1. N . 2 l u g l i o 2 0 0 4
NOTIZIARIO DEL CORPO GUARDIE
IL GUFO
Iscrizione al Tribunale di Bologna n. 6695 del 23/7/97 - Spedizione in A. P. 70% aut. dc/er-bo
ECOLOGICHE VOLONTARIE
DI BOLOGNA
S O M M A R I O
A pranzo col branco A PRANZO COL BRANCO
pag 1
di Antonio Iannibelli
Meditazioni in attesa
È da qualche anno che circolano voci di avvi- e magari vederli anche mangiare o cacciare se
del pellegrino stamenti di lupi nel territorio che frequento abi- fosse un branco di almeno quattro o cinque
Suppl. al n. 3/2004 di Portici
pag 2 tualmente in provincia di Bologna, dal Parco individui ancora meglio. Anche per me, non-
del Corno alle Scale, al Parco dei Due Laghi, al ostante il grande impegno, tutto questo è
Notizie dal direttivo Parco storico di Monte Sole, lungo il crinale rimasto un sogno nel cassetto … fino a che un
pag 3 degli Appennini e in tutta la valle del Reno fino giorno. Martedì 4 marzo 2003: spedizione in
alla confluenza con il Setta nei pressi di Sasso montagna. Come accade da un po’ di tempo
Marconi. Questi luoghi sono ricchi di ungulati, mi metto sulle tracce dei lupi. Sono su un cri-
È tempo di censimenti animali preferiti dal super predatore; anche il nale e guardandomi intorno tutto sembra
pag 4 territorio sembra fatto apposta per loro: fitta immobile poi in lontananza sul bordo di un pic-
boscaglia, campi incolti, zone non accessibili colo calanco qualcosa si muove, sembrano
Sadurano all’uomo e gran parte del territorio protetto. daini; noto zampe lunghe e chiare ma non si
e il contrafforte Molte tracce segnalano la loro presenza, vede il caratteristico specchio anale bianco e
pag 5 impronte, escrementi e resti di cibo ma se si nero. Ma allora che animali sono? Vado per
tratta di veri lupi, quanti sono e dove si trovano esclusione non sono cervi, non sono caprioli,
con esattezza resta un mistero. Gli avvista- non sono cinghiali, potrebbero essere lupi…
Costa Rica: menti sono sempre brevissimi e di sfuggita Emozione! I lupi? Non mi sembra vero; inizia a
piccolo paese dal stabilire se si tratta di un maschio, di una fem- battermi forte il cuore e il ritmo della respira-
grande cuore verde mina, di un cucciolo o di un branco è sempre zione si fa più veloce.
pag 6 molto difficile. L’ideale sarebbe poterli osserva- Decido subito di avvicinarmi per poter identifi-
re per qualche ora senza essere visti, fare delle care gli animali (devo almeno dimezzare la
foto per poter apprezzare le loro caratteristiche distanza), senza troppo rumore e senza farmi
Acqua: un bene vedere. Devo decidere in fretta anche se sono
prezioso come il petrolio impegnati a mangiare la carcassa del cinghia-
pag 7 le potrebbero allontanarsi e sparire per sempre
nella boscaglia. Sistemo tutto nello zaino e
Attività svolta nel 2003 parto. Avevo calcolato quasi tutto, cercando di
pag 8 avvicinarmi contro vento per farmi notare
meno e di guadagnare una posizione piùalta
rispetto alla loro per avere qualche possibilità-
di fotografarli ma non avevo previsto le diffi-
coltàdi camminare nel fango che si era creato
nei calanchi del versante dove si trovavano i
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2. IL GUFO
lupi. Decido allora di grafarli. Finalmente uno arriva a prendere Quando ci sono strade con troppe curve
alleggerire il mio carico abbandonando un pezzo di carne che tenevo sotto tiro, ci si lamenta perché la visibilità è scarsa
parte dell’attrezzatura, devo portare con seguito da un grosso esemplare molto e bisogna andare piano e addirittura c’è
me comunque oltre alla macchina foto- scuro, posso scattare ancora, gli altri due chi dice che si consumano freni e pneu-
grafica con il teleobbiettivo gli accessori e mangiano su un altro pezzo di carcassa matici, così si cerca sempre di tagliere le
le pellicole anche il cavalletto il tutto per che però resta coperto ma sono sicuro curve e allargare la carreggiata.
circa dieci kg da portare in mano, con lo ormai di aver fotografato almeno quattro Ma poi sono veramente questi i problemi?
