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Domodossola, 4 dicembre 2008



Normativa e sicurezza in RMN




               Luca Gastaldi
       S.S. Fisica Sanitaria – ASL BI
         Ospedale degli Infermi - Biella
Primo target : SICUREZZA
Primo target : SICUREZZA
Primo target : SICUREZZA
Primo target : SICUREZZA
I tomografi a Risonanza Magnetica, pur non prevedendo l’impiego di
radiazioni ionizzanti, sono tra le apparecchiature più ‚pericolose‛
presenti in un ospedale per il maggior rischio di incidente

Tali apparecchiature sono così ‚critiche‛ dal punto di vista della
pericolosità che dispongono di 2 figure interamente dedicate alla
questione sicurezza : l’Esperto Responsabile per la sicurezza e il Medico
Responsabile per la sicurezza

Le problematiche, in tal senso, si estendono a :

              pazienti

              operatori

              popolazione
La normativa
La normativa di riferimento è datata e di prossimo aggiornamento.

Attualmente il riferimento principale è costituito dal D.M. 2/8/91.


                        Per ogni approfondimento :

                        ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e
                        la Sicurezza sul Lavoro)

                        “Procedure autorizzative e gestionali relative
                        all’installazione ed uso di apparecchiature
                        diagnostiche a Risonanza Magnetica” (2004)

                                                              www.ispesl.it
I Responsabili per la Sicurezza

Esperto Responsabile                                                   Medico Responsabile

Validazione del progetto esecutivo                       Stesura regolamento di sicurezza (con ER)

Verifica della corretta esecuzione del progetto      Stesura dei protocolli per la corretta esecuzione
                                                                                           degli esami
Classificazione delle zone di lavoro
                                                   Stesura dei protocolli per il pronto intervento sul
Stesura regolamento di sicurezza (con MR)
                                                                               paziente in emergenza
Stesura norme di emergenza
                                                                 Predisposizione, nel sito RM, delle
Controllo sui dispositivi di sicurezza (sonda           apparecchiature di primo intervento medico
ossigeno, ventilazione emergenza, ecc.)
                                                               Segnalazione incidenti di tipo medico
Verifica perdurare caratteristiche tecniche
                                                             Controllo, per gli addetti, del sussistere
Verifica delle schermature e delle isomagnetiche          dell’idoneità all’attività lavorativa in RM
Segnalazione incidenti di tipo tecnico                                                        Altro…
Altro….
Nota

   Medico Responsabile
   delle prestazioni            ≠           Medico Responsabile
                                            della sicurezza




    Valuta le richieste di esami e decide sull’opportunità di accoglimento e
     sulle modalità di esecuzione dell’esame stesso

    Accerta le possibili controindicazioni mediante il questionario pre-esame

    Informa il paziente sulle possibili controindicazioni all’esame (rischi,
     problemi legati a claustrofobia, ecc.)
Classificazione delle zone di lavoro




         Zona ad Accesso Controllato (Z.A.C.)   B > 0.5 mT

3 zone   Zona di rispetto                       0.1 mT < B < 0.5 mT

         Zona di libero accesso                 B < 0.1 mT
La Zona ad Accesso Controllato (Z.A.C.)
E’ la zona all’interno della quale è compresa l’isomagnetica di 0.5 mT

L’accesso è qui consentito solo al personale addetto e ai pazienti che
devono essere sottoposti ad esame RM

                La mappa dei segnali di
              avvertimento e di divieto
                deve essere installata in
             una posizione chiaramente
             visibile ad altezza occhi, in
             prossimità del sistema RM
Le fonti di rischio per un’apparecchiatura a RM

Sempre presenti                 Presenti durante l’esecuzione degli esami




Campo magnetico statico

Presenza di fluidi criogeni (elio)



                                     Campi magnetici di gradiente (dB/dT)

                                     Campi E.M. a radiofrequenza (RF)
Accesso ai locali RM (1)

      Per accedere ai locali RM è necessario essere autorizzati


I lavoratori / le lavoratrici NON potranno accedere ai locali RM se :

      In stato di gravidanza

      Portatori di pace makers

      Portatori di protesi cardiache

      Portatori di clips vascolari o preparati metallici intracranici (o
       comunque situati in prossimità di strutture anatomiche vitali), se
        non specificatamente certificati come amagnetici, e di schegge di
        materiale ferromagnetico
Accesso ai locali RM (2)
Il personale operante nel sito RM è tenuto a :

     Rispettare le norme di sicurezza e verificare che vengano rispettate da
      chiunque acceda al sito

     Comunicare immediatamente al MR ogni variazione di condizioni
      fisiche che possa portare al decadimento delle autorizzazioni di accesso
      al sito (protesi metalliche, pace maker, ecc.)

