Questo materiale è propedeutico al percorso di creatività
Verbosauri della laguna: bestiario sonoro, Caorle 2009
Obiettivo del progetto è creare un bestiario sonoro digitale dei verbosauri che abitano la laguna e il mare di Caorle, per preservarli dall'estinzione.
Il lavoro è svolto con 5 classi di prima elementare, anno 2009.
Il materiale finale è parte integrante del Festival fluSSidiverSi, Caorle 2009.
Verbosauri della laguna: bestiario sonoro. Tra portmanteau e nonsense , per la dimensione sonora della forma delle parole
1. Verbosauri della laguna: bestiario sonoro
Tra portmanteau e nonsense , per la dimensione sonora della forma delle parole
A cura di Luisanna Fiorini
Bothallchorac
torschumminao
undgansumumin
arumdrumstrum
truminahhumpt
adumptadumpwa
ultopfooloode
ramanusturnup
2. “I verbosauri sono animali quasi estinti.
Hanno abitudini schive e spesso, anche
se abitano vicino a noi, si celano dietro i
forti rumori di fondo che inquinano i
paesaggi sonori.
Hanno la forma dei suoni e delle
onomatopee.
Possiamo vederli solo se riusciamo ad
ascoltarli e riusciamo a sentire la loro
voce solo se riusciamo a rappresentare il
suo suono.” Luisanna Fiorini
3. James Joyce ha creato mostruosi rumorosi verbosauri in
Finnegan's Wake, romanzo del 1939 basato su una
immaginaria lingua onirica.
Ecco il verbosauro che nel romanzo rappresenta uno dei
dieci assordanti rombi che costituiscono la colonna sonora
della caduta iniziale:
bababadalcaraghtakam
minarronnkonnbronnto
nnerronntuonnthuntro
varrhounawnskawntooh
oohoordenenthurnuk
4. Se osserviamo il verbosauro attentamente, tra le zampe,
le teste e le code, vediamo che è fatto di onomatopee e
della parola TUONO in varie lingue:
CARAGH: indostano
TONNER: tedesco
TUON(O): italiano
THUN(DER):inglese
TROVA(O): portoghese
(T)ORDENEN: danese
5. L'insieme risultante è
una enorme parola
portmanteau¹
¹”Le parole-valigia o parole-baule sono tipiche delle fiabe di Carroll e sono formate da due parole unite in una il cui senso abbraccia
ambedue i termini. Esempio: furious-fuming dà luogo a fruminous, oppure, nel caso più semplice comprensibile di due nomi, fra
Guglielmo e Richielmo, avremo Richielmo, come ci informa direttamente Carroll nella Preface a The Hunting of the Snark.”
L. Bidoli, Linguaggi a confronto: Alice tradotta da Artaud Breve excursus fra le ‘meraviglie’ dei linguaggi immaginari,
Progetto Babele Dieci
6. Il padrone delle
parole: la
scelta
fonematica
my name means the shape I am 2
my sound means the shape I am
my shape means the name I am
my name means the sound I am
my shape means the sound I am
2Lewis Carroll, Alice’s Adventures in Wonderland and Through the Looking-Glass. And What Alice Found There, Penguin, London
1998. Le successive frasi sono parafrasi.
7. Nonsense.
Dal Burchiello al Jabberwocky
mancato nesso causa effetto
●
portmanteau
●
neologismi
●
inversioni
●
imprecisioni
●
simultaneità
●
incongruenza
●
arbitrarietà
●
ripetizione senza fine
●
negazione e clonazione
● 3
tautologia
●
reduplicazione
●
affermazione dell'ovvio
●
precisione assurda
● 4
3Wim Tigges, An Anatomy of Literary Nonsense, Amsterdam 1988
4Michael Heyman, Introduzione a The Tenth Rasa, antologia di testi indiani, New Delhi 2007
8. Domenico di Giovanni
detto il Burchiello
(Firenze, 1404-Roma, 1449)
La Poesia combatte col Rasoio,
E spesso hanno per me di gran quistioni;
Ella dicendo a lui, per che cagioni
Mi cavi il mio Burchiel dello Scrittoio?
E lui ringhiera fa del colatoio,
E va in bigoncia a dir le sue ragioni;
E comincia: Io ti prego mi perdoni
Donna, s’alquanto nel parlar ti noio.
S’i’ non fuss’io, e l’acqua, e ‘l ranno caldo,
Burchiel si rimarrebbe in sul colore
D’un moccolin di cera di smeraldo:
Ed ella a lui: Tu sei in grand’errore,
D’un tal disio porta il suo petto caldo,
Ch’egli non ha ‘n sì vil bassezza il cuore:
Scarica e ascolta
Ed io: Non più romore,
Che non ci corra la secchia, e ‘l bacino;
Ma chi meglio mi vuol, mi paghi il vino.
