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Il Change Management:
                  approcci, stato dell’arte, usual vs new



                                                                     Paolo Petrucciani

Incontri APCO Lazio 2006
APCO Dinner – Roma - 17 maggio 2006 (5o incontro)

          Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
Agenda intervento
approcci
 dimensioni del cambiamento (1990-1995)
 preparazione al cambiamento
 attivazione e gestione del cambiamento
 implementazione del cambiamento

stato dell’arte
 protocolli di organizational change
 nuove dimensioni del cambiamento (2002 )

usual vs new
 un caso aziendale
 prospettive … e nuove frontiere
 esempi di “nuovi” progetti in area organizzazione e risorse umane



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approcci




Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 dimensioni del cambiamento (1990-1995)


    Modifiche ambientali rilevanti



    Approcci hard e soft nel change management





        Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Modifiche ambientali rilevanti (1) (1990-1995)
                                Calo demografico
                          

                                Nuova composizione della forza lavoro
                          

                                Discrezionalita’ e senso di responsabilita’ individuale
                          

                                Ruolo dell’economia dell’informazione
                          

                                Globalizzazione dei mercati
                          

                                Economie di scopo
                          

                                Innovazione tecnologica spinta
                          

                                Nuovi metodi di produzione
                          

                                Centralita’ della conoscenza come bene economico
                          

                                Pressante richiesta di formazione e addestramento
                          

                                Flessibilita’ organizzativa
                          
Impatti,
interazioni,
feed-back



          Nuovi modelli                                                 Nuovi comportamenti                                                    Nuovi sistemi
         sociali e culturali                                            economici e finanziari                                                   aziendali




                                                                      Sistema di comunicazioni
                                                                            e relazioni
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… Modifiche ambientali rilevanti (2) (1990-1995)

    Le modificazioni sociali, culturali ed economico/finanziarie costringono le

    aziende ad una costante e continua ricerca di “messaggi-chiave” per
    indirizzare la produzione verso obiettivi che servano puntualmente il
    mercato industriale, dei servizi e quello sociale.

    Alcune costanti di questi processi sono:
   andamento della domanda di mercato fluttuante e instabile
   ricerca e analisi continua dei bisogni
   studio e individuazione di opportunita’ produttive in grado di creare alti valori
    aggiunti e consistenti ritorni sugli investimenti e/o sul capitale investito in
    attivita’ (fixed assets)
   forte attenzione alla qualita’, affidabilita’ e completezza dei prodotti/servizi



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… Approcci hard e soft nel change management

 3 elementi dell’approccio Hard
 Eliminazione dei servizi e delle attivita’ a basso valore aggiunto
 Outsourcing di attivita’ e di servizi che possono essere “acquistati” a minor costo, o con piu’ alta qualita’, o
  entrambe, da fornitori esterni
 Re-engineering delle attivita’ che sono strategicamente troppo importanti da esternalizzare, con l’obiettivo di
  tagliare i costi e migliorare la qualita’
  .... quasi sempre questo implica downsizing, ristrutturazioni, vendita di rami d’azienda, possibili
  licenziamenti, mobilita’, ecc..


 3 elementi dell’approccio Soft
 Valorizzazione migliore del capitale umano e del know-how accumulato (espansione delle conoscenze
  tecniche)
 Investimenti in innovazione, creativita’, pensiero laterale, per diversificare le attivita’ e/o ampliare la gamma
  di prodotti/servizi (espansione delle capacita’ ideative e intellettive, e delle competenze e skill specialistiche,
  uso del cervello destro)
 Re-engineering dei sistemi gestionali attraverso introduzione di maggiore partecipazione, coinvolgimento,
  teamworking, coesione, identita’ aziendale sui “valori-chiave” (vision & management deployment)
  .... quasi sempre questo implica liberare energia, ottimizzare le competenze e i punti forti delle risorse
  umane in azienda, dare spazio a iniziativa personale, creare empowerment, ecc.



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 preparazione al cambiamento
    Gli approcci al cambiamento organizzativo di Leavitt:

         » approccio per compiti
         » approccio strutturale
         » approccio tecnologico
         » approccio nelle risorse umane

    Forze favorevoli e sfavorevoli nei tre stadi della “teoria del

    cambiamento”      (Levin-Schein)   (azioni   manageriali    e
    consulenziali conseguenti)



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… Le interdipendenze di Leavitt nel cambiamento organizzativo
Secondo Leavitt esistono interdipendenze nei vari approcci al cambiamento e livelli di influenza reciproca che vanno opportunamente studiati
per valutarne gli effetti positivi e/o negativi (ad es. revisioni nella struttura organizzativa e/o nelle procedure possono
facilitare e/o peggiorare l’integrazione e il lavoro di gruppo, cosi’ come modifiche nella tecnologia. Compito dei manager e dei consulenti e’
quello esaminare i “costi e i benefici” economici e comportamentali del/i cambiamento/i introdotti)

                                                                                      struttura



                                                           compiti                                             tecnologia



                                                                                       risorse
                                                                                       umane

Approccio al cambiamento nella struttura: modifiche nell’assetto organizzativo (organigramma) e nelle politiche di business, implicano nuove
guidelines, nuove e/o differenti procedure, introduzione di regole nuove di comportamento aziendale (ad es. sistema di budgeting),
identificazione di regolamenti
Approccio al cambiamento nella tecnologia: modifiche e/o introduzioni di innovazioni su mezzi e impianti, implicano revisioni nei flussi di lavoro,
nuovi layouts fisici, nuovi metodi e strumenti di lavoro, nuovi standard di lavoro
Approccio al cambiamento nelle risorse umane: modifiche nelle attitudini, nelle motivazioni, nei comportamenti organizzativi e nelle abilita’ di
lavoro, implicano nuovi programmi di formazione/addestramento, nuovi criteri di selezione, tecniche avanzate di valutazione delle prestazioni,
nuovi sistemi premianti
Approccio al cambiamento nei compiti: modifiche nel disegno dei ruoli e nelle motivazioni al lavoro, implicano maggiore focalizzazione sugli
individui o sul team, con enfatizzazione piu’ spinta su input e output (job enrichment, job enlargement)




              Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Azioni nei 3 stadi del “cambiamento” (Kurt Lewin-Edgar Schein)

 da “planned change” a “managed change”


 Scongelamento (unfreezing)
 creazione di consapevolezza del bisogno di cambiare
 creazione del clima adatto per cambiare
 alterazione delle forze agenti sugli individui dell’organizzazione in modo che il loro“equilibrio” sia sufficientemente “sollecitato” per
  motivarne il cambiamento
 azioni di pressione per attuare modifiche
 azioni di riduzione delle resistenze

 Spostamento (moving)
 modifica della “grandezza/importanza” delle forze che definiscono la situazione iniziale
 presentazione di una “precisa direzione di cambiamento”
 sviluppo di nuovi metodi e processi di apprendimento orientati alle nuove attitudini e comportamenti

 Ricongelamento (refreezing)
   rinforzo delle modifiche che sono avvenute
   ri-creazione e mantenimento stabile del nuovo equilibrio organizzativo generato
   azioni di facilitazione dell’integrazione
   azioni di facilitazione dell’assimilazione del cambiamento nei singoli individui



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 Attivazione e gestione del cambiamento


    Fase 1: Definire il cambiamento necessario

    Fase 2: Raccogliere informazioni

    Fase 3: Effettuare diagnosi organizzative

    Fase 4: Risolvere problemi

    Fase 5: Pianificare le azioni





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… Fase 1: Definire il cambiamento necessario

 “Dove eravate? Dove siete ora? Dove state andando? e come ci
  arriverete?”

 Nella prima fase di un processo di cambiamento vanno stabiliti/e
  precisamente:
    la nuova direzione, e una sua dettagliata focalizzazione
    il livello di percezione individuale e collettivo delle cose da cambiare (sistemi, processi
     produttivi/organizzativi, procedure)
    i passi del piano di cambiamento e una “rotta” preliminare
    una chiara comunicazione dell’obiettivo del cambiamento
    il “ritmo” del cambiamento, attraverso una specificazione di obiettivi collaterali
    una chiara visione di “cosa cambiare” e “come cambiarlo”, per evitare false partenze e
     sforzi inutili




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… Fase 2: Raccogliere informazioni

 “Sono aperto a suggerimenti”

 Nella seconda fase di un processo di cambiamento vanno eseguite:
    la costante ricerca accurata di informazioni “di rilievo o significative”
    la continua esplorazione di nuove opzioni, all’interno della direzione descritta
    la riformulazione dell’agenda del cambiamento, in funzione dei dati raccolti
    una o piu’ liste dei “desiderata” (innovazione dei prodotti/processi)
    la raccolta di tutti i suggerimenti e le idee possibili nelle popolazioni aziendali interessate,
     sia per individuare “punti vulnerabili”, sia per individuare “risorse-chiave” (indagini e
     valutazioni sulle attitudini e le prassi correnti)
    la raccolta di tutti i possibili problemi “di prospettiva” (operativi e/o gestionali), per chiarire
     meglio i futuri impegni e le strategie di risposta, anche attraverso il testing di alcune
     possibilita’
    la composizione di eventuali conflitti, anche attraverso il superamento di paure infondate



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… Fase 3: Effettuare diagnosi organizzative

 “Qual’e’ la nostra strada?”

