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Dopo il successo in termini di coinvolgimento delle pri-
marie di partito tenutesi nel mese di dicembre, il giovane
gruppo dirigente del PD locale ha deciso di non fermarsi,
consapevoli che solo attraverso il coinvolgimento dei ra-
gazzi e dei temi sociali a loro più cari, è possibile portare
avanti e sviluppare una società più forte e al riparo da facili
tentazioni, oggi più che mai sempre più presenti in ogni
settore della vita quotidiana: dal lavoro fino alle relazioni
sociali. Da qui l’idea forte e trainante di organizzare un ciclo
di incontri aperti con al centro ail tema della LEGALITA’.
Gruppi di ragazzi anche diversi tra loro, sia come fascia
di età che come frequentazioni abituali, si sono ritrovati
puntualmente nei mesi invernali tutte le settimane per
discutere e organizzare, confrontarsi su tutti gli aspetti
che un iniziativa di questo tipo comporta. Li ho incontrati
dopo la prima serata per farmi raccontare direttamente
dalla loro voce com’è andata, un po’ di storia e quali
prospettive, e raccogliere la loro testimonianza diretta.
Daniel Furlan racconta che organizzare questi incontri ha
permesso a ragazzi che non si conoscevano, di incontrarsi
e parlarsi, condividere esperienze, progetti, ambizioni e
speranze. Solo a quel punto l’attenzione si è focalizzata
sul tema della LEGALITA’, tema sempre al centro di ogni
incontro presente e futuro. Supportati in questo progetto
anche dall’esecutivo Provinciale del PD, i ragazzi hanno
cominciato ad organizzarsi per pensare alle cose pratiche
ma non solo: quali aspetti da trattare, quali relatori coin-
volgere, dove incontrare i cittadini per permettere che tutti
abbiano spazio e possibilità di ascoltare. Forte è stata la
condivisione dell’obiettivo finale di questa serie di incontri:
sensibilizzarci e sensibilizzare sempre di più, impegnarsi
in tematiche importanti per la collettività anche al fine di
prevenire eventuali diffidenze, essere e diventare parte
attiva e propositiva di questa società !
Il primo incontro di un ciclo di 7/8 serate ha visto prota-
IgiovanidiNovellaraattiviperpromuovere
incontri sulla “Legalità”
di Paolo Bigi
gonista l’assessore ai servizi sociali del comune di Mona-
sterace (provincia di Reggio Calabria), Angelina Belluzzi,
intervistata da Pierluigi Senatore, capo redattore di Radio
Bruno e molto presente sui temi della legalità. La Belluzzi
ha portato forte la sua testimonianza di assessore di un
comune in cui la legalità non è scontata, un comune in
cui la sindaca è costretta a vivere sotto scorta e subire
continue intimidazioni da parte della criminalità organiz-
zata. E forte è stata la risposta della piazza di Novellara,
tanti erano i giovani presenti all’incontro e tanti sono stati
gli applausi e forte lo stimolo reciproco ad andare avanti
su questo fronte, impegnandosi sempre più a diffondere
una cultura della legalità in ogni settore della vita di tutti i
giorni. Perché come Senatore ci ha ricordato, la LEGALITA’
conviene a tutti, legalità nella sanità, nel lavoro, sul terri-
torio, nella politica. “Portereste i vostri figli da un medico
che si è comprato la laurea ?” “Salireste su un autobus
se sapeste che l’autista si è comprato la patente ?” Sono
solo alcuni esempi…
A proseguo del cammino iniziato, questi giovani ragazzi si
recheranno anche a Monasterace verso la fine di agosto,
ospitati dall’assessore Belluzzi e dalla sindaca Lanzetta, per
entrare così direttamente in contatto con la loro realtà e
condividere con i giovani del posto esperienze e progetti.
Chi volesse partecipare alla spedizione, può contattare
direttamente la sede del PD novellarese.
Riportiamo integralmente alcune parole dei ragazzi del
gruppo NOI, pubblicate nelle ore immediatamente suc-
cessive alla prima serata.
“È stato davvero soddisfacente trovare nel pubblico soprat-
tutto molti ragazzi coetanei, presenti perché l’argomento
trattato suscitava interesse; è stato un orgoglio sentire
l’applauso dei presenti e i ringraziamenti finali dovuti dallo
stupore nel vedere qst tipo di iniziativa a Novellara.
Per concludere, la testimonianza è stata una grande oppor-
tunità di arricchimento personale e sociale, una testimo-
nianza di grande forza che contraddistingue le donne, del
sud in particolar modo, viste le loro difficoltà ad emergere
nella società e a farsi spazio tra i maschilismi che carat-
terizzano la mentalità degli uomini mafiosi. Grazie quindi
a tutti i presenti e a coloro che ci hanno creduto, perché
parlare alla gente in modo diretto, partendo cioè dal basso
ed investire sulla cultura, è ciò di cui abbiamo bisogno.”
Gessica Gareri
O O O
“Così come l’evento, anche la preparazione è stata bellis-
sima. Ci siamo messi in gioco, abbiamo messo a dispo-
sizione di tutti le nostre più diverse capacità e abbiamo
sacrificato tanto del nostro tempo. Alla fine, ci siamo
buttati, sapendo, però, di poter contare l’uno sull’altro e
di guardare insieme verso la stessa direzione, verso lo
stesso “nuovo orizzonte”. Ora abbiamo tanto da fare, e
tante sfide da accettare ma è una nostra responsabilità.”
Laura Turci
O O O
“Ci siamo uniti, ci siamo organizzati, con determinazione
e un pò di timore, perché non sapevamo bene a cosa
andavamo incontro, ma la tensione nei minuti appena
prima dell’inizio è sparita quando abbiamo capito che non
stiamo camminando da soli!”
Daniele Gareri
O O O
“Può un giovane parlare di cose serie? Come un macigno
pesa questo pregiudizio, sconfitti prima di trattare l’argo-
mento, indifferenza, dito puntato come dire “sei giovane,
non sai!” Credo che questa fotografia viene fatta perché
non si conosce, la potenzialità di un giovane spaventa. Il
giovane ha diritto di sbagliare, perché voi grandi sbagliate
tutti i giorni, con sporchi giochi ed interessi privati che non
si sposano con una collettività sana. Ebbene si, una nuova
squadra di giovani ha riunito centinaia e centinaia di per-
sone in piazza per parlare di Mafia. N.O.I. Nuovi orizzonti
insieme non ha presunzioni, solo voglia di concretezza,
una ventata di aria nuova, una purezza che non esiste tra
i grandi. Bello vedere la piazza piena, professionisti che si
relazionano con NOI, momenti di riflessioni per riformare...
Ripartendo dal basso.”
Marcello Morando
I giovani del gruppo “NOI”
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Da maggio anche il mercoledi
solo per cerimonie
Come forse tanti ricorderanno due anni fa si parlava
del fatto che la prefettura aveva emesso un'interdittiva
antimafia alla ditta Bacchi, da lì ci sono stati ricorsi prima
accolti poi respinti, sino ad una decisione del Consiglio
di Stato che ha confermato l'interdittiva.
Nel frattempo il comune aveva risolto il contratto con
la ditta Bacchi, a questo punto però bisognava stabilire
quanto del lavoro assegnato era stato portato a termine
per poter liquidare la somma comunque dovuta. A
questo punto prima di realizzare un nuovo progetto
e bandire un nuovo bando di appalto era necessario
effettuare il collaudo di quanto portato a termine della
ditta bacchi poiché nessuna ditta subentrante avrebbe
accettato di lavorare su opere non collaudate.
L'operazione di collaudo è stata effettuata con molto
zelo dai tecnici della provincia che non hanno rilevato
nessun problema. A questo punto nell'ottobre 2012 è
successo un fatto inaspettato: la provincia ha deciso
di assumersi la titolarità della costruzione della strada
che sino a quel momento era stata portata avanti da
Comune di Novellara e Iniziative ambientali. Nelle
dichiarazione della provincia questo avrebbe dovuto
accelerare i passaggi, a conti fatti invece c’è stato un
sensibile rallentamento nei procedimenti con alcuni
rimpalli di responsabilità.
Ora la situazione pare risolta e in questi giorni è partito
l’appalto per il completamento dei lavori dello stralcio
che va da via Levata alla provinciale per Guastalla.
Per fortuna un altro pezzo quello che andava da Bagno-
lo a Via Levata e che taglia le frazioni di San Tommaso,
Pieve Rossa, Santa Maria e San Giovanni è stato portato
a termine ed è quello inaugurato il mese scorso. La
prima impressione è che il nuovo tratto funzioni, buona
parte del traffico, in particolar modo quello proveniente
da Reggio sembra dirigersi naturalmente sulla nuova
strada. Forse c’è, nell’opinione di chi scrive, almeno una
rotatoria di troppo, senza quella i tempi di percorrenza
sarebbero ancora più brevi.
Quello che è una buona notizia per qualcuno, è una
cattiva per un’altro, i commercianti di Santa Maria
con un minor passaggio di veicoli rischiano un calo
dei clienti. L’amministrazione comunale ha promesso
interessamento per la situazione.
Tornando alla viabilità se non arrivano nuovi imprevisti
dovremmo avere finalmente una nuova provinciale che
dai ponti di Calatrava conduce alla strada per Guastalla,
ma per avere una tangenziale che porti davvero fuori
il traffico dal centro di Novellara dovremo aspettare
il completamento dell’ultimo pezzo quello dovrebbe
congiungersi alla provinciale per Reggiolo. Il tratto inte-
ressato dal famigerato cono visivo del Casino di Sotto.
Per questa parte dei lavori non ci sono tempi certi, il
desiderio dell’attuale sindaco è che almeno l’appalto
per i lavori parta prima della fine del suo mandato.
Che fatica però, per la transiberiana ci hanno messo
di meno.
Tangenziale alla fine qualcosa si muove
di Marco Villa
L’inaugurazione del tratto che va da Bagnolo alla zona industriale di Novellara se-
gna un passo verso il completamento della tangenziale di Novellara o un risultato
parziale senza sbocco? Cerchiamo di capire come stanno le cose.
Domenica 15 settembre ore 11 avverrà l‘inaugu-
razione della mensa nei sotterranei della scuola
elementare di novellara, colorata,decorata e
trasformata completamente da fantastici genitori
volontari! Portate anche i vostri bambini...rimar-
ranno a bocca aperta!
Manuela Catellani
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BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI PER
L’ACQUISTO DEI SERVIZI PER L’INFANZIA
C’è una nuova possibilità per le donne, madri lavoratrici
e non, di richiedere un contributo economico, utilizzabile
per il servizio di baby-sitting oppure per far fronte agli oneri
della rete pubblica di servizi per l’infanzia o servizi privati
accreditati. Consulta il bando pubblicato da INPS.
SCADENZA CARTA D’IDENTITA’
Si avvisano i cittadini che sono in scadenza le
carte d’Identità rilasciate dall’1 luglio al 31 luglio
2003. Per il rinnovo è necessario recarsi presso
l’urp negli orari di apertura al pubblico con 3
fotografie recenti ed uguali e il documento
scaduto (o in scadenza) al costo di euro 5.42.
UNA FINESTRA WEB SULL’ARCHIVIO STORICO
Viene offerta una risorsa in più per la conoscenza e la
fruizione dei servizi dell’Archivio Storico di Novellara. Dal
sito del Comune è possibile accedere alla finestra Archivio
Storico e all’interno vi si potranno trovare dalle informazioni
fondamentali per l’accesso come orario di apertura, contatti,
questionario di gradimento, regolamento e modulistica
(questi ultimi in fase di approvazione), per arrivare alle
descrizioni corredate di fotografie dell’archivio e del fondo
librario antico, la pagina dedicata agli Amici dell’Archivio,
indicazioni su eventi e pubblicazioni riguardanti Novellara
e il suo patrimonio documentario.
WWW.COMUNEDINOVELLARA.GOV.IT
Dal primo luglio il comune di novellara si adegua alla nor-
mativa nazionale che prevede l’estensione .gov per tutti i
siti istituzionali. Nessun problema per gli utenti della rete
che saranno dirottati automaticamente sul nuovo indirizzo.
ATTENZIONE AI NUOVI IMPORTI DELLE MARCHE
DA BOLLO
La legge n.71 del 24 giugno 2013 di conver-
sione del decreto legge n.43 del 26 aprile 2013
introduce un aumento dell’imposta di bollo,
con l’articolo 7 bis, terzo comma come segue:
la marca da bollo attualmente stabilita in euro
1,81 è rideterminata in euro 2,00 - la marca da bollo da
euro 14,62 è rideterminata in euro 16,00.