9. Domenico di Giovanni
detto il Burchiello
(Firenze, 1404-Roma, 1449)
Nominativi fritti, e Mappamondi,
E l’Arca di Noè fra due colonne
Cantavan tutti Chirieleisonne
Per l’influenza de’ taglier mal tondi.
La Luna mi dicea: che non rispondi?
E io risposi; io temo di Giansonne,
Però ch’i’ odo, che ‘l Diaquilonne
È buona cosa a fare i capei biondi.
Per questo le Testuggini, e i Tartufi
M’hanno posto l’assedio alle calcagne,
Dicendo, noi vogliam, che tu ti stufi.
E questo fanno tutte le castagne,
Pe i caldi d’oggi son sì grassi i gufi,
Ch’ognun non vuol mostrar le sue magagne.
Scarica e ascolta
E vidi le lasagne
Andare a Prato a vedere il Sudario,
E ciascuna portava l’inventario.
10. Jabberwocky
Twas brillig, and the slithy toves
Did gyre and gimble in the wabe;
All mimsy were the borogoves,
And the mome raths outgrabe.
Beware the Jabberwock, my son!
The jaws that bite, the claws that catch!
Beware the Jubjub bird, and shun
The frumious Bandersnatch!
He took his vorpal sword in hand:
Long time the manxome foe he sought
So rested he by the Tumtum tree,
And stood awhile in thought.
Scarica e ascolta
11. Jabberwocky
And as in uffish thought he stood,
The Jabberwock, with eyes of flame,
Came whiffling through the tulgey wood,
And burbled as it came!
Scarica e ascolta
12. Jabberwocky
One, two! One, two! And through and
through
The vorpal blade went snicker-snack!
He left it dead, and with its head
He went galumphing back.
And hast thou slain the Jabberwock?
Come to my arms, my beamish boy!
O frabjous day! Callooh! Callay!
He chortled in his joy.
Twas brillig, and the slithy toves
Did gyre and gimble in the wabe;
All mimsy were the borogoves,
And the mome raths outgrabe.
Scarica e ascolta
13. Humpty Dumpty spiega ad Alice
“Sembra bella,-essa disse, quando l'ebbe finita, -ma è piuttosto diffìcile a capire! (Come vedete, non confessava neanche a sè stessa che non poteva
comprenderla.) Però mi pare che mi riempia la testa d'idee... Soltanto non so di che si tratti. Certo qualcuno uccise qualche cosa: comunque sia questo è
chiarissimo...”5
Twas brillig, and the slithy toves
Did gyre and gimble in the wabe;
All mimsy were the borogoves,
And the mome raths outgrabe.
Brillig = le quattro di pomeriggio, deriva da bryl e broil e
indica l'ora del giorno in cui si comincia a preparare la cena
Slithy = combinazione di lithe (agile) e slimy (viscido)
Tove = creatura fantastica, incrocio fra un tasso e un
cavatappi
Gyre = to gyre girare come un giroscopio
Gimble = to gimble, dall'inglese gimlet che vuol dire
succhiello, quot;fare buchi con un succhielloquot;
Wabe = spiazzo erboso intorno ad una meridiana. Si
chiama wabe poiché va quot;a long way before itquot;, quot;a long way
behind itquot; e quot;a long way beyond itquot; (ovvero, va da molto
prima (della meridiana) a quot;molto dietroquot; e quot;molto oltrequot;
Mimsy = combinazione di flimsy (affranto) e miserable
(miserabile)
Borogove = uccello lungo e secco, con tante piume
attaccate tutt'intorno, come uno spazzolone vivente
Mome = contrazione di from home
Rath = creatura fantastica simile ad un porcellino ver
Outgrabe = to outgribe, è il verso di creature note come
Rath. quot;Qualcosa di simile a un urlo ed un fischio, con una
specie di starnuto in mezzo”
5 Charles Lutwidge Dodgson, alias Lewis Carrol, Through the Looking-Glass, and What Alice Found There, 1871. E-Book su LiberLiber Nel Paese dello
specchio, Istituto Editoriale Italiano, Milano 1914. http://www.liberliber.it/biblioteca/d/dodgson/attraverso_lo_specchio/rtf/attrav_r.zip
14. Jabberwocky
“Jabberwocky”, il mostro che esce dalla foresta
tenebrosa dello specchio, è un incrocio di “jab”
colpire, “jabber” farfugliare, blaterare, parlare
una lingua straniera e perciò incomprensibile, e
“wock”, secondo una spiegazione ironica di
Carroll, dall’anglosassone “wocer”, “wocor”,
rampollo, frutto, ma certamente collegato anche
all’omofono “walk”, camminare, per cui il mostro
è la Parola che colpisce, l’urlo che cammina,
il frutto della chiacchiera, la fiera che il
traduttore deve domare.
