1. 26/02/2009
Unità 6.
L’Importante
è mangiare bene!
mangio – mangi – mangia – mangiamo – mangiate – mangiano
Detto: Mettere le mani sul fuoco / per nessuno
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia Italiano NB2 – A2
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Tema: abitudini alimentari
Obiettivi: dare consigli, parlare delle proprie abitudini alimentari, esprimere il proprio
parere, esprimere un giudizio sui cibi.
Espressioni utili / lessico:
•Sono a dieta
•Che dovrei fare secondo te?
•Le diete non servono a niente.
•Mah, dipende. Hai ragione.
•E’ importante quello che mangi.
•L’insalata è insipida / salata /sana
•La bistecca è cruda / dura / buona …
•Il pollo è piccante / bruciato /squisito / grasso …
Grammatica: imperativo confidenziale
(forma affermativa e negativa), il verbo servire,
posizione del pronome con l’imperativo.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
1
2. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Lo spritz
Antipasti
Primi
piatti
Secondi
piatti
Contorni
Dessert
Affettati misti / affettare: tagliare a fette
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
La cotoletta alla milanese
Antipasti
Primi
piatti
Secondi
Tortellini in brodo
piatti
Spaghetti ai frutti di mare
Contorni
Dessert
Fagioli
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
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3. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Peperoni
Ipotesi per conversazioni
•Cucinare senza fuoco
•Turismo gastronomico
•Mangiar bene e spendere poco
•Che tipo di ricetta potrebbero esserci in questo libro?
•Che piatto consigliereste a chi vuol mangiar bene e
spendere poco?
Lo strudel
Ricerca nei testi l’equivalente delle seguenti
espressioni:
1) Il momento in cui si mangia
2) Una persona che non mangia carne
3) Non mangiare a pranzo o a cena
4) Un altro modo per dire andare al ristorante o in
pizzeria
BIBLIOGRAFIA:
Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Peperoni
Non esagerare!
Esercizio 3. pagina 6
Obiettivo:
Dare consigli, reagire ai consigli dell’altro.
Imperativo confidenziale affermativo e negativo, il verbo servire.
Verifica della comprensione:
Lo strudel a. Barbara mangia solo …
b. Secondo Francesca per dimagrire bisogna …
c. Barbara dovrebbe bere …
d. Barbara dovrebbe …
BIBLIOGRAFIA:
Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
3
4. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Mangia meno dolci!
Esercizio 4, pagina 69. Mangia meno dolci!
•Limita zuccheri e grassi!
•Varia la dieta!
•Conta le calorie!
•Esci!
•Non bere troppi alcolici!
•Non mangiare tanta carne!
•Fa’ le scale invece di prendere l’ascensore!
•Non mangiare solo insalata!
•Non usare troppo burro!
•Bevi più acqua!
•Non comprare cioccolata!
•Fa’ jogging!
•Cammina invece di prendere la macchina!
•Come mai cosí tant’acqua?
BIBLIOGRAFIA:
Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
La piramide alimentare
1º gruppo: riso, pasta, pane e cereali
2º gruppo: insalata, frutta, carote, pomodori
3º gruppo: pesce, latte, yogurt, formaggio, uova, carne
4º gruppo: burro, cioccolata, gelato
I pasti principali in Italia sono due: il pranzo e la cena. Il pranzo (dalle ore 13.00 alle 14.00)
ha una importanza particolare nei giorni di festa. Le fabbriche, gli uffici, le scuole, i negozi
sono chiusi. La famiglia al completo, libera da differenti impegni di lavoro, si ritrova unita a
tavola. Il pranzo di una famiglia media comprende in genere:
1) Un primo piatto di pasta con salsa / sugo (maccheroni, o spaghetti,
tagliatelle o rigatoni o tortellini o lasagne o risotto)
2) Un secondo piatto di carne varia o pesce, con contorno di verdura cotta o
insalata
BIBLIOGRAFIA:
3) Dolce o frutta fresca di stagione Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
4
5. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Il tipico pasto italiano
Il tipico pasto italiano consiste di un “primo piatto”, detto anche “primo” (pasta, risotto,
minestre, ecc.), un “secondo piatto”, chiamato di solito “secondo” (carne, pesce, ecc.)
accompagnato da un “contorno” (di verdure). Segue poi “il dessert” (frutta, dolce, d’estate
il gelato). Dividete i seguenti piatti, che sono tutti comuni nella nostra cucina, in “primi”
(P), “secondi” (S), “contorni” (C) e “dessert” (D).
