SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 57
Downloaden Sie, um offline zu lesen
LA PRIMA META’ DEL CINQUECENTO
LE MONARCHIE EUROPEE E
LE «GUERRE D’ITALIA»
MONARCHIE «NUOVE» E
IMPERI «TRADIZIONALI»
Massimiliano
d’Asburgo, la
moglie Maria di
Borgogna, il figlio
Filippo e il
nipote Carlo,
futuro imperatore
I DOVERI DEL SOVRANO
 Nel Medioevo il sovrano aveva alcuni compiti
fondamentali
 1. amministrare la giustizia: mantenere l’armonia tra i
sudditi che le passioni e i peccati rendevano
incontrollabili
 2. premiare i meritevoli
 Il sovrano doveva essere:
 a. equanime, cioè giusto e super partes
 b. magnanimo, cioè generoso
 Inoltre aveva la missione di:
 I. proteggere le vite e i beni dei sudditi
 II. difendere la religione cristiana
TASSE: BUROCRAZIA, ESERCITO, FLOTTA
 Tra Quattrocento e Cinquecento i sovrani
aumentano la capacità e la forza di controllare i
territori che fanno parte del loro regno
 L’aumento del controllo comporta anche un
aumento della capacità di prelievo fiscale:
impongono e incassano una maggiore quantità di
tasse
 Le tasse finanziano apparati burocratici stabili che
dipendono direttamente dal sovrano. Inoltre con le
tasse vengono formati e sostenuti eserciti e flotte
stabili: soldati e marinai vengono pagati
costantemente e non solo in occasione di guerre.
IL SOVRANO NON TOLLERA ALTRI POTERI
 Le conseguenze di questa affermazione di potenza
sono due
 1. i sovrani rifiutano che all’interno dei propri
regni esistano poteri concorrenti e condizionanti
rispetto al loro: grandi feudatari o città autonome
 2. i sovrani ritengono che il loro potere non
dipenda da alcuna autorità esterna ma derivi
direttamente da Dio, senza mediazioni né da parte
dell’imperatore, né soprattutto da parte del papa
 Come effetto del punto 2., i sovrani tentano e
spesso riescono a mettere sotto il loro controllo
vescovi e abati (indirizzando la loro nomina)
LA MONARCHIA FRANCESE:
L’AZIONE DI LUIGI XI (1451-83)
 La monarchia francese ottenne effetti positivi
dalla guerra dei Cent’anni
 A. i sudditi del regno di Francia si strinsero
maggiormente al sovrano per difendere il
loro territorio dagli inglesi e crebbe lo spirito
nazionale
 B. i sovraniValois approfittarono del
conflitto per eliminare i domini feudali
autonomi, che avrebbero tolto stabilità alla
monarchia e li inglobarono progressivamente
tra i loro territori
 1477: Luigi XI, re di Francia, sconfisse Carlo
ilTemerario, duca di Borgogna e disintegrò
territorialmente il ducato
 Negli anni successivi lo stesso Luigi XI
annesse al regno di Francia Anjou, Maine e
Provence
Luigi XI,
re di Francia
CARLO VIII: IL RAFFORZAMENTO TERRITORIALE, FISCALE, AMMINISTRATIVO
E MILITARE DELLA MONARCHIA FRANCESE
 CarloVIII, successore di Luigi XI, sposò
Anna di Bretagna e annesse al suo
regno anche questo ampio territorio
 Nuove tasse da versare alla corona: la
taille, un’imposta annuale che doveva
essere pagata da ogni focolare
domestico; le aides, imposte sui beni di
consumo; imposta sul sale
 Il denaro ricavato dalle tasse permise tra
l’altro ai sovrani di rafforzare l’esercito
 Altre innovazioni significative: controllo
sulla Chiesa francese; creazione di una
burocrazia stabile; riorganizzazione
degli uffici giudiziari
CarloVIII e
Anna di Bretagna
IL REGNO DI FRANCIA
DOPO LE ANNESSIONI TERRITORIALI, FINE XV SECOLO
L’INGHILTERRA DI ENRICO VII E ENRICO VIII
(1485-1547)
 La guerra delle Due rose, 1455-1485, indebolì la
monarchia inglese a favore dell’aristocrazia, del clero,
delle città e del Parlamento
 Il matrimonio del 1485 tra EnricoVIITudor, erede
designato dalla fazione dei Lancaster e Anna diYork
pose termine alla guerra
 Negli anni successivi, la monarchiaTudor riorganizzò il
sistema fiscale per garantirsi maggiore autonomia
finanziaria e creò la Camera Stellata, un tribunale con
cui il sovrano poteva giudicare i reati politici
 La politica economica di EnricoVII fu orientata a
sviluppare i commerci dell’Inghilterra con l’estero
attraverso il mare, con la protezione di una notevole
flotta militare.
 EnricoVIII, figlio del monarcaTudor, re d’Inghilterra
1509 al 1547, proseguì la politica economica di
espansione commerciale, rafforzò la presenza
dell’Inghilterra negli affari diplomatici europei e
rafforzò ulteriormente la corona attraverso lo scisma
anglicano del 1534: con esso, il sovrano diventò anche
il capo religioso dell’Inghilterra.
Enrico
VII
Il
matrimonio
con Anna di
York
Enrico
VIII
nel
1519
IL REGNO DI SPAGNA/1:
L’AZIONE POLITICA DI FERDINANDO D’ARAGONA E ISABELLA DI CASTIGLIA
 1469: Ferdinando, erede al
trono d’Aragona, sposa
Isabella, erede al trono di
Castiglia (seppure contestata)
 1479: Isabella e Ferdinando,
rispettivamente regina di
Castiglia e Leon e re di
Aragona, Catalunya e Valencia,
congiungono i loro regni. La
congiunzione si svolge in modo
che ognuno dei due sovrani sia
principe consorte dell’altro nel
regno del rispettivo coniuge. I
due regni mantengono
istituzioni e leggi separate per
molto tempo, oltre che avere
tradizioni e lingua diverse.
Ferdinando I
d’Aragona
Isabella di
Castiglia
IL REGNO DI SPAGNA/2:LA POLITICA DEI «RE CATTOLICI»
 La Castiglia era più ricca e popolosa dell’Aragona e
fu curata dai due sovrani con maggiore attenzione
della seconda
 Furono repressi anarchia feudale e banditismo
 Il governo della città fu affidato a corregidores
(funzionari regi)
 Le cortes, che rappresentavano nobiltà, clero e
città, furono convocate raramente e indotte a
votare a favore delle richieste finanziarie dei
sovrani, attraverso trattative fatte di concessioni
fiscali e commerciali
 Ferdinando ottenne dal papa il privilegio di
conferire seggi episcopali e benefici ecclesiastici:
in questo modo da concederli alle famiglie nobili e
di controllarle meglio perché non mettessero in
discussione il potere dei sovrani
 La Mesta, la corporazione che univa i grandi
allevatori di pecore della Castiglia, in buona parte
grandi aristocratici, fu protetta e favorita dai
sovrani, spesso contro gli interessi degli agricoltori.
 Le tre provincie che formavano il regno
d’Aragona avevano privilegi a autonomie che
mantennero intoccabili grazie alle proprie Cortes,
che erano più agguerrite di quelle castigliane
La Spagna al termine
della Reconquista
IL REGNO DI SPAGNA/3:LA RELIGIONE CEMENTO DEL REGNI
CONGIUNTI
 I due regni erano unificati da dinamiche legate alla religione
cattolica
 1. la tradizione secolare della Reconquista del territorio
spagnolo nei confronti dei musulmani
 2. la difesa dell’ortodossia religiosa contro gli «Infedeli»,
musulmani e ebrei
 Nel 1478 alla Spagna, per combattere fino in fondo contro gli
infedeli, fu concesso da parte del papa di avere un proprio
Tribunale dell’Inquisizione che era sottoposto all’autorità
dei sovrani
 Le due dinamiche ebbero un esito positivo nel 1492 con la
conquista di Granada, ultimo califfato musulmano. Inoltre
in questa data furono espulsi anche gli ebrei. Qualche tempo
dopo furono espulsi anche i musulmani che non vollero
convertirsi al cattolicesimo
 Nel 1494 Isabella e Ferdinando furono nominati «re cattolici»
dal papa
IL REGNO DI SPAGNA/4: I TORMENTI DI JUANA «LA LOCA»
 Juana, figlia dei re cattolici, sposò
Filippo d’Asburgo, membro della
famiglia che deteneva il titolo imperiale
(1496). I due decisero di vivere nella terra
di Filippo, la regione di Gand,
nell’odierno Belgio
 Filippo morì nel 1506 e questo contribuì
a peggiorare la già evidente fragilità
mentale di Juana, che divenne folle
 I due ebbero sei figli di cui uno, Carlo,
diventerà il più importante sovrano
europeo del XVI secolo
 La morte di Isabella nel 1504 rendeva
Juana l’erede legittima della corona di
Castiglia. Dopo la chiara manifestazione
della follia, la nobiltà spagnola si schierò
a favore dell’abdicazione della regina e
suo padre Ferdinando assunse di nuovo
il potere in Castiglia, mantenendolo fino
alla morte nel 1516 (Juana era morta
imprigionata nella fortezza diTordesillas
nel 1516)
Ferdinando,Juana e Isabella
Filippo e Juana
L’IMPERO: UNA MONARCHIA DIVERSA
 L’impero era diverso dalle altre monarchie che si
stavano rafforzando: Francia, Inghilterra, Spagna
 Emblematica è la situazione dell’impero nella
zona dell’attuale Germania
 In primo luogo il titolo imperiale era elettivo e
non ereditario
 In secondo luogo i territori imperiali erano
governati da signori che detenevano poteri
autonomi, subordinati all’autorità imperiale solo
formalmente.
GLI ASBURGO:
UNA STRATEGIA DINASTICA EUROPEA
 A partire dal 1438 l’imperatore proviene sempre dalla
medesima dinastia: gli Asburgo, che detengono un
ampio potere nell’area austriaca e hanno una parte
significativa della Borgogna, per merito di Massimiliano
d’Asburgo che aveva sposato l’ultima erede del ducato
borgognone, Margherita.
 Durante il Quattrocento gli Asburgo si pongono e
realizzano due obiettivi interconnessi
 A. mantenere il potere imperiale all’interno della
propria famiglia e rendere il potere imperiale di
coordinamento dei territori autonomi e sempre più forte
 B. ampliare i loro domini diretti e controllare i propri
territori tanto strettamente da avere le risorse per
rafforzare l’autorità imperiale.
 Gli Asburgo acquisiranno, con Carlo V, anche le corone di
Boemia e Ungheria nel 1526. In questo modo
costituiscono un doppio argine nell’Europa orientale
contro l’avanzata militare e territoriale dell’impero
ottomano e contro il potere economico e politico della
Repubblica diVenezia
Massimiliano
d’Asburgo
L’IMPERO OTTOMANO: MULTIETNICO E MULTIRELIGIOSO
 L’impero ottomano aveva il suo centro nell’attualeTurchia
 Guidato da un sultano, l’impero era composto da molte
province e potentati che mantenevano autonomia politica, ma
dovevano pagare imposte al sultano e fornire uomini e mezzi
in occasione delle numerose spedizioni militari con le quali gli
ottomani si espansero nel bacino del Mediterraneo.
 All’interno dell’impero la religione ufficiale era l’Islam, ma
venivano tollerati i sudditi di religione diversa che potevano,
entro determinati limiti, professare i propri culti: dovevano
pagare una tassa speciale per la loro diversità religiosa
 L’impero era composto da ampi territori, talvolta
reciprocamente lontani, abitati da etnìe diverse che
differivano per lingua, cultura, fede religiosa.
 Nel 1530 gli abitanti erano circa 30 milioni, buona parte dei quali
erano cristiani e ebrei
 Governare una struttura politico-territoriale con queste
caratteristiche era complesso e in realtà questa diversificazione
estrema contribuì con il tempo a indebolire l’impero.
DENTRO L’IMPERO OTTOMANO:
GIANNIZZERI, ESERCITO, ECONOMIA,ISTITUZIONI
 I sudditi cristiani ebbero un ruolo importante per
l’affermazione dell’impero ottomano
 Periodicamente l’impero compiva una leva obbligatoria di
bambini cristiani, scelti per le loro qualità: essi venivano
sottratti alle proprie famiglie e educati nella fede
musulmana. Essi erano preparati per diventare o paggi di
corte o soldati di una fanteria d’elite, i «giannizzeri», che
costituiva il corpo militare migliore in Europa
 L’esercito era il punto di forza degli ottomani, che contribuì in
modo decisivo all’espansione territoriale della «Sublime Porta».
 Il fondamento economico dell’impero ottomano era la terra,
che apparteneva al sultano, il quale esercitava un’autorità
assoluta e sovente dispotica
 La vita della maggioranza dei sudditi non era tuttavia
peggiore sotto il dominio ottomano rispetto alle monarchie
