La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
3. IL MODELLO ISTITUZIONALE
• Il modello istituzionale dell’integrazione sociosanitaria
scelto dalle Marche è quello dei “comuni e delle aziende
sanitarie che gestiscono i servizi sociosanitari mediante
accordi di coordinamento”. Il più diffuso.
• Gli altri modelli sono quelli della “gestione dei servizi
sociosanitari affidata ai comuni” (diversi servizi in
Svezia, Norvegia, Danimarca, Inghilterra) o quello della
“gestione dei servizi sociosanitari affidata alle aziende
sanitarie” (diversi servizi in Olanda) che trovano
qualche vicinanza con alcune esperienze regionali
italiane.
3Franco Pesaresi
5. L’ORGANIZZAZIONE REGIONALE
• Il livello politico è attualmente molto
integrato dato che l’assessore alla sanità è
anche assessore alle politiche sociali
• Il livello tecnico-operativo è costituito da
due Servizi (non c’è più il dipartimento unico):
•il servizio Sanità;
•Il Servizio politiche sociali e Sport.
•E’ stata abbandonata la strategia della
“Cabina di regia” non più esplicitamente
Richiamata nel PSSR.
5Franco Pesaresi
6. STRUMENTI REGIONALI DI PROGRAMMAZIONE
PSSR, è sociale e sanitario ed
inserisce l’ integrazione
sociosanitaria fra gli obiettivi
principali.
6Franco Pesaresi
7. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PSSR 2012-214
Punto unico di accesso (PUA)
Unità valutativa integrata (UVI)
Definizione del Piano assistenziale individuale (PAI)
Atto di fabbisogno per i servizi sociali e sociosanitari
Definizione del sistema tariffario della residenzialità e semiresidenzialità (sociale,
sanitario e sociosanitario) e della compartecipazione alla spesa dell’utente
Incentivazione della gestione sociale associata (soprattutto mediante ASP) e di
strumenti che favoriscano i processi di gestione mista pubblico/privato
Completamento del sistema informativo integrato sociale e sanitario
Atto di indirizzo sulla programmazione integrata in AV e a livello di distretto/ambito
Definizione di Percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali per singole patologie
Percorso formativo per l’implementazione della programmazione integrata
7Franco Pesaresi
8. L’INTEGRAZIONE A LIVELLO LOCALE
Il territorio di riferimento
• C’era una coincidenza territoriale fra distretto
sanitario e ambito territoriale sociale.
• Con il nuovo PSSR questa coincidenza non c’è
più: 13 distretti sanitari e 23 ambiti sociali.
Rimane misterioso come si possano conciliare le frasi ambedue contenute nel PSSR – secondo cui la coincidenza fra distretto e
sanitario e ambito sociale costituiscono un prerequisito fondamentale per l’integrazione socio-sanitaria insieme alla frase relativa
alla previsione di una non coincidenza territoriale “al fine di assicurare una maggiore integrazione socio-sanitaria”.
8Franco Pesaresi
10. 1. D.G.R. 25/11/2014, n. 1331: Accodo tariffe assistenza residenziale e
semiresidenziale tra regione Marche ed enti gestori – modifica della DGR
1011/2013.
2. D.G.R. 23/2/2015, n. 110: Piano regionale socio sanitario 2012-2014 –
Istituzione e modalità operative dell’Unità operativa funzionale Sociale e
Sanitaria (U. O. SeS).
3. D.G.R. 23/2/2015, n. 111: Piano regionale socio sanitario 2012-2014 –
Governo della domanda socio-sanitaria: integrazione di accesso,
valutazione e continuità dell’assistenza tra servizi sanitari e servizi
sociali.
4. D.G.R. 9/4/2015, n. 289: Piano regionale socio sanitario 2010-2014 –
Fabbisogno delle strutture residenziali e semiresidenziali delle aree:
sanitaria extraospedaliera, socio-sanitaria e sociale.
10Franco Pesaresi
12. Il livello tecnico-operativo locale
• Prevista la costituzione in ogni distretto/ambito della
unità operativa “sociale e sanitaria” (UO SeS) (DGR 110 del
23/2/2015). Innovazione.
