, si tennero una serie di concerti musicali di alcu- ni gruppi pugliesi che suonavano repertori swing e jazz. Durante l’esibizione di un gruppo origina- rio di Lecce, ascoltai un pezzo musicale che, fin dalle prime note, mi sembrava molto familia- re ma non riuscivo a ricordarne il titolo. Al termine dell’esecuzione chiesi al direttore del gruppo il nome del brano eseguito e mi fu detto che era “Blues on parade” di Woody Herman. Appena arri- vai a casa, a colpo sicuro, presi la raccolta delle marce funebri e ri- ascoltai lo “Stabat Mater” di Gioacchino Rossini, e precisa- mente il secondo movimento: “Cujus animam gementem”. Era- no identici nella melodia, cam- biava solo il ritmo! Incredulità e curiosità mi spinse ad approfon- dire ancor più l’analisi dei due pezzi e, confrontando i due spar- titi, ebbi la certezza che si tratta- va di un plagio. Il plagio musica- le è l’illecita appropriazione e pre- sentazione al pubblico, sotto pro- prio nome, di un’opera o di una parte di essa, che è frutto dell’in- gegno altrui. E’ difficile stabilire l’intenzionalità del plagio e l’inconsapevole utilizzo di fram- menti di brani. Ma conosciamo meglio i due pezzi. Lo Stabat Ma- ter fu commissionato nel 1832 dall’arcivescovo di Siviglia a Gioacchino Rossini (1792 – 1868) che, ammalatosi, lo fece termina- re al suo amico Giovanni Tadoli- ni e concesse la direzione della prima esecuzione pubblica in Ita- lia nel 1842 a Gaetano Donizetti. Woody Herman (1913 – 1987) , americano, clarinettista e alto- sassofonista, direttore di varie orchestre, fu un grande esponen- te dell’era dello swing al pari di Benny Goodman e Duke Elling- ton. Il 13 dicembre del 1939 pubblicò una raccolta intitolata “Blues on parade” che conteneva pezzi swing e blues, tra cui il bra- no che dava il nome al disco e il famoso “Woodchopper’s ball”. Il secondo brano in scaletta, ap- punto “Blues on parade”, fu scritto da Herman e dal suo trombonista Toby Tyler ed arran- giato da Jemes Jiggs Noble. Per una più chiara comparazione, ri- porto le prime righe dei due spar- titi. In queste ultime settimane ho consultato numerosi siti internet ma di questo plagio non c’è trac- cia, cioè nessuno se ne è accorto e ne ha dato notizia. Solo un cer- to James Wood, circa due anni fa, ha postato su YouTube una nota di dieci parole in merito ad una “assonanza” tra i due brani. All’amico prof. Felice Bologna, di- rettore del Gran Concerto bandi- stico “Città di Giovinazzo”, consi- glio di inserire, nel suo repertorio di musica leggera, il brano “Blues on parade” e di eseguirlo accop- piato al secondo movimento dello “Stabat Mater”, in modo da far notare le notevoli somiglianze. Nicola Coppola Èscomparsa a Closter nel lontano New Jersey, USA, Maria De San- tis; ciò ha arrecato dolore a quanti la amarono, frequentandola. Ma- ria nacque a Giovinazzo dove visse fino alla sua partenza. Giovanissi- ma con la voglia di lavorare, date le necessità della sua famiglia dopo il decesso del padre, si rese esperta di ta- glio e cucito; ciò le permise di allestire nel- la propria casa un laboratorio frequentato da numerose allieve alle quali trasmise le sue conoscenze sartoriali. In un momento giusto della sua vita conobbe Gaetano Ger- minario suo concittadino con il quale si unì in matrimonio. Insieme vissero l'esperienza dell'emigrazione trasferendosi negli Stati Uniti d'America dove superando le nume- rose difficoltà che il fenomeno comporta, crebbero i quattro figli che hanno formato la loro famiglia: Anna, Michele, Gaetano e Antonio. Maria ai doveri di moglie e di ma- dre affiancò la sua esperienza lavorativa inserendosi nel settore del- l'abbigliamento. Questa completezza di persona la fece essere degna rappresentante di Donna italiana all'estero che comprendeva la