 Nella terza fase di un processo di cambiamento vanno individuati/e:
     le principali barriere all’innovazione, non tralasciando i “punti vulnerabili”
     gli strumenti di diagnosi piu’ adatti (workshop, idea generation, people audit, formazione,
      brainstorming)
     i potenziali problemi dei singoli individui (come funzioni, gruppi o unita’ di lavoro), in ottica
      di anticipazione (diagnosi pro e contro, analisi punti di resistenza e di approvazione, analisi
      delle ragioni)
     i possibili “partner attivi” nel cambiamento
     gli eventuali problemi di maggior costo economico e/o comportamentale per l’azienda e i
      fattori che creano un migliore equilibrio per il business
     gli spazi per dialoghi aperti di “confronto”, evitando pero’ “trappole” emotive
     gli orientamenti per finalizzare lo sforzo del team su tematiche, strategie e obiettivi,
      piuttosto che sulle “necessita’ delle personalita’ in gioco”


         Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Fase 4: Risolvere problemi

 “Considerare i punti vulnerabili come strategie”

 Nella quarta fase di un processo di cambiamento vanno indirizzati:
     i comportamenti creativi, aperti e flessibili
     gli impegni delle persone alla soluzione di problemi che essi stessi possono aver suggerito
      come “ostacoli al cambiamento” o “all’innovazione di prodotto/processo”
     i percorsi di sviluppo individuale e di team
     i corretti interventi e le loro priorita’ per costruire e mantenere “la tensione sufficiente” allo
      sforzo
     i suggerimenti piu’ “ascoltati” dai diretti interessati al cambiamento, attraverso analisi della
      situazione “attuale” e di quella “desiderata”, per ridurre il “divario” (gap) esistente




         Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Fase 5: Pianificare le azioni

 “Mettere insieme tutti i pezzi”

 Nella quinta fase di un processo di cambiamento vanno chiaramente
  definiti/e:
       i singoli passi di lavoro, in modo da renderli piu’ agevoli nell’implementazione
       i segmenti specifici di ogni attivita’, suddividendole in parti piccole e separate tra loro
       gli output desiderati/necessari, per ogni attivita’
       gli obiettivi da raggiungere, con una serie di caratteristiche “intrinseche”: significativi,
        specifici, realistici, ottenibili, misurabili
       le azioni da realizzare per ogni obiettivo
       i tempi di consegna e i “semilavorati” intermedi
       le quantita’ da raggiungere
       le qualita’ attese




         Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 Implementazione del cambiamento
    Processi top-down, bottom-up e misti



    5 processi-chiave per implementare con successo:

    Processo 1:                    Chiarire i piani
    Processo 2:                    Integrare le nuove prassi o i nuovi sistemi
    Processo 3:                    Stimolare l’apprendimento del “nuovo” e l’impegno
    Processo 4:                    Velocizzare la “proprieta’ del cambiamento”
    Processo 5:                    Dare e ricevere feed-back continui (monitorare, valutare,
                                   mettere a punto)




       Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Processi top-down, bottom-up e misti




               top-down                                                             bottom-up                                                                 misto


Approccio top-down:  il cambiamento viene iniziato ai piu’ alti livelli manageriali, che devono aiutare e
                     sostenere i programmi ai vari livelli organizzativi oltre a promuovere coinvolgimento
                     spinto di tutte le popolazioni aziendali interessate (processo di emulazione)
Approccio bottom-up: il cambiamento viene iniziato ai piu’ bassi livelli operativi, il top management puo’ non
                     essere coinvolto direttamente, ma deve permettere i cambiamenti necessari (processo
                     di delega operativa)
Approccio misto:     il cambiamento viene iniziato ai medi livelli manageriali, a livello di impostazione, con
                     contemporanee comunicazioni verso l’alto (richiesta di suggerimenti/autorizzazioni per
                     le scelte definitive) e verso il basso (realizzazione dei dettagli operativi dei cambiamenti
                     produttivi od organizzativi) (processo di diffusione e coinvolgimento)


          Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… 5 processi-chiave per implementare con successo

 “I leader e i consulenti di successo realizzano piani concreti, ma
    l’implementazione e’ di piu’ della semplice pianificazione, e’ un processo”
Processo 1: Chiarire i piani
Un processo in cui gli implementatori definiscono, documentano e specificano il cambiamento
Processo 2: Integrare le nuove prassi o i nuovi sistemi
Un processo nel quale l’organizzazione incorpora il cambiamento nelle sue attivita’ operative
Processo 3: Stimolare l’apprendimento del “nuovo” e l’impegno
Un processo che facilita programmi nei quali gli utenti finali apprendono ed utilizzano i nuovi approcci e le nuove
procedure
Processo 4: Velocizzare la “proprieta’ del cambiamento”
Un processo attraverso il quale gli utenti finali riescono ad identificare i nuovi processi e le nuove procedure
come “propri”, piuttosto che considerarli come cambiamenti imposti dall’alto
Processo 5: Dare e ricevere feed-back continui (monitorare, valutare, mettere a punto)
Un processo in cui viene specificato un obiettivo dettagliato e l’input dal team viene usato per giudicare la sua
efficacia nel piano di implementazione



           Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
stato dell’arte




Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 protocolli di organizational change (2 esempi)


    Organizational Change Methodology (HayGroup)



    Change Management planning model (Melcrum)





       Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Organizational Change Methodology (HayGroup)


              Fase 1                                                    Fase 2                                                    Fase 3                                                            Fase 4
Fissare la direzione                                                   Design                                          Creare/Costruire                                                    Far avvenire




                                                                                                                                                                                                                 Comunicare il
Chiarire i temi/le
           temi/le                                         Analizzare le aree                                                                   Creare prototipi
                                                                                                                                                                                                                  processo di
  opportunita’
  opportunita’                                                 obiettivo                                                                           di lavoro
                                                                                                                                                                                                                  conversione



                Effettuare una gap
                                                                        Disegnare il
                    analysis per                                                                                                 Valutare le                                                     Dispiegare il
                                                                        modello per il
                   raggiungere i                                                                                                dimostrazioni                                                   cambiamento
                                                                           futuro
                risultati desiderati



                                                                                         Comunicare il
                                 Definire lo scopo e                                                            Costruire le
                                                                                                                                                                         Misurare i risultati
                                                                                           disegno e
                                       la natura                                                               infrastrutture
                                                                                                                                                                             e affinarli
                                                                                          guadagnare
                                  dell’allineamento                                                              rimanenti
                                                                                           impegno



                                                                                    Sviluppare piani di
                                                                                       azione mirati




                     Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Change Management planning model (Melcrum)
                                                                                                                                                                                                           no
                                                                            no
                                  no                                                                                no                                          no
           contrattare                               ricercare                                 sviluppare                           implementare                                    valutare
                                                     Analizzare                                                                                                                                                 fine
         Determinare                                                                       Creare, testare e                         Realizzare e                              Calibrare, titolare
                                                   implicazioni e
       obiettivi e prodotti                                                                   produrre i                             comunicare il                              e presentare i
                                                   percezioni del
       del cambiamento                                                                       contenuti del
                                       si                                        si                                      si                                          si                                    si
                                                                                                                                     cambiamento                                    risultati
                                                   cambiamento                              cambiamento




           aspettative                             stakeholders                                audience                                prontezza                                    target
           stabilite ?                             intervistati ?                             coinvolta ?                              valutata ?                                 raggiunti ?


