2. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// GLI EFFETTI DI SENSO
*
LA DISPOSIZIONE SPAZIALE DEGLI ELEMENTI NON HA SOLO
UNA FUNZIONE EVOCATIVA, PUÒ GENERARE EFFETTI DI SENSO
BEN DEFINITI E PUÒ DENOTARE SIGNIFICATI PRECISI. LO SPAZIO
PUÒ ESSERE SIGNIFICATIVO QUANTO UNA PAROLA.
LE RELAZIONI SPAZIALI TRA ELEMENTI POSSONO SERVIRE PER
“SCRIVERE” CON GRANDE ECONOMIA QUELLO CHE ALTRIMENTI
RICHIEDEREBBE COMPLICATI GIRI DI PAROLE (E VICEVERSA).
/// Alessandro Tartaglia /// www.ff3300.com
3. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// LA SCRITTURA
*
LA SCRITTURA È ORGANIZZATA IN TESTI CHE, PIÙ CHE
“LEGGERSI” NEL SENSO TRADIZIONALE DEL TERMINE,
SI CONSULTANO, SI ESPLORANO.
LA DISPOSIZIONE SPAZIALE, O MEGLIO, LE RELAZIONI
SPAZIALI TRA LE COMPONENTI, FANNO PARTE INTEGRANTE
DELLA SINTASSI VISIVA DI QUESTI TESTI.
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4. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// FUNZIONE EVOCATIVA
*
IL TESTO È COMPOSTO DA UNA SERIE DI ELEMENTI
COLLEGATI TRA LORO DA UNA RELAZIONE SPAZIALE,
CHE IL PIÙ DELLE VOLTE È FUNZIONALE E STRETTAMENTE
CORRELATA ALLA COMPRENSIONE, MA PUÒ ESSERE
CONTEMPORANEAMENTE ANCHE EVOCATIVA.
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5. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// UTILIZZO DELLA SCRITTURA
/// POSSIBILI EVOLUZIONI NON LINEARI
*
/// DIFFERENZE TRA DESIGNER E SCRITTORI
IL PRESUPPOSTO DI PARTENZA È CHE, SEBBENE
LA SCRITTURA SIA IL COMUNE DENOMINATORE
DI ENTRAMBI GLI AMBITI, ESSA VIENE UTILIZZATA
DIVERSAMENTE:
L’utilizzo della scrittura nella letteratura, fatta eccezione per alcuni casi,
è prevalentemente lineare, e segue le regole della grammatica e della sintassi.
Per un graphic designer la scrittura è la configurazione spaziale degli elementi.
La grafica è fatta tanto dalle immagini quanto dal testo, e questi non sono da
considerarsi come due elementi dicotomici.
/// Alessandro Tartaglia /// www.ff3300.com
6. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// SINSEMIE - LUCIANO PERONDI
*
SINSEMIE
(alcune considerazioni fatte sulla base del materiale
fornito da PROGETTO EXP e MOLOTRO)
/// Alessandro Tartaglia /// www.ff3300.com
7. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// SINSEMIE - LUCIANO PERONDI
/// IL SIGNIFICATO DI ENTASSI
*
Entassi viene dal greco
en-taxis = en “dentro”, tattein “ordinare”
ovvero “ordinare all’interno” (di qualcosa, che è una struttura spaziale),
“integrazione”, messa a sistema, coordinazione, messa in relazione
di elementi notazionali senza un rigido modello sequenziale di lettura
o di consultazione.
Si ritiene che sia riduttivo perché è stato usato da Pascal Valant per indicare
l’organizzazione interna di un segno quando esso sia scomponibile in unità
semantiche, quindi all’interno della singola unità, quindi valido unicamente per
indicare quello che in questo lavoro abbiamo chiamato “sintassi spaziale” delle
microunità.
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8. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// SINSEMIE - LUCIANO PERONDI
/// IL SIGNIFICATO DI SINSEMIA
*
Sinsemia viene dal greco, mantiene il prefisso
sin- di sintassi, e il suffisso -semía, dal greco sìmía,
derivato di sêma “segno”.
