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Sviluppo
economico e
contraddizioni nella
Cina d’oggi
I primati economici
• Il PIL nel 2010 era cresciuto del 11,4% (superiore
agli anni precedenti nonostante si fosse nel pieno
della Crisi Mondiale).
• Oggi la crescita è del 7-7,5% Il rallentamento è
dovuto alla diminuzione della domanda da parte di
Nordamerica ed Europa
• Secondo Paese al mondo che riceve il maggior
numero di IDE (Investimenti Diretti Esteri)dopo gli
USA. Sono presenti 420.000 imprese straniere
• Primo esportatore al mondo seguito da USA
Germania, Giappone e Francia. Le esportazioni
cinesi sono cresciute al ritmo del 8% all’anno, nel
primo decennio del 21° sec.
• Nel rapporto 2012 della Banca mondiale sulla povertà si
legge: “Senza la Cina, durante gli ultimi vent'anni, non ci
sarebbe stata alcuna riduzione nel numero dei poveri nei
Paesi in via di sviluppo”
• La crisi del credito del 2008 non ha coinvolto la Cina e se la
recessione non è diventata una grande depressione per il
mondo intero è proprio grazie all'economia cinese e a quella
dei Paesi emergenti che continuano a crescere.
• Nonostante le aspre critiche del ricco Occidente, la Cina ha
fatto bene ad imporre controlli sul mercato dei capitali per
impedire di essere coinvolta direttamente nella speculazione.
•
• Nel 2015 la borsa di Shanghai ha subito un forte ribasso
dopo mesi di straordinaria crescita (90 milioni di piccoli
azionisti che fanno della Cina il secondo mercato borsistico
mondiale dopo gli USA)
• Al primo posto mondiale per l’industria
manifatturiera seguita da USA, Giappone,
Germania.
• 50% dei computer (Lenovo)
• 70% delle macchine fotocopiatrici
• Primo produttore mondiale di automobili,
televisori, lavatrici, ma anche prodotti a basso
contenuto tecnologico come calzature,
biciclette, lana, pesce, carta, cotone ed altri.
Primati produttivi
Internet e cellulariInternet e cellulari
• Nel 2009 più di 700 milioni di persone
usavano il cellulare
• La Cina è il primo mercato mondiale di
cellulari
• Nel 2010 gli utenti internet erano più di 420
milioni di questi 277 milioni usano internet
tramite il cellulare.
• Nel web l’uso del cinese nel 2010 è
aumentato del 32,6%. Ora la seconda lingua
più diffusa in internet
Primati economico finanziari
• Primo posto per saldo della bilancia dei
pagamenti
• Primo posto per esportazione di beni
• Primo detentore del debito pubblico
americano
• Primo partner commerciale dell’Africa con la
quale utilizza sempre più lo Yuan come
moneta
Tendenze attuali
• Dal 2012 si è verificato un calo della crescita
(7,5-8%) dovuto alla diminuzione delle
esportazioni e alla crisi edilizia
• Diminuisce anche l’offerta di lavoro a causa della
riduzione della crescita demografica
• Per evitare la crisi dei piccoli operatori si
sperimenta la possibilità della gestione privata del
credito
• Conflitto tra leader “neoliberisti” (far crescere la
torta) e “socialdemocratici” (dividere la torta in più
pezzi)
• L’obiettivo è far crescere la domanda interna e
puntare sui settori altamente tecnologici.
ASPETTI PROBLEMATICI
La Cina è passata dal rigoroso egualitarismo di
qualche decennio fa alla situazione attuale che
presenta crescenti differenze sociali e territoriali
In Cina il rispetto della natura e l’attento uso del
territorio erano elementi fondanti della sua
organizzazione e della sua visione del mondo.
Oggi deve affrontare gravi rischi di disastri
ecologici che potrebbero rivelarsi
irreversibili
• Milioni di cinesi sono usciti dalla povertà: nel 2009 circa il 10%
della popolazione viveva con meno di 1 dollaro al giorno,
rispetto al 64% del 1978. Rimane ancora forte il contrasto
città-campagna, il Pil pc nella prima può superare di 7 o 8
volte quello della seconda
• I ricchi sono 150-200 milioni, tra questi 95 milioni hanno
superato la soglia del 30mila dollari pro capite (dato che si può
confrontare con la Germania dove la popolazione totale è di
81 milioni di abitanti)
• La popolazione rurale arriva a circa 800 milioni di persone con
bassi tassi di alfabetizzazione e disponibilità di servizi non
sempre adeguati. Conseguente flusso migratorio verso le aree
urbane. L’esodo dalle campagne è stato di circa 236 milioni di
persone
• Squilibrio tra fascia costiera (es. Shanghai) ed interno
• Migrazioni interne non autorizzate ma assolutamente tollerate
perchè necessarie. I migranti non regolari non godono di alcun
diritto (irregolari formalmente ed emarginati sostanzialmente). Dal
2014 il Governo ha iniziato a regolamentare i flussi in particolare
verso le grandi metropoli che dovranno dotarsi di alloggi e servizi.