tra- smissione dei valori che hanno formato la sua esistenza: l'educazione dei figli, la conservazione della lingua madre e delle tradizioni del pae- se d'origine. L'unione familiare poi, ha saputo tenerla dando affetto ai fratelli Vito, Franco, Vincenzo, Tony e Gina, che l'hanno raggiunta ne- gli USA. Suo era anche il compito di non dimenticare le nostre usanze alimentari. In ogni circostanza festiva dell'anno impastava scarcelle, ta- ralli, ciambelle, cartellate e calzoni. Vogliamo ricordarla così Maria De Santis Germinario: brava e operosa e bella, degna figlia di Giovinazzo. In ricordo di una donna speciale LA SCOMPARSA DI MARIA DE SANTIS Sempre con noi Maria De Santis passed away in Closter, in the far New Jersey, USA. This sad happening caused sorrow to those who knew and loved her. Maria was born in Giovinazzo, where she lived till her father’s death. Since she was a very young and willing girl, she became a cut- ting and sewing expert, in order to meet her family’s needs after her father’s death. This led her to run a business in her house, which was frequented by several ap- prentices to whom she transmitted her tailoring knowledge. In a posi- tive moment of her life, Maria met Gaetano Germinario, a fellow citi- zen who married her. They emi- grated together in the USA, where, after overcoming several difficul- ties, they formed their own family giving birth to their children Anna, Michele, Gaetano and Antonio. Together with her duties as mother and wife, Maria worked in the clothing industry. Such activities made her a complete woman and a worthy representative of the “Italian woman abroad” award, which refers to her ability of passing down her life va- lues: her children education, her mother tongue and native town tradi- tions conservation. She was able to keep the family united loving her bro- thers Vito, Franco, Vincenzo, Tony and Gina, who joined her in the USA. She had also the task to pass on Italian food traditions. In every feast during the year, she prepared “scarcelle”, “taralli”, donuts, “cartellate” and “calzone”. We want to remember Maria as a kind, willing and beau- tiful woman, as well as a virtuous daughter of Giovinazzo. In memory of a special woman MARIA DE SANTIS’ PASSING Traduzione a cura di Gabriella Serrone UN INEDITO PLAGIO MUSICALE STABAT MATER di Gioacchino Rossini
  • 24. Quando impegno significa successo: i bambini giovinazzesi partecipano alla XVI edizione del Concorso musicale Igor Strawinsky Crescere con la musica Scuola Q uale mamma, quale papà non ha pensato almeno una volta che essere genitore è il lavoro più dif- ficile del mondo? Quando un bambino viene alla luce è piccolo, fragile ed indi- feso, la sua sopravvivenza dipende com- pletamente dalla nostra presenza e dal- le nostre cure; mescolando informazioni e consigli altrui alla spontaneità e al buonsenso, seguiamo l'istinto e vivia- mo giorno dopo giorno percorrendo in- sieme ai piccoli nuove tappe di sviluppo, conquiste evolutive, progressi. Poi arriva finalmente un momento in cui pensia- mo che la maggior parte del lavoro sia stata fatta, e che la strada sia ormai in discesa: quando cominciano a cammi- nare, a parlare e a farci riposare di not- te, ci sentiamo promossi! Forse, però, questo nuovo livello a cui siamo giun- ti è più impegnativo del previsto: di cosa ha bisogno un bambino che ha conqui- stato le prime autonomie, che è capace di esprimere a parole il suo pensiero, i suoi bisogni, i suoi desideri? Cosa signi- fica educare? Di cosa dobbiamo nutri- re adesso nostro figlio? Uno dei dilemmi che tormenta di fre- quente i genitori è il modo in cui gestire il binomio gioco/lavoro. Ora devono giocare il più possibile, perchè quando saranno adulti non avranno più il tem- po per farlo pensano molti. Ma