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{ FRANCESCA IACOVIELLO }
portfolio universitario
{ INDICE PROGETTI }
composizione architettonica e urbana
lighting design
modellazione tridimensionale
progettazione urbana e architettonica
ricerca storica
rilievo e restauro
scienza e tecnologia dei materiali
tecnologia dell’architettura
valorizzazione economica
{ }
3
ATELIER RIQUALIFICAZIONE DELLA CITTÀ CONSOLIDATA
Riqualificazione dell’isolato in cui si trova l’ex Diatto Automobili ed ex SNIA
Viscosa, in via Frejus a Torino.
ATELIER PROGETTAZIONE URBANA
Riqualificazione di una corte all’interno del comune di Sant’Ambrogio di Torino
(TO) e progetto di masterplan a livello urbano.
ATELIER RESTAURO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
Restauro e riqualificazione di una delle casermette della caserma Alessandro
Lamarmora in via Asti, Torino.
ATELIER PROGETTO DI RESTAURO ARCHITETTONICO
Progetto di restauro dei locali dei Bagni di Carlo Alberto all’interno del Castello
di Racconigi (CN).
I seguenti lavori sono stati prodotti nel corso della laurea magistrale in Architettura per
il restauro e la valorizzazione del patrimonio.
WORKSHOP ‘IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO’
Redazione di un progetto illuminotecnico per il pianoterra e le aree esterne
dell’Ecomuseo del Freidano a Settimo Torinese (TO).
Racconigi e dintorni collegamenti e punti di interesse
Racconigi
Torino
Asti
Cuneo
A6
A6
A33
SS393
SS661
SS20
SS28
SS231
Autostrade
Strade statali
Ferrovia
Racconigi
Pollenzo
Govone
Susa
Stupinigi
Rivoli
Venaria
Agliè
Torino
Santena
Moncalieri
‘CORONA DI DELIZIE’
COLLEGAMENTI
PUNTI DI INTERESSE E PERCORSI
Castello
Punti di interesse
Industrie esistenti
Percorso in auto
Percorso ferrovia
Possibili percorsi per i
punti di interesse e le
antiche industrie
Castello
Museo di
Santa Croce
Chiesa della Beata Caterina
Chiesa di San
Giovanni Decollato
Chiesa di San
Giovanni Battista
Chiesa di Madonna
della Porta
Chiesa di Santa
Maria Maggiore
Chiesa del Gesù
Chiesa di Santa Chiara,
pinacoteca Levis, Museo
della Seta, biblioteca
Fuoriscala
ATELIER PROGETTO DI RESTAURO ARCHITETTONICO
SITO DI PROGETTO castello di Racconigi, Racconigi (CN)
SOFTWARE UTILIZZATI AutoCAD, DIALux, Illustrator, InDesign, Photoshop, RDF
CONTRIBUTI restauro, scienza dei materiali, tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici
{ Bagni di luce: il restauro dei Bagni del Re }
PIANO TERRA
Cucine ottocentesche
Spazi per mostre
Bagni di Carlo Alberto *
Cucine settecentesche *
Castello percorso di visita e Bagni di Carlo Alberto
Stanze di Carlo Alberto
Stanze di Umberto I
1 _ Stireria
2 _ Bagni dei Principini
3 _ Bagno della Regina
q
w we
t
r
y
Il percorso di visita allo stato attuale comprende il primo piano (di rappresentanza), il secondo piano
(piano nobile) e le cucine ottocentesche al piano terra. La visita ha una durata di 1h20min circa.
PRIMO PIANO SECONDO PIANO
App. di rappresentanza
Sale cinesi
Appartamenti del Cardinale
App. del Re e della Regina
Appartamenti dei Principini
Stanze di Vittorio ed Elena
4 _ Vestibolo
5 _ Bagno del Re
6 _ Grotta e uscita sul parco
BAGNI DI CARLO ALBERTO
* I locali non fanno parte del percorso di visita ma sono stati
indicati in quanto oggetto di studio all’interno dell’atelier.
2P
PT
Bookshop / Uscita
Biglietteria
Fuoriscala
5
Rilievo + analisi materiali e degradi
Dopo una prima fase di analisi storica e
territoriale dell’intero complesso si è passati
ad una fase di conoscenza del caso studio,
ovvero i Bagni.
Dei locali assegnati sono stati eseguiti il rilievo
geometrico e impiantistico - andando cioè a
mappare l’impianto di illuminazione esistente
e le tubazioni.
Si è passati in seguito all’analisi dei materiali
e dei degradi che interessano gli ambienti.
Per i materiali sono stati analizzati i due
locali assegnati - il Bagno dei Principini e il
vestibolo - nella loro interezza, mentre per
quanto riguarda i degradi è stato analizzato nel
dettaglio un solo prospetto.
Diagnostica non distruttiva
Contemporaneamente allo svolgimento
dell’atelier, il Laboratorio di Restauro del
Politecnico di Torino ha compiuto alcune
indagini diagnostiche sui Bagni di Carlo
Alberto - precisamente indagini termografiche
e videoendoscopiche.