zaino non riuscirei mai a passare tra i rovi, esemplari diversi di Canis Lupus appenni- Non credo; occorre un cambio di mentali-
infatti tra una slavina e l’altra ci sono pic- nico. Sono ormai le 16.00 devo cercare di tà, dalla mattina quando ci si alza, alla sera
coli canneti tanti rovi rose canine ginepri e ritornare indietro prima che diventi troppo quando si va a letto; dobbiamo cercare di
acacie che formano una fitta boscaglia tardi, dopo poco si spostano di nuovo dare un senso al nostro operare quotidia-
impenetrabile. Gli unici passaggi sono senza che possa più vederli, approfitto per no, che non è questione di velocità, ma di
stati creati dai cinghiali veri tunnel dove allontanarmi senza farmi notare. “qualità”; solo allora, forse, ci muoverem-
però bisogna infilarsi strisciando e cammi- Sono troppo felice; ho scattato due rullini mo in modo diverso e i colpevoli non
nando a quattro zampe come loro. di foto dalle 14 alle 16. Posso finalmente sarebbero più gli alberi che si trovano
Recuperato un po’ di fiato sposto la mia recuperare lo zaino e la postazione inizia- all’improvviso a sbarrarci il passo né la
attenzione verso monte e noto alcune le, un ultima occhiata con il binocolo prima pioggia o la neve e nemmeno tutte le altre
parti della carcassa del cinghiale; mi che diventi buio e noto che ancora i lupi cause naturali che vengono tirate in ballo.
accorgo infatti che i lupi si trovavano sono nello stesso posto. Purtroppo spesso le vittime sono sì inno-
piùalla mia destra e che tutto sommato È incredibile sono riuscito a fare tutto centi: quelli che vengono travolti da inco-
ero in una buona posizione fotografica se questo senza che loro si siano accorti di scienti che senza la minima esitazione
fossero stati ancora li. niente, anzi hanno deciso che per loro non sono pronti a cercare alibi inesistenti.
Controllo l’orologio: sono le 13 e 45 deci- ero un pericolo. Fermatevi a guardare la velocità di certi
do comunque di attendere almeno fino www.provediemozioni.it/speciale_lupo.php camion che fanno la spola fra la cava e il
alle 15; dopo poco intravedo qualcosa frantoio, oppure i trasportatori abituali e vi
che si muove dietro al fitto dei cespugli: è renderete conto che gli incidenti fino ad
un lupo che si alza si stira sbadiglia e ora capitati non sono poi molti.
viene verso di me, subito seguito anche MEDITAZIONI IN ATTESA Della biologia e del comportamento del
da un altro. Posso vederli per pochi attimi DEL PELLEGRINO falco pellegrino si sa quasi tutto, ma del-
ma è un gran sollievo, allora sono ancora l’animale uomo, sicuramente c’è ancora
qui, devo solo sperare che vengono di di Umberto Fusini molto da studiare.
nuovo a mangiare sui resti del cinghiale e
che non si accorgano della mia presenza. Nel periodo che va da febbraio a fine
Spostandosi nel fitto della vegetazione maggio compio diversi appostamenti per
sono passati a pochi metri da me ma per seguire il ciclo riproduttivo del falco pelle-
fortuna non si sono accorti di niente. grino che è un occupante abituale delle
Intanto provo a guardarmi intorno con più falesie nel contrafforte pliocenico dove
attenzione e vedo proprio davanti a me un nidifica. Fra le postazioni più comode per
esemplare immobile tra la vegetazione; le osservazioni, alcune sono proprio ai lati
guardo con il binocolo e vedo un quarto della strada Fondovalle Savena.
lupo che si mimetizza benissimo con la Queste posizioni, oltre che per osservare il
vegetazione. Poco più a destra arriva comportamento del “pellegrino”, sono
anche il quinto componente si guarda pure favorevoli per vedere anche il com-
intorno con sospetto, io resto immobile e portamento umano; da studiare in questo
senza respiro dietro al tronco della rove- caso ci sarebbero molte cose; la più ecla-
rella e al cavalletto, poi si accuccia e si tante, quando si sta per alcune ore fermi
mette a dormire anche lui, posso così in uno spiazzo ai lati della pista, è la scar-
posizionare ancora la macchina fotografi- sa consapevolezza della velocità, che
ca e scattare, se non fosse perché l’ho rasenta l’incoscienza pura, della maggior
visto poggiarsi direi che è morto, resta parte di chi vi transita; ma gli incidenti
immobile per almeno dieci minuti, poi sembrano non sconvolgano più di tanto e
sono costretto a tirargli dei sassolini per così a ogni collisione fra automezzi (spes-
fargli tirare su la testa per qualche attimo. so tragica) si continua a dire che la strada
Anche gli altri sono immobili ma adesso è “maledetta”. La strada sicuramente è lo
posso aspettare, dopo poco in sincronia si scenario dove purtroppo accadono le dis-
alzano e gironzolano, sembra senza meta grazie, ma sul fatto che sia maledetta
ma dietro ai cespugli è impossibile foto- forse bisognerebbe riflettere.
