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E il MUSA è partito. Abbiamo
cercato di far ragionare la giunta
e il consiglio comunale
proponendo una sospensione per
chiarire alcuni punti che a nostro
a v v i s o s o n o
ancora opachi
nel contratto
sottoscritto
con la ditta
proponente.
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occulta proposta ai cittadini come
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di vendita, ben confezionato ma
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la gabella. Chi viene da fuori sta
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I l c e n t r o d i N o v a r a
progressivamente si svuoterà e
la città sarà sempre più un ufficio,
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f a n n o t a n t i s o l d i , g l i
automobilisti.
A voglia il sindaco a sperare che
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M o l t o o p p o r t u n a m e n t e
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Luca Zacchero
Grecia e Italia
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È curioso sentire il ministro
B o s c h i p a r l a r e d e i
parlamentari 5 stelle come
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scritto in sei modalità
differenti. Così, giusto per
contarsi.

È interessante che, a difesa
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Berlusconi, dica che "in
Francia hanno una norma
uguale, con una soglia più
alta, non del 3% ma del
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dell'evasione fiscale ai fini
penali" quando Oltralpe c'è
una doppia soglia: una del
10% ma anche una molto
più bassa: 153 euro, oltre la
q u a l e l ' e v a s i o n e è
considerata reato penale.

Fa sorridere come dica che
i l M 5 S s i a r i m a s t o
all'angolo, non abbia voluto
partecipare. Mettiamo in fila
i fatti.

Il M5S lancia un appello al
presidente del Consiglio
per avere una rosa di nomi
da sottoporre alla rete. Il
premier ignora l'appello e
non risponde, impegnato a
muovere le sue pedine
nello scacchiere nell'intento
p r i n c i p a l e d i t e n e re
assieme il suo partito.

Il M5S, allora, dopo la
non-risposta, scrive a
tutti i parlamentari del Pd
domandando loro quanto
già chiesto al loro capo.
Rispondono in quattro,
dicono: Prodi. Il M5S,
coerentemente, come si
era impegnato, accoglie la
risposta e inserisce il nome
nella griglia delle Quirinarie.

I l M 5 S , d o p o
un'assemblea aperta,
trasmessa in streaming,
discute e propone i nomi
per il Quirinale.
I più votati vengono messi
in votazione sul blog. In
q u e s t o f r a n g e n t e i l
presidente del Consiglio e i
suoi non dicono nulla.

Il M5S, al termine delle
votazioni online, segue
l'indicazione della rete. Il
p r e m i e r a n n u n c i a
all'assemblea del suo
partito chi sarà il candidato.
N e s s u n c e n n o a l l a
condivisione del nome
con altre forze politiche.
N e s s u n c e n n o a l
MoVimento 5 Stelle.

Il M5S resta coerente,
continua a votare come
indicato dalla rete. Il
presidente del Consiglio è
costretto a minacciare
Alfano per far convergere i
voti sul nome indicato da
lui. Mattarella viene eletto.

Il M5S gli augura buon
lavoro e lo attende alla
prova dei fatti nella
speranza che si comporti in
maniera opposta al suo
predecessore. Tanto non
mancheranno. 

Dalla delega fiscale con
salva-condotto per B. ai
numerosi decreti omnibus
porcata, passando per un
Italicum che, in combinato
con le riforme, dà due
Camere piene zeppe di
nominati. 

Può servire ricordare che
Mattarella era nel collegio
che bocciò il Porcellum e,
fra i motivi, ci sono anche
le mancate preferenze.

Il M5S è stata l'unica forza
politica che nella scelta del
candidato ha coinvolto i
cittadini. Il premier ha
voluto fare un nome che
andasse bene al suo
partito, poi lo ha imposto
agli altri. Un nome che non
avesse il favore dei cittadini
ma solo del suo partito, dei
suoi parlamentari, sia del
Pd1 che del Pd2.

Ora, il M5S è quindi
all'angolo? 

No, è solo coerente, ma
questa parola non ditela ai
partiti, vi guarderebbero
come se parlaste in
magiaro...
Notizie dal parlamentoNotizie dal parlamentoNotizie dal parlamentoNotizie dal parlamento
E h g i à c o m e s e m p re
l’informazione o meglio dire
la disinformazione colpisce
ancora. 

Questa volta succede
p e r i l P r o g e t t o
dell’amministrazione sul
Polo Logistico di
Agognate.