– Unità funzionale. Struttura integrata che si occupa della progettazione
operativa, della organizzazione e della gestione dell’integrazione sociale e
sanitaria;
– Responsabilità congiunta del coordinatore di ambito e del direttore di
distretto;
– Gestito da una segreteria operativa;
– Prospettiva futura: perseguire la tappa dei bilanci integrati per arrivare al
bilancio unico (sociale e sanitario) per le prestazioni socio-sanitarie.
12Franco Pesaresi
13. L’U.O. SeS: definizioni
1.L’unità operativa Sociale e Sanitaria,
rappresenta la soluzione organizzativa specifica e innovativa
dell’assistenza territoriale che sviluppa l’integrazione del sistema
sanitario con quello socio-assistenziale,
persegue la salute e il benessere sociale garantendo la presa in carico
integrata del bisogno e
la continuità del percorso assistenziale e
favorisce forme di partecipazione con rappresentanze istituzionali e
associative.
2. L’UOSES è una unità operativa di tipo funzionale, cioè la struttura
integrata che, a livello di distretto sanitario e di ATS si occupa del
coordinamento, della progettazione operativa, della organizzazione e
della gestione dell’integrazione sociale e sanitaria a livello locale.
13Franco Pesaresi
14. L’U.O. SeS: le competenze
• Le competenze dell’UOSES riguardano il coordinamento
di tutti i contenuti dell’area dell’integrazione sociale e
sanitaria e la programmazione, l’organizzazione e la
gestione delle attività specifiche.
• Il nucleo dell’attività della UOSES si caratterizza, da un
lato per la definizione, organizzazione e gestione delle
reti integrate del «Governo della domanda» e, dall’altro,
per la definizione e applicazione dei «Percorsi delle reti
integrate» sulla base di una impostazione unitaria
regionale.
14Franco Pesaresi
15. le competenze secondo la
Convenzione
«regolare in un’ottica di rete i rapporti per la gestione
dell’integrazione sociale e sanitaria tra distretto sanitario e
ambito territoriale sociale, con particolare riferimento (…)
alla gestione a livello locale dei macroprocessi del livello
territoriale:
• Governo della domanda,
• Autorizzazione/accreditamento,
• Articolazione del fabbisogno,
• Applicazione del sistema tariffario e delal
compartecipazione,
• Sistema informativo» (art.1).
15Franco Pesaresi
16. L’U.O. SeS: le funzioni
L’UOSES svolge le seguenti funzioni:
• organizzazione e gestione del «Governo della domanda»;
• Organizzazione e raccordo dell’offerta dei servizi sociali e
sanitari;
• Gestione integrata dei servizi sociali e sanitari;
• Concertazione di progetti di intervento mirati;
• Definizione dei gruppi operativi di settore;
• Individuazione delle modalità di relazione tra i soggetti
coinvolti;
• Collegamento e raccordo dell’attività di programmazione
integrata sociale e sanitaria a livello di distretto e degli
ATS ricompresi.
16Franco Pesaresi
24. L’U.O. SeS: Il governo della
domanda
L’UOSES coordina l’organizzazione e la gestione delle reti
integrate del «Governo della domanda» e l’attuazione dei
«Percorsi delle reti integrate» secondo una impostazione
unitaria regionale; quindi:
• il Punto Unico di Accesso (PUA),
• l’unità di Valutazione Integrata (UVI),
• l’articolazione degli interventi e dei servizi per la presa in
carico e la continuità dell’assistenza integrata, con il
Piano Assistenziale individualizzato (PAI),
operano nell’ambito della UOSES e da essa dipendono
organizzativamente.
24Franco Pesaresi
25. L’U.O. SeS: i rapporti con i
dipartimenti
Le attività ad alta integrazione sociosanitaria afferenti ai
dipartimenti dipendenze patologiche, salute mentale,
materno infantile, riabilitazione ecc., vanno raccordate
con l’UOSES di riferimento, attraverso:
• una valutazione congiunta delle risorse e
• lo sviluppo di modelli organizzativi di percorso e di
processo integrati
a garanzia della unitarietà della risposta sociosanitaria
agli utenti.
25Franco Pesaresi
26. Strumenti locali di programmazione
A livello di area vasta
• Previsto un livello di programmazione ma non definito. Ci sarà un atto
regionale di indirizzo.
A livello di distretto/ambito
• Previsto il Piano territoriale socio-sanitario. Documento unico per il
distretto e l’ambito sociale (assorbe Piano sociale di zona e il Programma
delle attività territoriali).
