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Seconda fase: l’elaborazione
In sintesi: Strategie per comprendere
                          (De Beni, Zamperlin 1993)



              Strategia                                Modalità
Attivare schemi organizzativi di       Prima di iniziare a leggersi chiedersi
conoscenze                             che tipo di testo si ha davanti (di cosa
                                       tratta, come è organizzato …)
Scorrere il testo richiamando          In base a titoli, sottotitoli e figure farsi
conoscenze precedenti e facendo        un’idea sull’argomento trattato
previsioni                             chiedendosi cosa già di sa

Dividere il testo in modo ottimale     Considerato l’argomento e le
(pianificare)                          conoscenze possedute, la lunghezza del
                                       testo e i tempi di attenzione, decidere in
                                       anticipo come suddividere il capitolo
Fare ipotesi e verificarle sul testo   Sulla base di titoli, sottotitoli, figure
                                       prevedere di che cosa parlerà il testo e
                                       verificarlo attraverso una prima lettura.
In sintesi: Strategie per comprendere
                         (De Beni, Zamperlin 1993)



             Strategia                                Modalità
Fare previsioni sulla base delle      Sulla base della lettura di una parte del
conoscenze date dal testo             testo, inferire cosa sarà scritto dopo
Individuare le parti importanti       Dopo la lettura analitica (o ascolto)
(sottolineare)                        individuare le parti importanti del testo
                                      in relazione ad alcuni criteri di
                                      riferimento condivisi
Porsi domande per verificare la       Dopo la lettura analitica (o ascolto)
comprensione                          autoformulare delle domande per
                                      verificare se si è capito il testo e alcuni
                                      termini specifici
Comprendere le figure e integrarle    Analizzare e capire le figure integrando
nel testo                             le informazioni in esse contenute con
                                      quelle fornite nella parte scritta (doppia
                                      codifica)
Regole pratiche per sottolineare

1. Sottolineare poco, saltando gli incisi e i vocaboli superflui
2. Sottolineare frasi positive (affermazioni); qualora vengano sottolineate frasi negative,
sottolineare ed evidenziare anche una negazione (il non delle affermazioni negative) in modo
che nello scorrere il testo non si sia tratti in inganno
3. Riscrivere a lato con parole proprie i concetti espressi nel testo, quando non è
possibile enucleare dei vocaboli che da soli sintetizzino il contenuto
4. Se il testo è costituito da una enumerazione di idee, cause o altro tipo di elementi,
numerarli progressivamente, fornendo una sequenza stabile
5. Evidenziare le definizioni, evidenziala tramite una freccia a margine. In presenza di
molti esempi, evidenziare il più caratteristico con una freccia
6. Usare oltre alla sottolineatura altri segni grafici che colpiscano l’occhio e che facilitino le
attività da compiere per la comprensione. Per esempio, collegare con una linea idee simili o
in contrasto e porre un punto interrogativo sulle parole da cercare sul dizionario o accanto a
periodi non chiari.
7. Differenziare , ad esempio tra parentesi quadra, i propri commenti, critiche e consensi,
in modo da non confonderli con i contenuti del testo.

Tratto da Maria Teresa Serafini, Come si studia, Strumenti Bompiani, Milano, 1994 – pag. 83
Terza fase: sintesi


       Che cos’è                      Cosa analizzare

Fase di sintesi attiva del             Le parole chiave
materiale di studio atta a
                                I titoli delle unità concettuali
 migliorarne il ricordo
                                       Gli appunti presi



                                        Cosa fare
Strategie da utilizzare
                             •Sintetizzare i concetti principali
        Schemi
                              •Evidenziare la relazione tra i
        Mappe
                                    concetti studiati
       Riassunto
Strategie per ricordare
                            (De Beni e Zamperlin 1983)


Strategia                             Modalità
Utilizzare le figure come sussidio    Farsi venire in mente le figure e gli argomenti
mnemonico                             ad esse collegate
Riassumere con modalità copia e       Dopo aver individuato le parti importanti
cancella                              scriverle collegandole in modo opportuno
Riassumere con parole chiave o        Costruire una parola o frase che riassuma il
testo sintetico                       contenuto delle varie sequenze del testo u
                                      elaborare una sintesi testuale
Costruire schemi, diagrammi,          Organizzare le informazioni importanti in
tabelle                               schemi, diagrammi, tabelle a seconda del testo
Formare immagini mentali dei          Individuare i termini concreti e tradurli in
termini concreti                      immagini mentali ed eventualmente grafica
Concretizzare i concetti astratti e   Trasformare i concetti astratti in concetti
formare immagini mentali              concreti e formare immagini mentali
Associare e ripetere                  Formare immagini, parole e frasi che
                                      associano una informazione difficile a qualche
Roberta Focchiatti, 2005
                                      cosa di noto
Immaginare quando si studia




