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NUOVI FINANZIAMENTI E STRUMENTI
PER RILANCIARE LA COMPETITIVITA’
DEL TURISMO ITALIANO
Bartolomei Giuliano, FIDEAS Srl
Travel & Tourism Competitiveness Index 2015
World Economic Forum
L’economia del turismo in Italia
I PUNTI DI FORZA DEL TURISMO ITALIANO
• L’Italia si trova all’8° posto nel mondo e al 6° posto in
Europa.
• Nota per le sue città pittoresche, monumenti e
panorami, nonché per i suoi siti appartenenti al
Patrimonio dell’Umanità (1° posto).
• La forza del paese è rappresentata dalla sua cultura e
storia – si trova in alto per richiesta digitale di cultura
e intrattenimento (6°) e turismo naturale (2°).
• L’Italia offre servizi e strutture turistiche eccellenti
(3°) e salute ed igiene affidabile (20°).
• L’Italia è il 5° paese più visitato al mondo, con un
notevole potenziale di sviluppo.
 Straordinaria eredità materiale della storia italiana
 Qualità della vita individuale e collettiva
 49 siti “Patrimonio dell’umanità”
 Buono stato di conservazione degli edifici storici
 Spesa limitata per la tutela e la valorizzazione
 Un italiano su cinque pensa che il paesaggio del
luogo di abitazione sia “affetto da evidente
degrado”
TURISMO
SOSTENIBILE
Turismo correlato con “paesaggio e patrimonio culturale"
LE DEBOLEZZE DEL TURISMO ITALIANO
1) Prezzi. L’Italia è meno competitiva in termini di
prezzo (133°) rispetto a gran parte dei paesi nel
Mediterraneo tra cui Spagna (105°) e Grecia (113°).
2) L’ambiente di business (127°) ostacola gli
investimenti privati per una serie di ragioni, tra cui:
- un quadro giuridico inefficiente,
- un’elevata tassazione e
- norme che disincentivano gli investimenti esteri.
Potrebbe migliorare ulteriormente vari fattori come:
- Infrastrutture (trasporto aereo e terrestre)
- marketing/branding,
- cura dell’ambiente,
- capitale umano e formazione
 Promozione di attività che non
compromettano le condizioni e gli equilibri
degli ecosistemi naturali
 Ruolo centrale del patrimonio
naturale
Turismo sostenibile
correlato con l’Ambiente
Un modello di rilancio: i distretti turistici
Area più o meno ampia caratterizzata da:
• un contesto ambientale omogeneo ed integrato e predisposto al turismo
• un buon numero di insediamenti ricettivi
• un efficiente sistema di comunicazione ferroviario e stradale
• la presenza di un aeroporto ad una distanza max di 50 Km
Area in cui si ha la presenza di:
• master plan
• marchio comune
• sistema di servizi al turista
• rete distributiva unica ed internazionale
• sistema di monitoraggio della qualità
• attività organizzative e di marketing
Rendere turisticamente viva ed attraente una determinata area
territoriale rispetto a target diversificati di lientela italiana ed
internazionale
Obiettivo
Distretto turistico integrato
Opportunità Europee
COSME– Il bando per il sostegno al settore turistico europeo
La Commissione ha pubblicato in un unico invito
1) Il bando sul tema 1 intende agevolare il turismo in media e
bassa stagione per anziani e giovani;
2) Il bando sul tema 2 ha l’obiettivo di promuovere prodotti
turistici tematici transnazionali con l’intento diversificare
l’offerta;
3) il bando sul tema 3 è dedicato al turismo accessibile.
Il budget complessivo del bando ammonta a 4.300.000
euro: 1.700.000 euro ciascuno per i temi 1 e 2 e 900.000
euro per il tema 3.
La scadenza, comune per tutti i temi, è il 30 giugno e una
proposta progettuale deve riferirsi a un solo tema.