Sinsemìa starebbe a indicare il modo in cui i segni stanno assieme (nello spazio)
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9. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// SINSEMIE - LUCIANO PERONDI
/// MICRO E MACRO
*
MICRO & MACRO UNITÀ
>> una prima articolazione è quella delle microunità:
ossia delle “unità minime di significato”, i corrispondenti
delle “parole”.
>> se si considerano artefatti grafici relativamente
complessi, si può osservare, oltre alle unità minime,
almeno un secondo livello di unità: macrounità costituite
da unità più elementari.
I SISTEMI SINTATTICO-SPAZIALI SONO COSTITUITI DA UNA SERIE DI INSIEMI
DI UNITÀ MINIME CHE SI AGGREGANO IN UNITÀ SEMPRE PIÙ COMPLESSE.
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10. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// SINSEMIE - LUCIANO PERONDI
/// STRUTTURE E PROCEDURE
*
STRUTTURE & PROCEDURE
>> una struttura è qualcosa di definito, progettato, rigido,
immobile, definitivo. chiudendo gli occhi potremmo
immaginarla come un qualcosa dalla forma cristallina.
>> una procedura è l’insieme di istruzioni che generano
un risultato, essa può essere variabile, prevedere la
possibilità di bivi, alternative, ed essere elaborata
dinamicamente. possiamo associarla all’immagine della
fiamma, sempre uguale ma sempre diversa, in continuo
movimento, l’emblema della variabilità.
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11. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// LE LOGICHE GENERATIVE
/// OULIPO
*
LOGICHE GENERATIVE
ALCUNE PAROLE SULL’OULIPÒ
L’Oulipo era un gruppo di ricerca linguistico-letterario costituitosi in Francia nella
seconda metà del XX secolo, ed annoverava tra i propri membri gente del calibro di
R.Quenau e Calvino. Le sperimentazioni del gruppo si muovevano attorno all’oggetto
libro in tutte le direzioni, dalla forma del libro, alla morfologia della scrittura, ed anche a
sperimentazioni più spiccatamente linguistiche e metodologiche.
Una delle principali innovazioni del gruppo fu quella di creare delle opere letterarie
attraverso dei procedimenti prestabiliti, analogamente a quanto avviene oggi con i
software. Pensiamo ad esempio al “Castello dei destini incrociati” di Calvino, piuttosto
che a Esercizi di stile di Quenau.
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12. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// LE VARIABILI VISIVE
*
VARIABILI VISIVE
- Colore
- Percentuale di nero (peso)
- Posizione (x,y,z)
- Orientamento (direzione)
- Forma (lo shape)
- Texture
- Dimensioni
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13. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// FILOSOFIA DELLA COMPOSIZIONE
/// IL CONCETTO DI CLIMAX
*
FILOSOFIA DELLA COMPOSIZIONE
di E.A Poe rappresenta uno strumento fondamentale per la progettazione,
in quest’opera vengono analizzati gli espedienti narrativi, sintattici,
grammaticali, morfologici, di cui uno scrittore (o un progettista) può avvalersi
per generare effetti di significato.
Dalla lettura di questa opera emerge l’importanza del Climax, e la sua centralità
nell’iter progettuale progettazione.
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14. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
*
Effetti di senso
“Le città invisibili”
Tesi di ricerca
/// Alessandro Tartaglia /// www.ff3300.com
15. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
*
ANALOGIA KEYWORDS
l’analogia rappresenta leggere>guardare
il momento critico del Oulipò, modelli geometrici
iter progettuale. Progettazione di sistemi
QUESTA TESI STUDIA Ogni concetto, a livello Macrounità
potenziale, può essere Microunità
GLI EFFETTI DI SENSO: tradotto graficamente,
mediante l’utilizzo delle
Variabili visive
LA STRUTTURA DELL’OPERA, analogie visive.
LE FIGURE RETORICHE,
LE LOGICHE GENERATIVE
APPLICATI ALLA GRAFICA.
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16. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
FASE 4
FASE 3
FASE 2
FASE 1
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17. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
*
SISTEMI E STRUTTURE
“Le logiche generative dell’opera”
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18. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
KUBLAI: “QUAL È LA PIETRA CHE SOSTIENE IL PONTE?”