Si ha avuto la possibilità di poter usufruire di
tali indagini per meglio conoscere gli ambienti
oggetto di studio, oltre che le stesse tecniche
diagnostiche.
ANALISI DEI DEGRADI
BAGNO DEI PRINCIPINI E VESTIBOLO
6
7
I locali dei Bagni del Re non fanno al momento parte del percorso di visita. Si è quindi pensato in fase di progetto di
restaurarli e integrarli in tale percorso. La visita alle stanze è “guidata” dalla luce: sono state previste per ogni ambiente
delle scene di luce che guidano il visitatore e indicano gli elementi di pregio.
Il progetto percorso “Bagni di Luce”
In ogni ambiente è prevista la sistemazione di un totem
grazie al quale viene garantito l’illuminamento medio in
ogni stanza e sul quale è possibile leggere ad ascoltare
notizie storiche proprie di ogni singolo ambiente.
Ogni elemento, per un’altezza di 140 cm, larghezza di 32 e
spessore di circa 8 cm, verrà posizionato in modo tale da
non risultare un elemento invasivo e da non ostacolare la
vista complessiva in ogni ambiente.
q
w
r
t
All’epoca dell’innesto guariniano questo ambiente
rappresentava la capella, ed inzialmente occupava i due piani
dell’ampliamento. In seguito perde la sua funzione sacra e
viene adibito a vano per l’inserimento di un ascensore a corde
sfruttato principalmente da Maria Teresa, moglie del re Carlo
Alberto. Nell’intervento proposto l’ambiente diviene una sala di
introduzione alla visita dei Bagni, dotata di pannelli descrittivi
riguardanti commitenti, architetti e le caratteristiche storiche
del complesso.
q
Oggi noto come “stireria” si puo suporrere che questo ambiente
fosse dedicato ad attivita di asciugatura e stiratura, ipotesi
avallorata dalla presenza della strizzatrice. Nell’intervento che
proponiamo diventerà un locale dedicato ad attivita ricreative
inerenti alle visite del castello per scolaresche e bambini.
w
e
TOTEMCOMEELEMENTO-GUIDACOMUNE
Queste tre sale da bagno a pianta quadrata
presentano caratteristiche molto simili
tra loro. Le pareti ricoperte in marmo,
caratteristica comune di tutta l’area dei
bagni, e le volte sono decorate a grottesca.
Accostata a parete vi e’ la vasca, affiancata a
un lavandino di particolare pregio decorativo.
Molto interessante e’ anche il sistema di
rubinetteria ordinario in ghisa su disegno del
Palagi raffiguranti collo e testa d’uccello.
Il bagno di Carlo Alberto è l’ambiente
piu’ ricco dal punto di vista decorativo.
Caraterizzato da pareti interamente ricoperte
da marmo e scandite a lesene sormontate da
trabeazione, presenta in un vano absidato
la vasca, ricavata da un unico blocco
marmoreo. A terra vi e’ la fontana realizzata
sul modello dell’impluvium. Il pavimento
e’ a tarsie policrome e la volta e’ affrescata
con grottesche rafffiguranti fatti mitologici di
divinita’ legate all’acqua.
r
La grotta è l’ambiente di compenetrazione
tra il castello e il parco, preceduta sul lato
verso quest’ultimo da un vestibolo a diretto
contatto con l’esterno, presenta stalagmiti e
pietre che rivestono pareti e soffitto, mentre
al centro è presente una presunta fontana.
t
e
e e
Fuoriscala
8
Illuminazione di base Illuminazione di base e illuminazione sugli
arredi
Illuminazione di base e illuminazione sugli
arredi e sulla volta
Illuminazione di base Illuminazione di base e illuminazione sui lavandini
Illuminazione di base e illuminazione sui lavandini e sui dipinti a secco
nella nicchia
Illuminazione di base e illuminazione sui lavandini, sui dipinti a secco nella
nicchia e sulla volta centrale
Scene di luce _ Bagno dei Principini
Scene di luce _ Vestibolo
9
TRASFORMAZIONE E
PRODUZIONE
SERVIZI
PUBBLICI DA
RESTITUIRE
AL COMUNE
PUNTO VENDITA E
DEGUSTAZIONE
ASPI
PRODUZIONE IN ORTI
URBANI
PRODUZIONE A
FRUTTETO
SOCIAL
HOUSING
E ASPI
SOCIAL
HOUSING
E ASPI
ORTI URBANI
SERRA
PARETI
VERDI
TETTI
VERDI
PRODUZIONE
AGRICOLA
FABBRICA
PUNTO
VENDITA
PUNTO
DEGUSTAZIONE
EX ZONA
INDUSTRIALE
CORRIDOIO
SUL PARCO
RIELABORAZIONE
E CONSUMO DI
PRODOTTI
A KM 0
RESIDENZA
TORRI
D’ABITAZIONE
SOCIAL
HOUSING
ALBERGO
SOCIALECO
HOUSING
TURISMO
SOCIALE
EDUCAZIONE
ALL’ECOLOGIA
PALAZZINA DI
FENOGLIO
INFO POINT
ECOLOGICO
SPAZI
DIDATTICI
MUSEO
ECOLOGICO
VIVERE SOCIALE SERVIZI ALLA PERSONA VERDE PUBBLICO E PRIVATO PRODUZIONE E CONDIVISIONE
Analisi funzionale
SITO DI PROGETTO ex fabbrica Diatto - SNIA Viscosa, via Frejus 21, Torino (TO)
SOFTWARE UTILIZZATI AutoCAD, Illustrator, Photoshop, Revit, SketchUp
CONTRIBUTI composizione architettonica e urbana, tecnologia dell’architettura
ATELIER RIQUALIFICAZIONE DELLA CITTÀ CONSOLIDATA
{ Agricoltura sociale: ‘coltivare’ le aree dismesse }
MASTERPLAN 11
le tavole d’esame sono consultabili su Behance
Edificio SUD co-housing + social housing
CO-HOUSINGSOCIALHOUSING
I due edifici destinati al social housing sono divisi in tre “fasce”. Il
pianoterra, come precedentemente accennato, è dedicato all’ASPI; i tre
piani successivi a unità abitative per nuclei familiari composti da una, due,
tre o più persone; mentre negli ultimi due piani sono previsti dei nuclei di
co-housing, composti da unità abitative - sia per famiglie numerose, sia per
nuclei più piccoli - e da ampi spazi comuni pensati per la condivisione delle
attività. Ad ogni sistema di co-housing viene inoltre messo a disposizione
una superficie a verde sulla copertura, utilizzabile per la coltivazione.