Ebbene, un articolo sul
venerdì di Tribuna
r i p o r t a a l c u n e
considerazioni sul
destino dei terreni di
Agognate da parte di
un esimio agronomo,
che da vent’anni si
occupa della gestione
agricola degli stessi per
conto dei proprietari.

P e r f a r l a b r e v e n e l
sopracitato articolo si
asserisce che, a causa
dell’installazione di un
cantiere da parte della Cav
TO MI per la costruzione
della TAV, nonostante i
tentativi di ripristino, “l’area
r i s u l t a d e l t u t t o
compromessa e non si
potrà mai realizzare
agricoltura di pregio. La
p i a n t u m a z i o n e d i
essenze arboree e
arbustive così come
prevista dal piano di
insediamento logistico,
invece, pare una buona
i d e a p e r l a
rinaturalizzazione e
mitigazione dell’area”

Ora, senza volere entrare nel
merito tecnico del giudizio, che
si presume corretto, vorremmo
sottolineare come questa
dichiarazione volutamente
generica faccia pensare che
tutta l’area risulti compromessa.

Peccato che, planimetrie alla
m a n o , c i s i a c c o r g e
immediatamente, che l’area
interessata in passato dal
cantiere è solo una parte
(stimato circa in un terzo). La
restante parte è e rimane
suolo agricolo di pregio in
quanto mai interessato da
nessun cantiere.

Nell’articolo si
parla addirittura di
sfatare “uno dei
falsi miti proposti
d a q u a n t i s i
oppongono”, cioè
che si tratti di
terreni agricoli di
pregio.

Suggeriamo ai
giornalisti, che se
proprio si devono
i m p e g n a r e a
sfatare qualche
mito, di concentrarsi sulle
centinaia di posti di lavoro
che dovrebbero derivare
d a q u e s t a a s s u rd a
speculazione sui terreni
agricoli di Agognate.

(il tratteggio corrisponde
all’area occupata in passato
dal Cantiere TAV)
Informazione
o
dis-informazione
di Cristina Macarro
Attenzione
ci troviamo sempre al
venerdì dalle ore 21.00
In piazza Sacro Cuore n°5.
(zona viale Roma ex sede di quartiere)
Come sempre a Novara