Opportunità Europee
Cooperazione Territoriale Europea 2014/2020 per le Marche
Adriatico Ionico
Italia-Croazia med
Interreg Europe
Interreg Europe
• Il Programma di Cooperazione territoriale europea che
coinvolge i 28 Stati Membri dell'Unione Europea, più
Svizzera e Norvegia, è finanziato dal FESR (fondo
europeo di sviluppo regionale) con 359 Meuro, a cui si
aggiunge il cofinanziamento nazionale dei singoli Stati.
MED è il programma di cooperazione territoriale europea transnazionale che
coinvolge le regioni dei 10 paesi UE che si affacciano sul mediterraneo e dei tre
paesi non UE (Albania, Bosnia-Erzegovina e Montenegro).
Programma MED 2014-2020
FESR 224, 3 milioni di euro (+ risorse IPA?)
Pilastri Tematici
• 1. Crescita Blu – coordinamento della Grecia e Montenegro
a. Tecnologie blu b. Acquacoltura e pesca c. Servizi
Marittimi
• 2. Collegare la Regione AI – coordinamento dell’Italia e
Serbia a. Trasporti marittimi b. Connessioni Intermodali
hinterland c. Reti energia
• 3. Prevenzione, protezione e miglioramento della qualità
ambientale – coordinamento Slovenia e Bosnia
Herzegovina a. Protezione ambiente marino biodiversità b.
Inquinamento del mare c. Protezione terrestre biodiversità
habitat ecosistemi
• 4. Turismo sostenibile – coordinamento della Croazia ed
Albania a. Gestione turistica - Diversificazione offerta e
servizi turistici b. Qualità e Accreditamento c. Accessibilità
Pilastri trasversali
Ricerca e innovazione - Sviluppo delle PMI
Capacity Building
Fondi FESR Regione Marche 2014-20
Asse 3 FESR
Competitività dei sistemi produttivi
Asse 4 FESR
Energia sostenibile e qualità della vita
Asse 5 FESR
Clima e rischi
Asse 6 FESR
Tutela dell’ambiente e valorizzazione risorse
Fondi FSE Regione Marche 2014-20
Piano Sviluppo Rurale 2014-20
29
L’agricoltore multifunzionale
Imprenditore
agricolo
CommoditiesCommodities Servizi
ambientali
paesaggistici
Servizi
ambientali
paesaggistici
Servizi
educativi
e culturali
Servizi
educativi
e culturali
Servizi
sociali
Servizi
sociali
Servizi
riabilitativi/
terapeutici
Servizi
riabilitativi/
terapeutici
Trasformazione
agro-alimentare
Trasformazione
agro-alimentare
CommercializzCommercializz
Artigianato
tipico
Artigianato
tipico
Turismo, svago
intrattenimento
ristorazione
sport
Turismo, svago
intrattenimento
ristorazione
sport
Valorizzazione
prevalente
MERCATOMERCATO STATOSTATO
PART-TIME IN
ALTRI SETTORI
PART-TIME IN
ALTRI SETTORI
Prodotti agric.
di qualità
Prodotti agric.
di qualità
Bando Regione Marche
AGRINIDO DI QUALITA’
Le 6 aree Leader delle Marche
Progetti aree interne – Aree pilota
La Strategia per le Aree Interne.
Un ambito di sinergia tra FEASR e Fondi ESI è l’attuazione della Strategia Aree Interne.
La Regione Marche partecipa alla Strategia Nazionale sulle Aree interne.
Per l’attivazione della strategia sono state individuate dalla Giunta Regionale tre aree
pilota sulle quali verranno realizzati altrettanti progetti, di cui uno da avviare entro il 2014
· l’Appennino basso Pesarese e Anconetano
· l’entroterra della provincia di Macerata
· l’entroterra della provincia di Ascoli Piceno
La scelta delle aree ha tenuto conto dei criteri statistici proposti dal MISE circa i trend
demografici in atto e la presenza di presidi essenziali di cittadinanza.
