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Facoltà di Scienze della Formazione




         I learning object nella 
     prospettiva dell’eLearning 2.0



    Macerata, 5 luglio 2007
      Congresso SIe-L
                                                        Dott. Giovanni Bonaiuti
                                            DSEPCF - Dipartimento di Scienze dell’Educazione
                                      e dei Processi Culturali e Formativi, Università di Firenze
Si dice in giro …


    Che l’e-learning tradizionale sia in crisi …
•


    Che i “learning object” siano una contraddizione in termini:
•
    l’apprendimento è un processo, non un oggetto

    Che gli LMS (le piattaforme) siano dei “recinti” che limitano la
•
    naturale propensione degli individui ad apprendere

    Che il web abbia potenzialità ben maggiori che non quelle
•
    offerte dal così detto “eLearning 1.0”




                 LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
L’eLearning è morto? Evviva il 2.0 !

    Una grande rivoluzione che, in una parola, possiamo definire:
•

    PERSONALIZzAzIone



                 meLearning!
    ovvero, il
•




Attorno al quale sono già attivi
nuovi profeti, molti guru, tanto folklore, decine di fans …

                  LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
La grande visione

    Solo per me:
•
    – Quando serve (tempi, spazi)
    – Con il mezzo più opportuno (differenti device)
    – Con flessibilità e interattività (modi, azioni, strumenti)

    Apprendimento in tutte le forme:
•
    –   Formale e informale
    –   Non solo online, non solo in presenza
    –   Non solo con il PC ma con qualsiasi altro dispositivo digitale
    –   In ogni contesto, ad ogni occasione
    –   Con o senza insegnanti




                LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
L’ideale è “just right”….

       Just the right CONTENT, to
   •
       Just the right PERSON, with
   •
       Just the right PARTNERS, at
   •
       Just the right TIME, on
   •
       Just the right DEVICE, in
   •
       Just the right CONTEXT, and
   •
       Just the right WAY ………
   •



                                                                  Slide courtesy Wayne Hodgins, autodesk.com

           LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
È tutto un fiorire di servizi…
                                                                                                           g
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                    LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
L’utente si scopre anche autore...




          LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Si affermano nuove forme di tutela




         LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
E dei learning object che ne è?


 LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
ADL sembra si stia accorgendo…

     Della quantità di contenuti non-SCORM esistenti
 •
     Del fatto che trattare gli SCO come “black box” è un limite
 •
     Che è necessario superare la navigazione lineare dei contenuti
 •
     Della grande eterogeneità di formati proprietari degli asset
 •
     Che i contenuti sono conservati localmente
 •
     Che SCORM opera solo sul contenuto e non sull’esperienza
 •
     ….
 •


 Per questo sono in corso
 dei progetti di sviluppo… vedremo…




                LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Nel frattempo stiamo assistendo …

     … ad una vera e propria esplosione di tipologie e formati di presentazione
 •
     diversi di contenuti didattici multimediali presenti in rete
      –   filmati e animazioni
      –   giochi
      –   simulazioni
      –   risorse visive, musicali, linguistiche
      –   Applicazioni software
      –   modelli dinamici di oggetti e fenomeni (2D e 3D)
      –   …



Molte delle quali disponibili in rete,
     fuori dalle piattaforme,
      utilizzabili liberamente



                  LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Nuovi sistemi di “ancoraggio”




         LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Nuove forme di comunicazione didattica




         LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
… oltre i limiti della lingua




          LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Second Life: prime esperienze intelligenti




          LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Nuovi spazi: le IWBs
Il fenomeno delle IWBs (interactive
whiteboards) favorisce lo sviluppo di
nuove e specifiche tipologie di materiali
didattici multimediali e interattivi…

                                           … capaci di lasciare spazio alla
                                           loro manipolazione da parte di
                                           docenti e studenti …




              LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Nuovi spazi: il podcast
Il podcast rappresenta un modo diverso
di proporre contenuti didattici …



                                         … capaci di sfruttare il tempo
                                         libero e quello inutilizzato …




            LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Ma, accanto alle opportunità…
    Troppe risorse, instabilità, estemporaneità, molto “rumore”
•
    Assenza di controllo scientifico disciplinare
•
    Difficile riconducibilità a CFU o ad altre misure
•
    L’apprendimento è soprattutto “incidentale”
•




    Utile soprattutto per la formazione continua (contesto informale)
•
    Si adatta meglio ad alcune tipologie di knowledge worker
•



                  LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Quali sviluppi auspicare?

