5. Primo target : SICUREZZA
I tomografi a Risonanza Magnetica, pur non prevedendo l’impiego di
radiazioni ionizzanti, sono tra le apparecchiature più ‚pericolose‛
presenti in un ospedale per il maggior rischio di incidente
Tali apparecchiature sono così ‚critiche‛ dal punto di vista della
pericolosità che dispongono di 2 figure interamente dedicate alla
questione sicurezza : l’Esperto Responsabile per la sicurezza e il Medico
Responsabile per la sicurezza
Le problematiche, in tal senso, si estendono a :
pazienti
operatori
popolazione
6. La normativa
La normativa di riferimento è datata e di prossimo aggiornamento.
Attualmente il riferimento principale è costituito dal D.M. 2/8/91.
Per ogni approfondimento :
ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e
la Sicurezza sul Lavoro)
“Procedure autorizzative e gestionali relative
all’installazione ed uso di apparecchiature
diagnostiche a Risonanza Magnetica” (2004)
www.ispesl.it
7. I Responsabili per la Sicurezza
Esperto Responsabile Medico Responsabile
Validazione del progetto esecutivo Stesura regolamento di sicurezza (con ER)
Verifica della corretta esecuzione del progetto Stesura dei protocolli per la corretta esecuzione
degli esami
Classificazione delle zone di lavoro
Stesura dei protocolli per il pronto intervento sul
Stesura regolamento di sicurezza (con MR)
paziente in emergenza
Stesura norme di emergenza
Predisposizione, nel sito RM, delle
Controllo sui dispositivi di sicurezza (sonda apparecchiature di primo intervento medico
ossigeno, ventilazione emergenza, ecc.)
Segnalazione incidenti di tipo medico
Verifica perdurare caratteristiche tecniche
Controllo, per gli addetti, del sussistere
Verifica delle schermature e delle isomagnetiche dell’idoneità all’attività lavorativa in RM
Segnalazione incidenti di tipo tecnico Altro…
Altro….
8. Nota
Medico Responsabile
delle prestazioni ≠ Medico Responsabile
della sicurezza
Valuta le richieste di esami e decide sull’opportunità di accoglimento e
sulle modalità di esecuzione dell’esame stesso
Accerta le possibili controindicazioni mediante il questionario pre-esame
Informa il paziente sulle possibili controindicazioni all’esame (rischi,
problemi legati a claustrofobia, ecc.)
9. Classificazione delle zone di lavoro
Zona ad Accesso Controllato (Z.A.C.) B > 0.5 mT
3 zone Zona di rispetto 0.1 mT < B < 0.5 mT
Zona di libero accesso B < 0.1 mT
10. La Zona ad Accesso Controllato (Z.A.C.)
E’ la zona all’interno della quale è compresa l’isomagnetica di 0.5 mT
L’accesso è qui consentito solo al personale addetto e ai pazienti che
devono essere sottoposti ad esame RM
La mappa dei segnali di
avvertimento e di divieto
deve essere installata in
una posizione chiaramente
visibile ad altezza occhi, in
prossimità del sistema RM
11. Le fonti di rischio per un’apparecchiatura a RM
Sempre presenti Presenti durante l’esecuzione degli esami
Campo magnetico statico
Presenza di fluidi criogeni (elio)
Campi magnetici di gradiente (dB/dT)
Campi E.M. a radiofrequenza (RF)
12. Accesso ai locali RM (1)
Per accedere ai locali RM è necessario essere autorizzati
I lavoratori / le lavoratrici NON potranno accedere ai locali RM se :
In stato di gravidanza
Portatori di pace makers
Portatori di protesi cardiache
Portatori di clips vascolari o preparati metallici intracranici (o
comunque situati in prossimità di strutture anatomiche vitali), se
non specificatamente certificati come amagnetici, e di schegge di
materiale ferromagnetico
13. Accesso ai locali RM (2)
Il personale operante nel sito RM è tenuto a :
Rispettare le norme di sicurezza e verificare che vengano rispettate da
chiunque acceda al sito
Comunicare immediatamente al MR ogni variazione di condizioni
fisiche che possa portare al decadimento delle autorizzazioni di accesso
al sito (protesi metalliche, pace maker, ecc.)
Per le lavoratrici, comunicare tempestivamente al MR il proprio stato di
gravidanza
Comunicare immediatamente all’ER o al MR qualsiasi anomalia
riscontrata nei sistemi di sicurezza
Non compiere operazioni non di propria pertinenza, in particolare
relativamente ai dispositivi di prevenzione e di sicurezza dell’impianto
14. Accesso ai locali RM (3)
Per quanto riguarda i pazienti :
Il paziente non deve poter accedere ai locali della RM prima di
aver escluso completamente la presenza di controindicazioni
alla propria permanenza in detti locali ed all’esame RM
QUESTIONARIO PRE-ESAME
(che deve essere compilato fuori dal sito RM)
15. Incidenti (1)
Possibili cause di incidente :
Introduzione di oggetti ferromagnetici
EFFETTO PROIETTILE
Fuoriuscita di gas criogeno (magneti superconduttivi)
QUENCH
16. Incidenti (2)
I responsabili di un incidente possono essere individuati a vari livelli :
• Datore di lavoro
– Aver dato seguito alle indicazioni di sicurezza ricevute
• Esperto Responsabile
– Definizione e controllo del sito
• Medico Responsabile
– Definizione delle procedure di lavoro
– Applicazione delle procedure
• Tecnico che conduce l’esame
– Applicazione delle norme e dei protocolli di esame
• Personale Medico che partecipa all’esame (anestesista)
17. Incidenti : effetto proiettile (1)
Effetto proiettile
capacità del campo magnetico statico periferico di attrarre oggetti ferromagnetici
in direzione delle linee di campo verso il centro del magnete
È estremamente pericoloso e costituisce un pericolo per il paziente, il
personale o chiunque si trovi sulla traiettoria
18. Incidenti : effetto proiettile (2)
Effetto proiettile : come evitarlo
Formazione e informazione delle persone (personale, pazienti, ecc.)
