Tutti gli elementi del Linguaggio Piano, che sta alla base del miglior Web Writing.
Testo, frasi, parole; fruizione del testo via Web; struttura del testo (titolo, sottotitolo, abstract, formattazione, come linkare...).
Suggerimenti e consigli, indicazioni utili e consolidate.
Le slide sono la sintesi del workshop di 4 ore che, fino ad oggi, ho tenuto in 4 edizioni: una per un Comune, due per una ventina di persone provenienti dalla Pubblica Amministrazione (Digital Friday per la PA a Ferrara) e una per una grande Azienda del territorio.
4. Un prodotto è usabile quando ha queste caratteristiche:
- è facile capire a cosa serve
- è facile da apprendere e da ricordare
- consente efficienza di utilizzo
- permette pochi errori di interazione
- è piacevole da usare
Yvonne Bindi (da qui in avanti sul tema usabilità)
http://mestiere.ehclients.com/uploads/files/usabilit%C3%A0_parole.pdf
5. Usabilità è la misura della qualità dell’interazione
tra utente e prodotto
7. L’usabilità coinvolge 3 “soggetti”:
- dipende dai contesti d’uso
- è strettamente collegata alla personalità, alle
necessità e alle conoscenze dell’utente
- dipende dalle capacità del “produttore”
8. Usabilità delle parole: si usano all’interno di un preciso
contesto, es. interfacce web, e con un preciso scopo
Possono essere più o meno facili da usare
9. Chi si occupa di comunicazione deve scoprire qual è il
modello mentale più vicino a quello dell’utente e deve
fornire l’informazione più utile in base al contesto e alle
reali necessità.
NoteToSelf - Ovvero: senti l’urgenza di dire tutto?
Sopprimila!
10. Essere “cortesi”:
1. fa star bene l’utente / cliente
2. offre una buona immagine di sé
Un sito usabile dà una buona immagine dell’azienda cui
appartiene (brand communication)
Perché deve interessarci
l’usabilità delle parole?
11. L’usabilità è comunicazione: un tipo di comunicazione
che si esprime nella pratica e nell’interazione
La cortesia risiede anche nella scelta di dare o no
un’indicazione e nello scegliere quale informazione
dare in base alla sua utilità 1. per i nostri interlocutori
2. in un determinato contesto
12. Messaggio usabile*?
“E’ vietato scendere dalla parte opposta al marciapiede
destinato al servizio viaggiatori”**
Trenitalia
* facile da capire, cortese, opportuno...?
** ...e chi non vorrebbe sapere qual è il marciapiede destinato al servizio viaggiatori??
15. “Scrivere in plain language significa
individuare tutte e solo le informazioni
di cui il lettore ha bisogno, per poi
organizzarle ed esporle in modo che
abbia buone probabilità di comprenderle.
È un linguaggio moderno, vicino all'uso,
immune da espressioni gergali, dotte,
desuete o rare”
Daniele Fortis
16. • progettazione (planning) in cui si pianifica ciò che si dirà: identificazione dei
destinatari e delle loro esigenze; definizione dello scopo della comunicazione; su
queste basi, raccolta e organizzazione delle informazioni
• stesura del testo (drafting): in cui si dà forma linguistica e grafica alla
Progettazione, grazie ad alcune “tecniche” che favoriscono la leggibilità
• revisione (editing): in cui si verifica l'efficacia di ciò che si è scritto (molto utili i test
su lettori reali) e si apportano le modifiche necessarie
Il plain Language non è uno stile di
scrittura, ma un processo
17. “Il lessico è la parte più appariscente di un testo; ma
spesso non sono le parole difficili a rendere
problematica la comprensione, quanto la sintassi (con
una struttura della frase troppo complessa) e
l’organizzazione testuale (con ‘buchi’ informativi, cioè
con informazioni mancanti, o con informazioni collocate
nel testo in modo disordinato o illogico).
