Community Days 2012
Milano - 16/02/2012 / 17/02/2012
Sessione
ITPRO04 - Tecnologie di Desktop Virtualization Microsoft : RDS, APP-V, MED-V, USV e VDI
Fabrizio Volpe
3. Agenda
• Cosa è la Desktop Virtualization?
• User State Virtualization
• MED-V 2.0
• Microsoft Application Virtualization (App-V)
• Remote Desktop Services
• Virtual Desktops
4. Cosa è la Desktop Virtualization?
Management
Data &
• Windows Folder Redirection
User Settings • Windows Offline Files
• Windows Roaming User Profiles
• Microsoft Application Virtualization
Applications
• RemoteApp
Operating
• Microsoft Virtual Desktop Infrastructure Suites
System • Microsoft Remote Desktop Services Session
Virtualization
• Microsoft Enterprise Desktop Virtualization
5. Se ho necessità di : Inizio con :
Assicurarmi che gli utenti ricevano settaggi e dati ovunque Us-V
Eliminare conflitti fra diverse versioni degli applicativi App-V
Velocizzare la migrazione a Windows 7 lasciando accesso
MED-V
trasparente agli applicativi Windows XP, incluso I.E. 6
Rendere disponibili su qualsiasi periferica le applicazioni e
RemoteApp
l’esperienza d’uso di Windows
Centralizzazione dei desktop con limitate possibilità di Session
personalizzazione Virtualization
Concentrazione dei desktop, come gestione e dati, lasciando Virtual Desktop
un alto livello di personalizzazione Infrastructure
App-V and USV can be applied across all scenarios, start here first!
6. User State Virtualization
Permette di salvare le informazioni del profilo
Windows su una share di rete da cui tali dati
vengono scaricati in fase di logon
Configurata con Group Policy per ridirigere
cartelle del profilo su una share di rete
Windows 7 (Professional, Enterprise ed
Ultimate), permettono agli utenti di lavorare
con le loro cartelle redirette e con contenuti di
rete anche quando offline
7. US-V in Windows 7 : Roaming User Profiles
Con questa policy
Entrambe le opzioni hanno
E’ possibile sincronizzare impostata è possibile
un offset randomico di
NTUSER.DAT (ovvero la stabilire un intervallo di (In precedenza la
un’ora, per evitare che tutte
parte “user” del registro di tempo o uno specifico sincronizzazione era legata
le macchine eseguano
sistema) in base a delle orario del giorno per al log off)
l’operazione
Group Policy scatenare la
contemporaneamente.
sincronizzazione
9. US-V in Windows 7 : Folder Redirection
Con la redirezione dei
folder per Windows 7
abbiamo tredici cartelle
per le quali possiamo fare
redirect, contro le cinque
che erano disponibili per
XP
10. Fast User Logon Windows 7
Offline Files sincronizza i files e le
In caso di rete lenta Offline Files cartelle nuovi o modificati dal
gira le richieste dell’utente per computer locale al server quando
cartelle di rete sulla cache locale la rete è disponibile (in
del computer. background se la connessione è
lenta)
Windows 7 ottimizza il processo
Al primo log on tutti I files e le di cui sopra, permettendo
cartelle vengono spostati alla all’utente di fare logon appena I
cache locale e da li sulle cartelle files sono stati spostati nella
redirette. cache di Offline files (la sincronia
procede in background)
11. Infrastructure Planning and Design
guide for User State Virtualization
1) Assess user data requirements
2) Assess user settings requirements
3) Compatibility considerations
4) Different usage scenarios considerations
5) Infrastructure and manageability
requirements
12. Microsoft Desktop Optimization Pack
• Microsoft Desktop Optimization Pack
– MED-V = Microsoft Enterprise Desktop Virtualization
– App-V = Microsoft Application Virtualization
13. MED-V 2.0
MED-V MED-V Existing Management
Windows XP VHD Workspace Packager Workspace Package Infrastructure
MED-V Workspace Legacy Applications
Host
ESD Agent IE 8+ ESD Agent IE 6
Redirection
MED-V Legacy RDP MED-V Guest
Legacy Apps
Host Agent Published Apps Agent
Windows Virtual PC Diff Disk
(MED-V Workspace) Guest – Windows XP SP3
Parent
14. MED-V 2.0 Workflow
Un amministratore crea
una immagine di Windows
XP macchina virtuale
con Windows Virtual PC
Installa tutte le applicazioni e gli
applicativi/agenti per la gestione e
sicurezza, poi sigilla la macchina
virtuale con Sysprep
15. MED-V 2.0 Workflow
L'amministratore costruisce una installazione
workspace di MED-V utilizzando
