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RASSEGNA STAMPA
        Marzo 2013

                 I
Milano NOMISMA Presso il World Join Center Nomisma presenterà il
Primo rapporto sul mercato immobiliare 2013. Alla presentazione
dei dati segue il Laboratorio sulla progettazione delle città, con
la partecipazione, tra gli altri, di Antonio Intiglietta (Gefi) e
Massimo Brunelli (Idea Fimit).




Risanamento fa slittare la cessione della sede Sky
Idea Fimit prende tempo fino al 31 marzo per Santa Giulia, mentre
sfuma la cessione della sede di Sky. Il consiglio di
amministrazione di Risanamento, con riferimento «alla lettera di
intenti non vincolante pervenuta da Sgr Idea Fimit concernente il
progetto di sviluppo denominato Milano Santa Giulia» (con
esclusione del complesso Sky), ha infatti deliberato ieri di
prorogare il periodo di esclusiva (che scadeva il 15 febbraio)
fino al 31 marzo, su richiesta della stessa società guidata da
Massimo Brunelli. Idea Fimit ha comunicato che le attività di due
diligence sin qui svolte hanno dato esito positivo e «nel
confermare il proprio interesse all'operazione» ha però richiesto
un ulteriore periodo di proroga necessario sia per il
completamento della due diligence (compreso il processo di
condivisione del master plan redatto dalla società) sia «per la
formazione del regolamento del fondo e del relativo business plan,
sulla base dei quali potranno proseguire i contatti con gli
investitori per la raccolta di equity e con gli istituti bancari
per la definizione della struttura finanziaria dell'operazione».
Per quanto riguarda invece l'offerta non vincolante pervenuta dal
fondo californiano di private equity Global Asset Capital per
l'acquisto del 100% del capitale sociale di Sviluppo Comparto 3
srl (la società interamente posseduta da Milano Santa Giulia e
proprietaria della sede milanese di Sky), il consiglio di
amministrazione di Risanamento ha deliberato di non concedere al
fondo ulteriori proroghe del periodo di esclusiva visto che la
società non è riuscita a definire la struttura finanziaria
dell'operazione.




Cannes MIPIM «Italian real estate, Reloaded» è il titolo
dell'Italian session di quest'anno al Mipim di Cannes.
Partecipano, l'economista Andrea Boltho, Massimo Brunelli (Fimit),
Manfredi Catella (Hines), Matteo del Fante (Cdp Sgr), Giorgio
Gallesio (Ance), Aldo Mazzocco (Beni Stabili), Umberto Borzi
Italia a caccia di investimenti esteri

Al Mipim di Cannes. Forti potenzialità di crescita per fondi
pensione e casse di previdenza di assicurazioni e banche
Riattrarre gli investimenti stranieri si può e si deve. L'Italia,
più che impaurire, in questo momento incuriosisce gli
interlocutori internazionali che, riuniti al Mipim di Cannes,
hanno seguito ieri anche l'Italian Session organizzata al Palais
des Festivals e che è stata intitolata "Italian real estate.
Reloaded". «Gli investitori esteri stanno alla finestra, ma posso
assicurare che ci sono non milioni, ma miliardi di euro pronti a
entrare nel nostro Paese se si ricreano le condizioni appetibili a
livello internazionale», ha spiegato Manfredi Catella, ceo di
Hines Italia che fa parte di un gruppo internazionale che gestisce
3o miliardi di dollari di asset immobiliari. Gli ha fatto eco
Massimo Brunelli, ceo di Idea Fimit, la prima Sgr italiana, con
oltre nove miliardi di asset under management: «Nonostante i punti
di debolezza, restiamo uno dei mercati più importanti d'Europa- ha
dichiarato davanti a un auditoriun strapieno- e ci crediamo
talmente tanto che stiamo debuttando anche nello sviluppo, oltre
che nell'asset management». La platea internazionale - oltre
2omila i visitatori del Mipim 2013 che si chiude oggi- è
interessata alle potenzialità del nostro Paese, dove i fattori di
relativa arretratezza possono essere interpretati come prospettici
punti di forza. In Europa gli asset gestiti dagli investitori
istituzionali (dai fondi pensione alle casse di previdenza alle
assicurazioni e le banche) ammontano a 7.200 miliardi di euro e la
percentuale media investita nel real estate è dell'8 per cento. In
Italia, invece, non raggiungiamo i16,9%, quindi con potenzialità
di crescita ulteriore del mercato. Non solo. A fronte di una media
europea del 9,3% di diversificazione internazionale dell'asset
management immobiliare degli investitori esteri, in Italia
l'acquisto di beni immobili oltrefrontiera (o di fondi real
estate) non raggiunge l'1%: anche in questo caso il gap viene
visto come un'occasione per alleanze e partnership. Infine,
l'ammontare dei fondi immobiliari che scadranno nel prossimo
triennio:5,2 miliardi di asset. Di carne al fuoco, insomma,
l'Italia ne ha presentata parecchia, pur in un contesto
macroeconomico problematico cui va aggiunto il punto interrogativo
politico. «La classe politica non si rende conto che uscire
dall'euro non è come uscire da un bar- ha esordito l'economista
Andrea Boltho, director di Oxford Economics - e l'unica strada per
uscire dalla crisi sono le vere riforme». Di «situazione
completamente diversa dall'anno scorso» parla Aldo Mazzocco, ceo
di Beni Stabili Siiq. «La preoccupazione sulla tenuta finanziaria
del Paese - aggiunge - non c'è più; oggi ci si interroga sulla
crescita, ma la prospettiva è decisamente diversa». Piero Fassino,
sindaco di Torino (Pd) ha sottolineato dal canto suo come il
fattore dinamico positivo sia oggi il dibattito sulla flessibilità
del patto di stabilità e ha aggiunto: «Non c'è più tempo. L'agenda
del nuovo Governo non può prescindere dalla competitività del
Paese a livello internazionale: dobbiamo procedere spediti
sull'armonizzazione con le regole europee in tema di
investimenti».




TESSILE Mantero Seta torna all'utile

Made in Italy. La storica azienda ha completato il turnaround
investendo su qualità e alto di gamma
Mantero Seta torna all'utile L'ad Franco: «Obiettivo 100 milioni
di fatturato entro il 2015» LA FORZA DELL'EXPORT Il mercato
italiano assorbe solo il 25% dei ricavi, le principali aree di
sbocco sono l'Europa e gli Stati uniti, il prossimo obiettivo è
l'Asia
La prima decade del secondo millennio è stata la più bella, ma
anche la più difficile della lunga storia di Mantero Seta. Nel
2002 l'azienda comasca ha compiuto cento anni (festeggiati con la
pubblicazione di un libro curato da Massimo Pacifico e Guido
Vergani), ma ha poi dovuto affrontare una crisi che ha rischiato
di farla scomparire. Gli ultimi sei anni sono stati dedicati a un
turnaround che ha visto in prima fila Moritz Mantero, uno degli
otto nipoti del fondatore Riccardo, e ora suo figlio Franco, 4o
anni, dieci dei quali passati in azienda, dopo aver fatto altre
esperienze esterne, ad esempio in Ibm. Importante è stato anche il
ruolo di Massimo Brunelli, amministratore delegato di Mantero Seta
dal 2006 al 2011, un manager con esperienze e conoscenze nel mondo
della finanza scelto da Moritz per portare l'azienda fuori dalla
crisi e preparare l'ulteriore passaggio generazionale, ora
felicemente completato. «Sono stati anni di scelte dolorose e la
famiglia ha dovuto accettare molti cambiamenti: mio padre a un
certo punto ha liquidato i quattro fratelli che avevano incarichi
operativi e si è assunto la responsabilità di salvare l'azienda -
racconta Franco. La globalizzazione ci aveva colti impreparati,
abbiamo dovuto aggiustare strategie e modello di business
abbandonando strade percorse per decenni e che per decenni erano
sembrate quelle giuste. Solo una cosa non è cambiata: la passione
per la qualità e l'attaccamento all'azienda.» I127 febbraio il cda
ha approvato il bilancio 2012, risultato il migliore degli ultimi
13 anni in termini di redditività: l'esercizio ha chiuso con un
utile di 2,6 milioni e un margine operativo lordo di 4,7 milioni.
«Siamo soddisfatti anche della crescita dei ricavi, in un annodi
calo dei fatturati per molte delle aziende del tessile-moda -
sottolinea Franco Mantero -. Il fatturato è arrivato a 71 milioni
di euro, in aumento del 4% rispetto all'esercizio precedente. Ma
abbiamo obiettivi ambiziosi, anche se vogliamo che la nostra sia
una crescita sana. Entro il 2015 pensiamo di arrivare a 1oo
milioni di ricavi, una dimensione che, per un'azienda del settore
serico, è di assoluto rispetto e che ci consentirà anche di
pensare seriamente all'espansione in mercati come quelli asiatici,
che richiedono fortissimi investimenti». Una delle chiavi del
successo di Mantero Seta è il peso dell'export, che oggi vale il
75%: «I150% del fatturato è assorbito dai mercati europei, il 20%
dagli Stati Uniti e il restante 5% dal resto del mondo. E chiaro
quindi che ci sono grandi potenzialità di espansione nei mercati
emergenti, dove la qualità dei nostri tessuti in un certo senso è
già conosciuta: forse non lo sanno ancora, ma i consumatori di
prodotti di lusso cinesi in un certo senso sono già nostri clienti
perché noi vendiamo tessuti a tutti i grandi marchi del lusso». La
forza di Mantero è proprio nei tessuti: la distribuzione degli
accessori prodotti in licenza, come foulard e cravatte, vale il
28% dei ricavi ed è destinata ad abbassarsi. «I grandi marchi
tendono a riportare a casa molte licenze, a integrarsi
verticalmente per ragioni di costi ma anche perché pensano così di
poter meglio controllare l'immagine del brand - spiega Franco
Mantero -.E probabile che sia una strategia corretta, dal loro
punto di vista. Noi dobbiamo quindi a maggior ragione investire
sulla qualità dei tessuti e degli accessori prodotti con il nostro
marchio. Oggi il 33% dei ricavi viene dalla parte uomo e il 39% da
quella donna, che forse crescerà ancora. Vogliamo investire sulla
distribuzione dei foulard a marchio Mantero, che hanno un ottimo
rapporto qualità-prezzo rispetto a quelli dei brand del lusso. Ma
- conclude l'amministratore delegato - continueremo a investire
sulla creatività, anche avviando collaborazioni con giovani
stilisti, come abbiamo fatto l'anno scorso con Gentucca Bini». 1
AZIENDA STORICA 1902 Nascita di Mantero Seta Riccardo Mantero
iniziala sua attività commerciale che nel 1927 si trasforma in
realtà industriale con il varo della Fabbrica Seterie Riccardo
Mantero 450 Dipendenti Negli ultimi anni la famiglia ha investito
molto in capacità produttiva, potenziando sia la parte di
tessitura sia quella di stamperia. Ma ha anche assunto manager,
esperti di marketing, giovani creativi e chimici 2,653 Utile netto
esercizio 2012 Il dato, in milioni, è il migliore degli ultimi
tredici anni. Il margine operativo lordo ha raggiunto i 4,7
milioni *** Quarta generazione. Franco Mantero è il figlio di
Moritz, uno dei nipoti del fondatore Riccardo Qui sopra, un
momento della lavorazione dei tessuti, punto di forza di Mantero
Seta da 110 anni.