(Tratto da Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, Imparare a studiare 2, Erickson, 2001)
Quarta fase: conservazione e recupero
          delle informazioni


             Che cos’è
                                                Cosa analizzare
Fase di sintesi nella quale il soggetto
   ricorre a strategie per fissare i                 •Appunti
  contenuti di studio e ritenere più                 •Schemi
           sicuro il ricordo
                                               •Mappe concettuali


       Strategie da utilizzare
                                                    Cosa fare
             Ripetizione
         Autointerrogazione               Uso attivo ed intenzionale della
           Modelli mentali                           memoria
             Immagini
           Mnemotecniche
Alcune strategie di memoria

Reiterazione e integrativa – ripetizione vocalica e
subvocalica del materiale del materiale anche concatenato a
immagini mentali

Associazione – connettere informazioni tra loro e a elementi
familiari

Organizzazione semantica – organizzare il materiale in
gruppi che appartengono alla stessa categoria (sulla base del
significato) anche con l’uso di mappe e schemi

Mediazione – utilizzare un concetto molto conosciuto per fare da
tramite a concetti nuovi (es. parola chiave)
Strategie di memoria
     (Cornoldi e Caponi, 1991- Cornoldi- De Beni e Gruppo MT, 2001)



E’ importante che l’alunno:

 Individui che esistono vari motivi per cui si può
 dimenticare

 Riconoscere che la memoria ha capacità limitate

 Riconoscere che “dimenticare” non significa
 necessariamente avere perso l’informazione

 L’utilizzo delle strategie di memoria migliora la
 prestazione
Strategie per il ripasso

Ripetere (in modo silente o ad alta voce)
Autointerrogarsi
Ripassare con un compagno
Costruire modelli mentali e fare collegamenti
Immaginare i contenuti
Uso di mnemotecniche (immagini mentali o strategie
di tipo verbale)
Il ripasso

Va pianificato
È più semplice e proficuo se il materiale è stato ben
analizzato nelle fasi precedenti
Contiene e riduce l’ansia da prestazione
Verifica la propria preparazione
Consolida le informazioni acquisite nelle fasi
precedenti
Organizza l’esposizione orale
Il lavoro a casa
                      (Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, 2001)



   Prevedere diverse tappe di studio a casa

Lo stesso giorno           Prima della lezione         Prima della verifica
                           successiva
Verifica del materiale     Risposta alla domande       Recupero dei materiali ,
raccolto                   formulate.                  delle mappe e delle
Formulazione e/o           Elaborazione della          domande e valutazione
risposta a domande poste   mappa                       del proprio grado di
Impostazione della                                     preparazione
mappa
Ripasso prima della verifica

Rileggere la mappa e/o il riassunto prodotto
Rileggere le parti del testo che non si ricordano
Ripetere oralmente, meglio in coppia con un compagno,
usando la mappa giuda
Creare un file audio per riascoltarsi




             (Tratto da G. Stella, L Grandi, La dislessia e i DSA, Giunti Scuola 2011)
Autovalutazione

Riflessione sulle modalità di apprendimento
utilizzate, sui risultati ottenuti e sulle attribuzioni.




    (Tratto da G. Stella, L Grandi, La dislessia e i DSA, Giunti Scuola 2011)
Bibliografia



BUZAN T., Usiamo la testa, Frassinelli, Milano 1982
CORNOLDI C., DE BENI R. e GRUPPO MT, Imparare a studiare 2, Erickson,
  Trento 2001
DAMIANO E., Insegnare con i concetti, Sei, Torino 1994
DE BENI R., ZAMPERLIN C., Guida allo studio del testo di storia, Erickson,
  Trento, 1993
DE BENI R., ZAMPERLIN C., BENVENUTI M. e VOCETTI C., Imparare a
  studiare la geografia, Erickson, Trento, 1993
GINEPRINI M., GUASTAVIGNA M., Mappe per capire. Capire per mappe,
  Carocci Faber, Roma 2004
NOVAK J.D., L’apprendimento significativo. Le mappe concettuali per creare
  e usare la conoscenza. Erickson, Trento 2001
STELLA G., GRANDI L., La dislessia e i DSA, Giunti Scuola, Firenze 2011
Apprendimento dsa mappe parte_3