europee: non c’era la servitù della gleba (cioè il contadino non
era vincolato alla terra che coltivava in condizione giuridica di
sostanziale schiavitù); i prelievi forzosi che i contadini subivano
dagli alti ufficiali dell’esercito, detentori di concessioni di terre,
e dall’impero erano pesanti ma non quanto accadeva ad
esempio in Spagna o Francia; il sistema giuridico era
impostato sulla legge islamica, ma la giustizia era pronta e
imparziale; commercianti e artigiani costituivano
corporazioni di tipo religioso, protette dallo Stato
I «giannizzeri»
La «Sublime porta»
a Istanbul, simbolo
del potere ottomano
ORIGINI, CULTURA, MENTALITÀ DI
CHARLES/KARL/CARLOS/CARLO D’ASBURGO
 Carlo d‘Asburgo era nato a Gand nel 1500, figlio
di Filippo d’Asburgo, il cui padre era l’imperatore
Massimiliano, e Juana, figlia dei «re cattolici».
 Crebbe alla corte di Bruxelles, sotto l’influenza
della zia Margot, reggente del ducato di
Borgogna.
 Essa instillò in lui l’orgoglio di essere
discendente della famiglia imperiale.
 La corte, a sua volta, era legata ai valori della
cultura aristocratica e cavalleresca dei
borgognoni
 Carlo era anche profondamente cattolico, per
merito del suo precettore, l’arcivescovo di Utrecht
e futuro papa Adriano VI e subì l’influsso di Erasmo
da Rotterdam
 Il futuro imperatore aveva fin dall’età
adolescenziale due profonde convinzioni: doveva
diventare imperatore per guidare la cristianità e
per mantenerla unita nella giustizia e nella fede,
perché questo era il compito che la Provvidenza
aveva stabilito per lui.
Carlo d’Asburgo
a 19 anni:
«di mediocre statura,
magro al possibile,
pallido, molto
malinconico, la bocca
sempre aperta»
(L.Pasqualigo,
ambasciatore di
Venezia a Bruxelles)
L’ELEZIONE IMPERIALE DEL 1519:
CARLO D’ASBURGO VS. FRANCESCO I VALOIS
 Nel 1519, alla morte dell’imperatore Ferdinando d’Asburgo, si
aprì una dura lotta per l’assunzione del trono imperiale, che
veniva decisa elettivamente
 Ferdinando aveva preparato l’elezione del nipote Carlo, già re
di Spagna dal 1516, ma anche discendente della dinastia Asburgo
 Tuttavia, in base alla Bolla d’Oro, che aveva fissato le regole
dell’elezione imperiale, poteva essere scelto come imperatore
chiunque fosse considerato «giusto, buono e idoneo alla
carica»
 Il re di Francia Francesco I si candidò controCarlo temendo che
l’elezione del giovane Asburgo avrebbe creato un potere
politico e territoriale schiacciante in Europa occidentale, in cui
la Francia avrebbe rischiato di rimanere stritolata, in quanto
circondata da territori controllati da Carlo
 La battaglia elettorale fu combattuta a suon di promesse e
soprattutto di molto denaro da distribuire ai sette elettori e a
tutti coloro che avrebbero potuto favorire la scelta del nuovo
imperatore
 Alla fine la scelta cadde comunque suCarlo
 Decisivi per la scelta furono: il denaro e l’ostilità dei principi
elettori verso la Francia, che era tradizionalmente ostile
all’impero.
Carlo d’Asburgo
Francesco
diValois
I DOMINI DI CARLO V
Padre,
Filippo il Bello
eredità austriaca
e borgognona
(dal 1506)
Madre,
Juana «la Loca»
eredità castigliana
e aragonese
(dal 1516)
Nonno,
Massimiliano I
d’Asburgo,
titolo imperiale
(dal 1519)
La Francia
si trovava
circondata
dai domini
di Carlo V.
Punti di forza e di debolezza dei domini di Carlo V
 Eredità spagnola: ampia
flotta e robusta fanteria –
oro e argento dalle colonie
americane – commercio di
grano siciliano
 Eredità imperiale: truppe
mercenarie di lanzichenecchi
 Eredità borgognona:
commerci e manifatture
tessili dei Paesi Bassi e delle
Fiandre
 Diversità territoriale,
culturale e linguistica dei
territori che avevano interessi
economici e politici spesso
divergenti
 Ostilità francese: timore di
accerchiamento e rivalità per
Paesi Bassi, Spagna, Napoli e
Milano
 Ostilità di alcuni papi per i
progetti universalistici di
CarloV
 Pressione degli ottomani sui
confini orientali
Carlo I in Spagna: dai comuneros al rispetto
 Carlo dal 1517 al 1520 rimase in Spagna per esercitare il suo ruolo di sovrano, con il
nome di Carlos I, ma con risultati non positivi
 Scontentò gli aristocratici spagnoli attribuendo a gentiluomini fiamminghi e borgognoni
di sua fiducia cariche ecclesiastiche e funzioni superiori nell’amministrazione regia
 Cercò di imporre tasse agli spagnoli per pagare le spese della sua incoronazione
imperiale
 Nel 1520, poco dopo che il nuovo re si era allontanato dalla Spagna per andare in
Germania, scoppiò in Castiglia una dura rivolta, chiamata dei comuneros perché
guidata da una coalizione di città che rivendicavano le proprie autonomie.
 La rivolta si estese a tutta la regione, con ampio sostegno da parte dei contadini che
speravano di mutare i rapporti di forza economica e sociale nelle campagne, in cui
permanevano diritti feudali che li assoggettavano
 Gli aristocratici inizialmente sostennero i comuneros, ma poi si opposero a essi perché
temevano di perdere le proprie terre e i diritti feudali consuetudinari nelle campagne
 La rivolta si concluse nel 1522 aToledo, con un assedio al termine del quale l’esercito di
Carlo sostenuto anche dagli aristocratici spagnoli, espugnò la città occupata dai
comuneros, che ne avevano fatto una roccaforte
 Carlo imparò dalla rivolta dei comuneros a trattare la Spagna con maggiore attenzione
e rispetto: soggiornò in Spagna per diversi anni e scelse tra gli aristocratici spagnoli capi
militari e consiglieri
 Nel 1526 sposò Isabella, infanta del Portogallo: alla moglie affidò la reggenza quando
era lontano dalla Spagna
I fronti aperti nella politica di Carlo V
 Dopo la risoluzione della questione castigliana, si
presentarono a Carlo V ulteriori fronti politico-
diplomatici sullo scacchiere della politica
internazionale e dei suoi domini
 L’ostilità della Francia: i Valois erano circondati da
domini asburgici, di cui volevano rompere
l’accerchiamento. Carlo V intendeva strappare ai
francesi Milano e territori borgognoni.
 Gli ottomani stavano avanzando nel territorio
europeo: 1521, conquista della capitale serba Belgrado.
1522, conquista dell’isola di Rodi, detenuta fino allora
dai cavalieri di S. Giovanni (che si spostarono
definitivamente a Malta)
 La Riforma con le sue conseguenze politiche
LE GUERRE D’ITALIA
Il «sacco di Roma»,
6 maggio 1527
L’ITALIA DAL 1454 (pace di Lodi) AL 1494:
UN INSIEME DI ENTITÀ POLITICHE E TERRITORIALI
I contendenti delle guerre d’Italia,
1494 - 1554
L’Italia diventa nel periodo
1494 – 1554
un vero e proprio campo
di battaglia,
in cui si combattono
tutte le entità politico
territoriali italiane
tra loro e
alcune tra le “vecchie” e
“nuove” monarchie
europee
 Ducato di Milano
 Ducato di Savoia
 Repubblica diVenezia
 Repubblica di Firenze
 Stato della Chiesa
 Francia
 Impero di CarloV:
Spagna, domini asburgici,
principati tedeschi, regno
di Napoli
 Inghilterra
Le guerre d’Italia come guerre europee.
Le guerre d’Italia sono ritenute vere e proprie
guerre europee
cioè conflitti nei quali si viene creando un
sistema diplomatico continentale,
attraverso
un gioco di alleanze e schieramenti
sempre diversi.
L’importanza strategica dell’Italia alla
fine del 1400.
 L’Italia, nel suo complesso, era la nazione europea
più ricca (banca e finanza) e più colta (cultura
sostenuta dalle corti, università) e il territorio in cui
risiedeva la massima autorità spirituale del
mondo cristiano: il papa.
 Chi avesse dominato la penisola, avrebbe avuto un
dominio strategico sull’intero continente
europeo.
L’Italia alla fine del XV secolo:
una situazione di stallo.
Alla fine del XV secolo l’Italia
era divisa in diversi stati di
dimensioni medie e
piccole.
Milano, Firenze,Venezia,
Stato Pontifico,
sembrano in grado di
assoggettare gli altri.
Tuttavia ciascuno è forte
abbastanza da non farsi
sottomettere.
Si crea una situazione di
stallo.
Fattori di instabilità in Italia, 1:
il ducato di Milano e Ludovico “il Moro”.
Ludovico Sforza, “Il Moro”
 A Milano, Gian Galeazzo Sforza era stato
imprigionato dallo zio, Ludovico, detto
“il Moro”, morendo misteriosamente.
 Nel 1494 Ludovico era diventato duca di
Milano.
 Ludovico temeva l’ostilità sia dentro la
sua famiglia, sia da parte degli altri
potentati italiani
Fattori di instabilità in Italia, 1:
la discesa in Italia di Carlo VIII,
il regno di Napoli.
CarloVIII, re di Francia
 Ludovico chiama in aiuto per avere
sostegno contro i suoi avversari, il re di
Francia, CarloVIII, che intendeva
conquistare il regno di Napoli, già
appartenuto alla casata francese degli
Angiò nel XIV secolo, e ora spagnolo.
 CarloVIII prosegue da Milano verso
Napoli, insieme a un grande esercito
armato di cannoni, e non trova
avversari.
 Occupa Napoli nel 1495 senza fatica.
Fattori di instabilità in Italia, 1:
alleanza contro Carlo VIII e sua ritirata.
 Il papa AlessandroVI Borgia
raduna una alleanza conVenezia,
Milano, l’imperatore Massililiano
d’Asburgo e i re cattolici.
 Questa alleanza costringe Carlo
VIII a ritirarsi.
Papa AlessandroVI
Fattori di instabilità in Italia, 2:
lo Stato pontificio,
Alessandro VI, Cesare Borgia e Giulio II
 AlessandroVI agì per fare in modo
che suo figlio Cesare Borgia
potesse crearsi un dominio
personale tra Marche e Romagna,
muovendosi ambiguamente tra
Francia e Spagna.
 QuandoAlessandroVI morì, diventò
papa Giulio II della Rovere,
avversario dei Borgia, che pose fine
ai progetti di Cesare Borgia.
Cesare Borgia
Papa Giulio II
Fattori di instabilità in Italia, 3:
Firenze, la fine della signoria dei
de’ Medici
 Quando a Firenze morì Lorenzo de’ Medici, nel 1492, la
sua famiglia si indebolì fino a perdere il potere.
 I Medici vengono eliminati dal potere e viene
ripristinata la repubblica oligarchica, nel 1494.
 La repubblica è tuttavia molto fragile, ma i nuovi leader
politici della città sostengono la predicazione di un
frate domenicano, Girolamo Savonarola, che diventa
sempre più popolare.
Fattori di instabilità in Italia, 3:
nascita e morte della “repubblica dei santi” di
Girolamo Savonarola a Firenze.
Girolamo Savonarola
 Savonarola predicava il ritorno allo
spirito delVangelo, la purificazione
dei peccati della Chiesa corrotta, e
di una città rovinata dai semipagani
de’ Medici e dalle lotte politiche.
 Le autorità civili per qualche tempo
sostennero l’azione “purificatrice” di
Savonarola, che fu puntellata anche
da CarloVIII di Francia.
 Ma il pontefice AlessandroVI, contro
cui Savonarola si scagliò più volte, lo
scomunicò. Questo fatto, unito alla
ritirata di CarloVIII, portò alla
condanna al rogo del frate, ormai
isolato, nel 1498.
La Spagna riconquista il regno di Napoli: 1504
 Luigi XII, successore di CarloVIII,
occupa Milano nel 1499.
 Nel 1500 firma un trattato di
spartizione del regno di Napoli con
Ferdinando I, re di Spagna.
 L’accordo però non verrà rispettato
e i due stati si scontreranno nel
1504 nella battaglia di Marignano
(Melegnano): vince la Spagna, che
da allora deterrà il ducato di
Milano fino al 1516 e poi dal 1526
per due secoli
Luigi XII di Francia
Ferdinando I di
Spagna
Le due leghe di Giulio II:
Cambrai (1508) e Lega Santa (1512)
 Papa Giulio II intendeva rafforzare il
controllo di territori dello Stato
pontificio molto instabili, in particolare
la Romagna, contesa da Venezia. Per
questo organizzò due alleanze con
potentati italiani e grandi monarchie
europee.
 La lega di Cambrai, con la Spagna e
l’imperatore Massimiliano e Napoli,
sconfisse i veneziani a Agnadello (1508)
 La Lega Santa, che raduna tutti i