12
Edificio EST co-housing + social housing
CO-HOUSING_PIANO2CO-HOUSING_PIANO1SOCIALHOUSING
13
Rapporto tra preesistenza e nuovi edifici
PROSPETTO OVEST
PROSPETTO NORD
AREAPRODUZIONE
14
PROSPETTO EST
PROSPETTO SUD
AREARISTORAZIONE+ORTI
15
SPAZI
PROPOSTI
Museo di Storia
ed architettura
locale
Pannelli informativi
nei punti di
riferimento urbani
Punti di incontro
per la comunita’
Aule per attivita’
didattica
Saloni per eventi
Aule per attivita’
didattiche e
culturali
Spazi pubblici per
spettacoli ed
eventi
Spazio per mostre
artistiche, fisse e
temporanee
Aree verdi con
attrezzature
sportive
Orti urbani e
maneggi didattici
Alloggi e trattorie
Km 0
Micro stazioni di
diagnostica e
produzione
di energia
LAGHI
D’AVIGLIANA
SACRA DI
SAN MICHELE
CHIUSA DI
SAN MICHELE
FULCRO
MUSEO ALL’APERTO
"Il Museo è un'istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della
società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle
testimonianze materiali e immateriali dell'uomo e del suo ambiente, le acqui-
sisce, le conserva, le comunica e specificamente le espone per scopi di
studio, educazione e diletto."
DEFINIZIONE DI MUSEO ICOM (International Council Of Museum).
$
Fuori scala
LEGENDA
Percorso Architettonico
Percorso Religioso
Percorso Didattico
Percorso Sportivo
Naturale
FULCRO: Maglificio
Fratelli Bosio
Accesso principale
Macro scala percorsi per un museo all’aperto
SITO DI PROGETTO Sant’Ambrogio di Torino (TO)
ATELIER PROGETTAZIONE URBANA
SOFTWARE UTILIZZATI 3D Studio Max, AutoCAD, Illustrator, Photoshop, SketchUp
CONTRIBUTI composizione architettonica e urbana, progettazione urbanistica e pianificazione territoriale
{ Corte Natura: un progetto ai piedi della Sacra }
Corte della Luna
schema funzionale
Stanze
Stanze soppalcate
Circolazione
Spazio Pubblico
Reception
Ufficio Equiturismo
Negozi
Zona relax
Giardino
Bar belvedere
Auditorium
Foyer
Dispensa e produzione
Ristorante
Palestra
17
le tavole d’esame sono consultabili su Behance
PIANO TERRA
0 2 4 6 8 10
m
18
PIANO PRIMO
0 2 4 6 8 10
m
19
PIANO SECONDO
0 2 4 6 8 10
m
20
SEZIONEASEZIONEDSEZIONECSEZIONEB
0 2 4 6 8 10
m
21
STAZIONI FERROVIARIE / AEROPORTO
2,7km33 minuti22 minuti
Stazione Porta Nuova
4,2km46 minuti24 minuti
Stazione Porta Susa
7,2km1h30min44 minuti
Stazione Lingotto
4,7km58 minuti31 minuti
Stazione Dora
7,6km1h36min55 minuti
Stazione Stura
17km85 minuti
Aeroporto di Caselle
Collegamenti stazioni e aeroporti
Fuoriscala
SITO DI PROGETTO caserma Alessandro La Marmora, via Asti 22, Torino (TO)
ATELIER RESTAURO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
SOFTWARE UTILIZZATI 3D Studio Max, AutoCAD, Illustrator, InDesign, Photoshop
CONTRIBUTI restauro urbano e paesaggistico, valorizzazione economica
{ Via Asti 22: memoria storica e nuove funzioni }
abbattimento parziale del muro di cinta collegamento via Sella - via Asti
collegamento nuovo asse con casermette
nuova area pubblica
Concept
MASTERPLAN
le tavole d’esame sono consultabili su Behance
Schema
funzionale
24
25
Casermetta D progetto di rifunzionalizzazione
26
27
Nell’elaborazione del progetto illuminotecnico si è partiti dalle criticità rilevate durante i sopralluoghi. Il sistema di
illuminazione interno risulta obsoleto, mentre all’esterno l’area verde – il cui viale è attraversato anche nelle ore
serali – rimane, salvo eventi, immersa nel buio.