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  • 2. In sintesi: Strategie per comprendere (De Beni, Zamperlin 1993) Strategia Modalità Attivare schemi organizzativi di Prima di iniziare a leggersi chiedersi conoscenze che tipo di testo si ha davanti (di cosa tratta, come è organizzato …) Scorrere il testo richiamando In base a titoli, sottotitoli e figure farsi conoscenze precedenti e facendo un’idea sull’argomento trattato previsioni chiedendosi cosa già di sa Dividere il testo in modo ottimale Considerato l’argomento e le (pianificare) conoscenze possedute, la lunghezza del testo e i tempi di attenzione, decidere in anticipo come suddividere il capitolo Fare ipotesi e verificarle sul testo Sulla base di titoli, sottotitoli, figure prevedere di che cosa parlerà il testo e verificarlo attraverso una prima lettura.
  • 3. In sintesi: Strategie per comprendere (De Beni, Zamperlin 1993) Strategia Modalità Fare previsioni sulla base delle Sulla base della lettura di una parte del conoscenze date dal testo testo, inferire cosa sarà scritto dopo Individuare le parti importanti Dopo la lettura analitica (o ascolto) (sottolineare) individuare le parti importanti del testo in relazione ad alcuni criteri di riferimento condivisi Porsi domande per verificare la Dopo la lettura analitica (o ascolto) comprensione autoformulare delle domande per verificare se si è capito il testo e alcuni termini specifici Comprendere le figure e integrarle Analizzare e capire le figure integrando nel testo le informazioni in esse contenute con quelle fornite nella parte scritta (doppia codifica)
  • 4. Regole pratiche per sottolineare 1. Sottolineare poco, saltando gli incisi e i vocaboli superflui 2. Sottolineare frasi positive (affermazioni); qualora vengano sottolineate frasi negative, sottolineare ed evidenziare anche una negazione (il non delle affermazioni negative) in modo che nello scorrere il testo non si sia tratti in inganno 3. Riscrivere a lato con parole proprie i concetti espressi nel testo, quando non è possibile enucleare dei vocaboli che da soli sintetizzino il contenuto 4. Se il testo è costituito da una enumerazione di idee, cause o altro tipo di elementi, numerarli progressivamente, fornendo una sequenza stabile 5. Evidenziare le definizioni, evidenziala tramite una freccia a margine. In presenza di molti esempi, evidenziare il più caratteristico con una freccia 6. Usare oltre alla sottolineatura altri segni grafici che colpiscano l’occhio e che facilitino le attività da compiere per la comprensione. Per esempio, collegare con una linea idee simili o in contrasto e porre un punto interrogativo sulle parole da cercare sul dizionario o accanto a periodi non chiari. 7. Differenziare , ad esempio tra parentesi quadra, i propri commenti, critiche e consensi, in modo da non confonderli con i contenuti del testo. Tratto da Maria Teresa Serafini, Come si studia, Strumenti Bompiani, Milano, 1994 – pag. 83
  • 5. Terza fase: sintesi Che cos’è Cosa analizzare Fase di sintesi attiva del Le parole chiave materiale di studio atta a I titoli delle unità concettuali migliorarne il ricordo Gli appunti presi Cosa fare Strategie da utilizzare •Sintetizzare i concetti principali Schemi •Evidenziare la relazione tra i Mappe concetti studiati Riassunto
  • 6. Strategie per ricordare (De Beni e Zamperlin 1983) Strategia Modalità Utilizzare le figure come sussidio Farsi venire in mente le figure e gli argomenti mnemonico ad esse collegate Riassumere con modalità copia e Dopo aver individuato le parti importanti cancella scriverle collegandole in modo opportuno Riassumere con parole chiave o Costruire una parola o frase che riassuma il testo sintetico contenuto delle varie sequenze del testo u elaborare una sintesi testuale Costruire schemi, diagrammi, Organizzare le informazioni importanti in tabelle schemi, diagrammi, tabelle a seconda del testo Formare immagini mentali dei Individuare i termini concreti e tradurli in termini concreti immagini mentali ed eventualmente grafica Concretizzare i concetti astratti e Trasformare i concetti astratti in concetti formare immagini mentali concreti e formare immagini mentali Associare e ripetere Formare immagini, parole e frasi che associano una informazione difficile a qualche Roberta Focchiatti, 2005 cosa di noto