Quando si scrive, è opportuno puntare, prima di tutto,
sulla completezza e linearità del testo, per poi
pensare alla semplicità della sintassi e infine alla
comprensibilità del lessico”
Da Scrivere di screening
19. 1. avere ben presente a chi scriviamo: troppe volte scriviamo senza avere in mente
per chi lo stiamo facendo
2. scegliere le informazioni che servono al nostro destinatario, e solo quelle: troppe
informazioni confondono le idee
3. usare i connettivi (congiunzioni, avverbi...) in modo adeguato: per esplicitare i
rapporti (di causa, contrasto, unione ecc.) fra le parti del testo
4. distinguere: le informazioni principali da quelle secondarie e di dettaglio
5. organizzare le informazioni e disporle secondo una sequenza logica, che agevoli
la lettura e la comprensione del destinatario. Le cose più importanti vanno
all’inizio!
Il Pentalogo del Testo
21. • La costruzione più naturale: soggetto-verbo-oggetto
• frasi brevi: di massimo 20-25 parole
• Spezzare periodi lunghi e complessi in frasi più brevi
Il Linguaggio Piano usa...
22. Il Linguaggio Piano NON usa...
• GLI INCISI
• Le strutture complesse / frasi subordinate
23. • Non concentrare troppe informazioni in un’unica frase
• la forma affermativa: il testo risulta più breve e diretto
• il verbo in forma attiva: costringe chi scrive a esprimere il soggetto
Il Linguaggio Piano preferisce...
24. Il timido scrive: La riunione sarà tenuta alle sette perché
una voce interiore gli dice: “Scrivila così e la gente
crederà che sai il fatto tuo”. Sbarazzatevi di questo
proditorio pensiero! Non fate i fifoni! Pancia in dentro,
petto in fuori, e sparatela papale papale! Scrivete:
La riunione è alle sette.
Non vi sentite meglio?
Stephen King, On writing
25. E preferisce anche...
• LA FORMA PERSONALE a QUELLA IMPERSONALE
• IL MODO INDICATIVO AL CONGIUNTIVO
• RICORDARE E RIPETERE IL SOGGETTO, se il periodo (o il testo) è lungo
27. • un lessico comune: “casa” al posto di “dimora”
• un lessico familiare alla maggior parte delle persone
• le parole che formano il vocabolario di base
Il plain Language usa...
28. senza...
Il vocabolario di base della lingua
italiana può dissipare molte delle
problematiche legate alla
comunicazione. In effetti, utilizzare
lemmi elementari produce elaborati
più scorrevoli da interpretare. Gli
individui li ritengono più accessibili.
Qualunque sia il tuo obiettivo
comunicazionale, utilizzare i termini di
questo vocabolario ti agevolerà nel
farti intendere.
...e con il
vocabolario di
base
Il vocabolario di base della lingua
italiana può risolvere molti problemi di
comunicazione. In effetti, usare parole
semplici rende i testi più facili da
leggere. Le persone li trovano più
chiari. Qualunque sia il tuo obiettivo di
comunicazione, usare le parole di
questo vocabolario ti aiuterà a farti
capire.
29. • tra due sinonimi, il meno forbito
• singole parole al posto di locuzioni
• la chiarezza del verbo alle nominalizzazioni
Il plain Language preferisce...
30. • arcaismi
• latinismi
• espressioni da “burocrate”: “lo scrivente”, “il dichiarante”
• le associazioni abituali ma inutili: “apposito modulo” > “modulo”
I TECNICISMI CHE NON POSSONO ESSERE SOSTITUITI? Ci sono, ma sono pochissimi; e
quantomeno possono essere spiegati
Il plain Language non usa...
31. Altre indicazioni
• parole straniere: usare solo quelle entrate nell’uso comune
• numeri: sul web meglio scriverli in cifre - ma vanno in sempre in lettere
• all’inizio del periodo (“tre giorni fa”)
• cento, mille mila, milioni e miliardi
• testo in maiuscolo: sul web equivale a urlare
33. “Sul web il testo va pensato anche in termini
visivi, e il formato è un aspetto determinante del
processo di scrittura. [...] In che cosa si differenzia
il contenuto fruito tramite la Rete dal contenuto
fruito tramite un altro medium? Sul web cambia la
modalità di scrittura perché cambia la modalità
di lettura. A schermo la lettura è più lenta del 25%
rispetto a quella su carta, occorre quindi adottare
alcuni accorgimenti per non rallentare
ulteriormente la lettura”
Luca Lorenzetti
36. Il titolo è il primo elemento di una pagina
web su cui il nostro occhio cade
• deve essere preciso, chiaro, esplicativo
• deve essere breve, tra i 50 e i 70 caratteri
• deve contenere parole concrete - quelle che, con maggior probabilità, saranno
inserite dalle persone nel campo di ricerca
• deve contenere le parole chiave del contenuto
• deve parlare da solo: in alcune pagine comparirà slegato dal resto del contenuto
37. “Un titolo come «Avviso importante» non serve a
nulla, perché non dà nessuna informazione sul
contenuto e obbliga chiunque a iniziare la lettura
del testo.
