5. Il “Progetto CHILD” del gruppo italiano nato nel 2000 ha stilato un insieme di “raccomandazioni” per fornire una guida ai pediatri.
6. La P.A. fisiologica aumenta gradualmente con l’età ed è correlata al peso ed all’altezza, dall’infanzia alla adolescenza. Perciò esistono dei valori di riferimento(percentili) che variano in relazione all’età pediatrica.
18. TERAPIA nel paziente iperteso nefropatico Da ricordare (1) : · Importanza dell’associazione dei diuretici (dell’ansa e/o metolazone) in presenza di IR significativa · Per valori di clearance della creatinina compresi tra 20 e 50 ml/min i dosaggi della furosemide più frequentemente impiegati variano da 50 a 125 mg/die. · I tiazidici non devono essere utilizzati se la creatinina è > 2 mg/dl · Generalmente è utile una modica restrizione salina (1-2 g/die)
19. TERAPIA nel paziente iperteso nefropatico Da ricordare (2) : · Prima di iniziare la terapia con ACE-inibitori è necessario escludere uno stato di ipovolemia. Entro due settimane dall’inizio del trattamento controllare la creatinina e la potassiemia, anche in presenza di IR lieve. Un aumento della creatinina non superiore al 20% è considerato fisiologico e, secondo alcuni autori, prognosticamente favorevole. Un aumento stabile superiore al 20%, in assenza di ipotensione, deve far sospettare la possibilità di un’eziologia nefrovascolare
20. TERAPIA nel paziente iperteso nefropatico Da ricordare (3) : · Gli antagonisti recettoriali dell’angiotensina II costituiscono una valida alternativa agli ACE-inibitori · Nei pazienti nefropatici la P.A. dovrebbe essere stabilmente ridotta al di sotto di 130/80 mmHg ( 125-75 in caso di proteinuria > 1 gr / 24 ore) · E’ fondamentale conoscere via di eliminazione, eventuali variazioni dei dosaggi e intervalli tra le somministrazioni dei farmaci antipertensivi abitualmente usati