Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
La metamorfosi
1. Scuola Media «Pardi» - Pernumia
La Metamorfosi:
dalla natura all’uomo, un percorso che
affascina
“Giove pittore di farfalle ”
A cura della prof.ssa Giovanna
Cancian
2. Nell’antichità classica, nelle fiabe, in opere letterarie
“metamorfosi” indica la trasformazione
soprannaturale di un essere o di un oggetto in un
altro……
3. In natura…….
Le farfalle prima di essere farfalle hanno una lunga strada da fare, ma cominciamo dall’inizio:
all’inizio c’è l’uovo, dall’uovo esce un bruco, il bruco mangia molto e poi si costruisce un bozzolo facendo un
filo con cui si fascia tutto, lì dentro al bozzolo aspetta e aspetta e piano piano si trasforma, gli spuntano tutte le
cose che gli servono e diventa pupa, quando è pronta esce dal bozzolo... ecco la farfalla. Questa
trasformazione che fa la farfalla ha un nome, si chiama “ metamorfosi”
4. La metamorfosi nella
pittura:
Narciso
ANNO: 1937
ANNO: 15981599 circa DOVE SI TROVA: Tate Modern,
DOVE SI TROVA: Galleria nazionale d'arte antica Londra
Palazzo Barberini - Roma AUTORE: Salvador Dalì
AUTORE: Michelangelo Merisi detto il Caravaggio
STILE DI APPARTENENZA: Surrealismo
STILE DI APPARTENENZA: realismo barocco
5. La metamorfosi nella
scultura
“Apollo e Dafne”
Anno: 1622/1625 - DOVE SI TROVA: Galleria Borghese - Roma - AUTORE: Gian Lorenzo Bernini -
STILE DI APPARTENZA: Barocco
6. La metamorfosi nella
letteratura
Il racconto più noto di Kafka, "La metamorfosi",
è uno dei più 'impressionanti', ed è anche
quello che si presta alle più disparate
interpretazioni. In pratica tutto si incentra
su un unico fatto: il giovane Gregor Samsa un
mattino si risveglia senza essere più lui
perchè nel corso della notte si è trasformato,
senza nemmeno rendersene conto, in un
insetto…………
7. Osservare e Interpretare la
realtà
Se osserviamo attentamente il mondo
Che ci circonda, possiamo vedere
Come molte forme naturali – rocce
I tronchi nodosi, particolari sassi e
rocce, i fiori – possono apparire in
modo diverso se guardati da
particolari punti di vista, oppure avere
forme che suggeriscono immagini
strane e fantastiche .
8. Molti animali per sfuggire ai loro predatori, si Mimetizzano
nell’ambiente, assumendone le forme e i colori. Possiamo dire che
avviene una specie di “trasfigurazione” elemento che troviamo
nelle opere surrealiste.
9. IL FANTASTICO E
L’IRREALE
La forma è una funzione della percezione, la creazione è una funzione della
Immaginazione; così l’artista nel creare, come noi nel guardare un’opera d’arte,
ci addentriamo più o meno profondamente nel mondo dei sogni.
Herbert
Read
10. Il Surrealismo: l’arte
dell’inconscio
Il SURREALISMO è un
movimento letterario, artistico
e ideologico francese, sorto
nel primo dopoguerra che
pratica un’arte figurativa e
non astratta.
La sua figurazione non è
naturalistica, anche se ha con
il naturalismo un dialogo
serrato perchè il Surrealista
vuol trasfigurare la realtà,
ma non negarla.
Il teorico di questo movimento
fu lo scrittore Andrè Breton
che nel 1924, pubblicò il
Manifesto del Surrealismo.
11. Dalì
Salvador Dalì è considerato il pittore
surrealista per eccellenza. La sue
opere sono caratterizzate da grandi
scenografie con enormi profondità
prospettiche, dove le figure e gli
oggetti eseguiti con eccezionale
abilità tecnica, si deformano e si
ingrandiscono. Enormi maschere
sostenute da stampelle che le
sorreggono da tutte le parti, animali
che si elevano nello spazio su arti
trasformati in altissime grucce,
figure umane che perdono le loro
proporzioni anatomiche. Tutte queste
immagini si richiamano al mondo
Onirico e fantastico generato
Dall’inconscio.
12. Magritte
Il belga Renè Magritte dispone
nelle sue opere immagini tratte
dal mondo reale, ma le accosta
in modo paradossale e inconsueto,
ad esempio modificandone le
dimensioni, accostando oggetti
estranei tra loro, unendo
elementi diversi in un’unica figura o
collocando oggetti In luoghi
imprevisti. Il risultato è inquietante:
Questa nuova realtà, descritta con
tanta esattezza, è fortemente ambigua
e comunica un senso di assurdo.
l’artista non ci da la chiave per
Interpretare il suo enigma: il significato
dell’opera può essere celato nel titolo, in
un’immagine, in molti casi rimarrà un
Mistero.
13. Mirò
L’artista catalano JOAN MIRO’,
Approda al Surrealismo dopo un
Primo periodo in cui approfondisce
L’analisi della natura in tutti i suoi
Aspetti. Successivamente le forme e
Le figure rappresentate nella tela
Acquistano un significato irreale
Fantastico. Figure umane, animali
Ed oggetti, si muovono e vivono in
Uno spazio e in una dimensione privi
Di ogni riferimento naturalistico,
Evocando un mondo in formazione.
14. ERNST
MAX ERNST riproduce alcuni
oggetti, i più disparati possibili,
incollandoli direttamente sulla tela in
una personale forma di collage o
dipingendoli. In questo modo egli
intende descrivere le assurdità e le
Contraddizioni in cui si trova a
Vivere l’uomo del suo tempo. In
Particolare nell’opera “ELEFANTE
CELEBES” gli oggetti, rappresentati
Come mozziconi di matita, un guanto,
Un busto di donna privo di testa, un
Tubo di ferro, apparentemente
Disposti in maniera assurda,
Determinano una sensazione di angoscia,
Dandoci l’impressione di una natura, in
Questo caso un elefante, che si trasforma
In una macchina da guerra.
15. Sempre agli orrori della guerra si riferisce “L’EUROPA DOPO LA PIOGGIA ”in
cui l’artista ci rappresenta un’assurda e irreale accozzaglia di strutture in
decomposizione, abitate da strani e talvolta invisibili personaggi che diventano
mostri.