Si è quindi intervenuti sul sistema di illuminazione interno, con l’uso di apparecchi a soffitto per l’illuminazione
generale e di wallwasher e faretti per illuminare i pannelli espositivi. Si è poi cercato di valorizzare la ruota idraulica
con l’uso di fibre ottiche (eventualmente affiancate da effetti sonori) che andassero a simulare lo scorrere dell’acqua
che in origine veniva introdotta all’interno dell’ambiente.
Per l’esterno si è pensato ad una illuminazione generale, affiancata da un’illuminazione architetturale e scenografica.
L’intenzione è stata quella di risolvere i problemi di fruizione serale riscontrati, e di valorizzare le installazioni
presenti nell’area verde e l’architettura di impianto storico in modo da attrarre nuovi visitatori e utenti.
Concept il piano terra dell’Ecomuseo e l’esterno
SITO DI PROGETTO Ecomuseo del Freidano, Settimo Torinese (TO)
WORKSHOP ‘ILPROGETTO ILLUMINOTECNICO’
SOFTWARE UTILIZZATI 3D Studio Max, AutoCAD, DIALux, Illustrator, Photoshop
CONTRIBUTI illuminotecnica
{ Light ON the museum: illuminiamo l’ecomuseo }
29
le tavole d’esame sono consultabili su Behance
Il progetto illuminotecnico il posizionamento degli apparecchi
illuminazione generale
illuminazione generale
illuminazione puntuale pannelli
illuminazione puntuale ruota
illuminazione generale scala
LEGENDA
Skim downlight, Erco
Cup, iGuzzini
Pantrac wallwasher, Erco
Pollux spotlight, Erco
iTeka, iGuzzini
30
illuminazione generale
illuminazione scenografica
illuminazione generale
Light Up, iGuzzini
Tesis Uplight, Erco
Albero, iGuzzini
illuminazione generale
illuminazione scenografica
illuminazione puntuale
illuminazione architetturale
LEGENDA
Ellipse, iGuzzini
Linealuce compact incasso, iGuzzini
Powercast proiettore, Erco
Tesis, Erco
31
Per il viale di collegamento si è pensato a una illuminazione scenografica, ispirandosi a un progetto realizzato presso
l’università di Sydney. L’attuale pavimentazione lignea è sostituita da una nuova “bucata” per permettere il passaggio della
luce. Gli apparecchi utilizzati sono incassati in un getto di calcestruzzo, e separati dalla pavimentazione da un’intercapedine
di 20cm - che corrisponde all’altezza della trave su cui essa poggia.
Gli apparecchi Linealuce sono posti perpendicolarmente alle assi del pavimento a una distanza di 150cm l’uno dall’altro.
L’illuminazione generale è garantita dagli apparecchi a plafone Ellipse, montati sul parapetto ligneo della passerella.
Dettagli 1:20 la passerella di collegamento
A
A
B B
1
2
3
8
9
1
2
3
4
6
7
8
9 9
8
2
6
7
5 4
3
PIANTA
SEZIONE BB SEZIONE AA
PASSERELLA DI COLLEGAMENTO SU TERRENO
1. Parapetto ligneo
2. Pavimentazione lignea
3. Aperture nella pavimentazione, chiuse da un
elemento in policarbonato
4. Trave HE 200
5. Griglia di protezione, per proteggere
l’intercapedine e consentire l’aerazione della
stessa
6. Getto di calcestruzzo
7. Strato di ghiaia
8. Apparecchi ad incasso iGuzzini Linealuce
9. Apparecchi a plafone iGuzzini Ellipse
32
Riferimento progettuale
Golden Grove, Sidney University
Il “Golden Grove” è parte del progetto di riqualificazione di
uno dei campus dell’università. La passerella ha un sistema
di luce diffusa e incassata, unita al disegno realizzato nella
pavimentazione.
Progettisti: Paul Carter + T.C.L. - Taylor, Cullity and Lethlean
A
A
B B
1
2
3
4
5
7
1
23
4
6
7
8
5
8
2
6 7
1
5
4
3
PIANTA
SEZIONE BB SEZIONE AA
PASSERELLA DI COLLEGAMENTO SU RIO
1. Parapetto ligneo
2. Pavimentazione lignea
3. Aperture nella pavimentazione, chiuse da
un elemento in policarbonato
4. Trave HE 200 primaria
5. Trave HE 200 secondaria
6. Cassero in legno contenente gli apparecchi
e fissato alla trave primaria
7. Apparecchi ad incasso iGuzzini Linealuce
8. Apparecchi a plafone iGuzzini Ellipse
Per la parte sospesa sul rio gli apparecchi sono
stati posizionati in un cassero di legno, fissato
alla trave primaria della struttura. Data la scelta
di tale soluzione la distanza tra gli apparecchi è
stata studiata tenendo conto della presenza di
tali travi.