• Innovazione importante che va in direzione di una fortissima condivisione
della pianificazione sociale e sanitaria ma che dovrà essere
tempestivamente regolata per evitare che l’assenza di esplicite
responsabilizzazioni e procedure ne blocchino le potenzialità. Previsto atto
regionale di indirizzo.
26Franco Pesaresi
27. L’U.O. SeS: 2 livelli di responsabilità
1. Livello istituzionale rappresentato dal
Coordinamento territoriale istituzionale. Esso
viene identificato per la parte sociale nel presidente
del comitato dei Sindaci dell’ATS e per la parte
sanitaria nel direttore di AV/Asur competente
rispetto al distretto sanitario.
2. Livello organizzativo gestionale rappresentato dalla
UOSES.
27Franco Pesaresi
28. Funzioni del coordinamento
territoriale istituzionale
• Promuove i processi di integrazione e di partecipazione;
• Definisce le priorità e gli obiettivi strategici a livello locale per l’attività
dell’UOSES, nel rispetto di ruolo e funzione del comitato dei sindaci;
• Definisce le dotazioni tecnologiche e strutturali e le risorse umane e
professionali da destinare all’implementazione dell’UOSES;
• Definisce le procedure sociosanitarie che devono essere applicate
uniformemente dai comuni e dai servizi sanitari dell’area vasta dell’Asur;
• Adotta i regolamenti ed atti relativi alla gestione in forma associata di
servizi;
• Verifica la corrispondenza dell’attività gestionale dell’UOSES alle priorità e
agli obiettivi dati;
• Coordina l’attività di programmazione integrata sociale e sanitaria secondo
le indicazioni della regione;
• Rilascia pareri consultivi agli organi politici sovraordinati circa le materie
oggetto del presente accordo.
28Franco Pesaresi
29. U.O. SeS: i responsabili
I responsabili dell’UOSES sono il direttore del distretto e il coordinatore
dell’ATS.
Nel caso in cui non ci sia perfetta corrispondenza territoriale fra distretto e
Ambito, l’accordo fra comitato dei sindaci e AV/Asur individua, fra i diversi
coordinatori, un responsabile di rappresentare anche gli altri con il direttore
di distretto. Fino a tale accordo , l’interlocutore sociale a livello distrettuale è
il coordinatore dell’ATS del comune sede del distretto sanitario.
Per tutte le responsabilità, le competenze e gli adempimenti che riguardano
la salute e la domanda sociosanitaria dei cittadini di un ATS, l’interlocutore del
distretto sarà comunque il coordinatore dell’Ambito di riferimento del
comune in cui l’utente risiede.
29Franco Pesaresi
30. U.O. SeS: la segreteria operativa/1
• L’operatività della UOSES è garantita da una segreteria
operativa che coadiuva il direttore del distretto e il
coordinatore dell’ATS.
• La dotazione minima dedicata è costituita da:
– Un operatore sanitario ed un operatore amministrativo
che afferiscono al distretto sanitario;
– Un operatore sociale ed un operatore amministrativo degli
ATS o dei comuni dell’ambito.
• Percorsi formativi integrati per tutti gli operatori
30Franco Pesaresi
31. U.O. SeS: la segreteria operativa/2
La segreteria operativa dipende direttamente dal direttore di distretto
sanitario e dal coordinatore di ATS e ha i seguenti compiti:
• Coordina le articolazioni e organizza il funzionamento delle aree
logiche del «Governo della domanda»: PUA, UVI, presa in carico e
continuità dell’assistenza (PAI);
• Svolge le funzioni di collegamento e raccordo dell’attività di
programmazione integrata sociale e sanitaria a livello di distretto e
degli ATS ricompresi;
• Gestisce gli aspetti amministrativi dell’organizzazione e raccordo
dell’offerta dei servizi sociali e sanitari di competenza;
• Ha la responsabilità unitaria dei flussi informativi;
• Svolge funzioni di segreteria e di raccordo tra i tavoli operativi (di
concertazione e di settore);
• Si occupa operativamente delle forme di raccordo e coordinamento
di comunità (terzo settore, istituzioni, famiglie, formazioni sociali).
