3. “CSR”: la definizione ancora più
importante
Corporate Social Responsibility è “l'integrazione su base volontaria, da parte
delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni
commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.
“Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli
obblighi giuridici, ma anche andare al di là investendo di più nel capitale
umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate”
(Libro Verde della Commissione Europea, luglio 2001)
5. 1. Agli share-holders / stock-holders
2. Agli stake-holders
(Tony Blair, The Singapore Speech, 7 gennaio 1996)
6. Stakeholder
«qualsiasi gruppo o individuo che
influenza o è influenzato dal
raggiungimento degli obiettivi
dell'organizzazione».
R. E. Freeman, Strategic Management. A Stakeholder Approach
(Pitman, Boston 1984).
7. 1. Modello share-holder based
“There is one and only one social responsibility of business:
to use its resources and engage in activities designed to
increase its profits so long as it stays within the rules of the
game, which is to say, engages in open and free competition
without deception or fraud.”
Milton Friedman
8. L’impegno sociale ulteriore non è connesso alla missione d’impresa
(anche se può contribuire in maniera significativa alla sua immagine)
Strumenti principali: fondazioni (anche formalmente separate
dall’azienda) e filantropia
9.
10. 2. Modello stake-holder-based
Impresa come un sistema di relazioni
agite in un ambiente di riferimento
CSR come modalità di esercitare il ruolo di ente
intermedio in una prospettiva di sussidiarietà
15. L’accresciuta importanza delle imprese
“Of the world's 100 largest economic entities, 51 are now
corporations and 49 are countries.”
(Institute for Policy Studies, 2000)
1. United States
2. Japan (…)
22. Turkey
23. General Motors
24. Denmark
25. Wal-Mart
26. Exxon
16. CSR: non una moda manageriale
Negli ultimi 15 anni:
Crescente elaborazione teorica
Sempre più numerosi programmi di intervento delle aziende
Ruolo promozionale delle istituzioni (soprattutto per stimolo
del Libro verde della CE e di UN Global Compact)
17. È nella business agenda delle
principali aziende mondiali.
Ciò è testimoniato anche dalla enorme crescita di:
• policy statement
• codes of conduct (di industry e corporate)
• reporting specifici.
18. La tradizione italiana ed europea sull’etica d’impresa
La concezione istituzionale dell’impresa
La dottrina sociale cristiana (non solo cattolica)
Imprenditori e manager pionieri della CSR
Le virtù civiche territoriali
19. La dimensione antropologica
Economia / Impresa:
come mezzo privo in quanto tale di valori
impresa come luogo in cui si può dare fioritura della persona
Economia / Impresa:
come fine che assorbe ogni altro valore
vs.
impresa come luogo
•in cui l’uomo sta significativamente con altri uomini
•in cui si sviluppa la relazionalità dell’umano
21. Georg W. F. Hegel, Grundlinien der
Philosophie des Rechts, 1821
Due guide filosofiche
Aristotele, Etica nicomachea, 384-3/322 a.C.
22. I 4 princìpi della Dottrina sociale cristiana
1. bene comune
2. dignità della persona
3. solidarietà
4. sussidiarietà
Tutti 4 coinvolti nel tema etica e impresa
23. Compendio della dottrina sociale della Chiesa (§338)
Oltre alla “funzione tipicamente economica, l'impresa svolge anche una
funzione sociale, creando opportunità d'incontro, di collaborazione, di
valorizzazione delle capacità delle persone coinvolte.”
“Nell'impresa, pertanto, la dimensione economica è condizione per il
raggiungimento di obiettivi non solo economici, ma anche sociali e
morali, da perseguire congiuntamente.”
“In questa visione personalista e comunitaria, l'azienda non può
essere considerata solo come una “società di capitali”; essa, al tempo
stesso, è una “società di persone.”
24. Compendio della dottrina sociale della Chiesa (§340)
“È indispensabile che, all'interno dell'impresa, il legittimo
perseguimento del profitto si armonizzi con l'irrinunciabile tutela della
dignità delle persone che a vario titolo operano nella stessa impresa.
Le due esigenze non sono affatto in contrasto l'una con l'altra (…).”
“L'impresa deve essere una comunità solidale non chiusa negli
interessi corporativi, tendere ad un'« ecologia sociale » del lavoro, e
contribuire al bene comune anche mediante la salvaguardia
dell'ambiente naturale.”