UNA CASA PER LE GIOVANI COPPIE E ALTRI NUCLEI
FAMILIARI
Avete deciso di comprare casa e uno dei due ha meno di
36 anni? Sei un under 46 e la tua famiglia è composta solo
da te e da tuo figlio? Siete una famiglia numerosa e uno di
voi non ha ancora spento le 46 candeline? Per la Regione
Emilia-Romagna siete tutti “giovani” e potete accedere al
Programma che ha lo scopo di aiutare le famiglie nell’acqui-
sto della prima casa mettendo a disposizione un contributo
di 20.000 euro, che sale a 30.000 euro per i nuclei residenti
nei comuni interessati dagli eventi sismici del 20 e 29 mag-
gio 2012. L’importo del contributo può essere aumentato di
3.000 euro se l’alloggio è realizzato con tecniche costruttive
rispettose dell’ambiente e del risparmio energetico (delibera
dell’Assemblea Legislativa n. 156/2008) e di ulteriori 2.000
euro per le famiglie con almeno un figlio. Info dettagliate
su www.accasiamoci.it.
TERMINATI GLI ESAMI, AGGIORNA IL TUO TITOLO
DI STUDIO
Se vuoi aggiornare i dati anagrafici relativi a tuo titolo di
studio o alla tua professione puoi rendere la dichiarazione
direttamente all’urp negli orari di apertura al pubblico, oppu-
re inviarla secondo le modalità indicate nel sito del Comune.
UFFICIO POSTALE VEZZOLA – ORARIO ESTIVO
Poste Italiane comunica gli orari di apertura che osserverà
l’Ufficio Postale di Vezzola (Santa Maria) come segue:
dal 6 al 31 luglio apertura nei giorni di lunedì, mercoledì e
venerdì dalle 8:20 alle 13:45
dal 6 al 31 agosto apertura nei giorni di lunedì, mercoledì
e venerdì dalle 8:20 alle 13:45
ARCHIVIO STORICO E BIBLIOTECA APERTI
Per il periodo estivo sia l’archivio storico che la biblioteca
rimarranno aperti negli orari presenti sul sito del Comune
(alla voce In Comune – Uffici Comunali).
Il servizio di prestito interbibliotecario sarà garantito fino
a venerdì 2 agosto e poi riprenderà a partire da martedì
3 settembre.
HO CALDO E TU? ALCUNI CONSIGLI UTILI
La Regione Emilia-Roma-
gna fornisce ogni anno
specifiche linee guida per
mitigare gli effetti delle
ondate di calore sulle per-
sone più fragili e più a ri-
schio di complicanze. Esse
comprendono una rete di
sostegno e di assistenza della quale fanno parte Comuni e
Aziende Usl, con associazioni di volontariato e terzo settore.
Attivo durante tutta l’estate il sistema regionale di previsione
del “disagio bioclimatico”, in grado di prevedere, con 72 ore
di anticipo, l’arrivo delle ondate di calore, consultabile nel
sito internet dell´Arpa (l´Agenzia regionale prevenzione e
ambiente dell´Emilia-Romagna) dove sono contenuti anche
approfondimenti relativi agli effetti del caldo sulla salute e ai
-gruppi di persone più a rischio e consigli pratici.
Per saperne di più: Interventi per ridurre l’impatto delle
ondate di calore Arpa: le previsioni delle ondate di calore
STAGIONE VENATORIA 2013/2014
Si riapre anche quest’anno la stagione di caccia per la
Provincia di Reggio Emilia. E’ possibile consultare il nuovo
calendario venatorio nel sito del Comune (sezione Cittadi-
no – Sportivo – Procedimenti in programma), in allegato
al procedimento “Tesserino di Caccia”. In alternativa il ca-
lendario potrà essere ritirato direttamente all’URP. Il rilascio
del tesserino è immediato. I cittadini stranieri che volessero
praticare l’attività venatoria dovranno rivolgersi direttamente
alla Provincia.
APPUNTAMENTI ED EVENTI A NOVELLARA
SVALVOLATI BEER FEST
Dal 26 al 28 luglio nelle Basse della Rocca lato nord,
“Svalvolati beer fest” stand gastronomico e musica d’in-
trattenimento.
MUSICA IN CASTELLO XI EDIZIONE
Venerdi 2 agosto alle ore 21,30, nel cortile della Rocca,
Orchestra Filarmonica “Mihail Jora” Bacau, Romania - Di-
rettore F. Folloni musiche di G. Verdi, G. Rossini, V. Bellini.
In caso di maltempo: Teatro della Rocca “Franco Tagliavini”
-- Ingresso libero.
RADUNO MUSICALE CON INGRESSO LIBERO
Giovedi 15 e venerdi 16
agosto presso l’autocross
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Siamo nella fase conclusiva dei lavori del 1° lotto del quar-
tiere “ARMONIA”, una fase prossima alla realizzazione dei
desideri, delle attese, dell’avvicinarsi di una nuova dimen-
sione abitativa che i Soci oramai taccano con mano.
Abbiamo voluto ascoltare alcuni di essi e raccogliere gli
stati d’animo, le emozioni, il perché della loro scelta, le
aspettative riposte, quelle andate a buon fine e quelle forse
disattese.
Ci sembra un modo per rendere vero, vivace, concreto,
trasparente un rapporto tra una cooperativa di abitanti e
i suoi Soci, coloro che hanno creduto nel progetto pre-
sentato, nella serietà, nella professionalità e nella nostra
affidabilità.
Riportiamo di seguito le testimonianze raccolte, dalle quali
emergono le “storie minime” narrate nei pensieri dei pro-
tagonisti , la concretizzazione dei loro desideri e le motiva-
zioni, essenziali e straordinarie, alla domanda che è rias-
sunta nell’affermazione che “il sogno di una giovane cop-
pia che decide di comprare casa è quello di formare una
famiglia in un ambiente sano, collaborativo e di crescita
personale. La casa non è solo il luogo in cui vivere insieme
ma è il punto di partenza di un viaggio comune e duratu-
ro: la possibilità, vale a dire, di condividere i momenti della
vita, di crescere i bambini e di invecchiare insieme”.
Altre considerazioni sarebbero superflue, mentre le parole
dei Soci acquisiscono spessore nella loro concreta veridi-
cità.
ELENA E IVAN
Il perché della scelta e le aspettative
“La scelta nasce da un gran desiderio, quello di avere una
casa tutta nostra in cui creare e far crescere la nostra fa-
miglia. Il nuovo quartiere Armonia ci è subito apparso la
risposta giusta a ciò che volevamo, cioè un luogo vicino al
centro ed alle comodità, senza i disagi annessi. Il progetto
ci è piaciuto fin dall’inizio, strutture moderne ad alto rispar-
mio energetico e ad un prezzo accessibile grazie all’edilizia
convenzionata.”
“Saremo sinceri, le aspettative sono alte. Al di là delle strut-
ture, che comunque già ora possiamo constatare essere di
alto livello. Vorremmo veder crescere un quartiere a mi-
sura d’uomo. Una zona vivibile anche per i bambini, con
verde curato ed aree dove potersi ritrovare per passare il
tempo libero”.
I sogni che accompagnano questa esperienza
“I sogni potranno sembrare banali o scontati, ma sono
quelli che accompagnano il desiderio di creare una fami-
glia. Poter vivere in un luogo dove crescere serenamente
i propri figli, dove poter tornare e sentirsi a casa, in un
ambiente sano e sicuro.”
I rapporti con la cooperativa
“Fin dall’inizio la sensazione è stata quella di grande dispo-
nibilità. Le persone che ci seguono, nei limiti del possibile,
hanno cercato di assecondare le nostre richieste e rispon-
dere alle nostre domande ai tanti dubbi. Sapere di potersi
fidare pienamente è una cosa importante soprattutto vista
l’attuale profonda situazione di instabilità”.
NICOLÒ E VERONICA
“Abbiamo cominciato a maturare l’idea di acquistare casa
alla soglia dei 25 anni una volta terminati gli studi univer-
sitari (Veronica è ingegnere, Nicolò dottore in economia:
n.d.r.)”
Ci siamo rivolti ad Andria perché è da sempre una coope-
rativa che pensa ai giovani e lavora con loro, sostiene chi
con fatica cerca di crearsi una propria indipendenza e chi
vorrebbe creare una famiglia.
Le abitazioni sono moderne e funzionali ma non perdono
l’accoglienza e il calore tipico delle case delle nostre zone;
la scelta dei colori, dei piccoli e grandi spazi nei quali ri-
trovarsi, l’attenzione al verde e all’ambiente rendono le
abitazioni di Andria adatte alle nostre esigenze.
L’intero quartiere è in ARMONIA con il territorio circostan-
te, a due passi dal centro e dai servizi, ma immerso nel
verde del parco Augusto e delle campagne emiliane.
I contatti con la cooperativa sono frequenti e le nostre do-
mande ricevono una risposta tempestiva.
Il sogno di ogni giovane coppia che decide di comprare
casa è quello di formare una famiglia in un ambiente sano,
collaborativo e di crescita personale. La casa non è solo il
luogo in cui vivere insieme ma è il punto di partenza di un
viaggio comune e duraturo: la possibilità di condividere i
momenti della vita, di crescere dei bambini e di invecchia-
re insieme.
Tutto ciò potrà avverarsi grazie ad Andria…”
PAOLO, PAOLA, GIORGIA E ALICE
Una famiglia di quattro persone, di cui due ragazze ado-
lescenti, è affamata di superfici e volumi, di aree indipen-
denti, di spazi verdi autonomi e orizzonti ampi e il nostro
appartamento, funzionale e amatissimo, ci sembrava ogni
giorno più piccolo. Eravamo pronti al grande salto, lasciare
il rassicurante centro storico per una nuova sistemazione
che rispondesse ad esigenze e desideri rinnovati. Dopo
alcune soluzioni che puntualmente deludevano qualche
aspettativa irrinunciabile, incontriamo il progetto “Armo-
nia” il cui solo nome esprimeva un obiettivo fondamen-
tale, del resto cosa cerca una famiglia se non equilibrio
dopo che tante forze l’hanno fatta crescere, maturare? Cer-
ca proprio armonia dentro e fuori di sé, nella struttura e
nelle relazioni. L’idea di vedere nascere un intero quartiere
a cura di Andria di cui ci era nota la professionalità, far
parte di un contesto ampio, pensato nella sua globalità,
con una propria filosofia di sviluppo davvero ci interessa-
va. L’ipotesi che polvere e mezzi pesanti avrebbero attra-
versato le vie per tanto tempo destava qualche preoccupa-
zione, ma sentivamo che quello poteva essere il progetto
della vita per noi ed era necessario pensare oltre, avanti.
Infine la soluzione abitativa propostaci vedeva concretiz-
zarsi una serie di punti irrinunciabili (numero di stanze,
portico, area cortiliva, doppio garage) insieme a soluzioni
tecnologiche innovative e rispettose dell’ambiente. Così è
iniziata l’avventura, con tante aspettative e con tanta atte-
sa, il cantiere non partiva!!! Finalmente il via e in un baleno
ci siamo trovati in un vortice di scelte da operare, di valu-
tazioni non sempre immediate da compiere, di varianti e
costi che lievitavano. Una vera gara di pazienza tra noi e
il geometra Andria, lui a sviscerare ogni ipotesi qualche
volta nel tentativo di ridimensionare le nostre richieste, noi
ad osare chiedere senza cedere alla semplificazione. Poi,
come per tante famiglie, anche sulla nostra si è abbattuta
la scure della crisi economica, improvvisa e devastante.
Provati fortemente da questa difficile esperienza il pro-
getto Casa armonica, dopo una fase di “congelamento”
personale, il cantiere comunque camminava in autono-
mia, ora assume un valore diverso, forse ancora più pieno
in quanto diventa segno di una nuova fase della nostra
vita, sviluppo concreto di tanti sacrifici, senso tangibile di
futuro aperto a prospettive rivalutate, insieme alle nostre
ragazze, ma anche insieme ad un gruppo di futuri vicini
coi quali si potrebbero tentare scelte coraggiose, magari di
quartiere. La bellezza dei sogni sta nel non avere confini,
basta trovare la forza di sognarli. Oggi che i sogni sono
quasi realtà pregustiamo i grandi affacci sul parco da ogni
stanza grazie alle ampie finestrature che incorniciano il ver-
de e lo rendono sfondo di ogni spazio abitativo. Vogliamo
ripartire da lì, affacciati sul parco, dall’ammirare, in un
orizzonte verde, il nostro campanile che qui in centro sto-
rico ci sveglia ed entra tra le mura di casa al suono delle
campane, ma che continuerà ad accompagnarci solo un
po’ più lontano, incoraggiandoci ad avere fiducia, sempre.
