1. Piegare rame, bronzo ed ottone
Il metallo più antico della storia ha sempre nuovi usi
2. Con un consumo annuale di oltre 18 milioni di tonnellate, il rame e le sue leghe sono tra i
materiali più usati nell'industria nonostante il suo costo elevato. La sua versatilità, le
proprietà elettriche e chimiche, e il suo aspetto lo rendono indispensabile. I principali
utilizzatori delle circa 370 leghe di rame sono l'edilizia (tetti, grondaie, tubazioni, impianti
elettrici), l'industria elettronica, i trasporti, e le macchine utensili.
3. Per eliminare l'ossido o la scaglia di laminazione, possiamo utilizzare un abrasivo molto
fine eventualmente seguito da un bagno di decapaggio. Per preservare il tipico colore
rossiccio, viene applicata una vernice trasparente. Come l'acciaio inossidabile, anche il
rame forma una patina di ossido superficiale che lo protegge dalla corrosione, soprattutto
quando è in lega con l'alluminio.
4. Il rame dev'essere maneggiato con cura, evitando di calpestarlo o urtarlo. La superficie
deve restare protetta dalla pellicola adesiva che lo avvolge, oppure tenuto separato con
carta, legno o altro materiale per evitare graffi. Il rame può essere pulito con semplice
acqua e sapone. A livello industriale, esistono detergenti chimici specifici. Durante
la cesoiatura e la piegatura, possiamo seguire le stesse tecniche usate per proteggere
l'acciaio inossidabile.
5. I metodi comunemente utilizzati per tagliare la lamiera di rame sono:
• Cesoiatura
• Taglio al laser
• Taglio al plasma
• Taglio longitudinale e trasversale (slitting)
• Taglio ad acqua
• Taglio con disco abrasivo
• Elettroerosione
6. Il rame puro è molto duttile, con una tensione di snervamento di circa 70 MPa. La
cesoiatura richiede un tonnellaggio minore rispetto all'acciaio, ma anche qui va
prestata particolare attenzione ai graffi. A causa dell'alta riflettività della superficie, il
taglio al laser CO2 può essere problematico.
7. Le lastre di rame possono essere lavorate con tutte le tecniche di formatura disponibili. La
sua malleabilità consente di ottenere deformazioni molto superiori a quelle di altri
materiali. Il raggio minimo di curvatura è circa uguale allo spessore. Macchine e utensili
utilizzate per le leghe di rame non dovrebbero essere utilizzate anche con altri materiali
per evitare fenomeni di corrosione.
8. Le principali leghe di rame sono il bronzo e l'ottone. In origine, il bronzo era definito
come la lega tra rame e stagno. Al giorno d'oggi, si includono anche le leghe di rame ed
altri elementi, esclusi nichel e zinco.
9. Le tipologie principali sono:
• Bronzo classico: rame e stagno
• Bronzi fosforosi: rame, stagno e fosforo
• Bronzi al piombo: rame, stagno, piombo e fosforo
• Bronzi all'alluminio (cuprallumini): rame, alluminio, ferro
• Bronzi alluminio-silicei: rame, alluminio, nichel, ferro, silicio e stagno
• Bronzi al silicio: rame, silicio e stagno
• Bronzi al nickel e stagno: rame, nichel, stagno, zinco, piombo
• Bronzi al manganese e bronzi al manganese e piombo: rame, zinco, manganese, ferro,
piombo
• Bronzi allo stagno, allo stagno e piombo: rame, stagno, zinco (e piombo).
10. L'ottone originale è una lega di rame e zinco, meno duro del bronzo ma più resistente alla
corrosione. Gli ottoni compongono il volume maggiore prodotto tra le leghe di rame.
11. I principali tipi di ottone sono:
• Ottone classico: rame e zinco
• Ottone al piombo: rame, zinco, e piombo
• Ottone allo stagno: rame, zinco e stagno
• Ottone al manganese (detto anche bronzo al manganese): rame, zinco, manganese
• Ottone al manganese e piombo (detto anche bronzo al manganese e piombo): rame,
zinco, manganese, piombo
• Ottone al silicio: rame, zinco, silicio
• Ottone all'alluminio: rame, zinco, alluminio
12. Il cupronichel è la lega di rame e nichel, con una notevole resistenza alla corrosione
marina. Può essere usato anche con aggiunta di altri elementi come ferro, manganese e
stagno. È il metallo usato per coniare la parte chiara delle monete da 1 e 2 Euro.
Le leghe di rame sono unite tra loro principalmente per brasatura, anche se possono
essere utilizzate tutte le principali tecniche di saldatura. Nel caso di elementi rivettati o
imbullonati, bisogna utilizzare rivetti e viti dello stesso materiale per evitare fenomeni
di corrosione galvanica.
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