Risanamento, Idea Fimit chiede tempo Al cda deL gruppo

IDEA FIMIT La Sgr di Brunelli punta a un'altra proroga per trovare
capitali, anche se i 100 milioni offerti dall'emiro risolverebbero
il problema Paola Dezza Una partita a scacchi in cui si affollano
molti giocatori. E quella che si sta svolgendo in casa Risanamento
e che vede sul piatto gli immobili di pregio del portafoglio
parigino, lo sviluppo del progetto Santa Giulia a Milano e la
torre di Sky. E la cui mossa finale è attesa a cavallo di Pasqua.
Per quella data - secondo indiscrezioni di operatori vicini
all'operazione - i vertici di Risanamento attenderebbero, infatti,
un'offerta formale da parte del protagonista internazionale della
partita, l'emiro del Qatar Hamad bin Khalifa al-Thani, interessato
agli immobili parigini di proprietà dell'ex società di Luigi
Zunino. Sempre in quei giorni IDeaFimit potrebbe chiedere - come
indicano fonti di mercato- una ulteriore proroga, dopo quella
ottenuta a metà febbraio 2013, dell'esclusiva ottenuta a suo tempo
per presentare una proposta vincolante che dovrebbe riavviare i
lavori dello sviluppo immobiliare di Milano Santa Giulia.
All'appello mancano oggi circa 20 milioni di euro, stando a quanto
dichiarato da Massimo Brunelli, amministratore delegato di IDea
Fimit, che avrebbe al momento raccolto tra gli investitori di
riferimento della Società digestione- e quindi si presume alcune
Casse di previdenza - l circa 40 milioni di euro dei 6o milioni
richiesti da Risanamento per partire con la definizione della
struttura finanziaria dell'operazione. Il piano di rilancio ideato
da Brunelli passerà per la costituzione di un fondo immobiliare
dove Risanamento apporterà le aree di Santa Giulia (con esclusione
del complesso Sky) per un valore tra 65o e 750 milioni di euro. A
fare gola al Qatar sono nove edifici di Parigi, pacchetto di
pregio della società. Si tratta di un portafoglio di immobili di
pregio - a destinazione terziaria e commerciale- iscritti in
bilancio a valore di libro per7io milioni di euro ma che avrebbero
un valore oggi, secondo le perizie, di circa un miliardo di euro,
anche se qualche esperto di real estate sostiene che il valore di
mercato potrebbe avvicinarsi a 1,3 miliardi. Il portafoglio
ammonta complessivamente a 76.00o mq ed è localizzato tra le vie
del lusso e il cuore finanziario di Parigi. Gli indirizzi?
Boulevard Haussman, dove si trova un immobile da 2omila mq
acquistato da Frangois Pinault nella primavera del 2006, ma anche
avenue Montaigne, dove c'è tra l'altro un'ex dimora privata di
prestigio, e rue Frangois Premier. Alla manifestazione di
interesse del Qatar Risanamento ha risposto mettendo sul piatto
Santa Giulia, progetto al quale il fondo sovrano dell'emiro si è
detto interessato a partecipare con un investimento del valore di
100 milioni. Cifra che risolverebbe i problemi di reperimento di
capitali di IDea Fimit. Solo tre settimane fa è stato completato e
presentato ai vertici di Risanamento e delle banche creditrici
(Intesa Sanpaolo, Uni-credit, Bpm e Banco Popolare) il nuovo
masterplan dell'area, ripensato in modo sostanziale per rendere il
progetto più appetibile agli investitori e fruibile dal pubblico,
residenti e non. Anche attraverso la scelta di ribaltare il
disegno e posizionare l'area retail dall'interno del complesso
alla parte esterna, più visibile. Il piano di IDeaFimit riguarda
44omila mq con oltre 2oomila mq a destinazione residenziale, ma
anche uffici e aree commerciali e soprattutto al centro dell'area
la più grande arena della città per eventi e spettacoli. Nei
prossimi giorni si potrebbero quindi concretizzare le
manifestazioni di interesse per l'area sulla quale venne disegnato
quello che fu il progetto più ambizioso di Luigi Zunino e che
giace desolata stretta tra i problemi di bonifica e un progetto di
residenze di altissimo livello che oggi non avrebbe mercato.
Un'area che continua a fare gola alla Hines di Manfredi Catella,
che si è detto interessato all'intero dossier Risanamento. La
holding guidata da Claudio Calabi non si può permettere di perdere
ancora tempo e rifiutare le offerte, perché tra due anni scadrà il
Piano integrato di intervento (Pii). 1 IN CIFRE r Gli edifici
parigini Sono nove gli edifici parigini che fanno gola al Qatar.
Questi immobili costituiscono il pacchetto di pregio di
Risanamento. Si tratta di un portafoglio di immobili —a
destinazione terziaria e commerciale — iscritti in bilancio a
valore di libro per 710 milioni di euro ma che avrebbero un valore
oggi, secondo le perizie, di circa un miliardo di euro, anche se
qualche esperto di real estate sostiene che il valore di mercato
potrebbe avvicinarsi a 1,3 miliardi. 76mila I metri quadri Il
portafoglio in questione ammonta complessivamente a 76mila mq ed è
localizzato tra le vie del lusso e il cuore finanziario di Parigi,
tra Boulevard Haussman e avenue Montaigne. 100 milioni
Investimento in Santa Giulia Risanamento, alla manifestazione di
interesse del Qatar per gli immobili parigini, ha risposto
mettendo sul piatto Santa Giulia, progetto al quale il fondo
sovrano si è detto interessato a partecipare con un investimento
da 100 milioni.