potentati italiani e gli Stati europei,
Asburgo, Inghilterra, Spagna e
Venezia, più importanti contro la
Francia, scaccia Luigi XII dall’Italia
(1512)
La battaglia di
Agnadello
Il sito della battaglia di
Agnadello
La Francia fuori dalla penisola:
Marignano, Noyon, Pavia, Madrid
 Francesco I di Francia conquista il ducato di
Milano nella battaglia di Marignano (1515): col
trattato di Noyon (1516), Milano viene
assegnata alla Francia e Napoli alla Spagna.
 CarloV, nuovo imperatore, promuove una
alleanza con il papa Giulio II e EnricoVIII di
Inghilterra per prendere Milano: a Pavia, nel
1525, gli spagnoli, dotati di archibugi e superiori
nel numero, sconfiggono i francesi.
 La pace di Madrid segna il trionfo di CarloV: la
Francia rinuncia all’Italia e gli deve cedere anche
l’ex ducato di Borgogna, 1526
Battaglia di
Marignano
(1516)
Battaglia di Pavia (1525)
Papa Clemente VII e il cambio di alleanze.
 Il nuovo papa Clemente VII (Giulio
de’ Medici) cambiò il sistema di
alleanze dello Stato pontificio.
 Riuni nella Lega di Cognac Francia,
Venezia, Milano, Genova e Firenze,
per contrastare l’imperatore Carlo
V, diventato troppo potente.Papa ClementeVII
La reazione di Carlo V contro
la lega di Cognac: il “sacco di Roma”, 1527
 Carlo V reagisce alla Lega di Cognac
percorrendo l’Italia e puntando su Roma
per invaderla.
 Il papa si chiude a Castel S. Angelo
 La città viene invasa dall’esercito
imperiale, ma i soldati più agguerriti, i
“lanzichenecchi”, di fede protestante,
non ricevendo il soldo pattuito,
saccheggiano e devastano Roma.
 L’episodio rappresentò uno shock per tutta
l’opinione pubblica e l’intellettualità
europea, che spesso lo paragonò al ritorno
dei barbari a Roma.
 La propaganda imperiale lo presentò come
un giudizio di Dio contro la chiesa
corrotta.
I lanzichenecchi e il “sacco” di
Roma
La pace di Cambrai, 1529.
L’incoronazione imperiale di Carlo V.
 A Barcellona, nel 1529, il papa e Carlo V firmarono la
fine delle ostilità, che Carlo desiderava per le difficoltà
finanziarie e il riaprirsi a est del pericolo ottomano
 A Cambrai, nello stesso anno , Francesco I di Francia
deve firmare una pace con cui accetta il ritorno di
Milano al duca Francesco II Sforza, uomo di CarloV.
 Carlo V ottiene definitivamente il regno di Napoli,
Fiandre e Artois.
 La Spagna è la nuova padrona d’Italia.
 Nel 1530 Carlo V viene incoronato imperatore del
Sacro romano impero da Clemente VII a Bologna.
IL PROGETTO IMPERIALE DI CARLOV:
DAL SOGNO ALL’ABDICAZIONE
La lotta contro gli ottomani:
Ungheria e Boemia
 L’avanzata nei Balcani degli ottomani, dopo Belgrado,
riprese dal 1526, puntando su Ungheria e Boemia: a
Mohacs il re di Ungheria e Boemia Luigi II perse la vita
con buona parte della nobiltà ungherese in una battaglia
vinta in modo schiacciante dall’esercito della “Sublime
porta”, che acquisì il controllo dell’Ungheria
 Si aprì un fronte diretto di conflitto con l’impero Asburgo:
il sultano Suleyman (Solimano, detto anche «il
Magnifico») voleva rendere l’Ungheria uno stato
vassallo
 Ferdinando, fratello di CarloV, che a lui aveva ceduto il
governo dei domini ereditari asburgici, era stato
riconosciuto come re di Boemia in quanto cognato del
defunto Luigi II
 Il conflitto tra Asburgo e ottomani ebbe un solo episodio
significativo, un’offensiva ottomana nel 1532, che fu
respinta.
 Suleyman preferì la pace con Ferdinando e si giunse a un
compromesso nel 1547: Ferdinando ebbe l’ «Ungheria
imperiale» , un’ampia area di territorio nel nord-ovest. In
cambio, tuttavia, come re di Ungheria gli ottomani
imposero Giovanni Szapolyai, principe diTransilvania.
Inoltre Ferdinando accettò di pagare alla «Sublime porta»
un tributo annuo
Battaglia di Mohacs
Suleyman «il
Magnifico»
Ferdinando
d’Asburgo
Guerra nel Mediterraneo
contro i pirati barbareschi
 I pirati barbareschi, legati agli ottomani e
guidati da Khayr-ad-Din detto
«Barbarossa», signore di Algeri, erano
particolarmente pericolosi
 1534:Tunisi viene conquistata dai barbareschi
 1535: la città viene liberata da una spedizione
guidata da CarloV
 1538: le flotte riunite di Spagna eVenezia sono
sconfitte al largo di Prevesa, nel Mar Jonio
 1541: spedizione fallita, voluta da CarloV,
contro Algeri
 Per i 29 anni successivi, fino alla notissima
battaglia di Lepanto vinta dalle flotte
cristiane, gli ottomani avranno il controllo
delle iniziative militari nel Mediterraneo
meridionale
Il pirata
«Barbarossa»
L’impero ottomano nel cuore del XVI secolo
Due tentativi francesi di riaprire il conflitto
 Francesco I, che si era alleato con gli ottomani,
cercò di approfittare delle difficoltà di CarloV
 1535-37: alla morte di Francesco II Sforza, signore di
Milano sostenuto da CarloV, la città fu annessa ai
domini imperiali. I francesi, sostenuti da EnricoVIII,
come risposta occuparono la Savoia, i cui duchi
erano legati a CarloV, e CarloV fece occupare la
Provenza.
 Si giunse a una pace non risolutiva
 1542: Francesco I riapre la guerra contro CarloV,
impegnato a Algeri. EnricoVIII si schiera con
l’imperatore e lo aiuta a respingere l’attacco francese.
 Al termine di queste due contese, la situazione dei
domini territoriali non si modificò
La questione religiosa: la Riforma e la lega di Smalcalda
 CarloV voleva creare un ordine imperiale europeo: i
modelli erano la Roma imperiale e l’impero di Carlo
Magno uniti dalla dinastia Asburgo, che aveva la
missione universale di unire il mondo per volontà di Dio.
 La rottura religiosa determinata dallo scisma
protestante nei territori imperiali rendeva il progetto di
impero universale impossibile da realizzare, visto che la
religione era componente essenziale delle aspirazioni
universalistiche di Carlo.
 L’imperatore avrebbe voluto risolvere la questione della
Riforma con un Concilio universale e non con l’uso della
forza
 1530: la Dieta di Augusta convocata dall’imperatore per
porre rimedio allo scisma fallì nonostante il tentativo di
mediazione di Melantone condotto attraverso la
confessio augustana che affermava i principi
fondamentali della Riforma luterana in termini moderati.
A essa aderirono buona parte di città e principi
riformati, ma contro di essa si schierarono i teologi
cattolici che spinsero Carlo a rifiutarla e a ordinare ai
riformati di sottomettersi
 Essi costituirono invece un’alleanza militare, la Lega di
Smalcalda:. i membri giurarono di difendersi
reciprocamente se i loro territori fossero stati attaccati
da CarloV
La riunione dei riformati a
Augusta ricordata come
confessio augustana
L’area di Smalcalda, da cui
prese nome la Lega dei riformati
Carlo V contro la Lega di Smalcalda e la Francia
 Quando la Lega nel 1532 si alleò con i sovrani
francesi, Francesco I e poi Enrico II, lo scacchiere
politico internazionale diventò tanto instabile da
mettere in discussione definitivamente il sogno
imperiale di CarloV
 La lega confiscò terreni ai cattolici, espulse vescovi e
principi cattolici e operò per diffondere i princìpi della
Riforma in Germania settentrionale
 Nel 1544 l’alleanza tra Smalcalda e Francia terminò
 Nel 1547 l’imperatore guidò personalmente il suo
esercito contro Smalcalda, guidata da Giovanni
Federico di Sassonia, a Mühlberg dove gli imperiali
vinsero una battaglia che sembrava decisiva,ma che
non servì a ristabilire l’unità religiosa ormai impossibile
 Nel 1551 il principe di Sassonia Moritz, ex alleato di
Carlo, temendo che l’imperatore diventasse troppo
potente, si unì a Smalcalda e cercò un accordo segreto
con Enrico II: il re francese in cambio dei vescovati di
Metz, Toul e Verdun avrebbe fornito denaro e armi
alla Lega dei riformati
 Carlo fu sorpreso dalla nuova situazione e fu
costretto nel 1552 a fuggire da Innsbruck mentre
l’esercito protestante avanzava verso la città
Enrico II di Francia
Battaglia di
Mühlberg
(Brandebur
go)
CarloV a
Mühlberg,
ritratto
daTiziano
La pace di Augusta: cuius regio,eius religio
 I principi tedeschi costrinsero l’imperatore a
mantenere la loro autonomia politica e
religiosa
 Questo fu ottenuto nel 1555 con la pace di
Augusta, con cui CarloV dovette riconoscere
l’esistenza nei territori tedeschi di due diverse
confessioni religiose: cattolica e luterana
secondo il principio denominato
cuius regio, eius religio
 A. nelle città imperiali le due confessioni
potevano convivere
 B. nei principati territoriali i principi potevano
imporre il proprio credo ai sudditi, i quali, se
non si fossero convertiti, avrebbero dovuto
emigrare
L’Europa religiosa nel cuore del ‘500
Il significato della pace di Augusta:
fine dei sogni universalistici di Carlo V
 La pace di Augusta certificò l’esistenza nell’area tedesca di
due confessioni religiose
 I principi sia luterani, sia cattolici che ottennero dalla cuius
regio, eius religio un rafforzamento del loro potere all’interno
dei propri stati
 Anche Ferdinando, fratello di CarloV, rafforzò la monarchia
asburgica, che deteneva per conto del fratello: creò organi
comuni ai vari regni e ducati che facevano parte dei territori
che controllava
 CarloV era lo sconfitto: doveva rinunciare definitivamente al
sogno di rifondare l’impero cristiano di Carlo Magno
 I domini imperiali erano divisi in due credi religiosi
 Gli ottomani incombevano sull’Europa orientale, che
occupavano in parte
 I francesi avevano resistito all’accerchiamento asburgico
alleandosi con gli avversari di Carlo, protestanti e ottomani e ne
erano usciti con alcune parziali conquiste territoriali
Il ritiro di Carlo V
 CarloV aveva progettato di far proseguire al
figlio Filippo il suo progetto imperiale non
realizzato, lasciandogli in eredità tutti i suoi
domini.
 Gli si opposero sia il fratello Ferdinando, a cui
aveva promesso la successione imperiale; sia i
principi tedeschi di entrambe le confessioni,
che non volevano un imperatore troppo
potente
 Carlo si convinse che l’impossibilità di
realizzare il suo progetto imperiale nascesse
dalla volontà divina
 «Questo produce in lui prima un turbamento
profondo e poi una vera e propria crisi
spirituale» che lo spinse a abdicare e poi a
ritirarsi in un oscuro monastero aYuste, in
Spagna (F.Benigno)
 Qui morì nel 1558
CarloV ritratto
da anonimo nel
1550, qualche
anno
prima di abdicare
L’eredità di Carlo V, 1555-56
Filippo II (figlio)
 Castiglia
 Aragona
 Colonie americane
 Milano
 Napoli
 Sicilia
 Paesi Bassi
 Franca Contea
Ferdinando I d’Asburgo
(fratello)
Boemia
Ungheria
Austria
Titolo imperiale (elettivo,
ma detenuto da Carlo, che operò
perché fosse eletto Ferdinando)
Attraverso successive abdicazioni negli anni 1555-56, CarloV trasferì al
figlio Filippo e al fratello Ferdinando le sue dominazioni
E
r
e
d
i
t
à
di
C
a
r
l
o
V
Filippo II
Ferdinando I
La pace di Cateau Cambresis
 Filippo II firmò nel 1559 la pace di Cateau
Cambrésis che pose fine al conflitto tra
Asburgo e Francia, sconfitta in modo decisivo a
S.Quentin nel 1557
 Spagna e Francia erano sull’orlo del collasso
finanziario per le spese del lungo conflitto
 La Spagna ottenne la conferma definitiva della
supremazia sull’Italia
 La Francia ottenne il riconoscimento del
possesso di Metz, Toul e Verdun e acquisì
Calais, ultimo avamposto inglese sul continente
europeo.
L’Europa al tempo della pace di Cateau Cambresis, 1559
http://keynes.scuole.bo.it/sitididattici/farestoria/cartografia/c04_02.html
Bibliografia
 F.Benigno, L’età moderna, Roma-Bari, Laterza
 Carlo Capra, L’età moderna, Firenze, Le
Monnier
 Ruggero Romano, Età moderna, Casale M.,
Marietti Scuola

