1. Gabriele Micozzi Università Politecnica delle Marche
VINO, CIBO MODERATEZZA E
TERRITORIO I SEGRETI DELLA LONGEVITA’
NELLE MARCHE
L’Italia si conferma, anche nel 2012, come uno dei Paesi con un’alta speranza di vita alla nascita,
nonostante si registri un calo nel confronto europeo, relativamente al sesso maschile. Infatti, con
un valore pari a 79,4 anni, l’Italia si colloca al primo posto nella graduatoria dell’Unione
Europea insieme alla Svezia. Per le donne, l’Italia, con un valore pari a 85,4 anni, è superata solo
da Spagna e Francia.
Per quanto riguarda le regioni in cui si vive più a lungo in Italia, in base alle stime del 2012, sono
per gli uomini le Marche con una speranza di vita alla nascita pari a 80,3 anni, mentre per le
donne è il Trentino Alto Adige con un valore uguale a 85,7, seguite dalle Marche a 85,4.Nelle
Marche inoltre il numero degli ultracentenari è passato da 99 a 507 nel giro di venti anni.
2. Gabriele Micozzi Università Politecnica delle Marche
Oltre 3000 interviste1
in Italia sulla popolazione ultrasessantenne ci hanno consentito di
evidenziare le caratteristiche sociali, comportamentali ed alimentari dei più longevi, in
particolare obiettivo della ricerca era cercare di scoprire discriminanti comportamentali tra gli
anziani con la migliore speranza di vita. Lo studio degli anziani Marchigiani messi a confronto con
i coetanei del resto di Italia ma con una minore speranza di vita ha evidenziato differenze
estremamente interessanti, significative e che possono stimolare futuri approfondimenti
sociali e sanitari. Possiamo indicare in modo puntuale le principali differenze:
1. Il vino bevuto con moderazione è un compagno di una vecchiaia serena . 9 anziani
marchigiani su 10 bevono vino quasi tutti i giorni, in media 1,5 di bicchieri per ogni pasto.
Un dato ben superiore alla media nazionale (69%) che rimane alto anche se si considerano
le fasce di età più avanzate: il 95,6% dei maschi tra i 75 e gli 80 anni consuma infatti
ancora vino, dato che ‘fisiologicamente’ scende – ma di poco – per gli ultraottantenni (68%)
che comunque dichiarano di bere tutti i giorni o 5 volte alla settimana. Restando alle
differenze di abitudini su terza età e vino, emergono altre rivelazioni sorprendenti: solo un
marchigiano su tre - contro il 48% della media nazionale - ha cominciato a consumare vino
dopo i 18 anni; con addirittura l’8% che ha confessato di aver bevuto il primo bicchiere a
meno di 14 anni. Per l’iniziazione – quasi sempre in famiglia e durante i pasti. E’ assente un
consumo extra pasti. Studiando i gusti e l’acquisto, ancora una volta si scopre nel
campione regionale una tradizione culturale difficile da smantellare, nonostante le
sollecitazioni della modernità, con l’uomo che preferisce il vino rosso e la donna di gran
lunga il bianco, con i vini da tavola a farla da padroni e soprattutto con la stragrande
maggioranza che al contrario della media nazionale preferisce di gran lunga acquistare vini
– ovviamente regionali - in azienda agricola (63%) rispetto al supermercato (18%),
all’enoteca (10%) o alla produzione propria (9%), mentre nessuno acquista ancora on line.
Il vino più bevuto dalle donne longeve marchigiane è il Verdicchio mentre gli uomini
preferiscono il Rosso Piceno e il Rosso Conero.
