Studi di settore NUOVI INDICI di COERENZA ed INDICATORI di NORMALITÀ ECONOMICA
1. LA SETTIMANA FISCALE – N. 21 24 maggio 2007
GUIDA PRATICA
GUIDA PRATICA
Studi di settore
NUOVI INDICI di COERENZA
ed INDICATORI di NORMALITÀ ECONOMICA
di Enrico Holzmiller
QUADRO NORMATIVO
La Finanziaria 2007 (art. 1, co. modalità differenti, l’intero spettro malità economica) differenti tipo-
13, 14, 19, e 20, L. 296/2006 [CFF dei contribuenti «profit». logie di strumenti.
— 7160]) ha ampliato notevolmente Purtroppo, il proliferare di Recentemente, l’emanazione
la portata dello strumento accertati- molteplici indicatori non contri- del D.M. 20.3.2007 [CFF — 7167],
vo costituito dagli studi di settore, buisce a rendere limpido il qua- del Provv. Agenzia Entrate del
affiancando a questi ultimi varie ti- dro normativo; in parte ciò è do- 7.3.2007 [CFF — 7164] e delle
pologie di indicatori tesi a monito- vuto alla scarsa fantasia del Legi- istruzioni ministeriali al nuovo
rare le svariate realtà economiche e slatore che ha identificato con il Mod. NS hanno completato il pa-
raggiungendo, di fatto, seppur con medesimo nome (indicatori di nor- norama normativo di riferimento.
STUDI di SETTORE – NUOVI INDICATORI: la Finan- to a quello occupato dagli indicatori della tradi-
ziaria 2007 ha introdotto ben quattro nuove ti- zionale analisi della coerenza, che ha caratterizza-
pologie di indicatori: to sino ad oggi gli studi di settore in funzione
q nuovi indicatori di coerenza (art. 1, co. 13, L. esclusiva di strumento di ausilio dell’attività di
296/2006); controllo. Essi saranno, infatti, utilizzati come stru-
q indicatori di normalità economica (Ine) per mento che concorre alla stima dei ricavi e com-
contribuenti assoggettati agli studi di setto- pensi, ed entreranno direttamente nel relativo
re (art. 1, co. 14, L. 296/2006); meccanismo di calcolo della congruità». (1)
q indicatori di normalità economica (Ine) per i In altre parole, una eventuale incoerenza ad
contribuenti titolari di reddito d’impresa o di uno o più indicatori comporterà una maggiore
lavoro autonomo per i quali non si rendono stima del ricavo o compenso, sia minimo che
applicabili gli studi di settore (art. 1, co. 19, puntuale (C.M. 16.2.2007, n. 11/E).
L. 296/2006); Come è già stato rilevato da autorevole dot-
q indicatori di coerenza «di continuità» di eser- trina, tale cambio di rotta è stato voluto dal-
cizio dell’attività (art. 1, co. 20, L. 296/2006). l’Amministrazione finanziaria nel tentativo di
eliminare, attraverso una valutazione più com-
NUOVI INDICATORI di COERENZA: questi indicato- pleta della realtà economica, la possibilità che i
ri, definibili come indici a regime (in contrappo- contribuenti ottengano un risultato di congruità
sizione con gli Ine «transitori» riferiti ai contri- mediante aggiustamenti dei valori contabili in-
buenti assoggettati agli studi, di cui si dirà in seriti nei modelli relativi agli studi di settore.
seguito) verranno applicati nel prossimo futuro Ad oggi non è chiaro se tali indicatori sop-
(presumibilmente già con riferimento all’eserci- pianteranno gli attuali indici di coerenza (ridu-
zio 2007), in occasione delle elaborazioni e revi- cendo così il risultato derivante dall’applicazio-
sioni degli studi di settore. ne degli studi di settore ad un unico valore, di
Attualmente non si conoscono ancora le ca- congruità) o se, viceversa, si affiancheranno a
ratteristiche e le tipologie di tali indici, né le questi ultimi (mantenendo così il duplice calcolo
probabili differenze strutturali rispetto a quelli congruità-coerenza).
attuali. Ciò che tuttavia rende particolarmente
innovativa la portata di tali strumenti accertativi INDICATORI di NORMALITÀ ECONOMICA per CON-
non è la composizione degli stessi, quanto il loro TRIBUENTI ASSOGGETTATI agli STUDI di SET-
impatto diretto sulle risultanze del livello di con- TORE: in attesa dell’entrata in scena dei già illu-
gruità dei ricavi. Più precisamente «tali indicato- strati neo-indicatori di coerenza, il Legislatore
ri si pongono su un piano del tutto nuovo rispet- ha previsto l’utilizzo, già nel Modello Unico 2007
(1) Da «FiscoOggi – rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate» 20.4.2007.