  • 7. Immaginare quando si studia (Tratto da Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, Imparare a studiare 2, Erickson, 2001)
  • 8. Quarta fase: conservazione e recupero delle informazioni Che cos’è Cosa analizzare Fase di sintesi nella quale il soggetto ricorre a strategie per fissare i •Appunti contenuti di studio e ritenere più •Schemi sicuro il ricordo •Mappe concettuali Strategie da utilizzare Cosa fare Ripetizione Autointerrogazione Uso attivo ed intenzionale della Modelli mentali memoria Immagini Mnemotecniche
  • 9. Alcune strategie di memoria Reiterazione e integrativa – ripetizione vocalica e subvocalica del materiale del materiale anche concatenato a immagini mentali Associazione – connettere informazioni tra loro e a elementi familiari Organizzazione semantica – organizzare il materiale in gruppi che appartengono alla stessa categoria (sulla base del significato) anche con l’uso di mappe e schemi Mediazione – utilizzare un concetto molto conosciuto per fare da tramite a concetti nuovi (es. parola chiave)
  • 10. Strategie di memoria (Cornoldi e Caponi, 1991- Cornoldi- De Beni e Gruppo MT, 2001) E’ importante che l’alunno: Individui che esistono vari motivi per cui si può dimenticare Riconoscere che la memoria ha capacità limitate Riconoscere che “dimenticare” non significa necessariamente avere perso l’informazione L’utilizzo delle strategie di memoria migliora la prestazione
  • 11. Strategie per il ripasso Ripetere (in modo silente o ad alta voce) Autointerrogarsi Ripassare con un compagno Costruire modelli mentali e fare collegamenti Immaginare i contenuti Uso di mnemotecniche (immagini mentali o strategie di tipo verbale)
  • 12. Il ripasso Va pianificato È più semplice e proficuo se il materiale è stato ben analizzato nelle fasi precedenti Contiene e riduce l’ansia da prestazione Verifica la propria preparazione Consolida le informazioni acquisite nelle fasi precedenti Organizza l’esposizione orale
  • 13. Il lavoro a casa (Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, 2001) Prevedere diverse tappe di studio a casa Lo stesso giorno Prima della lezione Prima della verifica successiva Verifica del materiale Risposta alla domande Recupero dei materiali , raccolto formulate. delle mappe e delle Formulazione e/o Elaborazione della domande e valutazione risposta a domande poste mappa del proprio grado di Impostazione della preparazione mappa
  • 14. Ripasso prima della verifica Rileggere la mappa e/o il riassunto prodotto Rileggere le parti del testo che non si ricordano Ripetere oralmente, meglio in coppia con un compagno, usando la mappa giuda Creare un file audio per riascoltarsi (Tratto da G. Stella, L Grandi, La dislessia e i DSA, Giunti Scuola 2011)
  • 15. Autovalutazione Riflessione sulle modalità di apprendimento utilizzate, sui risultati ottenuti e sulle attribuzioni. (Tratto da G. Stella, L Grandi, La dislessia e i DSA, Giunti Scuola 2011)
  • 16. Bibliografia BUZAN T., Usiamo la testa, Frassinelli, Milano 1982 CORNOLDI C., DE BENI R. e GRUPPO MT, Imparare a studiare 2, Erickson, Trento 2001 DAMIANO E., Insegnare con i concetti, Sei, Torino 1994 DE BENI R., ZAMPERLIN C., Guida allo studio del testo di storia, Erickson, Trento, 1993 DE BENI R., ZAMPERLIN C., BENVENUTI M. e VOCETTI C., Imparare a studiare la geografia, Erickson, Trento, 1993 GINEPRINI M., GUASTAVIGNA M., Mappe per capire. Capire per mappe, Carocci Faber, Roma 2004 NOVAK J.D., L’apprendimento significativo. Le mappe concettuali per creare e usare la conoscenza. Erickson, Trento 2001 STELLA G., GRANDI L., La dislessia e i DSA, Giunti Scuola, Firenze 2011