Il ruolo del fondo Omega

Trattativa sugli sportelli con Idea Fimit
Immobiliare. Brunelli: «Per ora primi contatti in corso» -
GLI ALTRI FRONTI APERTI
Il manager della Sgr del gruppo De Agostini: «Per Santa Giulia
verso una proroga del negoziato con Risanamento»
Una nuova operazione in vista con Intesa Sanpaolo e qualche
settimana di tempo in più per chiudere con le banche la vicenda
Santa Giulia. Si giocano su diversi tavoli le partite di Idea
Fimit, la sgr del gruppo De Agosti-ni che sta trattando in
esclusiva con Risanamento il progetto di sviluppo nel sud-est
milanese. E se, come ha spiegato a Il Sole 24 Ore l'ad della
società Massimo Brunelli, ci vorrà ancora qualche settimana per
avere certezze sul futuro dell'area, intanto Idea Fimit punta a
una nuova operazione con Intesa. Ca' de Sass, ha anticipato ieri
Radiocor-Il Sole 24 Ore, sta lavorando infatti a un ampliamento
del fondo Omega gestito dalla sgr. Una notizia confermata da
Brunelli: «Sono in corso contatti in proposito ma al momento non
siamo ancora nelle condizioni di aggiungere ulteriori dettagli-
spiega l'ad -. Posso solo rinnovare il mio apprezzamento a Intesa
per aver individuato ancora una volta in Idea Fimit
l'interlocutore privilegiato per operazioni di valorizzazione del
proprio patrimonio immobiliare». L'operazione, secondo Radiocor,
prevede che la banca ceda alla Sgr una parte dei suoi sportelli
che sarebbero conferiti, a loro volta, al fondo Omega
opportunamente ampliato. Intesa Sanpaolo contestualmente è pronta
ad acquistare dallo stesso fondo immobili nell'area centrale di
Milano, fra cui quello di via Clerici. Intanto, in attesa di
ulteriori sviluppi di un progetto che è dato ancora nella fase
iniziale, Idea Fimit continua il lavoro con Risanamento su Santa
Giulia. «I131 di marzo scade LI nostra esclusiva e noi chiederemo
che venga prorogata. E non perché scarseggino i capitali a nostra
disposizione, ma perché manca la parte importante, e cioè
l'accordo di massima con le banche sul finanziamento del progetto.
Senza questa certezza non possiamo partire né convincere qualcuno
ad investire - aggiunge Brunelli -Abbiamo comunque raccolto
manifestazioni di interesse e quindi ci sentiamo abbastanza sereni
sulla partecipazione di soggetti privati e istituzionali
all'operazione. Con Risanamento abbiamo concordato sia un
masterplan sia un business plan e possiamo dire di avere una
visione comune». In attesa di concretizzare, l'ad di Idea Fimit ha
infatti un'idea precisa sul futuro dell'area: «Abbiamo in mente
per Santa Giulia un quartiere con un grande parco e due realtà
importanti per Milano come il museo dei bambini e la nuova arena
multifunzionale - aggiunge-. Sarà un quartiere residenziale con
un'area commerciale ampia e con uffici di qualità. Non sarà il
quartiere dei ricchi; sarà indirizzato invece a una popolazione di
persone fra i 3o e i 45 anni che vogliono rimanere a Milano avendo
la possibilità di vivere fuori di casa Così come adesso si fa una
passeggiata ai Navigli, in futuro chi vivrà a Santa Giulia troverà
in questa zona l'habitat per uscire la sera per potere scegliere
fra più ristoranti, bar, cinema ed occasioni di divertimento,
senza dovere chiudersi in un mall all'americana». Ad affiancare
Idea, spiega Brunelli, saranno soprattutto investitori nazionali:
«L'interesse degli investitori internazionali nei confronti
dell'Italia non è venuto meno- conclude l'ad - certamente però il
quadro politico ha creato qualche momento di apprensione e le
aspettative di rendimento rimangono superiori a quelli di altri
paesi». Al vertice. Massimo Brunelli




Real estate. Così i fondi non affonderanno.

La ricetta di Brunelli, ad di IDeA Fimit, sul rimborso (scottante)
dei prodotti quotati

Il problema dei fondi immobiliari quotati è enorme e va risolto.
Giudico positiva la proposta di Assogestioni (articolo a pagina
18) per le migliaia di quotisti, ma il fatto che ai vertici
dell'associazione non ci sia alcun rappresentante di questo
settore rischia di essere un grosso limite». Massimo Brunelli
(foto), ad di IDeA Fimit sgr (gruppo De Agostini), il più grande
gestore di fondi immobiliari in Italia con oltre 10 miliardi di
asset under management, si rammarica che il rinnovo delle cariche
della grande associazione del risparmio gestito vedrà di fatto
esclusa l'industria dei fondi immobiliari che pesa per il 15% con
60 miliardi di asset distribuiti in 329 veicoli. Proprio nel
momento in cui Assogestioni lancia la ciambella di salvataggio di
430 mila risparmiatori di fatto intrappolati nei 23 fondi quotati
in Borsa (il Mondo 11). Brunelli si è insediato un anno fa alla
guida di IDeA Fimit sgr, che nel 2012 ha aumentato di I miliardo
il totale degli asset gestiti e ha raggiunto 37 milioni di ebitda
(rispetto ai 25 milioni del 2011). anche la proposta di
Assogestioni, se mai diventerà operativa. D. Ha qualche dubbio in
proposito? R. Dubito dell'efficacia dell'azione di Assogestioni.
Per applicare una dilazione delle scadenze dei fondi quotati al
2018, idea giusta perché si eviterebbe così di svendere interi
portafogli in questa fase di mercato così critica, occorrerà che
il governo e gli organi competenti intervengano con leggi
apposite. D. Dov'è il problema? R. Sarà un percorso complesso,
sappiamo come vanno le cose in Italia. Sarebbe stato opportuno se
a rappresentare Assogestioni «L'epoca dei grandi spin off da parte
di banche ed enti è terminata. Uno dei nuovi driver è lo sviluppo»
Domanda. IDeA Fimit ha cinque fondi quotati con scadenze
imminenti. Come vi regolate? Risposta. Stiamo studiando l'ipotesi
di fusione tra fondi, ma sarebbe interessante nelle sedi
istituzionali ci fosse stato un esponente delle sgr immobiliari,
qualcuno che avesse il polso della situazione e le competenze
necessarie. D. Invece il rinnovo delle cariche sociali
dell'associazione, con l'assemblea di fine marzo, non prevede
nulla di simile. Ma avete provato a farvi avanti? R. Un gruppo di
sgr convinte di questa necessità ha posto il problema. Ma non
siamo stati ascoltati: i fondi immobiliari sono considerati figli
di serie B. D. Eppure sono chiamati a partecipare alla risoluzione
delle sofferenze delle banche. Che cosa pensa della costituzione
di veicoli nei quali apportare i crediti insoluti? R. Dal mio
punto di vista è un business interessante. Ma bisogna studiarlo
bene e capire se apportare solo i non performing loan oppure anche
gli immobili che rappresentano le garanzie sottostanti. D. E le
quote di questi fondi da chi sarebbero sottoscritte? R. Dipende,
dalle banche e anche dagli imprenditori coinvolti, in alcuni casi,
da investitori speculativi che sono disposti ad assumere un
rischio elevato, in altri casi. D. Qual è il futuro dei fondi? R.
L'epoca dei grandi spin off da parte di banche ed enti è
terminata. Uno dei nuovi driver è lo sviluppo. D. Come per Santa
Giulia? R. Si, è uno dei nostri target. Abbiamo raccolto adesioni
per 60 milioni. Ora, però, siamo in trattativa con le banche per
farci finanziare il progetto.
Risanamento: prorogata di 1 mese esclusiva Idea Fimit su Santa
Giulia

Milano, 27 mar. (Adnkronos) - Il cda di Risanamento ha deciso una
nuova proroga del periodo di esclusiva a Idea Fimit per l'acquisto
di Milano Santa Giulia (con esclusione del complesso Sky). Il
consiglio di amministrazione, su richiesta della stessa Idea
Fimit, ha deliberato di prorogare il periodo di esclusiva, in
scadenza il 31 marzo, sino al 30 aprile 2013.




Risanamento: esclusiva a Sgr Idea Fimit prorogata al 30 aprile

Oggi il Cda di Risanamento ha deliberato di prorogare al 30 aprile
l’esclusiva concessa a Sgr Idea Fimit per l'offerta non vincolante
sul progetto di sviluppo “Milano Santa Giulia” (con esclusione del
complesso Sky). “Sgr Idea Fimit –si legge nella nota diffusa in
serata- , avendo condiviso il masterplan redatto dalla Società, ha
richiesto l’ulteriore periodo di proroga al fine di proseguire i
contatti, già positivamente avviati, con gli investitori per la
raccolta di equity ed il negoziato con gli istituti bancari per la
definizione della struttura finanziaria dell’operazione”.