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CFF – – CFF — : vedi CODICI
– 13 – FISCALI FRIZZERA n. 1 o n. 2
2. LA SETTIMANA FISCALE – N. 21 24 maggio 2007
GUIDA PRATICA
INDICATORI di NORMALITÀ ECONOMICA (INE)
per i CONTRIBUENTI SOGGETTI agli STUDI di SETTORE
TITOLARI di REDDITO d’IMPRESA
Indice Formula
1) Incidenza dei costi di disponibilità Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili (a) / (valori dei beni
dei beni strumentali mobili rispet- strumentali mobili – valore dei beni acquisiti in dipendenza di con-
to al valore storico degli stessi tratti di locazione non finanziaria) (b)
2) Rotazione del magazzino o dura- Durata delle scorte = [giacenza media di magazzino / (costo vendu-
ta delle scorte to + costo per la produzione di servizi)] x 365
3) Valore aggiunto per addetto Valore aggiunto dell’impresa (c) / numero di addetti (d)
4) Redditività dei beni strumentali MOL (e) / (valore dei beni strumentali mobili rilevante ai fini dell’ap-
mobili plicazione degli studi di settore – valore dei beni acquisiti in dipen-
denza di contratti di locazione non finanziaria)
TITOLARI di REDDITO di LAVORO AUTONOMO
Indice Formula
1) Rapporto ammortamenti sul va- Valore degli ammortamenti per beni strumentali mobili / (valore dei
lore storico dei beni strumentali beni strumentali – valore dei beni acquisiti in dipendenza di con-
mobili tratti di locazione finanziaria e non finanziaria)
2) Resa oraria per addetto Compensi netti addetti / numero di ore lavorate dagli addetti stessi
3) Resa oraria del professionista Compensi netti del professionista / numero di ore lavorate dal pro-
fessionista stesso
(a) Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili = ammortamenti per beni strumentali mobili + canoni per beni
mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria.
(b) Per i soggetti che presentano periodi di attività diversi da 12 mesi, il valore dei beni strumentali mobili va
rapportato all’effettivo periodo di svolgimento dell’attività.
(c) Valore aggiunto dell’impresa = ricavi da congruità e da normalità economica + aggi e proventi derivanti dalla
vendita di generi soggetti a ricavo fisso – costi.
(d) I dati relativi agli addetti sono desunti dal Quadro A del modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini
dell’applicazione degli studi di settore.
(e) MOL = ricavi da congruità e da normalità economica + aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti
a ricavo fisso – costi.
(esercizio 2006), degli «indicatori di normalità buente, consentendo così di esprimere un giudi-
economica, di significativa rilevanza, idonei alla zio diretto sulla complessiva «veridicità econo-
individuazione di ricavi, compensi e corrispettivi mica» del soggetto interessato.
fondatamente attribuibili al contribuente in re- Anche in questo caso tale obiettivo viene rag-
lazione alle caratteristiche e alle condizioni di giunto non attraverso la selezione di soggetti da
esercizio della specifica attività svolta» (art. 1, sottoporre a controllo (per la quale funzione ri-
co. 14, L. 296/2006). mangono in essere i tradizionali indicatori di
Va subito chiarito che, operativamente, non coerenza), bensì incidendo direttamente sulla
vi sono nuovi modelli da compilare, in quanto i determinazione della congruità dei ricavi.