•Macedonia
•Crostata
•Fegato alla veneziana
•Lasagne al forno
•Bollito misto
•Fagioli all’uccelletto
•Cappelletti in brodo
•Risotto
BIBLIOGRAFIA:
•Peperonata Stefancich, G. Cose d’Italia tra lingua e cultura.
•Tartufo Bonacci editore. Roma
•Spaghetti ai frutti di mare
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COMPRENSIONE ORALE - ASCOLTO
Utilizzo didattico delle risorse visuali
Il segreto del bosco vecchio
Regia Ermanno Olmi
Il frammento del film “Il Segreto del bosco vecchio”, viene utilizzato con una finalità
esclusivamente didattica per lo sviluppo dell’ascolto, e la comprensione orale.
5
6. 26/02/2009
Il segreto del bosco vecchio
Ermanno Olmi
Esercizio 1. Dopo la visione delle immagini tratte del film “Il segreto del
bosco vecchio”, risponde alle seguenti domande, segnando con una crocetta
VERO O FALSO, la affermazione giusta:
•Benvenuto è un bambino disubbidiente perché omette di fare
quanto gli è stato ordinato dagli adulti
•Benvenuto cede all’istinto, si impaurisce perché vuole fare una
brutta figura davanti a tutti
•Il disonore sarebbe stato molto degradante, privando a Benvenuto
della stima degli altri
• La voce del bosco non aiuta a Benvenuto a superare la timidezza
•Benvenuto attraversa la montagna sciando con grande gioia e
successo
6
7. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Per dimagrire …
Esercizio 6, pagina 70
•Esercitare il verbo servire, non ci saranno solo soluzioni univoche
•Esempi: le diete non servono a niente = Le diete sono assolutamente inutili
•Non ti serve a niente mangiare solo uno yogurt = E’ assolutamente inutile
mangiare solo uno yogurt.
BIBLIOGRAFIA:
Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Riscopri il gusto della tavola!
Esercizio 8, pagina 70
SLOW FOOD: è un internazionale nato in Francia
(Parigi) alla fine degli anni ’80 che, come dice il
nome stesso, vuole contrapporsi al fast food. I
principi della “filosofia” dello slow food sono
appunto riassunti nel testo presentato: recupero
delle vecchie tradizioni culinarie, attenzione a
quello che si mangia, sostegno dei prodotti locali,
recupero di prodotti gastronimici “in via
d’estinzione”, ecc. La sede principale è in Bra, in
Piemonte. Altre sedi sono state aperte in Svizzera, in
Germania e negli USA, a New York. BIBLIOGRAFIA:
Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
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8. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Riscopri il gusto della tavola!
Esercizio 8, pagina 70
SLOW FOOD:
La struttura associativa di Slow Food consta di
65.000 membri in 45 paesi del mondo, organizzati
in 560 convivia (delegazioni in territorio).
Il movimento si è esteso negli ultimi anni anche
ad altri paesi europei. In Italia i soci sono 35.000
circa e i convivia (che in Italia si chiamano
condotte) sono 340. Nel resto del mondo sono
220 circa e continuano ad aumentare.
BIBLIOGRAFIA:
Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
SLOW FOOD:
Le condotte, in Italia, e i convivia, nel mondo sono le
radici di Slow Food sul territorio: interpretano e
rappresentano a livello locale la filosofia
dell’associazione.
Responsabile della condotta o convivium è il fiduciario
o convivium leader, il quale, facendo da tramite tra gli
associati e la sede centrale, organizza per i soci
appuntamenti e iniziative enogastronomiche, crea
momenti di convivialità valorizzando i prodotti e
promuovendo artigiani e cantine del territorio.
BIBLIOGRAFIA:
Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
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9. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
SLOW FOOD:
Propone corsi di degustazione e Laboratori del
Gusto, facilita la conoscenza di nuove realtà
enogastronomiche e quella di prodotti e cucine
di altre zone. Educa al gusto, insomma.
Segna con una X, l’affermazione corretta.
Il testo dice che non si dovrebbe / dovrebbero:
a. Mangiare velocemente
b. Mangiare da soli
c. Mangiare in piedi
d. Mangiare mentre si ascolta la radio
e. Guardare la TV mentre si mangia
f. Fare la spesa al supermercato
g. Comprare prodotti senza leggere le etichette
h. Comprare prodotti del propio paese BIBLIOGRAFIA:
Balí, M. e Rizzo, G.,
Risposte in coppia (a, c, e, g) Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Riscopri il gusto della tavola!