25. La dottrina sociale cristiana
Leone XIII, Rerum Novarum (1891)
Giovanni Paolo II, Centesimus annus (1991)
26. La dottrina sociale cristiana
Paolo VI, Populorum progressio (1967)
Benedetto XVI, Caritas in veritate (2009)
27. Caritas in Veritate (§40)
“(…) si sta dilatando la consapevolezza circa la necessità di una più
ampia “responsabilità sociale” dell’impresa. Anche se le impostazioni
etiche che guidano oggi il dibattito sulla responsabilità sociale
dell’impresa non sono tutte accettabili secondo la prospettiva della
dottrina sociale della Chiesa, è un fatto che si va sempre più
diffondendo il convincimento in base al quale la gestione dell’impresa
non può tenere conto degli interessi dei soli proprietari della stessa, ma
deve anche farsi carico di tutte le altre categorie di soggetti che
contribuiscono alla vita dell’impresa: i lavoratori, i clienti, i fornitori dei
vari fattori di produzione, la comunità di riferimento”
28. La concezione istituzionale dell’impresa
impresa come fascio di contratti vs. impresa come comunità
interesse dell’imprenditore vs. esigenze dell’impresa
I Battelli sul Reno
•Otto von Gierke (1841-1821): Genossenschaftsrechts; Die soziale Aufgabe des
Privatrechts
•Santi Romano (1875-1947)
•Maurice Hauriou (1856-1929)
• Asquini / Bracco / Bigiavi / Mossa / P. Greco / De Gregorio / Despax / Garrigues
29. La concezione istituzionale dell’impresa
Anticipò la concezione dell’impresa come soggetto
(vs. imprenditore; vs. azienda; vs. società)
30. La concezione istituzionale dell’impresa nella Costituzione
Costituzione italiana
41. L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare
danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
42. (…) La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che
ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di
assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
46. Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia
con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei
lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla
gestione delle aziende.
31. La concezione istituzionale dell’impresa
nella legislazione vigente
Codice civile:
a. 2085 – Indirizzo della produzione
a. 2086 – Direzione e gerarchia nella impresa
a. 2087 – Tutela delle condizioni di lavoro
a. 2094 – Prestazione di lavoro subordinato
a. 2104 – Diligenza del prestatore di lavoro
a. 2105 – Obbligo di fedeltà
a. 1330 – Morte o incapacità dell’imprenditore
a. 1722 n. 4 – Cause di estinzione del mandato
a. 230 bis – Impresa familiare
D.Lgs. 08.06.2001, n. 231
Disciplina della
responsabilità
amministrativa delle
persone giuridiche, delle
società e delle associazioni
anche prive di personalità
giuridica
45. Corruption Perceptions Index 2009: i 20 paesi percepiti come meno corrotti
http://www.transparency.org/content/download/47852/763508/CPI+2009_Presskit_complete_en.pdf
46. Corruption Perceptions Index 2009: i 20 paesi percepiti come più corrotti
http://www.transparency.org/content/download/47852/763508/CPI+2009_Presskit_complete_en.pdf
47. Corruption Perceptions Index 2009: la posizione dell’Italia
http://www.transparency.org/content/download/47852/763508/CPI+2009_Presskit_complete_en.pdf
48. Corruption Perceptions Index 2009: la classifica europea
http://www.transparency.org/content/download/47852/763508/CPI+2009_Presskit_complete_en.pdf
49. CSR: ancora in discussione legittimità
e utilitàNonostante il grande successo, la CSR è ancora oggetto di
discussione e di critiche minoritarie, ma qualificate e trasversali
(da destra e da sinistra).
“The Economist” ha
condotto una vera e
propria campagna contro
la CSR: arrivando a
dedicarvi addirittura una
copertina.
In Italia, Guido Rossi è
intervenuto a più riprese
contro la CSR ed i codici
etici, ritenendo che invece
dell’etica vada rafforzata la
regolamentazione statale.
50. Le attuali critiche alla CSR
1. Diversione dell’impresa dalle sue finalità
Le imprese sono responsabili solo nei confronti dei
propri azionisti e il loro compito è fare profitti al minor
costo possibile per poter competere, reinvestire e
produrre ricchezza di cui beneficiano tutti.
La CSR è bella, ma dannosa: minaccia la proprietà
nei paesi poveri così come in quelli ricchi; riduce la
competizione e la libertà economica, e mina
l’economia di mercato.
Non esiste un qualche dovere delle imprese nei
confronti di soggetti diversi dai propri azionisti.