MED Workspace Packager e il VHD della
MED-V
macchina virtuale sigillata
Windows XP MED-V
VHD Workspace Package
18. Feature Windows XP MED-V v1
Mode MED-V v2
Seamless Application Compatibility Environment
Seamless access to documents and data files
Support for USB devices – including Smart Cards
Automatic application publishing
Deploy your custom Windows XP image
Integrates with System Center or third party systems
Seamless redirection of URLs to Internet Explorer 6/7
Shared environment support
Wake-to-patch the virtual environment
Automated first-time setup
Easy-to-use packaging and configuration wizard
WMI monitoring interface
Automatically synchronize host network printers
MED-V is the enterprise-class OS compatibility solution
19. Microsoft Application Virtualization (App-V)
• Utilizzo di applicativi
senza installazione locale Office
2003 e
Office
• Elimina il problema della 2007 in
convivenza fra due simultanea
versioni diverse dello
stesso applicativo
• Le icone delle applicazioni
virtualizzate sono sul
desktop e il modo di
lavorare dell’utente non
cambia
20. Componenti di App-V
App-V Streaming Server - effettua
App-V Sequencer - produce il
App-V Management Server - App-V Management System - App- lo streaming dei packages per clients App-V Client - È installato sul
packege applicativo costituito da
Distribuisce “in demand” I package V Management Console and the con una connessione scadente al sistema operativo dell’utente finale e
quanto segue
app-v App-V Management Service Management Server. comunica con il server di gestione
XML Manifest of the Sequence un MSI può essere incluso per offline
Open Software Description (.osd) Sequenced Application File (.sft) Icon File (.ico)
Project (.sprj) deployments.
21. App-V Sequencing
Stessi passaggi di una installazione standard
Ad alto livello :
Copia l’installer dell’applicativo sul sequencer
Avvia il sequencer
Avvia il Monitoring
Installa l’applicazione
Test applicazione
Se ci sono dei settaggi aggiuntivi,impostazione
Stop Monitoring
Test della virtual application
Save del package
22. Possibili infrastrutture App-V (1)
Stand-Alone Model
• Il Sequencer has una opzione per
creare un file MSI che
automatizza l’aggiunta della
virtual application
• Non è richiesta nessuna
infrastruttura a parte App-V
Sequencer e App-V Client.
• I packages vengono distribuiti
manualmente, tramite group
policies o usando System Center
Configuration Manager (SCCM).
23. Possibili infrastrutture App-V (2)
Streaming (Lightweight) Model
• Per strutture dove non si vuole
utilizzare Management Server.
• Non viene utilizzato SQL (permissions
impostate tramite ACL).
• Rispetto al modello precedente App-
V Streaming Server garantisce la
distribuzione anche a clients periferici
con banda disponibile ridotta
• Comprende Microsoft System Center
Application Virtualization Streaming
Server
24. Possibili infrastrutture App-V (3)
Full Infrastructure Model
Includiamo Microsoft System
Center Application
Virtualization Management
Server (MSCAV) che da
capacità : full streaming,
Desktop Configuration service,
Package/Active Upgrade, basic
licensing e metering.
Questa infrastruttura richiede
Active Directory e SQL Server
25. Performance degli applicativi
• La differenza di performance tra un
applicativo App-V e un’installazione locale
è trascurabile
• Il processo gira sul desktop
• Non è richiesto nessun investimento di
upgrade hardware
26. Limiti di App-V Sequencing
• Non tutte le applicazioni possono essere sequenziate
• Serve solo per applicazioni desktop
– Supportati: front-end SAP, Oracle Client, Client SQL, ecc
– Non supportati: SQL Server, Oracle Server, MSDE, ecc
• Quali applicativi possono essere sequenziati ?
– 70% degli applicativi desktop è di facile virtualizzazione
– 20% può richiedere interventi avanzati (script, modifiche, altro)
– 10% sono impossibili da virtualizzare, per esempio antivirus,
clients VPN e applicativi che usano drivers di sistema particolari
29. Microsoft RDS – Architettura Dettaglio
Remote Desktop Web Access
(RDWA) è il punto di accesso
unificato tramite web
Remote Desktop Gateway
(RDG) è una funzione opzionale
da piazzare sull’edge della rete
aziendale sfruttando il Network
Policy Server (NPS) e I certificati
per accrescere la sicurezza.