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt? (20)

Guerra dei 30 anni
Guerra dei 30 anniGuerra dei 30 anni
Guerra dei 30 anni
 
Esplorazioni geografiche
Esplorazioni geograficheEsplorazioni geografiche
Esplorazioni geografiche
 
La crisi dei poteri universali
La crisi dei poteri universaliLa crisi dei poteri universali
La crisi dei poteri universali
 
Napoleone
NapoleoneNapoleone
Napoleone
 
Carlo V D'Asburgo
Carlo V D'AsburgoCarlo V D'Asburgo
Carlo V D'Asburgo
 
La guerra dei Cent'anni
La guerra dei Cent'anniLa guerra dei Cent'anni
La guerra dei Cent'anni
 
Impero, papato e comuni
Impero, papato e comuniImpero, papato e comuni
Impero, papato e comuni
 
La Riforma Protestante e la Controriforma
La Riforma Protestante e la ControriformaLa Riforma Protestante e la Controriforma
La Riforma Protestante e la Controriforma
 
Le rivoluzioni inglesi
Le rivoluzioni inglesiLe rivoluzioni inglesi
Le rivoluzioni inglesi
 
ELISABETTA I
ELISABETTA IELISABETTA I
ELISABETTA I
 
La rivoluzione americana
La rivoluzione americanaLa rivoluzione americana
La rivoluzione americana
 
Riforma Protestante
Riforma ProtestanteRiforma Protestante
Riforma Protestante
 
Regni medievali
Regni medievaliRegni medievali
Regni medievali
 
Età napoleonica
Età napoleonicaEtà napoleonica
Età napoleonica
 
Guerre del '700 in Europa
Guerre del '700 in EuropaGuerre del '700 in Europa
Guerre del '700 in Europa
 
il seicento
il seicentoil seicento
il seicento
 
La rivoluzione francese
La rivoluzione franceseLa rivoluzione francese
La rivoluzione francese
 
Le crociate
Le crociateLe crociate
Le crociate
 
La rivoluzione francese
La rivoluzione franceseLa rivoluzione francese
La rivoluzione francese
 
La Controriforma Cattolica
La Controriforma CattolicaLa Controriforma Cattolica
La Controriforma Cattolica
 

Ähnlich wie Le monarchie europee e le guerre d'Italia

L'europa alla conquista del mondo
L'europa alla conquista del mondoL'europa alla conquista del mondo
L'europa alla conquista del mondogiovanni quartini
 
L'europa alla conquista del mondo
L'europa alla conquista del mondoL'europa alla conquista del mondo
L'europa alla conquista del mondogiovanni quartini
 
Presentationdinastiaottonilavorostori.pptx
Presentationdinastiaottonilavorostori.pptxPresentationdinastiaottonilavorostori.pptx
Presentationdinastiaottonilavorostori.pptxchiaradisante
 
Presentation ottonidinastiaaaaaaaa2.pptx
Presentation ottonidinastiaaaaaaaa2.pptxPresentation ottonidinastiaaaaaaaa2.pptx
Presentation ottonidinastiaaaaaaaa2.pptxchiaradisante18
 
Carlo V - by Lucia Gangale
Carlo V - by Lucia GangaleCarlo V - by Lucia Gangale
Carlo V - by Lucia Gangalereportages1
 
Power point sulla dinastia degli ottoni.
Power point sulla dinastia degli ottoni.Power point sulla dinastia degli ottoni.
Power point sulla dinastia degli ottoni.lucamar3
 
1 il secolo dell’illuminismo
1   il secolo dell’illuminismo1   il secolo dell’illuminismo
1 il secolo dell’illuminismogiovanni quartini
 
Carlo v e la monarchia universale
Carlo v e  la monarchia universaleCarlo v e  la monarchia universale
Carlo v e la monarchia universaleGianfranco Marini
 
Guerra_dei_Trentanni_sintesi.ppt
Guerra_dei_Trentanni_sintesi.pptGuerra_dei_Trentanni_sintesi.ppt
Guerra_dei_Trentanni_sintesi.pptLindaPioli
 
Europa fra x e xiii secolo
Europa fra x e xiii secoloEuropa fra x e xiii secolo
Europa fra x e xiii secolocoltina
 
L'età di Elisabetta I e di Filippo II
L'età di Elisabetta I e di Filippo IIL'età di Elisabetta I e di Filippo II
L'età di Elisabetta I e di Filippo IIAnna Turchet
 
Storia moderna cronologia
Storia moderna   cronologiaStoria moderna   cronologia
Storia moderna cronologiaGianluigi
 
4 sss unità-italia-gli-eventi
4 sss unità-italia-gli-eventi4 sss unità-italia-gli-eventi
4 sss unità-italia-gli-eventifabiosteccanella
 

Ähnlich wie Le monarchie europee e le guerre d'Italia (20)

Antico Regime ed Illuminismo
Antico Regime ed IlluminismoAntico Regime ed Illuminismo
Antico Regime ed Illuminismo
 
Power point Ancìent règime
Power point Ancìent règimePower point Ancìent règime
Power point Ancìent règime
 
Storia
StoriaStoria
Storia
 
Europa 2
Europa 2Europa 2
Europa 2
 
L'europa alla conquista del mondo
L'europa alla conquista del mondoL'europa alla conquista del mondo
L'europa alla conquista del mondo
 
L'europa alla conquista del mondo
L'europa alla conquista del mondoL'europa alla conquista del mondo
L'europa alla conquista del mondo
 
L'Assolutismo
L'AssolutismoL'Assolutismo
L'Assolutismo
 
Presentationdinastiaottonilavorostori.pptx
Presentationdinastiaottonilavorostori.pptxPresentationdinastiaottonilavorostori.pptx
Presentationdinastiaottonilavorostori.pptx
 
Presentation ottonidinastiaaaaaaaa2.pptx
Presentation ottonidinastiaaaaaaaa2.pptxPresentation ottonidinastiaaaaaaaa2.pptx
Presentation ottonidinastiaaaaaaaa2.pptx
 
Carlo V - by Lucia Gangale
Carlo V - by Lucia GangaleCarlo V - by Lucia Gangale
Carlo V - by Lucia Gangale
 
Power point sulla dinastia degli ottoni.
Power point sulla dinastia degli ottoni.Power point sulla dinastia degli ottoni.
Power point sulla dinastia degli ottoni.
 
