Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Lingua di contatto e mobilità: il caso dell'esperanto
1. Lingua di contatto e mobilità
Il caso dell’esperanto
Federico Gobbo, F.Gobbo@uva.nl
Migrazioni e appartenenze: Identità composite e plurilinguismo, UniCT
5 novembre 2021
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2. Pronti per il viaggio?
Foto di Mantas Hesthaven su Unsplash
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4. L’esperanto è una lingua pianificata
Cosa distingue le lingue pianificate da quelle storico-naturali?
[although] no human society [has been] known to exist or to have existed
at any time in the past without capacity of speech […] the vast majority
of societies have, until recently, been either totally or very largely
illiterate. (Lyons 1981:12-13 in: Gobbo 2017)
Ci sono due eccezioni:
• le lingue dei segni ← Linguistica delle Lingue dei Segni
• le lingue pianificate ← Interlinguistica
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5. Contratto primitivo e vita semiologica
Fonte: F Gobbo, Planned languages and language planning, 2008
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6. priorità del parlato + comunità di pratica
Fonte: F Gobbo, Are planned languages less complex than natural languages? Language science, 2017
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7. Comunità di pratica: la definizione sociolinguistica
The value of the notion ‘communities of practice’ to Sociolinguistics and
Linguistic Anthropology lies in the fact that it identifies a social
grouping not in virtue of shared abstract characteristics (e.g.
class, gender) or simple co-presence (e.g. neighborhood,
workplace), but in virtue of shared practice. In the course of
regular joint activity, a community of practice develops ways of doing
things, views, values, power relations, ways of talking. And the
participants engage with these practices in virtue of their place in the
community of practice, and of the place of the community of practice in
the larger social order. (neretto mio)
Penelope Eckert 2006
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8. L’innovativo punto di vista di Alessandro Bausani 1970/1974
Fonte: A Bausani, Lingue inventate, 1974
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9. La definizione di Fabrizio A. Pennacchietti 2011
Dopo quattordici anni d’insegnamento universitario di Interlinguistica,
mi piace definire tale disciplina come ‘la scienza dell’intervento
cosciente dell’uomo sul linguaggio’. […] Nell’interlinguistica si
distinguono due indirizzi: (a) uno storico e retrospettivo, mirante
alla descrizione, alla classificazione e allo studio comparativo dei progetti
di lingue pianificate […] (b) un indirizzo teorico e prospettivo mirante
alla soluzione più efficace e razionale possibile del problema della
comunicazione linguistica internazionale, in alternativa al cosiddetto
“darwinismo linguistico”. (neretti miei)
In: L’esperanto (88) A 50 anni dalla scomparsa di Giorgio Canuto, a cura di D Astori, 2011
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11. Esperanto parte dell’innovazione della sua epoca
• 1865: International Telegraph Union;
• 1874: Universal Postal Union;
• 1876: Alexander Graham Bell fa la prima chiamata telefonica;
• 1884: International Meridian Conference (Greenwich);
• 1886: viene fondata la Coca Cola ad Atlanta, US
• 1887: Zamenhof pubblica l’esperanto a Varsavia;
• 1888: nasce la Kodak: ‘you press the button - we do the rest’:
• 1889: inaugurazione della Torre Eiffel a Parigi;
• 1894: Pierre de Coubertin dà vita ai Giochi Olimpici moderni;
• 1900: L’Exposition de Paris: nasce il cinema.
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12. Ludwik Lejzer Zamenhof, il glottoteta dell’esperanto
Fonte: Bonvenon! di Gobbo & Gamberoni (2018)
14. Dal discorso di Zamenhof del 1905
En la malgrandan urbon de la franca marbordo kunvenis homoj el la plej
diversaj landoj kaj nacioj, kaj ili renkontas sin reciproke ne mute kaj
surde, sed ili komprenas unu la alian, ili parolas unu kun la alia kiel
fratoj, kiel membroj de unu nacio.
Traduzione di servizio:
Nella cittadina della costa francese sono convenuti uomini da Paesi e
nazioni piú disparate, e si incontrano vicendevolmente non come muti e
sordi, ma si comprendono l’un l’altro, parlano uno con l’altro come
fratelli, come membri di una sola nazione.