Come previsto dall’Accordo di partenariato, le aree di interesse dei progetti riguarderanno:
o tutela del territorio e comunità locali
o valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile
o sistemi agro-alimentari e sviluppo locale
o risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile
o saper fare e artigianato.
Sull’ITI (Investimento Territoriali Integrati) aree interne convergeranno le risorse del
FESR. Al raggiungimento degli obiettivi dei progetti pilota aree interne potranno
concorrere le risorse dal Programma di Sviluppo Rurale per finanziare azioni coerenti con
gli obiettivi del PSR e della politica di sviluppo rurale e che verranno attuate nell’ambito
dell’approccio CLLD.
33
I REQUISITI DI UNA START-UP INNOVATIVA
REQUISITI OBBLIGATORI cumulativi
+
UNO DEI 3 REQUISITI alternativi
Tipologie specifiche di start-up innovative
1. Start-up innovativa che sviluppa e commercializza
esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore
tecnologico in ambito energetico.
2. Start-up innovative le società che hanno come oggetto
sociale esclusivo la promozione dell'offerta turistica
nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di
software originali, in particolare, agendo attraverso la
predisposizione di servizi rivolti alle imprese
turistiche.
3. Start-up innovativa a vocazione sociale (SIAVS) possiede
tutti i requisiti delle start-up innovative e opera in alcuni
settori specifici che la legge italiana considera
di particolare valore sociale.
36
Piccola e Media Impresa Innovativa
La Pmi innovativa deve essere società di capitali o coop,
non deve essere quotata in borsa e deve possedere almeno DUE dei 3 requisiti:
1) spese in R&S pari almeno al 3% del maggior valore tra fatturato e costo della
produzione;
2) personale dottore di ricerca pari almeno a 1/5 della forza lavoro oppure con
laurea magistrale almeno 1/3;
3) un brevetto o un software registrato alla SIAE.
Start-up Innovativa
La start-up innovativa deve essere società di capitali o coop costituita da meno di
60 mesi, non deve essere quotata in borsa e deve possedere almeno UNO dei 3
requisiti:
1) spese in R&S pari almeno al 15% del maggior valore tra fatturato e costo della
produzione;
2) personale dottore di ricerca pari almeno a 1/5 della forza lavoro oppure con
laurea magistrale almeno 1/3;
3) un brevetto o un software registrato alla SIAE.
Misura di sostegno
Riferimento a L.
221/2012
Start-up
innovative
Incubatori
Certificati
PMI
innovative
Estensione di 12 mesi del periodo del rinvio a nuovo delle perdite art. 26, co. 1 SI NO SI
Possibilità di creare diritti di voto asimmetrici art. 26, co. 2 e 3 SI NO SI
Non applicabilità della disciplina sulle “società di comodo” art. 26, co. 4 SI NO SI
Esenzione dei diritti camerali (imposta di bollo, diritti di segreteria e
diritto annuale)
art. 26, co. 8
SI SI NO
Facoltà di remunerazione con strumenti finanziari emessi dalla start-
up innovativa: piani di incentivazione e stock options/work for
equity con esonero da imposizione fiscale
art. 27 SI SI SI
Accesso agevolato al credito d’imposta per le assunzioni di personale
altamente qualificato
art. 27-bis
SI SI NO
Disciplina del lavoro su misura (possibilità di utilizzare contratti a
tempo determinato della durata minima di 6 mesi, massima di 36,
rinnovabili senza soluzione di continuità, per un periodo massimo di
48 mesi, al termine del quale si devono trasformare in contratti a
tempo indeterminato; possibilità di dinamizzare parte del salario)
art. 28
SI NO NO
Incentivi fiscali agli investimenti in start-up innovative da parte di
persone fisiche (19-25%) e di persone giuridiche (20-27%)
art. 29
D.M. 30.01.2014 SI NO SI
Raccolta di capitali di rischio tramite portali online (Equity
crowdfunding)
art. 30, cc. 1-5 SI NO SI
Accesso prioritario e semplificato al Fondo Garanzia Pmi art. 30, cc. 6 SI SI SI
Sostegno ad hoc da parte dell’Agenzia ICE e Desk Italia art. 30, cc. 7 e 8 SI NO SI
Esonero dalla disciplina ordinaria del fallimento (fail-fast) art. 31, cc. 1-3 SI NO NO
Riepilogo misure sostegno delle start-up e PMI innovative
I CONTRATTI DI RETE
PERCHE’ I CONTRATTI DI RETE?