1 il secolo dell’illuminismo
1   il secolo dell’illuminismo1   il secolo dell’illuminismo
1 il secolo dell’illuminismo
 
Carlo v e la monarchia universale
Carlo v e  la monarchia universaleCarlo v e  la monarchia universale
Carlo v e la monarchia universale
 
Guerra_dei_Trentanni_sintesi.ppt
Guerra_dei_Trentanni_sintesi.pptGuerra_dei_Trentanni_sintesi.ppt
Guerra_dei_Trentanni_sintesi.ppt
 
Europa fra x e xiii secolo
Europa fra x e xiii secoloEuropa fra x e xiii secolo
Europa fra x e xiii secolo
 
L'età di Elisabetta I e di Filippo II
L'età di Elisabetta I e di Filippo IIL'età di Elisabetta I e di Filippo II
L'età di Elisabetta I e di Filippo II
 
Signorie italiane1
Signorie italiane1Signorie italiane1
Signorie italiane1
 
Storia moderna cronologia
Storia moderna   cronologiaStoria moderna   cronologia
Storia moderna cronologia
 
4 sss unità-italia-gli-eventi
4 sss unità-italia-gli-eventi4 sss unità-italia-gli-eventi
4 sss unità-italia-gli-eventi
 
Il medioevo
Il medioevoIl medioevo
Il medioevo
 

Mehr von Giorgio Scudeletti

Alessandro Magno e l'ellenismo
Alessandro Magno e l'ellenismoAlessandro Magno e l'ellenismo
Alessandro Magno e l'ellenismoGiorgio Scudeletti
 
Dalla guerra del Peloponneso all'ascesa macedone:431-336
Dalla guerra del Peloponneso all'ascesa macedone:431-336Dalla guerra del Peloponneso all'ascesa macedone:431-336
Dalla guerra del Peloponneso all'ascesa macedone:431-336Giorgio Scudeletti
 
Guerre persiane e età periclea
Guerre persiane e età pericleaGuerre persiane e età periclea
Guerre persiane e età pericleaGiorgio Scudeletti
 
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e SettecentoPrussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e SettecentoGiorgio Scudeletti
 
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.Giorgio Scudeletti
 
Le origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaLe origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaGiorgio Scudeletti
 
L'Impero romano d'oriente e le Crociate
L'Impero romano d'oriente e le CrociateL'Impero romano d'oriente e le Crociate
L'Impero romano d'oriente e le CrociateGiorgio Scudeletti
 
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IXL'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IXGiorgio Scudeletti
 
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoI Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoGiorgio Scudeletti
 
Il secondo dopoguerra (1945-1953)
Il secondo dopoguerra (1945-1953)Il secondo dopoguerra (1945-1953)
Il secondo dopoguerra (1945-1953)Giorgio Scudeletti
 
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)Giorgio Scudeletti
 
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso MedioevoUngari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso MedioevoGiorgio Scudeletti
 
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a RomaAgrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a RomaGiorgio Scudeletti
 
Neoclassicismo e preromanticismo
Neoclassicismo e preromanticismoNeoclassicismo e preromanticismo
Neoclassicismo e preromanticismoGiorgio Scudeletti
 

Mehr von Giorgio Scudeletti (20)

Alessandro Magno e l'ellenismo
Alessandro Magno e l'ellenismoAlessandro Magno e l'ellenismo
Alessandro Magno e l'ellenismo
 
Dalla guerra del Peloponneso all'ascesa macedone:431-336
Dalla guerra del Peloponneso all'ascesa macedone:431-336Dalla guerra del Peloponneso all'ascesa macedone:431-336
Dalla guerra del Peloponneso all'ascesa macedone:431-336
 
Guerre persiane e età periclea
Guerre persiane e età pericleaGuerre persiane e età periclea
Guerre persiane e età periclea
 
Il feudalesimo
Il feudalesimoIl feudalesimo
Il feudalesimo
 
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e SettecentoPrussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
 
Le donne del primo imperatore
Le donne del primo imperatoreLe donne del primo imperatore
Le donne del primo imperatore
 
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
 
Le origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaLe origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in Italia
 
L'Impero romano d'oriente e le Crociate
L'Impero romano d'oriente e le CrociateL'Impero romano d'oriente e le Crociate
L'Impero romano d'oriente e le Crociate
 
La "Scuola siciliana"
La "Scuola siciliana"La "Scuola siciliana"
La "Scuola siciliana"
 
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IXL'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
 
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoI Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
 
Il secondo dopoguerra (1945-1953)
Il secondo dopoguerra (1945-1953)Il secondo dopoguerra (1945-1953)
Il secondo dopoguerra (1945-1953)
 
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
 
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso MedioevoUngari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
 
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a RomaAgrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
 
Il romanticismo
Il romanticismoIl romanticismo
Il romanticismo
 
Neoclassicismo e preromanticismo
Neoclassicismo e preromanticismoNeoclassicismo e preromanticismo
Neoclassicismo e preromanticismo
 
La seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondialeLa seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondiale
 
La Grande crisi del 1929
La Grande crisi del 1929La Grande crisi del 1929
La Grande crisi del 1929
 

Kürzlich hochgeladen

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...Nguyen Thanh Tu Collection
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereMarco Chizzali
 
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxteccarellilorenzo
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticanico07fusco
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxlorenzodemidio01
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxsasaselvatico
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 

Kürzlich hochgeladen (20)