     Per le lavoratrici, comunicare tempestivamente al MR il proprio stato di
      gravidanza

     Comunicare immediatamente all’ER o al MR qualsiasi anomalia
      riscontrata nei sistemi di sicurezza

     Non compiere operazioni non di propria pertinenza, in particolare
      relativamente ai dispositivi di prevenzione e di sicurezza dell’impianto
Accesso ai locali RM (3)
Per quanto riguarda i pazienti :

  Il paziente non deve poter accedere ai locali della RM prima di
  aver escluso completamente la presenza di controindicazioni
  alla propria permanenza in detti locali ed all’esame RM




                   QUESTIONARIO PRE-ESAME

            (che deve essere compilato fuori dal sito RM)
Incidenti (1)
Possibili cause di incidente :

  Introduzione di oggetti ferromagnetici



          EFFETTO PROIETTILE




  Fuoriuscita di gas criogeno (magneti superconduttivi)


                                 QUENCH
Incidenti (2)
I responsabili di un incidente possono essere individuati a vari livelli :

      • Datore di lavoro
          – Aver dato seguito alle indicazioni di sicurezza ricevute
      • Esperto Responsabile
          – Definizione e controllo del sito
      • Medico Responsabile
          – Definizione delle procedure di lavoro
          – Applicazione delle procedure
      • Tecnico che conduce l’esame
          – Applicazione delle norme e dei protocolli di esame
      • Personale Medico che partecipa all’esame (anestesista)
Incidenti : effetto proiettile (1)

Effetto proiettile
capacità del campo magnetico statico periferico di attrarre oggetti ferromagnetici
in direzione delle linee di campo verso il centro del magnete

È estremamente pericoloso e costituisce un pericolo per il paziente, il
personale o chiunque si trovi sulla traiettoria
Incidenti : effetto proiettile (2)

Effetto proiettile : come evitarlo
     Formazione e informazione delle persone (personale, pazienti, ecc.)

     Non lasciare MAI il sito incustodito

     Chiudere SEMPRE il sito se incustodito

     Cartelli di segnalazione

     Usare sempre oggetti amagnetici
Incidenti : Quench (1)

Il campo magnetico statico, nel caso dei magneti superconduttivi,
viene prodotto attraverso raffreddamento con liquido criogeno
(normalmente elio liquido).

L’elio viene mantenuto allo stato liquido (T = -269°C) mediante
appositi compressori.

Si parla di QUENCH quando vi è passaggio di tutto l’elio dallo stato
liquido a quello gassoso.

        Il Quench può essere spontaneo o ‚pilotato‛

Anche in assenza di quench è possibile
avere piccole perdite di He in ambiente
(in questo caso si parla di ‘boil off’)
Incidenti : Quench (2)

Pericoli associati ai gas criogeni

   DANNI DA GELO

           schizzi sulla pelle provocano ustioni

   SOFFOCAMENTO

           una concentrazione di O2 nell’aria < 17-18% non è sufficiente alla
           respirazione umana

   CONDENSAZIONE DELL’OSSIGENO

           la temperatura superficiale del contenitore di elio può essere tanto
           bassa da provocare la condensazione di ossigeno o di aria arricchita di
           ossigeno, con rischio supplementare di incendio
Incidenti : Quench (3)
Tutte le apparecchiature a RM superconduttive
dispongono di un sistema di canalizzazione dell’elio
gassoso verso l’esterno
                                                     Tubo di
                                                     quench
 Flangia
    di
connessione




Se l’impianto di canalizzazione funziona correttamente, tutto l’elio gassoso viene
espulso all’esterno. Altrimenti può invadere la sala magnete.
Incidenti : Quench (4)
Nota
A temperatura ambiente (20°C) 1 l di elio liquido produce circa 750 l di elio gassoso
In pochi istanti l’ambiente si satura di elio e in questa condizione si hanno poche
decine di secondi prima che il paziente subisca un danno, anche grave (compreso
il decesso)