MARCO: “IL PONTE NON È SOSTENUTO DA QUESTA O QUELLA PIETRA,
MA DALLA LINEA DELL’ARCO CHE ESSE FORMANO”
KUBLAI: “PERCHÉ MI PARLI DELLE PIETRE? É SOLO DELL’ARCO CHE M’IMPORTA”
MARCO: “SENZA PIETRE NON C’È ARCO”
CALVINO 1972, LE CITTÀ INVISIBILI.
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19. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
ANALISI STRUTTURALE DELL’OPERA
ESTRAPOLAZIONE DELLE LOGICHE GENERATIVE (MACROUNITÀ)
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26. PAROLE CHIAVE
CLARICE clarice, città gloriosa, ha una storia travagliata. piú volte decadde e rifiorí, sempre
tenendo la prima clarice come modello ineguagliabile d’ogni splendore, al cui confronto
lo stato presente della città non manca di suscitare nuovi sospiri a ogni volgere
Modularità
Intercambiabilità
di stelle. nei secoli di degradazione, la città, svuotata dalle pestilenze, abbassata
di statura dai crolli di travature e cornicioni e dagli smottamenti di terriccio, arrugginita
e intasata per incuria o vacanza degli addetti alla manutenzione,
Pezzi che cambiano
si ripopolava lentamente al riemergere da scantinati e tane d’orde di sopravvissuti che
come topi brulicavano mossi dalla smania di rovistare e rodere, e pure di racimolare
e raffazzonare, come uccelli che nidificano. s’attaccavano a tutto quel che poteva
essere tolto di dov’era e messo in un altro posto per servire a un altro uso: i tendaggi
posizione e funzione.
di broccato finivano a fare da lenzuola; nelle urne cinerarie di marmo piantavano
il basilico; le griglie in ferro battuto sradicate dalle finestre dei ginecei servivano ad
arrostire carne di gatto su fuochi di legna intarsiata. messa su coi pezzi scompagnati
della clarice inservibile, prendeva forma una clarice della sopravvivenza, tutta tuguri
e catapecchie, rigagnoli infetti, gabbie di conigli. eppure, dell’antico splendore
di clarice non s’era perso quasi nulla, era tutto lí, disposto solamente in un ordine
diverso ma appropriato alle esigenze degli abitanti non meno di prima. ai tempi
d’indigenza succedevano epoche piú giulive: una clarice farfalla suntuosa sgusciava
dalla clarice crisalide pezzente; la nuova abbondanza faceva traboccare la città di
materiali edifici oggetti nuovi; affluiva nuova gente di fuori; niente e nessuno aveva piú
a che vedere con la clarice o le clarici di prima; e piú la nuova città s’insediava
trionfalmente nel luogo e nel nome della prima clarice, piú s’accorgeva d’allontanarsi
CONCEPT
da quella, di distruggerla non meno rapidamente dei topi e della muffa: nonostante
l’orgoglio del nuovo fasto, in fondo al cuore si sentiva estranea, incongrua, usurpatrice.
ecco allora i frantumi del primo splendore che si erano salvati adattandosi a bisogne
piú oscure venivano nuovamente spostati, eccoli custoditi sotto campane di vetro,
chiusi in bacheche, posati su cuscini di velluto, e non piú perché potevano servire Le lettere vengono scomposte in pezzi
e alcuni di questi si spostano, ruotano,
ancora a qualcosa ma perché attraverso di loro si sarebbe voluto ricomporre una città
di cui nessuno sapeva piú nulla. altri deterioramenti, altri rigogli si susseguirono
a clarice. le popolazioni e le costumanze cambiarono piú volte; restano il nome,
l’ubicazione, e gli oggetti piú difficili da rompere. ogni nuova clarice, compatta come si scambiano.