Favorire l’aggregazione e la collaborazione tra imprese
è un obiettivo di politica economica UE (Small Business Act,
2008) e nazionale mirato a creare una cultura che non c’è.
La norma assume una funzione di input alle imprese, con la
quale il singolo imprenditore
inizia a condividere lavoro, obiettivi e business.
Con una forma di aggregazione diversa e più elastica rispetto
alle attuali (Consorzi, ATI, etc.), con la quale potrà decidere il
grado di aggregazione e le modalità operative in piena
autonomia e mantenendo la propria specificità.
Una soluzione di start up all’aggregazione che non esclude la
possibilità futura di utilizzo di norme aggregative più
strutturate (Società di capitali, Consorzi, ecc.)
ESEMPI DI RETI D’IMPRESE 1/2- Turismo
Rete Imprese Balneari Viareggio nasce nell'Agosto del 2011 ed offre massimi
livelli di Offerta Turistico Balneare in Termini di:
•Qualita' dei Servizi,
•Sicurezza della Vita delle Persone,
•Tutela del Territorio,
•Innovazione e Organizzazione.
Al momento comprende 85 stabilimenti
balneari ed è suddivisa in 5 macro-aree:
•Terrazza della Repubblica,
•Passeggiata a Mare,
•Darsena,
•Lecciona (spiaggia libera) e
•Torre del Lago.
Gli Stabilimenti Balneari della Rete Imprese Balneari Viareggio in collaborazione con Usl 12
Versilia e il 118, hanno acquistato 41 defibrillatori cardiaci di primo soccorso ed hanno
addestrato oltre 150 operatori facenti parte dello staff di salvataggio, dando vita ad un
progetto sociale senza precedenti in ambito turistico.
Il lavoro di ricerca per lo Sviluppo dell' Offerta al pubblico, sia in termini di Servizi rivolti al
Confort, al Relax e al Divertimento sia per quelli rivolti alla Sicurezza fuori e dentro al Mare, e'
continuo ed a 360 gradi.
ESEMPI DI RETI D’IMPRESE 2/2 - Turismo
Dal 10 giugno 2015
a bando 250 milioni di euro
di contributi a fondo perduto per
i contratti di sviluppo:
ricerca,
sviluppo e
innovazione
industria,
agro-industria
turismo,
tutela ambientale
CONTRATTI DI SVILUPPO
Il Contratto di Sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da
imprese italiane ed estere
Finanzia
Programmi di sviluppo nel settore industriale, turistico oppure per la tutela ambientale
È rivolto alle imprese italiane ed estere
Il Programma di sviluppo è composto da uno o più progetti di investimento ed eventuali
progetti di ricerca sviluppo e innovazione inoltre può comprendere la realizzazione di
infrastrutture di interesse pubblico
Richiede un investimento minimo di 20 milioni di euro (7,5 milioni nel caso di investimenti per la
trasformazioni di prodotti agricoli)
Si applica nelle aree previste dalla Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale e
nel resto del territorio nazionale esclusivamente per gli investimenti proposti da PMI o di
programmi per la tutela ambientale
Prevede agevolazioni sotto forma di
• contributo a fondo perduto in conto impianti
• contributo a fondo perduto alla spesa
• finanziamento agevolato
• contributo in conto interessi
Le nostre pubblicazioni
Grazie per
l’attenzione
GIULIANO BARTOLOMEI
FIDEAS SRL
Borgo Cappuccini n. 3, 63073 Offida (Ap)
Tel. 0736 880843 – Fax 0736 888235
Email: fideas@topnet.it
www.fideas.it
www.artigianato.marche.it
FIDEASINFO
FideasSrlOffida

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NUOVI FINANZIAMENTI E STRUMENTI PER RILANCIARE LA COMPETITIVITA’ DEL TURISMO ITALIANO

  • 1. NUOVI FINANZIAMENTI E STRUMENTI PER RILANCIARE LA COMPETITIVITA’ DEL TURISMO ITALIANO Bartolomei Giuliano, FIDEAS Srl
  • 2. Travel & Tourism Competitiveness Index 2015 World Economic Forum
  • 3.
