4. “ Il Padre, avendo amato Maria con predilezione e avendola scelta dall’eternità quale Madre del suo Figlio, non poteva permettere che fosse sfiorata dal peccato (né da quello originale, né da quello personale e storico)”
5. L’amore ha le sue ragioni ; ha le sue esigenze e perfino le sue incompatibilità: anzitutto quella col peccato; non è affatto pensabile che, potendola rendere immacolata, di fatto non l’abbia resa tale, poiché era conveniente che la ‘Madre del Redentore’ fosse “ il più possibile degna di lui ”
6. “ La piena santità di Maria e la sua totale assenza di peccato erano, pertanto, affermazioni tradizionali e universalmente diffuse. Maria – si riteneva- non peccò personalmente perché fu santificata nel seno di sua madre, libera dal fomens peccati (l’abituale e disordinata concupiscenza, radice e fonte di ogni peccato personale)”
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9. “ La dottrina dell’Immacolata testimonia quindi che la grazia di Dio è stata sufficientemente potente per suscitare una risposta; che grazia e libertà, grazia ed essere se stessi, rinuncia e compimento si contraddicono solamente in apparenza, mentre in verità una cosa condiziona e procura l’altra”
10. Secondo Giovanni Duns Scoto (1265-1308), in questo davvero doctor subtilis, “Maria ha dovuto essere redenta nel modo più perfetto e questo non poteva consistere nella purificazione del peccato originale, ma nella preservazione da esso”
11. “ La posizione di Duns Scoto è geniale: egli, ponendosi sul piano dell’obiezione agostiniana-tomista, che era evidentemente di natura cristologico-soteriologica, seppe rovesciare i termini; per lui la Vergine non solo non è sottratta alla redenzione, ma è proprio da essa che le è pervenuta - «retroattivamente» la grazia cristica d’essere preservata dal peccato radicitus e d’essere piena di grazia.
12. Così ciò che era ragione d’una difficoltà ad accettare la dottrina dell’ IC diventava ragione della sua fondatezza. Questa condizione di Maria non era, perciò, un’eccezione alla Redenzione di Cristo, ma un suo frutto speciale : il Cristo Redentore perfettissimo, in modo assai conveniente e congruo, preservò da qualsiasi contagio del male colei che, generandolo, doveva diventare la Madre messianica, esercitando una conseguente ‘mediazione materna’
13. “ Maria è la creatura ‘tota pulchra’ : è lo ‘speculum sine macula’; è l’ideale supremo della perfezione che in ogni tempo gli artisti hanno cercato di riprodurre nelle loro opere; è la donna vestita di sole (Ap 12,1), nella quale i raggi purissimi della bellezza umana si incontrano con quelli sovrani, ma accessibili, della bellezza soprannaturale”
14. “ Tu sei bella: bella nei pensieri, bella nelle parole, bella nelle azioni; bella dalla nascita fino alla morte; bella nella concezione verginale, bella nel parto divino, bella nella porpora della mia passione, bella soprattutto nello splendore della mia resurrezione”
15. “ La ‘madre di Dio’ della mariologia cattolica è semplicemente il principio, il prototipo e il condensato della creatura umana, che coopera alla propria salvezza, servendosi della grazia che la previene, ed è pure il principio, il prototipo e il riassunto della Chiesa”
16. Desiderio di Dio la “sua innocenza nativa”la orientava completamente all’incontro con il Signore. Probabilmente a ragione della sua natura umana rinnovata per volontà divina “in Maria tutto era attesa e desiderio del Dio che viene” Fedeltà alla volontà divina La sua fede non si attenua come quella degli apostoli, come Abramo, ella continua, in spem contra spem (Rm 4,18), sfidando tutte le apparenze, a riporre la sua fiducia in Dio
17. Prototipo e teletipo della persona redenta e della comunità pacificata con Dio, la Vergine Madre viene offerta dal Padre all’umanità al fine di indicarci la strada conforme al suo Regno ed di incoraggiarci a percorrerla con fiducia e coraggio
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21. Quale situazione didattica predisporre? Quali contenuti proporre? Quali mezzi e strumenti utilizzare? Come procedere? Come monitorare l’interesse e la partecipazione?
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Hinweis der Redaktion
1333 Simone Martini , Annunciazione, Polittico Orsini, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten, Antwerpen, Belgio
ALDA MERINI, Magnificat. Incontro con Maria, Frassinelli, Piacenza 2002, 22. Beato Angelico, Annunciazione, 1430, S. Maria delle Grazie, S. Giovanni Valdarno.
Pio XII, Fulgens Corona , indizione dell’anno mariano, 8 settembre, festa della natività di Maria ss.ma, nell'anno 1953 1333 Simone Martini, Annunciazione con santi, Galleria Uffizi, Firenze
PIO XII, Fulgens corona, in EE 6/954 Antonello da Messina (1430-1479), Vergine dell’annunciazione, Alte Pinakothek, Munich
Antonello da Messina, Vergine Annunciata, 1476 Museo nazionale, Palermo MICHELE GIULIO MASCIARELLI, L’innocente, 22.
Beato Angelico, Annunciazione, 1432, Museo del Prado, Madrid
JOSEPH RATZINGER-BENEDETTO XVI, La Figlia di Sion. La devozione a Maria nella Chiesa, Jaca Book, Milano 1995 2 , 68.
Beato Angelico , Annunciazione ,1440 convento San Marco, Firenze
Alessio Baldovinetti, Annunciazione, 1488, Ospedale innocenti, Firenze
Donatello - L'Annunciazione (Firenze, Santa Croce, 1435ca.) Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Redemptoris Mater in EV 10/1375-1405.
Padre Marko Ivan Rupnik, Capella Redemptoris mater, Vaticano (Cfr. http://www.vatican.va/redemptoris_mater/flash/index.html?lingua=it) PAOLO VI, Discorso ai partecipanti delo VII Congresso-mariologico internazionale del XIV Congresso mariano internazionale, Roma 17 maggio 1975 in AAS 67 (1975) 338.
IRENEO (+ 202), Adversus haereses, V, 6, 1: PG 7, 1137 Arcabas (Jean-Marie Pirot), L' Annonce faite à Marie
KARL BARTH, Kirchiche Dogmatik, Zollicon-Zurigo 1960, 12, 157. Lorenzo Lotto, Annunciazione, 1527, Pinacoteca comunale, Recanati.
] Edward H. Schillebeeckx, Maria madre della redenzione , 71-44-35. GIOVANNI PAOLO II , Redemptoris Mater n. 14, in EV 10/1307 FRUEAUF, Rueland the Elder, Annunciazione, 1495 Museum of Fine Arts, Budapest.
Cf. HANS VON BALTHASAR, Le persone del dramma: l’uomo in Cristo, Teodrammatica , vol. III, Jaca Book, Milano 1983: la risposta della donna, 313: riguardo agli eventi escatologici Maria è stata definita «immagine teletipa definitiva» e «quintessenza personale». Giotto, 1306, Cappella degli Scrovegni, Padova.
BARNA DA SIENA, Annunciazione, 1340, Collegiata San Gimignano, Siena
Piero Cavallini, 1291, S. Maria in Trastevere, Roma