33
FRANCESCA IACOVIELLO
(+39) 333 123 1809
iacoviello.francesca@gmail.com
Behance LinkedIn

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Portfolio universitario

  • 1. { FRANCESCA IACOVIELLO } portfolio universitario
  • 2. { INDICE PROGETTI } composizione architettonica e urbana lighting design modellazione tridimensionale progettazione urbana e architettonica ricerca storica rilievo e restauro scienza e tecnologia dei materiali tecnologia dell’architettura valorizzazione economica { }
  • 3. 3 ATELIER RIQUALIFICAZIONE DELLA CITTÀ CONSOLIDATA Riqualificazione dell’isolato in cui si trova l’ex Diatto Automobili ed ex SNIA Viscosa, in via Frejus a Torino. ATELIER PROGETTAZIONE URBANA Riqualificazione di una corte all’interno del comune di Sant’Ambrogio di Torino (TO) e progetto di masterplan a livello urbano. ATELIER RESTAURO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO Restauro e riqualificazione di una delle casermette della caserma Alessandro Lamarmora in via Asti, Torino. ATELIER PROGETTO DI RESTAURO ARCHITETTONICO Progetto di restauro dei locali dei Bagni di Carlo Alberto all’interno del Castello di Racconigi (CN). I seguenti lavori sono stati prodotti nel corso della laurea magistrale in Architettura per il restauro e la valorizzazione del patrimonio. WORKSHOP ‘IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO’ Redazione di un progetto illuminotecnico per il pianoterra e le aree esterne dell’Ecomuseo del Freidano a Settimo Torinese (TO).
  • 4. Racconigi e dintorni collegamenti e punti di interesse Racconigi Torino Asti Cuneo A6 A6 A33 SS393 SS661 SS20 SS28 SS231 Autostrade Strade statali Ferrovia Racconigi Pollenzo Govone Susa Stupinigi Rivoli Venaria Agliè Torino Santena Moncalieri ‘CORONA DI DELIZIE’ COLLEGAMENTI PUNTI DI INTERESSE E PERCORSI Castello Punti di interesse Industrie esistenti Percorso in auto Percorso ferrovia Possibili percorsi per i punti di interesse e le antiche industrie Castello Museo di Santa Croce Chiesa della Beata Caterina Chiesa di San Giovanni Decollato Chiesa di San Giovanni Battista Chiesa di Madonna della Porta Chiesa di Santa Maria Maggiore Chiesa del Gesù Chiesa di Santa Chiara, pinacoteca Levis, Museo della Seta, biblioteca Fuoriscala ATELIER PROGETTO DI RESTAURO ARCHITETTONICO SITO DI PROGETTO castello di Racconigi, Racconigi (CN) SOFTWARE UTILIZZATI AutoCAD, DIALux, Illustrator, InDesign, Photoshop, RDF CONTRIBUTI restauro, scienza dei materiali, tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici { Bagni di luce: il restauro dei Bagni del Re }
  • 5. PIANO TERRA Cucine ottocentesche Spazi per mostre Bagni di Carlo Alberto * Cucine settecentesche * Castello percorso di visita e Bagni di Carlo Alberto Stanze di Carlo Alberto Stanze di Umberto I 1 _ Stireria 2 _ Bagni dei Principini 3 _ Bagno della Regina q w we t r y Il percorso di visita allo stato attuale comprende il primo piano (di rappresentanza), il secondo piano (piano nobile) e le cucine ottocentesche al piano terra. La visita ha una durata di 1h20min circa. PRIMO PIANO SECONDO PIANO App. di rappresentanza Sale cinesi Appartamenti del Cardinale App. del Re e della Regina Appartamenti dei Principini Stanze di Vittorio ed Elena 4 _ Vestibolo 5 _ Bagno del Re 6 _ Grotta e uscita sul parco BAGNI DI CARLO ALBERTO * I locali non fanno parte del percorso di visita ma sono stati indicati in quanto oggetto di studio all’interno dell’atelier. 2P PT Bookshop / Uscita Biglietteria Fuoriscala 5
  • 6. Rilievo + analisi materiali e degradi Dopo una prima fase di analisi storica e territoriale dell’intero complesso si è passati ad una fase di conoscenza del caso studio, ovvero i Bagni. Dei locali assegnati sono stati eseguiti il rilievo geometrico e impiantistico - andando cioè a mappare l’impianto di illuminazione esistente e le tubazioni. Si è passati in seguito all’analisi dei materiali e dei degradi che interessano gli ambienti. Per i materiali sono stati analizzati i due locali assegnati - il Bagno dei Principini e il vestibolo - nella loro interezza, mentre per quanto riguarda i degradi è stato analizzato nel dettaglio un solo prospetto. Diagnostica non distruttiva Contemporaneamente allo svolgimento dell’atelier, il Laboratorio di Restauro del Politecnico di Torino ha compiuto alcune indagini diagnostiche sui Bagni di Carlo Alberto - precisamente indagini termografiche e videoendoscopiche. Si ha avuto la possibilità di poter usufruire di tali indagini per meglio conoscere gli ambienti oggetto di studio, oltre che le stesse tecniche diagnostiche. ANALISI DEI DEGRADI BAGNO DEI PRINCIPINI E VESTIBOLO 6