Idea Fimit apre la stagione degli sviluppi immobiliari

La mossa sotto i riflettori, nella scacchiera di Idea Fimit, è
quella dell'aggiudicazione dell'area di Milano Santa Giulia,
probabilmente in un gioco unico con il Qatar. Ma è solo uno degli
attacchi in campo, che segna la strategia più complessiva del 2013
e dei prossimi anni; una strategia in cui entra in gara l'affondo
sui progetti di sviluppo, supportati alle spalle dal
consolidamento dell'attività "core" dei grandi fondi che fanno del
gruppo la prima Sgr italiana, con circa 10 miliardi di euro di
asset under management, e i forti legami con il mondo
previdenziale e bancario.
La società, il cui azionista di riferimento è DeA Capital (Gruppo
De Agostini) con il 61,3%, seguita da Inps (ex gestioni Inpdap ed
Enpals) con il 29,7%, è stata particolarmente attiva al recente
Mipim di Cannes e sta lavorando a spron battuto anche in questi
giorni. Il capitolo Santa Giulia dipende ora tutto dalle decisioni
degli istituti bancari, perchè come dice Massimo Brunelli, Ceo di
Idea Fimit, «abbiamo ottenuto la proroga fino a fine aprile alla
nostra esclusiva, non perchè non disponiamo dei capitali
necessari, fronte su cui siamo ampliamente coperti, ma perchè
ancora non abbiamo raggiunto un accordo con le banche». Sul
piatto, la costituzione di un nuovo fondo immobiliare, dove
Risanamento apporterà l'area milanese (con esclusione del
complesso Sky) per un valore compreso tra i 650 e i 750 milioni di
euro. Il fondo diverrebbe quindi l'interlocutore unico nei
confronti degli investitori e delle istituzioni. Idea Fimit
immetterebbe liquidità per 60 milioni, a cui vanno aggiunti gli
altri capitali necessari a sviluppare un'area di 440mila metri
quadrati. Idea Fimit ha già pronto un masterplan di sviluppo
dell'area e assicura di mantenere uno stretto dialogo con
l'amministrazione comunale milanese. Secondo quanto risulta a
Casa24 Plus, però, Massimo Brunelli a questo punto vuole andare
alle battute finali: allo scadere della prossima proroga, se non
si sarà trovato un accordo complessivo con le banche, non avrebbe
intenzione di continuare all'infinito. Sì, perchè la società si
sta muovendo sulle nuove aree con un gioco a tre punte: una è
Santa Giulia, ma poi ci sono le due novità di Roma e Bologna.
A Roma, Idea Fimit si allea con il Gruppo Parsitalia (proprietario
delle aree) per l'Ecovillage, un progetto di edilizia
residenziale, del valore complessivo di circa 300 milioni, nel
Comune di Marino, a circa 16 chilometri dal centro di Roma.
L'obiettivo è realizzare nuove residenze a prezzi calmierati,
pensate per una platea di investitori istituzionali e in
particolare per un pubblico di iscritti alle Casse previdenziali
italiane che sosterranno l'iniziativa attraverso la sottoscrizione
di quote del fondo. Sulle aree verranno realizzati circa 1500
nuovi alloggi e una zona commerciale attraverso la realizzazione
di un nuovo shopping mall di moderna concezione di circa 20mila
mq. Parte integrante del progetto, la realizzazione di un parco
attrezzato e di infrastrutture pubbliche a servizio anche di tutta
la popolazione oggi residente nei centri limitrofi.Ecovillage
sorgerà a circa 5 km dal Grande Raccordo Anulare di Roma, nel
cuore delle colline dei Castelli Romani, quadrante Sud-Est della
Città, tra luoghi ricchi di storia e paesaggi incantevoli, con
viste panoramiche su tutta la Capitale. Il nuovo insediamento
verrà realizzato proprio nei pressi del Parco Regionale dell'Appia
Antica e del Parco naturale dei Castelli Romani, un'area protetta,
vero e proprio polmone di Roma, di straordinario interesse
naturalistico. Tra le località più note che sorgono in quest'area
a ridosso dell'area, Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo
residenza estiva del Papa, i laghi di Castel Gandolfo.
Anche a Bologna Idea Fimit punta sul residenziale, con il progetto
ex Caab (circa 200 milioni di euro il valore), nel nordest della
città, con un progetto che prevede un mix di residenziale, housing
sociale, hotel, piazza dello shopping, parco verde urbano e
servizi civici. Entrambi i progetti sono stati presentati al
Mipim, agli investitori internazionali (mentre Santa Giulia,
sebbene avesse tutto il materiale pronto, ha dovuto subire un
"oscuramento...."). «L'interesse degli investitori internazionali
nei confronti dell'Italia non è venuto meno – spiega Massimo
Brunelli –. Abbiamo incontrato diversi operatori al Mipim che sono
molto interessati a investire nel nostro Paese e, fra questi, ci
sono certamente alcune nazioni protagoniste come Russia e Paesi
mediorientali. Le loro aspettative di rendimento nel nostro Paese
rimangono superiori a quelli di altri Stati, ma è altrettanto vero
che l'incertezza del quadro politico sta creando qualche
difficoltà».
Un altro capitolo aperto è quello degli asset bancari. «Sono in
corso contatti con Banca Intesa, ma al momento non siamo ancora
nelle condizioni di aggiungere ulteriori dettagli», commenta
Massimo Brunelli alle indiscrezioni uscite in settimana
relativamente a una nuova operazione immobiliare con il gruppo
Intesa SanpPaolo, sull'onda dell'operazione del fondo Omega,
allora di Fimit Sgr, del dicembre 2008.
Secondo quanto risulta (e in parte anticipato da Radiocor) Intesa
Sanpaolo sta pensando a una nuova operazione immobiliare con Idea
Fimit Sgr, con cui nel 2008 aveva definito l'apporto al fondo
Omega di asset per 850 milioni. Ma gli asset in gioco sono di ben
diversa natura. Nel 2008 tra i 284 immobili apportati da Immit (il
veicolo di Intesa Sanpaolo) vi erano immobili di gran pregio, tra
cui Palazzo Biandrà in piazza Cordusio a Milano, Palazzo Deffenu a
Cagliari, la sede del quartier generale dell'Imi presso l'Eur a
Roma. Ora invece si tratta prevalentemente di sportelli bancari,
che verrebbero conferiti allo stesso fondo Omega, con un
ampliamento, ma anche con un contemporaneo ristrasferimento di
alcuni degli immobili di pregio, a ritroso, verso il gruppo
bancario: una sorta di swap, insomma, anche se non solo.
Il deal è alle battute iniziali e mancano ancora le
formalizzazioni del caso, prima di aprire una vera e propria
trattativa che, se dovesse andare in porto, non sarebbe nella
prima parte dell'anno. Di cifre, poi, ancora non ne trapelano,
anche se è evidente la volontà di Intesa Sanpaolo di valorizzare
il patrimonio immobiliare residuo in portafoglio.
L'operazione, seppure allo stadio embrionale, è però importante
dal punto di vista della lettura degli equilibri del real estate
italiano. Non va trascurato il fatto che, nel 2008, l'operazione
si fece sotto la regia di Massimo Caputi, che oggi invece, dopo
aver lasciato Idea Fimit, è entrato nell'azionariato di Prelios.
Quest'ultima, tra le proprie prerogative del nuovo business plan,
ha proprio quella di porsi come partner esterno dei principali
istituti di credito italiani, sia in relazione a operazioni sui
non performing loans sia per la valorizzazione degli asset a
bilancio. La trattativa con Idea Fimit conferma dunque la
premiazione di un concetto di continuità, probabilmente anche alla
luce del già esistente fondo Omega.
Risanamento/ Proroga a 31 aprile esclusiva Idea Fimit su S.Giulia

Richiesta per definire struttura finanziaria operazione

Milano, 27 mar. Il cda di Risanamento ha deliberato di
prorogare ulteriormente, dal 31 marzo al 30 aprile prossimi, il
periodo di esclusiva concesso a Sgr Idea Fimit sul progetto di
sviluppo denominato 'Milano Santa Giulia' (con esclusione del
complesso Sky), su richiesta della stessa Idea Fimit medesima.

Sgr Idea Fimit, spiega una nota, avendo condiviso il masterplan
redatto dalla società, ha richiesto l'ulteriore periodo di
proroga al fine di proseguire i contatti, già positivamente
avviati, con gli investitori per la raccolta di equity ed il
negoziato con gli istituti bancari per la definizione
della struttura finanziaria dell'operazione.




Risanamento: esclusiva a Sgr Idea Fimit prorogata al 30 aprile

27 marzo 2013 - 19:00 MILANO (Finanza.com) Oggi il Cda di
Risanamento ha deliberato di prorogare al 30 aprile l’esclusiva
concessa a Sgr Idea Fimit per l'offerta non vincolante sul
progetto di sviluppo “Milano Santa Giulia” (con esclusione del
complesso Sky).

“Sgr Idea Fimit –si legge nella nota diffusa in serata- , avendo
condiviso il masterplan redatto dalla Società, ha richiesto
l’ulteriore periodo di proroga al fine di proseguire i contatti,
già positivamente avviati, con gli investitori per la raccolta di
equity ed il negoziato con gli istituti bancari per la definizione
della struttura finanziaria dell’operazione”.




Risanamento: proroga al 30/4 per esclusiva a Idea Fimit su Santa
Giulia

Milano, 27 mar - Il cda di Risanamento ha deciso di prorogare fino
al 30 aprile il periodo di esclusiva per la cessione a Idea Fimit
sgr del progetto di sviluppo immobiliare Santa Giulia, con
l'esclusione del complesso Sky. Lo comunica il gruppo immobiliare
in una nota. Idea Fimit ha richiesto altro tempo al fine di
proseguire i contatti, gia' positivamente avviati, con gli
investitori per la raccolta di equity ed il negoziato con gli
istituti bancari per la definizione della struttura finanziaria
dell'operazione.




