2. Obiettivo della
Psicologia Positiva
Obiettivo della
Psicologia
Comprendere
le cause di:
• Felicità
• Coinvolgimento
• Emozioni positive
• Realizzazione
• Equilibrio
• Salute
• Funzionamento
ottimale
• Successo
• Resilienza
Comprendere le
cause di:
• Sofferenza
• Stress
• Ansia
• Depressione
• Infelicità
• Rabbia
• Aggressività
• Violenza
• Devianza
• Malattia mentale
3. Obiettivi della Psicologia
Positiva
• Secondo Seligman e Csikzentmihalyi (2000), lo scopo
della PP è “catalizzare una modificazione dell’interesse
centrale della psicologia, spostandolo dalla
preoccupazione di porre rimedio agli aspetti peggiori
della vita alla costruzione anche di qualità positive”
• Obiettivo perseguito:
– elaborando modelli della “buona vita” fondati su
evidenze scientifiche
– evidenziando comportamenti e interventi che
favoriscono il benessere
– identificando le condizioni per lo sviluppo ottimale
dell’individuo e l’accrescimento delle sue competenze
nei vari contesti di vita
4.
5.
6. EDONICA EUDEMONICA
EPICURO (342-270 a.C.) ARISTOTELE (383-322 a.C.)
PROSPETTIVE SUL BENESSERE
“Ricerca il piacere ed evita il
dolore”
“Realizza il tuo potenziale
personale”
Valutazione della felicità come livello di
soddisfazione percepito
(benessere soggettivo)
Valutazione della felicità come capacità
di attuazione delle proprie potenzialità
(benessere psicologico)
9. Le emozioni positive: la via
“edonica” alla felicità
• Felicità vissuta vs felicità ricordata: cosa significa chiedere a
qualcuno: “Sei felice?”
• Secondo Kahneman, il termine felicità può essere riferito sia
alla valutazione del presente che del passato
– Presente: essere felici nella propria vita (riguarda il sé
dell’esperienza, il qui ed ora, le emozioni positive sperimentate
nel quotidiano)
– Passato: essere felici della propria vita (riguarda il sé della
memoria, la valutazione retrospettiva delle proprie esperienze)
• Non sempre le due valutazioni collimano (esempio:
esperimento sulla colonoscopia, Redelmeier e coll. 2003): è il
cosiddetto effetto “peak-end”
10. Fattori che influenzano il
benessere soggettivo
• Condizioni economiche e socio-politiche
– La ricchezza è debolmente correlata alla felicità
– Il“Danish effect” e l’indice di distribuzione dei profitti
• Salute
– I livelli di salute sono molto debolmente correlati alla
felicità: ad esempio, persone affette dalla sindrome
Locked-In (LIS) riportano livelli percepiti di felicità di poco
inferiori ai controlli sani (Bruno et al., 2007)
• Genitorialità
– Più figli si hanno, meno si è contenti della propria vita di
coppia (Argyle, 1999)
– Nella classifica delle attività piacevoli, “prendersi cura dei
figli” è agli ultimi posti e si colloca dopo i “lavori di
casa” (Kahneman et al. 2004)
11. Fattori che influenzano il
benessere soggettivo
• Età: L’evoluzione
della felicità nell’arco
di vita segue una
curva a U rovesciata:
il picco più alto della
felicità si raggiunge
nelle fasce di età
comprese tra 18-20
anni e gli 80-85 anni,
mentre il picco più
basso è intorno ai 50
anni
Stone et al. 2008
12. Fattori che influenzano il
benessere soggettivo
• Pendolarismo
– La distanza dal luogo di lavoro è inversamente
correlata alla felicità
• Differenze interculturali
– Ad esempio, la società orientale dà un peso minore
all’importanza della felicità rispetto a quella
occidentale; inoltre gli orientali sono più capaci di
posticipare le gratificazioni rispetto agli occidentali
• Evoluzione storica (siamo più felici oggi di un
tempo?)