Aldilà delle procedure di emergenza descritte nel regolamento di
sicurezza, ricordo che, in caso di quench :

      La ventilazione d’emergenza deve essere attivata

      Non toccare il magnete subito dopo il quench, né chiudere il circuito
        toccando con una mano il paziente e con l’altra il magnete.
        Sulla superficie del magnete stesso possono esserci d.d.p. > 1000 V.
Incidenti : Quench (5)
Quando è necessario procedere ad un quench pilotato, ossia ad uno
spegnimento del magnete ?

     quando il paziente è intrappolato nel gantry

     quando vi è un effettivo pericolo di vita per il paziente / personale


In questi casi è necessario agire sugli appositi pulsanti a muro :




              interno sala                              esterno sala
Incidenti : Quench (6)
Per prevenire i pericoli associati ai gas criogeni è necessario un controllo
sistematico delle condizioni ambientali della sala magnete.

Quindi :

       Mantenimento in perfetta
     efficienza del monitor per il
   controllo della concentrazione
                   di O2 nell’aria




                                       Verifica dell’impianto di aerazione, in
                                       condizioni normali (6-10 ricambi/ora)
                                       e di emergenza (20 ricambi/ora)
Condizioni ambientali

 Impianto di CLIMATIZZAZIONE

       temperatura : 22-24 °C
       umidità : < 50 %

 Impianto di AERAZIONE

       condizioni normali : 6-10 ricambi/ora
       condizioni di emergenza : 18-20 ricambi/ora

 Impianto di RILEVAZIONE DI OSSIGENO

       livello ottimale di ossigeno : > 20 %
       primo allarme : 19 % (segnalazione)
       secondo allarme : 18 % (segnalazione e attivazione automatica v.f.)
Rischi per campi magnetici variabili nel tempo (1)

Posizionamento del paziente
Se alcune parti del corpo del paziente si toccano, si possono verificare dei loop
di corrente che provocano ustioni sui punti di contatto.




È sempre necessario assicurarsi che i pazienti non siano in una delle posizioni
descritte in figura
Rischi per campi magnetici variabili nel tempo (2)

Attenzione
ai gioielli conduttori di elettricità, ai tatuaggi, alle lenti a contatto, ai cosmetici

                           • pericolo di ustioni locali

                           • artefatti nell’immagine



Attenzione
alle coperte ed ai tessuti sintetici, che possono produrre riscaldamento e
combustione : impiegare solo coperte di lino, cotone o carta
grazie per l’attenzione