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3. Rilevata la necessità che 4) Si è deciso inoltre di chiedere chiari-
chiunque svolga un servizio menti alla Provincia - Assessorato
deve essere riconoscibile Agricoltura e Sviluppo Fauna - e al com-
come appartenente al rag- petente assessorato della Regione
gruppamento GEV, il direttivo Emilia Romagna circa il comportamento
ha stabilito di rendere obbli- da tenere in vigilanza in seguito alla deli-
gatorio per gli aspiranti il ver- berazione della Giunta Provinciale che
samento di 10 euro di cau- prevede la sospensione del rilascio dei
zione per ottenere la pettori- tesserini per la raccolta funghi in pianura,
na da indossare durante i nonostante l’obbligo - senza eccezioni -
servizi. La cauzione verrà di possedere tale autorizzazione alla rac-
restituita quando l’allievo colta stabilito dalla L.R. 6/96.
avrà la nomina di Guardia Nei successivi Consigli direttivi svolti nel
Ecologica Volontaria e ren- corso della primavera, sino al mese di
derà la pettorina acquistando maggio, si sono affrontati i seguenti
i capi della divisa. Anche per le Gev che argomenti:
NOTIZIE DAL DIRETTIVO non intendono dotarsi dell’abbigliamento - educazione ambientale in alcune scuo-
regolamentare il direttivo ha dato indica- le della zona montagna, su richiesta della
di Anna Tandura zione di portare almeno la pettorina con il Società Cosea;
bracciale previsto dalla L. 23/89. Si è - censimento delle aree di riequilibrio
Nelle riunioni del Consiglio Direttivo che discusso anche della possibilità di elabo- ecologico della provincia di Bologna per
si sono svolte nei mesi tra gennaio e rare una sorta di codice di comporta- conto della Regione Emilia Romagna;
maggio 2004, sono state affrontate que- mento per dare uniformità agli atteggia- - festa del Parco dei Gessi nelle giornate
stioni di organizzazione spicciola del rag- menti nei rapporti con i cittadini durante i del 22 e 23 maggio, e Settimana euro-
gruppamento insieme ad altre di portata servizi e nella contestazione degli illeciti. I pea dei Parchi il 29 e 30 maggio (que-
più ampia, in parte sviluppando e conclu- pareri in merito però sono stati discordi e st’ultima iniziativa su richiesta della
dendo argomenti già discussi nei direttivi la questione è rimasta aperta. Nel diretti- Regione Emilia Romagna);
precedenti. Riguardo al corso di forma- vo di febbraio si è deciso inoltre di parte- - festa Provinciale dell’Unità di Bologna,
zione per nuove Gev, è stato fatto il punto cipare alle seguenti iniziative: 1) corso di a settembre, previa verifica della disloca-
delle domande di iscrizione per stabilire guida per fuoristrada (a Piacenza, 3 zione dello stand e della formazione di un
numero e localizzazione delle sedi, e ipo- giorni), promosso dalla Regione Emilia gruppo di lavoro che ne segua l’organiz-
tizzarne la data di inizio. Romagna e riservato alle organizzazioni zazione prima e durante la festa, in parti-
A febbraio risultavano pervenute 120 aderenti alle Consulte Provinciali per la colare per quanto riguarda la copertura
domande di cui circa la metà dalla zona Protezione Civile. dei turni di servizio.
della Pianura Sud e il resto da Bologna e Per il CPGEV sono disponibili
da altre zone della provincia. Il direttivo ha da 3 a 6 posti, secondo il
pertanto stabilito di realizzare il corso numero di iscrizioni; il direttivo
nelle sedi di Gallo di Castel S. Pietro e ha segnalato 6 nominativi di
Villa Tamba, programmandone l’inizio guardie aventi i requisiti
entro marzo previa acquisizione della necessari (vicinanza a Villa
necessaria autorizzazione da parte della Tamba, attestati di protezione
Provincia. Per migliorare la gestione delle civile, disponibilità);
convenzioni, il direttivo ha incaricato la 2) esercitazione di protezione
Gev Roberto Ungarelli a svolgere una civile alla Ca’ Bura (Bologna, q.re
funzione di controllo su scadenze e rim- Corticella) nei giorni 30/4, 1-
borsi, al fine di segnalare per tempo ai 2/5, organizzata dalla Consulta
responsabili di zona la necessità di pre- Provinciale per la P.C. di
sentare le relazioni annuali, di chiedere Bologna in collaborazione con il
agli enti il rinnovo delle convenzioni o sol- Comune di Bologna;
lecitarne il pagamento del rimborso con- 3) sorveglianza sui lavori per la
cordato. variante di valico in collabora-
Una questione che ha sollevato una zione con la Polizia Provinciale,
certa discussione è stata quella dell’abbi- richiestaci dall’Assessorato
gliamento delle Gev in servizio, soprattut- Ambiente della Provincia di
to in relazione alla presenza nei turni di Bologna previa formazione
vigilanza di aspiranti che non possono sulle modalità di svolgimento di
ancora indossare la divisa. questa particolare vigilanza.