The Annotated Alice, a cura di M. Gardner, Harmondsworth, Middlesex, Penguin,1981, p. 195
16. Il Ciarlestrone Era brillosto, e gli alacridi tossi
succhiellavano scabbi nel pantúle:
Méstili eran tutti i paparossi,
Traduzione di Adriana Crespi
e strombavan musando i tartarocchi.
Scarica e ascolta
«Attento al Ciarlestrone, figlio mio!
Fauci che azzannano, fauci che ti artigliano,
attento all'uccel Giuggio e attento ancora
Al fumibondo chiappabana!»
Afferò quello la sua vorpida lama
a lungo il manson nemico cercò...
Cosí sostò presso l'albero Touton
e riflettendo alquanto dimorò.
E mentre il bellico pensier si trattenea,
il Ciarlestrone con occhiali brage
venne sifflando nella fulgida selva,
sbollentando nella sua avanzata.
Un, due! Un, due! E dentro e dentro
scattò saettante la vorpida lama!
Ei lo lasciò cadavere, e col capo
Se ne venne al ritorno galumpando.
«E hai tu ucciso il Ciarlestrone?
Fra le mie braccia, o raggioso fanciullo!
O giorno fragoroso, Callò, Callài!»
stripetò quello dalla gioia.
Era brillosto, e gli alacridi tossi
succhiellavano scabbi nel pantúle:
Méstili eran tutti i paparossi,
e strombavan musando i tartarocchi.
17. Cenorava. E i visciattivi cavatalucerti
l Mascellodonte Girillavano e sfrocchiavano nella serbaja;
Mollicciattoli eran gli spennavoli
Traduzione di Bruno Garofalo
E gli smarruti verporcelli fistarnuiurlavano.
Scarica e ascolta
“Guardati dal mascellodonte, figlio mio!
Le mascelle che mordono e le tenaglie che afferrano.
Sii sospettoso del rapace malco ed evita
Lo schiumarioso Bamariolo!”
Egli prese la sua vorpale spada
E a lungo cercò il suo feriale nemico.
Così riposò presso a un ombroso sicumaro
E lì stette in meditabondo pensiero.
E mentre era afflitto da uffanti pensieri
Il mascellodonte dagli occhi di fiamma
Venne sguillando per il fitto bosco
E barbagliò al suo cospetto!
Uno, due, uno, due! E affondò
La vorpale lama zucando e zacando
Fino alla morte. Poi con la sua testa
Galonfoppando ritornò.
“Hai ucciso il mascellodonte?
Vieni tra le mie braccia, mio radioso fanciullo
O giorno fravoloso! Evviva evviva!”
E cordeggiò un inno per la gioia.
Cenorava. E i visciattivi cavatalucerti
Girillavano e sfrocchiavano nella serbaja;
Mollicciattoli eran gli spennavoli
E gli smarruti verporcelli fistarnuiurlavano.
18. Il Ciciarampa Era cerfuoso e i viviscidi tuoppi
ghiarivan foracchiando nel pedano:
stavano tutti mifri i vilosnuoppi
Traduzione di Milli Graffi
mentre squoltuian i momi radi invano.
Scarica e ascolta
Rifuggi il Ciciarampa, figliuol mio!
Ganascia sgramia e artiglio scorticante!
Sfuggi all'uccello Ciciacià, perdio,
quel frumifero Crollabrandicante!
La spada bigralace ei strinse in pugno:
l'omincio drago cominciò a cercare ...
Infin che stanco sotto il pin Tantugno
fermossi un poco per poter posare.
Mentre con irascibil mente ei stava,
il Ciciarampa, come d'ira spinto,
grugnendo sortì fuor della sua cava
di schiuma e bava sbiascico e straminto.
L'un colpo appresso all'altro si raddoppia:
scric srac trinciava il bigralace brando!
Lo lasciò morto e la sua testa moppia
a casa riportava galonfando.
«Il Ciciarampa! e lo uccidesti tu?
Ti stringo al petto, mio solare figlio!
O gioiglorioso giorno! Ippioh! Ippiuh!»
ansante ei ridonchiava in suo giupiglio.
Era cerfuoso e i viviscidi tuoppi
ghiarivan foracchiando nel pedano:
stavano tutti mifri i vilosnuoppi
mentre squoltuian i momi radi invano.
19. Il Ciarlottone Era cotiggio, e gli agilenti agretti
Nell’unda trullavano e sghiellavano
Tutti meschivi erano i preschietti
Traduzione di Luca Tomasi
E gli stalgici ranti sgruffiavano.
Scarica e ascolta
“Guardati dal Ciarlottone, o mio figliolo!
I rapaci artigli, il morso che ti intacca!
Guardati dall’uccello Bumbùm, e fuggi al volo
Dal frumioso Coglistacca!”