valori sottostanti ai suddetti indici vengono rile- È importante sottolineare come, a seguito
vati dall’Amministrazione finanziaria direttamen- delle analisi di congruità dei ricavi dichiarati e
te dai dati inseriti nell’ambito del Modello Unico della valutazione della normalità economica dei
(e, in particolare, da quelli riportati nel modello dati (quest’ultima effettuata attraverso l’appli-
relativo agli studi di settore che già quest’anno cazione degli indici in questione), gli studi di
richiedono, a seconda della tipologia di attività settore forniscano un unico ammontare di ri-
monitorata, informazioni aggiuntive rispetto agli cavo stimato. In altre parole, i maggiori ricavi
anni precedenti). da normalità economica vengono aggiunti al
Tali indicatori hanno finalità analoga ai futuri ricavo puntuale di riferimento ed al ricavo
indici di coerenza: fornire un quadro completo minimo derivanti dall’applicazione dell’analisi
della situazione economico-contabile del contri- di congruità, determinando pertanto un nuo-
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3. LA SETTIMANA FISCALE – N. 21 24 maggio 2007
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vo, unico livello di ricavi congrui (minimo e A tale fine, i Modelli Unico 2007 di società di
puntuale). capitali, società di persone e persone fisiche ti-
I suddetti strumenti, ai quali la Finanziaria tolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo
2007 aveva dato poco più che una definizione di sono stati dotati di un ulteriore Quadro NS, nel
massima, hanno trovato concretizzazione nel quale devono essere riportati i dati (differenti a
D.M. 20.3.2007 [CFF — 7167]. seconda delle tre tipologie di dichiarazione) ine-
renti ai suddetti Ine. Quindi, a differenza degli
Dalle note metodologiche allegate al suddet-
Ine per i contribuenti «dentro gli studi», è previ-
to decreto si evince la natura degli Ine. Senza
sto un adempimento (modello dichiarativo) ag-
entrare nei particolari relativi alle caratteristiche
giuntivo.
di questi ultimi ed alle singole variabili sotto-
stanti le formule principali, si fa presente che i In realtà, ciò che oggi viene richiesto al con-
suddetti Ine differiscono a seconda che il contri- tribuente è semplicemente un insieme di dati
buente sia titolare del reddito d’impresa o di «sensibili» che verrà utilizzato per indicatori ad
lavoro autonomo (si veda la tabella a pag. prec.). oggi non ancora predisposti: a tale riguardo,
infatti, le istruzioni al Modello NS specificano
Secondo quanto specificato dalle Entrate, gli che gli indicatori in questione saranno successi-
indicatori in questione sono applicati in via au- vamente individuati e utilizzati dall’Amministra-
tomatica da Gerico secondo la sequenza ripor- zione finanziaria.
tata nella tabella a pag. prec., e la loro entrata in
Altra differenza rilevante rispetto agli Ine per
funzione determina effetti «a cascata» sugli indi-
i contribuenti «dentro gli studi» risiede nel fatto
catori successivi nella sequenza.
che, in questo caso, l’eventuale anomalia rileva-
Qualora il contribuente risulti non congruo a ta a seguito di una non coerenza non dà luogo
seguito dell’applicazione della tradizionale ana- ad una variazione del livello di congruità (né
lisi della congruità e della nuova analisi di nor- potrebbe essere diversamente, trattandosi di sog-
malità economica, il software fornisce il relativo getti esclusi dagli studi di settore) ma fa rientra-
esito, con la dettagliata indicazione, per ciascun re il contribuente non coerente nella selezione
Ine, del valore minimo e di quello massimo at- dei soggetti da sottoporre a controllo da parte
teso, con il relativo «maggior ricavo da norma- dell’Amministrazione finanziaria.
lità economica» distintamente riferibile all’indi- In estrema sintesi, questi sono i dati richiesti
catore risultato «non normale». Si noti che tale ai fini Ine (Quadro NS del Modello Unico 2007):
indicazione separata risulta puramente descritti-
va atteso che, come si è già detto, il livello di
non congruità (cui il contribuente può adeguar- Società di capitali:
si), definito sia dalla «non congruità» che dalla q dipendenti
«non normalità», rimane valorizzato unitaria- q co.co.co. che prestano attività prevalente-
mente, nell’ambito dell’intervallo di confidenza mente nell’impresa
tra ricavo minimo e puntuale.
Società di persone in contabilità ordinaria: (3)
Per quanto riguarda la forza presuntiva di
q rimanenze iniziali e finali
tali Ine, si è già avuto modo di illustrare (2) come
la disapplicazione, per tali indicatori, dell’obbli- q spese per lavoro dipendente e assimilato
go (ex lege) di valutazione degli stessi da parte q interessi e altri oneri finanziari
di una Commissione di esperti (già prevista, q valore dei beni strumentali
invece, per gli studi di settore) potrebbe portare q dipendenti
al rischio di un allontanamento dall’effettiva re- q co.co.co. che prestano attività prevalente-
altà monitorata; ove ciò fosse dimostrabile, le mente nell’impresa
risultanze di tali strumenti accertativi diverreb- q familiari che prestano attività nell’impresa
bero facilmente attaccabili.