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4. IL GUFO
Come d’incanto ognuno va esattamente
al posto assegnatogli e la calma ritorna.
È TEMPO DI CENSIMENTI Anch’io trovo la mia postazione, che è la CENSIMENTI
di Monica Diamanti stessa dell’anno scorso. DI UNGULATI CERVIDI
Apro la cartella e ripasso
Ore 4.00 del mattino. Perché svegliarsi a le regole: “vietato accen- Le Gev abilitate sono
quest’ora? dere il cellulare; non state coinvolte dal
Chi me lo fa fare di lasciare il calduccio sbattere le porte dell’au- Servizio Apicale Tutela e
delle coperte per andare a prendere del to all’arrivo in postazio- Sviluppo Fauna della
freddo nel bosco? ne; non fumare; fare il Provincia di Bologna nei
Per contare gli ungulati? massimo silenzio; ricon- censimenti degli ungulati
Richiudo gli occhi ma alle 4 e 10 li riapro segnare la cartellina e cervidi nella primavera
e cerco le motivazioni per darmi la spinta l’altro materiale al 2004. Con grande inte-
giusta. “E’ importante sapere esattamente responsabile di percorso; se siete profu- resse abbiamo aderito già nelle prime
quanti e quali sono gli ungulati presenti mati insogliateve; rimandate la colazione e giornate di censimento iniziate il 20
nel nostro territorio perché”… ok, il con- la merenda a dopo le ore 9.00; il coordi- marzo e che si concluderanno il 25
cetto di densità biotica mi sta aiutando natore è responsabile del silenzio dei cen- aprile nei territori di alcuni distretti degli
molto ad infilarmi la divisa. Il ritrovo delle sitori della postazione, e può, quindi, allon- ATC BO3 e BO4 e nella AFV La
Gev è alle ore 5.00 presso il Parco San tanare chiunque arrechi disturbo”. Martina, per 4 sessioni consecutive e
Teodoro di Monteveglio, dove anche noi Cosa intendono per “insogliatevi”? contemporaneamente in più zone, nei
abbiamo un nostro piccolo spazio operati- Dovrei forse rotolarmi nel fango per asso- giorni di sabato e domenica. Il censi-
vo. migliare di più ad un cinghiale? mento al primo verde viene effettuato
Ma perché, dico io, alle 5.00, che è anco- Fare un censimento è contare in modo a vista con mappaggio, dove gli opera-
ra così buio? rigoroso ed esatto il numero di animali tori dotati di binocoli e lunghi, osserva-
Forse perché bisogna essere in postazio- presenti avvistati nella porzione di territo- no da un punto vantaggioso, un dato
ne alle prime luci dell’alba per inserirsi dol- rio assegnata; altri poi, sulla base dei dati territorio e riportano su apposite sche-
cemente nella natura, evitando così impat- che abbiamo raccolto, andranno a stabili- de e sulla carta geografica gli avvista-
ti traumatici per l’ambiente e per gli ani- re qual è il rapporto che intercorre fra menti effettuati in un predeterminato
mali che vi abitano: cervi e caprioli si sve- necessità degli animali e risorse del terri- periodo di tempo.
gliano molto presto la mattina, forse non torio; il fine ultimo è quello di trovare il giu- Stiamo operando per lo più in affianca-
dormono nemmeno tanto. sto equilibrio fra le parti. mento ai selecontrollori delle associa-
E pensare che una volta avevano abitudi- Ok, questo è qualcosa di condivisibile. zioni venatorie interessate, una colla-
ni diurne e vivevano nelle pianure collinari, Bene, allora piazziamo il “lungo” (un can- borazione favorita dai capi distretto
ma per sopravvivere all’uomo hanno dovu- nocchiale montato su cavalletto con lente che ben coordinato i censimenti, dove
to adattarsi e cambiare completamente finale da 75 mm.e oculare con ingrandi- la nostra presenza non è solo di verifi-
luoghi e stile di vita. menti variabili da 20 a 60) e cominciamo ca ma come censitori. Competenze ed
Però in fondo è bello alzarsi all’alba, vede- a monitorare la nostra zona. esperienze diverse non risultano in
re dal vivo il risveglio della natura, il buio Ecco il primo capriolo: bello, maschio, con contrapposizione ma diventano ogget-
della montagna che si illumina mostrando un culo bianco a forma di fagiolo…ops! to di confronti e scambi di parere, un’e-
per intero i calanchi, le curve delle cime; e Specchio anale, si dice così, e con un bel sperienza per questo estremamente
come in un sogno vedere in lontananza le palco in velluto appena un po’ più lungo positiva a contatto con chi vive quel
luci dell’Abbazia svanire all’alba. delle orecchie. territorio e può annoverare una cono-
Eccomi arrivata alla prima destinazione: E poi il secondo e il terzo, in totale 7. scenza pluriennale.