– La risposta dipende dal genere; la felicità delle donne
è diminuita negli ultimi 40 anni mentre è aumentata
quella degli uomini
13. Fattori che influenzano il
benessere soggettivo
• Esistono delle componenti ereditarie della felicità?
– Studi di Lykken e Tellegen sui gemelli monozigoti vs
dizigoti
– Risultati indicano che i gemelli che hanno lo stesso
corredo genetico presentano livelli di felicità
soggettiva correlati (anche se separati alla nascita)
– I gemelli dizigoti invece mostrano una correlazione
più debole tra i livelli di felicità percepita
– Riassumendo i diversi studi sull’argomento è
possibile concludere che i geni spiegano il 50%
della felicità
14. Gli effetti salutogenici del
benessere
• Le persone felici vivono più a lungo
– Esempio: the “Nun Study” (Danner et al. 2001)
– La felicità aiuta a prevenire le malattie cardiache (Abel & Kruger
2010)
• Le persone felici hanno migliore riuscita nel lavoro
– La felicità predice il successo nella ricerca di impiego (Burger &
Caldwell, 2000)
– La felicità è positivamente correlata al livello retributivo e al
successo professionale (Diener et al. 2000)
• Nel matrimonio, la differenza di felicità è un predittore
negativo della durata della relazione: è necessaria una “equa”
distribuzione di felicità nella coppia affinchè il matrimonio sia
durevole
15. • Le
EP
sono
fondamentali
nella
crescita
psicologica
e
nello
sviluppo
del
benessere
• Il
loro
ruolo
è
quello
dell’ampliamento
del
repertorio
pensiero-‐azione
(broaden)
e
della
costruzione
delle
risorse
(build)
Barbara
Fredrickson
Benessere soggettivo: le
emozioni positive
16. Emozioni positive vs negative
• Emozioni negative
Elicitano “tendenze
specifiche d’azione” in
contesti di pericolo,
restringendo il campo
(narrowing)
Es:
Paura -> fuga
Disgusto -> espulsione
• Emozioni positive
Promuovono l’apertura
verso nuove possibilità di
pensiero e azione,
estendendo il campo
(broadening)
Es:
Gioia -> gioco, creatività
Interesse -> esplorazione
17. 1)
Estendono
il
repertorio
di
pensiero-‐azione:
quando
fanno
esperienza
di
emozioni
come
la
gioia
o
l’interesse,
le
persone
diventano
più
creaFve,
vedono
maggiori
opportunità,
sono
più
aperte
alle
relazioni
con
gli
altri,
sono
più
disponibili
al
gioco
e
flessibili.
In
praFca,
le
emozioni
posiFve
“aprono”
la
mente,
ampliando
lo
speLro
dell’aLenzione
e
la
varietà
del
pensiero.
2)
Elidono
le
emozioni
nega4ve:
le
emozioni
posiFve
possono
ridurre
o
miFgare
l’impaLo
stressante
delle
emozioni
negaFve
(coping
e
resilienza,
vedi
Lazarus
et
al.)
PER
APPROFONDIMENTO:
pp
37-‐54
del
libro
di
M.
Seligman
«La
costruzione
della
felicità»
Sperling
&
Kupfer,
2005
(ed.it)
Effetti psicologici delle emozioni
positive
18. 3)
Aumentano
la
resilienza:
a
differenza
delle
emozioni
negaFve,
che
riducono
la
nostra
capacità
di
affrontare
e
risolvere
i
problemi,
le
emozioni
posiFve
sono
nostre
alleate
nell’aumentare
la
concentrazione
o
ristruLurare
le
esperienze
aLribuendo
un
significato
posiFvo,
una
strategia
molto
uFle
per
riuscire
a
superare
gli
evenF
nefasF
della
vita.