q associati in partecipazione
q soci
INDICATORI di NORMALITÀ ECONOMICA per i CON-
TRIBUENTI TITOLARI di REDDITO d’IMPRESA o
LAVORO AUTONOMO NON SOGGETTI agli STU- Si ricorda che i soggetti che, esercitando
DI di SETTORE: gli Ine per i contribuenti «fuori un’attività compresa negli studi di settore, si
dagli studi di settore» sono stati introdotti dal co. trovino nelle seguenti situazioni:
19 dell’art. 1 della Finanziaria 2007, al fine di rile- q periodo di imposta diverso da 12 mesi, in
vare la presenza di ricavi o compensi non dichia- corso alla data dell’1.1.2007;
rati ovvero di rapporti di lavoro irregolare. q ricavi dichiarati (da bilancio 2006) compresi
(2) «Studi di settore – Novità della Finanziaria 2007», in questa Rivista, n° 3/2007, pagg. 17-20.
(3) Per quanto riguarda le società personali in contabilità semplificata, vengono solo richiesti i dati relativi al valore dei
beni strumentali e del personale addetto all’attività. Per quanto concerne invece le società personali aventi reddito
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4. LA SETTIMANA FISCALE – N. 21 24 maggio 2007
GUIDA PRATICA
INDICATORI di CONTINUITÀ: SETTORI ECONOMICI INTERESSATI
(CLASSIFICAZIONE ATECOFIN 2004)
q agricoltura, caccia e relativi servizi (01) altri prodotti esclusi quelli di seconda mano (52.4
q preparazione del cantiere edile; edilizia e genio diversi dai precedenti)
civile (45.1; 45.2) q alberghi, campeggi ed altri alloggi per brevi sog-
q installazione dei servizi in un fabbricato (45.3) giorni (55.1; 55.2)
q lavori di completamento degli edifici (45.4) q ristoranti (55.3)
q noleggio di macchine e attrezzature per la co- q bar (55.4)
struzione o la demolizione, con manovratore q attività immobiliari in conto proprio (70.1)
(45.5) q locazione di beni immobili (70.2)
q commercio, manutenzione e riparazione di auto- q attività immobiliare per conto terzi (70.3)
veicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carbu- q consulenza per installazione di sistemi informati-
ranti da autotrazione (50) ci; realizzazione di software e consulenza infor-
q intermediari del commercio (51.1) matica (72.1;72.2)
q commercio all’ingrosso di materie prime agrico- q elaborazione elettronica dei dati (72.3)
le e di animali vivi; commercio all’ingrosso di q attività delle banche di dati; manutenzione e ri-
prodotti alimentari, bevande e tabacco (51.2; 51.3) parazione di macchine per ufficio e apparecchia-
q commercio all’ingrosso di altri beni di consumo ture informatiche; altre attività connesse all’in-
finale (51.4) formatica (72.4; 72.5; 72.6)
q commercio all’ingrosso di prodotti intermedi non q attività legali, contabilità, consulenza fiscale e
agricoli, di rottami e cascami; commercio all’in- societaria; studi di mercato e sondaggi d’opinio-
grosso di macchinari e attrezzature (51.5; 51.8) ne; consulenza commerciale e di gestione (74.1)
q commercio all’ingrosso di altri prodotti (51.9) q attività degli studi di architettura, ingegneria ed
q commercio al dettaglio in esercizi non specializ- altri studi tecnici (74.2)
zati (52.1) q attività dei call center (74.86)
q commercio al dettaglio di articoli di abbigliamen- q attività dei servizi alle imprese (74 diversi dai
to; commercio al dettaglio di calzature e articoli precedenti)
in cuoio (52.42; 52.43) q attività ricreative, culturali e sportive (92)
q commercio al dettaglio in esercizi specializzati di q servizi alle famiglie (93)
tra € 5.164.569 ed € 7.500.000; periodo d’imposta di esercizio dell’attività (...)
q cessazione dell’attività (ultimo esercizio); per la individuazione dei requisiti minimi di con-
q liquidazione ordinaria; tinuità della stessa, tenuto conto delle caratteri-
q non normale svolgimento dell’attività stiche e delle modalità di svolgimento dell’atti-
pur essendo ricompresi in cause di esclusione, vità medesima».
sono esonerati dalla compilazione del Quadro Essi sono esclusivamente rivolti alle S.p.A.,
NS in quanto obbligati alla compilazione degli S.a.p.a, S.r.l., società cooperative e società di
studi. A tale proposito, il Legislatore ha specifi- mutua assicurazione residenti nel territorio del-
cato che la compilazione dei modelli degli studi lo Stato, indipendentemente dal volume d’affa-
di settore nei casi appena citati viene prevista ai ri, e sono applicabili solo qualora questi sogget-
medesimi fini che sottendono agli indicatori Ine ti svolgano attività rientranti in particolari setto-
per soggetti «fuori dagli studi». Questo significa ri economici predeterminati.