                         checkpoint
       ATTIVITA’
                                            • Identificare gli
  • Fissare chiari e misurabili                                                       • Allineare i processi di               • Assicurare che tutti i                    • Misurare i risultati verso i
                                              stakeholders-chiave, sia
    obiettivi di cambiamento                                                            comunicazione, la                       partners di supporto siano                  criteri di successo
                                              quelli che hanno bisogno                  leadership e le risorse                 pronti a rendere operativo il
  • Determinare i criteri di                                                                                                                                              • Presentare i risultati ai
                                              di cambiare sia quelli                    umane                                   cambiamento
    successo                                                                                                                                                                protagonisti del
                                              necessari al cambiamento                • Creare prototipi di                   • Prendere le decisioni finali                cambiamento
  • Definire lo scopo del
                                            • Indagare gli stakeholders                 comunicazione                           di implementazione
    progetto, i “deliverables”, le                                                                                                                                        • Fornire comunicazione
                                              per comprendere
    risorse richieste, il budget e                                                    • Testare i messaggi con un             • Comunicare il                               supplementare quando
                                              conoscenze e sentimenti
    il timing                                                                           audience “target”                       cambiamento                                 necessario
                                              riguardo lo stato corrente,
  • Disegnare il piano di                                                             • Ottenere le necessarie
                                              l’impatto del cambiamento,
    comunicazione                                                                       approvazioni
                                              le verosimili azioni e
                                              preoccupazioni,                         • Finalizzare e produrre i
                                              suggerimenti sulla                        contenuti della
                                              comunicazione                             comunicazione



              Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 nuove dimensioni del cambiamento (2002 ->)


    Nuove modifiche ambientali rilevanti



    Adattamenti nel change management



    Criteri e regole di organizational change





        Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Nuove modifiche ambientali rilevanti (1) (2002 ->)
                                Riduzione diffusa dei vantaggi economici degli anni ’90 e progressiva caduta della new
                          

                                economy e delle economie utilitaristiche
                                Differenziazione ed estrema competizione dei costi di produzione con impatto sui prezzi
                          

                                (es. Giappone/USA/Europa, Cina/Corea)
                                Specializzazione spinta delle competenze per sostenere il vantaggio competitivo
                          

                                Innovazione di prodotto (“revamping”) per recuperare competitivita’ e domanda
                          

                                Capitale “umano” sempre piu’ presente ed emergenza dell’economia della “conoscenza”
                          

                                (knowledge economy) come “leva strategica”
                                Sistemi di regole e norme crescenti a livello global (regulations upgrading)
                          

                                (ambiente, energia, salute, proprieta’, diritti, cultura, sociale, sicurezza, etica, ecc.)
                                Tolleranza organizzativa vs disciplina organizzativa vs azienda come “teatro/cucina”
                          
Impatti,
interazioni,
feed-back



                    Nuovi modelli                                                   Nuovi comportamenti                                                            Nuovi sistemi
                   sociali e culturali                                              economici e finanziari                                                           aziendali




                                                                                   Sistema di comunicazioni
                                                                                          e relazioni
               Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Adattamenti nel change management (1)
                           • Il modello di Change management non cambia bensi’ …… si adatta
                           • Riduce i cicli di U=unfreezing, M=moving, R=refreezing
                                                                                                                                                                                       R
                           • a volte il t tra R e il rinnovo di U e’ molto piccolo (es. mercato
                             cellulari)


                                                                                                                                                                                   M
ampiezza del cambiamento




                                                                                                                                                                          U


                                                                                                                                                         R
                                                                                         R
                                                                                                                                          M
                                                             M

                                U                                                                                         U

                                                                                                                                                                                           tempo


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… Adattamenti nel change management (2)
                           • Da “managing Change” a
                           … “monitoring continuous Change” … a
                                                                                                                                                                                      R
                           … “following/anticipating/riding Change”

                                                                                                                                                                                  M
ampiezza del cambiamento




                                                                                                                                                                         U


                                                                                                                                                        R
                                                                                        R
                                                                                                                                         M
                                                            M

                               U                                                                                         U

                                                                                                                                                                                          tempo


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 Criteri e regole di organizational change (1)

 Ogni modello di organizational change deve prevedere, come metodo
  di lavoro comune, i seguenti elementi:

    la definizione di alcuni protocolli standard





    la possibilita’ di introdurre adattamenti continui nelle fasi-chiave





    …. tenuto conto della stabilita’ di fondo degli indirizzi aziendali del

    committente (ad es. per il mantenimento del brand), prevalentemente
    legati alla comunicazione del “proprio valore verso i clienti serviti” e
    che giocano sull’effetto “memoria storica”

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 Criteri e regole di organizational change (2)

 Ogni modello di organizational change, sul fronte aziendale e di
  mercato, deve quindi rispondere a dei requisiti, nel suo divenire
  progettuale:

    che osservano, nell’arco temporale definito:


       i cambiamenti del management (culturali, valoriali, umani, …)
       il cambiamento dei prodotti/servizi
       il cambiamento della domanda (del mercato)
       il cambiamento della competizione nell’offerta (al mercato)
    ... e che realizzano, nell’arco temporale definito:


       “valore continuo” per i clienti (consumers/customers) e/o i cittadini/utenti
       “effetto memoria”
       una riduzione di tempi e spazi di “delivery” ai clienti (es. PC e web per interazione
       non fisica, luoghi e sedi localizzate/delocalizzate opportunamente per interazione
       fisica)


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usual vs new




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 un caso aziendale


    Le motivazioni del cambiamento



    L’approccio alla soluzione





        Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… Le motivazioni del cambiamento

    Azienda chimica multinazionale (~7000 dipendenti, di cui ~280 in italia)

    Fatturato FY 2004 (marzo 2005): ~ US $ 4,2 billions (~€ 3,5 miliardi)

    Durata del progetto di consulenza: dal 2000 e ancora in corso (a impulso/periodi)


Motivazione aziendale implicita
 Ricerca di un migliore posizionamento di mercato in europa in un segmento
  attrattivo (catalizzatori per combustione)
Motivazione aziendale esplicita sul segmento di competizione
 Necessita’ di entrare nel mercato “automotive” in modo piu’ aggressivo e veloce
 Necessita’ di certificazione ISO/TS 16949, per poter operare correttamente e ad armi pari con
  la concorrenza nel mercato europeo (catalizzatori per auto, moto, bus, trucks, ecc.)
 Necessita’ di un nuovo modello organizzativo e professionale che richiedeva la certificazione
  dei processi di produzione e delle competenze del personale
 Necessita’ di creare una cultura di maggiore orientamento al mercato, modificare gli stili di
  comportamento, ripensare i processi di produzione e pianificazione
 Creazione di nuova formazione del personale di fabbrica sui processi di produzione

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… L’approccio alla soluzione (1)

    Analisi del problema

    Ricerca del maggiore vantaggio per l’azienda in termini di ROI del progetto di

    cambiamento e dell’intervento di consulenza

Soluzione offerta da Epistema al Site Italia:
 creazione di job families e di analisi dei ruoli (operatori, impiegati, quadri di
   produzione)
 creazione del modello di competenze e del modello del know-how (role
   requirements) per operare nel segmento automotive
 estensione progressiva del progetto “job families” a tutto il personale (sales,
   marketing, produzione, tecnologia di processo, ingegneria, finanza, human
   resources, security, ICT, acquisti, manutenzione), e relativa manutenzione
 principali risultati ottenuti:
      certificazione ISO/TS 16949 da parte Lloyd’s (2004…)
      riconoscimento da casa madre del modello organizzativo-descrittivo dei ruoli (sia legati ai
       processi aziendali interessati sia alle altre staff) e relativa gestione (sviluppo, retribuzioni)

          Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
… L’approccio alla soluzione (2) - usual

 Lo schema del percorso di consulenza classico (usual) previsto dal processo di change
 management intrapreso dal cliente

Fase 1

   Definire la
                                        Fase 2
   direzione e
  gli obiettivi,
  con il cliente
                                              Valutare i
                                                                                       Fase 3
                                          benefici attesi e
                                             i vari passi
                                           dell’intervento                             Attivare il design
                                                                                       del cambiamento                               Fase 4
                                                                                        e realizzare le
                                                                                             azioni                                        Creare le
                                                                                          concordate                                     condizioni per
                                                                                                                                         una maggiore                  Fase 5
                                                                                                                                           stabilita’
                                                                                                                                         organizzativa
                                                                                                                                                                          Verificare i
                                                                                                                                             post-
                                                                                                                                                                            risultati
                                                                                                                                         cambiamento
                          Fase 6                                                                                                                                         raggiunti e il
                                                                                                                                                                            livello di
                          Follow-up e ipotesi                                                                                                                           consapevolezza
                          progettuali future di                                                                                                                            interna …
                               ulteriore
                             miglioramento




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… L’approccio alla soluzione (2) - … vs new