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7.
  • 8.
  • 10. I PUNTI DI FORZA DEL TURISMO ITALIANO • L’Italia si trova all’8° posto nel mondo e al 6° posto in Europa. • Nota per le sue città pittoresche, monumenti e panorami, nonché per i suoi siti appartenenti al Patrimonio dell’Umanità (1° posto). • La forza del paese è rappresentata dalla sua cultura e storia – si trova in alto per richiesta digitale di cultura e intrattenimento (6°) e turismo naturale (2°). • L’Italia offre servizi e strutture turistiche eccellenti (3°) e salute ed igiene affidabile (20°). • L’Italia è il 5° paese più visitato al mondo, con un notevole potenziale di sviluppo.
  • 11.
  • 12.  Straordinaria eredità materiale della storia italiana  Qualità della vita individuale e collettiva  49 siti “Patrimonio dell’umanità”  Buono stato di conservazione degli edifici storici  Spesa limitata per la tutela e la valorizzazione  Un italiano su cinque pensa che il paesaggio del luogo di abitazione sia “affetto da evidente degrado” TURISMO SOSTENIBILE Turismo correlato con “paesaggio e patrimonio culturale"
  • 13. LE DEBOLEZZE DEL TURISMO ITALIANO 1) Prezzi. L’Italia è meno competitiva in termini di prezzo (133°) rispetto a gran parte dei paesi nel Mediterraneo tra cui Spagna (105°) e Grecia (113°). 2) L’ambiente di business (127°) ostacola gli investimenti privati per una serie di ragioni, tra cui: - un quadro giuridico inefficiente, - un’elevata tassazione e - norme che disincentivano gli investimenti esteri. Potrebbe migliorare ulteriormente vari fattori come: - Infrastrutture (trasporto aereo e terrestre) - marketing/branding, - cura dell’ambiente, - capitale umano e formazione
  • 14.  Promozione di attività che non compromettano le condizioni e gli equilibri degli ecosistemi naturali  Ruolo centrale del patrimonio naturale Turismo sostenibile correlato con l’Ambiente
  • 15. Un modello di rilancio: i distretti turistici Area più o meno ampia caratterizzata da: • un contesto ambientale omogeneo ed integrato e predisposto al turismo • un buon numero di insediamenti ricettivi • un efficiente sistema di comunicazione ferroviario e stradale • la presenza di un aeroporto ad una distanza max di 50 Km Area in cui si ha la presenza di: • master plan • marchio comune • sistema di servizi al turista • rete distributiva unica ed internazionale • sistema di monitoraggio della qualità • attività organizzative e di marketing Rendere turisticamente viva ed attraente una determinata area territoriale rispetto a target diversificati di lientela italiana ed internazionale Obiettivo Distretto turistico integrato
  • 16. Opportunità Europee COSME– Il bando per il sostegno al settore turistico europeo La Commissione ha pubblicato in un unico invito 1) Il bando sul tema 1 intende agevolare il turismo in media e bassa stagione per anziani e giovani; 2) Il bando sul tema 2 ha l’obiettivo di promuovere prodotti turistici tematici transnazionali con l’intento diversificare l’offerta; 3) il bando sul tema 3 è dedicato al turismo accessibile. Il budget complessivo del bando ammonta a 4.300.000 euro: 1.700.000 euro ciascuno per i temi 1 e 2 e 900.000 euro per il tema 3. La scadenza, comune per tutti i temi, è il 30 giugno e una proposta progettuale deve riferirsi a un solo tema.