  • 7. 7
  • 8. I locali dei Bagni del Re non fanno al momento parte del percorso di visita. Si è quindi pensato in fase di progetto di restaurarli e integrarli in tale percorso. La visita alle stanze è “guidata” dalla luce: sono state previste per ogni ambiente delle scene di luce che guidano il visitatore e indicano gli elementi di pregio. Il progetto percorso “Bagni di Luce” In ogni ambiente è prevista la sistemazione di un totem grazie al quale viene garantito l’illuminamento medio in ogni stanza e sul quale è possibile leggere ad ascoltare notizie storiche proprie di ogni singolo ambiente. Ogni elemento, per un’altezza di 140 cm, larghezza di 32 e spessore di circa 8 cm, verrà posizionato in modo tale da non risultare un elemento invasivo e da non ostacolare la vista complessiva in ogni ambiente. q w r t All’epoca dell’innesto guariniano questo ambiente rappresentava la capella, ed inzialmente occupava i due piani dell’ampliamento. In seguito perde la sua funzione sacra e viene adibito a vano per l’inserimento di un ascensore a corde sfruttato principalmente da Maria Teresa, moglie del re Carlo Alberto. Nell’intervento proposto l’ambiente diviene una sala di introduzione alla visita dei Bagni, dotata di pannelli descrittivi riguardanti commitenti, architetti e le caratteristiche storiche del complesso. q Oggi noto come “stireria” si puo suporrere che questo ambiente fosse dedicato ad attivita di asciugatura e stiratura, ipotesi avallorata dalla presenza della strizzatrice. Nell’intervento che proponiamo diventerà un locale dedicato ad attivita ricreative inerenti alle visite del castello per scolaresche e bambini. w e TOTEMCOMEELEMENTO-GUIDACOMUNE Queste tre sale da bagno a pianta quadrata presentano caratteristiche molto simili tra loro. Le pareti ricoperte in marmo, caratteristica comune di tutta l’area dei bagni, e le volte sono decorate a grottesca. Accostata a parete vi e’ la vasca, affiancata a un lavandino di particolare pregio decorativo. Molto interessante e’ anche il sistema di rubinetteria ordinario in ghisa su disegno del Palagi raffiguranti collo e testa d’uccello. Il bagno di Carlo Alberto è l’ambiente piu’ ricco dal punto di vista decorativo. Caraterizzato da pareti interamente ricoperte da marmo e scandite a lesene sormontate da trabeazione, presenta in un vano absidato la vasca, ricavata da un unico blocco marmoreo. A terra vi e’ la fontana realizzata sul modello dell’impluvium. Il pavimento e’ a tarsie policrome e la volta e’ affrescata con grottesche rafffiguranti fatti mitologici di divinita’ legate all’acqua. r La grotta è l’ambiente di compenetrazione tra il castello e il parco, preceduta sul lato verso quest’ultimo da un vestibolo a diretto contatto con l’esterno, presenta stalagmiti e pietre che rivestono pareti e soffitto, mentre al centro è presente una presunta fontana. t e e e Fuoriscala 8
  • 9. Illuminazione di base Illuminazione di base e illuminazione sugli arredi Illuminazione di base e illuminazione sugli arredi e sulla volta Illuminazione di base Illuminazione di base e illuminazione sui lavandini Illuminazione di base e illuminazione sui lavandini e sui dipinti a secco nella nicchia Illuminazione di base e illuminazione sui lavandini, sui dipinti a secco nella nicchia e sulla volta centrale Scene di luce _ Bagno dei Principini Scene di luce _ Vestibolo 9
  • 10. TRASFORMAZIONE E PRODUZIONE SERVIZI PUBBLICI DA RESTITUIRE AL COMUNE PUNTO VENDITA E DEGUSTAZIONE ASPI PRODUZIONE IN ORTI URBANI PRODUZIONE A FRUTTETO SOCIAL HOUSING E ASPI SOCIAL HOUSING E ASPI ORTI URBANI SERRA PARETI VERDI TETTI VERDI PRODUZIONE AGRICOLA FABBRICA PUNTO VENDITA PUNTO DEGUSTAZIONE EX ZONA INDUSTRIALE CORRIDOIO SUL PARCO RIELABORAZIONE E CONSUMO DI PRODOTTI A KM 0 RESIDENZA TORRI D’ABITAZIONE SOCIAL HOUSING ALBERGO SOCIALECO HOUSING TURISMO SOCIALE EDUCAZIONE ALL’ECOLOGIA PALAZZINA DI FENOGLIO INFO POINT ECOLOGICO SPAZI DIDATTICI MUSEO ECOLOGICO VIVERE SOCIALE SERVIZI ALLA PERSONA VERDE PUBBLICO E PRIVATO PRODUZIONE E CONDIVISIONE Analisi funzionale SITO DI PROGETTO ex fabbrica Diatto - SNIA Viscosa, via Frejus 21, Torino (TO) SOFTWARE UTILIZZATI AutoCAD, Illustrator, Photoshop, Revit, SketchUp CONTRIBUTI composizione architettonica e urbana, tecnologia dell’architettura ATELIER RIQUALIFICAZIONE DELLA CITTÀ CONSOLIDATA { Agricoltura sociale: ‘coltivare’ le aree dismesse }