 Lo schema del percorso di consulenza applicato al processo di change management
 intrapreso dal cliente, con scorciatoie e accorgimenti (new) (“tips and cheats”)
                                                                                                                               • Accorciare le fasi previste
                                                                                                                               • Saltare parti di fasi non essenziali
                             Feed-back intermedio-Review
                                                                                                                               • Creare continui feed-back interni
Fase 1
                                                                                                                               • Rivedere e migliorare il processo in corso d’opera
                                                                                                                               • Catalizzare le motivazioni al cambiamento
   Definire la
                                        Fase 2
   direzione e                                                                                                                 • Creare “oscillazioni utili” per il progetto
  gli obiettivi,
                                                                                                                               • Accelerazione legata a: “imparare dagli errori”
  con il cliente
                                              Valutare i
                                                                                       Fase 3                                  • Adattamento continuo
                                          benefici attesi e
                                             i vari passi
                                                                                                                                                         Feed-back intermedio
                                           dell’intervento                             Attivare il design
                                                                                       del cambiamento                               Fase 4
                                                                                        e realizzare le
                                                                                             azioni                                        Creare le
                                                                                          concordate                                     condizioni per
                                            molto ridotto
                                                                                                                                         una maggiore                    Fase 5
                                                                                                                                           stabilita’
                                                                                                                                         organizzativa
                                                                                                                                                                            Verificare i
                          Fase 6                                                                                                             post-
                                                                                                                                                                              risultati
                                                                                                                                         cambiamento
                                                                                                                                                                           raggiunti e il
                            Follow-on e
                                                                                                                                                                              livello di
                           valutazioni di                                                                                                    parziale
                                                                                                                                                                          consapevolezza
                              ulteriori
                                                                                                                                                                             interna …
                           ampliamenti e
                           miglioramenti
                                                                                                      Review


                   Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 prospettive …. e nuove frontiere
    prospettive ….

    … ancora nuovi protocolli: Rapid Change Implementation ©

    (RCI) (HayGroup)

    …. e nuove frontiere

    dynamic approach (semplice e complesso)

    self-organizing approach

    organic approach

    biological approach





       Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 prospettive ... Rapid Change Implementation (RCI) ©
  (HayGroup)
     5 step-chiave per un change management di successo ed un sostenibile
 
                                                                                                                                                                       
     cambiamento del business: una metodologia in 5 fasi
                                                                                                                                                                        • Identificare, costruire e
                                                                                                                                                                          implementare l’infrastruttura
                                                                                                                                                                          del cambiamento
                                                                                                                                                                       • Costruire ricompense di
                                                                                                                                                                          transizione
                                                            Creare                                                                                                      • Trasferire skill di
                                                            competenze e
                           
                                                                                                                                                                          soppravvivenza al
                                                                                                                                                                          cambiamento
                                                            capacita’ di
                                                            capacita’
                                                                                                                                                      
                                                                                                                                                                        • Condividere l’informazione e
                                                            cambiare
             Decodificare la                                                                                                                                              costruire il “momentum”
                                                                                                        Sviluppare                              Rinforzare
             strategia                                               
                                                                                                                                                                          attraverso comunicazione
                                                                                                                                                                          strategica
                                                                                                        e dispiegare                            e sostenere
             Creare il piano del                           Disegnare
             cambiamento                                   soluzioni
                                                           organizzative
                                                           innovative
                                                                                                                                                                    Timeframe squeeze
         • Tradurre la strategia del            • Identificare soluzioni                • Costruire soluzioni integrate        • Raggiungere e misurare i
                                                                                                                                                                    (es. 24 mesi  12 mesi)
           cliente in iniziative e                innovative                              per il cambiamento                     benefici del cambiamento
           responsabilita’ attivabili
     
                                                • Disegnare componenti di               • Dimostrare il modello                • Rinforzare e sostenere il
         • Illustrare la desiderabilita’ e        soluzioni integrate                     della soluzione che funziona           miglioramento continuo

                                                                                                                                             
           la fattibilita’ del                  • Identificare, simulare e              • Implementare il dettaglio
           cambiamento richiesto o                validare le configurazioni              delle soluzioni
           della nuova strategia
                                                                                                      
                                                  delle soluzioni appropriate
           chiarificandone i benefici
                                                • Giustificare la conquista di
         • Definire, dare scopo e                 benefici di business
                                                                                                                                                                                                t
           mettere in ordine di priorita’

                                                             
           le azioni per il raggiungimento
           di guadagni di medio termine
           e di lungo termine


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 e nuove frontiere ... dynamic change (1)

   Dynamic change complesso

                                                                                                       R
                                                               R                                                                   R
          sistemi di logistica
                                                   M                                                                   M
                                                                                                M                                  processi per gestione human resources
                                       U                                                                    U
                                                                                         U

                                                                   R
                                                                            strategie di marketing e vendite
                                                                                                                                                                           R
                                                       M
                                                                                                                                                                   M
                                           U
                                                                                                                                                    R
                                                                                                  processi di produzione
                                                                                                                                                               U
                                                                                    R                                                  M
U = unfreezing
                                                                                                                            U
M = moving
                                                                          M
R = refreezing
                                                                U                                                        Dynamic change semplice
                                                                                                                                                                   tempo


           Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 e nuove frontiere ... self-organizing change (2)


caratteristiche degli approcci di self-organizing change

  • Metafora del cambiamento                      • organismo vivente, democrazia, dialogo vs macchina, monarchia, meeting
                                                    classico


  • Determinazione                                • energia intrinseca, esplorazione, trial and error, confini aperti, dinamicita’ tra
    dell’ordine                                     ordine e caos, comprensione progressiva del sistema completo


  • Natura del pensiero                           • creativita’, lavorare con la mente incoscia, guidata dall’energia e dai sentimenti,
                                                    generare e sintetizzare, ricerca di cio’ che e’ giusto/corretto/efficace


  • Leadership                                    • facilitazione, usare punti-chiave per riflettere i progressi, enfatizzare la
                                                    motivazione intrinseca (mission, vision) vs quella estrinseca (ricompense),
                                                    processo dinamico .. flussi .. ritmo, crescita nella fiducia reciproca tra i membri

  • Orientamento                                  • attendersi svolte e passi significativi, misurare ogni cosa che mescola nuove idee
                                                    e che produce disordine, un po’ di caos e’ essenziale




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 e nuove frontiere ... organic change (3)


caratteristiche degli approcci di organic change

  • Distribuzione dei compiti                          • basata sul contributo individuale [conoscenze speciali ed esperienza] riferito ai principali compiti comuni di
                                                         interesse
                                                       • natura “realistica” e bilanciata dei contributi individuali, come sottoinsieme dei compiti comuni
  • Natura dei compiti

                                                       • aggiustamenti e ridefinizione continua attraverso interazioni con altri soggetti interessati/coinvolti
  • Definizione dei compiti

                                                       • a rete, comunita’ di interessi (quindi condivisa e … accettata)
  • Struttura di controllo

                                                       • responsabilita’ “diffuse/sparse” tra i membri (senza ricerca di collocazione dei problemi super, sub e
  • Scopo e localizzazione
                                                         lateral); assenza di onniscienze gerarchiche, conoscenze basate sul principio “qui ed ora”, ovunque nella rete
    dei compiti

                                                       • comunicazione laterale (piu’ stato consultivo che sistema di comando) (… ma decidere i tempi)
  • Struttura della comunicazione

                                                       • informazioni e suggerimenti/consigli piu’ che istruzioni e decisioni; ampiezza dell’impegno vs diritti/obblighi
  • Governance/Conformance

                                                       • impegno sul fine comune e sull’”ethos tecnologico” del progresso e dell’espansione raggiunta piu’ che sulla
  • Valori
                                                         lealta’ e l’obbidienza
  • Prestigio                                          • importanza legata all’affiliazione e all’expertise, valida negli ambienti industriali esterni all’azienda




                Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 e nuove frontiere ... biological change (4) - 1
Metabolismo cellulare
velocita’
(riduzione del tempo per la
reazione)
sopravvivenza
                                                                                                                                                  vettori di energia
                                                                                       enzimi
(assenza di
alterazione/distruzione, usati
come catalizzatori che                                                                                             energia donata
possono essere riusati)
specificita’
                                                                                                                                                                    ….
                                                                reagenti                       Ri                  prodotti                     Ri+1
(struttura selettiva e legante
del sito che accetta solo
specifici reagenti)                                                                                               energia liberata
aggiustamento
(reazioni di assemblaggio e                                                                                                                       vettori di energia
disassemblaggio dei reagenti)




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 e nuove frontiere ... biological change (4) - 2
Trasformazione organizzativa
velocita’
(riduzione del tempo per il
cambiamento)
sopravvivenza
                                                                                                                                                    strumenti/mezzi
                                                                                     agenti di
(catalizzazione delle
                                                                                   cambiamento
metodologie che possono
essere riusate)                                                                                                       ampliamenti
specificita’
                                             obiettivi/condizioni
(struttura selettiva dei                                                                        Ci                                               Ci+1
                                                                                                                    stato 1                                          stato 2
                                              di cambiamento
ruoli svolti per specifici
cambiamenti)
                                                                                                                         riduzioni
aggiustamento
(revisione/modifica delle
condizioni di                                                                                                                                       strumenti/mezzi
cambiamento)




