Tra architettura e pedagogia – Per una pedagogia degli spazi di apprendimento
Stimoli per un confronto con gli architetti alle prese con la concezione e progettazione di nuovi spazi per insegnare e apprendere. Chieti, 16 settembre 2016
Cosa potrebbe dire un pedagogista a degli architetti?
1. Cosa potrebbe dire un pedagogista
a degli architetti?
G. Marconato
Tra architettura e pedagogia – Chieti 16 giugno 2016
Per una pedagogia degli spazi di apprendimento
giannimarconato@gmail.com
4. I temi del mio intervento
1. Da dove viene la scuola dei
nostri giorni
2. Cosa c’è di nuovo dentro e
fuori la scuola
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5. Quasi una tesi
Gli edifici scolastici, come tutte le costruzioni,
riflettono lo spirito del tempo, la sua cultura, i
suoi tormenti, le sue aspirazioni.
La scuola come oggi la conosciamo è figlia di
alcune idee che nonostante siano datate
continuano ad esprimere la loro sinistra presenza
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6. Parte prima: da dove viene la
scuola dei nostri giorni?
1. Scuola «militare»
2. Pedagogia
dell’apprendimento
militare
3. Apprendimento animale
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7. 1. Scuola militare
• Il primo grande progetto di scuola pubblica italiana è del 1859
a opera del ministro del Regno d’Italia Casati che immaginò
una scuola ispirata, nei concetti e nelle sue forme al modello
militare dell’esercito.
• Questa scuola è stata concepita come strumento di controllo
con lo scopo di “disciplinare i barbari” (Regio Decreto Casati,
1859).
• Il 2% della popolazione controllò (e controlla?) il restante 98%
con la creazione di una scuola per le élite amministrative ed
economiche attraverso un percorso liceale gestito direttamente
dallo Stato e altri percorsi di seri B di istruzione tecnica.
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8. • Con la riforma Gentile (1922) non viene
modificata la struttura aristocratica della
scuola italiana con il percorso d’eccellenza
e una scuola di serie B: la prima per il
lavoro intellettuale, la seconda per quello
manuale; la prima per “elevare la persona”,
per essere più “liberi”, la seconda – sulla
base della logica dell’utilità – per
consentire (ovviamente, al “popolo”) di
guadagnarsi da vivere.
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9. La persistenza della scuola
Casati/Gentile
• Si ispira al modello organizzativo militare si perpetua sostanzialmente
fin ai nostri tempi
• Comunanza di lessico e di forme organizzative ad alta gerarchizzazione,
con la struttura degli edifici scolastici come caserme, una logistica
rigida, schematica, per favorire l’ordine e il controllo,
• Con una forte strutturazione dei contenuti nei programmi ministeriali,
materie e “discipline”;
• Studenti e militari divisi in classi in base all’età, scuole di ordini e gradi
(le “classi di leva”).
• Una scuola fortemente strutturata, rigida, con standard cui conformarsi,
con deviazioni dalla norma da sanzionare, la valutazione come
adeguamento alla norma.
• Allora come ora, con pochi miglioramenti.
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10. 2. Pedagogia dell’apprendimento
militare
Il modello didattico ampiamente diffuso
anche ai nostri giorni (la didattica
"trasmissiva") è stato creato dagli esperti di
apprendimento dell'esercito americano per
preparare l'enorme massa di militari che in
breve periodo avrebbero dovuto essere
formati ad un'ampia gamma di nuove
professioni: tante persone, tanti mestieri,
poco tempo e pochi formatori
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11. Drill and Practice
La soluzione tecnica che fu escogita
e ingegnerizzata fu quella nota in
letteratura come Drill and
Practice: guarda, ascolta, ripeti,
correggiti, rifà ancora fino a che la
tua esecuzione sarà perfetta:
l'addestramento ingegnerizzato
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12. Instructional Design
• Il modello dell'addestramento militare si è
successivamente arricchito e perfezionato nei numerosi
studi noti in letteratura come Instructional Design, una
didattica sostanzialmente prescrittiva dove il dar seguito
a semplici regole avrebbe consentito ad un'enorme massa
di insegnanti di relativamente bassa professionalità di
erogare un insegnamento di soddisfacente qualità.
• Una metodologia ben ingegnerizzata più che adeguata
alla trasmissione di un insieme ben organizzato e stabile
di informazioni
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13. 3. Apprendimento animale
• Tutte le ricerche sull'apprendimento
umano e che caratterizzano la didattica
ancor prevalente, la così detta didattica
trasmissiva, sono state condotte
sull'apprendimento animale: per capite
come imparano gli esseri umani si è
studiato come imparano gli essere animali.