  • 11. MASTERPLAN 11 le tavole d’esame sono consultabili su Behance
  • 12. Edificio SUD co-housing + social housing CO-HOUSINGSOCIALHOUSING I due edifici destinati al social housing sono divisi in tre “fasce”. Il pianoterra, come precedentemente accennato, è dedicato all’ASPI; i tre piani successivi a unità abitative per nuclei familiari composti da una, due, tre o più persone; mentre negli ultimi due piani sono previsti dei nuclei di co-housing, composti da unità abitative - sia per famiglie numerose, sia per nuclei più piccoli - e da ampi spazi comuni pensati per la condivisione delle attività. Ad ogni sistema di co-housing viene inoltre messo a disposizione una superficie a verde sulla copertura, utilizzabile per la coltivazione. 12
  • 13. Edificio EST co-housing + social housing CO-HOUSING_PIANO2CO-HOUSING_PIANO1SOCIALHOUSING 13
  • 14. Rapporto tra preesistenza e nuovi edifici PROSPETTO OVEST PROSPETTO NORD AREAPRODUZIONE 14
  • 16. SPAZI PROPOSTI Museo di Storia ed architettura locale Pannelli informativi nei punti di riferimento urbani Punti di incontro per la comunita’ Aule per attivita’ didattica Saloni per eventi Aule per attivita’ didattiche e culturali Spazi pubblici per spettacoli ed eventi Spazio per mostre artistiche, fisse e temporanee Aree verdi con attrezzature sportive Orti urbani e maneggi didattici Alloggi e trattorie Km 0 Micro stazioni di diagnostica e produzione di energia LAGHI D’AVIGLIANA SACRA DI SAN MICHELE CHIUSA DI SAN MICHELE FULCRO MUSEO ALL’APERTO "Il Museo è un'istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell'uomo e del suo ambiente, le acqui- sisce, le conserva, le comunica e specificamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto." DEFINIZIONE DI MUSEO ICOM (International Council Of Museum). $ Fuori scala LEGENDA Percorso Architettonico Percorso Religioso Percorso Didattico Percorso Sportivo Naturale FULCRO: Maglificio Fratelli Bosio Accesso principale Macro scala percorsi per un museo all’aperto SITO DI PROGETTO Sant’Ambrogio di Torino (TO) ATELIER PROGETTAZIONE URBANA SOFTWARE UTILIZZATI 3D Studio Max, AutoCAD, Illustrator, Photoshop, SketchUp CONTRIBUTI composizione architettonica e urbana, progettazione urbanistica e pianificazione territoriale { Corte Natura: un progetto ai piedi della Sacra }
  • 17. Corte della Luna schema funzionale Stanze Stanze soppalcate Circolazione Spazio Pubblico Reception Ufficio Equiturismo Negozi Zona relax Giardino Bar belvedere Auditorium Foyer Dispensa e produzione Ristorante Palestra 17 le tavole d’esame sono consultabili su Behance
  • 18. PIANO TERRA 0 2 4 6 8 10 m 18
  • 19. PIANO PRIMO 0 2 4 6 8 10 m 19
  • 20. PIANO SECONDO 0 2 4 6 8 10 m 20
  • 22. STAZIONI FERROVIARIE / AEROPORTO 2,7km33 minuti22 minuti Stazione Porta Nuova 4,2km46 minuti24 minuti Stazione Porta Susa 7,2km1h30min44 minuti Stazione Lingotto 4,7km58 minuti31 minuti Stazione Dora 7,6km1h36min55 minuti Stazione Stura 17km85 minuti Aeroporto di Caselle Collegamenti stazioni e aeroporti Fuoriscala SITO DI PROGETTO caserma Alessandro La Marmora, via Asti 22, Torino (TO) ATELIER RESTAURO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO SOFTWARE UTILIZZATI 3D Studio Max, AutoCAD, Illustrator, InDesign, Photoshop CONTRIBUTI restauro urbano e paesaggistico, valorizzazione economica { Via Asti 22: memoria storica e nuove funzioni }
  • 23. abbattimento parziale del muro di cinta collegamento via Sella - via Asti collegamento nuovo asse con casermette nuova area pubblica Concept MASTERPLAN le tavole d’esame sono consultabili su Behance
  • 25. 25
  • 26. Casermetta D progetto di rifunzionalizzazione 26
  • 27. 27