Non lasciare MAI il sito incustodito
Chiudere SEMPRE il sito se incustodito
Cartelli di segnalazione
Usare sempre oggetti amagnetici
19. Incidenti : Quench (1)
Il campo magnetico statico, nel caso dei magneti superconduttivi,
viene prodotto attraverso raffreddamento con liquido criogeno
(normalmente elio liquido).
L’elio viene mantenuto allo stato liquido (T = -269°C) mediante
appositi compressori.
Si parla di QUENCH quando vi è passaggio di tutto l’elio dallo stato
liquido a quello gassoso.
Il Quench può essere spontaneo o ‚pilotato‛
Anche in assenza di quench è possibile
avere piccole perdite di He in ambiente
(in questo caso si parla di ‘boil off’)
20. Incidenti : Quench (2)
Pericoli associati ai gas criogeni
DANNI DA GELO
schizzi sulla pelle provocano ustioni
SOFFOCAMENTO
una concentrazione di O2 nell’aria < 17-18% non è sufficiente alla
respirazione umana
CONDENSAZIONE DELL’OSSIGENO
la temperatura superficiale del contenitore di elio può essere tanto
bassa da provocare la condensazione di ossigeno o di aria arricchita di
ossigeno, con rischio supplementare di incendio
21. Incidenti : Quench (3)
Tutte le apparecchiature a RM superconduttive
dispongono di un sistema di canalizzazione dell’elio
gassoso verso l’esterno
Tubo di
quench
Flangia
di
connessione
Se l’impianto di canalizzazione funziona correttamente, tutto l’elio gassoso viene
espulso all’esterno. Altrimenti può invadere la sala magnete.
22. Incidenti : Quench (4)
Nota
A temperatura ambiente (20°C) 1 l di elio liquido produce circa 750 l di elio gassoso
In pochi istanti l’ambiente si satura di elio e in questa condizione si hanno poche
decine di secondi prima che il paziente subisca un danno, anche grave (compreso
il decesso)
Aldilà delle procedure di emergenza descritte nel regolamento di
sicurezza, ricordo che, in caso di quench :
La ventilazione d’emergenza deve essere attivata
Non toccare il magnete subito dopo il quench, né chiudere il circuito
toccando con una mano il paziente e con l’altra il magnete.
Sulla superficie del magnete stesso possono esserci d.d.p. > 1000 V.
23. Incidenti : Quench (5)
Quando è necessario procedere ad un quench pilotato, ossia ad uno
spegnimento del magnete ?
quando il paziente è intrappolato nel gantry
quando vi è un effettivo pericolo di vita per il paziente / personale
In questi casi è necessario agire sugli appositi pulsanti a muro :
interno sala esterno sala
24. Incidenti : Quench (6)
Per prevenire i pericoli associati ai gas criogeni è necessario un controllo
sistematico delle condizioni ambientali della sala magnete.
Quindi :
Mantenimento in perfetta
efficienza del monitor per il
controllo della concentrazione
di O2 nell’aria
Verifica dell’impianto di aerazione, in
condizioni normali (6-10 ricambi/ora)
e di emergenza (20 ricambi/ora)
25. Condizioni ambientali
Impianto di CLIMATIZZAZIONE
temperatura : 22-24 °C
umidità : < 50 %
Impianto di AERAZIONE
condizioni normali : 6-10 ricambi/ora
condizioni di emergenza : 18-20 ricambi/ora
Impianto di RILEVAZIONE DI OSSIGENO
livello ottimale di ossigeno : > 20 %
primo allarme : 19 % (segnalazione)
secondo allarme : 18 % (segnalazione e attivazione automatica v.f.)
26. Rischi per campi magnetici variabili nel tempo (1)
Posizionamento del paziente
Se alcune parti del corpo del paziente si toccano, si possono verificare dei loop
di corrente che provocano ustioni sui punti di contatto.
È sempre necessario assicurarsi che i pazienti non siano in una delle posizioni
descritte in figura
27. Rischi per campi magnetici variabili nel tempo (2)
Attenzione
ai gioielli conduttori di elettricità, ai tatuaggi, alle lenti a contatto, ai cosmetici
• pericolo di ustioni locali
• artefatti nell’immagine
Attenzione
alle coperte ed ai tessuti sintetici, che possono produrre riscaldamento e
combustione : impiegare solo coperte di lino, cotone o carta