che i contribuenti che si trovano in dette parti- Riguardo alle finalità, l’Agenzia delle Entrate,
colari situazioni, pur dovendo compilare gli stu- con Provvedimento 7.3.2007 [CFF — 7164], ha pre-
di di settore, non verranno assoggettati ad un cisato che gli indicatori in questione «mirano ad
calcolo di congruità/coerenza dei valori dichia- intercettare e limitare comportamenti fiscali irre-
rati, né potranno conseguentemente subire un golari consistenti nell’evasione dei ricavi e in frodi
accertamento automatico, mentre saranno inse- Iva, posti in essere da società la cui esistenza fi-
riti nell’elenco dei soggetti selezionati ai fini di scale è di breve durata». L’introduzione di tali fat-
un controllo «sul campo». tispecie ha, quindi, finalità analoghe e complemen-
tari alla nuova norma antielusiva tesa a colpire le
INDICATORI di COERENZA «di CONTINUITÀ» di società «apri e chiudi», che prevede l’applicazio-
ESERCIZIO dell’ATTIVITÀ: tali indicatori di coe- ne degli studi di settore (in luogo dell’esclusione
renza, introdotti dall’art. 1, co. 20, Finanziaria prevista per il primo e l’ultimo periodo d’imposta)
2007 e applicabili già a partire dall’esercizio 2006, per i soggetti che cessano e riprendono l’attività
sono stati specificamente previsti per «il primo in tempi brevi (6 mesi) o qualora quest’ultima ri-
di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni, l’Agenzia delle Entrate si limita a richiedere le
caratteristiche del personale addetto all’attività e dei soci/associati che prestano attività nello studio. Analoghi dati
(con gli opportuni adattamenti) vengono richiesti per il Quadro NS relativo alle persone fisiche.
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5. LA SETTIMANA FISCALE – N. 21 24 maggio 2007
GUIDA PRATICA
«MAPPA» per l’APPLICAZIONE degli STUDI di SETTORE
e dei NUOVI INDICATORI per l’ESERCIZIO 2006
SOGGETTI la cui ATTIVITÀ RIENTRA tra QUELLE OGGETTO degli STUDI di SETTORE
Studi di set- Ine per sogget-
Studi di setto- tore compila- ti «fuori dagli Ine per sog- Indicatori di
re compilati ti per finalità studi» (obbli- getti «inclusi continuità
Caso per il calcolo di di comunica- go di compila- negli studi di (primo eserci-
congruità zione di dati zione del Mo- settore» zio di attività)
«sensibili» dello NS)
Normale svolgimento del-
l’attività. Ricavi superiori ad X
€ 7.500.000
Normale svolgimento del-
l’attività. Ricavi compresi tra X X
€ 5.164.569 e € 7.500.000
Normale svolgimento del-
l’attività. Ricavi inferiori ad X X
€ 5.164.569
Periodo di inizio attività, in-
dipendentemente dal fattu-
rato, per soggetti ex art. 73,
co. 1, lett a), D.P.R. 917/1986 X X
[CFF — 5173]. Attività com-
presa in determinati settori
Periodo di inizio attività in
casi differenti da quello pre- X
cedente
Riapertura dell’attività entro
6 mesi dalla precedente X X
chiusura
Prosecuzione di un’attività
svolta precedentemente da X X
terzi
Periodo di
q cessazione di attività
q liquidazione volontaria
q non normale svolgimen- X X
to dell’attività.
Ricavi inferiori ad € 7.500.000
Periodo di
q cessazione di attività
q liquidazione volontaria
q non normale svolgimen- X
to dell’attività.