Esercizio 8, pagina 70
IMPERATIVO CONFIDENZIALE: Raddoppiamento della
consonante del pronome diretto in unione con un
imperativo monosillabico. Per automatizzare l’utilizzo del
imperativo confidenziale si deve esercitare in
combinazione con i pronomi.
*Con la forma negativa i pronomi possono seguire
l’imperativo e formare con esso una sola parola o
precederlo; non lo prendere! Non prenderlo!
•CI, locativo: A scuola vacci a piedi! BIBLIOGRAFIA:
•NE, partitivo: di mele prendine un chilo! Balí, M. e Rizzo, G.,
Espresso 2. Corso di italiano. Alma Edizioni.
http://slideshare.net/italianoeoiplasencia
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10. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Esercizio 12. Brunch & tortellini
•Scusa, mi spieghi perché i tortellini li
fai a mano? Ma non potevi comprare
quelli già pronti al supermercato?
•E certo, tu compreresti tutto già
pronto! Per fortuna non la pensano
tutti come te, altrimenti la pasta fatta
•Si? E dimmi, cosa ti piacerebbe?
in casa non la saprebbe fare più
•Mah, che ne so! Un brunch, un pranzo a base
nessuno!
di sushi … insomma qualcosa di originale!
•Hmm … poco male!
•Ah, e tu un pezzo di pesce crudo lo chiami
•Va be’, lasciamo perdere che è meglio.
originale? Ma fammi il piacere!
Prendimi la farina va’!
•Beh, sicuramente più originale di una lasagna
•E poi perché non abbiamo organizzato
o di uno stupido risotto!
un brunch? Io questi pranzi a base di
•Ma che dici! Tu non sai neanche como si fa un
pasta e arrosti li trovo così noiosi!
risotto! Guarda, cambiamo argomento
•Ah, si?
altrimenti mi arrabbio!
•Sì, si sta seduti per quattro ore a
•No, no, invece! Il punto è che siete dei
tavola a chiacchierare e si mangiano
conservatori, siete contro la modernità!
sempre le stesse cose!
•Ah, e tu mangiare hamburger in un fast food lo
chiami essere moderni? Beh, allora preferisco
essere “antica”.
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
•E infatti!
•Parlate di modernità e non sapete neanche
prepararvi un piatto di spaghetti al pomodoro! Soluzione:
Lasciamo stare va che è meglio! a. Sì
•No, no, parliamone invece … tu sai cos’è il b. No
cuscus? c. Sì
d. No
•Beh, cosa c’entra il cuscus adesso?
e. Sì
•Ma dimmi, l’hai mai mangiato?
f. No
•Certo che l’ho mangiato! Il cuscus non è un piatto
g. No
moderno, fa parte anche della cucina siciliana.
h. Si
•Hmmmm….
•E poi tu forse non hai capito che io non sono
contro la cucina di altri paesi…
•Ah, no?
•Eh, no. Io sono solo contro questa cucina veloce.
E poi scusa a me cucinare piace, e mi piacciono
anche questi pranzi domenicali che durano delle
ore…
•Va be’ contenta tu …
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11. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Linguaggio figurato
Nella conversazione quotidiana, si
nominano molti cibi in senso
figurato. Stabilite che cosa vogliono
dire metaforicamente le parole in
corsivo nelle frasi che seguono:
a. Il tuo arrivo è stato come il cacio sui
maccheroni
b. Sei un pezzo di pane
c. Quel film è un polpettone
d. La sua conferenza è stata un
minestrone
e. Hai fatto una frittata
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Linguaggio
figurato
•Essere pane e cacio; andare
perfettamente d’accordo.
•Essere un polpettone; opera
letteraria o cinematografica
farraginosa e disordinata.
•Essere un minestrone; insieme
confuso ed eterogeneo.
•Fare una frittata; combinare
un grosso guaio, non sempre
riparabile.
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12. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Linguaggio figurato
I modi di preparazione dei cibi
(“cuocere”, “bollire”, “friggere”,
“arrostire”) ci forniscono
espressioni che usiamo
metaforicamente con altri
significati.
1. Che cosa bolle in pentola?
2. Lei parlava e lui bolliva
3. Vai a farti friggere
4. Non friggere così
5. Siamo fritti
6. E’ una storia fritta e rifritta
7. Lascialo cuocere nel suo brodo
8. È cotto
9. È tutto fumo e niente arrosto
10. In tutte le salse
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
Linguaggio figurato
Le insalate crude si condiscono –all’ultimo momento –
con olio d’oliva, aceto di vino e sale. Secondo una regola
scherzosa, per condire bene un’insalata sono
“necessarie” quattro persone: un pazzo, un avaro, un
saggio e un prodigo. Decidete voi, senza sbagliare, chi
deve fare cosa.