4)
Costruiscono
il
repertorio
psicologico:
le
emozioni
posiFve
non
hanno
un
effeLo
solo
momentaneo
ma
duraturo,
aiutando
a
sviluppare
delle
risorse
intellebve,
psicologiche
e
anche
fisiche
che
permangono
nel
tempo.
5)
Sviluppano
una
«spirale
posi4va»
di
crescita
psicologica:
così
come,
a
lungo
andare,
le
emozioni
negaFve
possono
determinare
condizioni
di
stress
cronico
e
innescare
una
spirale
negaFva
che
può
portare
alla
depressione,
così
le
emozioni
posiFve,
se
colFvate,
possono
creare
una
spirale
di
crescita
posiFva
delle
risorse
dell’individuo,
migliorandone
il
benessere.
Effetti psicologici delle emozioni
positive
19. Tre tipologie di coping associate
agli stati affettivi positivi
• Coping: insieme degli sforzi cognitivi e
comportamentali attuati per controllare specifiche
richieste interne e/o esterne che vengono valutate
come eccedenti le risorse della persona (Lazarus,
1991)
• Folkman and Moskowitz (2000)
– positive reappraisal (rivalutare una situazione
negativa, es humor)
– problem-focused coping (cercare una soluzione al
problema, non esserne travolti)
– positive meaning (es. apprezzare un complimento)
Folkman, S., & Moskowitz, J.T. (2000). Positive affect and the other side of coping.
American Psychologist, 55, 647-654.
20. Le applicazioni dell’approccio
edonico
• Training mirati alla modificazione della qualità nucleare
dell’emozione e all’incremento delle esperienze piacevoli
• Identificazione e racconto del migliore dei sé possibili, o degli
aspetti più gratificanti della propria esistenza (es. Sheldon e
Lyubomirsky, 2006)
• Offrono l’opportunità di una più profonda concettualizzazione
del sé e delle proprie potenzialità, evocando emozioni positive
• Le tecniche orientate alla dimensione «edonica» includono:
– Training dell’ottimismo (es. Goldwurm et al, 2006)
– Subjective Well-Being Training (Goldwurm et al, 2003)
– Mindfulness training (ad es. Siegel, 2008)
– Savoring (Bryant e Veroff, 2007)
21. La mindfulness
• Training di consapevolezza, mirato a sviluppare uno
stato di attenzione attiva e di apertura verso il
presente
• Trae origine dalla tradizione Buddista ed è stata
importata e adattata alle esigenze della pratica
medico-scientifica soprattutto grazie all’opera di J.
Kabat-Zinn
• Interessanti riscontri scientifici sulla sua efficacia
rispetto ad approcci convenzionali nel trattamento di
diverse condizioni cliniche e per alleviare lo stress
• Crescente attenzione da parte delle neuroscienze
riguardo ai correlati neurofisiologici degli effetti del
training
PER APPROFONDIMENTO: Daniel J. Siegel
«Mindfulness e cervello» Raffaello Cortina, 2009 (ed.it)
23. “I can get totally into the music and not get self-
conscious about dancing. I know that when I first
start or if there is some distraction, or I’m
conscious of the way I’m dancing, I don’t dance
as well as when I’m really totally into the
music….it’s something that just comes out in my
body, ’cause I don’t usually think about the steps
I’m going to do consciously.”