cosa si- gnifica giocare? Sono più utili i giochi costruttivi, le attività organizzate dagli adulti per loro, oppure i giochi libera- mente inventati? I bambini devono giocare, ossia de- vono avere a disposizione un tempo e uno spazio in cui dare libero sfogo alla fantasia, per sperimentarsi, sfidare la realtà con l'immaginazione, imparando a trarre piacere dalle esperienze che creano e inventano. L'adulto, che sorve- glia questa libera e sana esplorazione, ha però anche il compito di indirizzare ed incanalare l'intelligenza e le risorse del piccolo nel modo più adeguato ad uno sviluppo armonioso di tutte le sue potenzialità. Un'attività organizzata, purchè sia pensata adeguatamente al- l'età del piccolo, alle sue capacità e ri- sorse, gli consentirà di tirar fuori ed esprimere al meglio tutta la ricchezza che custodisce. Per questo motivo un'e- sperienza completa e sana è data dal- la compresenza e alternanza di mo- menti liberi e momenti strutturati. In quest'ottica, la parola impegno attiene prima di tutto ai genitori: signi- fica fornire al piccolo una cornice di or- ganizzazione stabile, prevedibile, co- stante, che lo fa sentire protetto e al si- curo; significa stabilire delle regole e far- le rispettare in modo sereno e fermo. Im- pegno significa assumersi la responsa- bilità di assicurargli pasti caldi ogni giorno così come di spiegargli ogni gior- no un pezzetto di mondo. Crescere con la musica significa giocare, godendo dei suoni che uno strumento tra le proprie braccia può produrre, suonando e cantando con mamma e papà, ed allo stesso tempo im- pegnarsi, imparando cosa significa por- si un obiettivo e raggiungerlo grazie al- l'esercizio quotidiano. Suonare è un gio- co divertente, soprattutto se fatto con le persone che si amano, ma è anche un impegno, e diventa sempre più entusia- smante man mano che la difficoltà au- menta e la sfida cresce. Se quando il piccolo si scoraggia noi lo sosteniamo con il sorriso e la dolcezza, gli insegnia- mo ad affrontare le difficoltà della vita passo dopo passo, sempre in modo ade- guato alla sua età; gli insegniamo che con perseveranza e tenacia si possono raggiungere grandi risultati, e che il ta- lento che è in ognuno di noi viene fuori grazie all'allenamento. Se gli impediamo di confrontarsi in modo graduale con le difficoltà della vita reale, pensando di proteggerlo, lo metteremo un giorno nel- la condizione di ritrovarsi improvvisa- mente esposto e sommerso da una mole di dovere, e fronteggiarlo sarà allora molto più difficile! Crescere con la musica non significa necessariamente impegnarsi per diven- tare dei musicisti di professione, bensì impegnarsi per imparare a superare ostacoli, a riconoscere ed affrontare le 24 N. 6 - Giugno 2015 Mariapia D’Attolico Marco Mareschi Anna Favuzzi Giulio Mareschi Mariapia D’Attolico al pianoforte e Gaia Maiorano al violoncello
  • 25. 25N. 6 - Giugno 2015 MusicalMenteIo – Laboratorio educativo musicale presenta il primo laboratorio estivo di educazione socio affettiva a Giovinazzo Melodie familiari Scuola proprie emozioni, a conoscersi meglio. Sono numerose le famiglie giovinaz- zesi che hanno colto a pieno la sfida dell'educare con la musica, e che han- no deciso di far partecipare i loro bimbi alla XVI edizione del Concorso nazio- nale Igor Strawinsky, tenutosi nella preziosa sede del Castello baronale Martucci a Valenzano – Bari dal 9 al 17 maggio c.a. Sono i giovanissimi Gaia Maiorano (8 anni), Marco Mareschi (7 anni), Anna Favuzzi (7 anni, molfette- se) che frequentano assiduamente i corsi di formazione presso Musical- MenteIo – Laboratorio educativo mu- sicale della dott.ssa Mariapia D'Attolico (sito a Giovinazzo in via delle Filatrici 5), e Giulio Mareschi (12 anni), Gaetano Demartino (8 anni), Ilaria