51. Le attuali critiche alla CSR
La posizione di David Henderson è una attualizzazione della fondamentale
sentenza Dodge v. Ford Motor Company emessa dalla Corte Suprema del
Michigan nel 1919:
un’impresa è finalizzata al profitto degli azionisti, e non a quello di
dipendenti, consumatori e comunità;
prevale il diritto al dividendo rispetto a finalità sociali anche se strumentali a
vantaggi nel lungo periodo
52. Le attuali critiche alla CSR
2. Diversione della politica dalle sue finalità
53. Le attuali critiche alla CSR
Chiedere alle singole aziende di essere socialmente responsabili è un
surrogato della politica: una distrazione di massa dai problemi morali (p.
217)
un diversivo dalla necessità di norme che bilancino gli interessi dei
consumatori e degli investitori con quelli del resto della società (p. 228)
Rendere le imprese “socialmente più responsabili” è un obiettivo meritevole,
ma possiamo perseguirlo più efficacemente cercando di far funzionare
meglio la democrazia (p. 212)
Le manifestazioni di virtù aziendali possono anche oscurare realtà che
altrimenti alimenterebbero la richiesta di riforme (p. 225)
54.
55. Il presupposto di entrambi i filoni di critiche:
Nonostante che siano spesso connotate con valori politici opposti,
sia la critica che ritiene la CSR una diversione dell’impresa dalle sue finalità
sia la critica che ritiene la CSR una diversione della politica dalle sue finalità
una concezione dell’impresa per la quale non rileva
né una socialità interna, né una socialità esterna.
Un’impresa soggetto del mercato, ma non soggetto sociale
si tratta di un presupposto molto fragile
non solo in termini sociali e antropologici,
ma anche manageriali
hanno il medesimo presupposto:
57. Stakeholder sono tutti quei gruppi che influenzano e/o sono influenzati dalle attività
di un’organizzazione, dai suoi prodotti o servizi e dai relativi risultati di performance.
Questa definizione non comprende tutti coloro che possono avere una certa
conoscenza o visione dell’organizzazione.
Le organizzazioni avranno molti stakeholder, ciascuno caratterizzato da modalità e
livelli diversi di coinvolgimento e spesso con aspettative differenti e contrastanti.
Stakeholder
60. We believe our first responsibility is to the doctors, nurses and patients,
to mothers and fathers and all others who use our products and services.
In meeting their needs everything we do must be of high quality.
We must constantly strive to reduce our costs
in order to maintain reasonable prices.
Customers’ orders must be serviced promptly and accurately.
Our suppliers and distributors must have an opportunity
to make a fair profit.
“Our Credo” 1944-1987
61. We are responsible to our employees,
the men and women who work with us throughout the world.
Everyone must be considered as an individual.
We must respect their dignity and recognize their merit.
They must have a sense of security in their jobs.
Compensation must be fair and adequate,
and working conditions clean, orderly and safe.
We must be mindful of ways to help our employees fulfill
their family responsibilities.
Employees must feel free to make suggestions and complaints.
There must be equal opportunity for employment, development
and advancement for those qualified.
We must provide competent management,
and their actions must be just and ethical.
62. We are responsible to the communities in which we live and
work
and to the world community as well.
We must be good citizens – support good works and
charities
and bear our fair share of taxes.
We must encourage civic improvements and better health
and education.
We must maintain in good order
the property we are privileged to use,
protecting the environment and natural resources.
63. Our final responsibility is to our stockholders.
Business must make a sound profit.
We must experiment with new ideas.
Research must be carried on, innovative programs developed
and mistakes paid for.
New equipment must be purchased, new facilities provided
and new products launched.
Reserves must be created to provide for adverse times.
When we operate according to these principles,
the stockholders should realize a fair return.
64. Fonte: GSK in Italia Rapporto di sostenibilità 2008
Gli stakeholder di GSK
65. Fonte: GSK in Italia Rapporto di sostenibilità 2008
Stakeholder e distribuzione del valore in GSK
66. Materiality Matrix in Vodafone
Fonte: Vodafone Group plc. One Strategy. Corporate Responsibility Report For the year
ended 31 March 2008
67. Fonte: Virgin Media Inc, Managing our responsibilities in 2008
Matrice stakeholder / issue in Virgin Media
69. Una nuova prospettiva: lo spazio delle relazioni
Le organizzazioni di successo attuano un cambiamento di prospettiva:
governano le relazioni non attraverso il controllo, ma attraverso la
costruzione di spazi per le relazioni.
Luoghi, eventi e strumenti (fisici e virtuali) capaci di raccogliere le
conversazioni dei soggetti rilevanti per l’organizzazione.