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L’Italia repubblicana
Lezioni d'Autore
Per quanto riguarda l’Italia, la Seconda guerra
mondiale ha:
- causato centinaia di migliaia di morti
- distrutto infrastrutture fondamentali
- minato la tenuta delle istituzioni e delle
strutture sociali.
Un impetuoso sviluppo: l’Italia, uscita dalla
guerra, in meno di mezzo secolo passa da
realtà rurale arretrata a potenza industriale
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I problemi di uno sviluppo tanto veloce: dalla
malavita organizzata alla corruzione.
La Repubblica nasce il 2 giugno 1946.
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Le elezioni del primo Parlamento della
Repubblica si tengono il 18 aprile 1948:
la Democrazia Cristiana ottiene il 48,5% e la
maggioranza dei seggi, socialisti e comunisti
uniti nel Fronte Popolare il 31%.
La fondazione della Repubblica
Prima repubblica (1946-1989): confronto e
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Partito Comunista Italiano.
Elezioni politiche del 1948 → periodo del
cosiddetto centrismo, governi diretti da
Alcide De Gasperi, segretario della DC, ai quali
partecipano altri partiti di centro (liberali,
repubblicani e socialdemocratici).
Nel 1946 era nato il Movimento Sociale
Italiano (MSI) di esplicita derivazione fascista.
Nascita e lo sviluppo dei partiti di massa
Guerra fredda - influenza della Chiesa di Pio
XII  clima contrario ai partiti di sinistra,
considerati rivoluzionari e “senza dio”.
La memoria della Resistenza affidata a
manifestazioni ‘astrattamente apologetiche’.
‘Memoria indulgente’ del fascismo.
Manca un lavoro per estirpare l’idea dello
‘Stato nemico’ e costruire un nuovo senso
civico.
Politica assistenziale  acquista consenso nella
conservazione dello statu quo.
Il dopoguerra democristiano
Scontro tra la visione liberal-cattolica fondata
sul liberismo economico di Luigi Einaudi e la
visione social-comunista di partiti e
sindacati di orientamento marxista.
→ Scontri di operai e contadini contro la polizia
organizzata e potenziata dal ministro dell’interno
Mario Scelba.
Si afferma infine la linea liberal-cattolica di
De Gasperi ed Einaudi.
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1954: muore De Gasperi. Gli succede Fanfani →
più marcata autonomia rispetto alla Chiesa, più
profondo radicamento nella società,
insediamento nei centri di decisione e di
controllo.
1960: Tambroni costituisce, con l'appoggio del
MSI, un governo monocolore della DC ma dopo
pochi mesi è costretto alle dimissioni.
1962: Fanfani vara un governo di
centrosinistra formato da DC, Partito
Repubblicano e Partito Socialdemocratico, con
l’appoggio esterno del PSI e con il Partito
Liberale all’opposizione.
I primi governi Fanfani
Nazionalizzazione dell’energia elettrica
Istituzione della scuola media unica
I primi governi Fanfani – Le riforme (1962)
1956: repressione della rivolta ungherese,
denuncia dei crimini staliniani di Chruščëv al
XX congresso del PCUS
→ Dibattito nel PCI e fuoriuscita di importanti
intellettuali e dirigenti politici
Il dibattito nel PCI
Nel 1958 per la prima volta il numero degli
addetti nell’industria supera quello degli
addetti in agricoltura.
Settori trainanti dell’industria:
automobilistico, chimico e petrolchimico,
siderurgico, edilizia, elettrodomestici.
Poli del triangolo industriale sono Genova-
Milano-Torino,
Marghera e Ravenna per industria chimica e
petrolchimica.
Marche, Toscana, Emilia: piccole e medie
imprese.
Anni ’50 e ’60: l’Italia paese industriale
Reddito nazionale lordo
Passa da 8.000 miliardi di lire nel 1950 a
623.000 miliardi nel 1985.
Speranza di vita alla nascita
Uomini: è 63 anni del 1951  73 degli anni
Novanta, Donne: da 67  80.