  lucagastaldi.aslbi@gmail.com

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3.normativa e sicurezza

  • 1. Domodossola, 4 dicembre 2008 Normativa e sicurezza in RMN Luca Gastaldi S.S. Fisica Sanitaria – ASL BI Ospedale degli Infermi - Biella
  • 2. Primo target : SICUREZZA
  • 3. Primo target : SICUREZZA
  • 4. Primo target : SICUREZZA
  • 5. Primo target : SICUREZZA I tomografi a Risonanza Magnetica, pur non prevedendo l’impiego di radiazioni ionizzanti, sono tra le apparecchiature più ‚pericolose‛ presenti in un ospedale per il maggior rischio di incidente Tali apparecchiature sono così ‚critiche‛ dal punto di vista della pericolosità che dispongono di 2 figure interamente dedicate alla questione sicurezza : l’Esperto Responsabile per la sicurezza e il Medico Responsabile per la sicurezza Le problematiche, in tal senso, si estendono a :  pazienti  operatori  popolazione
  • 6. La normativa La normativa di riferimento è datata e di prossimo aggiornamento. Attualmente il riferimento principale è costituito dal D.M. 2/8/91. Per ogni approfondimento : ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro) “Procedure autorizzative e gestionali relative all’installazione ed uso di apparecchiature diagnostiche a Risonanza Magnetica” (2004) www.ispesl.it
  • 7. I Responsabili per la Sicurezza Esperto Responsabile Medico Responsabile Validazione del progetto esecutivo Stesura regolamento di sicurezza (con ER) Verifica della corretta esecuzione del progetto Stesura dei protocolli per la corretta esecuzione degli esami Classificazione delle zone di lavoro Stesura dei protocolli per il pronto intervento sul Stesura regolamento di sicurezza (con MR) paziente in emergenza Stesura norme di emergenza Predisposizione, nel sito RM, delle Controllo sui dispositivi di sicurezza (sonda apparecchiature di primo intervento medico ossigeno, ventilazione emergenza, ecc.) Segnalazione incidenti di tipo medico Verifica perdurare caratteristiche tecniche Controllo, per gli addetti, del sussistere Verifica delle schermature e delle isomagnetiche dell’idoneità all’attività lavorativa in RM Segnalazione incidenti di tipo tecnico Altro… Altro….
  • 8. Nota Medico Responsabile delle prestazioni ≠ Medico Responsabile della sicurezza  Valuta le richieste di esami e decide sull’opportunità di accoglimento e sulle modalità di esecuzione dell’esame stesso  Accerta le possibili controindicazioni mediante il questionario pre-esame  Informa il paziente sulle possibili controindicazioni all’esame (rischi, problemi legati a claustrofobia, ecc.)
  • 9. Classificazione delle zone di lavoro Zona ad Accesso Controllato (Z.A.C.) B > 0.5 mT 3 zone Zona di rispetto 0.1 mT < B < 0.5 mT Zona di libero accesso B < 0.1 mT
  • 10. La Zona ad Accesso Controllato (Z.A.C.) E’ la zona all’interno della quale è compresa l’isomagnetica di 0.5 mT L’accesso è qui consentito solo al personale addetto e ai pazienti che devono essere sottoposti ad esame RM La mappa dei segnali di avvertimento e di divieto deve essere installata in una posizione chiaramente visibile ad altezza occhi, in prossimità del sistema RM
  • 11. Le fonti di rischio per un’apparecchiatura a RM Sempre presenti Presenti durante l’esecuzione degli esami Campo magnetico statico Presenza di fluidi criogeni (elio) Campi magnetici di gradiente (dB/dT) Campi E.M. a radiofrequenza (RF)
  • 12. Accesso ai locali RM (1) Per accedere ai locali RM è necessario essere autorizzati I lavoratori / le lavoratrici NON potranno accedere ai locali RM se :  In stato di gravidanza  Portatori di pace makers  Portatori di protesi cardiache  Portatori di clips vascolari o preparati metallici intracranici (o comunque situati in prossimità di strutture anatomiche vitali), se non specificatamente certificati come amagnetici, e di schegge di materiale ferromagnetico
  • 13. Accesso ai locali RM (2) Il personale operante nel sito RM è tenuto a :  Rispettare le norme di sicurezza e verificare che vengano rispettate da chiunque acceda al sito  Comunicare immediatamente al MR ogni variazione di condizioni fisiche che possa portare al decadimento delle autorizzazioni di accesso al sito (protesi metalliche, pace maker, ecc.)  Per le lavoratrici, comunicare tempestivamente al MR il proprio stato di gravidanza  Comunicare immediatamente all’ER o al MR qualsiasi anomalia riscontrata nei sistemi di sicurezza  Non compiere operazioni non di propria pertinenza, in particolare relativamente ai dispositivi di prevenzione e di sicurezza dell’impianto
  • 14. Accesso ai locali RM (3) Per quanto riguarda i pazienti : Il paziente non deve poter accedere ai locali della RM prima di aver escluso completamente la presenza di controindicazioni alla propria permanenza in detti locali ed all’esame RM QUESTIONARIO PRE-ESAME (che deve essere compilato fuori dal sito RM)
  • 15. Incidenti (1) Possibili cause di incidente : Introduzione di oggetti ferromagnetici EFFETTO PROIETTILE Fuoriuscita di gas criogeno (magneti superconduttivi) QUENCH