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  • 1. E il MUSA è partito. Abbiamo cercato di far ragionare la giunta e il consiglio comunale proponendo una sospensione per chiarire alcuni punti che a nostro a v v i s o s o n o ancora opachi nel contratto sottoscritto con la ditta proponente. Niente, non c’è stato nulla da fare. In q u e s t a settimana in molti hanno cercato e spesso trovato soluzioni alternative a sborsare l’ennesima tassa occulta proposta ai cittadini come una grande conquista di civiltà. In verità questo era solo marketing di vendita, ben confezionato ma solo marketing. Solo i novaresi che non avevano scampo hanno dovuto sborsare la gabella. Chi viene da fuori sta trovando alternative. Ad esempio fare la spesa nei centri commerciali in cui si può trovare di tutto e non deve sbattersi per trovare un parcheggio libero ormai impossibile. I l c e n t r o d i N o v a r a progressivamente si svuoterà e la città sarà sempre più un ufficio, di notte forse un po’ di movida darà l’illusione di una città viva ma è solo una forma effimera di vita. E dire che nel programma elettorale di questa giunta avevano scritto e bene, un piano del traffico: parcheggi di interscambio, piste ciclabili, mobilità pubblica. Invece hanno sottoscritto per nove anni un contratto il cui fine è solo tosare degli spiccioli, ma che moltiplicati f a n n o t a n t i s o l d i , g l i automobilisti. A voglia il sindaco a sperare che questo scoraggerà il traffico in centro. Questo mostro deve produrre reddito e per questo le auto in centro servono eccome! Per la ditta il fine non è ovviamente il bene dei cittadini e nemmeno ripulire l’aria fetida, tanto loro vivono in Austria. Al comune di Novara cosa lascerà? Probabilmente le briciole e nove anni di capestro. Complimenti signor Sindaco, se voleva fare qualcosa per essere ricordato ci è riuscito! I novaresi la ricorderanno sempre nelle preghiere della sera e anche del mattino. Tsipras alla Bce: “Non accettiamo ricatti”. Renzi lo scarica: “Francoforte ha ragione”. Il Matteo è sempre d'accordo con chi è più forte. GabrieleSozzani@twitter Stampato in proprio E il MUSA va… …dove non si sa
  • 2. L’euro la troika e la Grecia piccola guida Chi è Varoufakis? Ormai questo simpatico Ministro delle Finanze del neo- governo greco di Tsipras è su tutte le prime pagine dei giornali. Varoufakis alcuni giorni fa ha cortesemente rispedito a Bruxelles i burocrati finlandesi e i gabellieri olandesi dai nomi impronunciabili, emissari della famigerata Troika. Varoufakis rifiuta di trattare i problemi greci con la Troika, in quanto contesta la legittimità. Giuridica di questo ibrido. E con chi altro Varoufakis intende trattare i problemi del suo Paese? Semplice, con i rappresentanti nazionali dei diversi Paesi europei, in primo luogo con i governi di Francia, Inghilterra e Italia. Pochi giorni fa Varoufakis ha ricevuto una calorosa accoglienza da parte del Ministro delle Finanze di Francia. Varoufakis contesta su tutta la linea la politica di austerità della Troika, propone di ridiscutere a fondo il problema del debito greco, rifiuta i finanziamenti di Bruxelles condizionati ad ulteriori tagli ai servizi pubblici dello stremato popolo greco. M o l t o o p p o r t u n a m e n t e Varoufakis ha voluto ricordare che la Germania ha beneficiato nel 1953 (e poi nel 1990) dello sconto del 50% del suo debito pubblico, sconto concesso alla Germania dai paesi vincitori della 2.a Guerra Mondiale". Varoufakis fa anche capire, neanche troppo velatamente, che se Bruxelles rifiuterà di trattare con lui, la Grecia si rivolgerà altrove(ad esempio verso la Russia) per risolvere i suoi problemi finanziari. Da tutto ciò nasce una grande speranza anche per noi italiani. Finalmente qualcuno alza la testa, ha il coraggio di sciogliere la cappa opprimente e indica ai popoli del Sud Europa la strada per uscire dall'incubo che ci schiaccia da otto lunghi anni. F.T. "«L'euro è e deve essere irrevocabile per tutti i suoi Paesi membri, non solo perché lo dicono i trattati ma perché altrimenti non ci può essere davvero una moneta unica». Lo ha dichiarato il nuovo ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, al termine di una bilaterale con l'omologo francese Michel Sapin. Ritengo inutile e fuorviante paragonare l'Italia e la Grecia sul tema euro per un motivo semplicissimo:la Grecia ha un avanzo primario negativo, l'Italia positivo. Questo pone i due Paesi in una posizione nettamente differente di fronte al tema della sovranità monetaria. La Grecia infatti ha bisogno di capitali esteri perché con le tasse che incassa non copre la spesa pubblica. L'Italia invece avanza soldi. Che poi all'Italia il disavanzo positivo non basti a coprire gli interessi sul debito e questo generi altro debito ed altri interessi è un dato di fatto, ma per noi il problema sono gli interessi, per la Grecia il problema è che non ha il tessuto produttivo che generi gli introiti da tasse utili a coprire la spesa pubblica. Per questo il ministro è in giro per l'europa a cercare il sostegno degli altri ministri del tesoro. Riceverà vera solidarietà? Non credo proprio, gli altri stati membri useranno un eventuale sostegno alla Grecia come arma di ricatto nei confronti della Merkel per allentare i patti, ma questo non risolverà il problema dell'Italia, allungherà solo l'agonia quel tanto che basta a finire di distruggere il nostro tessuto produttivo e portarci nelle stesse condizioni della Grecia: con un avanzo primario negativo, quindi schiavi dei capitali esteri.” Luca Zacchero Grecia e Italia