nella nostra sede un totale di Gev si affan- Un momento di attenzione: vedo una Queste sono anche occasioni che ci
nano intorno all’attrezzatura in dotazione: è grossa macchia scura in mezzo al prato: permettono di verificare quegli angoli
tutto un via vai di binocoli,cartine, schede, cos’è quel bestione? del territorio più nascosti; i doveri di
treppiedi, “lunghi”, cannocchiali e cavalletti! Mi siedo sul trespolo, regolo il lungo, salvaguardia contro gli abusi nei con-
metto a fuoco e lo vedo. fronti dell’ambiente ci hanno permesso
E’ un cinghiale, un bellissimo esemplare di individuare discariche abusive ed a
di maschio adulto! procedere successivamente.
Sembra un’apparizione, così, fermo e A censimenti ultimati sarà possibile
immobile in mezzo al verde! tirare le somme sugli avvistamenti
Ormai si sono fatte le 8.00 e dobbiamo effettuati e stimare così la densità delle
rientrare per compilare le schede. presenze nelle zone coinvolte, per ora
Quando ancora le ultime guardie stanno possiamo solo confermare l’alta qualità
rientrando anche senza binocolo riesco a degli animali avvistati.
vedere un profumatissimo salame che
4
5. spunta dal bagagliaio della Panda e so
che unito al pane toscano, riuscirà di
certo a ritemprare le mie energie spese.
Questa storia non finisce a “tarallucci e
vino” perché abbiamo svolto un buon
lavoro che, senza retorica e preconcetti,
ci permette di aumentare la nostra com-
petenza, esperienza e professionalità.
SADURANO
E IL CONTRAFFORTE
di Umberto Fusini
Nella collana “I Licheni” della casa editri-
ce Vivalda, è stato stampato e messo in
commercio, nel 1995 un libro particolare
e dal linguaggio semplicissimo, pieno di
poesia e ammirazione per un ambiente
montagnoso che in certi passaggi ci può
ricordare il nostro contrafforte pliocenico.
Questo libro, dal titolo La mia prima esta- vegetazione che ama il sole, in questo ginestra comune (Spartium junceum),
te sulla Sierra, è stato scritto nel 1869 e particolare ambiente spiccano molte poi i lecci (Quercus ilex) che aggrappati
ci induce a vedere con quale diversità i specie arboree tipicamente mediterra- nella parete o nelle falesie sottostanti
naturalisti anglosassoni (l'autore John nee, piante come l'elicriso (Helichrysum sembrano in perenne conflitto con la
Muir scozzese d'origine) si calavano nel italicum), che in greco appunto significa natura per poter continuare ad esistere,
creato e come cercavano di conoscerlo "colui che ama il sole" col suo inconfon- ma poi tutto sommato ci riescono bene.
nel massimo rispetto, occhi vigili, l'im- dibile profumo di liquirizia ci fa venire in Come altrettanto bene cresce l'erica
mancabile quaderno sul quale con mano mente l'odore della macchia della (Erica arborea) fino a formare dei bellis-
capace e matita pronta, annotavano con Sardegna o della Corsica, l'osiride simi cespugli, che assieme alla calluna
grande amore tutto ciò che era fonte di (Osyris alba) piccolo arbusto semi- (Calluna vulgaris) formano ericeti più o
meraviglia. parassita abbastanza raro che a volte si meno estesi.