Russo (14 anni) che presso la As- sociazione Polifonica di Giovinazzo sono stati preparati rispettivamente dagli in- segnanti M° Paolo Fiorentino, M° Vito Della Valle di Pompei e M° Teresa Dan- gelico. Dietro ogni singola esibizione ci sono state settimane di studio, lezioni, eser- citazioni quotidiane, attenzione ai detta- gli e ricerca di miglioramento, ed i risul- tati sono stati anche confermati dai giu- dizi molto positivi della commissione di giuria: i violoncellisti Anna Favuzzi, Gaia Maiorano e Marco Mareschi e la violinista Ilaria Russo si sono aggiudi- cati il secondo premio nella sezione ar- chi solisti; i pianisti Gaetano Demarti- no e Giulio Mareschi hanno ottenuto ri- spettivamente primo e secondo premio nella sezione pianoforte solista. A tutti loro va l'augurio che l'impegno si traduca sempre di più nel- la ricchezza di pensiero, di contenuti e di espressioni, presupposti di autentica libertà. “MusicalMenteIo – Laboratorio educativo musicale si è po- sto come mission, sin dalla sua aper- tura nel gennaio 2013, quella di rap- presentare un servizio per le giovani famiglie, un riferimento educativo. Tale obiettivo è perseguito principal- mente attraverso corsi educativo- musicali, sia collettivi che individua- li, a cui partecipano insieme bambini e genitori. Dall'esperienza clinica, terapeuti- ca e pedagogica, oltre che musicale, nasce l'idea del progetto estivo Me- lodie familiari – Laboratorio di educazione socio-affettiva, ideato e condotto dalla dott.ssa Angela Ac- quaviva, psicologa specializzanda in Psicoterapia infantile presso la scuo- la ISTEBA di Roma e dalla dott.ssa Mariapia D'Attolico, psicologa spe- cializzanda in Psicoterapia infantile presso il C.I.Ps.Ps.I.A. di Bologna e diplomata in violoncello. Il laboratorio si svolgerà dal 13 al 28 luglio durante le ore pomeridiane presso il laboratorio MusicalMen- teIo ed è rivolto alle famiglie con bambini dai 2 anni e mezzo ai 5 anni e mezzo. I piccoli, divisi in gruppi, parteciperanno a 9 incontri durante i quali saranno coinvolti in giochi e at- tività che stimoleranno le loro capa- cità intellettive, creative e psicomoto- rie, ma che mireranno soprattutto a potenziare il riconoscimento, la ver- balizzazione e la corretta gestione delle emozioni, poichè lo sviluppo dell'intelligenza è inseparabile da quello dell'affettività. Ai genitori saranno invece dedica- ti 3 incontri, durante i quali si af- fronteranno in maniera pratica e con- creta aspetti salienti della genitoriali- tà e della relazione genitore-bambino. Lunedì 15 giugno alle 19.30 nel- la sede di via delle Filatrici 5 le dott.sse Acquaviva e D'Attolico ter- ranno un incontro di presentazione del progetto, durante il quale saran- no forniti tutti i dettagli tecnici ed or- ganizzativi e sarà possibile prenotare la propria partecipazione. I lettori sono tutti invitati! Gaia, Anna e Marco
  • 26. 26 N. 6 - Giugno 2015 Sociale 30 APRILE – Questa sera il giovanile ottantenne prof. Aldo Tommasicchio, di Corato, tradut- tore ufficiale dell’ordine Cistercense di testi latini e francesi, ha tenuto una profonda comuni- cazione dal titolo: “Significato e valore dell’amicizia in Cicerone e in Aelredo di Rievaulx”. Analizzan- do, da oltre venti anni, il tema dell’amicizia dal punto di vista letterario e filosofico, il relatore ha raffrontato l’opera di Cicerone (I° sec. A.C.) “De amicitia” con “L’amicizia spirituale” e con “Lo spec- chio della carità” di Aelredo di Rievaulx (monaco scozzese cistercense, santo dal 1191). «L’amicizia è una delle dimensioni importanti del cammino dell’anima verso Dio»; «Una esistenza è pienamente vitale se riposa nel mutuo affetto con un amico»; «L’amico non nasconde nulla e, se è sincero, rivela il suo animo come Gesù rivelava i misteri del Padre»; sono solo alcune massime dei due scrittori che, a distanza di decine di secoli da noi, si rivelano ancora molto attuali. Il prof. Tommasicchio ha poi sottolineato alcune corrispondenze con altri scrittori quali Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, Aristote- le, concludendo con un altro pensiero di Aelredo: «L’amicizia spirituale nasce tra i buoni per una so- miglianza di vita, di abitudini, di aspirazioni, ed è una sintonia nelle cose umane e divine piena di benevolenza e carità». 