Premio forum pa sanita 2019 template word isola del cuore
1. Documento di approfondimento della soluzione:
IPROGETTO “L’SOLA DEL CUORE”. AZIONE STOP ICTUS
1. Descrizione della soluzione
Con il progetto “L’ISOLA DEL CUORE”, L’Unità di Aritmologia del Fatebenefratelli -
Isola Tiberina ha previsto lo sviluppo di un processo di prevenzione di precisione
all’interno di un ecosistema di connected care in cui il cittadino-paziente è al centro di
un nuovo modello organizzativo in grado di integrare ospedale e territorio attraverso
l’uso di tecnologie di IA. Un sistema che avrà alla base anche un cambio di paradigma
rispetto alle dinamiche di spesa, sia pubblica che privata, comportando forti risparmi
a fronte di un alto livello di ottimizzazione delle risorse e di un innalzamento della
qualità dei servizi erogati.
La fase iniziale del progetto, concretizzatasi nell’evento di street e-health STOP
ICTUS, ha prodotto come risultato la partecipazione di più di 5.300 cittadini ad uno
screening per la rilevazione della fibrillazione atriale (FA) silente, la forma più grave di
aritmia, molto spesso asintomatica, che colpisce soprattutto gli over 65 anni. L’evento
ha avuto luogo il 12 e 13 ottobre e ha previsto l’utilizzo di strumenti di wearable
technology per la rilevazione del rischio ICTUS da FA fra le persone con più di 65 anni:
un evento di screening di massa gratuito (ogni test ha avuto la durata di 30 sec.) che
ha contribuito sia a coinvolgere un ampio volume di un segmento target altrimenti
difficilmente raggiungibile, sia a iniziare un processo di empowerment delle
conoscenze e delle competenze d’uso negli utenti senior con riferimento alle
tecnologie per la diagnostica di precisione, concorrendo a stimolare nuovi
comportamenti di prevenzione e di attenzione nei confronti della propria salute.
Gli sviluppi futuri delle attività dell’Unità di Aritmologia saranno orientati ad una sempre
maggiore introduzione di strumenti di IoT e machine learning. In particolare, la
weareble technology consentirà non solo di mettere a disposizione dei pazienti
strumenti in grado di essere gestiti autonomamente, ma anche di rilevare
precocemente segni di disfunzioni cardiovascolari in soggetti ancora completamente
asintomatici da parte del team di specialisti.
2. La seconda fase del progetto prevederà, infatti, la diffusione di un nuovo micro holter
non invasivo in grado di far evolvere l’esperienza clinica del paziente, non
costringendolo a frequenti visite in ospedale, ma strutturando un processo di
monitoraggio e autocontrollo da remoto per tutte le tipologie di problematiche
cardiache. Il paziente potrà acquistare il device in farmacia o presso altri punti di
distribuzione selezionati e autoposizionarlo, vivendo la propria quotidianità mentre lo
strumento è in collegamento con l’Unità di aritmologia. Si riducono così i passaggi
(anche burocratici) che gli utenti devono porre in essere e si offre un servizio
rassicurante in cui ci si sente “ascoltati cardiologicamente” a distanza. Il paziente verrà
contattato per recarsi in Ospedale solo se l’esame darà un esito positivo, con risparmio
di tempo e denaro per l’Istituzione, per gli utenti e per il SSR.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Con oltre 800 procedure di elettrofisiologia all’anno, l’Unità di Aritmologia del
Fatebenefratelli - Isola Tiberina è un centro di eccellenza tra i più all’avanguardia in
Italia nella diagnosi e cura delle aritmie. Recentemente è stata inaugurata la nuova
sala di cardiologia interventistica, uno spazio interamente rinnovato e ampliato, dotato
delle tecnologie più avanzate. Qui vengono eseguite tra le più complesse e delicate
procedure nel campo dell’elettrofisiologia, che solo pochissimi centri in Italia sono in
3. grado di effettuare per questioni di difficoltà tecnica e complessità d’intervento. Un
vero centro d’eccellenza per l’aritmologia nel cuore di Roma dove il paziente è seguito
in modo integrato dal medico specialista in scompenso, dall'ecocardiografista,
dall'aritmologo e dal servizio di counseling degli infermieri. Dal punto di vista
dell’impegno scientifico, gli elettrofisiologi dell’Unità portano avanti studi di rilievo
internazionale sull’influenza del sistema nervoso autonomo sulle aritmie e sullo
scompenso, e sulla possibile modulazione degli impulsi attraverso l'impianto di
pacemaker e defibrillatori dedicati.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Il progetto punta a prevenire i rischi connessi alle aritmie e, in particolare, alla
fibrillazione atriale (FA). Le aritmie interessano oltre mezzo milione di italiani over 65
(4 su 100) e costituiscono una delle cause più frequenti di accesso al Pronto
soccorso o di ricovero nei reparti di Cardiologia (circa il 13% degli accessi). In
particolare la FA può dar luogo a conseguenze cliniche quali scompenso cardiaco e
ictus cerebrale e la sua incidenza cresce con l’avanzare dell’età ed è in continuo
aumento: negli ultimi 20 anni, infatti, si è registrato un incremento del 66% delle
ospedalizzazioni ad essa correlate e ciò ha comportato un carico estremamente
oneroso per la sanità pubblica. La diagnosi certa di FA si ottiene con la
documentazione elettrocardiografica effettuata durante l’evento aritmico; proprio a
causa dell’esigenza che si verifichi tale contemporaneità, la diagnosi può risultare
particolarmente complessa: in circa il 30% dei casi, infatti, l’aritmia è asintomatica o
con sintomi atipici. Pertanto, per individuare un episodio di FA silente la letteratura
suggerisce la necessità di un monitoraggio ECG almeno giornaliero e rilevare per
tempo una FA silente (chiamata anche “killer silenzioso”) significa poter avviare una
terapia anticoagulante precoce nei soggetti a rischio e prevenire l’ictus. In tal senso,
l’evento STOP ICTUS, rivolto agli over 65, ha rappresentato un’occasione per
effettuare uno screening di massa alla ricerca di tale patologia, ma ha, in particolar
modo, ‘socializzato’ una fetta di popolazione, anagraficamente più distante dall’IoT,
all’uso di tecnologie avanzate per la misurazione, anche e soprattutto in remoto, del
battito cardiaco al polso. Anche attraverso la diffusione del micro holter, che avverrà
nella seconda fase del progetto, si punterà a rispondere al bisogno di monitoraggio
continuo dei pazienti per la rilevazione e il controllo delle anomalie del battito,
consentendo di accedere al servizio senza recarsi necessariamente in ospedale, ma
potendo acquistare il device – già integrato del servizio di monitoraggio da parte
dell’Unità di aritmologia dell’Ospedale – in farmacie, banche o uffici postali. Sotto il
profilo dell’impatto socioeconomico, il progetto è in grado così di soddisfare il bisogno
4. di accesso ai servizi di diagnostica in modo più efficace, veloce e con meno sprechi,
sia per il paziente che per il Servizio Sanitario.