  • 17. Opportunità Europee Cooperazione Territoriale Europea 2014/2020 per le Marche Adriatico Ionico Italia-Croazia med Interreg Europe
  • 18. Interreg Europe • Il Programma di Cooperazione territoriale europea che coinvolge i 28 Stati Membri dell'Unione Europea, più Svizzera e Norvegia, è finanziato dal FESR (fondo europeo di sviluppo regionale) con 359 Meuro, a cui si aggiunge il cofinanziamento nazionale dei singoli Stati.
  • 19. MED è il programma di cooperazione territoriale europea transnazionale che coinvolge le regioni dei 10 paesi UE che si affacciano sul mediterraneo e dei tre paesi non UE (Albania, Bosnia-Erzegovina e Montenegro). Programma MED 2014-2020 FESR 224, 3 milioni di euro (+ risorse IPA?)
  • 20. Pilastri Tematici • 1. Crescita Blu – coordinamento della Grecia e Montenegro a. Tecnologie blu b. Acquacoltura e pesca c. Servizi Marittimi • 2. Collegare la Regione AI – coordinamento dell’Italia e Serbia a. Trasporti marittimi b. Connessioni Intermodali hinterland c. Reti energia • 3. Prevenzione, protezione e miglioramento della qualità ambientale – coordinamento Slovenia e Bosnia Herzegovina a. Protezione ambiente marino biodiversità b. Inquinamento del mare c. Protezione terrestre biodiversità habitat ecosistemi • 4. Turismo sostenibile – coordinamento della Croazia ed Albania a. Gestione turistica - Diversificazione offerta e servizi turistici b. Qualità e Accreditamento c. Accessibilità Pilastri trasversali Ricerca e innovazione - Sviluppo delle PMI Capacity Building
  • 21. Fondi FESR Regione Marche 2014-20
  • 22. Asse 3 FESR Competitività dei sistemi produttivi
  • 23. Asse 4 FESR Energia sostenibile e qualità della vita
  • 24. Asse 5 FESR Clima e rischi Asse 6 FESR Tutela dell’ambiente e valorizzazione risorse
  • 25. Fondi FSE Regione Marche 2014-20
  • 27. 29 L’agricoltore multifunzionale Imprenditore agricolo CommoditiesCommodities Servizi ambientali paesaggistici Servizi ambientali paesaggistici Servizi educativi e culturali Servizi educativi e culturali Servizi sociali Servizi sociali Servizi riabilitativi/ terapeutici Servizi riabilitativi/ terapeutici Trasformazione agro-alimentare Trasformazione agro-alimentare CommercializzCommercializz Artigianato tipico Artigianato tipico Turismo, svago intrattenimento ristorazione sport Turismo, svago intrattenimento ristorazione sport Valorizzazione prevalente MERCATOMERCATO STATOSTATO PART-TIME IN ALTRI SETTORI PART-TIME IN ALTRI SETTORI Prodotti agric. di qualità Prodotti agric. di qualità Bando Regione Marche AGRINIDO DI QUALITA’
  • 28. Le 6 aree Leader delle Marche
  • 29. Progetti aree interne – Aree pilota
  • 30. La Strategia per le Aree Interne. Un ambito di sinergia tra FEASR e Fondi ESI è l’attuazione della Strategia Aree Interne. La Regione Marche partecipa alla Strategia Nazionale sulle Aree interne. Per l’attivazione della strategia sono state individuate dalla Giunta Regionale tre aree pilota sulle quali verranno realizzati altrettanti progetti, di cui uno da avviare entro il 2014 · l’Appennino basso Pesarese e Anconetano · l’entroterra della provincia di Macerata · l’entroterra della provincia di Ascoli Piceno La scelta delle aree ha tenuto conto dei criteri statistici proposti dal MISE circa i trend demografici in atto e la presenza di presidi essenziali di cittadinanza. Come previsto dall’Accordo di partenariato, le aree di interesse dei progetti riguarderanno: o tutela del territorio e comunità locali o valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile o sistemi agro-alimentari e sviluppo locale o risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile o saper fare e artigianato. Sull’ITI (Investimento Territoriali Integrati) aree interne convergeranno le risorse del FESR. Al raggiungimento degli obiettivi dei progetti pilota aree interne potranno concorrere le risorse dal Programma di Sviluppo Rurale per finanziare azioni coerenti con gli obiettivi del PSR e della politica di sviluppo rurale e che verranno attuate nell’ambito dell’approccio CLLD.