                 Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
 Esempi di “nuovi” progetti in area organizzazione
    e risorse umane
    soft re-engineering

    modifiche culturali/valoriali per aggredire nuovi mercati

    progetti di knowledge management per rendere esplicita e valorizzare

    la conoscenza tacita
    valutazione e utilizzo appropriato di medi e bassi potenziali

    ri-uso di competenze umane esistenti

    …





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bibliografia selezionata
    David Nadler, Adrian Slywotzky: “Management as Parallel Processing” – Mercer Management Journal 16 – 2004

    Paolo Petrucciani: “Final Reports – Engelhard Spa, Engelhard Italiana Srl – Specifiche Ruoli” – febbraio-marzo 2004

    Jeffrey S. Rose: “Lessons from life – The biology of business transformation – managing change”, Journal of Physician Executive, September 2001

    Rapid Change Implementation ® - Methodology Guide for Hay Consultants -1998 © - Hay Management Consultants

    Jim Rough: quot;Dynamic Facilitation and the Magic of Self-Organizing Change“, Journal of Quality and Participation, June 1997

    Lyle M.Spencer, Jr.: ”Reengineering Human Resources”, John Wiley & Sons, Inc. New York, 1995

    Janie Daniel Duck: “Managing Change: the Art of balancing”, Harvard Business Review, Volume 71, n.6, November-December 1993

    Franco D’Egidio: “Il Change Management - Il pensiero creativo e le strategie delle aziende ultraveloci”, Franco Angeli, 3a edizione, Milano, 1993

    Michael Beer, Russell A.Eisenstat, Bert Spector: “Why change programs don’t produce change?”, Harvard Business Review, Volume 68, n.6, November-

    December 1990
    Andrew D.Szilagyi, Jr., Marc J.Wallace, Jr.: “Organizational Behaviour and Performance”, Harper Collins Publishers, USA, 5th edition, 1990

    Paolo Petrucciani: “Verso il duemila: incertezze e valori”, Tempo Economico, nn.299-300, Luglio-Agosto 1990, Anno XXVII, Milano

    Murray M.Dalziel, Sthephen C.Schoonover: “Changing Ways - A practical tool for implementing change within your organizations”, Amacom (American

    Management Association), New York, 1988
    Paolo Petrucciani: “L’impatto organizzativo dei sistemi a supporto delle decisioni”, Informatica e Direzione Aziendale, Cedis Editrice, Anno 3, n.6, Giugno

    1988, Roma
    D.E.Zand, R.E.Sorenson: “Theory of Change and the effective use of Management Science”, Administrative Science Quarterly, Volume 20, n.4,

    December 1975
    Harold J.Leavitt: “Applied organizational changes in industry: Structural, Technological and Human approaches”, in “New Perspectives in Organization

    Reserch”, John Wiley & Sons, Inc., New York, 1964
    Tom Burns, G.M. Stalker: “The management of innovation”, London, Tavistock Publications, 1961

    Kurt Lewin: “Field theory in social science”, New York: Harper and Row, 1951





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2006 may 17 -Il Change Management Petrucciani