un corpo vivente coi suoi odori e il suo respiro, sfoggia come un monile quel che resta
delle antiche clarici frammentarie e morte. non si sa quando i capitelli corinzi siano
stati in cima alle loro colonne: solo si ricorda d’uno d’essi che per molti anni
in un pollaio sostenne la cesta dove le galline facevano le uova, e di lí passò al museo
dei capitelli, in fila con gli altri esemplari della collezione. l’ordine di successione delle
ere s’è perso; che ci sia stata una prima clarice è credenza diffusa, ma non ci sono
prove che lo dimostrino; i capitelli potrebbero essere stati prima nei pollai che nei
templi, le urne di marmo essere state seminate prima a basilico che a ossa di defunti.
di sicuro si sa solo questo: un certo numero d’oggetti si sposta in un certo spazio,
ora sommerso da una quantità d’oggetti nuovi, ora consumandosi senza ricambio;
la regola è mescolarli ogni volta e riprovare a metterli insieme. forse clarice è sempre
stata solo un tramestio di carabattole sbrecciate, male assortite, fuori uso.
27. INPUT INIZIALE FIGURE RETORICHE ANALOGIA VISIVA OBIETTIVI
Di sicuro si sa solo questo: un certo Le lettere sono le parti che Gli edifici diventano le lettere, e Comunicare che tutto in questa
numero d’oggetti si sposta in un compongono la città, e a loro volta queste, come gli edifici, sono fatte città è costruito riciclando pezzi di
certo spazio, ora sommerso da sono il risultato della combinazioni di pezzi scambiati, modificati, cose preesistenti.
una quantità d’oggetti nuovi, ora di unità più piccole. ricicliati.
consumandosi senza ricambio;
la regola è mescolarli ogni volta e
riprovare a metterli insieme. forse
clarice è sempre stata solo un
tramestio di carabattole sbrecciate,
male assortite, fuori uso.
28. trionfalmente nel luogo e nel nome della prima clarice, piú s’accorg
INTERVENTO
Le lettere vengono scomposte in
da quella, di distruggerla non meno rapidamente dei topi e della mu
pezzi e alcuni di questi si spostano, l’orgoglio del nuovo fasto, in fondo al cuore si sentiva estranea, inco
ruotano, si scambiano.
ecco allora i frantumi del primo splendore che si erano salvati adatt
piú oscure venivano nuovamente spostati, eccoli custoditi sotto cam
chiusi in bacheche, posati su cuscini di velluto, e non piú perché po
ancora a qualcosa ma perché attraverso di loro si sarebbe voluto ri
di cui nessuno sapeva piú nulla. altri deterioramenti, altri rigogli si s
a clarice. le popolazioni e le costumanze cambiarono piú volte; rest
l’ubicazione, e gli oggetti piú difficili da rompere. ogni nuova clarice
un corpo vivente coi suoi odori e il suo respiro, sfoggia come un mo
delle antiche clarici frammentarie e morte. non si sa quando i capite
stati in cima alle loro colonne: solo si ricorda d’uno d’essi che per m
in un pollaio sostenne la cesta dove le galline facevano le uova, e di
dei capitelli, in fila con gli altri esemplari della collezione. l’ordine di
ere s’è perso; che ci sia stata una prima clarice è credenza diffusa, m
prove che lo dimostrino; i capitelli potrebbero essere stati prima ne
29. NELLE CITTÀ INVISIBILI NON SI TROVANO CITTÀ RICONOSCIBILI.
CALVINO 1972, LE CITTÀ INVISIBILI.
40. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
/// PROCESSING EXPERIMENTS
*
Effetti di senso
“Le città invisibili”
Processig experiments
/// Alessandro Tartaglia /// www.ff3300.com
41. SUCCESSIVAMENTE A QUESTA FASE, SONO STATE CREATE
DELLE APPLICAZIONI INTERATTIVE, CHE SFRUTTANDO INPUT
VIDEO, RESTITUISCONO DEI VIDEO TIPOGRAFICI INTERATTIVI.
QUESTO VIENE OTTENUTO ATTRAVERSO UN CODICE
APPOSITAMENTE CREATO, IN PROCESSING*.
*processing è un linguaggio di programmazione
opensource orientato alla creazioni di applicazioni interattive.