Lo stato di residente Hukou implica diversi diritti tra popolazione
rurale ed urbana.
• Disoccupazione, sconosciuta in passato, oggi dal 4% al 10%
• Classe imprenditoriale poco, o per nulla, attenta alle questioni
della democrazia e libertà
• Le imprese, in caso di difficoltà, possono ridurre i servizi per i
lavoratori (es. sanità, casa)
• Scarsi controlli sulla sicurezza dei posti di lavoro
• Corruzione dilagante che pesa negativamente
sul sistema delle imprese
• Disomogenea distribuzione di energia e vie di
comunicazione
• Inquinamento industriale ed urbano
• Disboscamento e insufficiente protezione del
territorio
• DIRITTI UMANI
• La Cina è il paese al mondo con il più alto numero di
condanne a morte
• I reati per cui è prevista la pena capitale sono in
crescita (da 21 del 1980 a 68 di oggi)
• Repressione dei dissidenti e dei rappresentanti delle
Associazioni per la difesa dei diritti umani
• Repressione delle minoranze in Tibet e Sinkiang
La lotta di Ni Yulan contro gli espropri
(Il Manifesto 11-4-2012)
New Delhi 26 marzo 2012 Jamphel Yeshi, esule tibetano di 27 anni, si dà
fuoco per protestare contro la visita del presidente cinese Hu Jintao. Morirà
per le ustioni riportate due giorni dopo.
La censuraLa censura
Viene giustificata dal governo cinese perché ritenuta
necessaria a grantire una “società armoniosa” dove non ci
siano conflitti
Anche le proteste ritenute legittime vengono represse
perché considerate fattore di instabilità
I limiti imposti ad Internet non sono chiari e non sono
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Dalla rivista “Internazionale” aprile 2010
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Sviluppo e contraddizioni cina 2016

  • 2. I primati economici • Il PIL nel 2010 era cresciuto del 11,4% (superiore agli anni precedenti nonostante si fosse nel pieno della Crisi Mondiale). • Oggi la crescita è del 7-7,5% Il rallentamento è dovuto alla diminuzione della domanda da parte di Nordamerica ed Europa • Secondo Paese al mondo che riceve il maggior numero di IDE (Investimenti Diretti Esteri)dopo gli USA. Sono presenti 420.000 imprese straniere • Primo esportatore al mondo seguito da USA Germania, Giappone e Francia. Le esportazioni cinesi sono cresciute al ritmo del 8% all’anno, nel primo decennio del 21° sec.
  • 3. • Nel rapporto 2012 della Banca mondiale sulla povertà si legge: “Senza la Cina, durante gli ultimi vent'anni, non ci sarebbe stata alcuna riduzione nel numero dei poveri nei Paesi in via di sviluppo” • La crisi del credito del 2008 non ha coinvolto la Cina e se la recessione non è diventata una grande depressione per il mondo intero è proprio grazie all'economia cinese e a quella dei Paesi emergenti che continuano a crescere. • Nonostante le aspre critiche del ricco Occidente, la Cina ha fatto bene ad imporre controlli sul mercato dei capitali per impedire di essere coinvolta direttamente nella speculazione. • • Nel 2015 la borsa di Shanghai ha subito un forte ribasso dopo mesi di straordinaria crescita (90 milioni di piccoli azionisti che fanno della Cina il secondo mercato borsistico mondiale dopo gli USA)
  • 4. • Al primo posto mondiale per l’industria manifatturiera seguita da USA, Giappone, Germania. • 50% dei computer (Lenovo) • 70% delle macchine fotocopiatrici • Primo produttore mondiale di automobili, televisori, lavatrici, ma anche prodotti a basso contenuto tecnologico come calzature, biciclette, lana, pesce, carta, cotone ed altri. Primati produttivi
  • 5. Internet e cellulariInternet e cellulari • Nel 2009 più di 700 milioni di persone usavano il cellulare • La Cina è il primo mercato mondiale di cellulari • Nel 2010 gli utenti internet erano più di 420 milioni di questi 277 milioni usano internet tramite il cellulare. • Nel web l’uso del cinese nel 2010 è aumentato del 32,6%. Ora la seconda lingua più diffusa in internet
  • 6. Primati economico finanziari • Primo posto per saldo della bilancia dei pagamenti • Primo posto per esportazione di beni • Primo detentore del debito pubblico americano • Primo partner commerciale dell’Africa con la quale utilizza sempre più lo Yuan come moneta
  • 7. Tendenze attuali • Dal 2012 si è verificato un calo della crescita (7,5-8%) dovuto alla diminuzione delle esportazioni e alla crisi edilizia • Diminuisce anche l’offerta di lavoro a causa della riduzione della crescita demografica • Per evitare la crisi dei piccoli operatori si sperimenta la possibilità della gestione privata del credito • Conflitto tra leader “neoliberisti” (far crescere la torta) e “socialdemocratici” (dividere la torta in più pezzi) • L’obiettivo è far crescere la domanda interna e puntare sui settori altamente tecnologici.