  • 16. Incidenti (2) I responsabili di un incidente possono essere individuati a vari livelli : • Datore di lavoro – Aver dato seguito alle indicazioni di sicurezza ricevute • Esperto Responsabile – Definizione e controllo del sito • Medico Responsabile – Definizione delle procedure di lavoro – Applicazione delle procedure • Tecnico che conduce l’esame – Applicazione delle norme e dei protocolli di esame • Personale Medico che partecipa all’esame (anestesista)
  • 17. Incidenti : effetto proiettile (1) Effetto proiettile capacità del campo magnetico statico periferico di attrarre oggetti ferromagnetici in direzione delle linee di campo verso il centro del magnete È estremamente pericoloso e costituisce un pericolo per il paziente, il personale o chiunque si trovi sulla traiettoria
  • 18. Incidenti : effetto proiettile (2) Effetto proiettile : come evitarlo  Formazione e informazione delle persone (personale, pazienti, ecc.)  Non lasciare MAI il sito incustodito  Chiudere SEMPRE il sito se incustodito  Cartelli di segnalazione  Usare sempre oggetti amagnetici
  • 19. Incidenti : Quench (1) Il campo magnetico statico, nel caso dei magneti superconduttivi, viene prodotto attraverso raffreddamento con liquido criogeno (normalmente elio liquido). L’elio viene mantenuto allo stato liquido (T = -269°C) mediante appositi compressori. Si parla di QUENCH quando vi è passaggio di tutto l’elio dallo stato liquido a quello gassoso. Il Quench può essere spontaneo o ‚pilotato‛ Anche in assenza di quench è possibile avere piccole perdite di He in ambiente (in questo caso si parla di ‘boil off’)
  • 20. Incidenti : Quench (2) Pericoli associati ai gas criogeni  DANNI DA GELO schizzi sulla pelle provocano ustioni  SOFFOCAMENTO una concentrazione di O2 nell’aria < 17-18% non è sufficiente alla respirazione umana  CONDENSAZIONE DELL’OSSIGENO la temperatura superficiale del contenitore di elio può essere tanto bassa da provocare la condensazione di ossigeno o di aria arricchita di ossigeno, con rischio supplementare di incendio
  • 21. Incidenti : Quench (3) Tutte le apparecchiature a RM superconduttive dispongono di un sistema di canalizzazione dell’elio gassoso verso l’esterno Tubo di quench Flangia di connessione Se l’impianto di canalizzazione funziona correttamente, tutto l’elio gassoso viene espulso all’esterno. Altrimenti può invadere la sala magnete.
  • 22. Incidenti : Quench (4) Nota A temperatura ambiente (20°C) 1 l di elio liquido produce circa 750 l di elio gassoso In pochi istanti l’ambiente si satura di elio e in questa condizione si hanno poche decine di secondi prima che il paziente subisca un danno, anche grave (compreso il decesso) Aldilà delle procedure di emergenza descritte nel regolamento di sicurezza, ricordo che, in caso di quench :  La ventilazione d’emergenza deve essere attivata  Non toccare il magnete subito dopo il quench, né chiudere il circuito toccando con una mano il paziente e con l’altra il magnete. Sulla superficie del magnete stesso possono esserci d.d.p. > 1000 V.
  • 23. Incidenti : Quench (5) Quando è necessario procedere ad un quench pilotato, ossia ad uno spegnimento del magnete ?  quando il paziente è intrappolato nel gantry  quando vi è un effettivo pericolo di vita per il paziente / personale In questi casi è necessario agire sugli appositi pulsanti a muro : interno sala esterno sala
  • 24. Incidenti : Quench (6) Per prevenire i pericoli associati ai gas criogeni è necessario un controllo sistematico delle condizioni ambientali della sala magnete. Quindi : Mantenimento in perfetta efficienza del monitor per il controllo della concentrazione di O2 nell’aria Verifica dell’impianto di aerazione, in condizioni normali (6-10 ricambi/ora) e di emergenza (20 ricambi/ora)
  • 25. Condizioni ambientali Impianto di CLIMATIZZAZIONE temperatura : 22-24 °C umidità : < 50 % Impianto di AERAZIONE condizioni normali : 6-10 ricambi/ora condizioni di emergenza : 18-20 ricambi/ora Impianto di RILEVAZIONE DI OSSIGENO livello ottimale di ossigeno : > 20 % primo allarme : 19 % (segnalazione) secondo allarme : 18 % (segnalazione e attivazione automatica v.f.)
  • 26. Rischi per campi magnetici variabili nel tempo (1) Posizionamento del paziente Se alcune parti del corpo del paziente si toccano, si possono verificare dei loop di corrente che provocano ustioni sui punti di contatto. È sempre necessario assicurarsi che i pazienti non siano in una delle posizioni descritte in figura
  • 27. Rischi per campi magnetici variabili nel tempo (2) Attenzione ai gioielli conduttori di elettricità, ai tatuaggi, alle lenti a contatto, ai cosmetici • pericolo di ustioni locali • artefatti nell’immagine Attenzione alle coperte ed ai tessuti sintetici, che possono produrre riscaldamento e combustione : impiegare solo coperte di lino, cotone o carta
  • 28. grazie per l’attenzione lucagastaldi.aslbi@gmail.com