1. L’olio deve essere versato da un …
2. L’aceto deve essere versato da un …
3. Il sale deve essere aggiunto da un …
4. Il tutto deve essere mescolato da un …
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13. 26/02/2009
Unità 6. L’importante è mangiare bene!
bene!
Gli “gnocchi” sono un primo piatto. La tradizione (non molto
rispettata) vuole che gli gnocchi si mangino di giovedì. Prima
di sperimentare la seguente ricetta, inserite le parole
mancanti negli spazi lasciati vuoti.
Gnocchi di patate. Per 6 ____________, lessate 2 chili di
__________________, passatele al setaccio mentre sono
ancora _____________ e, quando saranno raffreddate,
impastatele con 300 _________ di farina e il sale necessario
fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Lavorate
l’impasto con le mani, formando dei blocchetti lunghi circa 2
•Persone
_________ e premete con l’indice nel mezzo di ogni gnocco
•Patate
in modo da renderlo appena concavo.
•Calde
•Grammi
Passate gli gnocchi nella ____________ per evitare che si
•Centimetri
attacchino fra loro. Fate intanto bollire molta
•Farina
_____________ salata.
•Acqua
Versateci dentro gli ___________, pochi alla volta e scolateli
•Gnocchi
appena torneranno a galla. Conditeli con abbondante sugo.
RINFORZO: L’IMPERATIVO
Laura ha appena controllato la cottura del ciambellone in forno: è
ancora crudo. Chiude il forno e dice al suo amico Juan:
“Mi dispiace Juan, è presto! Bisogna aspettare ancora per mangiare un
buon ciambellonequot;.
Poi, mentre pulisce la cucina, continua il discorso lasciato prima:
quot;Allora capito? Non devi fare così! Non chiamarla ogni giorno. Non
devi essere insistente. (Essere) …… paziente! In Italia la gente dice: ‘se
son rose, fioriranno’quot;.
Juan gli ha raccontato la sua situazione sentimentale ed è chiaro che
ha perso completamente la testa per una ragazza. Juan, ascoltate le
parole di Laura, risponde:
“È vero, hai ragione, ma a me non piace aspettare. Divento pazzo,
quando aspetto. Ad esempio, non sopporto le file. Ieri aspettavo il mio
turno alla cassa del supermercato e dopo cinque minuti di fila ero
fermo ancora allo stesso posto: la cassiera parlava con la collega vicina
senza pensare alla clientela. Volevo andare lì e gridare: ‘Cosa fate? Io
non ho tempo da perdere. (Lavorare) ……!’ Per fortuna non l’ho fatto:
la cassa era rotta e hanno dovuto chiamare un tecnico.”
13
14. 26/02/2009
RINFORZO: L’IMPERATIVO
“Hai visto?! Hai fatto bene a non partire in quarta. Prima di agire,
conta sempre fino a dieci. (Provare) ……! Un respiro profondo e: uno,
due, tre… fino a dieci. ” suggerisce Laura.
“Lo farò! Ho fatto troppe cose sbagliate seguendo d’impulso le mie
emozioni. Ora devo usare il cervello.” dice Juan.
“Bravo, non essere precipitoso e impaziente. E soprattutto: (avere)
…… fiducia! Questa è la strada giusta per conquistare una donna.”
sancisce Laura. Poi aggiunge, mentre asciuga le pentole:
“Juan, (prendere) …… il ciambellone in forno! Sarà cotto ora.
Abbiamo aspettato il tempo giusto.”
Tutta la cucina è invasa del buon profumo del dolce. Juan contento
tira fuori il ciambellone dal forno, poi dice:
“Mi hai convinto! Meglio aspettare il punto giusto di cottura. Ogni
cosa ha il suo tempo!”
Lo zampone è un
Lo zampone insaccato tipico
modenese
realizzato con
cotenna e carne
suina tritata,
salata e speziata
inserita nella
pelle della
zampa anteriore
del suino, di cui
prende la forma.
14
15. 26/02/2009
Ciambelloni
RINFORZO: L’IMPERATIVO
Ti presentiamo una ricetta di cucina. La ricetta contiene 8 operazioni
per preparare il piatto, ma le operazioni non sono in ordine. Metti in
ordine le operazioni e scrivi il numero accanto ad ogni operazione.