Questo primo spazio l’abbiamo dedicato alla Famiglie, il
prossimo a chi sta lavorando in cantiere.
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Novità 2013 fragole e carciofi
Il giorno 21 giugno una piccola scossa con epicentro
a Fivizzano ha riaperto ferite e preoccupazioni che
piano piano si stavano placando.
Sul nostro territorio i tecnici comunali hanno subito
attivato le procedure per verificare la tenuta delle
strutture pubbliche (inizialmente le scuole, chiese e
altri locali pubblici) senza riscontare danni a cose o
persone.
Nel contempo, come previsto, l’ufficio opere pubbli-
che ha avviato i lavori di miglioramento antisismico
di alcune strutture sportive, sfruttando la pausa estiva
delle attività scolastiche.
Nel dettaglio saranno rinnovati gli spogliatoi della pale-
stra blu e sarà completamente ricostruita la copertura
della struttura, con annessi adeguamenti antisismici,
Ad un anno dal sisma del maggio e
giugno 2012
di Barbara Cantarelli, Vice Sindaco
grazie ai contributi regionali.
Si tratta di adeguamenti migliorativi di strutture pubbli-
che, che seppur progettate prima del 2005 (e quindi
non sottoposte alle vigenti norme antisismiche) sono
riuscite a resistere all’accelerazione sismica del 60%
del progetto, condizione, come affermato durante
l’assemblea pubblica dello scorso novembre che ha
garantito il perfetto funzionamento ed uso delle strut-
ture per tutta la stagione invernale in totale sicurezza.
Spostandoci nell’area industriale, ho constatato che
già molte aziende private hanno effettuato i lavori
in ottemperanza del D.l. 74/2012 convertito in legge
122/2012 sulla messa a norma in materia sismica,
rispettando la scadenza per l’ottenimento della certifi-
cazione provvisoria e risolvendo le carenze strutturali
dei capannoni con piastratura e fissaggi travi-colonne.
Nei mesi passati anche Novellara, essendo un terri-
torio compreso nei 7 comuni del cratere ristretto, ha
dovuto, con il coinvolgimento di imprese edili, inge-
gneri, geometri, muratori, imprenditori e associazioni
di categoria comprendere quale fosse la soluzione
migliore per ottimizzare i tempi d’intervento nei re-
parti produttivi, utilizzando i più efficienti materiali
e soluzioni strutturali. Il tutto con occhio attento ai
costi e sono fiera di aver constatato come si fosse
generata con il tempo una vera e propria task force
di professionisti che hanno consegnato al nostro
territorio un patrimonio immobiliare produttivo più
sicuro e a norma di legge.
Oggi possiamo dire, che molti di questi capannoni
hanno ottenuto la certificazione necessaria anche
grazie alla Regione Emilia Romagna che ha messo a
disposizione fondi a copertura fino al 70% per chi non
ha subito danni (ma doveva ugualmente rafforzare
il capannone) e il 100% per chi ha subito danni alla
struttura compresi eventuali macchinari o semilavo-
rati, danni anche minimi.
Il decreto ha inizialmente creato preoccupazioni e
polemiche a volte anche giustificate, ma oggi ritengo
che, con i risultati che abbiamo ottenuto, questo
territorio diventerà un esempio di rigore e tutela della
sicurezza per tutto il Paese; un impegno, il nostro,
che deve diventare priorità per tutte le Regioni e
amministrazioni locali, ricercando così di adeguare
preventivamente gli edifici sensibili.
Il ringraziamento di Novellara alle associazioni che
si sono impegnate nell’emergenza post-sisma
C’era anche il Sindaco Raul Daoli a rappresentare
tutta la città a Reggiolo, lo scorso 1 giugno all’inizia-
tiva promossa dalla Provincia per ringraziare tutte le
associazioni, Protezione Civile in primis che si sono
adoperate giorno e notte per garantire agli sfollati una
quotidianità più serena e autonoma. Anche le asso-
ciazioni novellaresi hanno contribuito con numerosi
eventi, raccolte di fondi e prodotti di consumo da
donare ai Comuni più colpiti. Anche nella drammati-
cità di quei mesi, le nostre comunità sono riuscite a
tirare fuori il meglio.
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Sabato 18 Maggio si è svolta, presso il
Comune di Novellara, una conferenza
che ha affrontato il futuro e la visione
europea. L’incontro, ha ospitato gli in-
terventi della Presidente della Provincia
di Reggio Emilia Sonia Masini e il Pro-
fessore di diritto dell’Unione Europea
Marco Gestri.
In conclusione quattro giovani testimo-
nianze di ragazze e ragazzi che hanno vissuto l’esperienza di vivere all’estero.
Approfondiamo l’argomento con Francesca Luppi consigliera comunale e orga-
nizzatrice dell’evento
Cara Francesca, perché parlare di Europa?
Penso che sia un argomento imprescindibile da trattare. Ora più che mai è ne-
cessario capire che l’Europa non è qualcosa che vive lontano da noi, l’Europa
siamo noi, e dobbiamo sapere dove viviamo e quali sono le funzioni degli Stati
che coesistono in questo ampio territorio che ci coinvolge. La coesione territo-
riale è fondamentale affinché si creino partecipazione e interesse soprattutto nei
confronti dei giovani. Penso inoltre che la mobilità sia libertà.
La Presidente Sonia Masini intitola il suo intervento “Costruire la nuova Euro-
pa con i giovani”; in che senso i ragazzi possono essere parte attiva?
Credo che la Presidente abbia voluto dare un segno ottimistico affinché i gio-
vani possano essere loro stessi portatori di enormi potenzialità ed esperienze.
Bisogna puntare agli Stati Uniti d’Europa e capire le dimensioni europee per non
perdere le opportunità di reciproca conoscenza e scambio di idee durante i viaggi
all’estero. È necessario rinnovare l’Europa per imprimere nuove tendenze. I ra-
gazzi arricchiscono il nostro Paese, è bene che conoscano altre realtà.
È stato molto interessante sapere come il Prof. Gestri abbia indicato come il
diritto ci permette di essere cittadini dell’Unione. In relazione al diritto di libe-
ra circolazione, cosa si può fare per migliorare la situazione attuale?
Si è capito che il servizio di interscambio culturale parte troppo tardi (di solito
alle scuole superiori) e sarebbe necessario attivare forme parallele adeguate alle
diverse età fin dalle scuole medie: la lingua si apprende soprattutto vivendo un
posto, è diverso studiarla sui libri. Si è avuta conferma con le giovani testimo-
nianze che hanno partecipato, valorizzando le conoscenze e facendomi capire
che il viaggio parte fin da giovanissimi. La libera circolazione non è solo un artico-
lo, è anche una possibilità troppo poco sfruttata. Le opportunità dei programmi
esistenti come Erasmus, Leonardo Da Vinci, il Servizio Volontario Europeo sono
poco conosciuti, per questo ho iniziato questo percorso informativo sull’Unio-
ne Europea fin dal 6 Aprile 2011. Questa nuova conferenza è un riaffermarsi
dell’esigenza di volerne ancora parlare.
Dopo un lungo confronto sulla possibilità della mobilità dei giovani verso l’Euro-
pa e il resto del mondo, entrambi condividiamo il pensiero che non esiste miglior
conoscenza di un’esperienza così arricchente come il viaggio.
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Pensavo di vedere dei rottami,
invece....
Sono passati già nove mesi: sono pochi, molto pochi
nella vita di un uomo ma per un alcolizzato, come lo ero
io fino a nove mesi orsono sono una vita. Una nuova
vita che solo ora comincio a vivere, a gustare come un
tempo. Ritornando indietro nel tempo, m’ accorgo solo
ora quanti giorni, mesi e anni ho buttato via e solo per
un bicchiere in più. Ho cominciato a bere senza sapere,
forse per sentirmi un uomo, poi ho dato la colpa alla
morte di mio figlio, poi a quella di mia madre, tutti prete-
sti per nascondermi la realtà, cioè che ero diventato ve-
ramente un alcolizzato. Avevo perso qualsiasi interesse
per la famiglia, per il lavoro che stavo compromettendo
seriamente e per la vita stessa ; l’ importante per me
era poter bere. Dopo diversi richiami dei miei superiori,
venni da loro inviato al Servizio di Alcologia di Dolo e
di questo aiuto sarò sempre loro grato. Dopo una lieve
cura disintossicante a domicilio, mi fu suggerito, molto
amorevolmente ma fermamente, di recarmi in A.A.
Mia moglie che mi è stata sempre vicina dimostrando
una fermezza che da lei non mi sarei mai aspettato, mi
ci portò di peso. La sera del 14 novembre feci il mio
primo ingresso in A.A., pieno di vergogna e avversione.
Ancora non ero convinto di essere un alcolizato. La mia
sorpresa fu grande; mi aspettavo di vedere dei rottami,
delle persone che non avevano più nulla da perdere e
più nulla da chiedere alla vita, cioè degli ubriaconi. Fui
accolto come un fratello e questo è dire poco. Per la
prima volta, io che sono infermiere da diciassette anni,
sentii parlare di una malattia, di lasciar perdere il primo
bicchiere e di pensare al presente. Nelle prime riunioni
non capii molto e forse ancora adesso non capisco ma
una cosa è certa : grazie agli amici A.A., non ho più
bevuto. Ho ripreso fiducia
nella vita e nelle mie pur
seppur deboli capacità;
nel lavoro sono ritorna-
to quello di un tempo e
sono rispettato forse più
di prima ma forse sto
peccando di presunzione.
Sta di fatto che lo devo a
voi, cari amici A.A. e un
grazie anche ad Al-Anon
(familiari e amici di alco-
listi) da Leo di Venezia.
Non esistono più le mezze stagioni.
Negli ultimi 50 anni il surriscaldamento globale è in conti-
nua crescita. I fattori determinanti dell’innalzamento clima-
tico sono molteplici, ma la comunità scientifica attribuisce
all’uomo le maggiori responsabilità.
L’aumento dei gas serra (che possono essere sia di origine
naturale e non, come anidride carbonica, vapore acqueo,
protossido di azoto, ozono e metano per esempio) contri-
buiscono considerevolmente al surriscaldamento in quan-
to questi gas, trattengono il calore proveniente dal suolo
terrestre e lo imprigionano creando appunto il cosiddetto
effetto serra che ormai conosciamo.
Se i gas serra fanno da enorme “tappo” , più in basso sulla
terra, le cose vanno ancora peggio.
Infatti l’attività dell’uomo nel corso dei secoli, ha portato
ad una industrializzazione sempre più aggressiva e poco
rispettosa dell’ambiente. L’inquinamento è in costante au-
mento, nonostante trattati e protocolli, basti pensare che
alcune metropoli da sole bastano a contribuire parecchio
all’aumento delle temperature terrestri.
Ultimo fattore, ma non meno importante, è la deforesta-
zione. Gli alberi fanno da filtro intrappolando l’anidride
carbonica e altri agenti inquinanti restituendo ossigeno.
Sempre più spesso però assistiamo allo sradicamento di
intere aree verdi per fare spazio a grandi attività commer-
ciali e industriali, soprattutto nei paesi cosiddetti emergen-
ti. Queste sono alcune delle cause che, soprattutto negli
ultimi decenni, hanno portato all’aumento della tempera-
tura climatica terrestre.
Le conseguenze invece sono le seguenti.
Lo scioglimento dei ghiacci fa innalzare il livello delle acque
quindi diminuiscono le terre emerse e le correnti marine
vengono sconvolte, determinando alterazioni climatiche
importanti (se consideriamo che le correnti marine riscal-
dano o raffreddano le aree a loro circostanti).
L’aumento della temperatura fa aumentare anche l’energia
presente nell’atmosfera e questa provoca trombe d’aria,
cicloni, siccità, ondate di gelo, ondate di caldo, con mag-
gior frequenza anche in zone (come la nostra per esem-
pio) raramente esposte ad eventi di questo tipo, oppure
repentini cambi di temperatura da freddissimo a caldissi-
mo nel giro di qualche giorno;
Ma quanto incidono realmente sulla vita quotidiana queste
condizioni? Quanto effettivamente ci “toccano” di perso-
Surriscaldamento Globale: cause,
conseguenze e possibili soluzioni
di Daniele Gareri
E’ bene ricordare come piccoli gesti quotidiani possano essere fondamentali per ridur-
re al minimo l’impatto ambientale ed evitare di peggiorare una situazione già critica.
na? Tantissimo, soprattutto nella nostra zona.