Buoni titoli sono, tanto per fare qualche esempio,
«Contributo per il pagamento dell'affitto»,
«Concorso pubblico per 2 posti di fotografo»,
«Assegno di maternità»”.
M.A. Cortellazzo e F. Pellegrini, 30 regole per
scrivere testi amministrativi chiari
39. L’abstract è il testo in cui si riversa
l’attenzione, dopo il titolo
• deve anticipare i punti salienti del contenuto
• deve essere chiaro ed esaustivo in uno spazio linguistico ridotto (circa 150 battute)
41. Il paragrafo è l’unità di misura
del testo online
• SUDDIVIDERE IL TESTO IN PARAGRAFI BREVI
• TRATTARE UN CONCETTO ALLA VOLTA e uno per paragrafo
• separare i paragrafi con uno spazio vuoto che lascia intuire una pausa nel discorso
(ormai la maggior parte dei siti crea in automatico, ad ogni a capo, uno spazio
vuoto)
44. Il grassetto si usa per evidenziare una
parola / un gruppo di parole
• Non se ne deve abusare: mai per intere frasi. Enfatizzare troppo equivale a non
enfatizzare nulla
• meglio usarlo in modo coerente e omogeneo, grassettando solo verbi o sostantivi o
aggettivi
• non va usato per avverbi e altri elementi accessori
• test della pellicola: se tolgo tutto il testo e lascio solo quello in grassetto, le
parole che restano mi danno almeno un’idea del contenuto della pagina?
45. senza grassetto
Progettare un’intranet già è complesso; progettare
un’intranet di successo, è molto complesso!
Occorre un duro lavoro sull’architettura dei
contenuti, sullo schema di navigazione, sulla
riclassificazione dei vecchi contenuti, il tutto con lo
scopo di rendere più fruibile e più efficace uno
spazio di lavoro altrimenti sfruttato solo al 10-15%
delle sue potenzialità. Allora, perché correre il
rischio di rovinare tutto privilegiando le solite notizie
istituzionali?
Lo spazio concesso alle news in home page è
spazio rubato a tutto ciò che interessa davvero alle
persone: servizi, accesso ad applicazioni, dati
sintetici sulle attività seguite, aggiornamenti dai
gruppi di lavoro cui partecipano. Si ha quasi la
sensazione, e si rischia di comunicarlo pur non
volendolo, che le cose importanti siano le news
“istituzionali” e non tutto ciò che proviene dalle
persone, dai gruppi, dalle funzioni nel normale
svolgimento delle attività quotidiane.
con grassetto
Progettare un’intranet già è complesso; progettare
un’intranet di successo, è molto complesso!
Occorre un duro lavoro sull’architettura dei
contenuti, sullo schema di navigazione, sulla
riclassificazione dei vecchi contenuti, il tutto con lo
scopo di rendere più fruibile e più efficace uno
spazio di lavoro altrimenti sfruttato solo al 10-15%
delle sue potenzialità. Allora, perché correre il
rischio di rovinare tutto privilegiando le solite notizie
istituzionali?
Lo spazio concesso alle news in home page è
spazio rubato a tutto ciò che interessa davvero alle
persone: servizi, accesso ad applicazioni, dati
sintetici sulle attività seguite, aggiornamenti dai
gruppi di lavoro cui partecipano. Si ha quasi la
sensazione, e si rischia di comunicarlo pur non
volendolo, che le cose importanti siano le news
“istituzionali” e non tutto ciò che proviene dalle
persone, dai gruppi, dalle funzioni nel normale
svolgimento delle attività quotidiane.
46. grassetto efficace?
Progettare un’intranet già è complesso; progettare
un’intranet di successo, è molto complesso!