Consumo annuo pro capite di carne bovina
da 9,7 Kg negli anni Cinquanta a 26,4 Kg nel
1991.
Il boom economico del dopoguerra – alcuni
dati (1/2)
La produzione agricola: il frumento da una
media annua di circa 83 milioni di quintali l’anno
negli anni ‘50 a circa 90 milioni nel 1992, gli
agrumi da 11 a 32 milioni.
La produzione industriale: la siderurgia da
una media annua di 5.360.000 quintali di acciaio
negli anni Cinquanta a oltre 25 milioni di quintali
nel 1991. Negli stessi anni, l’industria
automobilistica aumenta la sua produzione da
208.000 vetture l’anno a più di 1.800.000.
Dati tratti da: Piero Bevilacqua, Uomini lavoro, risorse (in Lezioni
sull’Italia repubblicana, Donzelli Editore, 1994)
Il boom economico del dopoguerra – alcuni
dati (2/2)
→ Trasformazione nella popolazione:
urbanesimo e migrazioni interne,
→ Trasformazione delle istituzioni e nella
politica: repubblica parlamentare, cattolici e
socialisti al governo
→ Modifica del territorio nazionale:
campagne abbandonate e città cresciute a
macchia d’olio senza alcun criterio urbanistico
L’Autostrada del Sole unisce il Nord (Milano)
con il Sud (Napoli).
Conseguenze del miracolo economico
In Italia, le ragioni della protesta si focalizzano,
innanzitutto, sull’arretratezza dell’istituzione
scolastica rispetto alla scolarizzazione di
massa: gli studenti universitari passano da
220.000 nel 1951 a 550.000 nel 1968.
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mondo a sé stante: conflitto tra studenti ed
establishment universitario e politico assume
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Autunno 1969: al movimento degli studenti si
affiancano gli scioperi per i rinnovi
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fabbriche.
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dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano →
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1973 crisi economica provocata dall’aumento
del prezzo del petrolio e crisi politica dei governi
di centrosinistra.
L’11 settembre, colpo di Stato in Cile rovescia
il governo del socialista Salvador Allende
instaurando la dittatura fascista del generale
Pinochet.
→ Enrico Berlinguer lancia la sua proposta di
un compromesso storico tra tutte le forze
politiche democratiche per un nuovo governo di
unità nazionale.
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1978: Le Brigate Rosse rapiscono e uccidono il
presidente della DC Aldo Moro.
All’uccisione di Moro segue il governo
Andreotti, espressione dell’unità nazionale
e della reazione al terrorismo
La sconfitta dei movimenti sindacali e
giovanili di protesta e della contestazione
globale iniziata nel Sessantotto.
La crisi degli anni Settanta (2/2)
Anni Ottanta: primi governi a guida socialista,
caratterizzati da programmi di grande
rinnovamento e ammodernamento del paese che
rimangono irrealizzati.
Il decennio si chiude con la caduta del muro di
Berlino, con il crollo dell’Unione Sovietica e,
in Italia, con la fine dei grandi partiti di
massa nati nel dopoguerra.
Iniziava la cosiddetta ‘Seconda Repubblica’.
La fine della Prima Repubblica
Il Neorealismo in letteratura e nel cinema
porta nel mondo la realtà sociale e la
cultura italiana.
I premi Oscar a Vittorio De Sica, Federico
Fellini, Anna Magnani e Sophia Loren.
Il ruolo della TV, prima solo pubblica, poi anche
privata → l’alfabetizzazione delle masse.
Vengono massificati costumi quotidiani e
mentalità attraverso i consumi indotti dalla
pubblicità e dal divismo televisivo.
La cultura
Vittorio De Sica,
http://venividivici.us
Il maestro Alberto
Manzi. La trasmissione
“Non è mai troppo tardi”
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FINE
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  • 2. Per quanto riguarda l’Italia, la Seconda guerra mondiale ha: - causato centinaia di migliaia di morti - distrutto infrastrutture fondamentali - minato la tenuta delle istituzioni e delle strutture sociali. Un impetuoso sviluppo: l’Italia, uscita dalla guerra, in meno di mezzo secolo passa da realtà rurale arretrata a potenza industriale europea. I problemi di uno sviluppo tanto veloce: dalla malavita organizzata alla corruzione.