Le nostre campagne hanno bisogno della condizione cli-
matica perfetta per produrre al meglio i prodotti coltivati:
basti pensare al frumento, granturco, pomodori, angurie,
vigneti, frutteti e via dicendo.
Negli ultimi anni per un agricoltore è difficile capire come
andrà la stagione. Queste anomalie climatiche non per-
mettono di pianificare al meglio una buona coltivazione
perché c’è sempre l’incognita dietro l’angolo. A volte forti
grandinate possono distruggere interi raccolti nel giro di
pochi minuti o trombe d’aria possono spazzar via interi vi-
gneti in pochi secondi, compromettendo anni di duro lavo-
ro. Naturalmente oltre a mettere in ginocchio l’agricoltore
ne consegue un notevole aumento dei prezzi al momento
dell’acquisto.
Questi fenomeni sono in continuo aumento nella nostra
terra, importante bacino produttivo italiano, prodotti eccel-
lenti nascono proprio dalle nostre campagne, per raggiun-
gere varie parti d’Italia o del mondo, ma è anche vero che
è una delle più inquinate al mondo.
Possiamo fare qualcosa per arginare questo fenomeno?Si.
Nel quotidiano siamo ancora in tempo per migliorare la
situazione o quanto meno non peggiorarla, riducendo di
molto l’impatto ambientale, inquinando e sprecando il
meno possibile, con piccoli accorgimenti che conosciamo
a memoria ma che non sempre mettiamo in atto, tipo:
evitare gli sprechi d’acqua (chiudere il rubinetto mentre
ci si lava i denti, preferire la doccia alla vasca da bagno,
azionare le lavatrici e le lavastoviglie solo a pieno carico),
prediligere cibi a km 0 (si ridurrebbero le emissioni date
dal trasporto, dalla coltivazione e dagli imballaggi), usa-
re frequentemente biciclette e mezzi pubblici, muoversi a
piedi, abituarsi alla raccolta differenziata, prendere in con-
siderazione le energie alternative, utilizzare impianti ad alta
efficienza energetica (come gli elettrodomestici di ultima
generazione di classe A, o illuminazione a basso impatto,
per esempio a Led), semplici gesti che potrebbero miglio-
rare considerevolmente il luogo in cui si vive.
E’ sempre bene ricordare che il buon futuro si costruisce
anche da questo, vogliamo e possiamo contribuire a ren-
dere più vivibile la nostra terra, cercando di diffondere il
buon esempio tra noi e le generazioni future, con piccoli
accorgimenti, ma fondamentali, per la salvaguardia del
pianeta.
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Per festeggiare insieme i primi 5 anni di attività
invito la gentile clientela dal 1 al 24 agosto
presso il salone acconciature
in via Gonzaga, 18 a Novellara.
Nell’occasione sarà consegnato a tutti
un utile omaggio. VI ASPETTO!
I Nomadi, la band più longeva del panorama musicale
italiano, e secondi solo ai Rolling Stones nel mondo, lo
scorso giugno hanno celebrato 50 anni di storia con una
tre giorni di musica e appuntamenti a Cesenatico. Pro-
prio in Riviera nel 1963 inizio’ l’epopea nomadista con
“il complesso” ingaggiato per suonare un’intera estate a
Riccione, dove i Nomadi sono tornati nel 2003 per festeg-
giare i quarant’anni di carriera con un concerto in spiaggia.
A Novellara suonarono per la prima volta al molto fre-
quentato Club Pineta. Sempre qui, nel campo sportivo
hanno ricominciato nel luglio del 1990 con un memorabile
concerto, dopo due anni d’inattivita’ a causa di forti con-
trasti fra i membri del gruppo. Ed è qui che è avvenuta la
presentazione del nuovo cantante Cristiano Turato durante
il NomadIncontro del 2012, quasi a ribadire che a Novel-
lara ci sono le radici, nonostante tanti anni di successi e
concerti in ogni angolo d’Italia.
Nel 1983 i Nomadi si esibirono alla Festa dell’Unita’ nel
campovolo di Reggio per festeggiare il ventennale dell’at-
tività. In quell’occasione Augusto diede appuntamento
a tutti per la festa dei trent’anni e dei quarant’anni, ma
nessuno poteva immaginare che quella sarebbe stata la
sua ultima celebrazione decennale. Nel 1993 il trentennale
per uno strano scherzo del destino coincise con il grande
dolore per la scomparsa di Augusto frammisto agli stimoli
per l’inizio dell’era di Danilo Sacco. Come luogo per la
ripartenza fu scelto Levico, in Trentino, un altro luogo
simbolico dove agli esordi i Nomadi suonarono un’intera
stagione estiva.
A Cesenatico la band non poteva che ringraziare il pubblico
del traguardo raggiunto se non regalando tre giorni di con-
certi, proponendo i cavalli di battaglia storici assieme alle
hit piu’ recenti. Numerosi i nomi importanti della musica
italiana che hanno partecipato alla tre giorni, come Paolo
Belli, Enrico Ruggeri, Gianluca Grignani, Irene Fornaciari,
Dolcenera, e Omar Pedrini. A sorpresa nel concerto di
domenica è salito sul palco il premier Enrico Letta, grande
fan dei Nomadi.
L’happening è stato impreziosito dalla mostra dei dipinti
e dei disegni di Augusto curata da Rosy Fantuzzi, da una
mostra fotografica e dalla presentazione di ben tre libri:
“Ma che film la vita”, la biografia di Augusto curata da
Elena Carletti e Vittorio Ariosi; “Io Vagabondo, 50 anni di
Nomadi”, il romanzo della vita di Beppe Carletti scritto con
Andrea Morandi; e infine “Bila Nomade, e’ incominciata
così…” in cui Bila Copellini ripercorre i suoi cinque anni
con il gruppo attraverso vecchie fotografie.
“Con Augusto mai avremmo immaginato che i Nomadi
sarebbero riusciti a festeggiare i primi cinquant’anni di
attività musicale circondati dall’affetto dei suoi fan. Eppure
stasera siamo qui, a far festa anche nel nome di Augusto”
ha detto Beppe Carletti dando il via alle celebrazioni.
Mezzo secolo di Nomadi e di nomadismo, quindi. C’e’
da scommettere che non sara’ l’ultimo traguardo della
band novellarese: uscirà una raccolta celebrativa di vecchi
brani riarrangiati e un dvd dell’happening di Cesenatico.
Inoltre, Guccini ha scritto per loro una canzone celebrativa
intitolata proprio “Nomadi” che gioca un po’ sul significato
letterale e sul nome della band. Girano voci di una loro
possibile partecipazione al prossimo festival di Sanremo.
E infine, il regista Pupi Avati ha in mente di girare un film
proprio su di loro. Insomma, la storia continua.
Nomadi, 50 anni di musica
Mezzo secolo di nomadismo celebrato a Cesenatico con musica, eventi e presen-
tazione di libri. Una retrospettiva con tanti progetti in cantiere: un nuovo album,
un inedito di Guccini e un film di Pupi Avati sulla band
di Alessandro Cagossi
Una piazza piena, con soddisfazione il 15-16 giugno si
è organizzata la Notte Bianca con sfilata di moda orga-
nizzata dalla sapiente mente del CT9 con il supporto
di Novellara Viva. Con molto orgoglio, dopo la sosta
obbligata dell’anno passato, a causa del sisma, si è
voluto nuovamente essere presenti in Piazza, grazie ai
tanti volontari del CT9 si è allestito un’ottima struttura
che ha consentito ai partecipanti di poter cenare e
degustare piatti. Mentre Novellara Viva si è occupata
dell’allestimento delle varie vetrine e all’allestimento di
ornamenti per rendere le vie interessate più accoglienti
e vivaci, al fine di favorire un clima di festa.
I Commercianti stessi hanno manifestato grande
soddisfazione della buona riuscita della serata, dove,
aprendo i propri negozi fino alla mezzanotte, con tanti
prodotti esposti dentro e fuori dalle proprie vetrine
hanno riscontrato una buona risposta dalla cittadi-
nanza. All’interno della festa sono stati organizzati
svariati punti musica, che mettevano armonia ad
ogni latitudine della piazza e delle vie limitrofe, col-
laborazione proficua con la palestra NEW FITNESS
CLUB che con i loro ragazzi hanno ballato hip hop,
fatto zumba e tante altre attività. Grande soddisfazione
aver riportato le persone in piazza,complice anche il
clima ideale che ha favorito una forte affluenza da
via Veneto a Via Costa, passando da Via Cavour per
arrivare a Via Gonzaga, arterie che conducevano al
cuore della festa.
La due giorni si è conclusa con l’evento principale,
domenica 16 giugno, dove esercenti locali, grazie
a modelle e modelli hanno presentato le proprie
proposte tramite una vera e propria Sfilata di moda;
riscontrando un forte consenso da parte del pubblico
che in maniera appassionata è rimasta a godersi lo
spettacolo fino a tarda ora. Grande soddisfazione al
termine dell’evento, energia pura che, ci si auspica,
possa garantire altri momenti di svago in piazza a
Novellara.
Notte bianca e sfilata di moda
di Marcello Morando
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Gregorio Paltrineri sorride dopo l’argento nei 1500
stile libero, la sua ultima gara in programma al 50°
Trofeo Sette Colli a Roma. “Queste gare sono andate
bene. Mi sono allenato al meglio e sono soddisfatto,
impegnatissimo con il diploma, sotto esami e studi,
non mi aspettavo di più”. Due argenti sono il bottino
di Gregorio per questa prestigiosa manifestazione in-
ternazionale, sempre dietro all’ungherese Kis Gergo,
fianco a fianco nelle corsie, negli 800 e 1500 stile, si
sono misurati in belle prestazioni.
Quattro le gare in programma per Gregorio, nella
prima giornata, giovedì 13 giugno, nella sessione del
mattino con le qualificazioni dei 400 stile, piazzan-
dosi in 11^ posizione con 3’59’’98 entra per la finale
del pomeriggio che ha rinunciato perché impegnato
nella sua seconda gara, la finale diretta degli 800 sti-
le. E’ il primo argento ed arriva dopo una gara che
lo vede per tutta la durata, testa a testa con l’un-
gherese, chiudendo secondo in 7’58’’19. Sabato 15
arriva il secondo podio nei 1500 stile con il tempo
di 15’13’’29.
Gregorio Paltrinieri conquista
due argenti al Sette Colli
SPORT /NUOTO
di Anna Torelli
Per gli Internazionali d’Italia sono partite anche Ida
Taschini ed Erica Varini, con l’allenatore Gabriele
Bonazzi. Belle soddisfazioni per queste due nostre
atlete, che oltre ai netti miglioramenti cronometrici,
hanno centrato tutte e due le “Finali B” di venerdì po-
meriggio. Bravissima Ida, alla sua prima esperienza
al Sette Colli, impegnata nei 200 farfalla, si qualifica
in 2’20’’12 e nel pomeriggio centra il suo personale
con 2’19’’09 posizionandosi al 6°posto.
Non da meno la prestazione della veterana Erica
Varini, impegnata nei 400 misti, chiude in qualifica-
zione con un crono di 5’04’’23 e si afferma in finale
con 5’03’’23.
Notizia dell’ultima ora: Gregorio Paltrinieri è Campio-
ne del Mondo dei 1500 stile in vasca corta ad Istan-
bul, il 16/12/2012 con 14’31’’13,essendo stato squa-
lificato il nuotatore danese Mads Glaesner risultato
positivo alla sostanza del Levmetamfetamine (uno
stimolante) a seguito del controllo antidoping effet-
tuato il 14 dicembre scorso, al termine degli 400 stile
libero dell’11esima edizione dei campionati mondia-
Gregorio Paltrinieri
li. Di conseguenza la medaglia d’oro conquistata dal
danese nei 1500 stile libero gli viene tolta e Gregorio
Paltrinieri diventa campione del mondo.