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 

Le monarchie europee e le guerre d'Italia

  • 1. LA PRIMA META’ DEL CINQUECENTO LE MONARCHIE EUROPEE E LE «GUERRE D’ITALIA»
  • 2. MONARCHIE «NUOVE» E IMPERI «TRADIZIONALI» Massimiliano d’Asburgo, la moglie Maria di Borgogna, il figlio Filippo e il nipote Carlo, futuro imperatore
  • 3. I DOVERI DEL SOVRANO  Nel Medioevo il sovrano aveva alcuni compiti fondamentali  1. amministrare la giustizia: mantenere l’armonia tra i sudditi che le passioni e i peccati rendevano incontrollabili  2. premiare i meritevoli  Il sovrano doveva essere:  a. equanime, cioè giusto e super partes  b. magnanimo, cioè generoso  Inoltre aveva la missione di:  I. proteggere le vite e i beni dei sudditi  II. difendere la religione cristiana
  • 4. TASSE: BUROCRAZIA, ESERCITO, FLOTTA  Tra Quattrocento e Cinquecento i sovrani aumentano la capacità e la forza di controllare i territori che fanno parte del loro regno  L’aumento del controllo comporta anche un aumento della capacità di prelievo fiscale: impongono e incassano una maggiore quantità di tasse  Le tasse finanziano apparati burocratici stabili che dipendono direttamente dal sovrano. Inoltre con le tasse vengono formati e sostenuti eserciti e flotte stabili: soldati e marinai vengono pagati costantemente e non solo in occasione di guerre.
  • 5. IL SOVRANO NON TOLLERA ALTRI POTERI  Le conseguenze di questa affermazione di potenza sono due  1. i sovrani rifiutano che all’interno dei propri regni esistano poteri concorrenti e condizionanti rispetto al loro: grandi feudatari o città autonome  2. i sovrani ritengono che il loro potere non dipenda da alcuna autorità esterna ma derivi direttamente da Dio, senza mediazioni né da parte dell’imperatore, né soprattutto da parte del papa  Come effetto del punto 2., i sovrani tentano e spesso riescono a mettere sotto il loro controllo vescovi e abati (indirizzando la loro nomina)
  • 6. LA MONARCHIA FRANCESE: L’AZIONE DI LUIGI XI (1451-83)  La monarchia francese ottenne effetti positivi dalla guerra dei Cent’anni  A. i sudditi del regno di Francia si strinsero maggiormente al sovrano per difendere il loro territorio dagli inglesi e crebbe lo spirito nazionale  B. i sovraniValois approfittarono del conflitto per eliminare i domini feudali autonomi, che avrebbero tolto stabilità alla monarchia e li inglobarono progressivamente tra i loro territori  1477: Luigi XI, re di Francia, sconfisse Carlo ilTemerario, duca di Borgogna e disintegrò territorialmente il ducato  Negli anni successivi lo stesso Luigi XI annesse al regno di Francia Anjou, Maine e Provence Luigi XI, re di Francia
  • 7. CARLO VIII: IL RAFFORZAMENTO TERRITORIALE, FISCALE, AMMINISTRATIVO E MILITARE DELLA MONARCHIA FRANCESE  CarloVIII, successore di Luigi XI, sposò Anna di Bretagna e annesse al suo regno anche questo ampio territorio  Nuove tasse da versare alla corona: la taille, un’imposta annuale che doveva essere pagata da ogni focolare domestico; le aides, imposte sui beni di consumo; imposta sul sale  Il denaro ricavato dalle tasse permise tra l’altro ai sovrani di rafforzare l’esercito  Altre innovazioni significative: controllo sulla Chiesa francese; creazione di una burocrazia stabile; riorganizzazione degli uffici giudiziari CarloVIII e Anna di Bretagna
  • 8. IL REGNO DI FRANCIA DOPO LE ANNESSIONI TERRITORIALI, FINE XV SECOLO
  • 9. L’INGHILTERRA DI ENRICO VII E ENRICO VIII (1485-1547)  La guerra delle Due rose, 1455-1485, indebolì la monarchia inglese a favore dell’aristocrazia, del clero, delle città e del Parlamento  Il matrimonio del 1485 tra EnricoVIITudor, erede designato dalla fazione dei Lancaster e Anna diYork pose termine alla guerra  Negli anni successivi, la monarchiaTudor riorganizzò il sistema fiscale per garantirsi maggiore autonomia finanziaria e creò la Camera Stellata, un tribunale con cui il sovrano poteva giudicare i reati politici  La politica economica di EnricoVII fu orientata a sviluppare i commerci dell’Inghilterra con l’estero attraverso il mare, con la protezione di una notevole flotta militare.  EnricoVIII, figlio del monarcaTudor, re d’Inghilterra 1509 al 1547, proseguì la politica economica di espansione commerciale, rafforzò la presenza dell’Inghilterra negli affari diplomatici europei e rafforzò ulteriormente la corona attraverso lo scisma anglicano del 1534: con esso, il sovrano diventò anche il capo religioso dell’Inghilterra. Enrico VII Il matrimonio con Anna di York Enrico VIII nel 1519
  • 10. IL REGNO DI SPAGNA/1: L’AZIONE POLITICA DI FERDINANDO D’ARAGONA E ISABELLA DI CASTIGLIA  1469: Ferdinando, erede al trono d’Aragona, sposa Isabella, erede al trono di Castiglia (seppure contestata)  1479: Isabella e Ferdinando, rispettivamente regina di Castiglia e Leon e re di Aragona, Catalunya e Valencia, congiungono i loro regni. La congiunzione si svolge in modo che ognuno dei due sovrani sia principe consorte dell’altro nel regno del rispettivo coniuge. I due regni mantengono istituzioni e leggi separate per molto tempo, oltre che avere tradizioni e lingua diverse. Ferdinando I d’Aragona Isabella di Castiglia
  • 11. IL REGNO DI SPAGNA/2:LA POLITICA DEI «RE CATTOLICI»  La Castiglia era più ricca e popolosa dell’Aragona e fu curata dai due sovrani con maggiore attenzione della seconda  Furono repressi anarchia feudale e banditismo  Il governo della città fu affidato a corregidores (funzionari regi)  Le cortes, che rappresentavano nobiltà, clero e città, furono convocate raramente e indotte a votare a favore delle richieste finanziarie dei sovrani, attraverso trattative fatte di concessioni fiscali e commerciali  Ferdinando ottenne dal papa il privilegio di conferire seggi episcopali e benefici ecclesiastici: in questo modo da concederli alle famiglie nobili e di controllarle meglio perché non mettessero in discussione il potere dei sovrani  La Mesta, la corporazione che univa i grandi allevatori di pecore della Castiglia, in buona parte grandi aristocratici, fu protetta e favorita dai sovrani, spesso contro gli interessi degli agricoltori.  Le tre provincie che formavano il regno d’Aragona avevano privilegi a autonomie che mantennero intoccabili grazie alle proprie Cortes, che erano più agguerrite di quelle castigliane La Spagna al termine della Reconquista
  • 12. IL REGNO DI SPAGNA/3:LA RELIGIONE CEMENTO DEL REGNI CONGIUNTI  I due regni erano unificati da dinamiche legate alla religione cattolica  1. la tradizione secolare della Reconquista del territorio spagnolo nei confronti dei musulmani  2. la difesa dell’ortodossia religiosa contro gli «Infedeli», musulmani e ebrei  Nel 1478 alla Spagna, per combattere fino in fondo contro gli infedeli, fu concesso da parte del papa di avere un proprio Tribunale dell’Inquisizione che era sottoposto all’autorità dei sovrani  Le due dinamiche ebbero un esito positivo nel 1492 con la conquista di Granada, ultimo califfato musulmano. Inoltre in questa data furono espulsi anche gli ebrei. Qualche tempo dopo furono espulsi anche i musulmani che non vollero convertirsi al cattolicesimo  Nel 1494 Isabella e Ferdinando furono nominati «re cattolici» dal papa
  • 13. IL REGNO DI SPAGNA/4: I TORMENTI DI JUANA «LA LOCA»  Juana, figlia dei re cattolici, sposò Filippo d’Asburgo, membro della famiglia che deteneva il titolo imperiale (1496). I due decisero di vivere nella terra di Filippo, la regione di Gand, nell’odierno Belgio  Filippo morì nel 1506 e questo contribuì a peggiorare la già evidente fragilità mentale di Juana, che divenne folle  I due ebbero sei figli di cui uno, Carlo, diventerà il più importante sovrano europeo del XVI secolo  La morte di Isabella nel 1504 rendeva Juana l’erede legittima della corona di Castiglia. Dopo la chiara manifestazione della follia, la nobiltà spagnola si schierò a favore dell’abdicazione della regina e suo padre Ferdinando assunse di nuovo il potere in Castiglia, mantenendolo fino alla morte nel 1516 (Juana era morta imprigionata nella fortezza diTordesillas nel 1516) Ferdinando,Juana e Isabella Filippo e Juana
  • 14. L’IMPERO: UNA MONARCHIA DIVERSA  L’impero era diverso dalle altre monarchie che si stavano rafforzando: Francia, Inghilterra, Spagna  Emblematica è la situazione dell’impero nella zona dell’attuale Germania  In primo luogo il titolo imperiale era elettivo e non ereditario  In secondo luogo i territori imperiali erano governati da signori che detenevano poteri autonomi, subordinati all’autorità imperiale solo formalmente.
  • 15. GLI ASBURGO: UNA STRATEGIA DINASTICA EUROPEA  A partire dal 1438 l’imperatore proviene sempre dalla medesima dinastia: gli Asburgo, che detengono un ampio potere nell’area austriaca e hanno una parte significativa della Borgogna, per merito di Massimiliano d’Asburgo che aveva sposato l’ultima erede del ducato borgognone, Margherita.  Durante il Quattrocento gli Asburgo si pongono e realizzano due obiettivi interconnessi  A. mantenere il potere imperiale all’interno della propria famiglia e rendere il potere imperiale di coordinamento dei territori autonomi e sempre più forte  B. ampliare i loro domini diretti e controllare i propri territori tanto strettamente da avere le risorse per rafforzare l’autorità imperiale.  Gli Asburgo acquisiranno, con Carlo V, anche le corone di Boemia e Ungheria nel 1526. In questo modo costituiscono un doppio argine nell’Europa orientale contro l’avanzata militare e territoriale dell’impero ottomano e contro il potere economico e politico della Repubblica diVenezia Massimiliano d’Asburgo
  • 16. L’IMPERO OTTOMANO: MULTIETNICO E MULTIRELIGIOSO  L’impero ottomano aveva il suo centro nell’attualeTurchia  Guidato da un sultano, l’impero era composto da molte province e potentati che mantenevano autonomia politica, ma dovevano pagare imposte al sultano e fornire uomini e mezzi in occasione delle numerose spedizioni militari con le quali gli ottomani si espansero nel bacino del Mediterraneo.  All’interno dell’impero la religione ufficiale era l’Islam, ma venivano tollerati i sudditi di religione diversa che potevano, entro determinati limiti, professare i propri culti: dovevano pagare una tassa speciale per la loro diversità religiosa  L’impero era composto da ampi territori, talvolta reciprocamente lontani, abitati da etnìe diverse che differivano per lingua, cultura, fede religiosa.  Nel 1530 gli abitanti erano circa 30 milioni, buona parte dei quali erano cristiani e ebrei  Governare una struttura politico-territoriale con queste caratteristiche era complesso e in realtà questa diversificazione estrema contribuì con il tempo a indebolire l’impero.
  • 17. DENTRO L’IMPERO OTTOMANO: GIANNIZZERI, ESERCITO, ECONOMIA,ISTITUZIONI  I sudditi cristiani ebbero un ruolo importante per l’affermazione dell’impero ottomano  Periodicamente l’impero compiva una leva obbligatoria di bambini cristiani, scelti per le loro qualità: essi venivano sottratti alle proprie famiglie e educati nella fede musulmana. Essi erano preparati per diventare o paggi di corte o soldati di una fanteria d’elite, i «giannizzeri», che costituiva il corpo militare migliore in Europa  L’esercito era il punto di forza degli ottomani, che contribuì in modo decisivo all’espansione territoriale della «Sublime Porta».  Il fondamento economico dell’impero ottomano era la terra, che apparteneva al sultano, il quale esercitava un’autorità assoluta e sovente dispotica  La vita della maggioranza dei sudditi non era tuttavia peggiore sotto il dominio ottomano rispetto alle monarchie europee: non c’era la servitù della gleba (cioè il contadino non era vincolato alla terra che coltivava in condizione giuridica di sostanziale schiavitù); i prelievi forzosi che i contadini subivano dagli alti ufficiali dell’esercito, detentori di concessioni di terre, e dall’impero erano pesanti ma non quanto accadeva ad esempio in Spagna o Francia; il sistema giuridico era impostato sulla legge islamica, ma la giustizia era pronta e imparziale; commercianti e artigiani costituivano corporazioni di tipo religioso, protette dallo Stato I «giannizzeri» La «Sublime porta» a Istanbul, simbolo del potere ottomano