  • 31. 33
  • 32. I REQUISITI DI UNA START-UP INNOVATIVA REQUISITI OBBLIGATORI cumulativi + UNO DEI 3 REQUISITI alternativi
  • 33. Tipologie specifiche di start-up innovative 1. Start-up innovativa che sviluppa e commercializza esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico. 2. Start-up innovative le società che hanno come oggetto sociale esclusivo la promozione dell'offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali, in particolare, agendo attraverso la predisposizione di servizi rivolti alle imprese turistiche. 3. Start-up innovativa a vocazione sociale (SIAVS) possiede tutti i requisiti delle start-up innovative e opera in alcuni settori specifici che la legge italiana considera di particolare valore sociale.
  • 34. 36
  • 35. Piccola e Media Impresa Innovativa La Pmi innovativa deve essere società di capitali o coop, non deve essere quotata in borsa e deve possedere almeno DUE dei 3 requisiti: 1) spese in R&S pari almeno al 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione; 2) personale dottore di ricerca pari almeno a 1/5 della forza lavoro oppure con laurea magistrale almeno 1/3; 3) un brevetto o un software registrato alla SIAE. Start-up Innovativa La start-up innovativa deve essere società di capitali o coop costituita da meno di 60 mesi, non deve essere quotata in borsa e deve possedere almeno UNO dei 3 requisiti: 1) spese in R&S pari almeno al 15% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione; 2) personale dottore di ricerca pari almeno a 1/5 della forza lavoro oppure con laurea magistrale almeno 1/3; 3) un brevetto o un software registrato alla SIAE.
  • 36. Misura di sostegno Riferimento a L. 221/2012 Start-up innovative Incubatori Certificati PMI innovative Estensione di 12 mesi del periodo del rinvio a nuovo delle perdite art. 26, co. 1 SI NO SI Possibilità di creare diritti di voto asimmetrici art. 26, co. 2 e 3 SI NO SI Non applicabilità della disciplina sulle “società di comodo” art. 26, co. 4 SI NO SI Esenzione dei diritti camerali (imposta di bollo, diritti di segreteria e diritto annuale) art. 26, co. 8 SI SI NO Facoltà di remunerazione con strumenti finanziari emessi dalla start- up innovativa: piani di incentivazione e stock options/work for equity con esonero da imposizione fiscale art. 27 SI SI SI Accesso agevolato al credito d’imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato art. 27-bis SI SI NO Disciplina del lavoro su misura (possibilità di utilizzare contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi, massima di 36, rinnovabili senza soluzione di continuità, per un periodo massimo di 48 mesi, al termine del quale si devono trasformare in contratti a tempo indeterminato; possibilità di dinamizzare parte del salario) art. 28 SI NO NO Incentivi fiscali agli investimenti in start-up innovative da parte di persone fisiche (19-25%) e di persone giuridiche (20-27%) art. 29 D.M. 30.01.2014 SI NO SI Raccolta di capitali di rischio tramite portali online (Equity crowdfunding) art. 30, cc. 1-5 SI NO SI Accesso prioritario e semplificato al Fondo Garanzia Pmi art. 30, cc. 6 SI SI SI Sostegno ad hoc da parte dell’Agenzia ICE e Desk Italia art. 30, cc. 7 e 8 SI NO SI Esonero dalla disciplina ordinaria del fallimento (fail-fast) art. 31, cc. 1-3 SI NO NO Riepilogo misure sostegno delle start-up e PMI innovative
  • 38.