  • 28. Nell’elaborazione del progetto illuminotecnico si è partiti dalle criticità rilevate durante i sopralluoghi. Il sistema di illuminazione interno risulta obsoleto, mentre all’esterno l’area verde – il cui viale è attraversato anche nelle ore serali – rimane, salvo eventi, immersa nel buio. Si è quindi intervenuti sul sistema di illuminazione interno, con l’uso di apparecchi a soffitto per l’illuminazione generale e di wallwasher e faretti per illuminare i pannelli espositivi. Si è poi cercato di valorizzare la ruota idraulica con l’uso di fibre ottiche (eventualmente affiancate da effetti sonori) che andassero a simulare lo scorrere dell’acqua che in origine veniva introdotta all’interno dell’ambiente. Per l’esterno si è pensato ad una illuminazione generale, affiancata da un’illuminazione architetturale e scenografica. L’intenzione è stata quella di risolvere i problemi di fruizione serale riscontrati, e di valorizzare le installazioni presenti nell’area verde e l’architettura di impianto storico in modo da attrarre nuovi visitatori e utenti. Concept il piano terra dell’Ecomuseo e l’esterno SITO DI PROGETTO Ecomuseo del Freidano, Settimo Torinese (TO) WORKSHOP ‘ILPROGETTO ILLUMINOTECNICO’ SOFTWARE UTILIZZATI 3D Studio Max, AutoCAD, DIALux, Illustrator, Photoshop CONTRIBUTI illuminotecnica { Light ON the museum: illuminiamo l’ecomuseo }
  • 29. 29 le tavole d’esame sono consultabili su Behance
  • 30. Il progetto illuminotecnico il posizionamento degli apparecchi illuminazione generale illuminazione generale illuminazione puntuale pannelli illuminazione puntuale ruota illuminazione generale scala LEGENDA Skim downlight, Erco Cup, iGuzzini Pantrac wallwasher, Erco Pollux spotlight, Erco iTeka, iGuzzini 30
  • 31. illuminazione generale illuminazione scenografica illuminazione generale Light Up, iGuzzini Tesis Uplight, Erco Albero, iGuzzini illuminazione generale illuminazione scenografica illuminazione puntuale illuminazione architetturale LEGENDA Ellipse, iGuzzini Linealuce compact incasso, iGuzzini Powercast proiettore, Erco Tesis, Erco 31
  • 32. Per il viale di collegamento si è pensato a una illuminazione scenografica, ispirandosi a un progetto realizzato presso l’università di Sydney. L’attuale pavimentazione lignea è sostituita da una nuova “bucata” per permettere il passaggio della luce. Gli apparecchi utilizzati sono incassati in un getto di calcestruzzo, e separati dalla pavimentazione da un’intercapedine di 20cm - che corrisponde all’altezza della trave su cui essa poggia. Gli apparecchi Linealuce sono posti perpendicolarmente alle assi del pavimento a una distanza di 150cm l’uno dall’altro. L’illuminazione generale è garantita dagli apparecchi a plafone Ellipse, montati sul parapetto ligneo della passerella. Dettagli 1:20 la passerella di collegamento A A B B 1 2 3 8 9 1 2 3 4 6 7 8 9 9 8 2 6 7 5 4 3 PIANTA SEZIONE BB SEZIONE AA PASSERELLA DI COLLEGAMENTO SU TERRENO 1. Parapetto ligneo 2. Pavimentazione lignea 3. Aperture nella pavimentazione, chiuse da un elemento in policarbonato 4. Trave HE 200 5. Griglia di protezione, per proteggere l’intercapedine e consentire l’aerazione della stessa 6. Getto di calcestruzzo 7. Strato di ghiaia 8. Apparecchi ad incasso iGuzzini Linealuce 9. Apparecchi a plafone iGuzzini Ellipse 32
  • 33. Riferimento progettuale Golden Grove, Sidney University Il “Golden Grove” è parte del progetto di riqualificazione di uno dei campus dell’università. La passerella ha un sistema di luce diffusa e incassata, unita al disegno realizzato nella pavimentazione. Progettisti: Paul Carter + T.C.L. - Taylor, Cullity and Lethlean A A B B 1 2 3 4 5 7 1 23 4 6 7 8 5 8 2 6 7 1 5 4 3 PIANTA SEZIONE BB SEZIONE AA PASSERELLA DI COLLEGAMENTO SU RIO 1. Parapetto ligneo 2. Pavimentazione lignea 3. Aperture nella pavimentazione, chiuse da un elemento in policarbonato 4. Trave HE 200 primaria 5. Trave HE 200 secondaria 6. Cassero in legno contenente gli apparecchi e fissato alla trave primaria 7. Apparecchi ad incasso iGuzzini Linealuce 8. Apparecchi a plafone iGuzzini Ellipse Per la parte sospesa sul rio gli apparecchi sono stati posizionati in un cassero di legno, fissato alla trave primaria della struttura. Data la scelta di tale soluzione la distanza tra gli apparecchi è stata studiata tenendo conto della presenza di tali travi. 33
  • 34. FRANCESCA IACOVIELLO (+39) 333 123 1809 iacoviello.francesca@gmail.com Behance LinkedIn