  • 18. ORIGINI, CULTURA, MENTALITÀ DI CHARLES/KARL/CARLOS/CARLO D’ASBURGO  Carlo d‘Asburgo era nato a Gand nel 1500, figlio di Filippo d’Asburgo, il cui padre era l’imperatore Massimiliano, e Juana, figlia dei «re cattolici».  Crebbe alla corte di Bruxelles, sotto l’influenza della zia Margot, reggente del ducato di Borgogna.  Essa instillò in lui l’orgoglio di essere discendente della famiglia imperiale.  La corte, a sua volta, era legata ai valori della cultura aristocratica e cavalleresca dei borgognoni  Carlo era anche profondamente cattolico, per merito del suo precettore, l’arcivescovo di Utrecht e futuro papa Adriano VI e subì l’influsso di Erasmo da Rotterdam  Il futuro imperatore aveva fin dall’età adolescenziale due profonde convinzioni: doveva diventare imperatore per guidare la cristianità e per mantenerla unita nella giustizia e nella fede, perché questo era il compito che la Provvidenza aveva stabilito per lui. Carlo d’Asburgo a 19 anni: «di mediocre statura, magro al possibile, pallido, molto malinconico, la bocca sempre aperta» (L.Pasqualigo, ambasciatore di Venezia a Bruxelles)
  • 19. L’ELEZIONE IMPERIALE DEL 1519: CARLO D’ASBURGO VS. FRANCESCO I VALOIS  Nel 1519, alla morte dell’imperatore Ferdinando d’Asburgo, si aprì una dura lotta per l’assunzione del trono imperiale, che veniva decisa elettivamente  Ferdinando aveva preparato l’elezione del nipote Carlo, già re di Spagna dal 1516, ma anche discendente della dinastia Asburgo  Tuttavia, in base alla Bolla d’Oro, che aveva fissato le regole dell’elezione imperiale, poteva essere scelto come imperatore chiunque fosse considerato «giusto, buono e idoneo alla carica»  Il re di Francia Francesco I si candidò controCarlo temendo che l’elezione del giovane Asburgo avrebbe creato un potere politico e territoriale schiacciante in Europa occidentale, in cui la Francia avrebbe rischiato di rimanere stritolata, in quanto circondata da territori controllati da Carlo  La battaglia elettorale fu combattuta a suon di promesse e soprattutto di molto denaro da distribuire ai sette elettori e a tutti coloro che avrebbero potuto favorire la scelta del nuovo imperatore  Alla fine la scelta cadde comunque suCarlo  Decisivi per la scelta furono: il denaro e l’ostilità dei principi elettori verso la Francia, che era tradizionalmente ostile all’impero. Carlo d’Asburgo Francesco diValois
  • 20. I DOMINI DI CARLO V Padre, Filippo il Bello eredità austriaca e borgognona (dal 1506) Madre, Juana «la Loca» eredità castigliana e aragonese (dal 1516) Nonno, Massimiliano I d’Asburgo, titolo imperiale (dal 1519) La Francia si trovava circondata dai domini di Carlo V.
  • 21. Punti di forza e di debolezza dei domini di Carlo V  Eredità spagnola: ampia flotta e robusta fanteria – oro e argento dalle colonie americane – commercio di grano siciliano  Eredità imperiale: truppe mercenarie di lanzichenecchi  Eredità borgognona: commerci e manifatture tessili dei Paesi Bassi e delle Fiandre  Diversità territoriale, culturale e linguistica dei territori che avevano interessi economici e politici spesso divergenti  Ostilità francese: timore di accerchiamento e rivalità per Paesi Bassi, Spagna, Napoli e Milano  Ostilità di alcuni papi per i progetti universalistici di CarloV  Pressione degli ottomani sui confini orientali
  • 22. Carlo I in Spagna: dai comuneros al rispetto  Carlo dal 1517 al 1520 rimase in Spagna per esercitare il suo ruolo di sovrano, con il nome di Carlos I, ma con risultati non positivi  Scontentò gli aristocratici spagnoli attribuendo a gentiluomini fiamminghi e borgognoni di sua fiducia cariche ecclesiastiche e funzioni superiori nell’amministrazione regia  Cercò di imporre tasse agli spagnoli per pagare le spese della sua incoronazione imperiale  Nel 1520, poco dopo che il nuovo re si era allontanato dalla Spagna per andare in Germania, scoppiò in Castiglia una dura rivolta, chiamata dei comuneros perché guidata da una coalizione di città che rivendicavano le proprie autonomie.  La rivolta si estese a tutta la regione, con ampio sostegno da parte dei contadini che speravano di mutare i rapporti di forza economica e sociale nelle campagne, in cui permanevano diritti feudali che li assoggettavano  Gli aristocratici inizialmente sostennero i comuneros, ma poi si opposero a essi perché temevano di perdere le proprie terre e i diritti feudali consuetudinari nelle campagne  La rivolta si concluse nel 1522 aToledo, con un assedio al termine del quale l’esercito di Carlo sostenuto anche dagli aristocratici spagnoli, espugnò la città occupata dai comuneros, che ne avevano fatto una roccaforte  Carlo imparò dalla rivolta dei comuneros a trattare la Spagna con maggiore attenzione e rispetto: soggiornò in Spagna per diversi anni e scelse tra gli aristocratici spagnoli capi militari e consiglieri  Nel 1526 sposò Isabella, infanta del Portogallo: alla moglie affidò la reggenza quando era lontano dalla Spagna
  • 23. I fronti aperti nella politica di Carlo V  Dopo la risoluzione della questione castigliana, si presentarono a Carlo V ulteriori fronti politico- diplomatici sullo scacchiere della politica internazionale e dei suoi domini  L’ostilità della Francia: i Valois erano circondati da domini asburgici, di cui volevano rompere l’accerchiamento. Carlo V intendeva strappare ai francesi Milano e territori borgognoni.  Gli ottomani stavano avanzando nel territorio europeo: 1521, conquista della capitale serba Belgrado. 1522, conquista dell’isola di Rodi, detenuta fino allora dai cavalieri di S. Giovanni (che si spostarono definitivamente a Malta)  La Riforma con le sue conseguenze politiche
  • 24. LE GUERRE D’ITALIA Il «sacco di Roma», 6 maggio 1527
  • 25. L’ITALIA DAL 1454 (pace di Lodi) AL 1494: UN INSIEME DI ENTITÀ POLITICHE E TERRITORIALI
  • 26. I contendenti delle guerre d’Italia, 1494 - 1554 L’Italia diventa nel periodo 1494 – 1554 un vero e proprio campo di battaglia, in cui si combattono tutte le entità politico territoriali italiane tra loro e alcune tra le “vecchie” e “nuove” monarchie europee  Ducato di Milano  Ducato di Savoia  Repubblica diVenezia  Repubblica di Firenze  Stato della Chiesa  Francia  Impero di CarloV: Spagna, domini asburgici, principati tedeschi, regno di Napoli  Inghilterra
  • 27. Le guerre d’Italia come guerre europee. Le guerre d’Italia sono ritenute vere e proprie guerre europee cioè conflitti nei quali si viene creando un sistema diplomatico continentale, attraverso un gioco di alleanze e schieramenti sempre diversi.
  • 28. L’importanza strategica dell’Italia alla fine del 1400.  L’Italia, nel suo complesso, era la nazione europea più ricca (banca e finanza) e più colta (cultura sostenuta dalle corti, università) e il territorio in cui risiedeva la massima autorità spirituale del mondo cristiano: il papa.  Chi avesse dominato la penisola, avrebbe avuto un dominio strategico sull’intero continente europeo.
  • 29. L’Italia alla fine del XV secolo: una situazione di stallo. Alla fine del XV secolo l’Italia era divisa in diversi stati di dimensioni medie e piccole. Milano, Firenze,Venezia, Stato Pontifico, sembrano in grado di assoggettare gli altri. Tuttavia ciascuno è forte abbastanza da non farsi sottomettere. Si crea una situazione di stallo.
  • 30. Fattori di instabilità in Italia, 1: il ducato di Milano e Ludovico “il Moro”. Ludovico Sforza, “Il Moro”  A Milano, Gian Galeazzo Sforza era stato imprigionato dallo zio, Ludovico, detto “il Moro”, morendo misteriosamente.  Nel 1494 Ludovico era diventato duca di Milano.  Ludovico temeva l’ostilità sia dentro la sua famiglia, sia da parte degli altri potentati italiani
  • 31. Fattori di instabilità in Italia, 1: la discesa in Italia di Carlo VIII, il regno di Napoli. CarloVIII, re di Francia  Ludovico chiama in aiuto per avere sostegno contro i suoi avversari, il re di Francia, CarloVIII, che intendeva conquistare il regno di Napoli, già appartenuto alla casata francese degli Angiò nel XIV secolo, e ora spagnolo.  CarloVIII prosegue da Milano verso Napoli, insieme a un grande esercito armato di cannoni, e non trova avversari.  Occupa Napoli nel 1495 senza fatica.
  • 32. Fattori di instabilità in Italia, 1: alleanza contro Carlo VIII e sua ritirata.  Il papa AlessandroVI Borgia raduna una alleanza conVenezia, Milano, l’imperatore Massililiano d’Asburgo e i re cattolici.  Questa alleanza costringe Carlo VIII a ritirarsi. Papa AlessandroVI
  • 33. Fattori di instabilità in Italia, 2: lo Stato pontificio, Alessandro VI, Cesare Borgia e Giulio II  AlessandroVI agì per fare in modo che suo figlio Cesare Borgia potesse crearsi un dominio personale tra Marche e Romagna, muovendosi ambiguamente tra Francia e Spagna.  QuandoAlessandroVI morì, diventò papa Giulio II della Rovere, avversario dei Borgia, che pose fine ai progetti di Cesare Borgia. Cesare Borgia Papa Giulio II
  • 34. Fattori di instabilità in Italia, 3: Firenze, la fine della signoria dei de’ Medici  Quando a Firenze morì Lorenzo de’ Medici, nel 1492, la sua famiglia si indebolì fino a perdere il potere.  I Medici vengono eliminati dal potere e viene ripristinata la repubblica oligarchica, nel 1494.  La repubblica è tuttavia molto fragile, ma i nuovi leader politici della città sostengono la predicazione di un frate domenicano, Girolamo Savonarola, che diventa sempre più popolare.
  • 35. Fattori di instabilità in Italia, 3: nascita e morte della “repubblica dei santi” di Girolamo Savonarola a Firenze. Girolamo Savonarola  Savonarola predicava il ritorno allo spirito delVangelo, la purificazione dei peccati della Chiesa corrotta, e di una città rovinata dai semipagani de’ Medici e dalle lotte politiche.  Le autorità civili per qualche tempo sostennero l’azione “purificatrice” di Savonarola, che fu puntellata anche da CarloVIII di Francia.  Ma il pontefice AlessandroVI, contro cui Savonarola si scagliò più volte, lo scomunicò. Questo fatto, unito alla ritirata di CarloVIII, portò alla condanna al rogo del frate, ormai isolato, nel 1498.
  • 36. La Spagna riconquista il regno di Napoli: 1504  Luigi XII, successore di CarloVIII, occupa Milano nel 1499.  Nel 1500 firma un trattato di spartizione del regno di Napoli con Ferdinando I, re di Spagna.  L’accordo però non verrà rispettato e i due stati si scontreranno nel 1504 nella battaglia di Marignano (Melegnano): vince la Spagna, che da allora deterrà il ducato di Milano fino al 1516 e poi dal 1526 per due secoli Luigi XII di Francia Ferdinando I di Spagna
  • 37. Le due leghe di Giulio II: Cambrai (1508) e Lega Santa (1512)  Papa Giulio II intendeva rafforzare il controllo di territori dello Stato pontificio molto instabili, in particolare la Romagna, contesa da Venezia. Per questo organizzò due alleanze con potentati italiani e grandi monarchie europee.  La lega di Cambrai, con la Spagna e l’imperatore Massimiliano e Napoli, sconfisse i veneziani a Agnadello (1508)  La Lega Santa, che raduna tutti i potentati italiani e gli Stati europei, Asburgo, Inghilterra, Spagna e Venezia, più importanti contro la Francia, scaccia Luigi XII dall’Italia (1512) La battaglia di Agnadello Il sito della battaglia di Agnadello