  • 39. PERCHE’ I CONTRATTI DI RETE? Favorire l’aggregazione e la collaborazione tra imprese è un obiettivo di politica economica UE (Small Business Act, 2008) e nazionale mirato a creare una cultura che non c’è. La norma assume una funzione di input alle imprese, con la quale il singolo imprenditore inizia a condividere lavoro, obiettivi e business. Con una forma di aggregazione diversa e più elastica rispetto alle attuali (Consorzi, ATI, etc.), con la quale potrà decidere il grado di aggregazione e le modalità operative in piena autonomia e mantenendo la propria specificità. Una soluzione di start up all’aggregazione che non esclude la possibilità futura di utilizzo di norme aggregative più strutturate (Società di capitali, Consorzi, ecc.)
  • 40. ESEMPI DI RETI D’IMPRESE 1/2- Turismo Rete Imprese Balneari Viareggio nasce nell'Agosto del 2011 ed offre massimi livelli di Offerta Turistico Balneare in Termini di: •Qualita' dei Servizi, •Sicurezza della Vita delle Persone, •Tutela del Territorio, •Innovazione e Organizzazione. Al momento comprende 85 stabilimenti balneari ed è suddivisa in 5 macro-aree: •Terrazza della Repubblica, •Passeggiata a Mare, •Darsena, •Lecciona (spiaggia libera) e •Torre del Lago. Gli Stabilimenti Balneari della Rete Imprese Balneari Viareggio in collaborazione con Usl 12 Versilia e il 118, hanno acquistato 41 defibrillatori cardiaci di primo soccorso ed hanno addestrato oltre 150 operatori facenti parte dello staff di salvataggio, dando vita ad un progetto sociale senza precedenti in ambito turistico. Il lavoro di ricerca per lo Sviluppo dell' Offerta al pubblico, sia in termini di Servizi rivolti al Confort, al Relax e al Divertimento sia per quelli rivolti alla Sicurezza fuori e dentro al Mare, e' continuo ed a 360 gradi.
  • 41. ESEMPI DI RETI D’IMPRESE 2/2 - Turismo
  • 42. Dal 10 giugno 2015 a bando 250 milioni di euro di contributi a fondo perduto per i contratti di sviluppo: ricerca, sviluppo e innovazione industria, agro-industria turismo, tutela ambientale
  • 43. CONTRATTI DI SVILUPPO Il Contratto di Sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane ed estere Finanzia Programmi di sviluppo nel settore industriale, turistico oppure per la tutela ambientale È rivolto alle imprese italiane ed estere Il Programma di sviluppo è composto da uno o più progetti di investimento ed eventuali progetti di ricerca sviluppo e innovazione inoltre può comprendere la realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico Richiede un investimento minimo di 20 milioni di euro (7,5 milioni nel caso di investimenti per la trasformazioni di prodotti agricoli) Si applica nelle aree previste dalla Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale e nel resto del territorio nazionale esclusivamente per gli investimenti proposti da PMI o di programmi per la tutela ambientale Prevede agevolazioni sotto forma di • contributo a fondo perduto in conto impianti • contributo a fondo perduto alla spesa • finanziamento agevolato • contributo in conto interessi
  • 45.
  • 46. Grazie per l’attenzione GIULIANO BARTOLOMEI FIDEAS SRL Borgo Cappuccini n. 3, 63073 Offida (Ap) Tel. 0736 880843 – Fax 0736 888235 Email: fideas@topnet.it www.fideas.it www.artigianato.marche.it FIDEASINFO FideasSrlOffida