  • 1. Il Change Management: approcci, stato dell’arte, usual vs new Paolo Petrucciani Incontri APCO Lazio 2006 APCO Dinner – Roma - 17 maggio 2006 (5o incontro) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 2. Agenda intervento approcci  dimensioni del cambiamento (1990-1995)  preparazione al cambiamento  attivazione e gestione del cambiamento  implementazione del cambiamento stato dell’arte  protocolli di organizational change  nuove dimensioni del cambiamento (2002 ) usual vs new  un caso aziendale  prospettive … e nuove frontiere  esempi di “nuovi” progetti in area organizzazione e risorse umane Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 3. approcci Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 4.  dimensioni del cambiamento (1990-1995) Modifiche ambientali rilevanti  Approcci hard e soft nel change management  Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 5. … Modifiche ambientali rilevanti (1) (1990-1995) Calo demografico  Nuova composizione della forza lavoro  Discrezionalita’ e senso di responsabilita’ individuale  Ruolo dell’economia dell’informazione  Globalizzazione dei mercati  Economie di scopo  Innovazione tecnologica spinta  Nuovi metodi di produzione  Centralita’ della conoscenza come bene economico  Pressante richiesta di formazione e addestramento  Flessibilita’ organizzativa  Impatti, interazioni, feed-back Nuovi modelli Nuovi comportamenti Nuovi sistemi sociali e culturali economici e finanziari aziendali Sistema di comunicazioni e relazioni Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 6. … Modifiche ambientali rilevanti (2) (1990-1995) Le modificazioni sociali, culturali ed economico/finanziarie costringono le  aziende ad una costante e continua ricerca di “messaggi-chiave” per indirizzare la produzione verso obiettivi che servano puntualmente il mercato industriale, dei servizi e quello sociale. Alcune costanti di questi processi sono:  andamento della domanda di mercato fluttuante e instabile  ricerca e analisi continua dei bisogni  studio e individuazione di opportunita’ produttive in grado di creare alti valori aggiunti e consistenti ritorni sugli investimenti e/o sul capitale investito in attivita’ (fixed assets)  forte attenzione alla qualita’, affidabilita’ e completezza dei prodotti/servizi Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 7. … Approcci hard e soft nel change management  3 elementi dell’approccio Hard  Eliminazione dei servizi e delle attivita’ a basso valore aggiunto  Outsourcing di attivita’ e di servizi che possono essere “acquistati” a minor costo, o con piu’ alta qualita’, o entrambe, da fornitori esterni  Re-engineering delle attivita’ che sono strategicamente troppo importanti da esternalizzare, con l’obiettivo di tagliare i costi e migliorare la qualita’ .... quasi sempre questo implica downsizing, ristrutturazioni, vendita di rami d’azienda, possibili licenziamenti, mobilita’, ecc..  3 elementi dell’approccio Soft  Valorizzazione migliore del capitale umano e del know-how accumulato (espansione delle conoscenze tecniche)  Investimenti in innovazione, creativita’, pensiero laterale, per diversificare le attivita’ e/o ampliare la gamma di prodotti/servizi (espansione delle capacita’ ideative e intellettive, e delle competenze e skill specialistiche, uso del cervello destro)  Re-engineering dei sistemi gestionali attraverso introduzione di maggiore partecipazione, coinvolgimento, teamworking, coesione, identita’ aziendale sui “valori-chiave” (vision & management deployment) .... quasi sempre questo implica liberare energia, ottimizzare le competenze e i punti forti delle risorse umane in azienda, dare spazio a iniziativa personale, creare empowerment, ecc. Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 8.  preparazione al cambiamento Gli approcci al cambiamento organizzativo di Leavitt:  » approccio per compiti » approccio strutturale » approccio tecnologico » approccio nelle risorse umane Forze favorevoli e sfavorevoli nei tre stadi della “teoria del  cambiamento” (Levin-Schein) (azioni manageriali e consulenziali conseguenti) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 9. … Le interdipendenze di Leavitt nel cambiamento organizzativo Secondo Leavitt esistono interdipendenze nei vari approcci al cambiamento e livelli di influenza reciproca che vanno opportunamente studiati per valutarne gli effetti positivi e/o negativi (ad es. revisioni nella struttura organizzativa e/o nelle procedure possono facilitare e/o peggiorare l’integrazione e il lavoro di gruppo, cosi’ come modifiche nella tecnologia. Compito dei manager e dei consulenti e’ quello esaminare i “costi e i benefici” economici e comportamentali del/i cambiamento/i introdotti) struttura compiti tecnologia risorse umane Approccio al cambiamento nella struttura: modifiche nell’assetto organizzativo (organigramma) e nelle politiche di business, implicano nuove guidelines, nuove e/o differenti procedure, introduzione di regole nuove di comportamento aziendale (ad es. sistema di budgeting), identificazione di regolamenti Approccio al cambiamento nella tecnologia: modifiche e/o introduzioni di innovazioni su mezzi e impianti, implicano revisioni nei flussi di lavoro, nuovi layouts fisici, nuovi metodi e strumenti di lavoro, nuovi standard di lavoro Approccio al cambiamento nelle risorse umane: modifiche nelle attitudini, nelle motivazioni, nei comportamenti organizzativi e nelle abilita’ di lavoro, implicano nuovi programmi di formazione/addestramento, nuovi criteri di selezione, tecniche avanzate di valutazione delle prestazioni, nuovi sistemi premianti Approccio al cambiamento nei compiti: modifiche nel disegno dei ruoli e nelle motivazioni al lavoro, implicano maggiore focalizzazione sugli individui o sul team, con enfatizzazione piu’ spinta su input e output (job enrichment, job enlargement) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 10. … Azioni nei 3 stadi del “cambiamento” (Kurt Lewin-Edgar Schein) da “planned change” a “managed change”  Scongelamento (unfreezing)  creazione di consapevolezza del bisogno di cambiare  creazione del clima adatto per cambiare  alterazione delle forze agenti sugli individui dell’organizzazione in modo che il loro“equilibrio” sia sufficientemente “sollecitato” per motivarne il cambiamento  azioni di pressione per attuare modifiche  azioni di riduzione delle resistenze  Spostamento (moving)  modifica della “grandezza/importanza” delle forze che definiscono la situazione iniziale  presentazione di una “precisa direzione di cambiamento”  sviluppo di nuovi metodi e processi di apprendimento orientati alle nuove attitudini e comportamenti  Ricongelamento (refreezing)  rinforzo delle modifiche che sono avvenute  ri-creazione e mantenimento stabile del nuovo equilibrio organizzativo generato  azioni di facilitazione dell’integrazione  azioni di facilitazione dell’assimilazione del cambiamento nei singoli individui Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 11.  Attivazione e gestione del cambiamento Fase 1: Definire il cambiamento necessario  Fase 2: Raccogliere informazioni  Fase 3: Effettuare diagnosi organizzative  Fase 4: Risolvere problemi  Fase 5: Pianificare le azioni  Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 12. … Fase 1: Definire il cambiamento necessario  “Dove eravate? Dove siete ora? Dove state andando? e come ci arriverete?”  Nella prima fase di un processo di cambiamento vanno stabiliti/e precisamente:  la nuova direzione, e una sua dettagliata focalizzazione  il livello di percezione individuale e collettivo delle cose da cambiare (sistemi, processi produttivi/organizzativi, procedure)  i passi del piano di cambiamento e una “rotta” preliminare  una chiara comunicazione dell’obiettivo del cambiamento  il “ritmo” del cambiamento, attraverso una specificazione di obiettivi collaterali  una chiara visione di “cosa cambiare” e “come cambiarlo”, per evitare false partenze e sforzi inutili Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 13. … Fase 2: Raccogliere informazioni  “Sono aperto a suggerimenti”  Nella seconda fase di un processo di cambiamento vanno eseguite:  la costante ricerca accurata di informazioni “di rilievo o significative”  la continua esplorazione di nuove opzioni, all’interno della direzione descritta  la riformulazione dell’agenda del cambiamento, in funzione dei dati raccolti  una o piu’ liste dei “desiderata” (innovazione dei prodotti/processi)  la raccolta di tutti i suggerimenti e le idee possibili nelle popolazioni aziendali interessate, sia per individuare “punti vulnerabili”, sia per individuare “risorse-chiave” (indagini e valutazioni sulle attitudini e le prassi correnti)  la raccolta di tutti i possibili problemi “di prospettiva” (operativi e/o gestionali), per chiarire meglio i futuri impegni e le strategie di risposta, anche attraverso il testing di alcune possibilita’  la composizione di eventuali conflitti, anche attraverso il superamento di paure infondate Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 14. … Fase 3: Effettuare diagnosi organizzative  “Qual’e’ la nostra strada?”  Nella terza fase di un processo di cambiamento vanno individuati/e:  le principali barriere all’innovazione, non tralasciando i “punti vulnerabili”  gli strumenti di diagnosi piu’ adatti (workshop, idea generation, people audit, formazione, brainstorming)  i potenziali problemi dei singoli individui (come funzioni, gruppi o unita’ di lavoro), in ottica di anticipazione (diagnosi pro e contro, analisi punti di resistenza e di approvazione, analisi delle ragioni)  i possibili “partner attivi” nel cambiamento  gli eventuali problemi di maggior costo economico e/o comportamentale per l’azienda e i fattori che creano un migliore equilibrio per il business  gli spazi per dialoghi aperti di “confronto”, evitando pero’ “trappole” emotive  gli orientamenti per finalizzare lo sforzo del team su tematiche, strategie e obiettivi, piuttosto che sulle “necessita’ delle personalita’ in gioco” Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 15. … Fase 4: Risolvere problemi  “Considerare i punti vulnerabili come strategie”  Nella quarta fase di un processo di cambiamento vanno indirizzati:  i comportamenti creativi, aperti e flessibili  gli impegni delle persone alla soluzione di problemi che essi stessi possono aver suggerito come “ostacoli al cambiamento” o “all’innovazione di prodotto/processo”  i percorsi di sviluppo individuale e di team  i corretti interventi e le loro priorita’ per costruire e mantenere “la tensione sufficiente” allo sforzo  i suggerimenti piu’ “ascoltati” dai diretti interessati al cambiamento, attraverso analisi della situazione “attuale” e di quella “desiderata”, per ridurre il “divario” (gap) esistente Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 16. … Fase 5: Pianificare le azioni  “Mettere insieme tutti i pezzi”  Nella quinta fase di un processo di cambiamento vanno chiaramente definiti/e:  i singoli passi di lavoro, in modo da renderli piu’ agevoli nell’implementazione  i segmenti specifici di ogni attivita’, suddividendole in parti piccole e separate tra loro  gli output desiderati/necessari, per ogni attivita’  gli obiettivi da raggiungere, con una serie di caratteristiche “intrinseche”: significativi, specifici, realistici, ottenibili, misurabili  le azioni da realizzare per ogni obiettivo  i tempi di consegna e i “semilavorati” intermedi  le quantita’ da raggiungere  le qualita’ attese Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 17.  