  • 8. ASPETTI PROBLEMATICI La Cina è passata dal rigoroso egualitarismo di qualche decennio fa alla situazione attuale che presenta crescenti differenze sociali e territoriali In Cina il rispetto della natura e l’attento uso del territorio erano elementi fondanti della sua organizzazione e della sua visione del mondo. Oggi deve affrontare gravi rischi di disastri ecologici che potrebbero rivelarsi irreversibili
  • 9. • Milioni di cinesi sono usciti dalla povertà: nel 2009 circa il 10% della popolazione viveva con meno di 1 dollaro al giorno, rispetto al 64% del 1978. Rimane ancora forte il contrasto città-campagna, il Pil pc nella prima può superare di 7 o 8 volte quello della seconda • I ricchi sono 150-200 milioni, tra questi 95 milioni hanno superato la soglia del 30mila dollari pro capite (dato che si può confrontare con la Germania dove la popolazione totale è di 81 milioni di abitanti) • La popolazione rurale arriva a circa 800 milioni di persone con bassi tassi di alfabetizzazione e disponibilità di servizi non sempre adeguati. Conseguente flusso migratorio verso le aree urbane. L’esodo dalle campagne è stato di circa 236 milioni di persone • Squilibrio tra fascia costiera (es. Shanghai) ed interno
  • 10. • Migrazioni interne non autorizzate ma assolutamente tollerate perchè necessarie. I migranti non regolari non godono di alcun diritto (irregolari formalmente ed emarginati sostanzialmente). Dal 2014 il Governo ha iniziato a regolamentare i flussi in particolare verso le grandi metropoli che dovranno dotarsi di alloggi e servizi. Lo stato di residente Hukou implica diversi diritti tra popolazione rurale ed urbana. • Disoccupazione, sconosciuta in passato, oggi dal 4% al 10% • Classe imprenditoriale poco, o per nulla, attenta alle questioni della democrazia e libertà • Le imprese, in caso di difficoltà, possono ridurre i servizi per i lavoratori (es. sanità, casa) • Scarsi controlli sulla sicurezza dei posti di lavoro
  • 11. • Corruzione dilagante che pesa negativamente sul sistema delle imprese • Disomogenea distribuzione di energia e vie di comunicazione • Inquinamento industriale ed urbano • Disboscamento e insufficiente protezione del territorio
  • 12. • DIRITTI UMANI • La Cina è il paese al mondo con il più alto numero di condanne a morte • I reati per cui è prevista la pena capitale sono in crescita (da 21 del 1980 a 68 di oggi) • Repressione dei dissidenti e dei rappresentanti delle Associazioni per la difesa dei diritti umani • Repressione delle minoranze in Tibet e Sinkiang
  • 13. La lotta di Ni Yulan contro gli espropri (Il Manifesto 11-4-2012)
  • 14. New Delhi 26 marzo 2012 Jamphel Yeshi, esule tibetano di 27 anni, si dà fuoco per protestare contro la visita del presidente cinese Hu Jintao. Morirà per le ustioni riportate due giorni dopo.
  • 15. La censuraLa censura Viene giustificata dal governo cinese perché ritenuta necessaria a grantire una “società armoniosa” dove non ci siano conflitti Anche le proteste ritenute legittime vengono represse perché considerate fattore di instabilità I limiti imposti ad Internet non sono chiari e non sono trasparenti i criteri con cui avviene la censura. Fortunatamente i sistemi di controllo non sono sempre efficienti
  • 17. Da rivista “Internazionale” aprile 2010 - impiegati di una tipografia
  • 18. Da “Internazionale” aprile 2010 - case per lavoratori