Per terminare la stagione sportiva degli Esordienti
“A” e “B”, la società sportiva Uninuoto di Correggio
e Novellara, ha portato tutti gli atleti ai Campionati
Nazionali Giovanili UISP che si sono svolti allo Stadio
del Nuoto di Riccione dal 26 al 30 giugno, gareggian-
do per i “B” in vasca lunga da 50 metri e per gli “A”
vasca da 25 metri. Belle gare e molti personali da
parte del nostro gruppo e la soddisfazione di vedere
la nostra Sofia Morini, classe 2003 secondo anno Es
B, conquistare la medaglia d’argento nei 50 rana con
‘43’’45 e nei 50 stile sfiorare il podio arrivando quarta
per solo un paio di decimi. Molto bene Elisa Berselli
6^ nei 50 dorso ed 11^ nei 200 misti; Cristiano Brioni
e Davide Davolio, rispettivamente 7^ e 8^ posizione
nei 50 farfalla ed al 13° posto la staffetta 4 x 50 mi-
Sofia Morini sul podio ai Campionati
Nazionali UISP
di Anna Torelli
sta con l’inserimento di Matteo Michelini e Samuele
Lugli. Per gli Esordienti A ottimi risultati cronometrici
di Federico Fois che chiude l’anno con due personali
piazzandosi 5° nei 100 stile e 8° nei 200 misti; altri
due personali da Matteo Ceci 7° nei 100 dorso e 12°
nei 100 farfalla; 9^ posizione e personale per Matteo
Donelli nei 100 farfalla così come Soumaya Biyad che
si migliora nei 100 dorso.
Nota di merito per Gessica Ferroni che chiude la sta-
gione con un buon 7° posto nei 100 farfalla e 11^ nei
100 stile, sotto tono a causa di un incidente stradale
e ed il forzato fermo dagli allenamenti, che l’hanno
tenuta lontano dagli allenamenti per oltre un mese e
non è riuscita a disputare nessuna delle qualificazioni
della Federazione in programma.
Ora le meritate vacanze, a settembre, si riparte e si
ritroveranno insieme ad un collegiale di una settimana
sulle montagne del Trentino.
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Elisa Berselli e Sofia Morini, Esordienti B tesserate Uninuoto, hanno conquistato
due titoli regionali ed altri due podi alle Finali dei Campionati Esordienti Estivi
in vasca lunga svoltisi a Ravenna da lunedì 17 a mercoledì 19 giugno. Per
Uninuoto ben 10 atleti con 23 finali conquistate e quattro staffette. Molto bene
queste finali per Elisa Berselli, che sin dalla prima giornata di gare conquista l’oro
e titolo nei 200 dorso con 3’04’’21 vincendo con netto vantaggio sulla seconda,
il giorno dopo conquista l’argento dalla 5^ posizione di partenza nei 100 dorso
con 1’26’20, nella sua terza finale sale dal 12° al 9° posto nei 200 misti ed infine
7^ nei 400 stile. Altrettanto bene Sofia Morini, il primo giorno conquista un bel
bronzo nei 50 farfalla con ‘37’77 in una finale mozzafiato dove nell’arco di 7
decimi si è deciso il podio e martedì ecco il titolo regionale nei 200 misti con
3’02’’45 a soli tre decimi dalla seconda; quarta nei 100 rana e sesta nei 200 rana.
Medaglia di bronzo crono di 4’36’’52, per la staffetta 4x100 stile “Esordienti A”
composta da Giulia Alberghi, Martina Ponticelli, Gessica Ferroni e Elisa Carini,
quarte nella staffetta 4x100 mista. Grande prova di Federico Fois nei 400 stile,
dalla 16^ posizione sale al 5°posto con un ottimo 4’53’’56. Quattro finali regionali
per Davide Davolio impegnato nei 50 e 100 farfalla, 100 e 200 stile; tre finali
per Cristiano Brioni con netto miglioramento crono nei 50 e 100 farfalla e 200
misti; due finali per Matteo Ceci impegnato nei 100 e 200 dorso. Altri finalisti:
Samuele Lugli nei 200 rana, Matteo Michelini nei 200 dorso e Ruslan Iemmi nei
50 farfalla; classificati sesti Michelini, Lugli, Brioni e Davolio nella 4x50 mista
mentre squalifica per le femmine Da Pozzo, Morini, Berselli e Mainini. Prossima
settimana si chiude la stagione agonistica a Riccione con i Campionati Nazionali
UISP.
Elisa e Sofia Campionesse
FIN Regionali
Nella foto: Elisa e Sofia
di Anna Torelli
Si è conclusa con la tradizionale festa della scuola tennis, la stagione
tennistica 2012/13. Occasione per le premiazione degli atleti che si sono
distinti nei vari tornei, un piccolo gadget-ricordo per tutti i partecipanti,
l’immancabile foto e un piccolo ristoro. Questo il programma della gior-
nata, diretto come sempre dall’istruttore della scuola Paolo Tagliavini. Oltre
ai corsi della scuola tennis, vanno in vacanza anche le varie competizioni
a squadre, mentre i corsi adulti proseguiranno fino a fine luglio.
Il circolo tennis però è sempre attivo e prosegue, oltre alla normale
attività, anche con altre iniziative. Da segnalare il 20 e 21 luglio la tra-
sferta in quel di Valdagno (Vicenza) presso il locale impianto sportivo
“Meeting club”, società da anni gemellata con il nostro circolo. Da tempo
la collaborazione tra i due club è molto attiva e si fortifica sempre di
più. In corso di svolgimento anche un interessante torneo a squadre
che vede iscritte otto formazioni, tra queste anche quelle di circoli amici
come Fabbrico, Correggio, Carpi e Rio Saliceto. Sportivi che ogni volta
vengono invitati rispondono sempre presente dimostrando impegno ed
entusiasmo. Buona la partecipazione del pubblico nelle serate di gara,
lunedì, martedì e giovedì, con un ricco buffet sempre a disposizione per
giocatori e spettatori, gentilmente offerto dal circolo. Un modo piacevole
per trascorrere serenamente e in compagnia queste serate estive.
Arrivederci quindi a settembre per la ripresa delle attività con tanti obbiet-
tivi e nuove motivazioni. Il consiglio direttivo, insieme allo staff tecnico
augurano ad atleti ed appassionati buone vacanze.
Si ricorda che per informazioni su corsi, lezioni individuali e prenota-
zione campi si può telefonare al tel.0522-653026 .
Giorgio Pagliani
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Tutti i nati nell’anno 1973 si tro-
veranno per una cena in compa-
gnia presso il multiristorante “LA
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giorno 13/09/2013 alle ore 20,30
con intrattenimento musicale.
Per info Luisa cell. 347/4526317
Barbara cell. 342/3769310
Chi vuole partecipare è prega-
to di dare adesione contattando
personalmente il ristorante al n.
0522/663508.
Con la sentenza n.103 del 22 maggio 2013, la Corte
Costituzionale ha finalmente ripristinato una situa-
zione quanto meno anomala creatosi nell’intrigato
mondo delle leggi italiane, e che perdurava da qualche
anno, ossia da quando nel 2010 il legislatore italiano
recependo una serie di obblighi derivanti dall’ap-
partenenza alla Comunità Europea, sospendeva di
fatto la possibilità per i privati cittadini di rivalersi nei
confronti di quei costruttori edili che non svolgevano
correttamente il proprio lavoro, non rispettando quindi
i requisiti acustici passivi, magari in ossequio a logiche
di risparmio sui materiali utilizzati, sempre a discapito
del singolo malcapitato non esperto in materia.
Oggi con questa storica sentenza, la Corte Costituzio-
nale ha finalmente riaperto la possibilità sacrosanta
per tutti gli acquirenti di immobili, di procedere le-
galmente nei confronti dei venditori di appartamenti
e case, che hanno costruito senza rispettare la legge
che impone il rispetto di requisiti acustici negli edifici.
Norme – acustica: giustizia è fatta!
di Paolo Bigi
Perché il comfort derivan-
te da ambienti ragione-
volmente silenziosi, è un
diritto e tutti dovrebbero
pretenderlo. Ancora oggi
sono tanti e troppi i co-
struttori edili che operano
e costruiscono senza il
minimo rispetto delle ele-
mentari norme di buon
senso di “posa in opera”
di materiali certificati e idonei a consentire il giusto
comfort al futuro proprietario di un immobile. Con
questa sentenza è stata sconfitta la lobby dei grandi
costruttori, che a mio parere in qualche modo era
riuscita a condizionare il panorama legislativo italiano
in materia di acustica, già debole soprattutto in materia
di sorveglianza a rispetto.
Welfare, politiche sociali e assistenziali del territorio,
sono stati gli argomenti trattati Venerdì 31 Maggio
2013 al Circolo Ricreativo Novellarese.
Sono intervenuti Sindaco di Novellara, il Segretario
Provinciale F.P. CGIL e la Segretaria SPI CGIL di
Reggio Emilia.
Molto sentito è stato il momento in cui il segreta-
rio Lega SPI CGIL di Novellara, Giuseppe Crociati
ha premiato, con la consegna di una targa, i nostri
compagni e collaboratori Matilde Salsi, Athos Faietti,
Giovanni Rossi, per il lavoro svolto, in tanti anni di
attività e per il modo in cui tuttora collaborano con
sincero orgoglio, quando necessita la loro collabo-
Pensionati in festa al Circolo Ricreativo
razione.
Verso le ore 19,00 è iniziata la cena per tutti i presen-
ti offerta dallo SPI.
In seguito la serata è stata allietata dal piano bar,
dove si è respirata aria anni 60, in cui vari gruppi si
sono esibiti in twist e musiche varie, forse senten-
dosi ancora come quando di anni ne avevano venti.
Un grazie di cuore a Miro e alle sue collaboratrici, per
l’impegno profuso nella preparazione della cena e
del servizio svolto in cucina.
Un ringraziamento speciale a chi si è impegnato
come sempre, senza riserve, nel l’organizzazione
della festa, per offrirci questa piacevole serata.
di SPI- CGIL di Novellara
13. 13
Lettera al giornale
Il fabbricato di via A.Costa
In merito al Vostro articolo pubblicato nel mese di giu-
gno 2013 che evidenziava la situazione di abbandono
e di problematiche di degrado dello stabile ubicato
all’inizio di via Costa lo scrivente Comando di Polizia
Municipale comunica che nostri operatori hanno
provveduto ad effettuare diversi sopralluoghi presso
tale edificio e ogni volta hanno provveduto a redigere
regolare comunicazione agli Uffici Competenti per i
prosegui di competenza.
Nello specifico l’ultimo sopralluogo effettuato risale al 05
Giugno 2013 nel quale si richiedeva all’Ufficio Tecnico
Edilizia Privata l’emissione di Ordinanza per la MESSA
IN SICUREZZA E RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI
IGIENICO/SANITARIE del fabbricato; Ordinanza che
veniva redatta nello stesso giorno. Altri sopralluoghi
sono stati eseguiti anche negli anni passati sempre con
il fine di rendere sicuro lo stabile non solo dal punto di
vista strutturale ma anche igienico sanitario.
Pertanto siamo a sottolineare che la Polizia Municipale
di Novellara, in pieno accordo con gli altri Uffici Comu-
nali, è sempre attenta alle problematiche come quelle
descritte nel vostro articolo sempre nel rispetto delle
normative e delle leggi vigenti.
Cordiali saluti
Comando Polizia Municipale di Novellara
------ ------ ------
La mia idea per sostenere il Portico
Spett. redazione vorrei sottolineare che il mensile il
Portico che ha una tradizione ormai ultra decennale,
attualmente come altri settori sente la crisi che ha colpito
molte ditte oggi in difficoltà e che per questa ragione se
prima sponsorizzavano, si sono ritirate o hanno ridotto
il loro contributo.
Il Portico a mio modo di vedere è importante: qua-
si tutta la popolazione se ha un evento, una foto, ne
chiede la pubblicazione sul mensile novellarese. La
mia idea sarebbe che le associazioni dei volontari a
Novellara (circa 90), Partito Democratico, Amministra-
zione Comunale, e altri gruppi potrebbero contribuire
stanziando 100/150 euro cadauna così come si po-
trebbe prevedere nell’ambito della Festa del Pesce una
serata a sostegno del Portico.
Abbiamo perso anche Novellara Notizie e quindi sono
del parere che il Portico debba sopravvivere poichè ci
informa e ci tiene aggiornati su quanto succede nel
nostro comune.
Cordiali saluti Massimo Pacchioni
La foto del mese
Nella foto: la signora Branchini Ivana Crotti, appassionata di piante grasse
mostra orgogliosamente il suo esemplare di cactus, che da 17 anni fiorisce
regolarmente ogni anno. Quest’anno ha battuto il record di fioritura con ben
50 boccioli.
Sostenete il Portico versando
sul C/C 1412105
Banca Popolare Emilia Romagna
agenzia di Novellara
IBAN - IT45M0538766400000001412105
o presso la nostra sede
in viale Montegrappa, 54.