7 MAGGIO – Il prof. Giovanni Volpicella, presidente dell’associazione “Amici dell’ambiente, della flora e della fauna”, ha tenuto la terza e ultima lezione dal titolo “La fauna dei campi e dei prati” attraverso la proiezione di 70 foto. Ha mostrato 34 famiglie, diverse per forma e colora- zione, appartenenti perlopiù alla classe degli insetti ( cavallette, mantidi, libellule, gerridi, apidi, ve- spidi, coccinelle, scarabei, cetonie, forficula, crisomelidi, grillidi, buprestidi ecc.), ed anche a classi diverse (ragni, lucertole, scorpioni e lucertole), tutti animali che solitamente vivono nei campi. Con- trariamente a quello che pensa la maggior parte delle persone, gli insetti sono utilissimi al genere umano. Ogni insetto, infatti, ha un ruolo specifico in natura, ed è parte di una catena alimentare che vede al primo posto gli insetti che si nutrono di piante e per questo sono denominati “consu- matori primari”; ci sono poi i “consumatori secondari” a cui appartengono i carnivori che mangia- no i primi. Il terzo gruppo, costituito dai “decompositori”, ha un ruolo importantissimo perché tali insetti sono capaci di eliminare le sostanze di rifiuto (escrementi) e gli organismi morti decompo- nendoli e rimettendo in ciclo tutti gli elementi nutritivi contenuti in essi mantenendo, così, in buono stato l’ecosistema. Il quarto gruppo, costituito da migliaia di specie, è quello degli “impollinatori” che frequentano i fiori per succhiare il netta- re. A questo gruppo appartengono le api, che sono diminuite notevolmente in tutto il mondo, in seguito all’uso intenso dei diserbanti che distruggono i fiori spontanei. Da qualche decennio, negli stati più evoluti, sono nate delle aziende, che uti- lizzando le caratteristiche degli insetti appartenenti al secondo, terzo e quarto gruppo, allevano questi insetti per miglio- rare la redditività delle aziende. 21 MAGGIO – La lezione odierna è stata tenuta dal biologo marino dott. Pasquale Salvemini, dirigente del WWF Puglia e responsabile del centro recupero tartarughe di Molfetta, che ha par- lato di “Problematiche dell ‘Adriatico in riferimento alle tartarughe e ai cetacei”. Le responsabilità del- l’uomo moderno nei confronti delle catastrofi naturali marine, sono rapportabili all’inquinamento, alla pesca intensiva con reti a strascico e alle perforazioni petrolifere. Vittime di tutto ciò sono spes- so le tartarughe, che dal 1992 sono tutelate come specie a rischio d’estinzione, e i cetacei. Il rela- tore ha illustrato le tre varietà di tartarughe che popolano i nostri mari: la Caretta-Caretta, la Che- lonia Mydas (detta tartaruga verde) e la Dermochelys Coriacea (detta tartaruga liuto). Numerose no- tizie sono state riportate sul ciclo di vita e di riproduzione di queste specie e i pericoli per la loro sopravvivenza a cui sono soggette. Successivamente sono stati presi in esame i cetacei con la fa- miglia dei delfini così suddivisa: La Stenella striata, il Tursiope, il Delfino Comune, il Grampo, lo Zifio e per concludere il Capodoglio. Nicola Coppola Università delle tre età (Le lezioni del mese) prof. Aldo Tommasicchio dott. Pasquale Salvemini prof. Giovanni Volpicella in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445 edaloDdi Anna Lasorsa