  • 3. La Repubblica nasce il 2 giugno 1946. La Costituzione entra in vigore il 1° gennaio 1948. Le elezioni del primo Parlamento della Repubblica si tengono il 18 aprile 1948: la Democrazia Cristiana ottiene il 48,5% e la maggioranza dei seggi, socialisti e comunisti uniti nel Fronte Popolare il 31%. La fondazione della Repubblica
  • 4.
  • 5. Prima repubblica (1946-1989): confronto e competizione tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista Italiano. Elezioni politiche del 1948 → periodo del cosiddetto centrismo, governi diretti da Alcide De Gasperi, segretario della DC, ai quali partecipano altri partiti di centro (liberali, repubblicani e socialdemocratici). Nel 1946 era nato il Movimento Sociale Italiano (MSI) di esplicita derivazione fascista. Nascita e lo sviluppo dei partiti di massa
  • 6.
  • 7. Guerra fredda - influenza della Chiesa di Pio XII  clima contrario ai partiti di sinistra, considerati rivoluzionari e “senza dio”. La memoria della Resistenza affidata a manifestazioni ‘astrattamente apologetiche’. ‘Memoria indulgente’ del fascismo. Manca un lavoro per estirpare l’idea dello ‘Stato nemico’ e costruire un nuovo senso civico. Politica assistenziale  acquista consenso nella conservazione dello statu quo. Il dopoguerra democristiano
  • 8. Scontro tra la visione liberal-cattolica fondata sul liberismo economico di Luigi Einaudi e la visione social-comunista di partiti e sindacati di orientamento marxista. → Scontri di operai e contadini contro la polizia organizzata e potenziata dal ministro dell’interno Mario Scelba. Si afferma infine la linea liberal-cattolica di De Gasperi ed Einaudi. Nuovi modelli di sviluppo
  • 9. 1954: muore De Gasperi. Gli succede Fanfani → più marcata autonomia rispetto alla Chiesa, più profondo radicamento nella società, insediamento nei centri di decisione e di controllo. 1960: Tambroni costituisce, con l'appoggio del MSI, un governo monocolore della DC ma dopo pochi mesi è costretto alle dimissioni. 1962: Fanfani vara un governo di centrosinistra formato da DC, Partito Repubblicano e Partito Socialdemocratico, con l’appoggio esterno del PSI e con il Partito Liberale all’opposizione. I primi governi Fanfani
  • 10. Nazionalizzazione dell’energia elettrica Istituzione della scuola media unica I primi governi Fanfani – Le riforme (1962)
  • 11. 1956: repressione della rivolta ungherese, denuncia dei crimini staliniani di Chruščëv al XX congresso del PCUS → Dibattito nel PCI e fuoriuscita di importanti intellettuali e dirigenti politici Il dibattito nel PCI
  • 12. Nel 1958 per la prima volta il numero degli addetti nell’industria supera quello degli addetti in agricoltura. Settori trainanti dell’industria: automobilistico, chimico e petrolchimico, siderurgico, edilizia, elettrodomestici. Poli del triangolo industriale sono Genova- Milano-Torino, Marghera e Ravenna per industria chimica e petrolchimica. Marche, Toscana, Emilia: piccole e medie imprese. Anni ’50 e ’60: l’Italia paese industriale
  • 13.