UN GRAZIE A TUTTI NOVELLARESI
Pubblichiamo di seguito un secondo elenco di sottoscrittori a favore del Portico,
precisando che la somma raccolta al momento in cui scriviamo è pari a euro 5.405
Continua il sostegno al nostro giornale
Lusetti Laura e Giovanni
Bacchi Carlo
Fontanesi Federica
Rettifica Fratelli Corghi
Pavarini Edie
Baccarini Rosolino
Circolo Ricreativo Novellarese
Bellini Omero
Ariosi Vittorio
Verza Luciana
Scuola Materna Lombardini
Erboristeria San Francesco
Manfredotti Remo
Franchi e Rondini
Paroli Mario
Ferrari Fiorenza e Cristian
Crotti Gianni
Kaplanova Lidie Subazzoli Silvano
Ciroldi Sergio
Melli Marisa
Santachiara Anna
14. 14
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Fin dai primi istanti il cortile si è riempito di giovani
e amici provenienti da molti paesi vicini, attirati dal
prestigio degli ospiti e dal successo dei due prece-
denti incontri. Ed ecco, si spengono le luci: un video
attrae subito l’attenzione dei presenti che, ammirati,
osservano il corpo di ballo di AltrArte, un’associazio-
ne che offre la possibilità, ad adulti e ragazzi normo-
dotati e a portatori di handicap, di esprimersi attra-
verso la danza e la recitazione. La loro esibizione ha
saputo certamente toccare i cuori di tutti. I ballerini,
guidati da Rita Croce, sono ragazzi di tutta la provin-
cia; ma grande è stata l’emozione quando sul palco
abbiamo avuto la possibilità di vedere anche alcuni
nostri amici, quali Marco Pantaleoni, Nora della Casa
di Carità di Novellara e Tamara Signorelli.
Lo spettacolo è poi proseguito con l’intervista a
Simona Atzori, danzatrice, scrittrice e pittrice lom-
barda, priva dalla nascita degli arti superiori. Claudio
Arrigoni, giornalista blogger del Corriere della Sera,
ha intervistato l’artista. Si è subito creata un’atmosfe-
ra quasi famigliare data dalla splendida naturalezza
di Simona e dalla simpatia di Claudio. Partendo dal
libro da poco pubblicato “Cosa ti manca per esse-
re felice?”, Simona ci ha fatto sorridere e riflettere
condividendo con noi parte della sua vita, l’impor-
tanza della figura materna, le difficoltà e le gioie che
la sua unicità le ha fatto vivere. Ha trasmesso a tutti
Non c’è due senza tre
un messaggio semplice ma fondamentale: noi sia-
mo preziosi così come siamo, coi nostri limiti e i
nostri pregi. Come negli scorsi appuntamenti non si
è fatta attendere la partecipazione del pubblico che
ha posto diverse domande a Simona e si è lasciato
coinvolgere da Claudio Arrigoni, cantando e ripeten-
do i gesti, nel linguaggio dei segni, sulle note di “True
colors” di Cindy Lauper.
Ancora una volta abbiamo potuto infine godere della
voce di Martina Debbia che ha voluto salutare tutti
noi cantando “Over the rainbow” , accompagnata da
Marco Guidorizzi.
La partecipazione alle tre serate ha ripagato tutti
i giovani della fatica nell’organizzare e nel rendere
concretamente possibile questo evento. Ci si avvia
ora alle entusiasmanti giornate di venerdì 5, sabato
6 e domenica 7 luglio, in cui si svolgeranno in Piazza
Unità d’Italia una serie di tornei sportivi aperti a tut-
ti i ragazzi. Oltre ai “classici” Beach Volley, Splash
Volley, la “Gabbia” 3vs3, e Blisghetto, quest’anno
l’offerta di divertimento si arricchisce con tornei di
Basket 3vs3, Basket in carrozzina, Dodgeball e con
la possibilità di provare l’arrampicata su parete.
Per tutte le informazioni visitate il sito www.sporte-
ben-essere.it, la pagina facebook o contattate diret-
tamente i numeri 3485591048 e 3485718972: le
iscrizioni sono già aperte!!
I ragazzi di Sport&Ben-Essere
foto Ferdinando Corradini
Lo scorso giovedì 20 giugno si è concluso nel cortile della Rocca di Novellara la
serie di appuntamenti organizzati dai ragazzi di Sport&Ben-Essere. L’evento ha
visto come protagonista Simona Atzori e assieme a lei molti altri amici che hanno
reso la serata unica e indimenticabile.
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Uno degli scopi più importante che il CAI (Club Al-
pino Italiano) di Novellara si propone di raggiungere
è la sensibilizzazione di giovani e giovanissimi al fa-
scino della montagna; tale sensibilizzazione si vuole
conseguire attraverso un coinvolgimento vivace e
attivo, ludico ed emotivo, esperienziale e creativo,
che non si esime dall’associare a obiettivi formati-
vi naturalistici una loro contestualizzazione storico-
geografica. È in tale ottica che lo scorso 9 giugno si
è realizzata l’uscita al caposaldo austro-ungarico del
Nagià-Grom 1914-1918 (Mori in Val di Gresta , TN).
Annalisa, Chiara, Devid, Fabian, Federico R, Federi-
co V, Filippo, Ivan, Leonardo, Luca, Matteo, Nicola,
giovani studenti della Scuola Media”L. Orsi” di No-
vellara, hanno partecipato all’uscita, portando con
sé quell’entusiasmo e quella freschezza che, spero,
anche voi lettori possiate riconoscere in quanto se-
gue, loro testimonianza:
«Domenica 9 giugno con il CAI di Novellara e l’esper-
to James Garimberti siamo andati ai piedi del Mon-
te Nagià Grom. Con una “passeggiata” di tre ore, in
mezzo a grotte, camminamenti e trincee della Prima
Guerra Mondiale, abbiamo raggiunto la cima.
Lì, insieme a tre simpatici e vispi alpini, abbiamo
percorso la fitta ragnatela di caverne e gallerie, dove
i soldati si appostavano a difendere il confine austro-
I ragazzi e il CAI di Novellara al Nagià Grom
Senza sentir fatica abbiamo scalato la montagna e raggiunto la cima; toccando il
cielo con un dito, guardando “gli orizzonti”, ci siamo stupiti.
di Annalisa Veronesi e i ragazzi
ungarico da un attacco italiano, il cui fronte era posto
sulle vicine pendici del Monte Altissimo, oltre la zona
contesa, la Valle di Loppio.
Poiché in quegli avamposti non c’è mai stata una
vera e propria battaglia, abbiamo potuto trovare, a
distanza di cent’anni, perfettamente conservati, ga-
vette, picconi, caricatori di fucili, schegge di granata
e frammenti di bombe. E dentro le grotte piccoli forni
con tegami ancora accanto.
E questo è stato il bello, trovare tutto in ordine e con-
servato come se i soldati fossero andati a farsi una
passeggiata; sembrava proprio che il tempo si fosse
fermato, sembrava proprio di poter aspettare il rien-
tro dei fanti per far con loro una partita a carte, un
giro di morra, bevendo nelle gavette un po’di caffè,
ma... così non è stato, un improvviso temporale ci
ha riportati al presente, ci ha fatto scendere dal mon-
te e riprendere la linea del tempo.
Piano piano è tornato il 2013.
Ma noi ragazzi sappiamo che là, sul Nagià Grom, il
tempo è ancora fermo, che le lancette sono bloccare
sul ’14, sul ’18 e da lì non si spostano. È la storia
che lo insegna, ma non quella scritta sui libri, fatta di
date e nomi altisonanti, ma quella scritta nel cuore e
nelle emozioni. Quella che abbiamo saputo leggere
a Nagià Grom».
Il nostro concittadino dopo aver superato tutte
le selezioni nazionali sui migliori percorsi nazio-
nali, è stato convocato nella squadra nazionale
Senior Agis che ha partecipato ai campionati
europei a squadre di golf tenutisi a Costa Nava-
rino in Grecia dal 24 al 29 giugno.
Hegoburu Jean Christian si è inoltre distinto
vincendo la classifica come miglior giocatore
in assoluto.
Per onor di cronaca la squadra italiana è giunta
2° lordo e 10° netta.
Gli facciamo i complimenti e un in bocca al lupo
per la finale internazionale che dovrà disputare
a Bogogno (Novara) a fine ottobre.
Golf: Hegoburu
Jean Christian
sul tetto d’Europa
Novellara “fucina di campioni”.
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Nella cornice dello spettacolare
“Institute du judo”, vero tem-
pio dello sport francese si sono
svolti il mese scorso i campionati
d’Europa di Judo della categoria
Master. Nella rappresentativa
italiana, forte di una trentina di
atleti vi era anche il reggiano An-
drea Aldini che gareggiava nel-
la categoria M3 peso 81 kg. La
gara si preannunciava subito in
salita data la numerosità dei par-
tecipanti e il livello decisamente
elevato. Andrea Aldini passava
il turno e doveva affrontare il
primo atleta della rappresenta-
tiva francese Balland, il quale
veniva liquidato in 30 secondi
per ippon, il ko della boxe, Se-
conda sfida, l’avversario svizzero
è mancino, e Andrea i mancini
li soffre, ma stavolta nulla è sta-
to lasciato al caso, si è allenato
molto in palestra con i suoi atleti
mancini, fra cui anche il nazio-
nale albanese Igli Ramosacaj e
dopo essere passato subito in
vantaggio, dopo un minuto cir-
ca, altro ippon per il coach del Judo club Novellara. Quarti di finale con l’atleta
della nazionale serba Milan Bodgic, uno dei favoriti alla vigilia. Aldini non da
nulla per scontato, attacca ed è incisivo e si porta in vantaggio dopo una trentina
di secondi. Passa un altro minuto dove l’azzurro pressa l’atleta serbo, il quale
tenta una contro tecnica, Aldini ne approfitta e lo inchioda al suolo in immobiliz-
zazione e lo costringe alla resa. Semifinale con il brivido con lo sloveno Bogdan
campione d’Europa in carica, arrivato a Parigi a difendere il titolo. Andrea sa che
l’avversario è più forte ma non c è nulla di scritto. Infatti dopo circa 10 secondi
Aldini tenta il colpo gobbo, un ippon seoi nage a sorpresa proietta lo sloveno ai
bordi del tappeto. La giuria dopo lunga consultazione decide di assegnare ad
Andrea mezzo punto, anziché un ippon liberatorio e inizia un incontro diffici-
lissimo, dove l unica arma dello sloveno è la forza fisica che impone sull’atleta
nostrano. Alla fine le sanzioni consentono a Bogdan di accedere alla finale per
l’oro e relegare l’atleta reggiano alla finalina per il bronzo. 3 ore di attesa prima di
questo incontro dove ci si concentra e si prepara per il gran finale. Tensione alle
stelle e alle 16.00 Andrea Aldini viene chiamato per la finale. Parte deciso e dopo
solo 8 secondi Andrea porta a casa un preziosissimo bronzo con l’esultanza
degli italiani, peraltro numerosi sugli spalti, e la rabbia dei cugini transalpini per
la figuraccia rimediata.
SPORT / JUDO
Andrea Aldini bronzo in Europa
Ha ottenuto il 3 posto ai campionati europei di categoria a
Parigi il mese scorso.
Rubrica mensile di musica a cura di Luca Lombardini
“Sigur Rós Announce New Album
Kveikur”…. Mi accingo quindi
a reperire tutte le informazioni
possibili su questo nuovo lavoro
di questo fantastico gruppo. Li
seguo sin dagli esordi, la loro mu-
sica particolarissima mi ha sempre
colpito, nel caso del nuovo lavoro,
sembra che abbiano messo il loro
orologio musicale indietro un bel
po, quasi agli esordi. In rete si legge che la dipartita del tastierista che ha un
nome impronunciabile, tale Kjartan Sveinsson, abbia dato nuovi stimoli al
terzetto rimasto. Dopo le atmosfere ambientali di Valtari, il disco precedente
a questo, ecco i colpi profondi del primo minuto di “Brennisteinn”, il sound
che pervade tutto il disco, assume un aspetto metaforico e simbolico, quasi
a significare che i Sigur Rós siano in fase di trasformazione da un oggetto
inanimato in uno “vendicativo”. Da lì in poi, i Sigur Rós sono pienamente
impegnati a sottolineare testare il loro sound. Ogni volta che il basso distorto
affonda nella title track, suona come si sta cercando di perforare petrolio dal
fondo dell’oceano, non dimentichiamo questo è un gruppo che fa canzoni di
10 minuti con la voce da quasi elfo da un ragazzo che indossa una giacca con
le frange e suona la sua chitarra con un archetto da violoncello. È un disco
che segna una spaccatura dai precedenti lavori, segnando di fatto il divincolarsi
dal sound dei primi lavori “pioneristici”. È fantastico come tutti gli altri. Per chi
volesse, il 26 luglio suonano a Ferrara sotto le stelle.