30. Microsoft RDS – Architettura Dettaglio
Remote Desktop Session
Host (RDSH) ospita gli applicativi e
funge da redirector per RDVH
Remote Desktop Virtualization Host
(RDVH) è un server Hyper-V dedicato
ai virtual desktop
Remote Desktop Connection Broker
(RDCB) fornisce di volta in volta I dati
relativi all’host a cui connettersi
32. RemoteAPP
Applications launched
Make programs available
NEW RD Web Access or
via in R2: Page, RDP
from Web
Per-user RemoteApp
files or MSI & Desktop
RemoteAppshortcuts
filtering
Programs look like they
Connection (Windows 7)
are running or RDP
Create MSI locally files
RD Client
RD Session Host / RD Virtualization Host
34. RemoteApp Application Aggregation
Ogni server può pubblicare una o più applicazioni
Il Publishing server (Connection Broker) presenta una vista unica
Il Publishing server fornisce I parametri di connessione all’ RD client
RD Connection RD Session Hosts
Broker
RD Client
Publishing Server
37. Virtual Desktops – Cinque Possibili Soluzioni
Virtualizzazione del
Desktop
Server Hosted -
Lato Client - Locale
Esecuzione Remota
1 Bare 3 ‘Shared’
2 Hosted Personal
Metal (RDS)
4 Stateless 5 Steteful
(Pooled) (Assigned)
38. Microsoft VDI – Personal Desktop - Requisiti
Tab “Personal Virtual
Desktop” richiede A.D.U.C. di
Schema della Active Directory Domain functional level
Windows Server 2008 R2 o
forest almeno Windows almeno Windows 2000 Server
Windows 7 con Remote
Server 2008 native
Server Administration Tools
(RSAT)
Una macchina virtuale può
Utente e virtual machine A un utente può essere
essere assegnato come un
devono essere entrambi assegnato un solo desktop
desktop virtuale personale
membri di un dominio virtuale personale alla volta
per un solo utente alla volta
Il nome della macchina virtuale in Hyper-V Manager deve corrispondere
pienamente all’ FQDN del computer
39. Microsoft VDI – User Experience
Sfruttando Remote
Desktop Connection
Broker (RDCB) e Web
Access (RDWA)
possiamo presentare
una schermata di
logon identica a quella
abituale per le
RemoteApp ma che
offre l’accesso alle due
diverse tipologie di
desktop
40. Gestione VHD per Personal Desktop
Day 1 Day 2 Day N
RDVH Management
User 1
Personalized Desktops
CLONE N Days
User N
41. Gestione VHD per Pooled Desktop
Day 1 Day 2 Day 3
User 1 User 1
CLONE Disconnect Log off
Logon
User N
42. Microsoft VDI – Desktop Pools- Requisiti
Le macchine virtuali in un pool
Una macchina virtuale può
di desktop virtuali devono
essere un membro di un unico
essere configurate in modo
pool di desktop virtuali in un
identico, compresi i programmi
certo momento
installati
È possibile creare più gruppi di
Gli utenti non dovrebbero
pool virtual desktop
salvare i file su una macchina
disponibili tramite RD Web
virtuale che è in un pool di
Access
desktop virtuali.
L'utente visualizza un'icona
diversa per ogni pool
43. Connessione al Personal Desktop
Avvio della RD Session Host RD Connection Broker Connection Broker
connessione con RD server in redirection interroga Active Directory richiede all’ RD
Web Access o con mode gira la per definire il nome della Virtualization Host
RemoteApp / richiesta all’ RD macchina virtuale di avviare la
Desktop Connection Connection Broker assegnata all’utente virtual machine
RD Virtualization Host
The RD
RD Session Host server restituisce
Il client si connette Connection Broker
gira Iidati al client l’indirizzo IP del nome
al personal virtual gira l’informazione
che avvia la richiesto all’ RD
desktop all’ RD Session
connessione Connection Broker
Host
server
44. Connessione al Pool di Virtual Desktops
Se una sessione è già
RD Connection Broker
Avvio della connessione RD Session Host server esistente, non è
verifica per
con RD Web Access o in redirection mode gira necessario iavviare la
vedere se esiste già una
con RemoteApp / la richiesta all’ RD VM, se la sessione non
sessione per l'account
Desktop Connection Connection Broker esiste, si va al passaggio
utente richiedente
successivo
RD Virtualization Host
Connection Broker
The RD Connection server restituisce
RD Session Host gira richiede all’ RD
Broker gira l’indirizzo IP del nome
Iidati al client che avvia Virtualization Host di
l’informazione all’ RD richiesto all’ RD
la connessione avviare la virtual
Session Host Connection Broker
machine
server
Il client si connette al
virtual desktop