3. . . .TUTTO INIZIO’ A SETTEMBRE QUANDO ABBIAMO SCELTO IL TEMA DELLO STAGE
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10. … non c’è quindi nessuna attività di coloro che amministrano la città che sia della donna in quanto donna, né dell’uomo in quanto uomo, ma le nature sono disseminate in ambedue gli animali e di tutte le attività partecipa la donna secondo natura, e di tutte del pari l’uomo. Platone, V Libro della Repubblica, 455d
11. Liberare la donna significa rifiutare di chiuderla nei rapporti che ha con l’uomo, ma non negare tali rapporti; se essa si pone per sè continuerà ad esistere anche per lui: riconoscendosi reciprocamente come soggetto ognuno tuttavia rimarrà per l’altro un altro; (…) quando sarà abolita la schiavitù di una metà dell’umanità e tutto il sistema dell’ipocrisia implicatovi, allora la “sezione” dell’umanità rivelerà il suo autentico significato e la coppia umana troverà la sua vera forma. S.De Beauvoir, Il secondo sesso
12. SOLO FISICA E SESSUALE? LA VIOLENZA E’ ANCHE PSICOLOGICA ED ECONOMICA NO
13. VIOLENZA FISICA Qualsiasi tentativo o atto volto a far male o a spaventare qualcuno, comprende ogni atto fisico finalizzato a creare un vero e proprio clima di terrore ( esempio: picchiare con o senza l’uso di oggetti, strattonare, tirare i capelli, tentativi di strangolamento, dare calci o schiaffi, ustioni)
14. VIOLENZA PSICOLOGICA Include una serie di atteggiamenti e comportamenti che si insinuano nella relazione in maniera graduale al punto che la donna non riesce più a vedere quanto siano dannosi e minino la sua identità ( esempio: controllo dei comportamenti, sul come vestire, svalutazioni, umiliazioni, insulti, ricatti, controllo delle relazioni con gli altri).
15. VIOLENZA ECONOMICA Include comportamenti che impediscono o concorrono a fare in modo che la donna sia costretta in una situazione di dipendenza delle risorse economiche ( esempio: sottrarre lo stipendio, vietare l’uso dell’automobile o il conseguimento della patente, limitare l’accesso alle finanze familiari, impedire alla donna di trovare lavoro fuori casa oppure obbligarla a lasciare il lavoro).
16. VIOLENZA SESSUALE Imposizione della vittima ad avere rapporti sessuali non desiderati, attraverso l’uso della forza, minacce, ricatti ( esempio: mettere in ridicolo i comportamenti sessuali della vittima, stupro, tentativo di stupro, rapporti sessuali non voluti, visione forzata di materiale pornografico, attività sessuali umilianti e dolorose).
17. LE MOLESTIE VERBALI Commenti pesanti sul corpo della donna, battute a sfondo sessuale, telefonate oscene LE MOLESTIE FISICHE Palpeggiamenti, carezze e baci non graditi dalla donna
18. SENZA DIMENTICARE . . . LO STALKING Comportamento persecutorio da parte dell’ex compagno nei confronti delle donne in seguito alla rottura della relazione
19. La violenza sessuale era un reato contro la morale e il buon costume e si distingueva in Congiunzione carnale ART: 519 c.p. Pena: da 3 a 10 anni di restrizione di libertà personale Atti di libidine ART: 521 c.p. Pena: veniva punito chi compiva l’atto su un soggetto passivo Questa distinzione imponeva al giudice accertamenti minuziosi sulle modalità dell’atto.
20. • LEGGE n ° 66 del 1996 unifica le due ipotesi di reato nel reato di violenza sessuale (reati contro la persona)rientrandovi “tutti gli atti aventi significato erotico e gli atti sessuali che possono qualificarsi come: -violenti -abusivi -fraudolenti • LEGGE n°154 del 2001 “ misure contro la violenza nelle relazioni familiari” • LEGGE REGIONALE n°7 del 21/03/07 “ Norme per le politiche di genere e servizi di conciliazione vita-lavoro in puglia”
27. Perché la violenza domestica è trasversale e non si verifica solo in determinati contesti familiari, economici e sociali
28. Tanti sono i fattori che non permettono alla donna di denunciare la violenza e di interrompere la relazione violenta: -paura di perdere i figli -difficoltà economiche -isolamento -disapprovazione da parte della famiglia -biasimo sociale
29. Gli uomini violenti tendono ad umiliare le donne, a farle sentire inadeguate e ad attribuire loro le cause della violenza. La violenza non è mai giustificata Perché esistono alcoolisti e drogati che non commettono violenza sulle donne così come esistono uomini violenti che non assumono droghe e altro
30. Perché ogni tipo violenza incide sull’equilibrio psico-fisico della donna Perché l’atto di violenza è quasi sempre un atto premeditato perché risponde alla necessità di controllo sulla donna (picchiare è una strategia per migliorare il comportamento della donna)
31. PROGETTO “RETE ANTIVIOLENZA TRA LE CITTA’ URBAN D’ITALIA” Mira a favorire l’emersione di domande di aiuto mediante due aree operative: • l’attivazione di un servizio di accoglienza telefonica (1522) • la creazione in progress di una rete nazionale antiviolenza
32. DATI STATISTICI • la violenza domestica è la prima causa di morte per le donne dai 16 ai 60 anni. • sono 6 milioni 743 mila le donne che nel corso della vita sono state vittime di violenza fisica o sessuale. • c’è un omicidio in famiglia ogni 2 giorni, in 7 casi su 10 la vittima è una donna. • la maggior parte di queste violenze arrivano dal partner( come il 69,7% degli stupri) o dall’ambito familiare • solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto • oltre il 90% delle violenze non è mai stata denunciata. • solo il 18,2% delle donne è consapevole che quello che ha subito è un reato, mentre il 44% lo giudica semplicemente “qualcosa di sbagliato” e ben il 36% solo “qualcosa che è accaduto”.
46. LA VIOLENZA DI GENERE: • e’ un fenomeno trasversale e universale • e’ un fenomeno di rilevanza pubblica • e’ una manifestazione di disuguaglianza tra uomini e donne, che ha nelle relazioni di coppia la sua massima espressione Si basa sull’ assegnazione di ruoli in funzioni del sesso definiti da stereotipi che pongono le donne in una situazioni di inferiorità e di sottomissione rispetto agli uomini • è un fenomeno difficile da percepire, riconoscere valutare ed allontanare
54. Daddiego Chiara De Filippis Antonella De Marzo Rosa Di Maso Elisabetta Ferrante Rosaria Hamed Adib Poor Leyla
55. Leccese Laura Mangiullo Sabrina Maselli Anna Mercadante Antonietta Morisco Francesca Palazzo Giulia Picca Claudio
56. Quaranta Dalila Sassanelli Barbara Stefanachi Lucia Stella Selene Viesti Gilda Zonno Caterina Zotti Sara
57. SI RINGRAZIA Il centro anti-violenza “ Desirèe”di Bari , la regista Elena Fedeli , tutti gli esperti esterni , tutto il corpo docente della classe IV B e il dirigente scolastico prof. A. Greco
58. E . . . SOPRATTUTTO LA NOSTRA PROFESSORESSA SALDARELLI