Implementazione del cambiamento Processi top-down, bottom-up e misti  5 processi-chiave per implementare con successo:  Processo 1: Chiarire i piani Processo 2: Integrare le nuove prassi o i nuovi sistemi Processo 3: Stimolare l’apprendimento del “nuovo” e l’impegno Processo 4: Velocizzare la “proprieta’ del cambiamento” Processo 5: Dare e ricevere feed-back continui (monitorare, valutare, mettere a punto) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 18. … Processi top-down, bottom-up e misti top-down bottom-up misto Approccio top-down: il cambiamento viene iniziato ai piu’ alti livelli manageriali, che devono aiutare e sostenere i programmi ai vari livelli organizzativi oltre a promuovere coinvolgimento spinto di tutte le popolazioni aziendali interessate (processo di emulazione) Approccio bottom-up: il cambiamento viene iniziato ai piu’ bassi livelli operativi, il top management puo’ non essere coinvolto direttamente, ma deve permettere i cambiamenti necessari (processo di delega operativa) Approccio misto: il cambiamento viene iniziato ai medi livelli manageriali, a livello di impostazione, con contemporanee comunicazioni verso l’alto (richiesta di suggerimenti/autorizzazioni per le scelte definitive) e verso il basso (realizzazione dei dettagli operativi dei cambiamenti produttivi od organizzativi) (processo di diffusione e coinvolgimento) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 19. … 5 processi-chiave per implementare con successo  “I leader e i consulenti di successo realizzano piani concreti, ma l’implementazione e’ di piu’ della semplice pianificazione, e’ un processo” Processo 1: Chiarire i piani Un processo in cui gli implementatori definiscono, documentano e specificano il cambiamento Processo 2: Integrare le nuove prassi o i nuovi sistemi Un processo nel quale l’organizzazione incorpora il cambiamento nelle sue attivita’ operative Processo 3: Stimolare l’apprendimento del “nuovo” e l’impegno Un processo che facilita programmi nei quali gli utenti finali apprendono ed utilizzano i nuovi approcci e le nuove procedure Processo 4: Velocizzare la “proprieta’ del cambiamento” Un processo attraverso il quale gli utenti finali riescono ad identificare i nuovi processi e le nuove procedure come “propri”, piuttosto che considerarli come cambiamenti imposti dall’alto Processo 5: Dare e ricevere feed-back continui (monitorare, valutare, mettere a punto) Un processo in cui viene specificato un obiettivo dettagliato e l’input dal team viene usato per giudicare la sua efficacia nel piano di implementazione Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 20. stato dell’arte Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 21.  protocolli di organizational change (2 esempi) Organizational Change Methodology (HayGroup)  Change Management planning model (Melcrum)  Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 22. … Organizational Change Methodology (HayGroup) Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 Fissare la direzione Design Creare/Costruire Far avvenire Comunicare il Chiarire i temi/le temi/le Analizzare le aree Creare prototipi processo di opportunita’ opportunita’ obiettivo di lavoro conversione Effettuare una gap Disegnare il analysis per Valutare le Dispiegare il modello per il raggiungere i dimostrazioni cambiamento futuro risultati desiderati Comunicare il Definire lo scopo e Costruire le Misurare i risultati disegno e la natura infrastrutture e affinarli guadagnare dell’allineamento rimanenti impegno Sviluppare piani di azione mirati Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 23. … Change Management planning model (Melcrum) no no no no no contrattare ricercare sviluppare implementare valutare Analizzare fine Determinare Creare, testare e Realizzare e Calibrare, titolare implicazioni e obiettivi e prodotti produrre i comunicare il e presentare i percezioni del del cambiamento contenuti del si si si si si cambiamento risultati cambiamento cambiamento aspettative stakeholders audience prontezza target stabilite ? intervistati ? coinvolta ? valutata ? raggiunti ? checkpoint ATTIVITA’ • Identificare gli • Fissare chiari e misurabili • Allineare i processi di • Assicurare che tutti i • Misurare i risultati verso i stakeholders-chiave, sia obiettivi di cambiamento comunicazione, la partners di supporto siano criteri di successo quelli che hanno bisogno leadership e le risorse pronti a rendere operativo il • Determinare i criteri di • Presentare i risultati ai di cambiare sia quelli umane cambiamento successo protagonisti del necessari al cambiamento • Creare prototipi di • Prendere le decisioni finali cambiamento • Definire lo scopo del • Indagare gli stakeholders comunicazione di implementazione progetto, i “deliverables”, le • Fornire comunicazione per comprendere risorse richieste, il budget e • Testare i messaggi con un • Comunicare il supplementare quando conoscenze e sentimenti il timing audience “target” cambiamento necessario riguardo lo stato corrente, • Disegnare il piano di • Ottenere le necessarie l’impatto del cambiamento, comunicazione approvazioni le verosimili azioni e preoccupazioni, • Finalizzare e produrre i suggerimenti sulla contenuti della comunicazione comunicazione Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 24.  nuove dimensioni del cambiamento (2002 ->) Nuove modifiche ambientali rilevanti  Adattamenti nel change management  Criteri e regole di organizational change  Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 25. … Nuove modifiche ambientali rilevanti (1) (2002 ->) Riduzione diffusa dei vantaggi economici degli anni ’90 e progressiva caduta della new  economy e delle economie utilitaristiche Differenziazione ed estrema competizione dei costi di produzione con impatto sui prezzi  (es. Giappone/USA/Europa, Cina/Corea) Specializzazione spinta delle competenze per sostenere il vantaggio competitivo  Innovazione di prodotto (“revamping”) per recuperare competitivita’ e domanda  Capitale “umano” sempre piu’ presente ed emergenza dell’economia della “conoscenza”  (knowledge economy) come “leva strategica” Sistemi di regole e norme crescenti a livello global (regulations upgrading)  (ambiente, energia, salute, proprieta’, diritti, cultura, sociale, sicurezza, etica, ecc.) Tolleranza organizzativa vs disciplina organizzativa vs azienda come “teatro/cucina”  Impatti, interazioni, feed-back Nuovi modelli Nuovi comportamenti Nuovi sistemi sociali e culturali economici e finanziari aziendali Sistema di comunicazioni e relazioni Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 26. … Adattamenti nel change management (1) • Il modello di Change management non cambia bensi’ …… si adatta • Riduce i cicli di U=unfreezing, M=moving, R=refreezing R • a volte il t tra R e il rinnovo di U e’ molto piccolo (es. mercato cellulari) M ampiezza del cambiamento U R R M M U U tempo Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 27. … Adattamenti nel change management (2) • Da “managing Change” a … “monitoring continuous Change” … a R … “following/anticipating/riding Change” M ampiezza del cambiamento U R R M M U U tempo Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 28.  Criteri e regole di organizational change (1)  Ogni modello di organizational change deve prevedere, come metodo di lavoro comune, i seguenti elementi: la definizione di alcuni protocolli standard  la possibilita’ di introdurre adattamenti continui nelle fasi-chiave  …. tenuto conto della stabilita’ di fondo degli indirizzi aziendali del  committente (ad es. per il mantenimento del brand), prevalentemente legati alla comunicazione del “proprio valore verso i clienti serviti” e che giocano sull’effetto “memoria storica” Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 29.  Criteri e regole di organizational change (2)  Ogni modello di organizational change, sul fronte aziendale e di mercato, deve quindi rispondere a dei requisiti, nel suo divenire progettuale: che osservano, nell’arco temporale definito:   i cambiamenti del management (culturali, valoriali, umani, …)  il cambiamento dei prodotti/servizi  il cambiamento della domanda (del mercato)  il cambiamento della competizione nell’offerta (al mercato) ... e che realizzano, nell’arco temporale definito:   “valore continuo” per i clienti (consumers/customers) e/o i cittadini/utenti  “effetto memoria”  una riduzione di tempi e spazi di “delivery” ai clienti (es. PC e web per interazione non fisica, luoghi e sedi localizzate/delocalizzate opportunamente per interazione fisica) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 30. usual vs new Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 31.  un caso aziendale Le motivazioni del cambiamento  L’approccio alla soluzione  Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 32. … Le motivazioni del cambiamento Azienda chimica multinazionale (~7000 dipendenti, di cui ~280 in italia)  Fatturato FY 2004 (marzo 2005): ~ US $ 4,2 billions (~€ 3,5 miliardi)  Durata del progetto di consulenza: dal 2000 e ancora in corso (a impulso/periodi)  Motivazione aziendale implicita  Ricerca di un migliore posizionamento di mercato in europa in un segmento attrattivo (catalizzatori per combustione) Motivazione aziendale esplicita sul segmento di competizione  Necessita’ di entrare nel mercato “automotive” in modo piu’ aggressivo e veloce  Necessita’ di certificazione ISO/TS 16949, per poter operare correttamente e ad armi pari con la concorrenza nel mercato europeo (catalizzatori per auto, moto, bus, trucks, ecc.)  