2. Nove marchigiani su dieci consumano carne, verdura e frutta di ‘produzione propria’ o
comunque di ‘produzione e/o coltivazione diretta’: un dato altissimo in confronto alla
media nazionale si ferma al 36%. L’alimentazione è principalmente mista (74%) e quasi
mai il modello marchigiano adotta una dieta costante (7%, contro il 21% degli italiani). Non
vengono fatte diete particolari ma si predilige un’alimentazione mista dove alcuni
alimenti in particolare vengono considerati in modo consapevole un vero e proprio
toccasana:
1
a) Regione Marche : numerosità campionaria = 1.186 soggetti,
- universo di riferimento pari a 451.249 (residenti nella regione Marche al 01/01/2013 con età ³ 60 anni - Fonte Istat),
- condizioni di massima variabilità della prevalenza di un fenomeno (pari a 0,5),
si ottengono i seguenti margini di errore:
Livello di significatività
Rappresentatività dei risultati: margine massimo di errore relativo ai risultati del sondaggio
95% +/- 2,84%
99% +/- 3,74%
b) Resto d'Italia- numerosità campionaria = 1.935 soggetti,
- universo di riferimento pari a 15.835.773 (residenti in Italia al 01/01/2013 - escludendo la regione Marche - con età ³
60 anni - Fonte Istat),
-condizioni di massima variabilità della prevalenza di un fenomeno (pari a 0,5),
si ottengono i seguenti margini di errore:
Livello di significatività
Rappresentatività dei risultati: margine massimo di errore relativo ai risultati del sondaggio
95% +/- 2,23%
99% +/- 2,93%
3. Gabriele Micozzi Università Politecnica delle Marche
• Legumi
• Vino rosso
• Olio extra vergine di oliva delle Marche
• Mele e frutta di casa
• Passata di pomodori fatta in casa
• Cavoli, gobbi, verza
• Aglio e cipolle
• Pesce azzurro
• Cicoria ed erbe di campo
• Carni Bianche : piccione, pollo, faraona, coniglio, tacchino
• Carne bovina di razza marchigiana
Mediamente vengono consumate 4 porzioni di frutta e verdura giornaliere, una porzione di
carne bianca 3 volte alla settimana, una porzione carne rossa 2 volte a settimana, pasta,
pane, riso una porzione giornaliera, legumi 3 porzioni settimanali, pesce 2 porzioni a
settimana. La dieta tipo delle Marche degli ultra 60 anni comprende circa 1500 -1600
calorie contro le 1700 -1800 calorie mediamente acquisite giornalmente dagli ultra
sessantenni del resto d’Italia.
3. Non vengono assunti superalcolici : solo il 2% delle donne e l’11% degli uomini
ultrasessantenni consumano abitualmente superalcolici contro una media italiana che si
attesta al 16%.
4. Attività fisica: l’84 % del campione dei Marchigiani contro il 54% del resto d’Italia hanno
svolto attività fisica in campagna, in un giardino o in un’orto. Il 33% ancora svolge questo
tipo di attività.
5. Attivita’ sociali : il 78% degli ultrasessantenni Marchigiani dichiara di essere felice, contro
il 60% del resto d’Italia. Oltre la metà degli abitanti ultrasessantenni delle Marche (53%)
non ha mai avuto problemi di salute (34% la media italiana), con l’84% che gode di buona
salute (contro il 61% Secondo i longevi marchigiani un ruolo fondamentale hanno i buoni
pasti e il vino che favoriscono il buon umore e le attività sociali come :
SESSO FEMMINILE:
1. Spesa e mercato
2. Catechismo e volontariato
3. Passeggiate
4. Gite organizzate
5. Giocare con nipoti ed aiutare i figli
6. Universita’ terza eta’ e corsi cucina
SESSO MASCHILE:
1. Passeggiate in montagna e campagna, caccia
2. Partite di bocce, bici,
3. Bar e riunioni associative
4. Giocare con nipoti ed aiutare figli in lavori domestici
5. Lavorare l’orto
6. Aiutare i vicini in lavori domestici
6. Paesaggio e Marcheterapia
4. Gabriele Micozzi Università Politecnica delle Marche
Secondo il 78% degli ultrasettantenni Marchigiani il paesaggio stesso è una forma di
terapia, ( contro il 37% del resto di italia).
I paesaggi che trasmettono maggiore serenità e benessere mentale secondo gli anziani
marchigiani sono :
1. Portonovo e il Conero
2. I Sibillini
3. Palazzo Ducale di Urbino
4. Monastero Fonte Avellana
5. Piazza di Ascoli
6. Rotonda di Senigallia
7. Loreto
8. Grottammare
9. Corinaldo
10. Offida
11. Gola del Furlo
12. Abbazia di Fiastra
Indagine commissionata da Imt (Istituto marchigiano tutela vini) e condotta da Gabriele Micozzi, docente Marketing Università Politecnica delle
Marche. 3121 interviste nelle Marche e in Italia: 38% interviste Marche – 62% interviste Italia - campione stocastico, Febbraio – Marzo 2014