  • 14. Reddito nazionale lordo Passa da 8.000 miliardi di lire nel 1950 a 623.000 miliardi nel 1985. Speranza di vita alla nascita Uomini: è 63 anni del 1951  73 degli anni Novanta, Donne: da 67  80. Consumo annuo pro capite di carne bovina da 9,7 Kg negli anni Cinquanta a 26,4 Kg nel 1991. Il boom economico del dopoguerra – alcuni dati (1/2)
  • 15. La produzione agricola: il frumento da una media annua di circa 83 milioni di quintali l’anno negli anni ‘50 a circa 90 milioni nel 1992, gli agrumi da 11 a 32 milioni. La produzione industriale: la siderurgia da una media annua di 5.360.000 quintali di acciaio negli anni Cinquanta a oltre 25 milioni di quintali nel 1991. Negli stessi anni, l’industria automobilistica aumenta la sua produzione da 208.000 vetture l’anno a più di 1.800.000. Dati tratti da: Piero Bevilacqua, Uomini lavoro, risorse (in Lezioni sull’Italia repubblicana, Donzelli Editore, 1994) Il boom economico del dopoguerra – alcuni dati (2/2)
  • 16.
  • 17. → Trasformazione nella popolazione: urbanesimo e migrazioni interne, → Trasformazione delle istituzioni e nella politica: repubblica parlamentare, cattolici e socialisti al governo → Modifica del territorio nazionale: campagne abbandonate e città cresciute a macchia d’olio senza alcun criterio urbanistico L’Autostrada del Sole unisce il Nord (Milano) con il Sud (Napoli). Conseguenze del miracolo economico
  • 18.
  • 19.
  • 20. In Italia, le ragioni della protesta si focalizzano, innanzitutto, sull’arretratezza dell’istituzione scolastica rispetto alla scolarizzazione di massa: gli studenti universitari passano da 220.000 nel 1951 a 550.000 nel 1968. Il mondo giovanile si presenta come un mondo a sé stante: conflitto tra studenti ed establishment universitario e politico assume contorni generazionali oltre a quelli di classe. Il Sessantotto (1/3)
  • 21.
  • 22.
  • 23. Autunno 1969: al movimento degli studenti si affiancano gli scioperi per i rinnovi contrattuali degli operai delle grandi fabbriche. 1970: Statuto dei diritti dei lavoratori. Il Sessantotto (2/3)
  • 24.
  • 25. 12 dicembre 1969: bomba alla Banca dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano → strategia della tensione. Deriva di tipo terroristico→ Brigate Rosse. Il Sessantotto (3/3)
  • 26.
  • 27. 1973 crisi economica provocata dall’aumento del prezzo del petrolio e crisi politica dei governi di centrosinistra. L’11 settembre, colpo di Stato in Cile rovescia il governo del socialista Salvador Allende instaurando la dittatura fascista del generale Pinochet. → Enrico Berlinguer lancia la sua proposta di un compromesso storico tra tutte le forze politiche democratiche per un nuovo governo di unità nazionale. La crisi degli anni Settanta (1/2)
  • 28.
  • 29. 1978: Le Brigate Rosse rapiscono e uccidono il presidente della DC Aldo Moro. All’uccisione di Moro segue il governo Andreotti, espressione dell’unità nazionale e della reazione al terrorismo La sconfitta dei movimenti sindacali e giovanili di protesta e della contestazione globale iniziata nel Sessantotto. La crisi degli anni Settanta (2/2)
  • 30. Anni Ottanta: primi governi a guida socialista, caratterizzati da programmi di grande rinnovamento e ammodernamento del paese che rimangono irrealizzati. Il decennio si chiude con la caduta del muro di Berlino, con il crollo dell’Unione Sovietica e, in Italia, con la fine dei grandi partiti di massa nati nel dopoguerra. Iniziava la cosiddetta ‘Seconda Repubblica’. La fine della Prima Repubblica
  • 31. Il Neorealismo in letteratura e nel cinema porta nel mondo la realtà sociale e la cultura italiana. I premi Oscar a Vittorio De Sica, Federico Fellini, Anna Magnani e Sophia Loren. Il ruolo della TV, prima solo pubblica, poi anche privata → l’alfabetizzazione delle masse. Vengono massificati costumi quotidiani e mentalità attraverso i consumi indotti dalla pubblicità e dal divismo televisivo. La cultura
  • 32. Vittorio De Sica, http://venividivici.us Il maestro Alberto Manzi. La trasmissione “Non è mai troppo tardi” fu trasmessa dalla Rai dal 1960 al 1968, www.claudiogiunta.it