A volte erano piccoli insetti, oppure minu- può confondere (se non ha i frutti, picco- Da non dimenticare poi le varie specie di
scole piante, altre stupendi alberi o le palline rosse a tarda estate) con la orchidee che qui sono rappresentate da
mastodontici animali come l'orso o il diverse specie, fra le più facili da scorge-
puma, ma non mutava lo spirito d'osser- re Anacamptis pyramidalis, Orchis pur-
vazione, non era la dimensione ma la purea, Orchis morio e con più atten-
voglia di conoscere che li spingeva, zione alcune ophrys, nella tarda pri-
sempre in grande armonia con mavera. Ma anche il versante
l'intero creato, a soffermarsi in rivolto a nord con vegetazione
un rituale meraviglioso. più mesofila, ha piacevoli
Se noi, con appena un po' momenti d'incontro. Il bosco
d'attenzione, ci facessimo un di castagni (Castanea sativa)
giro a piedi partendo da ci riporta con la memoria al
Livergnano e ci spingessimo passato, e non può che esse-
fino alla sommità di Sadurano, re così, i tronchi contorti pieni
cosa potremmo vedere? di buchi e squarci, dimostrano la
Sadurano è una bella sommità, sofferenza che li possiede, quan-
spazia su tutta la vallata dell'alto Zena, do servivano erano trattati in modo
ma parte il panorama che è sì notevole, è diverso, ma oggi che ci sentiamo
proprio la disposizione del contrafforte, "esseri ricchi" di loro poco ci
con una parte rivolta a sud e l'altro ver- importa, eppure in un passa-
sante a nord, che offre molte possibilità to non lontano, hanno aiuta-
d'osservazione. to a sopravvivere intere
Il versante esposto a sud, ospita tutta la generazioni, e per questo
5
6. IL GUFO
ancor oggi dovremmo tipo John Muir, anziché avere il quaderno Boschivi; Zone umide; Marini; Agricoli.
portagli rispetto e gratitudine. Ma non ci di campagna, magari la macchina fotogra- A livello pratico, risulta difficile determi-
sono solo i castagni, il carpino bianco fica che ci rammenterà l'uscita. nare i confini di un ecosistema o le
(Carpinus betulus) col suo bel tronco variabili più importanti per differenziarli
liscio e regolare poi, giù vicino ai rii dove l’uno dall’altro.
l'umidità e il fresco aumenta si può vede- COSTA RICA: Esistono diversi sistemi di classificazio-
re anche il faggio (Fagus silvatica), incon- ne. Per quanto riguarda gli ecosistemi
sueto a queste altitudini e latitudine. PICCOLO PAESE DAL GRANDE boschivi, uno dei metodi di classificazio-
Appunto dove l'umidità è forte i tappeti CUORE VERDE ne più usati è la suddivisione in “Zone di
del muschio si mettono in bella evidenza e Vita” proposta da Holdridge (1969)
invitano ad essere accarezzati. di Katia Sacchi considerando calore, precipitazione e
Poi nei mesi giusti i fiori sono di grande umidità come le principali variabili clima-
varietà e non comuni, il Dente di cane La Costa Rica è uno dei paesi con mag- tiche e regioni e livelli altitudinali come
(Erythronium dens- canis), l'Erba trinità gior concentrazione di biodiversità nel le principali variabili geografiche.
(Anemone hepatica), estensioni di primu- pianeta. Rispetto alle zone umide, si è determi-
le, altre più rare come la Scilla bifolia) e La sua storia geologica, l’ubicazione nato che coprono circa il 5% del territo-
dove l'acqua lambisce i bordi il Bucaneve geografica e la topografia sono alcuni rio nazionale.
(Galantus nivalis) sempre più raro e sem- dei fattori determinanti questa diversità. Questa categoria comprende fra gli altri,
pre più bello. La diversità di ecosistemi risponde alle i boschi di mangrovie, gli estuari, il
Ma l'occhio oltre al particolare deve tene- condizioni appena segnalate, nonché bosco allagato, i pantani, le pianure allu-
re presente tutto l'insieme passandolo poi alla diversità di condizioni climatiche che vionali, laghi, bacini e barriere coralline.
dal cervello alla parte più interna del ne derivano. Sette zone umide del paese sono stati
cuore, soltanto così possiamo immedesi- Gli ecosistemi, vale a dire le comunità di denominati siti Ramsar, vale a dire zone
mandoci estraniarci dal nostro mondo organismi che interagiscono fra di loro e umide di importanza internazionale.
convulso. con l’ambiente in cui vivono, sono consi- Rispetto agli ecosistemi marini, la Costa
Prima di ritornare verso Livergnano, ci si derati l’unità massima della classificazio- Rica ha un’estensione di 589.000 Km2,
deve fermare sulla sommità di Sadurano ne della biodiversità, dal momento che con coste lunghe 210 Km sul lato
in silenzio e guardare nello spazio, con un in loro si integrano la diversità fra le spe- Atlantico e 1.106 Km sul Pacifico.
po' di fortuna possiamo avere l'occasione cie e quella all’interno delle specie L’ampia piattaforma continentale di que-
di vedere il falco pellegrino (Falco pere- (genetica). Esistono diversi sistemi di st’ultima costa è uno dei fattori determi-
grinus), fiero falcone presenza rara in pro- classificazione degli ecosistemi. Per nanti della sua ricchezza ittica.
vincia, che in queste pareti nidifica e effetti pratici, possiamo raggrupparli in: Fra gli ecosistemi marini, vale la pena
cogliere l'occasione per ammirare le sue
invidiabili evoluzioni.