Elio e le storie tese. “Album Biango”. Dopo
5 anni ecco un nuovo lavoro di Elio e le storie
tese. Anche in questo caso, come per tutti i loro
lavori precedenti, mi sento molto incuriosito da
questo nuovo cd e mi accingo all’ascolto, an-
che dopo aver letto una intervista a Faso, uno
dei cinque (o sei?) componenti su una rivista
di settore musicale. Sono rimasto colpito da
qualche passaggio dell’intervista relativamente
alla ricerca di tutto il gruppo di tornare un
pochino alle basi musicali tecniche che hanno dato la fama al gruppo stesso.
Quindi … a parte i testi a volte molto divertenti, la musica la fa da padrone.
Tecnicamente lo sapete anche voi, loro sono davvero dei maestri, polistru-
mentisti eccelsi. Se poi mescoliamo a questa tecnica elargita nelle tracce, i
testi di Elio, cantati alla sua maniera, siamo di fronte (anche stavolta) ad un
lavoro ben fatto, sotto tutti i punti di vista. Tra le mie preferite, “A piazza San
Giovanni” e soprattutto “Reggia” e “Come gli Area”, la prima per il testo cantato
da Eugenio Finardi e la seconda e la terza perché sono suonate con gli Area
stessi, ma anche le altre non sono da dimenticare, anzi io non ne scarto una,
. Questa volta, in realtà, a dispetto degli altri lavori, non si può scartare nulla,
è un disco davvero ben fatto e con vari episodi che spaziano dal soul al rock,
e con suoni che a volte riportano un po la memoria agli anni 80. Veramente
ottimo. Sentite l’intro di “Il ritmo della sala prove” … a parte tutto, è un disco
strutturato per bene e ottimamente suonante. Consigliatissimo.
17. 17
CI TROVIAMO SULLA PROVINCIALE PER REGGIOLO.
Rubrica a cura di “Gente di Canile”
via Valle, 104 Novellara (RE)
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Orari: tutti i giorni (Domeniche e festivi
compresi) dalle ore 08,00 alle ore 14,00.
Se desideri adottare un peloso, sei invitato a
visitare il Canile Intercomunale di Novellara
dove troverai sicuramente l’amico che cerchi.
Anche in questo numero presentiamo alcuni
degli splendidi ospiti che ancora aspettano una
famiglia “vera” di cui fare parte:
FULL: anziano segugio del 1997 di taglia
medio piccola. E’
tranquillo e timido,
molto coccolone. In-
fatti, quando capisce
che lo puoi riempire
di coccole, si avvi-
cina discretamente
a chiederle. Buo-
no sia con i maschi
che con le femmine
perchè sottomissivo
anche con loro.
SUSY: dolcissima cagnolina di taglia media,
classe 2009, tenden-
zialmente dominan-
te con le femmine.
E’ arrivata in canile
incinta; ora che i suoi
piccoli sono stati tutti
adottati, anche lei
cerca casa! E’ abitua-
ta a vivere all’aperto
ma anche in casa è
molto brava; ha imparato ad andare a guinza-
glio, dimostrandosi molto ubbidiente.
TOBY:
splendido pasto-
re malinois, classe
2002.
Buono con le per-
sone, sa andare a
guinzaglio e accetta
volentieri le coccole;
è anche molto gio-
cherellone!
Rubrica a cura della dott.ssa Roberta Bocedi
Soprattutto in estate quando le temperature fa-
cilmente raggiungono e superano i 35°C-36°C
occorre proteggere i nostri animali dal calore
eccessivo. Il “colpo di calore” (ipertermia) rap-
presenta sempre un’emergenza che richiede
trattamento immediato. Poiché cani e gatti non
sudano, se non in minima parte attraverso i cu-
scinetti plantari, non sono in grado di tollerare
le alte temperature ambientali tanto quanto gli
esseri umani. Il loro “sistema di raffreddamen-
to” è basato sullo scambio di aria attraverso la
respirazione a bocca aperta. In questo modo
fanno uscire aria calda dal corpo ed assumono
aria fresca dall’ambiente. Quando però la tem-
peratura esterna è simile o uguale alla loro tem-
peratura corporea (38°C-39°C) questo mecca-
nismo non funziona più, non riescono più a rin-
frescarsi e la temperatura corporea inizia a salire
(come quando si ha la febbre). Così è soprattut-
to d’estate che si creano situazioni che possono
predisporre ad un colpo di calore e che andreb-
bero perciò prevenute. Tra queste: lasciare gli
animali nella macchina chiusa al sole, anche se
con i finestrini aperti; far fare esercizio fisico ec-
cessivo nelle ore più calde della giornata; fargli
indossare la museruola in giornate molto calde;
lasciare gli animali confinati per ore su cemento
o simili, senza un riparo dal sole e senza acqua.
Alcuni categorie di animali poi, come gli anzia-
ni o i cuccioli, o quelli sovrappeso, o quelli ap-
partenenti a razze brachicefaliche (con il muso
schiacciato) o che hanno patologie polmonari o
cardiache sono ancora più vulnerabili.
Come ci accorgiamo che c’è qualcosa che non
va? Potremmo trovare il cane che ansima esa-
geratamente a bocca aperta, con la lingua e le
mucose dell’interno della bocca di color rosso
vivo. La saliva diventa più densa ed il cane può
anche rimettere. La temperatura corporea di-
venta molto alta, 40°C-43°C, l’animale può es-
sere debole, barcollare ed avere anche diarrea
con sangue. Se la situazione continua a peg-
giorare ed il cane, o gatto, non viene soccorso
può collassare, avere crisi convulsive e morire.
Questo avviene perché quando la temperatura
corporea supera certi livelli si ha un danno a li-
vello cellulare e d’organi irreversibile.
Se in una calda giornata estiva doveste trovare
il vostro cane o gatto in queste condizioni, oc-
correrà portarlo velocemente dal veterinario o,
se non è possibile farlo immediatamente, cer-
care di rinfrescarlo il più velocemente possibile.
Per far ciò lo si può mettere in una vasca piena
d’acqua fredda (non ghiacciata, il troppo fred-
do può addirittura peggiorare la situazione) per
un paio di minuti o spruzzarlo con il getto della
doccia e poi metterlo davanti ad un ventilatore.
Anche mettere asciugamani bagnati con acqua
fredda sulle zampe, attorno alla testa e a livello
di ascelle ed inguine aiuta a raffreddare il corpo.
Occorre poi monitorare la temperatura rettale
e smettere con le procedure di raffreddamen-
to una volta che la temperatura scende sotto
i 39,5°C. A questo punto occorrerà asciugarlo
bene per evitare di ritrovarci con il problema op-
posto ed andare incontro ad ipotermia. Quando
il cane inizierà a riprendersi gli si potranno offri-
re piccole quantità di acqua fresca da bere.
Purtroppo l’ipertermia può causare danni ed
avere conseguenza che possono manifestarsi
dopo ore o giorni dall’evento, aggravando la
prognosi per l’animale.
Perciò è importante ricordarsi sempre che
quando fa molto caldo i nostri animali devono
poter avere la possibilità di un riparo all’ombra
ed acqua fresca a volontà.
Proteggere dal caldo
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Agosto 2013
SABATO 10 AGOSTO
ore 19,30 Apertura ristorante
ore 21,00 Ballo liscio con orchestra
GIANFRANCO AZZALI
DOMENICA 11 AGOSTO
ore 19,30 Apertura Ristorante
ore 21,00 Ballo Liscio con L’orchestra spettacolo
LUCA ORSONI
MERCOLEDÌ 14 AGOSTO
ore 19,30 Apertura Ristorante
ore 21,00 Ballo Liscio con l’orchestra
LUCA BERGAMINI
GIOVEDI 15 AGOSTO
ore 12,00 Pranzo di Ferragosto
ore 19,00 Apertura Ristorante
ore 21,00 Ballo Liscio con L’orchestra
“PIETRO PATTACINI “
ore 23,00 Chiusura festa con Fuochi Artificiali
Tutte le sere funzionerà lotteria con ricchi premi e bar.
Al ristorante menù tradizionale e a base di pesce.
Precisiamo intanto il concetto di “scadenza”, definibile come
termine minimo di conservazione (TMC), ossia la data fino
alla quale il prodotto mantiene le sue proprietà specifiche in
adeguate condizioni di custodia: nel nostro caso è preferibi-
le un luogo fresco (ma non freddo come il frigo, nel quale è
bene riporre la nostra amica solo in previsione della bevuta) e
buio poiché luce e temperatura hanno influenze di una certa
rilevanza su cui ora non sto a dilungarmi. Ora che abbiamo chiarito la nozione
scendiamo nel dettaglio, ricordando che esistono birre diversissime fra loro, im-
postare un discorso specifico senza scrivere un libro è praticamente impossibile.
Scartiamo subito le cosiddette “birre da discount” e altri famosi marchi commer-
ciali alla stregua di queste ultime, prodotte industrialmente con frequenti usi di
componenti e trattamenti chimici per accelerarne la produzione, conservanti e,
non raramente, anche coloranti.
Veniamo ora a noi: innanzitutto è bene sapere che una birra non conclude il
suo “ciclo vitale” con la chiusura di una bottiglia, di un fusto o di una lattina che
comunque, eccetto rari casi di difetto, la rende ermetica e inattaccabile da bat-
teri esterni, al contrario, continua a maturare e modificarsi. In media una birra
artigianale di gradazione alcolica non superiore a 9-10%Vol inizierà a cambiare
dopo circa un anno dall’imbottigliamento, che tali alterazioni siano positive o
negative dipende dal prodotto, in ogni caso bere birra scaduta non lede la salute
del consumatore, tutt’al più potrà nuocere al palato ove aromi e sapori risultas-
sero intaccati.
In generale quindi meglio consumare il prodotto a distanza di pochi mesi dalla
sua produzione ed eventualmente confrontarlo con un suo “alter ego” un po’
più invecchiato; fanno eccezione le trappiste belghe e le Barley Wine britanniche,
pensate per una maturazione in bottiglia variabile dai 2 ai 5 anni, mentre alcune
Lambic possono invecchiare dai 13 ai 15 anni, per non parlare di certe birre
liquorose, vi lascio immaginare!
Insomma, chi beve buona birra non sbaglia mai e per concludere vorrei ispirarmi
al motto di Andrew Zimmern: se vi sembra buona... Bevetela
Birra scaduta: bere o non bere?
Questo è il problema...
“IN VINO VERITAS... IN CERVESIO FELICITAS”
Può sembrare una scontatezza, ma vale la pena di spendere più di un
pensiero su questo dubbio amletico non estraneo anche ai più esperti.
di Erik Cantarelli
19. 19
Dopo le speranze e le delusioni della Repubblica Reg-
giana, della Repubblica Cisalpina, della Repubblica
Italiana e del Regno d’Italia, il 15 luglio 1814 i modenesi
corsero curiosi in strada ad applaudire il nuovo duca,
iniziatore di una nuova dinastia che era ormai estense
a metà. Francesco IV (1779-1846), infatti, era nato
dall’arciduca Ferdinando d’Asburgo Lorena e da Maria
Beatrice d’Este, unica figlia di Ercole III e quindi erede
del ducato di Modena e Reggio. I cronisti lo descrivono
miope, curvo nelle spalle, alto e aveva un gran nasone
che lo qualificava inconfondibile discendente di Casa
d’Este. Era in “poverissimo stato di fortuna, in contegno
umilissimo, ed in misera uniforme di generale austriaco,
usata, indecentissima, senza seguito di cavalli, carrozze,
servi, perché pitocco...”.
Lunedì 18 settembre 1815 alle 9.30 arrivarono a No-
vellara i nuovi sovrani. Furono accolti con calore dalla
Comunità, dal clero e da “molto popolo”. Visitarono gli
uffici in Rocca, le scuderie, la chiesa di Santo Stefano,
l’ospedale, la chiesa dei cappuccini, il Santuario della B.V.
della Fossetta, il Convento dei gesuiti e il Casino di Sotto.