31Franco Pesaresi
32. U.O. SeS: i tavoli/1
L’UOSES istituisce il :
• Tavolo per l’integrazione socio-sanitaria con funzione di
tavolo di concertazione, presieduto dal direttore di distretto e
dal coordinatore di ambito e composto da:
– Eventuali altri coordinatori;
– Direttori dei dipartimenti e dei servizi sanitari (DSM, DDP, D.
Prevenzione, ecc.);
– Rappresentanti dei MMG e dei Pdl del territorio;
– Dirigenti servizi sociali dei comuni.
I componenti del tavolo concorrono alla definizione dell’assetto complessivo
dell’offerta sociale e sanitaria, individuano i percorsi di assistenza
sociosanitaria e propongono al direttore di area vasta e ai presidenti dei
comitati dei sindaci gli interventi necessari all’attuazione degli stessi.
32Franco Pesaresi
33. U.O. SeS: i tavoli/2
L’UOSES istituisce i seguenti tavoli tematici minimi :
• Infanzia e adolescenza;
• Disabilità;
• Salute mentale,
• Dipendenze patologiche;
• Anziani non autosufficienti.
Le responsabilità dei tavoli e la loro articolazione trovano
definizione nell’accordo comitato dei sindaci/AV Asur.
33Franco Pesaresi
34. U.O. SeS: sistema informativo
E’ previsto un sistema informativo integrato che prevede:
• La realizzazione di un prototipo informatico integrato;
• Lo sviluppo di apposito sistema di monitoraggio dei costi.
Il sistema consente di ricomporre le informazioni di interesse
socio-sanitario e gestionale a disposizione dell’intero sistema
territoriale.
Il sistema viene ricondotto a moduli basati su:
• una nuova anagrafe assistito,
• un fascicolo salute e
• un fascicolo socio-sanitario.
Annualmente è prevista una relazione annuale sull’avanzamento
delle attività svolte dall’UOSES.
34Franco Pesaresi
35. Convenzioni ASUR/comuni
• Entro il 23 febbraio 2016, il presidente del comitato
dei sindaci dell’Ambito sociale e il direttore di area
vasta dell’ASUR firmano un accordo (convenzione)
(ex art. 30 D.Lgs. 267/2000) per definire i termini
della costituzione dell’UOSES.
• La convenzione può prevedere la costituzione di uffici comuni che
operano con personale distaccato degli enti partecipanti ai quali
affidare l’esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti
partecipanti all’accordo, ovvero la delega di funzioni da parte degli
enti partecipanti all’accordo a favore di uno di essi che opera in
luogo e per conto degli enti deleganti.
35Franco Pesaresi
36. Convenzioni ASUR/comuni/2
L’accordo – triennale - definisce nel dettaglio:
• le finalità,
• le aree di competenza,
• le funzioni,
• gli obblighi dei comuni degli ATS,
• gli obblighi dell’AV Asur relativamente al distretto
competente,
• le sedi operative e le attrezzature dell’UOSES,
• la composizione e le responsabilità dell’UOSES (ci sono
obblighi relativi alle risorse economiche e di personale).
Uno schema di accordo viene allegato alla DGR 110/2015.
Franco Pesaresi 36
37. Obiettivo ASUR
obiettivo 2015 dell’ASUR:
• Costituzione entro il 31/12/2015 delle UO SeS
a livello distrettuale
• da verificare con la sottoscrizione di almeno il
75% degli accordi fra Ambiti sociali e distretti
per l’organizzazione e la gestione unitaria della
UO SeS (DGR 665/2015). (da coordinare con DGR
110/2015 che prevede sottoscrizione entro il 23/2/2016).
Franco Pesaresi 37
39. IL TERRITORIO DELL’INTEGRAZIONE
• Non c’è più la coincidenza territoriale fra
distretti sanitari (13) e Ambiti territoriali
sociali (23).
• Questo renderà più difficile il processo di
integrazione.
39Franco Pesaresi
40. L’ACCESSO INTEGRATO: IL PUA
• Previsto dal PSSR e dalla recente DGR 111/2015 per
l’accesso, l’accoglienza, l’informazione, l’accompagnamento, l’orientamento, raccolta segnalazione,
gestione domanda, attivazione diretta di prestazioni in risposta a bisogni semplici.
• Lo stato dell’arte (UPS, Sportelli della salute).
• Approvate le linee guida regionali.