Un classico il modello S-R-R, stimolo-
risposta - rinforzo di Pavlov e perfezionato
da Skinner
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14. Teorie prescrittive
dell’insegnamento
• Con integrazioni più recenti, e lo sviluppo
dell’Instructional Design, che hanno reso più sofisticato il
modello, l’asseto non è cambiato: un corpus di
informazioni esatte e di significato univoco da trasferire,
curando l'efficacia di questa trasmissione (la principale
questione didattica riguarda la comunicazione che deve
essere efficacie) e valutando la correttezza della risposta -
ripetizione.
• Questo, in buona sostanza, il contesto concettuale della
scuola attuale, un assetto organico, che copre l'intero
sistema dal modello culturale, alle teorie
dell'apprendimento, alla visione della conoscenza alla
struttura degli spazi della didattica.
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15. B. Cosa c’è di
nuovo dentro e
fuori la scuola?
I cambiamenti
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16. Anni 60
1. Per capire l'apprendimento umano si
inizia a studiare come noi esseri umani
impariamo risolvendo problemi,
svolgendo attività, perseguendo obiettivi
2. Nella vita reale di tutti i giorni
3. Non negli ambienti artificiali dei
laboratori
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17. Le scoperte
• Apprendimento aperto: l'apprendimento non è cosi
ordinato e meccanico come gli studi di laboratorio ci
avevano fatto credere
• Processo biologico: l'apprendimento è un processo
biologico essendo determinato da tante variabili non tutte
controllabili e conosciute
• Cognizione situata: la conoscenza non ha un significato
assoluto, immobile, "vero" ma è sempre situato e lo stesso
contenuto cambia di significato a seconda del contesto
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18. • Costruzione di conoscenza: la conoscenza non si trasmette,
fredda, neutra, immutata, ma si costruisce nella negoziazione tra i
membri di una comunità
• Pensiero e azione: Conoscere e usare le conoscenze sono due
aspetti di uno stesso processo: non si impara per imparare ma per
usare ciò che si è imparato e sono entrambi aspetti di cui la scuola si
deve far carico.
• Cognizione distribuita: La conoscenza che ciascuno di noi utilizza
per risolvere problemi e svolgere attività non è solo quella che
ognuno di noi possiede individualmente ma quella che è distribuita
nella comunità di pratica in cui si agisce
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19. Ambiente di apprendimento
• Il costrutto pedagogico di ambiente di apprendimento va a
sostituire, contrapponendosi, a quello di "corso.
• Non un insieme limitato e chiuso di risorse ma un ambiente
ricco, aperto, differenziato che supporta lo svolgimento di
compiti di apprendimento,
• Un luogo dove le persone possono lavorare assieme e
supportarsi l’un l’altra, mentre usano una varietà di strumenti
e di risorse nel loro compito di conseguire gli obiettivi di
apprendimento e di risolvere problemi,
• Un contesto dove vivere esperienze autentiche di
apprendimento,
• Un ambiente dove la realtà è tra le più importanti risorse per
l’apprendimento.
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20. Irrompe il «significato»
• Viene superato il concetto di memorizzazione e di
apprendimento meccanico a favore di quello di
«apprendimento significativo», il processo di
appropriazione che trasforma le informazioni in
conoscenza.
• Il principale scopo del lavoro dell'insegnante è di
aiutare gli studenti a costruire significato
personale per quanto la scuola propone loro di
imparare
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21. Dalla ricerca contemporanea
sull’apprendimento e sulla cognizione, una
scuola dove i processi di apprendimento
sono
• aperti
• estesi
• collaborativi
• costruttivi
• autodiretti
• con supporto tra pari
• in una certa misura anche caotici,
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22. Una scuola
• sempre meno chiusa nelle proprie mura,
• in cui il benessere dello studente viene
riconosciuto come una delle condizioni più
importanti per apprendere
• dove la fatica di imparare, perché imparare è
sempre fatica, attraverso la costruzione di
significato trascende la fatica e diventa gioia di
imparare
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23. Oggi la pedagogia consegna agli
architetti nuovi concetti e nuove
idee per immaginare e costruire
nuovi ambienti per insegnare e
imparare, che riflettono le nuove
conoscenze su come noi esseri
umani impariamo e diamo forma e
significato alla conoscenza
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