Alle due ripartirono per Reggio accompagnati dai mem-
bri della Comunità fino al Casino di Sopra. Nel discorso
della corona, Francesco IV d’Asburgo-Este annunciò a
tutto il popolo la volontà di attuare un programma di
“buon governo” repressivo, i cui punti principali erano:
1) il favorire la religione e i suoi ministri; 2) dare credito
alla nobiltà; 3) rinvigorire l’autorità del sovrano;
4) semplificare la procedura per i delitti difesa maestà;
5) distribuire gli studenti in diverse sedi; 6) vigilare
sulla stampa e impedire il diffondersi dei libri “cattivi”.
Durante l’estate, piogge insistenti e particolarmente
abbondanti provocarono prima la piena dei canali che
attraversarono Novellara e, poi, la rottura degli argini.
Estese superfici furono coperte , per molti giorni, dalle
acque. I danni alle coltivazioni furono ingenti. Soprat-
tutto al frumento prossimo al raccolto. Il cattivo tempo
interessò anche altre regioni italiane. La carenza di der-
rate, sospinta dalla speculazione, si fece sentire in tutto
il ducato. I prezzi del grano salirono alle stelle. Prezzi
proibitivi per i poveri che di soldi ne avevano pochi. La
povertà non tardò a manifestare nella comunità il suo
volto. Una folla di poveri, tanti, invocarono nel cortile
della Rocca, lavoro e pane. Per alleviare la sofferenza
di questi infelici la Congregazione di Carità del Comune
organizzò la produzione e la distribuzione di minestre
di riso del peso di 300 once (Kg.8,1) al prezzo di sei
centesimi. Il prezzo fu poi ridotto a cinque centesimi,
Dalritornodell’AquilaEstensealTricolore/1
Quarantacinque anni di sofferenze e di privazioni
di Sergio Ciroldi
per una minestra di 280 once (Kg. 7,560). Ma dove
trovare i soldi, si chiedevano i poveri. E nessuno dava
loro lavoro. Il canonico V. Davolio, insigne storico, ha
scritto nelle sue Memorie Istoriche:” I poveri per molti
giorni oltrepassarono i quattrocento. Scendevano dalla
montagna in folle, chiedevano , giorno e notte, pane e
lavoro”. Questa situazione durò fino a febbraio dove
si ebbe una contrazione dei pasti. La famiglia dei Car-
bonieri e dei Terzi Rizzati di Campagnola, mossi dalla
volontà di alleviare le loro sofferenze, elargirono a tutti
quelli che bussavano alla loro porta, tre centesimi. Ogni
giorno per tutto il periodo di carestia.
Il 19 e 20 febbraio 1816 circa trecento affamati si
portarono in Rocca con i loro sacchi per avere dalla Co-
munità un po’ di grano. Il Davolio scrisse che “gridando
e tumulando” chiedevano al podestà conte Giovanni
Zuccardi Grisanti, un po’ di grano. Furono arrestati e,
poi, rilasciati il giorno successivo.
La carestia si prolungò per tutto il 1816. Il canonico don
Davolio racconta che “si vedevano contadini, agricoltori,
artigiani e casanti cadere ai piedi sfiniti dalla fame”.
E poiché nessuno faceva la carità o dava del lavoro,
rimanevano oziosi e dolenti con le loro spose e figli. Dor-
mivano nelle stalle, nei fienili o sotto i portici del paese.
Come è potuto accadere tutto ciò? Nel 1816 non c’era-
no state esondazioni o altre calamità. Il maestro Luigi
Beccaluva, presentò alla Comunità riunita una relazione,
molto dettagliata, sulla situazione economica del paese.
Era corredata dai seguenti dati: delle 15.400 biolche (1
biolca = 2922,25 m2) che costituivano l’intero territorio
del Comune, 6.150 (ex Gonzaga) furono vendute da
Napoleone a dei francesi, 1781 erano già del marchese
Giovanni Maria Riva di Mantova che le aveva acquistate
un suo avo (Gian Giacomo) nel 1691, 332 erano del
marchese di Bagno di Mantova, 1307 (già dei gesuiti) del
conte Greppi di Milano,691 (già dei carmelitani) date a
livello all’ebreo Guglielmo Sinigaglia di Correggio e 1313
a forestieri. Rimanevano 3826 coltivate da novellaresi.
La ricchezza prodotta da questo fazzoletto di terra era
indubbiamente insufficiente al sostentamento dell’intera
popolazione. Il reddito prodotto nel nostro paese, in gran
parte, finiva nelle città d’origine dei nuovi proprietari.
Lontano da Novellara. A ciò aggiungasi che quando
questi forestieri avevano acquistato il podere avevano
acquistato anche il diritto di cacciare immediatamente
il contadino. Troppe bocche vicino ai raccolti riducono
il reddito! Molte famiglie, di conseguenza, si trasferiro-
no in paese ingrossando il numero dei poveri. Ultima
considerazione: la speculazione messa in atto da ebrei.
Questa condizione di tanta gente fu la causa della dif-
fusione del tifo petecchiale (30 casi a Novellara e a San
Bernardino, 80 a Campagnola). L’Ospedale di Novellara
ricoverò, nell’unico camerone maschile, anche 40 am-
malati. Il cimitero adiacente alla Chiesa di Santo Stefano
si riempì rapidamente di cadaveri “che esalavano un
fetore insopportabile”. Per disposizioni del Governo
il 26 aprile 1817 fu chiuso. La Comunità acquistò un
modesto appezzamento di terreno nell’attuale via della
Sbarra per edificarne uno nuovo. Il nuovo cimitero con
oratorio per la benedizione delle salme, abitazione del
custode e tombe fu benedetto il 17 novembre 1821. Il
1 giugno 1819 fu aperta la Scuola di Musica Comunale
con molte iscrizioni. Per ridurre le sofferenze della po-
polazione nei periodi di siccità (Il canale dei Mulini non
aveva acqua sufficiente per compiere la macinazione
dei cereali) il Governo istituì in ogni paese il Monte della
Farina e il Monte di Deposito (1821). Il Monte della
Farina cambiava 13 pesi e 18 libre (1032 grammi) di
frumento mondato con 12 pesi (932 grammi) di ottima
farina. Il Monte di Deposito riceveva in custodia, per un
certo tempo, grano e mais e dava 39 lire reggiane per
ogni sacco di grano e 22,50 per il mais. Alla scadenza del
periodo di convenuto di custodia il denaro doveva essere
restituito maggiorato di un modesto interesse. Il prestito
poteva anche essere rinnovato. La mancata restituzione
del denaro comportava la vendita, in asta pubblica, delle
derrate ricevute in deposito. Questo provvedimento
incontrò il favore degli interessati come dimostrano i
seguenti dati relativi al Monte della Farina : 1822, 500
sacchi, 1823, 1000 sacchi, 1825, 1500 sacchi.
(continua)
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…E’ qui che le fiabe hanno un valore senza pari: offrono nuove dimensioni
all’immaginazione del bambino, dimensioni che egli sarebbe nell’impossibi-
lità di scoprire se fosse lasciato completamente a se stesso. Cosa ancora più
importante, la forma e la struttura delle fiabe suggeriscono al bambino imma-
gini per mezzo delle quali egli può strutturare i propri sogni ad occhi aperti
e, con essi, dare una giusta direzione alla propria vita. (Tratto da “Il Mondo
Incantato”di Bruno Bettelheim).
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La LEGGENDA del CARCIOFO
Tanto tanto tempo
fa, nell’Antica Gre-
cia, si diceva che
Zeus, il re degli dei,
un giorno si fosse
innamorato della
ninfa Cynara.
Le ninfe erano con-
siderate delle divini-
tà minori legate alla
natura, superiori agli
uomini, ma inferiori
agli dei. Esse vive-
vano nelle acque dei
laghi o dei fiumi, tra le montagne, nei boschi o in
ogni altro luogo della natura. Tra loro vi era anche
la bellissima Cynara. Ella aveva un volto luminoso
dalla pelle rosata e occhi verdi dalle bellissime
sfumature viola, un corpo snello e proporzionato
e un portamento elegante e flessuoso. I suoi lunghi
capelli erano color cenere e, proprio per questo, le
era stato dato il nome di Cynara (che significava,
appunto, cenere). Pur avendo un animo buono e
un cuore gentile, Cynara era una fanciulla orgo-
gliosa e volubile. Così, quando Zeus cominciò a
farle la corte, lei lo rifiutò. Naturalmente Zeus non si
diede per vinto e accolse il rifiuto come un invito ad
insistere. Dopo numerosi tentativi, comprese però
che Cynara non avrebbe mai ceduto alle sue lusinghe
e si arrabbiò.
Zeus riteneva inaccettabile che una ninfa rifiutasse
il corteggiamento del re degli dei, perciò in un moto
d’ira decise di trasformare la fanciulla in un vegetale
che in qualche modo le somigliasse. Avrebbe dovuto
essere verde, spinoso e rigido all’esterno, come era
stato il carattere orgoglioso e volubile di Cynara, ma
dentro doveva custodire un cuore tenero e dolce,
come l’animo della ragazza e doveva avere un color
viola, come i suoi occhi: nacque così IL CARCIOFO.
Di tale mito, però, non si rileva traccia ufficiale nei
maggiori autori antichi e pare che le origini del carciofo
affondino le proprie radici ben prima di quando non
sia collocata la nostra leggenda. Sembra, infatti, che
prima di giungere nell’Antica Grecia, la pianta abbia
fatto un lungo viaggio partendo dall’Africa. Il suo nome
scientifico è Cynara Scolymus e il suo antenato è il
cardo. L’odierno nome del carciofo, infine, deriva dalla
parola araba Harsciof o Al-kharshuf che significa spina
di terra e pianta che punge.
(Cosetta Zanotti)
Quello che mangiamo dipende dal luogo e dalla cultura in cui viviamo
e dalle colture che conosciamo. Per esempio, i pomodori, in origine,
crescevano solo nell’America del sud. Arrivarono in Europa sulle navi
dei conquistadores spagnoli, ma per anni i nobili non li mangiarono,
perché li credevano velenosi: li usavano solo come ornamento.
Di sicuro fu un contadino ad accorgersi di quanto fossero buoni! Oggi
ne esistono tanti tipi diversi e ognuno cresce nel luogo più adatto.
Sappiamo tutti che in Oriente, invece, cresce bene il riso: le risaie caratterizzano il paesaggio
di Cina, Vietnam e Thailandia. Vista la sua abbondanza, proprio il riso è alla base dell’ali-
mentazione dei popoli orientali.
Esistono molti tipi diversi di riso, così come, per ogni pianta, ne esistono diverse varietà.
In ogni paese si coltiva qualche pianta diversa e speciale che si è adattata meglio a quel
particolare ambiente: esistono così milioni di semi di piante differenti in tutto il mondo!
Anche le diversità delle specie vegetali costituisce
una ricchezza per tutti: ogni volta che si perde la
coltivazione di una pianta è come se si perdesse
un prezioso tesoro per il futuro, per cui i semi
di ogni diversa specie devono essere conservati
e ben protetti, per poter essere seminati nuova-
mente. Quindi, con le piante, accade come con gli
animali: maggiore è la loro diversità, maggiore è
il tesoro che l’uomo mette da parte!
Riallacciamoci per un momento ai milioni di semi
di piante di cui abbiamo parlato prima, perché c’è
una storia particolare che, secondo me, merita
di essere raccontata, per chi non la conoscesse.
A Cortina, ai piedi della Croda Rossa, ad un’alti-
tudine di 2000 metri, fioriscono i ciliegi.
Come è potuto accadere? Un bosco di ciliegi a
quell’altezza, tra le conifere?
Tra le conifere ci sono i resti ancora visibili delle
trincee della grande guerra, il cui ricordo sbiadisce
ora che anche i sopravvissuti non ci sono più. Però,
come promemoria, a ogni primavera, gli alberi
bianchi di fiori stanno lì, sulle nostre montagne.
Il sangue dei soldati mandati al massacro ha
nutrito le loro radici e, ormai vecchi, muoiono
anche loro, quegli alberi nati dai semi che i soldati
gettavano dopo aver mangiato i frutti…
…e la calura, calata è ormai, sul mondo.
Arde la terra e l’aria è come fuoco
respirare a fatica dormire a stento
ma la cicala canta canta canta
il cuor contento sotto il sole
che picchia e asciuga tutto
e d’ogni fiore ormai s’è fatto frutto
oh quanto piace questo sfinimento
questa fiacchezza questo spaesamento!
Appesi ai fili d’oro dell’Estate
dentro di noi anche il Pensier si Tace.