1. VARIABILITA’ IN PATOLOGIA CLINICA Argomenti di Patologia Clinica
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12. VARIABILITA’ ANALITICA ASSOCIATA A PRELIEVO VENOSO EMOLISI: colorazione rossa del plasma o del siero dopo centrifugazione PRELIEVO tecnica sottovuoto principio della siringa Emolisi in vitro
13. MAGGIORI CAUSE DI EMOLISI 1) Ago di piccolo calibro 2) Presenza di disinfettante sul sito del prelievo 3) Prelievo in zone edematose 4) Aspirazione forzata in siringa 5) Forte pressione nel travasare il sangue in provetta 6) Violento mescolamento del campione di sangue intero 7) Centrifugazione del sangue non sufficientemente coagulato
18. EDTA (acido etilendiamminotetracetico, sale bi- o tripotassico o bisodico) Concentrazione indicata 1 e 2 mg/dl FORTISSIMO CHELANTE DEL CALCIO Lega anche altri cationi divalenti (zinco, magnesio, rame) Sia la solubilità sia il pH dell’EDTA dipendono dal tipo di sale MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE DELLE CELLULE DEL SANGUE GIA’ DOPO 3-4 ORE INIBITORE DI MOLTI ENZIMI ERITROCITARI, LEUCOCITARI, PIASTRINICI E PLASMATICI Le piastrine assumono un aspetto sferoidale: formazione di trombociti giganti Neutrofili e monociti vanno in contro a rigonfiamento cellulare e modificazione della struttura nucleare
19. UTILIZZO EDTA Separazione elettroforetica delle lipoproteine Dosaggi plasmatici di ormoni polipeptidici Dosaggi plasmatici di farmaci Monitoraggio della Ciclosporina NON UTILIZZABILE Carbossipeptidasi zinco-dipendente Fosfatasi alcalina
22. EPARINA LEGA ANTITROMBINA III COMPLESSO EPARINA - ANTITROMBINA III - TROMBINA INATTIVO x2000 Mucopolisaccaride acido il cui peso molecolare varia nelle diverse preparazioni IN COMMERCIO ESISTE SOTTO FORMA DI SALI DI POTASSIO, SODIO , più economici, ma viene abitualmente usato il SALE DI LITIO E AMMONIO NON IMPIEGATO: STUDI MORFOLOGICI DELLE CELLULE EMATICHE TEST DI COAGULAZIONE TEST DI ATTIVAZIONE DELLA TROMBINA DOSAGGIO DEL LITIO (o AMMONIO) PLASMATICO
23. Interferenza su dosaggio del calcio minimizzato utilizzando eparina titolata con calcio a concentrazione nota EPARINE AD ALTO PESO MOLECOLARE SALI DI LITIO SALI DI SODIO SALI DI AMMONIO
24. ALTRI ADDITIVI Citrato trisodico + piridossalfosfato + trisidrossimetilamminometano INIBIZIONE DELLA DEGRADAZIONE DEL GLUCOSIO consumo di glucosio pari al 50% in 5 ore Fluoruro di sodio: enolasi Iodoacetato di litio: gliceraldeide-3-fosfato deidrogenasi 3 ore per far effetto efficacia di 3 giorni Mannosio: esocinasi precoce ma breve durata INIBIZIONE DELLA AGGREGAZIONE PIASTRINICA CONSERVAZIONE DEI GLOBULI ROSSI Soluzioni contenenti destrosio
25. BARRIERE FISICHE Ostacoli che si pongono tra la fase liquida e la fase solida (parte corpuscolata, coagulo) del plasma o del siero per favorire la loro separazione Eliminazione rischio di rimescolamento Semplice trasporto del campione dopo centrifugazione 1) sistemi integrati precentrifugazione, già inseriti nelle provette granuli cilindrici, sferici di polistirolo, gel separatore con aggiunta di granuli 2) sistemi integrati precentrifugazione, inseriti nelle provette dopo il prelievo gel, imbuti contenenti miscele di siliconi 3) sistemi postcentrifugazione filtri di diverso tipo
26. IDENTIFICAZIONE DEI CONTENITORI CODICE COLORE : quanto riguarda le provette con anticoagulante, tutte le ditte utilizzano lo stesso colore (norme ISO 9000 e ISO 6710). I colori cambiano per le provette contenenti, oltre all’anticoagulante, anche un gel separatore. tabella
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29. CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI IN LABORATORIO Per diversi motivi vi è la necessità in laboratorio di conservare per tempi più o meno lunghi i campioni da analizzare o già analizzati. RAFFREDDAMENTO (4°C) conservazione dei campioni per 2-3 gg, al massimo una settimana CONGELAMENTO (-20°C / -80°C) conservazione per tempi più lunghi. Il metodo migliore è l conservazione di piccole aliquote congelate rapidamente in azoto liquido e conservate a -80°C