4. Descrizione dei destinatari della misura
Il progetto ISOLA DEL CUORE, nella sua interezza, punta all’introduzione di nuove
pratiche per la salute connesse all’IoT fra i diversi segmenti della popolazione
interessati da problemi di aritmie cardiache. La fibrillazione atriale è l’aritmia più
frequente con una prevalenza nella popolazione generale dello 0,5-1%. La prevalenza
è relativamente bassa tra i giovani, ma aumenta con l’avanzare dell’età: 4.8% tra i 70
e 79 anni, 8.8% tra 80 e 89 anni. È possibile stimare che il numero dei pazienti affetti
da fibrillazione atriale in Italia sia di circa 610.000 (dati Istituto Superiore di Sanità).
Sia l’evento STOP ICTUS che l’introduzione del micro holter puntano ad intercettare
irregolarità del battito, in particolare FA, su pazienti in cui l’aritmia è asintomatica. Nello
specifico, per l’evento STOP ICTUS, i destinatari sono stati gli over 65 in cui si stima
di trovare una positività nel 6/8%.
5. Descrizione della tecnologia adottata
La fase del progetto già sviluppata – STOP ICTUS – ha previsto l’utilizzo dell’Apple
Watch Series 4 con l’app ECG (approvata da FDA, dotata della marcatura CE e dal
Ministero della Salute), in grado di generare un elettrocardiogramma a singola
derivazione. È stata inoltre sviluppata un app dedicata per la prenotazione dello
screening. Particolare attenzione è stata posta al trattamento dei dati personali, in
accordo con la normativa sulla tutela della privacy: nella fase di registrazione
all’evento attraverso l’app, tramite il rilascio di un QR Code, è stato possibile salvare i
tracciati in modalità pseudo anonimizzata. La combinazione dei tracciati e dei dati
degli utenti è stata successivamente inviata a server protetti i cui dati sono stati resi
accessibili esclusivamente al personale medico incaricato di generare i referti che
saranno disponibili sulla piattaforma online del Fatebenefratelli o agli sportelli adibiti
alla consegna. Nella seconda fase del progetto verrà invece introdotta la tecnologia di
un micro holter autoposizionabile che, rispetto ad altri strumenti di telecardiologia
attualmente disponibili sul mercato, sarà in grado di ampliare il campo di azione e le
possibilità di diagnosi in quanto è il primo device “ECG Patch” al mondo in grado di
rilevare da remoto il battito cardiaco con 12 derivazioni come gli ECG tradizionali
eseguiti in ambulatorio. L’ECG Patch potrà migliorare la customer experience rispetto
agli altri device attualmente disponibili, grazie alle sue dimensioni molto ridotte,
all’estrema facilità d’uso e all’elevato grado di connettività.
5. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
In Italia, il costo sociale dell’ictus cerebrale ischemico da FA si aggira intorno ai 12k di
spese sanitarie annuali, e di 20k di spese a carico della famiglia se il paziente
necessita di assistenza. Un “abbonamento” annuale per l’erogazione di un servizio di
monitoraggio continuativo, che è il servizio chiave nell’ambito della prevenzione del
rischio ictus, è, invece, di circa 300/400€. All’ovvio risparmio economico si unisce un
servizio che dà al paziente la tranquillità di sentirsi costantemente “controllato” da un
Centro di eccellenza all’avanguardia, con un enorme vantaggio per la sua salute fisica
e psicologica. Sotto il profilo del risparmio economico, la possibilità di rendere diffuse
le tecnologie per la prevenzione di precisione, insieme al consolidamento di un
sistema di connected care che preveda l’integrazione nei processi, a vari livelli, di
questi device, significa dunque minori costi per il SSN e per le famiglie. Ovviamente,
il risparmio è anche in termini di time budget, sia per i pazienti che peri i sanitari.
7. Tempi di progetto
La prima fase del progetto, quella implementata attraverso l’evento STOP ICTUS, è
iniziata con le giornate di screening del 12-13 ottobre e avrà termine con l’invio dei
referti a tutte le persone che hanno eseguito il test entro il 15 di novembre.
La seconda fase avrà inizio a marzo 2020, con il lancio del nuovo micro-holter e dei
servizi ad esso connessi.