 Di materiali di studio ne abbiamo bisogno…
 …nella scuola, nell’università (ma anche in azienda):
 non è pensabile fare del tutto a meno di “contenuti strutturati”




                LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Tre problemi nei LO, tre ipotesi …




    RigiditA’ e metadatazione
•


    DifficoltA’ nella ricerca dei materiali
•


    Quali contenuti, quale ruolo degli utenti?
•




            LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
1) Rigidità e metadatazione
 Il modello SCORM per assicurare il dialogo tra LMS e SCO impone:
     – Il rispetto di protocolli di comunicazione
     – La puntuale metadatazione degli oggetti componenti

                                    Learning Management System (LMS)


                                                            LMS
                                                            LMS
                                                           Server
                                                           Server

                                                                                           Server Side


                                                                                           Client Side
                                                          Browser
                 Data Model
                 Actual data sent
                 back and forth                                                                  Launch
                                                                                   Asset
                 between SCO
                                                                             SCO
                 and LMS



                                      API
                                      API                           JavaScript
                                                                    JavaScript
                                    Adapter
                                    Adapter




                                              API (Communications
                                              Link between SCO
                                              and LMS)




                 LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Ipotesi

    Il punto di forza del 2.0 e’ nella
    semplicita’ e velocita’
    con cui si creano risorse


Gli LMS dovranno
“accontentarsi” di
lanciare URL



I metadata
dovranno comporsi
progressivamente
con forme “social”



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2) La ricerca di materiali specializzati




                                                     i
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           LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
I limiti dei repository

      Sono vincolati alla capacità di ricerca degli utenti finali
  •
      Si limitano a cercare su “parola chiave” o attraverso dizionari controllati
  •
      Non riescono quindi ad adattarsi al contesto di uso o al linguaggio
  •
      Sono troppo manuali, poco flessibili, basati su rigide “form”
  •


      Non ci sono (ancora) ausili visivi o altre utility oltre al testo
  •
      Non sfruttano (ancora) “social tools” ad aumentarne il valore
  •


  Costringono l’utente ad effettuare la stessa (faticosa) ricerca su più repository




                                                          Soluzioni ?

                  LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Federated Metadata




                                                                             Slide courtesy Erik Duval, KU Leuven


         LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Nuove ricerche e visualizzazioni




                                               http://ariadne.cs.kuleuven.be/infovis/

          LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
3) La qualità dei materiali
    Dagli anni Ottanta si fanno sperimentazioni su materiali didattici digitali
•
    Ancora non è emersa chiaramente la loro specificità
•
    L’oggetto da “battere” resta ancora il libro
•



              la multimedialitA’ di per sE’ non
              determina efficacia formativa...
                       (Merrill, 1997)


                 L’efficacia e’ data dalla
               condizione che il medium sia
            rilevante per l’obiettivo specifico
                e che sia coerente con la
             strategia didattica complessiva.

                  LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Come garantire il risultato?

 Due possibilità immediatamente disponibili:


     Produzione federata dei contenuti
 •


     Sistemi di valutazione ex-post
 •




 Molte altre sono naturalmente possibili…

            LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
Produzione federata




                          ad esempio con l’editor Web
                         del learnExact 4 di GiuntiLabs
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Siel Macerata 2007