  • 38. La Francia fuori dalla penisola: Marignano, Noyon, Pavia, Madrid  Francesco I di Francia conquista il ducato di Milano nella battaglia di Marignano (1515): col trattato di Noyon (1516), Milano viene assegnata alla Francia e Napoli alla Spagna.  CarloV, nuovo imperatore, promuove una alleanza con il papa Giulio II e EnricoVIII di Inghilterra per prendere Milano: a Pavia, nel 1525, gli spagnoli, dotati di archibugi e superiori nel numero, sconfiggono i francesi.  La pace di Madrid segna il trionfo di CarloV: la Francia rinuncia all’Italia e gli deve cedere anche l’ex ducato di Borgogna, 1526 Battaglia di Marignano (1516) Battaglia di Pavia (1525)
  • 39. Papa Clemente VII e il cambio di alleanze.  Il nuovo papa Clemente VII (Giulio de’ Medici) cambiò il sistema di alleanze dello Stato pontificio.  Riuni nella Lega di Cognac Francia, Venezia, Milano, Genova e Firenze, per contrastare l’imperatore Carlo V, diventato troppo potente.Papa ClementeVII
  • 40. La reazione di Carlo V contro la lega di Cognac: il “sacco di Roma”, 1527  Carlo V reagisce alla Lega di Cognac percorrendo l’Italia e puntando su Roma per invaderla.  Il papa si chiude a Castel S. Angelo  La città viene invasa dall’esercito imperiale, ma i soldati più agguerriti, i “lanzichenecchi”, di fede protestante, non ricevendo il soldo pattuito, saccheggiano e devastano Roma.  L’episodio rappresentò uno shock per tutta l’opinione pubblica e l’intellettualità europea, che spesso lo paragonò al ritorno dei barbari a Roma.  La propaganda imperiale lo presentò come un giudizio di Dio contro la chiesa corrotta. I lanzichenecchi e il “sacco” di Roma
  • 41. La pace di Cambrai, 1529. L’incoronazione imperiale di Carlo V.  A Barcellona, nel 1529, il papa e Carlo V firmarono la fine delle ostilità, che Carlo desiderava per le difficoltà finanziarie e il riaprirsi a est del pericolo ottomano  A Cambrai, nello stesso anno , Francesco I di Francia deve firmare una pace con cui accetta il ritorno di Milano al duca Francesco II Sforza, uomo di CarloV.  Carlo V ottiene definitivamente il regno di Napoli, Fiandre e Artois.  La Spagna è la nuova padrona d’Italia.  Nel 1530 Carlo V viene incoronato imperatore del Sacro romano impero da Clemente VII a Bologna.
  • 42. IL PROGETTO IMPERIALE DI CARLOV: DAL SOGNO ALL’ABDICAZIONE
  • 43. La lotta contro gli ottomani: Ungheria e Boemia  L’avanzata nei Balcani degli ottomani, dopo Belgrado, riprese dal 1526, puntando su Ungheria e Boemia: a Mohacs il re di Ungheria e Boemia Luigi II perse la vita con buona parte della nobiltà ungherese in una battaglia vinta in modo schiacciante dall’esercito della “Sublime porta”, che acquisì il controllo dell’Ungheria  Si aprì un fronte diretto di conflitto con l’impero Asburgo: il sultano Suleyman (Solimano, detto anche «il Magnifico») voleva rendere l’Ungheria uno stato vassallo  Ferdinando, fratello di CarloV, che a lui aveva ceduto il governo dei domini ereditari asburgici, era stato riconosciuto come re di Boemia in quanto cognato del defunto Luigi II  Il conflitto tra Asburgo e ottomani ebbe un solo episodio significativo, un’offensiva ottomana nel 1532, che fu respinta.  Suleyman preferì la pace con Ferdinando e si giunse a un compromesso nel 1547: Ferdinando ebbe l’ «Ungheria imperiale» , un’ampia area di territorio nel nord-ovest. In cambio, tuttavia, come re di Ungheria gli ottomani imposero Giovanni Szapolyai, principe diTransilvania. Inoltre Ferdinando accettò di pagare alla «Sublime porta» un tributo annuo Battaglia di Mohacs Suleyman «il Magnifico» Ferdinando d’Asburgo
  • 44. Guerra nel Mediterraneo contro i pirati barbareschi  I pirati barbareschi, legati agli ottomani e guidati da Khayr-ad-Din detto «Barbarossa», signore di Algeri, erano particolarmente pericolosi  1534:Tunisi viene conquistata dai barbareschi  1535: la città viene liberata da una spedizione guidata da CarloV  1538: le flotte riunite di Spagna eVenezia sono sconfitte al largo di Prevesa, nel Mar Jonio  1541: spedizione fallita, voluta da CarloV, contro Algeri  Per i 29 anni successivi, fino alla notissima battaglia di Lepanto vinta dalle flotte cristiane, gli ottomani avranno il controllo delle iniziative militari nel Mediterraneo meridionale Il pirata «Barbarossa»
  • 45. L’impero ottomano nel cuore del XVI secolo
  • 46. Due tentativi francesi di riaprire il conflitto  Francesco I, che si era alleato con gli ottomani, cercò di approfittare delle difficoltà di CarloV  1535-37: alla morte di Francesco II Sforza, signore di Milano sostenuto da CarloV, la città fu annessa ai domini imperiali. I francesi, sostenuti da EnricoVIII, come risposta occuparono la Savoia, i cui duchi erano legati a CarloV, e CarloV fece occupare la Provenza.  Si giunse a una pace non risolutiva  1542: Francesco I riapre la guerra contro CarloV, impegnato a Algeri. EnricoVIII si schiera con l’imperatore e lo aiuta a respingere l’attacco francese.  Al termine di queste due contese, la situazione dei domini territoriali non si modificò
  • 47. La questione religiosa: la Riforma e la lega di Smalcalda  CarloV voleva creare un ordine imperiale europeo: i modelli erano la Roma imperiale e l’impero di Carlo Magno uniti dalla dinastia Asburgo, che aveva la missione universale di unire il mondo per volontà di Dio.  La rottura religiosa determinata dallo scisma protestante nei territori imperiali rendeva il progetto di impero universale impossibile da realizzare, visto che la religione era componente essenziale delle aspirazioni universalistiche di Carlo.  L’imperatore avrebbe voluto risolvere la questione della Riforma con un Concilio universale e non con l’uso della forza  1530: la Dieta di Augusta convocata dall’imperatore per porre rimedio allo scisma fallì nonostante il tentativo di mediazione di Melantone condotto attraverso la confessio augustana che affermava i principi fondamentali della Riforma luterana in termini moderati. A essa aderirono buona parte di città e principi riformati, ma contro di essa si schierarono i teologi cattolici che spinsero Carlo a rifiutarla e a ordinare ai riformati di sottomettersi  Essi costituirono invece un’alleanza militare, la Lega di Smalcalda:. i membri giurarono di difendersi reciprocamente se i loro territori fossero stati attaccati da CarloV La riunione dei riformati a Augusta ricordata come confessio augustana L’area di Smalcalda, da cui prese nome la Lega dei riformati
  • 48. Carlo V contro la Lega di Smalcalda e la Francia  Quando la Lega nel 1532 si alleò con i sovrani francesi, Francesco I e poi Enrico II, lo scacchiere politico internazionale diventò tanto instabile da mettere in discussione definitivamente il sogno imperiale di CarloV  La lega confiscò terreni ai cattolici, espulse vescovi e principi cattolici e operò per diffondere i princìpi della Riforma in Germania settentrionale  Nel 1544 l’alleanza tra Smalcalda e Francia terminò  Nel 1547 l’imperatore guidò personalmente il suo esercito contro Smalcalda, guidata da Giovanni Federico di Sassonia, a Mühlberg dove gli imperiali vinsero una battaglia che sembrava decisiva,ma che non servì a ristabilire l’unità religiosa ormai impossibile  Nel 1551 il principe di Sassonia Moritz, ex alleato di Carlo, temendo che l’imperatore diventasse troppo potente, si unì a Smalcalda e cercò un accordo segreto con Enrico II: il re francese in cambio dei vescovati di Metz, Toul e Verdun avrebbe fornito denaro e armi alla Lega dei riformati  Carlo fu sorpreso dalla nuova situazione e fu costretto nel 1552 a fuggire da Innsbruck mentre l’esercito protestante avanzava verso la città Enrico II di Francia Battaglia di Mühlberg (Brandebur go) CarloV a Mühlberg, ritratto daTiziano
  • 49. La pace di Augusta: cuius regio,eius religio  I principi tedeschi costrinsero l’imperatore a mantenere la loro autonomia politica e religiosa  Questo fu ottenuto nel 1555 con la pace di Augusta, con cui CarloV dovette riconoscere l’esistenza nei territori tedeschi di due diverse confessioni religiose: cattolica e luterana secondo il principio denominato cuius regio, eius religio  A. nelle città imperiali le due confessioni potevano convivere  B. nei principati territoriali i principi potevano imporre il proprio credo ai sudditi, i quali, se non si fossero convertiti, avrebbero dovuto emigrare
  • 50. L’Europa religiosa nel cuore del ‘500
  • 51. Il significato della pace di Augusta: fine dei sogni universalistici di Carlo V  La pace di Augusta certificò l’esistenza nell’area tedesca di due confessioni religiose  I principi sia luterani, sia cattolici che ottennero dalla cuius regio, eius religio un rafforzamento del loro potere all’interno dei propri stati  Anche Ferdinando, fratello di CarloV, rafforzò la monarchia asburgica, che deteneva per conto del fratello: creò organi comuni ai vari regni e ducati che facevano parte dei territori che controllava  CarloV era lo sconfitto: doveva rinunciare definitivamente al sogno di rifondare l’impero cristiano di Carlo Magno  I domini imperiali erano divisi in due credi religiosi  Gli ottomani incombevano sull’Europa orientale, che occupavano in parte  I francesi avevano resistito all’accerchiamento asburgico alleandosi con gli avversari di Carlo, protestanti e ottomani e ne erano usciti con alcune parziali conquiste territoriali
  • 52. Il ritiro di Carlo V  CarloV aveva progettato di far proseguire al figlio Filippo il suo progetto imperiale non realizzato, lasciandogli in eredità tutti i suoi domini.  Gli si opposero sia il fratello Ferdinando, a cui aveva promesso la successione imperiale; sia i principi tedeschi di entrambe le confessioni, che non volevano un imperatore troppo potente  Carlo si convinse che l’impossibilità di realizzare il suo progetto imperiale nascesse dalla volontà divina  «Questo produce in lui prima un turbamento profondo e poi una vera e propria crisi spirituale» che lo spinse a abdicare e poi a ritirarsi in un oscuro monastero aYuste, in Spagna (F.Benigno)  Qui morì nel 1558 CarloV ritratto da anonimo nel 1550, qualche anno prima di abdicare
  • 53. L’eredità di Carlo V, 1555-56 Filippo II (figlio)  Castiglia  Aragona  Colonie americane  Milano  Napoli  Sicilia  Paesi Bassi  Franca Contea Ferdinando I d’Asburgo (fratello) Boemia Ungheria Austria Titolo imperiale (elettivo, ma detenuto da Carlo, che operò perché fosse eletto Ferdinando) Attraverso successive abdicazioni negli anni 1555-56, CarloV trasferì al figlio Filippo e al fratello Ferdinando le sue dominazioni
  • 55. La pace di Cateau Cambresis  Filippo II firmò nel 1559 la pace di Cateau Cambrésis che pose fine al conflitto tra Asburgo e Francia, sconfitta in modo decisivo a S.Quentin nel 1557  Spagna e Francia erano sull’orlo del collasso finanziario per le spese del lungo conflitto  La Spagna ottenne la conferma definitiva della supremazia sull’Italia  La Francia ottenne il riconoscimento del possesso di Metz, Toul e Verdun e acquisì Calais, ultimo avamposto inglese sul continente europeo.
  • 56. L’Europa al tempo della pace di Cateau Cambresis, 1559 http://keynes.scuole.bo.it/sitididattici/farestoria/cartografia/c04_02.html
  • 57. Bibliografia  F.Benigno, L’età moderna, Roma-Bari, Laterza  Carlo Capra, L’età moderna, Firenze, Le Monnier  Ruggero Romano, Età moderna, Casale M., Marietti Scuola