Risanamento: Brunelli (Idea Fimit), Santa Giulia progetto molto
importante

Oggi cda societa' si riunisce per valutare la proroga Milano, 27
mar - "Oggi il cda di Risanamento si riunisce per valutare la
proroga concessa. E' un progetto molto importante su cui facciamo
affidamento, rimarrei molto deluso se Santa Giulia non si
concretizzasse". Cosi' Massimo Brunelli, ad di Idea Fimit sgr, in
trattativa per rilevare Santa Giulia, nel corso della Star
conference di Borsa italiana.

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  • 1. RASSEGNA STAMPA Marzo 2013 I
  • 2. Milano NOMISMA Presso il World Join Center Nomisma presenterà il Primo rapporto sul mercato immobiliare 2013. Alla presentazione dei dati segue il Laboratorio sulla progettazione delle città, con la partecipazione, tra gli altri, di Antonio Intiglietta (Gefi) e Massimo Brunelli (Idea Fimit). Risanamento fa slittare la cessione della sede Sky Idea Fimit prende tempo fino al 31 marzo per Santa Giulia, mentre sfuma la cessione della sede di Sky. Il consiglio di amministrazione di Risanamento, con riferimento «alla lettera di intenti non vincolante pervenuta da Sgr Idea Fimit concernente il progetto di sviluppo denominato Milano Santa Giulia» (con esclusione del complesso Sky), ha infatti deliberato ieri di prorogare il periodo di esclusiva (che scadeva il 15 febbraio) fino al 31 marzo, su richiesta della stessa società guidata da Massimo Brunelli. Idea Fimit ha comunicato che le attività di due diligence sin qui svolte hanno dato esito positivo e «nel confermare il proprio interesse all'operazione» ha però richiesto un ulteriore periodo di proroga necessario sia per il completamento della due diligence (compreso il processo di condivisione del master plan redatto dalla società) sia «per la formazione del regolamento del fondo e del relativo business plan, sulla base dei quali potranno proseguire i contatti con gli investitori per la raccolta di equity e con gli istituti bancari per la definizione della struttura finanziaria dell'operazione». Per quanto riguarda invece l'offerta non vincolante pervenuta dal fondo californiano di private equity Global Asset Capital per l'acquisto del 100% del capitale sociale di Sviluppo Comparto 3 srl (la società interamente posseduta da Milano Santa Giulia e proprietaria della sede milanese di Sky), il consiglio di amministrazione di Risanamento ha deliberato di non concedere al fondo ulteriori proroghe del periodo di esclusiva visto che la società non è riuscita a definire la struttura finanziaria dell'operazione. Cannes MIPIM «Italian real estate, Reloaded» è il titolo dell'Italian session di quest'anno al Mipim di Cannes. Partecipano, l'economista Andrea Boltho, Massimo Brunelli (Fimit), Manfredi Catella (Hines), Matteo del Fante (Cdp Sgr), Giorgio Gallesio (Ance), Aldo Mazzocco (Beni Stabili), Umberto Borzi
  • 3. Italia a caccia di investimenti esteri Al Mipim di Cannes. Forti potenzialità di crescita per fondi pensione e casse di previdenza di assicurazioni e banche Riattrarre gli investimenti stranieri si può e si deve. L'Italia, più che impaurire, in questo momento incuriosisce gli interlocutori internazionali che, riuniti al Mipim di Cannes, hanno seguito ieri anche l'Italian Session organizzata al Palais des Festivals e che è stata intitolata "Italian real estate. Reloaded". «Gli investitori esteri stanno alla finestra, ma posso assicurare che ci sono non milioni, ma miliardi di euro pronti a entrare nel nostro Paese se si ricreano le condizioni appetibili a livello internazionale», ha spiegato Manfredi Catella, ceo di Hines Italia che fa parte di un gruppo internazionale che gestisce 3o miliardi di dollari di asset immobiliari. Gli ha fatto eco Massimo Brunelli, ceo di Idea Fimit, la prima Sgr italiana, con oltre nove miliardi di asset under management: «Nonostante i punti di debolezza, restiamo uno dei mercati più importanti d'Europa- ha dichiarato davanti a un auditoriun strapieno- e ci crediamo talmente tanto che stiamo debuttando anche nello sviluppo, oltre che nell'asset management». La platea internazionale - oltre 2omila i visitatori del Mipim 2013 che si chiude oggi- è interessata alle potenzialità del nostro Paese, dove i fattori di relativa arretratezza possono essere interpretati come prospettici punti di forza. In Europa gli asset gestiti dagli investitori istituzionali (dai fondi pensione alle casse di previdenza alle assicurazioni e le banche) ammontano a 7.200 miliardi di euro e la percentuale media investita nel real estate è dell'8 per cento. In Italia, invece, non raggiungiamo i16,9%, quindi con potenzialità di crescita ulteriore del mercato. Non solo. A fronte di una media europea del 9,3% di diversificazione internazionale dell'asset management immobiliare degli investitori esteri, in Italia l'acquisto di beni immobili oltrefrontiera (o di fondi real estate) non raggiunge l'1%: anche in questo caso il gap viene visto come un'occasione per alleanze e partnership. Infine, l'ammontare dei fondi immobiliari che scadranno nel prossimo triennio:5,2 miliardi di asset. Di carne al fuoco, insomma, l'Italia ne ha presentata parecchia, pur in un contesto macroeconomico problematico cui va aggiunto il punto interrogativo politico. «La classe politica non si rende conto che uscire dall'euro non è come uscire da un bar- ha esordito l'economista Andrea Boltho, director di Oxford Economics - e l'unica strada per uscire dalla crisi sono le vere riforme». Di «situazione completamente diversa dall'anno scorso» parla Aldo Mazzocco, ceo di Beni Stabili Siiq. «La preoccupazione sulla tenuta finanziaria del Paese - aggiunge - non c'è più; oggi ci si interroga sulla crescita, ma la prospettiva è decisamente diversa». Piero Fassino, sindaco di Torino (Pd) ha sottolineato dal canto suo come il
  • 4. fattore dinamico positivo sia oggi il dibattito sulla flessibilità del patto di stabilità e ha aggiunto: «Non c'è più tempo. L'agenda del nuovo Governo non può prescindere dalla competitività del Paese a livello internazionale: dobbiamo procedere spediti sull'armonizzazione con le regole europee in tema di investimenti». TESSILE Mantero Seta torna all'utile Made in Italy. La storica azienda ha completato il turnaround investendo su qualità e alto di gamma Mantero Seta torna all'utile L'ad Franco: «Obiettivo 100 milioni di fatturato entro il 2015» LA FORZA DELL'EXPORT Il mercato italiano assorbe solo il 25% dei ricavi, le principali aree di sbocco sono l'Europa e gli Stati uniti, il prossimo obiettivo è l'Asia La prima decade del secondo millennio è stata la più bella, ma anche la più difficile della lunga storia di Mantero Seta. Nel 2002 l'azienda comasca ha compiuto cento anni (festeggiati con la pubblicazione di un libro curato da Massimo Pacifico e Guido Vergani), ma ha poi dovuto affrontare una crisi che ha rischiato di farla scomparire. Gli ultimi sei anni sono stati dedicati a un turnaround che ha visto in prima fila Moritz Mantero, uno degli otto nipoti del fondatore Riccardo, e ora suo figlio Franco, 4o anni, dieci dei quali passati in azienda, dopo aver fatto altre esperienze esterne, ad esempio in Ibm. Importante è stato anche il ruolo di Massimo Brunelli, amministratore delegato di Mantero Seta dal 2006 al 2011, un manager con esperienze e conoscenze nel mondo della finanza scelto da Moritz per portare l'azienda fuori dalla crisi e preparare l'ulteriore passaggio generazionale, ora felicemente completato. «Sono stati anni di scelte dolorose e la famiglia ha dovuto accettare molti cambiamenti: mio padre a un certo punto ha liquidato i quattro fratelli che avevano incarichi operativi e si è assunto la responsabilità di salvare l'azienda - racconta Franco. La globalizzazione ci aveva colti impreparati, abbiamo dovuto aggiustare strategie e modello di business abbandonando strade percorse per decenni e che per decenni erano sembrate quelle giuste. Solo una cosa non è cambiata: la passione per la qualità e l'attaccamento all'azienda.» I127 febbraio il cda ha approvato il bilancio 2012, risultato il migliore degli ultimi 13 anni in termini di redditività: l'esercizio ha chiuso con un utile di 2,6 milioni e un margine operativo lordo di 4,7 milioni. «Siamo soddisfatti anche della crescita dei ricavi, in un annodi calo dei fatturati per molte delle aziende del tessile-moda - sottolinea Franco Mantero -. Il fatturato è arrivato a 71 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto all'esercizio precedente. Ma abbiamo obiettivi ambiziosi, anche se vogliamo che la nostra sia