Ma anche se non si dovesse avvistare, lo
spettacolo che ci è offerto dal posto è
sicuramente appagante, c’è il gheppio
(Falco tinnunculus), che è poi il così detto
"falchetto" facile da vedersi, ma in molti
altri paesi sono stati decimati da diversi
fattori, fra i più gravi l'inquinamento dovu-
to ai diserbanti e pesticidi, anche la poia-
na (Buteo buteo) grande e comune rapa-
ce, meno specializzata del gheppio, la si
può avvistare e una volta inquadrata dal
binocolo, seguire a lungo.
Sempre da questi balzi sono stati fatti
avvistamenti eccezionali, ad esempio
Lorenzo Rigacci, noto ornitologo e guar-
dia provinciale, nell’ormai lontano 1986
poté osservare un grifone (Gyps fulvus),
io invece, ho visto passare più volte l’aqui-
la reale (Aquila chrysaetos).
Poi ritornando sui nostri passi verso l'au-
tomobile, potremmo almeno per un po'
pensare di essere stati anche noi, prota-
gonisti attivi e in parte simili ai naturalisti
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7. ricordare l’Isla del Coco (Isola del ragiscono e si modificano.
Cocco) con la sua abbondanza di spe- I diversi ecosistemi sono intrecciati fra
cie marine endemiche (17% delle circa di loro in modo complicato attraverso la
300 specie identificate nelle sue catena alimentare ed i cicli dei nutrien-
acque). ti, sono strutture viventi più grandi delle
Si riconosce la sua importanza come parti che li integrano.
centro di diffusione di specie della La loro complessità e dinamismo con-
regione Indo-Pacifica. tribuiscono alla loro produttività e ren-
L’isola costituisce il primo punto di con- dono la loro gestione una vera propria
tatto per le specie marine che viaggia- sfida per l’intelletto umano.
no attraverso la corrente equatoriale L’essere umano è uno fra i milioni di
dal Pacfico Est e fa parte dell’area più specie che vivono sul pianeta e come
estesa delle acque profonde del piane- tale entra in rapporto in molti modi
ta. diversi con le altre specie e con gli
Per concludere questa breve carrellata ecosistemi.
sugli ecosistemi della Costa Rica, vale La sua sopravvivenza, come quella
la pena di ricordare che un ecosistema degli altri esseri viventi, dipende da
non è semplicemente un assemblaggio queste relazioni ed ognuno di noi può
di specie diverse, ma un vero e proprio determinare, con la gestione responsa-
sistema combinato di materia organica bile delle risorse a sua disposizione,
ed inorganica e forze naturali che inte- l’andamento di questi equilibri.
ACQUA: UN BENE La crisi mondiale relativa alla disponi- ineguale nei varie aree della terra e
bilità di acqua è molto grave e conti- anche in regioni diverse degli stessi
PREZIOSO COME nuando così, diventerà drammatica Stati; vi sono troppi sprechi di acqua
IL PETROLIO entro il prossimo quarto di secolo. nelle reti di distribuzione, ma anche in
Si prospetta per i prossimi 20-25 anni, agricoltura; l’inquinamento sia delle
di Paola Bertoni l’aumento del numero delle persone acque superficiali, sia delle falde sotter-
che non avranno acqua rane va aumentando, in funzione del-
potabile e acqua a suffi- l’impiego di prodotti chimici in agricoltu-
cienza. Inoltre attualmen- ra, nell’industria e negli usi domestici;
te quasi 1/4 dell’umanità tra il 1970-2000 la popolazione è
non dispone di acqua aumentata ci circa il 20% e i prelievi di
necessaria per i vari biso- acqua sono notevolmente aumentati.
gni, e 1/3 dell’umanità ha Nel mondo avanzano due proposte: a)
problemi di qualità del- privatizzare la risorsa acqua, affidando-
l’acqua (potabilità e igeni- ne la gestione ad imprese specializzate
cità). con criteri di mercato; b) confermare e
Ogni giorno purtroppo riorganizzare la gestione sociale e pub-
muoiono circa 10000 blica, di un bene così importante
esseri umani per man- L’acqua è una risorsa che in parte si
canza o cattiva qualità produce, ma non è inesauribile; è un
dell’acqua. Le riserve bene vitale, è una necessità di vita ed è
d’acqua vanno diminuen- insostituibile, non può essere conside-
do: l’umanità consuma rata come una merce, che dei privati
più acqua potabile di vendono a chi ne ha bisogno, ricavan-
quanto il nostro pianeta done un grosso guadagno. L’acqua è un
riesce a produrre. Alcune bene sociale, cioè appartiene alle
ragioni della grave crisi comunità, non ai singoli
della risorsa acqua, pos- individui e deve essere
sono essere ricondotte a: salvaguardata per le gene-
la disponibilità naturale di razioni future. Ma quanto
acqua è ripartita in modo la cittadinanza è informata
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8. IL GUFO
sul problema acqua?