FLOW
Citazione di una danzatrice, M. Csikszentmihalyi, 1975, p. 105
25. Adattato da: Anxiety, Boredom and Flow (Csikszentmihalyi 1990)
Flow e sviluppo personale
26. 1. Stato emotivo positivo
2. Totale concentrazione sull’attività svolta
3. Chiari obiettivi e chiari feedback dal compito
4. Motivazione intrinseca (esperienza autotelica)
5. Bilanciamento tra sfide e opportunità percepite
6. Azione priva di sforzo
7. Ridotta auto-consapevolezza
Caratteristiche cardinali del Flow
27. Mindfulness, Savoring e Flow
Flow:
focus
sull’attività
Savouring:
focus sulle
emozioni
positive
mindfulness:
focus sul
presente
sforzo di attenzione
deliberato e non
giudicante sul
momento presente
Immersione totale
in quello che si sta
facendo
Focus sulle
esperienze positive
passate, presenti e
future
Fonte: Hawkins, J. "Savouring, Mindfulness & Flow“
28. Dalla vita piacevole alla vita virtuosa:
come potenziare i tratti positivi del
carattere
• Il declino del concetto di carattere è stato determinato
dall’affermarsi, tra la fine del IXX e l’inizio del XX secolo,
dell’ambientalismo positivista
• Il comportamentismo segna il primato dell’esperienza sull’innatismo,
del ruolo della «buona educazione» (nurture) sulla natura umana
(nature): le differenze tra gli individui sono completamente spiegate
dai comportamenti appresi mediante il condizionamento operante
• Lo sviluppo del concetto di personalità (intesa come insieme di
disposizioni stabili) da parte di studiosi quali Gordon Allport,
Raimond Cattel e Hans Eysenk supera la visione «prescrittiva» del
concetto di carattere sostituendola con la visione «descrittiva» (e
quindi scientficamente accettabile) sottesa al costrutto di personalità
PER APPROFONDIMENTO: libro di M. Seligman
«La costruzione della felicità» Sperling & Kupfer, 2005 (ed.it)
29. Tratti positivi dell’individuo secondo la
classificazione di Peterson e Seligman
(2004)
1. Saggezza (creatività, curiosità, apertura
mentale, amore per la conoscenza, prospettiva)
2. Coraggio (autenticità, persistenza, vitalità)
3. Umanità (Amore, Gentilezza, Intelligenza
Sociale)
4. Giustizia (Senso Civico, Lealtà, Leadership)
5. Temperanza (Perdono e Compassione,
Umiltà e Modestia, Prudenza, Auto-
Regolazione)
6. Trascendenza (Apprezzare la Bellezza e
l’Eccellenza, Gratitudine, Speranza, Umorismo
e Spiritualità)
“BUONCARATTERE”
31. Costruzione del significato
• Il concetto di coping rientra in questa area di
indagine
• Attribuire significato alla propria condizione
può rappresentare una valida risorsa nel
processo di adattamento alla malattia
32. Conoscere quali sono i
tuoi punti di forza e
metterli al servizio per
qualcosa che consideri
più grande di te
Qual
è
il
ruolo
della
creazione
di
significato
nella
costruzione
del
benessere?
Martin Seligman
33. Qual è il ruolo del significato nella
costruzione del benessere?
• porci al servizio di
qualcosa di più grande di
noi
• Esempi?
– La famiglia
– L’amore per la
conoscenza
– La comunità
– La giustizia
– Il mondo spirituale
Caspar David Friedrich Il viandante sul mare
di nebbia, 1817. Kunsthalle, Amburgo
34. Riassumendo: cos’è la
felicità?
• “Provare emozioni positive
riguardo al passato e al
futuro, assaporare
sensazioni positive
derivanti dai tanti piaceri
dell’esistenza, trarre
abbondante gratificazione
dalle proprie potenzialità
personali e usare tali
potenzialità al servizio di
qualcosa di più grande per
ottenere senso”
M. Seligman (2002)
dimensione
eudemonica
dimensione
edonica
35. Riferimenti bibliografici 1/2
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theory of positive affect and its influence on
cognition. Psychol Rev 1999; 106: 529-50
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Fredrickson B L & Joiner T. Positive emotions trigger upward spirals toward
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Seligman, M.E.P., & Csikszentmihalyi, M. (2000). Positive psychology: An
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Peterson, C., Park, N., & Seligman, M.E.P. (2005). Orientations to happiness and
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Tugade M & Fredrickson B L Resilient individuals use positive emotions to
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