• Attive due sperimentazioni a Jesi e a Fabriano in
sede ospedaliera che si occupano di dimissioni
protette. Si tratta di iniziative apprezzabili ma che
nulla hanno a che vedere con il PUA.
40Franco Pesaresi
41. L’UVI E LE ALTRE UV
• UVI: esistente in tutti i distretti ma non integrata con
personale degli Ambiti sociali. Composizione, strumenti
di valutazione, modalità di lavoro disomogenei.
Approvate le linee guida della regione.
• UMEE e UMEA: occorre capire che cosa vuol dire il
passaggio del PSSR che trattando le diverse unità di
valutazione declina l’obiettivo di portare ad unità
l’attività di valutazione nel distretto/ambito attraverso
la costituzione delle UVI convogliando lì le richieste per
interventi complessi.
41Franco Pesaresi
42. RECEPIMENTO LEA SOCIOSANITARI
• La regione Marche ha recentemente recepito
(gran parte del) l’allegato 1C (8 prestazioni
sociosanitarie) del decreto sui LEA con (le DGR
1011/2013 e 1195/2013 e più recentemente con) la DGR
1331/2014.
• Il recepimento è stato fatto con modificazioni
rispetto alla norma statale e questo ha
provocato reazioni.
42Franco Pesaresi
43. L’ATTUAZIONE DEL MODELLO
sintesi
43Franco Pesaresi
Adempimenti previsti Stato dell’arte
Piano socio-sanitario regionale Approvato nel 2011
Atto di fabbisogno socio-sanitario Approvato 2015
Sistema tariffario Approvato 2014
Compartecipazione dei cittadini alla spesa Approvata 2014
Definizione standard assistenziali delle strutture Approvati Avviata revisione
Linee guida regionali per la programmazione socio-sanitaria di area vasta Da fare
Linee guida regionali per la programmazione socio-sanitaria di area vasta a livello di Ambito/DIstretto Da fare
Percorso di accompagnamento formativo per la programmazione integrata Da fare
Linee guida sul Punto unico di Accesso (PUA) Approvate 2015
Linee guida sull’unità valutativa integrata (UVI) e sul Piano assistenziale individuale (PAI) Approvate 2015
Omogeneizzazione normativa sull’autorizzazione e accreditamento Da fare (Avviata revisione)
Incentivazione della gestione associata dei comuni Da fare
Percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali dell’area socio-sanitaria Da fare
Atto regionale sulla composizione e il funzionamento dei comitati dei sindaci Da fare
Linee guida regionali e poi costituzione delle unità operative sociali e sanitarie approvate 2015
Atto regionale sui contenuti dell’accordo di programma comuni/Asur Approvato 2015
Piano territoriale socio-sanitario dei distretti/ambiti Da fare
Responsabile ASUR dei servizi di integrazione socio-sanitaria Nominato
Coincidenza distretto sanitario/ambito sociale Non realizzata
44. I LEA SOCIOSANITARI
servizi residenziali e semiresidenziali
44Franco Pesaresi
Tariffe Compartecipazione costi
sanità/sociale
Standard
ANZIANI
RSA (2 tipologie) Si Si Si
RP (2 tipologie) si Si si
CD (LR 20/2002) Si si Si
CD (LE 20/2000) Si Si Si
Cure intermedie Si Si Si
Disabili
RSA Si Si Si
RP Si si si
Coser Si Si Si
CD (LE 20/2002 due tipologie) Si e no Si Si
CD (LR 20/2000) si Si No
Salute mentale
SRT Si Si Si
SRR (intensivo/estensivo) si si si
Gruppo appartamento Si Si Si
CD Si Si Si
45. IL MODELLO E L’ATTUAZIONE
• Il modello di programmazione e di gestione
dell’integrazione sociosanitaria proposti dalle Marche
presentano aspetti innovativi a livello di distretto/ambito.
• L’innovatività rischia di essere perseguibile con maggiore
difficoltà in quei territori dove non c’è coincidenza
distretto/ambito.
• Il sistema dell’integrazione sociosanitaria evidenzia un
quadro normativo quasi completo che ha di fronte a sé la
grande sfida dell’attuazione di un modello con innovazioni
importanti (resa più difficile da ritardi accumulati in anni
precedenti).
45Franco Pesaresi