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16. L’influenza dell’esperanto su Tolkien
La British Esperantist Association (BEA) fu fondata nel 1904, e il club esperanto
di Oxford nel 1930, dove venne organizzato il 22esimo Universala Kongreso (1211
partecipanti da 29 Paesi). Dal discorso di Tolkien A Hobby for the Home, in
seguito noto come A Secret Vice:
Personally I am a believer in an ‘artificial’ language, at any rate for
Europe a believer, that is, in its desirability, as the one thing antecedently
necessary for uniting Europe, before it is swallowed by non-Europe;
[…] also I particularly like Esperanto…which is good a description of the
ideal artificial language [but] my concern is not with that kind of
artificial language at all. (enfasi mia)
Fonte: A Secret Vice, J. R. R. Tolkien
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21. Esperanto web mania in Duolinguo (24/4/2018)
Studying Users Availability
(millions) (except EN)
English 399.72 all available languages
Spanish 142.51 PT, FR, DE, RU, ZH
French 101.65 ES, PT, DE, IT, AR, RU
German 61.28 ES, RU, PT, FR, TR, AR, IT
Italian 39.8 ES, FR, PT
Portuguese 20.55 ES, FR
(…)
Dutch 5.40
(…)
Esperanto 1.67 ES
Vietnamese 1.46
Catalan 1.44 ES (only)
Welsh 1.03
22. L’alta produttività lessicale dell’esperanto
inglese italiano schematismo naturalismo
hospital ospedale malsanulejo hospitalo
football calcio piedpilko futbalo
Facebook Facebook Vizaĝlibro Fejsbuko
Twitter Twitter Pepejo Tvitero
blog blog ?retĵurnalo blogo
Tabella 1: Esempi recenti e non di neoformazioni che evidenziano il contatto
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23. Esperanto e la questione del genere (‘ri’ come lo svedese ‘hen’)
Fonte: https://egalecen.org/
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32. La matrice motivazionale dell’esperanto
Chi resta nella comunità di pratica dell’esperanto?
• fattore linguistico grazie agli aspetti strutturali della lingua, in particolare
la sua regolarità;
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33. La matrice motivazionale dell’esperanto
Chi resta nella comunità di pratica dell’esperanto?
• fattore linguistico grazie agli aspetti strutturali della lingua, in particolare
la sua regolarità;
• fattore culturale grazie ai prodotti culturali originali, quali poesia, prosa,
teatro, musica, fumetti, film, …;
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34. La matrice motivazionale dell’esperanto
Chi resta nella comunità di pratica dell’esperanto?
• fattore linguistico grazie agli aspetti strutturali della lingua, in particolare
la sua regolarità;
• fattore culturale grazie ai prodotti culturali originali, quali poesia, prosa,
teatro, musica, fumetti, film, …;
• fattore mobilità dovuto all’alta motilità degli esperantofoni, che in alcuni
casi porta ad opportunità non solo di divertimento ma anche
imprenditoriali.
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35. La matrice motivazionale dell’esperanto
Chi resta nella comunità di pratica dell’esperanto?
• fattore linguistico grazie agli aspetti strutturali della lingua, in particolare
la sua regolarità;
• fattore culturale grazie ai prodotti culturali originali, quali poesia, prosa,
teatro, musica, fumetti, film, …;
• fattore mobilità dovuto all’alta motilità degli esperantofoni, che in alcuni
casi porta ad opportunità non solo di divertimento ma anche
imprenditoriali.
Il messaggio che vi lascio:
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36. La matrice motivazionale dell’esperanto
Chi resta nella comunità di pratica dell’esperanto?
• fattore linguistico grazie agli aspetti strutturali della lingua, in particolare
la sua regolarità;
• fattore culturale grazie ai prodotti culturali originali, quali poesia, prosa,
teatro, musica, fumetti, film, …;
• fattore mobilità dovuto all’alta motilità degli esperantofoni, che in alcuni
casi porta ad opportunità non solo di divertimento ma anche
imprenditoriali.
Il messaggio che vi lascio:
L’esperanto è un mondo di opportunità, sta a chi lo impara costruirle
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