Patate soffritte al peperoncino
1) Ingredienti: 1 Kg. di patate, peperoncino rosso, olio, sale.
5)Quando sono fredde tagliatele a fette sottili, mettetele in una ciotola
e salatele.
3)Copritele d’acqua salata e fatele cuocere per circa 40 minuti.
8)Servite subito.
2)Per prima cosa, lavate le patate e mettetele in pentola senza
sbucciarle.
6)Ora scaldate l’olio sul fuoco, soffriggete il peperoncino.
4)Quindi scolatele e pelatele.
8)Mescolate bene.
7)Poi versate il tutto sopra le patate.
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16. 26/02/2009
PRODUZIONE SCRITTA
I criteri di valutazione di qualsiasi
produzione scritta considerano:
(O) + (S) + (L) + (A)
•L’ortografia (O)
•La sintassi (S)
•Il lessico (L)
•L’adeguatezza al compito richiesto (A)
Ogni produzione scritta viene valutata da zero a cinque
punti su dieci punti complessivi. Leggi con attenzione le
domande. Occhio con le consonanti doppie! In bocca al
lupo!
Il Carnevale di Venezia
Le origini del Carnevale di Venezia, il più famoso in Italia, risalgono al X secolo.
Con il volo dell'Angelo in cui un acrobata, con indosso un'imbracatura, saliva lungo una
fune fino alla loggia del campanile di S.Marco, per tornare a terra con un mazzo di fiori
da offrire al Doge e infine dal più sicuro Volo della Colombina in cui una grande colomba
di legno scendendo dal campanile, spargeva fiori e coriandoli sopra la folla presente in
Piazza San Marco.
Il Senato della Serenissima ufficializzò l'esistenza del Carnevale nel 1296, con un editto
che dichiarava giornata festiva il Martedì grasso, il giorno precedente la Quaresima. Nel
corso dei secoli successivi la durata della festa si dilatò progressivamente: se il Carnevale
veneziano cominciava normalmente il 26 dicembre per concludersi il giorno delle
Ceneri, spesso venivano concesse licenze carnascialesche per l'utilizzo delle maschere
dal 1° ottobre, e non era inconsueto assistere a feste e banchetti durante la Quaresima.
In questo periodo Venezia conquista la fama di quot;città del Carnevalequot; diventando
un'attrazione turistica per tutta Europa. Il travestimento veneziano per eccellenza è la
bauta, indossata da uomini e donne: una mantellina nera detta tabarro, abbinata ad un
cappello a tricorno nero e a una larva, maschera bianca che cela il viso. La bauta è la
quot;maschera che ogni disuguaglianza agguagliaquot; e, garantendo il totale anonimato, veniva
usata da uomini e da donne, non solo durante il Carnevale ma nelle feste, nei teatri,
negli incontri amorosi, ogni volta che l'incognito facilitava le avventure.
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17. 26/02/2009
Lavoro di ricerca:
Il Carnevale in
Italia
La tradizione dei carri allegorici: Viareggio,
Putignano, Acireale
http://www.italica.rai.it/index
RECENSIONI: LIBRI CONSIGLIATI
GABRIELLA ALFIERI e ILARIA BONOMI
LIBRO 1: Gli italiani del piccolo schermo (Franco Cesati Editore, 2008) L’
obiettivo del lavoro tende a dissolvere i pregiudizi contro il linguaggio televisivo, grazie
a un’ articolata indagine sui linguaggi. L’Italiano televisivo si differenzia in modo
radicale al suo interno: non si può parlare di un unico Italiano, ma di tanti diversi
italiani del piccolo schermo.
LIBRO 2: Italiano nella società della comunicazione (il Mulino, 2007)
La televisione, la pubblicità, internet, la posta elettronica. Il telefonino, la canzone, i
fumetti: hanno davvero rinnovato nel profondo il nostro modo di scrivere e parlare o
si tratta di novità superficiali, circoscritte a determinati usi e allo stile dei vari mezzi di
comunicazione? Tra nickname e SMS, una guida per orientarsi nell’ italiano del 2000.
Gabriella Alfieri, ordinaria di Linguistica italiana all’Università di Catania. Nel
complesso la sua attività di ricerca si è svolta nell'ambito della Storia della lingua
italiana, letteraria, paraletteraria e di uso comune, e ultimamente dei mass media.
Ilaria Bonomi ordinaria di Linguistica italiana alla Facoltà di Lettere e Filosofia
dell'Università degli Studi di Milano.
www.leggerepernondimenticare.it
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