  • 5. una crescita sana. Entro il 2015 pensiamo di arrivare a 1oo milioni di ricavi, una dimensione che, per un'azienda del settore serico, è di assoluto rispetto e che ci consentirà anche di pensare seriamente all'espansione in mercati come quelli asiatici, che richiedono fortissimi investimenti». Una delle chiavi del successo di Mantero Seta è il peso dell'export, che oggi vale il 75%: «I150% del fatturato è assorbito dai mercati europei, il 20% dagli Stati Uniti e il restante 5% dal resto del mondo. E chiaro quindi che ci sono grandi potenzialità di espansione nei mercati emergenti, dove la qualità dei nostri tessuti in un certo senso è già conosciuta: forse non lo sanno ancora, ma i consumatori di prodotti di lusso cinesi in un certo senso sono già nostri clienti perché noi vendiamo tessuti a tutti i grandi marchi del lusso». La forza di Mantero è proprio nei tessuti: la distribuzione degli accessori prodotti in licenza, come foulard e cravatte, vale il 28% dei ricavi ed è destinata ad abbassarsi. «I grandi marchi tendono a riportare a casa molte licenze, a integrarsi verticalmente per ragioni di costi ma anche perché pensano così di poter meglio controllare l'immagine del brand - spiega Franco Mantero -.E probabile che sia una strategia corretta, dal loro punto di vista. Noi dobbiamo quindi a maggior ragione investire sulla qualità dei tessuti e degli accessori prodotti con il nostro marchio. Oggi il 33% dei ricavi viene dalla parte uomo e il 39% da quella donna, che forse crescerà ancora. Vogliamo investire sulla distribuzione dei foulard a marchio Mantero, che hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo rispetto a quelli dei brand del lusso. Ma - conclude l'amministratore delegato - continueremo a investire sulla creatività, anche avviando collaborazioni con giovani stilisti, come abbiamo fatto l'anno scorso con Gentucca Bini». 1 AZIENDA STORICA 1902 Nascita di Mantero Seta Riccardo Mantero iniziala sua attività commerciale che nel 1927 si trasforma in realtà industriale con il varo della Fabbrica Seterie Riccardo Mantero 450 Dipendenti Negli ultimi anni la famiglia ha investito molto in capacità produttiva, potenziando sia la parte di tessitura sia quella di stamperia. Ma ha anche assunto manager, esperti di marketing, giovani creativi e chimici 2,653 Utile netto esercizio 2012 Il dato, in milioni, è il migliore degli ultimi tredici anni. Il margine operativo lordo ha raggiunto i 4,7 milioni *** Quarta generazione. Franco Mantero è il figlio di Moritz, uno dei nipoti del fondatore Riccardo Qui sopra, un momento della lavorazione dei tessuti, punto di forza di Mantero Seta da 110 anni. Risanamento, Idea Fimit chiede tempo Al cda deL gruppo IDEA FIMIT La Sgr di Brunelli punta a un'altra proroga per trovare capitali, anche se i 100 milioni offerti dall'emiro risolverebbero il problema Paola Dezza Una partita a scacchi in cui si affollano
  • 6. molti giocatori. E quella che si sta svolgendo in casa Risanamento e che vede sul piatto gli immobili di pregio del portafoglio parigino, lo sviluppo del progetto Santa Giulia a Milano e la torre di Sky. E la cui mossa finale è attesa a cavallo di Pasqua. Per quella data - secondo indiscrezioni di operatori vicini all'operazione - i vertici di Risanamento attenderebbero, infatti, un'offerta formale da parte del protagonista internazionale della partita, l'emiro del Qatar Hamad bin Khalifa al-Thani, interessato agli immobili parigini di proprietà dell'ex società di Luigi Zunino. Sempre in quei giorni IDeaFimit potrebbe chiedere - come indicano fonti di mercato- una ulteriore proroga, dopo quella ottenuta a metà febbraio 2013, dell'esclusiva ottenuta a suo tempo per presentare una proposta vincolante che dovrebbe riavviare i lavori dello sviluppo immobiliare di Milano Santa Giulia. All'appello mancano oggi circa 20 milioni di euro, stando a quanto dichiarato da Massimo Brunelli, amministratore delegato di IDea Fimit, che avrebbe al momento raccolto tra gli investitori di riferimento della Società digestione- e quindi si presume alcune Casse di previdenza - l circa 40 milioni di euro dei 6o milioni richiesti da Risanamento per partire con la definizione della struttura finanziaria dell'operazione. Il piano di rilancio ideato da Brunelli passerà per la costituzione di un fondo immobiliare dove Risanamento apporterà le aree di Santa Giulia (con esclusione del complesso Sky) per un valore tra 65o e 750 milioni di euro. A fare gola al Qatar sono nove edifici di Parigi, pacchetto di pregio della società. Si tratta di un portafoglio di immobili di pregio - a destinazione terziaria e commerciale- iscritti in bilancio a valore di libro per7io milioni di euro ma che avrebbero un valore oggi, secondo le perizie, di circa un miliardo di euro, anche se qualche esperto di real estate sostiene che il valore di mercato potrebbe avvicinarsi a 1,3 miliardi. Il portafoglio ammonta complessivamente a 76.00o mq ed è localizzato tra le vie del lusso e il cuore finanziario di Parigi. Gli indirizzi? Boulevard Haussman, dove si trova un immobile da 2omila mq acquistato da Frangois Pinault nella primavera del 2006, ma anche avenue Montaigne, dove c'è tra l'altro un'ex dimora privata di prestigio, e rue Frangois Premier. Alla manifestazione di interesse del Qatar Risanamento ha risposto mettendo sul piatto Santa Giulia, progetto al quale il fondo sovrano dell'emiro si è detto interessato a partecipare con un investimento del valore di 100 milioni. Cifra che risolverebbe i problemi di reperimento di capitali di IDea Fimit. Solo tre settimane fa è stato completato e presentato ai vertici di Risanamento e delle banche creditrici (Intesa Sanpaolo, Uni-credit, Bpm e Banco Popolare) il nuovo masterplan dell'area, ripensato in modo sostanziale per rendere il progetto più appetibile agli investitori e fruibile dal pubblico, residenti e non. Anche attraverso la scelta di ribaltare il disegno e posizionare l'area retail dall'interno del complesso alla parte esterna, più visibile. Il piano di IDeaFimit riguarda 44omila mq con oltre 2oomila mq a destinazione residenziale, ma anche uffici e aree commerciali e soprattutto al centro dell'area la più grande arena della città per eventi e spettacoli. Nei prossimi giorni si potrebbero quindi concretizzare le
  • 7. manifestazioni di interesse per l'area sulla quale venne disegnato quello che fu il progetto più ambizioso di Luigi Zunino e che giace desolata stretta tra i problemi di bonifica e un progetto di residenze di altissimo livello che oggi non avrebbe mercato. Un'area che continua a fare gola alla Hines di Manfredi Catella, che si è detto interessato all'intero dossier Risanamento. La holding guidata da Claudio Calabi non si può permettere di perdere ancora tempo e rifiutare le offerte, perché tra due anni scadrà il Piano integrato di intervento (Pii). 1 IN CIFRE r Gli edifici parigini Sono nove gli edifici parigini che fanno gola al Qatar. Questi immobili costituiscono il pacchetto di pregio di Risanamento. Si tratta di un portafoglio di immobili —a destinazione terziaria e commerciale — iscritti in bilancio a valore di libro per 710 milioni di euro ma che avrebbero un valore oggi, secondo le perizie, di circa un miliardo di euro, anche se qualche esperto di real estate sostiene che il valore di mercato potrebbe avvicinarsi a 1,3 miliardi. 76mila I metri quadri Il portafoglio in questione ammonta complessivamente a 76mila mq ed è localizzato tra le vie del lusso e il cuore finanziario di Parigi, tra Boulevard Haussman e avenue Montaigne. 100 milioni Investimento in Santa Giulia Risanamento, alla manifestazione di interesse del Qatar per gli immobili parigini, ha risposto mettendo sul piatto Santa Giulia, progetto al quale il fondo sovrano si è detto interessato a partecipare con un investimento da 100 milioni. Il ruolo del fondo Omega Trattativa sugli sportelli con Idea Fimit Immobiliare. Brunelli: «Per ora primi contatti in corso» - GLI ALTRI FRONTI APERTI Il manager della Sgr del gruppo De Agostini: «Per Santa Giulia verso una proroga del negoziato con Risanamento» Una nuova operazione in vista con Intesa Sanpaolo e qualche settimana di tempo in più per chiudere con le banche la vicenda Santa Giulia. Si giocano su diversi tavoli le partite di Idea Fimit, la sgr del gruppo De Agosti-ni che sta trattando in esclusiva con Risanamento il progetto di sviluppo nel sud-est milanese. E se, come ha spiegato a Il Sole 24 Ore l'ad della società Massimo Brunelli, ci vorrà ancora qualche settimana per avere certezze sul futuro dell'area, intanto Idea Fimit punta a una nuova operazione con Intesa. Ca' de Sass, ha anticipato ieri Radiocor-Il Sole 24 Ore, sta lavorando infatti a un ampliamento del fondo Omega gestito dalla sgr. Una notizia confermata da Brunelli: «Sono in corso contatti in proposito ma al momento non siamo ancora nelle condizioni di aggiungere ulteriori dettagli- spiega l'ad -. Posso solo rinnovare il mio apprezzamento a Intesa per aver individuato ancora una volta in Idea Fimit