  • 3. La Boschi e la bufala dell'evasione francese È curioso sentire il ministro B o s c h i p a r l a r e d e i parlamentari 5 stelle come chi ha "preferito contarsi al loro interno piuttosto che contare nel Paese" quando il nome di Mattarella è stato scritto in sei modalità differenti. Così, giusto per contarsi. È interessante che, a difesa del salvacondotto su Berlusconi, dica che "in Francia hanno una norma uguale, con una soglia più alta, non del 3% ma del 10% di non punibilità dell'evasione fiscale ai fini penali" quando Oltralpe c'è una doppia soglia: una del 10% ma anche una molto più bassa: 153 euro, oltre la q u a l e l ' e v a s i o n e è considerata reato penale. Fa sorridere come dica che i l M 5 S s i a r i m a s t o all'angolo, non abbia voluto partecipare. Mettiamo in fila i fatti. Il M5S lancia un appello al presidente del Consiglio per avere una rosa di nomi da sottoporre alla rete. Il premier ignora l'appello e non risponde, impegnato a muovere le sue pedine nello scacchiere nell'intento p r i n c i p a l e d i t e n e re assieme il suo partito. Il M5S, allora, dopo la non-risposta, scrive a tutti i parlamentari del Pd domandando loro quanto già chiesto al loro capo. Rispondono in quattro, dicono: Prodi. Il M5S, coerentemente, come si era impegnato, accoglie la risposta e inserisce il nome nella griglia delle Quirinarie. I l M 5 S , d o p o un'assemblea aperta, trasmessa in streaming, discute e propone i nomi per il Quirinale. I più votati vengono messi in votazione sul blog. In q u e s t o f r a n g e n t e i l presidente del Consiglio e i suoi non dicono nulla. Il M5S, al termine delle votazioni online, segue l'indicazione della rete. Il p r e m i e r a n n u n c i a all'assemblea del suo partito chi sarà il candidato. N e s s u n c e n n o a l l a condivisione del nome con altre forze politiche. N e s s u n c e n n o a l MoVimento 5 Stelle. Il M5S resta coerente, continua a votare come indicato dalla rete. Il presidente del Consiglio è costretto a minacciare Alfano per far convergere i voti sul nome indicato da lui. Mattarella viene eletto. Il M5S gli augura buon lavoro e lo attende alla prova dei fatti nella speranza che si comporti in maniera opposta al suo predecessore. Tanto non mancheranno. Dalla delega fiscale con salva-condotto per B. ai numerosi decreti omnibus porcata, passando per un Italicum che, in combinato con le riforme, dà due Camere piene zeppe di nominati. Può servire ricordare che Mattarella era nel collegio che bocciò il Porcellum e, fra i motivi, ci sono anche le mancate preferenze. Il M5S è stata l'unica forza politica che nella scelta del candidato ha coinvolto i cittadini. Il premier ha voluto fare un nome che andasse bene al suo partito, poi lo ha imposto agli altri. Un nome che non avesse il favore dei cittadini ma solo del suo partito, dei suoi parlamentari, sia del Pd1 che del Pd2. Ora, il M5S è quindi all'angolo? No, è solo coerente, ma questa parola non ditela ai partiti, vi guarderebbero come se parlaste in magiaro... Notizie dal parlamentoNotizie dal parlamentoNotizie dal parlamentoNotizie dal parlamento
  • 4. E h g i à c o m e s e m p re l’informazione o meglio dire la disinformazione colpisce ancora. Questa volta succede p e r i l P r o g e t t o dell’amministrazione sul Polo Logistico di Agognate. Ebbene, un articolo sul venerdì di Tribuna r i p o r t a a l c u n e considerazioni sul destino dei terreni di Agognate da parte di un esimio agronomo, che da vent’anni si occupa della gestione agricola degli stessi per conto dei proprietari. P e r f a r l a b r e v e n e l sopracitato articolo si asserisce che, a causa dell’installazione di un cantiere da parte della Cav TO MI per la costruzione della TAV, nonostante i tentativi di ripristino, “l’area r i s u l t a d e l t u t t o compromessa e non si potrà mai realizzare agricoltura di pregio. La p i a n t u m a z i o n e d i essenze arboree e arbustive così come prevista dal piano di insediamento logistico, invece, pare una buona i d e a p e r l a rinaturalizzazione e mitigazione dell’area” Ora, senza volere entrare nel merito tecnico del giudizio, che si presume corretto, vorremmo sottolineare come questa dichiarazione volutamente generica faccia pensare che tutta l’area risulti compromessa. Peccato che, planimetrie alla m a n o , c i s i a c c o r g e immediatamente, che l’area interessata in passato dal cantiere è solo una parte (stimato circa in un terzo). La restante parte è e rimane suolo agricolo di pregio in quanto mai interessato da nessun cantiere. Nell’articolo si parla addirittura di sfatare “uno dei falsi miti proposti d a q u a n t i s i oppongono”, cioè che si tratti di terreni agricoli di pregio. Suggeriamo ai giornalisti, che se proprio si devono i m p e g n a r e a sfatare qualche mito, di concentrarsi sulle centinaia di posti di lavoro che dovrebbero derivare d a q u e s t a a s s u rd a speculazione sui terreni agricoli di Agognate. (il tratteggio corrisponde all’area occupata in passato dal Cantiere TAV) Informazione o dis-informazione di Cristina Macarro Attenzione ci troviamo sempre al venerdì dalle ore 21.00 In piazza Sacro Cuore n°5. (zona viale Roma ex sede di quartiere) Come sempre a Novara