Lui prese in mano la gironda spada:
E cercò a lungo il suo rival nefiero —
Si riposò così presso l’albero Dadada
E se ne stette un po’ soprappensiero.
E mentre stava arciglioso pensando,
Il Ciarlottone, con occhi di fuoco,
Dal bosco frando giunse sbuffando,
E nel procedere farfugliava un poco!
No, pì! No, pì! Di qui fin lì,
Fece zic zac il suo girondo brando
Lo lasciò ucciso, e col capo reciso
Se ne tornò indietro galonfando.
“E tu hai stroncato il Ciarlottone?
O raggioso ragazzo, su, vieni qua!
Giorno tripudico! Chiamin! Chiamone!
Sfrugugliò dalla felicità.
Era cotiggio, e gli agilenti agretti
Nell’unda trullavano e sghiellavano
Tutti meschivi erano i preschietti
E gli stalgici ranti sgruffiavano.
20. Il Giabbodonte Era brilligo, e gli unsci tovi
sobbellavano e ballolavano nel vantòle:
eran birbizzi i borogovi,
e i farlocchi musando strallavano.
Scarica e ascolta
«Attento al Giabbodonte, figlio mio!
Fauci che azzannano, fauci che afferrano,
attento all'uccello GinGin e attento ancora
Al frumoso Acchiappabanda!»
Afferò quello la sua vorpida lama
a lungo il manson nemico cercò...
Cosí sostò presso l'albero Tonton
e riflettendo alquanto dimorò.
E mentre il bellico pensier si soffermava,
il Giabbodonte con occhi di bragia
venne sciufflando nella fulgida selva,
sbollentando nell'avanzare.
Un, due! Un, due! E dentro e dentro
scattò saettante la vorpida lama!
Ei lo lasciò cadavere, e col capo
Se ne venne al ritorno gallumpando.
«E hai tu ucciso il Giabbodonte?
Fra le mie braccia, o radioso fanciullo!
O giorno fragoroso, Callò, Callài!»
strimpellò quello dalla gioia.
Era brilligo, e gli unsci tovi
sobbellavano e ballolavano nel vantòle:
eran birbizzi i borogovi,
e i farlocchi musando strallavano.
21. Fonti, riferimenti,
approfondimenti
Puoi trovare sul web
Il sonetto burchiellesco: parodia o nonsense? http://www.treccani.it/Portale/sito/lingua_italiana/speciali/nonsensi/5.html
Poesia Nonsense
http://it.wikipedia.org/wiki/Nonsense
Opera completa di Lewis Carrol in lingua originale, formato PDF http://www.gasl.org/refbib/Carroll__Works.pdf
Raffaele Nigro - Burchiello e la poesia burlesca tra Quattro e Cinquecento
http://www.disp.let.uniroma1.it/fileservices/files/nigro.pdf
Michelangelo Zaccarello (a cura di) I sonetti del Burchiello, ed. critica della vulgata quattrocentesca
http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_3/t52.pdf
Charles Lutwidge Dodgson, alias Lewis Carrol, Through the Looking-Glass, and What Alice Found There, 1871. E-Book su
LiberLiber Nel Paese dello specchio, Istituto Editoriale Italiano, Milano 1914.
http://www.liberliber.it/biblioteca/d/dodgson/attraverso_lo_specchio/rtf/attrav_r.zip
Alcune citazioni sono tratte da
Wim Tigges, An Anatomy of Literary Nonsense, Amsterdam 1988
Michael Heyman, Introduzione a The Tenth Rasa, antologia di testi indiani, New Delhi 2007
Le immagini originali puoi trovarle su
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Immagini pagina 10, 11, 12 http://www.bryan-talbot.com
Immagine pagina 13 Illustrazione originale di John Tenniel in The complete works of Lewis Carrol
Immagine pagina 15 http://www.artshole.co.uk/arts/artists/jon%20bull/jabberwocky.jpg
Immagine pagina 16 http://www.gabryella.net/images/carrol.gif
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Immagine pagina 20 http://www.davidwenzel.com/images/childrens/childrensart/Jabberwocky-1.jpg
22. Informazioni
Questo materiale è propedeutico al percorso di creatività
Verbosauri della laguna: bestiario sonoro, Caorle 2009
Obiettivo del progetto è creare un bestiario sonoro digitale dei verbosauri che
abitano la laguna e il mare di Caorle, per preservarli dall'estinzione.
Il lavoro è svolto con 5 classi di prima elementare, anno 2009.
Il materiale finale è parte integrante del Festival fluSSidiverSi, Caorle 2009.
Autrice: Luisanna Fiorini, fiorluis[at]tin.it
Parole chiave: openness, creatività, macchine sonore, open source, poesia,
nonsense, onomatopee, immagini, calligrammi, senso, sensi.
Si ringrazia Giulio Cappa per la sua voce, la recitazione e la registrazione delle poesie
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