Ricavi superiori ad € 7.500.000
Periodo diverso dai 12 mesi,
in corso all’1.1.2007. Ricavi X
inferiori ad € 7.500.000 X
Periodo diverso dai 12 mesi,
in corso all’1.1.2007. Ricavi X
superiori ad € 7.500.000
Periodo diverso dai 12 mesi,
non in corso all’1.1.2007 (si ve-
da ✽ a pag. seg.) Indipenden- X
temente dal volume dei ricavi
– continua –
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6. LA SETTIMANA FISCALE – N. 21 24 maggio 2007
GUIDA PRATICA
– segue –
SOGGETTI la cui ATTIVITÀ NON RIENTRA tra QUELLE OGGETTO degli STUDI di SETTORE
Studi di set- Ine per sogget-
Studi di setto- tore compila- ti «fuori dagli Ine per sog- Indicatori di
re compilati ti per finalità studi» (obbli- getti «inclusi continuità
Caso per il calcolo di di comunica- go di compila- negli studi di (primo eserci-
congruità zione di dati zione del Mo- settore» zio di attività)
«sensibili» dello NS)
Attività assoggettata ai pa-
rametri X
Attività non assoggettata né
a studi di settore né a para- X
metri
(✽) Dubbi permangono per i soggetti con esercizio diverso dai 12 mesi chiusi ante 31.12.2006. Questo in quanto,
se da una parte le istruzioni ai modelli Ine fanno generico riferimento al periodo d’imposta 2006, nei casi in
questione il modello dichiarativo da utilizzare è il vecchio Unico 2006, che ovviamente non risulta corredato del
Modello NS.
sulti essere mera prosecuzione di attività svolte ne degli studi di settore e dei nuovi indicatori,
da terzi soggetti (art. 1, co. 16, L. 296/2006). possa risultare tutt’altro che agevole ed imme-
Sul versante degli adempimenti dichiarativi, diato.
non è prevista la compilazione di alcun modello Ciò è dovuto a sovrapposizioni dei suddetti
aggiuntivo. adempimenti che in taluni casi sono desumibili
Sembrerebbe, quindi, che le eventuali ano- solo da un’attenta lettura congiunta di normati-
malie scaturiscano da un confronto tra i dati va e prassi di riferimento. (4)
dichiarati dal contribuente nel Modello Unico e A titolo esemplificativo, si pensi al caso di un
i parametri di giustezza del mercato di riferimento soggetto con attività compresa negli studi di set-
(questi ultimi non ancora resi noti dall’Agenzia tore e con esercizio inferiore ai 12 mesi: qualora
delle Entrate). l’esercizio sia in corso alla data dell’1.1.2007, il
Con il richiamato provvedimento, l’Agenzia contribuente sarà tenuto all’applicazione degli
delle Entrate ha stabilito sia le tipologie di indi- studi di settore (art. 1, co. 23, lett. a), L. 296/2006).
catori da applicare nel primo esercizio d’attività, Viceversa, qualora l’esercizio non sia in cor-
sia i settori economici omogenei interessati. so alla suddetta data, dovrà essere compilato il
Gli indicatori «di continuità» risultano essere Quadro NS relativo agli Ine.
i seguenti: Si aggiunga che qualora l’esercizio inferiore
ai 12 mesi fosse quello relativo all’inizio dell’at-
tività, si avrebbe un obbligo di compilazione degli
1) rapporto tra l’ammontare dei componenti
Ine (indipendentemente dal fatto che l’esercizio
positivi e l’ammontare dei componenti ne-
sia in corso o meno alla data dell’1.1.2007) cui si
gativi dichiarati ai fini Irap;
aggiungerà l’applicazione degli indici di «conti-
2) rapporto tra il volume d’affari ed il totale nuità».
degli acquisti e delle importazioni dichiarati Cause di esclusione dagli studi di settore quali
ai fini Iva; cessazione dell’attività, liquidazione ordinaria o
3) valore delle immobilizzazioni immateriali e non normale svolgimento dell’attività, impongo-
materiali; no ora la compilazione dei suddetti studi.
4) costi del personale. Tale compilazione, come si è detto, non avrà
come fine il calcolo del livello di congruità dei
Mentre i settori economici stabiliti per l’ap- ricavi (e conseguentemente un eventuale accer-
plicazione dei suddetti indicatori sono riportati tamento automatico), ma quello di trasmettere
nella tabella a pag. 16 (secondo la classificazio- all’Amministrazione finanziaria gli elementi utili
ne Atecofin 2004). per la rilevazione di dati «sensibili» ai fini di
potenziali futuri accertamenti.
«INCROCI PERICOLOSI»: da quanto è stato fin qui Assumendo quindi analoga finalità a quella
illustrato, è intuibile come l’effettuazione del degli Ine «per soggetti esclusi dagli studi», chi
corretto adempimento, così come richiesto dal- fosse in uno dei casi elencati è esonerato dalla
l’Agenzia delle Entrate in merito alla compilazio- compilazione degli Ine.
(4) «Studi di settore, incrocio di indici per gli esclusi», di Gavarra e Nocera, Il Sole 24 Ore 24.4.2007, pag. 32.
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