  • 27. 27N. 6 - Giugno 2015 Don Nicola Gaudio: per non dimenticare Riflessioni L a tristezza che ci por- tiamo dentro, causata dalla improvvisa scom- parsa del compianto don Nicola Gaudio, non ci da pace. E la profondità del sentimento è conseguente proprio alla straordinarietà del suo ricordo: don Nicola non è stato per noi solo un maestro, ma un esempio di coerenza e concretezza. Ogni suo passo, ogni sua proposta, ogni sua iniziativa ci portano alla mente la fi- gura di un prete/uomo vici- no alle esigenze di tutti, nel rispetto della singolarità di ciascuno, di ogni singolo in- dividuo. Sin dal suo ingresso nel- la nostra Arciconfraternita, risalente a maggio 2005, ha visto don Nicola attivo pro- tagonista di ogni iniziativa promossa nel corso di que- sti ultimi lunghi dieci anni. Non solo: don Nicola ha vo- luto da subito prendere par- te alla nostra vita redazio- nale lanciandosi in un per- corso programmato di co- Filippo D’Attolico ““iinnCCiittttàà””questomesefagliauguria... GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE FRATRES Giovinazzo - Via Marconi n° 9 GIUGNO 2015 07/06/2015 - Domenica: dalle08.00,alle11.00 15/06/2015 - Lunedì: dalle08.00,alle11.00 29/06/2015 - Lunedì: dalle08.00,alle11.00 N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate da esigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazione siamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9. Tel./Fax 080-3947733 http: //www.fratresgiovinazzo.it La Fratres invita tutti i giovani neo-maggiorenni che hanno compiuto i 18 anni, a dimostrare di essere pronti alla donazione, accostandosi alla lettiga del- la solidarietà. Lieti di accogliervi nella grande famiglia dei donatori, conti- nueremo il nostro cammino insieme a voi con nuova linfa vitale per chi soffre. Un anno di felicità indescrivibile! Siete arrivate quasi insieme a stra- volgerci la vita e ci siamo accorti che è stata una delle cose più belle che potesse capitarci. IRENE e GAIA, nella ricorrenza del vostro primo compleanno, possiate comin- ciare ad accarezzare le bellezze del- la vita e farle diventare musica per le persone che vi circondano. Noi nonni saremo i vostri custodi, au- gurandovi che la vita possa regalar- vi solo il meglio e che possa esaudi- re tutti i vostri desideri più belli. BUONA VITA!!! GAIA IRENE municazione riflessiva ricercando e prendendo spunti dalla figura di don Tonino, suo grande Ami- co di vita. Nel corso del decennio che ci lasciamo alle spalle, dunque, don Nicola ha prodotto, con una im- peccabile puntualità, le pagine della sua rubrica di RIFLESSIO- NI. Riflessioni che ci hanno ac- compagnato in un percorso di crescita e di formazione cristiana, ma anche di educazione sociale, culturale, etica, politica. Adesso don Nicola non è più tra noi, almeno per riprodurci la sua pagina mensile: quindi, mie care lettrici elettori propongo a ciascuno di inviare le proprie ri- flessioni sugli argomenti che don Nicola ha trattato e che ognuno può recuperare sfogliando l’archivio redazionale sul sito www.incittagiovinazzo.it. Sarà un modo per sentirlo ancora più vicino, continuando ad arricchir- ci della saggezza e profondità dei sui scritti. Vi aspetto per il prossimo mese. Le vostre comunicazioni saranno pubblicate con cadenza mensile, (cercando di contenere il proprio lavoro con un massimo di 50/60 righe in formato Times 12), in ordine di arrivo con posta car- tacea indirizzata alla via Catte- drale 38 oppure sulla nostra po- sta elettronica: fidatto@libero.it. Vi saluto fraternamente.