  • 8. l'interlocutore privilegiato per operazioni di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare». L'operazione, secondo Radiocor, prevede che la banca ceda alla Sgr una parte dei suoi sportelli che sarebbero conferiti, a loro volta, al fondo Omega opportunamente ampliato. Intesa Sanpaolo contestualmente è pronta ad acquistare dallo stesso fondo immobili nell'area centrale di Milano, fra cui quello di via Clerici. Intanto, in attesa di ulteriori sviluppi di un progetto che è dato ancora nella fase iniziale, Idea Fimit continua il lavoro con Risanamento su Santa Giulia. «I131 di marzo scade LI nostra esclusiva e noi chiederemo che venga prorogata. E non perché scarseggino i capitali a nostra disposizione, ma perché manca la parte importante, e cioè l'accordo di massima con le banche sul finanziamento del progetto. Senza questa certezza non possiamo partire né convincere qualcuno ad investire - aggiunge Brunelli -Abbiamo comunque raccolto manifestazioni di interesse e quindi ci sentiamo abbastanza sereni sulla partecipazione di soggetti privati e istituzionali all'operazione. Con Risanamento abbiamo concordato sia un masterplan sia un business plan e possiamo dire di avere una visione comune». In attesa di concretizzare, l'ad di Idea Fimit ha infatti un'idea precisa sul futuro dell'area: «Abbiamo in mente per Santa Giulia un quartiere con un grande parco e due realtà importanti per Milano come il museo dei bambini e la nuova arena multifunzionale - aggiunge-. Sarà un quartiere residenziale con un'area commerciale ampia e con uffici di qualità. Non sarà il quartiere dei ricchi; sarà indirizzato invece a una popolazione di persone fra i 3o e i 45 anni che vogliono rimanere a Milano avendo la possibilità di vivere fuori di casa Così come adesso si fa una passeggiata ai Navigli, in futuro chi vivrà a Santa Giulia troverà in questa zona l'habitat per uscire la sera per potere scegliere fra più ristoranti, bar, cinema ed occasioni di divertimento, senza dovere chiudersi in un mall all'americana». Ad affiancare Idea, spiega Brunelli, saranno soprattutto investitori nazionali: «L'interesse degli investitori internazionali nei confronti dell'Italia non è venuto meno- conclude l'ad - certamente però il quadro politico ha creato qualche momento di apprensione e le aspettative di rendimento rimangono superiori a quelli di altri paesi». Al vertice. Massimo Brunelli Real estate. Così i fondi non affonderanno. La ricetta di Brunelli, ad di IDeA Fimit, sul rimborso (scottante) dei prodotti quotati Il problema dei fondi immobiliari quotati è enorme e va risolto. Giudico positiva la proposta di Assogestioni (articolo a pagina 18) per le migliaia di quotisti, ma il fatto che ai vertici dell'associazione non ci sia alcun rappresentante di questo settore rischia di essere un grosso limite». Massimo Brunelli
  • 9. (foto), ad di IDeA Fimit sgr (gruppo De Agostini), il più grande gestore di fondi immobiliari in Italia con oltre 10 miliardi di asset under management, si rammarica che il rinnovo delle cariche della grande associazione del risparmio gestito vedrà di fatto esclusa l'industria dei fondi immobiliari che pesa per il 15% con 60 miliardi di asset distribuiti in 329 veicoli. Proprio nel momento in cui Assogestioni lancia la ciambella di salvataggio di 430 mila risparmiatori di fatto intrappolati nei 23 fondi quotati in Borsa (il Mondo 11). Brunelli si è insediato un anno fa alla guida di IDeA Fimit sgr, che nel 2012 ha aumentato di I miliardo il totale degli asset gestiti e ha raggiunto 37 milioni di ebitda (rispetto ai 25 milioni del 2011). anche la proposta di Assogestioni, se mai diventerà operativa. D. Ha qualche dubbio in proposito? R. Dubito dell'efficacia dell'azione di Assogestioni. Per applicare una dilazione delle scadenze dei fondi quotati al 2018, idea giusta perché si eviterebbe così di svendere interi portafogli in questa fase di mercato così critica, occorrerà che il governo e gli organi competenti intervengano con leggi apposite. D. Dov'è il problema? R. Sarà un percorso complesso, sappiamo come vanno le cose in Italia. Sarebbe stato opportuno se a rappresentare Assogestioni «L'epoca dei grandi spin off da parte di banche ed enti è terminata. Uno dei nuovi driver è lo sviluppo» Domanda. IDeA Fimit ha cinque fondi quotati con scadenze imminenti. Come vi regolate? Risposta. Stiamo studiando l'ipotesi di fusione tra fondi, ma sarebbe interessante nelle sedi istituzionali ci fosse stato un esponente delle sgr immobiliari, qualcuno che avesse il polso della situazione e le competenze necessarie. D. Invece il rinnovo delle cariche sociali dell'associazione, con l'assemblea di fine marzo, non prevede nulla di simile. Ma avete provato a farvi avanti? R. Un gruppo di sgr convinte di questa necessità ha posto il problema. Ma non siamo stati ascoltati: i fondi immobiliari sono considerati figli di serie B. D. Eppure sono chiamati a partecipare alla risoluzione delle sofferenze delle banche. Che cosa pensa della costituzione di veicoli nei quali apportare i crediti insoluti? R. Dal mio punto di vista è un business interessante. Ma bisogna studiarlo bene e capire se apportare solo i non performing loan oppure anche gli immobili che rappresentano le garanzie sottostanti. D. E le quote di questi fondi da chi sarebbero sottoscritte? R. Dipende, dalle banche e anche dagli imprenditori coinvolti, in alcuni casi, da investitori speculativi che sono disposti ad assumere un rischio elevato, in altri casi. D. Qual è il futuro dei fondi? R. L'epoca dei grandi spin off da parte di banche ed enti è terminata. Uno dei nuovi driver è lo sviluppo. D. Come per Santa Giulia? R. Si, è uno dei nostri target. Abbiamo raccolto adesioni per 60 milioni. Ora, però, siamo in trattativa con le banche per farci finanziare il progetto.
  • 10. Risanamento: prorogata di 1 mese esclusiva Idea Fimit su Santa Giulia Milano, 27 mar. (Adnkronos) - Il cda di Risanamento ha deciso una nuova proroga del periodo di esclusiva a Idea Fimit per l'acquisto di Milano Santa Giulia (con esclusione del complesso Sky). Il consiglio di amministrazione, su richiesta della stessa Idea Fimit, ha deliberato di prorogare il periodo di esclusiva, in scadenza il 31 marzo, sino al 30 aprile 2013. Risanamento: esclusiva a Sgr Idea Fimit prorogata al 30 aprile Oggi il Cda di Risanamento ha deliberato di prorogare al 30 aprile l’esclusiva concessa a Sgr Idea Fimit per l'offerta non vincolante sul progetto di sviluppo “Milano Santa Giulia” (con esclusione del complesso Sky). “Sgr Idea Fimit –si legge nella nota diffusa in serata- , avendo condiviso il masterplan redatto dalla Società, ha richiesto l’ulteriore periodo di proroga al fine di proseguire i contatti, già positivamente avviati, con gli investitori per la raccolta di equity ed il negoziato con gli istituti bancari per la definizione della struttura finanziaria dell’operazione”. Idea Fimit apre la stagione degli sviluppi immobiliari La mossa sotto i riflettori, nella scacchiera di Idea Fimit, è quella dell'aggiudicazione dell'area di Milano Santa Giulia, probabilmente in un gioco unico con il Qatar. Ma è solo uno degli attacchi in campo, che segna la strategia più complessiva del 2013 e dei prossimi anni; una strategia in cui entra in gara l'affondo sui progetti di sviluppo, supportati alle spalle dal consolidamento dell'attività "core" dei grandi fondi che fanno del gruppo la prima Sgr italiana, con circa 10 miliardi di euro di asset under management, e i forti legami con il mondo previdenziale e bancario. La società, il cui azionista di riferimento è DeA Capital (Gruppo De Agostini) con il 61,3%, seguita da Inps (ex gestioni Inpdap ed Enpals) con il 29,7%, è stata particolarmente attiva al recente Mipim di Cannes e sta lavorando a spron battuto anche in questi giorni. Il capitolo Santa Giulia dipende ora tutto dalle decisioni