42. VALDRADA PAROLE CHIAVE
Città doppia
Riflessione nell’acuqa
Riflessione che vibra,
variabile, incostante,
impefetta
CONCEPT
Le lettere sono state spezzate,
ed alcune anche specchiate.
Inoltre ho alterato la spaziatura,
così da avere del bianco nella
composizione che si muova,
e sia variabile. L’effetto è di un testo
che si riflette in uno specchio d’acqua,
ma è un tutt’uno con esso.
43. INPUT INIZIALE FIGURE RETORICHE ANALOGIA VISIVA OBIETTIVI
Cosí il viaggiatore vede arrivando Metafora Le due città convivono, Rendere il concetto del doppio,
due città: una diritta sopra il lago “il viaggiatore vede, arrivando, la specularità è imperfetta, della simmetria imperfetta
e una riflessa capovolta. due città” perché lo specchio d’acqua e vibrante.
si muove, e muovendosi
Gli abitanti di Valdrada sanno si deforma, vibra.
che tutti i loro atti sono insieme
quell’atto e la sua immagine
speculare.
Lo specchio ora accresce
il valore alle cose, ora lo nega.
Le due città gemelle non
sono uguali, perché nulla
di ciò che esiste o avviene
a Valdrada è simmetrico
44. INTERVENTO
Le lettere sono state troncate
verticalmente, alcune anche
specchiate, e la spaziatura
è stata corretta in modo da
lasciare dei vuoti.
Questo fornisce al fruitore
la sensazione di stare davanti
ad uno specchio d’acqua
sul quale la luce si muove
in maniera imprevedibile.
50. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
/// PROCESSING EXPERIMENTS
*
DESIGNING THE CODE
/// Alessandro Tartaglia /// www.ff3300.com
51. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
/// PROCESSING EXPERIMENTS
import processing.opengl.*; for (int i = 0; i < 256; i++) {
import processing.video.*; int index = int(map(i, 0, 256, 0, letterOrder.length()));
letters[i] = letterOrder.charAt(index);
Capture video; }
boolean cheatScreen;
chars = new char[count];
String letterOrder =
” .,:,-_” + bright = new float[count];
“ABCDEFGHILMNOPQRSTUVZWKJXY”; for (int i = 0; i < count; i++) {
char[] letters;
bright[i] = 128;
float[] bright; }
char[] chars; }
PFont font; public void captureEvent(Capture c) {
float fontSize = 1.5; c.read();
}
public void setup() {
size(screen.width, screen.height, OPENGL); void draw() {
video = new Capture(this, 80, 60, 15); background(255, 255, 255);
int count = video.width * video.height; pushMatrix();
font = createFont(”aaa”, 32); float hgap = width / float(video.width);
float vgap = height / float(video.height);
letters = new char[256]; /// Alessandro Tartaglia /// www.ff3300.com
52. /// le geometrie nascoste /// un percorso tra grafica e letteratura /// EFFETTI DI SENSO
/// PROCESSING EXPERIMENTS
scale(max(hgap, vgap) * fontSize); index++;
textFont(font, fontSize);
translate(1.0 / fontSize, 0);
int index = 0; }
for (int y = 1; y < video.height; y++) { popMatrix();
}
translate(0, 1.0 / fontSize); popMatrix();
pushMatrix(); if (cheatScreen) {
for (int x = 0; x < video.width; x++) {
int pixelColor = video.pixels[index]; set(0, height - video.height, video);
}
int r = (pixelColor >> 16) & 0xff; }
int g = (pixelColor >> 8) & 0xff;
int b = pixelColor & 0xff; public void keyPressed() {
switch (key) {
int pixelBright = max(r, g, b); case ‘g’: saveFrame(); break;
case ‘c’: cheatScreen = !cheatScreen; break;
float diff = pixelBright - bright[index]; case ‘f’: fontSize *= 1.1; break;
bright[index] += diff * 0.1; case ‘F’: fontSize *= 0.9; break;
}
fill(0); }
int num = int(bright[index]);
text(letters[num], 0, 0);
/// Alessandro Tartaglia /// www.ff3300.com