Necessita’ di un nuovo modello organizzativo e professionale che richiedeva la certificazione dei processi di produzione e delle competenze del personale  Necessita’ di creare una cultura di maggiore orientamento al mercato, modificare gli stili di comportamento, ripensare i processi di produzione e pianificazione  Creazione di nuova formazione del personale di fabbrica sui processi di produzione Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 33. … L’approccio alla soluzione (1) Analisi del problema  Ricerca del maggiore vantaggio per l’azienda in termini di ROI del progetto di  cambiamento e dell’intervento di consulenza Soluzione offerta da Epistema al Site Italia:  creazione di job families e di analisi dei ruoli (operatori, impiegati, quadri di produzione)  creazione del modello di competenze e del modello del know-how (role requirements) per operare nel segmento automotive  estensione progressiva del progetto “job families” a tutto il personale (sales, marketing, produzione, tecnologia di processo, ingegneria, finanza, human resources, security, ICT, acquisti, manutenzione), e relativa manutenzione  principali risultati ottenuti:  certificazione ISO/TS 16949 da parte Lloyd’s (2004…)  riconoscimento da casa madre del modello organizzativo-descrittivo dei ruoli (sia legati ai processi aziendali interessati sia alle altre staff) e relativa gestione (sviluppo, retribuzioni) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 34. … L’approccio alla soluzione (2) - usual Lo schema del percorso di consulenza classico (usual) previsto dal processo di change management intrapreso dal cliente Fase 1 Definire la Fase 2 direzione e gli obiettivi, con il cliente Valutare i Fase 3 benefici attesi e i vari passi dell’intervento Attivare il design del cambiamento Fase 4 e realizzare le azioni Creare le concordate condizioni per una maggiore Fase 5 stabilita’ organizzativa Verificare i post- risultati cambiamento Fase 6 raggiunti e il livello di Follow-up e ipotesi consapevolezza progettuali future di interna … ulteriore miglioramento Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 35. … L’approccio alla soluzione (2) - … vs new Lo schema del percorso di consulenza applicato al processo di change management intrapreso dal cliente, con scorciatoie e accorgimenti (new) (“tips and cheats”) • Accorciare le fasi previste • Saltare parti di fasi non essenziali Feed-back intermedio-Review • Creare continui feed-back interni Fase 1 • Rivedere e migliorare il processo in corso d’opera • Catalizzare le motivazioni al cambiamento Definire la Fase 2 direzione e • Creare “oscillazioni utili” per il progetto gli obiettivi, • Accelerazione legata a: “imparare dagli errori” con il cliente Valutare i Fase 3 • Adattamento continuo benefici attesi e i vari passi Feed-back intermedio dell’intervento Attivare il design del cambiamento Fase 4 e realizzare le azioni Creare le concordate condizioni per molto ridotto una maggiore Fase 5 stabilita’ organizzativa Verificare i Fase 6 post- risultati cambiamento raggiunti e il Follow-on e livello di valutazioni di parziale consapevolezza ulteriori interna … ampliamenti e miglioramenti Review Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 36.  prospettive …. e nuove frontiere prospettive ….  … ancora nuovi protocolli: Rapid Change Implementation ©  (RCI) (HayGroup) …. e nuove frontiere  dynamic approach (semplice e complesso)  self-organizing approach  organic approach  biological approach  Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 37.  prospettive ... Rapid Change Implementation (RCI) © (HayGroup) 5 step-chiave per un change management di successo ed un sostenibile   cambiamento del business: una metodologia in 5 fasi • Identificare, costruire e implementare l’infrastruttura del cambiamento  • Costruire ricompense di transizione Creare • Trasferire skill di competenze e  soppravvivenza al cambiamento capacita’ di capacita’   • Condividere l’informazione e cambiare Decodificare la costruire il “momentum” Sviluppare Rinforzare strategia  attraverso comunicazione strategica e dispiegare e sostenere Creare il piano del Disegnare cambiamento soluzioni organizzative innovative Timeframe squeeze • Tradurre la strategia del • Identificare soluzioni • Costruire soluzioni integrate • Raggiungere e misurare i (es. 24 mesi  12 mesi) cliente in iniziative e innovative per il cambiamento benefici del cambiamento responsabilita’ attivabili  • Disegnare componenti di • Dimostrare il modello • Rinforzare e sostenere il • Illustrare la desiderabilita’ e soluzioni integrate della soluzione che funziona miglioramento continuo  la fattibilita’ del • Identificare, simulare e • Implementare il dettaglio cambiamento richiesto o validare le configurazioni delle soluzioni della nuova strategia  delle soluzioni appropriate chiarificandone i benefici • Giustificare la conquista di • Definire, dare scopo e benefici di business t mettere in ordine di priorita’  le azioni per il raggiungimento di guadagni di medio termine e di lungo termine Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 38.  e nuove frontiere ... dynamic change (1) Dynamic change complesso R R R sistemi di logistica M M M processi per gestione human resources U U U R strategie di marketing e vendite R M M U R processi di produzione U R M U = unfreezing U M = moving M R = refreezing U Dynamic change semplice tempo Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 39.  e nuove frontiere ... self-organizing change (2) caratteristiche degli approcci di self-organizing change • Metafora del cambiamento • organismo vivente, democrazia, dialogo vs macchina, monarchia, meeting classico • Determinazione • energia intrinseca, esplorazione, trial and error, confini aperti, dinamicita’ tra dell’ordine ordine e caos, comprensione progressiva del sistema completo • Natura del pensiero • creativita’, lavorare con la mente incoscia, guidata dall’energia e dai sentimenti, generare e sintetizzare, ricerca di cio’ che e’ giusto/corretto/efficace • Leadership • facilitazione, usare punti-chiave per riflettere i progressi, enfatizzare la motivazione intrinseca (mission, vision) vs quella estrinseca (ricompense), processo dinamico .. flussi .. ritmo, crescita nella fiducia reciproca tra i membri • Orientamento • attendersi svolte e passi significativi, misurare ogni cosa che mescola nuove idee e che produce disordine, un po’ di caos e’ essenziale Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 40.  e nuove frontiere ... organic change (3) caratteristiche degli approcci di organic change • Distribuzione dei compiti • basata sul contributo individuale [conoscenze speciali ed esperienza] riferito ai principali compiti comuni di interesse • natura “realistica” e bilanciata dei contributi individuali, come sottoinsieme dei compiti comuni • Natura dei compiti • aggiustamenti e ridefinizione continua attraverso interazioni con altri soggetti interessati/coinvolti • Definizione dei compiti • a rete, comunita’ di interessi (quindi condivisa e … accettata) • Struttura di controllo • responsabilita’ “diffuse/sparse” tra i membri (senza ricerca di collocazione dei problemi super, sub e • Scopo e localizzazione lateral); assenza di onniscienze gerarchiche, conoscenze basate sul principio “qui ed ora”, ovunque nella rete dei compiti • comunicazione laterale (piu’ stato consultivo che sistema di comando) (… ma decidere i tempi) • Struttura della comunicazione • informazioni e suggerimenti/consigli piu’ che istruzioni e decisioni; ampiezza dell’impegno vs diritti/obblighi • Governance/Conformance • impegno sul fine comune e sull’”ethos tecnologico” del progresso e dell’espansione raggiunta piu’ che sulla • Valori lealta’ e l’obbidienza • Prestigio • importanza legata all’affiliazione e all’expertise, valida negli ambienti industriali esterni all’azienda Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 41.  e nuove frontiere ... biological change (4) - 1 Metabolismo cellulare velocita’ (riduzione del tempo per la reazione) sopravvivenza vettori di energia enzimi (assenza di alterazione/distruzione, usati come catalizzatori che energia donata possono essere riusati) specificita’ …. reagenti Ri prodotti Ri+1 (struttura selettiva e legante del sito che accetta solo specifici reagenti) energia liberata aggiustamento (reazioni di assemblaggio e vettori di energia disassemblaggio dei reagenti) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 42.  e nuove frontiere ... biological change (4) - 2 Trasformazione organizzativa velocita’ (riduzione del tempo per il cambiamento) sopravvivenza strumenti/mezzi agenti di (catalizzazione delle cambiamento metodologie che possono essere riusate) ampliamenti specificita’ obiettivi/condizioni (struttura selettiva dei Ci Ci+1 stato 1 stato 2 di cambiamento ruoli svolti per specifici cambiamenti) riduzioni aggiustamento (revisione/modifica delle condizioni di strumenti/mezzi cambiamento) Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 43.  Esempi di “nuovi” progetti in area organizzazione e risorse umane soft re-engineering  modifiche culturali/valoriali per aggredire nuovi mercati  progetti di knowledge management per rendere esplicita e valorizzare  la conoscenza tacita valutazione e utilizzo appropriato di medi e bassi potenziali  ri-uso di competenze umane esistenti  …  Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore
  • 44. bibliografia selezionata David Nadler, Adrian Slywotzky: “Management as Parallel Processing” – Mercer Management Journal 16 – 2004  Paolo Petrucciani: “Final Reports – Engelhard Spa, Engelhard Italiana Srl – Specifiche Ruoli” – febbraio-marzo 2004  Jeffrey S. Rose: “Lessons from life – The biology of business transformation – managing change”, Journal of Physician Executive, September 2001  Rapid Change Implementation ® - Methodology Guide for Hay Consultants -1998 © - Hay Management Consultants  Jim Rough: quot;Dynamic Facilitation and the Magic of Self-Organizing Change“, Journal of Quality and Participation, June 1997  Lyle M.Spencer, Jr.: ”Reengineering Human Resources”, John Wiley & Sons, Inc. New York, 1995  Janie Daniel Duck: “Managing Change: the Art of balancing”, Harvard Business Review, Volume 71, n.6, November-December 1993  Franco D’Egidio: “Il Change Management - Il pensiero creativo e le strategie delle aziende ultraveloci”, Franco Angeli, 3a edizione, Milano, 1993  Michael Beer, Russell A.Eisenstat, Bert Spector: “Why change programs don’t produce change?”, Harvard Business Review, Volume 68, n.6, November-  December 1990 Andrew D.Szilagyi, Jr., Marc J.Wallace, Jr.: “Organizational Behaviour and Performance”, Harper Collins Publishers, USA, 5th edition, 1990  Paolo Petrucciani: “Verso il duemila: incertezze e valori”, Tempo Economico, nn.299-300, Luglio-Agosto 1990, Anno XXVII, Milano  Murray M.Dalziel, Sthephen C.Schoonover: “Changing Ways - A practical tool for implementing change within your organizations”, Amacom (American  Management Association), New York, 1988 Paolo Petrucciani: “L’impatto organizzativo dei sistemi a supporto delle decisioni”, Informatica e Direzione Aziendale, Cedis Editrice, Anno 3, n.6, Giugno  1988, Roma D.E.Zand, R.E.Sorenson: “Theory of Change and the effective use of Management Science”, Administrative Science Quarterly, Volume 20, n.4,  December 1975 Harold J.Leavitt: “Applied organizational changes in industry: Structural, Technological and Human approaches”, in “New Perspectives in Organization  Reserch”, John Wiley & Sons, Inc., New York, 1964 Tom Burns, G.M. Stalker: “The management of innovation”, London, Tavistock Publications, 1961  Kurt Lewin: “Field theory in social science”, New York: Harper and Row, 1951  Copyright 2006 - Epistema © - tutti i diritti riservati – e’ vietata la riproduzione - la circolazione e’ consentita agli autorizzati dall’autore