  • 11. degli istituti bancari, perchè come dice Massimo Brunelli, Ceo di Idea Fimit, «abbiamo ottenuto la proroga fino a fine aprile alla nostra esclusiva, non perchè non disponiamo dei capitali necessari, fronte su cui siamo ampliamente coperti, ma perchè ancora non abbiamo raggiunto un accordo con le banche». Sul piatto, la costituzione di un nuovo fondo immobiliare, dove Risanamento apporterà l'area milanese (con esclusione del complesso Sky) per un valore compreso tra i 650 e i 750 milioni di euro. Il fondo diverrebbe quindi l'interlocutore unico nei confronti degli investitori e delle istituzioni. Idea Fimit immetterebbe liquidità per 60 milioni, a cui vanno aggiunti gli altri capitali necessari a sviluppare un'area di 440mila metri quadrati. Idea Fimit ha già pronto un masterplan di sviluppo dell'area e assicura di mantenere uno stretto dialogo con l'amministrazione comunale milanese. Secondo quanto risulta a Casa24 Plus, però, Massimo Brunelli a questo punto vuole andare alle battute finali: allo scadere della prossima proroga, se non si sarà trovato un accordo complessivo con le banche, non avrebbe intenzione di continuare all'infinito. Sì, perchè la società si sta muovendo sulle nuove aree con un gioco a tre punte: una è Santa Giulia, ma poi ci sono le due novità di Roma e Bologna. A Roma, Idea Fimit si allea con il Gruppo Parsitalia (proprietario delle aree) per l'Ecovillage, un progetto di edilizia residenziale, del valore complessivo di circa 300 milioni, nel Comune di Marino, a circa 16 chilometri dal centro di Roma. L'obiettivo è realizzare nuove residenze a prezzi calmierati, pensate per una platea di investitori istituzionali e in particolare per un pubblico di iscritti alle Casse previdenziali italiane che sosterranno l'iniziativa attraverso la sottoscrizione di quote del fondo. Sulle aree verranno realizzati circa 1500 nuovi alloggi e una zona commerciale attraverso la realizzazione di un nuovo shopping mall di moderna concezione di circa 20mila mq. Parte integrante del progetto, la realizzazione di un parco attrezzato e di infrastrutture pubbliche a servizio anche di tutta la popolazione oggi residente nei centri limitrofi.Ecovillage sorgerà a circa 5 km dal Grande Raccordo Anulare di Roma, nel cuore delle colline dei Castelli Romani, quadrante Sud-Est della Città, tra luoghi ricchi di storia e paesaggi incantevoli, con viste panoramiche su tutta la Capitale. Il nuovo insediamento verrà realizzato proprio nei pressi del Parco Regionale dell'Appia Antica e del Parco naturale dei Castelli Romani, un'area protetta, vero e proprio polmone di Roma, di straordinario interesse naturalistico. Tra le località più note che sorgono in quest'area a ridosso dell'area, Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo residenza estiva del Papa, i laghi di Castel Gandolfo. Anche a Bologna Idea Fimit punta sul residenziale, con il progetto ex Caab (circa 200 milioni di euro il valore), nel nordest della città, con un progetto che prevede un mix di residenziale, housing sociale, hotel, piazza dello shopping, parco verde urbano e servizi civici. Entrambi i progetti sono stati presentati al Mipim, agli investitori internazionali (mentre Santa Giulia, sebbene avesse tutto il materiale pronto, ha dovuto subire un "oscuramento...."). «L'interesse degli investitori internazionali
  • 12. nei confronti dell'Italia non è venuto meno – spiega Massimo Brunelli –. Abbiamo incontrato diversi operatori al Mipim che sono molto interessati a investire nel nostro Paese e, fra questi, ci sono certamente alcune nazioni protagoniste come Russia e Paesi mediorientali. Le loro aspettative di rendimento nel nostro Paese rimangono superiori a quelli di altri Stati, ma è altrettanto vero che l'incertezza del quadro politico sta creando qualche difficoltà». Un altro capitolo aperto è quello degli asset bancari. «Sono in corso contatti con Banca Intesa, ma al momento non siamo ancora nelle condizioni di aggiungere ulteriori dettagli», commenta Massimo Brunelli alle indiscrezioni uscite in settimana relativamente a una nuova operazione immobiliare con il gruppo Intesa SanpPaolo, sull'onda dell'operazione del fondo Omega, allora di Fimit Sgr, del dicembre 2008. Secondo quanto risulta (e in parte anticipato da Radiocor) Intesa Sanpaolo sta pensando a una nuova operazione immobiliare con Idea Fimit Sgr, con cui nel 2008 aveva definito l'apporto al fondo Omega di asset per 850 milioni. Ma gli asset in gioco sono di ben diversa natura. Nel 2008 tra i 284 immobili apportati da Immit (il veicolo di Intesa Sanpaolo) vi erano immobili di gran pregio, tra cui Palazzo Biandrà in piazza Cordusio a Milano, Palazzo Deffenu a Cagliari, la sede del quartier generale dell'Imi presso l'Eur a Roma. Ora invece si tratta prevalentemente di sportelli bancari, che verrebbero conferiti allo stesso fondo Omega, con un ampliamento, ma anche con un contemporaneo ristrasferimento di alcuni degli immobili di pregio, a ritroso, verso il gruppo bancario: una sorta di swap, insomma, anche se non solo. Il deal è alle battute iniziali e mancano ancora le formalizzazioni del caso, prima di aprire una vera e propria trattativa che, se dovesse andare in porto, non sarebbe nella prima parte dell'anno. Di cifre, poi, ancora non ne trapelano, anche se è evidente la volontà di Intesa Sanpaolo di valorizzare il patrimonio immobiliare residuo in portafoglio. L'operazione, seppure allo stadio embrionale, è però importante dal punto di vista della lettura degli equilibri del real estate italiano. Non va trascurato il fatto che, nel 2008, l'operazione si fece sotto la regia di Massimo Caputi, che oggi invece, dopo aver lasciato Idea Fimit, è entrato nell'azionariato di Prelios. Quest'ultima, tra le proprie prerogative del nuovo business plan, ha proprio quella di porsi come partner esterno dei principali istituti di credito italiani, sia in relazione a operazioni sui non performing loans sia per la valorizzazione degli asset a bilancio. La trattativa con Idea Fimit conferma dunque la premiazione di un concetto di continuità, probabilmente anche alla luce del già esistente fondo Omega.
  • 13. Risanamento/ Proroga a 31 aprile esclusiva Idea Fimit su S.Giulia Richiesta per definire struttura finanziaria operazione Milano, 27 mar. Il cda di Risanamento ha deliberato di prorogare ulteriormente, dal 31 marzo al 30 aprile prossimi, il periodo di esclusiva concesso a Sgr Idea Fimit sul progetto di sviluppo denominato 'Milano Santa Giulia' (con esclusione del complesso Sky), su richiesta della stessa Idea Fimit medesima. Sgr Idea Fimit, spiega una nota, avendo condiviso il masterplan redatto dalla società, ha richiesto l'ulteriore periodo di proroga al fine di proseguire i contatti, già positivamente avviati, con gli investitori per la raccolta di equity ed il negoziato con gli istituti bancari per la definizione della struttura finanziaria dell'operazione. Risanamento: esclusiva a Sgr Idea Fimit prorogata al 30 aprile 27 marzo 2013 - 19:00 MILANO (Finanza.com) Oggi il Cda di Risanamento ha deliberato di prorogare al 30 aprile l’esclusiva concessa a Sgr Idea Fimit per l'offerta non vincolante sul progetto di sviluppo “Milano Santa Giulia” (con esclusione del complesso Sky). “Sgr Idea Fimit –si legge nella nota diffusa in serata- , avendo condiviso il masterplan redatto dalla Società, ha richiesto l’ulteriore periodo di proroga al fine di proseguire i contatti, già positivamente avviati, con gli investitori per la raccolta di equity ed il negoziato con gli istituti bancari per la definizione della struttura finanziaria dell’operazione”. Risanamento: proroga al 30/4 per esclusiva a Idea Fimit su Santa Giulia Milano, 27 mar - Il cda di Risanamento ha deciso di prorogare fino al 30 aprile il periodo di esclusiva per la cessione a Idea Fimit sgr del progetto di sviluppo immobiliare Santa Giulia, con l'esclusione del complesso Sky. Lo comunica il gruppo immobiliare in una nota. Idea Fimit ha richiesto altro tempo al fine di
  • 14. proseguire i contatti, gia' positivamente avviati, con gli investitori per la raccolta di equity ed il negoziato con gli istituti bancari per la definizione della struttura finanziaria dell'operazione. Risanamento: Brunelli (Idea Fimit), Santa Giulia progetto molto importante Oggi cda societa' si riunisce per valutare la proroga Milano, 27 mar - "Oggi il cda di Risanamento si riunisce per valutare la proroga concessa. E' un progetto molto importante su cui facciamo affidamento, rimarrei molto deluso se Santa Giulia non si concretizzasse". Cosi' Massimo Brunelli, ad di Idea Fimit sgr, in trattativa per rilevare Santa Giulia, nel corso della Star conference di Borsa italiana.