Se la gente non è informata e non viene
coinvolta, se queste riflessioni rimango-
no di pochi, è possibile che in futuro si
verifichi la soluzione di affidare l’acqua
alle imprese private. Un risultato impor-
tante da raggiungere, prima che non sia
troppo tardi, è sensibilizzare l’opinione
pubblica sul problema dell’acqua e sulle
soluzioni possibili da intraprendere.
L’attività di censimento/monitoraggio su
corsi d’acqua superficiale, realizzata da
Cpgev (convenzione stipulata con Arpa
dal 2003) si prefigge alcuni importanti
obiettivi: controllare e segnalare abusi,
quali attingimenti illeciti lungo i corsi
d’acqua superficiale; controllare e
segnalare scarichi lungo i corsi d’acqua
superficiale, che possono arrecare inqui-
namento; svolgere attività di sensibilizza-
zione rivolta alla cittadinanza; abituarsi e
abituare a non sprecare un bene così
prezioso come l’acqua.
durante il periodo di grave pericolosità re servizi di vigilanza serali, durante il
deliberato dalla regione. bramito del cervo, “antibracconaggio”
Se l’attività svolta nel territorio è stata tra (purtroppo ancora frequente nella nostra
ATTIVITÀ SVOLTA un 60-70% nei mesi di giugno, luglio e montagna) nelle zone di particolare vul-
NELL’ANNO 2003 agosto per il periodo restante si è proce- nerabilità.
duto a controlli sulla raccolta dei prodot- Le GEV abilitate hanno collaborato, infi-
di Claudia Nucci ti del sottobosco, dai piccoli frutti ai fun- ne, ai censimenti di ungulati effettuati nel
ghi, e nella vigilanza della flora sponta- parco.
Con la convenzione stipulata con il nea protetta soprattutto in primavera. Per l’anno 2003 il nostro impegno è
Consorzio Parco dei laghi di Suviana e Mentre nel periodo tardo autunnale stato intenso e possiamo annoverare
Brasimone, il Corpo Provinciale delle abbiamo effettuato verifiche sulla raccol- oltre 200 servizi per un totale di 762 ore
Guardie Ecologiche Volontarie, per l’an- ta dei tartufi. La nostra presenza è stata di vigilanza effettiva.
no 2003, si è reso disponibile a collabo- sovente garantita anche in occasione di
rare con l’area protetta per l’attività di manifestazioni di particolare rilevanza
vigilanza ambientale. come l’iniziativa “Puliamo il Parco”. Infatti,
I servizi sono stati concentrati nei mesi sia la sessione primaverile che quella
estivi, infatti, è proprio in questo periodo autunnale ci hanno visto prontamente IL GUFO Nuova Serie
che dovendo far fronte a un maggior partecipi facendo divenire l’evento un Anno settimo, n. 2/2004
flusso turistico, abbiamo intensificato le importante appuntamento nel calendario notiziario del CPGEV di Bologna
nostre presenze con il coinvolgimento unificato dei servizi del nostro raggrup-
Responsabile: Roberto Olivieri
non solo delle Gev locali ma anche pro- pamento provinciale.
Coordinatore redazionale:
venienti da altre zone. Supportati da valide attrezzature come i Mauro Maggiorani
Abbiamo operato soprattutto lungo le mezzi 4x4 dotati di verricello, che si è Sede Operativa: Villa Tamba
sponde dei laghi nelle giornate di sabato dimostrato in più di una occasione indi- Via della Selva di Pescarola 26 Bologna
e domenica nonché nei festivi, impe- spensabile, abbiamo contribuito a: risa- Tel. e Fax 051-6347464
gnandoci nel controllo del campeggio in nare alcune discariche abusive ripristi-
zone non autorizzate in una attività che nando l’utilizzo di aree non più fruibili; Progetto grafico: Mediamorphosis
principalmente ha avuto scopo di educa- recuperare ingombranti abbandonati in Impaginazione: Annalisa Degiovannini
Gabriella Napoli
re. In particolare l’estate scorsa è stata dirupi ed in luoghi quasi inaccessibili;
Stampa: Casma srl Bologna
poco piovosa e calda con un conse- raccogliere rifiuti in prossimità delle stra-
Tiratura: 500 copie
guente aumento del pericolo d’incendio, de, rii, torrenti, boschi e lungo le sponde
ciò ci ha indotti, in supporto al Corpo dei laghi segnate spesso da un turismo Chiuso in fotocomposizione il 5/7/2004
della Polizia Provinciale zona 8, ad effet- inconsapevole.
tuare turni di vigilanza nelle ore serali Ci siamo impegnati inoltre nel organizza-
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