Occorre un duro lavoro sull’architettura dei
contenuti, sullo schema di navigazione, sulla
riclassificazione dei vecchi contenuti, il tutto con lo
scopo di rendere più fruibile e più efficace uno
spazio di lavoro altrimenti sfruttato solo al 10-15%
delle sue potenzialità. Allora, perché correre il
rischio di rovinare tutto privilegiando le solite
notizie istituzionali?
Lo spazio concesso alle news in home page è
spazio rubato a tutto ciò che interessa davvero
alle persone: servizi, accesso ad applicazioni, dati
sintetici sulle attività seguite, aggiornamenti dai
gruppi di lavoro cui partecipano. Si ha quasi la
sensazione, e si rischia di comunicarlo pur non
volendolo, che le cose importanti siano le news
“istituzionali” e non tutto ciò che proviene dalle
persone, dai gruppi, dalle funzioni nel normale
svolgimento delle attività quotidiane.
grassetto efficace!
Progettare un’intranet già è complesso; progettare
un’intranet di successo, è molto complesso!
Occorre un duro lavoro sull’architettura dei
contenuti, sullo schema di navigazione, sulla
riclassificazione dei vecchi contenuti, il tutto con lo
scopo di rendere più fruibile e più efficace uno
spazio di lavoro altrimenti sfruttato solo al 10-15%
delle sue potenzialità. Allora, perché correre il
rischio di rovinare tutto privilegiando le solite notizie
istituzionali?
Lo spazio concesso alle news in home page è
spazio rubato a tutto ciò che interessa davvero alle
persone: servizi, accesso ad applicazioni, dati
sintetici sulle attività seguite, aggiornamenti dai
gruppi di lavoro cui partecipano. Si ha quasi la
sensazione, e si rischia di comunicarlo pur non
volendolo, che le cose importanti siano le news
“istituzionali” e non tutto ciò che proviene dalle
persone, dai gruppi, dalle funzioni nel normale
svolgimento delle attività quotidiane.
47. Gli elenchi puntati isolano le info e le
presentano in modo ordinato
• aggiungono varietà e facilitano la lettura
• aiutano a eliminare parole e quindi a diminuire la lunghezza del testo
• costringono a essere precisi nel formulare concetti e frasi
48. ...e gli altri Stili di Testo?
• no al sottolineato: per convenzione è uno stile riservato ai link
• no al corsivo: sullo schermo perde di definizione e rende più difficoltosa la lettura
• no al maiuscolo: riduce la leggibilità perché appiattisce le parole (l’occhio non
riesce a percepirne il contorno)
49. I link collegano tra loro
due contenuti diversi
• collegano pagine e contenuti che, pur trovandosi in punti strutturalmente distanti,
hanno un senso se richiamati e messi insieme
• rendono l’informazione più completa e approfondita
• sono scorciatoie per raggiungere altri contenuti
50. NOTA: bisogna scegliere con cura le
parole da linkare
• il testo del link deve dire chiaramente all’utente dove lo sta per portare - e l’utente,
una volta arrivato, deve trovare esattamente ciò che le parole cliccate
promettevano
• linkare al massimo poche parole e non intere frasi
• da evitare i link generici “clicca qui”, “vai”, ecc. - perché contravvengono alle buone
norme di usabilità e non danno informazioni utili all’utente
51. I nostri Servizi sul Web Writing
• formazione IN AULA: workshop di 4 ore sul Web Writing di base; è la versione
integrale di questa presentazione.
La parte finale della lezione sarà dedicata ad attività di revisione, commenti e
suggerimenti sui testi di siti proposti dai partecipanti.
• laboratori pratici (in azienda): in seguito alla formazione in aula, i partecipanti
lavoreranno su uno o più testi al fine di migliorare quelli già pubblicati online.
In una o più sessioni di lavoro di gruppo da 4 ore ciascuna, i testi verranno
rifocalizzati e migliorati, pronti per una nuova vita online.
• REVISIONE e/o riscrittura DEI TESTI ONLINE: di pagine web, sezioni o interi siti.
52. “Success is not the key to happiness.
Happiness is the key to success. If you love
what you are doing, you will be successful”
grazie!
Albert Schweitzer
Mimulus - New Web Agency
Via San Pier Tommaso 18/3
40139 Bologna
@francescafabbri sui social media
un po’ ovunque :)
francesca.fabbri@mimulus.it