  • 1. Facoltà di Scienze della Formazione I learning object nella  prospettiva dell’eLearning 2.0 Macerata, 5 luglio 2007 Congresso SIe-L Dott. Giovanni Bonaiuti DSEPCF - Dipartimento di Scienze dell’Educazione e dei Processi Culturali e Formativi, Università di Firenze
  • 2. Si dice in giro … Che l’e-learning tradizionale sia in crisi … • Che i “learning object” siano una contraddizione in termini: • l’apprendimento è un processo, non un oggetto Che gli LMS (le piattaforme) siano dei “recinti” che limitano la • naturale propensione degli individui ad apprendere Che il web abbia potenzialità ben maggiori che non quelle • offerte dal così detto “eLearning 1.0” LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 3. L’eLearning è morto? Evviva il 2.0 ! Una grande rivoluzione che, in una parola, possiamo definire: • PERSONALIZzAzIone meLearning! ovvero, il • Attorno al quale sono già attivi nuovi profeti, molti guru, tanto folklore, decine di fans … LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 4. La grande visione Solo per me: • – Quando serve (tempi, spazi) – Con il mezzo più opportuno (differenti device) – Con flessibilità e interattività (modi, azioni, strumenti) Apprendimento in tutte le forme: • – Formale e informale – Non solo online, non solo in presenza – Non solo con il PC ma con qualsiasi altro dispositivo digitale – In ogni contesto, ad ogni occasione – Con o senza insegnanti LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 5. L’ideale è “just right”…. Just the right CONTENT, to • Just the right PERSON, with • Just the right PARTNERS, at • Just the right TIME, on • Just the right DEVICE, in • Just the right CONTEXT, and • Just the right WAY ……… • Slide courtesy Wayne Hodgins, autodesk.com LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 6. È tutto un fiorire di servizi… g lo eb r g p lo inde e to B to ni esk f Fo gi d l a na imm o ers P e ret in sco i zi d Spa ra tu ativa it g c r bo r kin S r two lla e co ln cia So ing g ag t l cia So LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 7. L’utente si scopre anche autore... LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 8. Si affermano nuove forme di tutela LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 9. E dei learning object che ne è? LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 10. ADL sembra si stia accorgendo… Della quantità di contenuti non-SCORM esistenti • Del fatto che trattare gli SCO come “black box” è un limite • Che è necessario superare la navigazione lineare dei contenuti • Della grande eterogeneità di formati proprietari degli asset • Che i contenuti sono conservati localmente • Che SCORM opera solo sul contenuto e non sull’esperienza • …. • Per questo sono in corso dei progetti di sviluppo… vedremo… LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 11. Nel frattempo stiamo assistendo … … ad una vera e propria esplosione di tipologie e formati di presentazione • diversi di contenuti didattici multimediali presenti in rete – filmati e animazioni – giochi – simulazioni – risorse visive, musicali, linguistiche – Applicazioni software – modelli dinamici di oggetti e fenomeni (2D e 3D) – … Molte delle quali disponibili in rete, fuori dalle piattaforme, utilizzabili liberamente LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 12. Nuovi sistemi di “ancoraggio” LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 13. Nuove forme di comunicazione didattica LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 14. … oltre i limiti della lingua LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 15. Second Life: prime esperienze intelligenti LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 16. Nuovi spazi: le IWBs Il fenomeno delle IWBs (interactive whiteboards) favorisce lo sviluppo di nuove e specifiche tipologie di materiali didattici multimediali e interattivi… … capaci di lasciare spazio alla loro manipolazione da parte di docenti e studenti … LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 17. Nuovi spazi: il podcast Il podcast rappresenta un modo diverso di proporre contenuti didattici … … capaci di sfruttare il tempo libero e quello inutilizzato … LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 18. Ma, accanto alle opportunità… Troppe risorse, instabilità, estemporaneità, molto “rumore” • Assenza di controllo scientifico disciplinare • Difficile riconducibilità a CFU o ad altre misure • L’apprendimento è soprattutto “incidentale” • Utile soprattutto per la formazione continua (contesto informale) • Si adatta meglio ad alcune tipologie di knowledge worker • LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 19. Quali sviluppi auspicare? Di materiali di studio ne abbiamo bisogno… …nella scuola, nell’università (ma anche in azienda): non è pensabile fare del tutto a meno di “contenuti strutturati” LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 20. Tre problemi nei LO, tre ipotesi … RigiditA’ e metadatazione • DifficoltA’ nella ricerca dei materiali • Quali contenuti, quale ruolo degli utenti? • LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 21. 1) Rigidità e metadatazione Il modello SCORM per assicurare il dialogo tra LMS e SCO impone: – Il rispetto di protocolli di comunicazione – La puntuale metadatazione degli oggetti componenti Learning Management System (LMS) LMS LMS Server Server Server Side Client Side Browser Data Model Actual data sent back and forth Launch Asset between SCO SCO and LMS API API JavaScript JavaScript Adapter Adapter API (Communications Link between SCO and LMS) LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 22. Ipotesi Il punto di forza del 2.0 e’ nella semplicita’ e velocita’ con cui si creano risorse Gli LMS dovranno “accontentarsi” di lanciare URL I metadata dovranno comporsi progressivamente con forme “social” LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 23. 2) La ricerca di materiali specializzati i e y? ar or Us sit po re LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 24. I limiti dei repository Sono vincolati alla capacità di ricerca degli utenti finali • Si limitano a cercare su “parola chiave” o attraverso dizionari controllati • Non riescono quindi ad adattarsi al contesto di uso o al linguaggio • Sono troppo manuali, poco flessibili, basati su rigide “form” • Non ci sono (ancora) ausili visivi o altre utility oltre al testo • Non sfruttano (ancora) “social tools” ad aumentarne il valore • Costringono l’utente ad effettuare la stessa (faticosa) ricerca su più repository Soluzioni ? LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 25. Federated Metadata Slide courtesy Erik Duval, KU Leuven LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 26. Nuove ricerche e visualizzazioni http://ariadne.cs.kuleuven.be/infovis/ LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 27. 3) La qualità dei materiali Dagli anni Ottanta si fanno sperimentazioni su materiali didattici digitali • Ancora non è emersa chiaramente la loro specificità • L’oggetto da “battere” resta ancora il libro • la multimedialitA’ di per sE’ non determina efficacia formativa... (Merrill, 1997) L’efficacia e’ data dalla condizione che il medium sia rilevante per l’obiettivo specifico e che sia coerente con la strategia didattica complessiva. LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 28. Come garantire il risultato? Due possibilità immediatamente disponibili: Produzione federata dei contenuti • Sistemi di valutazione ex-post • Molte altre sono naturalmente possibili… LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 29. Produzione federata ad esempio con l’editor Web del learnExact 4 di GiuntiLabs LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 30. Sistemi di valutazione ex‐post L’utente effettua una ricerca. I risultati sono presentati tenendo conto anche delle preferenze espresse da precedenti utilizzi feedback Metadata Ricerca di Utilizzo Valutazione materiali Scelta ricerca Wayne Hodgins (autodesk) definisce questi indicatori come “metadata” dell’attenzione LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 31. Sfruttare il feedback dell’utente Slide courtesy Erik Duval, KU Leuven LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze
  • 32. giovanni.bonaiuti@unifi.it http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/it/ LTE Laboratorio Tecnologie dell’Educazione, Università degli Studi di Firenze