  • 28. Unica novità dalla fine della stagione regolare l'annuncio via Facebook delle dimissioni del ds Hockey su pista, l'Afp si interroga sul futuro Sport L a notizia o presunta tale de- flagra su Facebook l'ultimo sabato prima dell'uscita del giornale: “Il ds è dimissionario”, scrive il profilo intitolato “Vito Fa- vuzzi” sulla bacheca di un tifoso che reclama chiarezza sugli obiet- tivi prossimi dell'Afp. Semplice provocazione oppure vero e proprio disimpegno (non ci sono ancora note ufficiali della società, a ri- guardo)? Una domanda è in ogni caso legittima, ad un mese dal ter- mine della stagione regolare: quale futuro, per l'hockey biancoverde? Cosa c'è. Del parco-giocatori che ha conquistato il terzultimo posto nel campionato di A1 man- cano già due nomi: Gimenez desti- nato al Bassano e Turturro che ha annunciato il ritiro. Senza certezze in panca, impossibile valutare la permanenza degli altri due stra- nieri: confermato in ogni caso un ruolo più arre- trato per Fon- tan (nella foto di Francesco Marinelli, as- sieme a Ranie- ri), nel caso l'Afp lo scelga pure per l'anno prossimo. Ca- pitolo-giovi- nazzesi: un anno ed un torneo incolore in più per tutti, sul groppone. Nel pieno della maturità fisica ed agonistica restano i soli Ranieri e Da- gostino, ognu- no con le sue caratteristi- che. I tifosi vorrebbero i giovani, ma alle porte della prima squadra non ve ne sono di pronti, in grado di affiancare chi ha tirato la car- retta sinora. Cosa serve. Innanzitutto un al- lenatore, visto che Giudice non ha ancora sciolto la riserva, legata probabilmente alle garanzie tecni- che che l'Afp sarà in grado di pro- mettergli o garantirgli. L'organico andrà comunque potenziato, visto che il punto di partenza è un ter- zultimo posto con il triplo dei pun- ti della penultima, retrocessa, ma pur sempre terzultimo, a nove lun- ghezze dall'ultima poltrona per i playoff. Ed allora proviamo ad ab- bozzare una lista della spesa: un attaccante che porti in dote tanti gol, un difensore d'ordine e dina- mismo, possibilmente già tarati sul campionato italiano. Ed un portiere, nell'eventualità Fernan- dez non tornasse in Puglia. La concorrenza. Anche que- st'anno chi arriva dall'A2, redivivo Monza in primis, non salirà per fare la comparsa, anzi. Prima di pensare ai playoff o qualsiasi altro obiettivo ambizioso, bisognerà cer- carne subito due più deboli, dopo l'iscrizione di luglio, e non sarà fa- cile, con radiomercato che dà in ri- alzo le quotazioni tecniche delle società di medio livello. Insomma, è improbabile, al momento, conta- re sulla rete di salvataggio di squa- dre-materasso o anche solo “tra- punta”. Il futuro. Il ricorso al mercato italiano, se non straniero, è da mettere sistematicamente in con- to, non solo per l'estate che sta per arrivare, ma anche per quelle suc- cessive. Non si possono infatti sti- mare meno di quattro o cinque anni, prima che possa affacciarsi dal vivaio una leva di interesse. Sempre che under 15 ed under 13 (!) mantengano promesse che al momento non possono che essere nebulose. Ed è per questo che le prossime decisioni della società non potranno prescindere da una valutazione complessiva, dinanzi ad un'A1 che rimane una vetrina golosa, ma solo a patto di esporre merce di qualità. 28 N. 6 - Giugno 2015 Filippo Luigi Fasano Under 15 ed under 13: ecco Cominceranno poche ore dopo l'uscita in edicola di ““iinn CCiittttàà””, le finali giovani- li scudetto in programma a Bassano fino al 2 giugno. Quattro le categorie in gara, due delle quali, under 15 ed under 13, ve- dranno in lizza l'Afp: due gironi da quat- tro squadre la formula iniziale per en- trambe le categorie, con successive semi- finali e finali. I più grandi sono stati inseriti nel gi- rone B con Thiene, Viareggio e Lodi: de- butto il 30 contro i toscani, poi veneti e lombardi nei giorni seguenti. In caso di passaggio fra le prime quattro, ci sarà l'incrocio con le migliori due dell'altro rag- gruppamento, quello con Valdagno, Rol- ler Bassano, Follonica ed Uvp Modena.