SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 33
Downloaden Sie, um offline zu lesen
Batteri 
Virus 
Parassiti 
Funghi 
Lieviti 
Muffe
Potenzialirischibiologiciperlasicurezzaalimentarepossonoesserecausatida: 
•Micro-organismi: 
•batteri 
•funghi 
•virus 
•protozoi 
•Macro-organismi: 
•parassiti-vermi
I batterisonoorganismiunicellulari, procarioti,presentidappertutto. 
In relazioneal corpoumano, ibatterisonoclassificatiin : 
-BatteriutiliBatteridannosi
TOSSINFEZIONE dell’apparato digerente provocata dai batteri di forma bastoncellare appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae, del genere Salmonella. 
Vivono nell'intestino dell'uomo e degli animali, frequentemente portatori sani e 
sopravvivono in condizioni avverse potendo persistere per mesi nell'ambiente. 
Principali serbatoi dell’infezione: 
•animali e i loro derivati (carne, uova e latte consumati 
senza preventivo efficace trattamento termico) 
•ambiente (acque non potabili). 
Comune via di infezione: via orale (es.: ingestione di cibo o acqua contaminati). 
Gli alimenti di origine avicola, in particolare uova e derivati, sono una frequente causa di infezione.
Uccelli selvatici 
Bestiame da allevamento 
Roditori 
Maiali da allevamento 
Carne 
Latte 
Uova e carne 
Uccelli domestci 
UOMO 
Prodotti a base di carne 
Prodotti 
di pasticceria
Sono batteridiGrampositivi. Sono causa di tossinfezioni 
alimentarie altre patologie causate da tossine 
(sindrome della cute ustionata,sindrome da shock tossico) 
determinando, in alcuni casi, anche setticemie estremamente gravi. 
•ampia varietà di prodotti animali come carne, latte e formaggio 
•fonti ambientali quali suolo, sabbie, polvere, aria e acque naturali. 
Principali serbatoi dell’infezione: 
Comune via di infezione: mediante ingestione di alimenti contaminati 
È bene ricordare che lo stafilococco aureo comprende, fra le localizzazioni possibili, la pelle, l’apparato scheletrico, quello respiratorio e in particolare lagola, levie urinarie, il sistema nervoso centrale.
UOMO 
Conservato impropriamente 
I batteri si moltiplicano e producono tossine nel cibo 
Persona malata 
Cibo contaminato 
Cibo contaminato 
Naso 
(mucosa nasale) 
Pelle 
(ferite infette) 
Mani
Bacillo gram-positivo -talvolta anche debolmente Gram-negativo -appartenente al genere Clostridium; Clostridium perfringens presenta una forma a bastoncino, è unmicroorganismoflagellato 
È uno tra i maggiori responsabili di tossinfezioni alimentari, dunque di avvelenamenti da cibo. Con il trattamento termico,Clostridium perfringense molti altri batteri soccombono, ma non le loro enterotossine che rimanendo inalterate creano danni di tipo gastrointestinale nell'uomo. 
MODALITÀ DI TRASMISSIONE: tramite ingestione di alimenti contaminati, soprattuttocarni, pollame epescielaborati. 
A seguito della preparazione, se l'alimento rimane a lungo a temperatura ambiente, le spore, producendotossine, possono originare nuove forme vegetative 
Il raffreddamento lento dell'alimento, dopo la cottura, costituisce un elemento critico che favorisce la malattia → L'abbattimento termico, immediatamente dopo la cottura (o precottura) dei cibi da conservare, è una forma preventiva fondamentale per evitare la contaminazione degli alimenti.
UOMO 
Animali 
Carne e carni 
Insufficiente cura di calore
Intossicazione alimentare, provocata dalla tossina delClostridium botulinum, batterio batterio Gram +. 
•I ceppi di tipo A, B e C scindono le proteine e quindi fannoputrefareil cibo rendendolo sgradevole 
•Il ceppo di tipo E non elaboraenzimiproteolitici e i cibi possono avere un aspetto e un sapore gradevole, pur contenendo elevate quantità di botulino. 
Principali serbatoi dell’infezione: 
•verdure in scatola e conservate (mais in scatola, peperoni, fagiolini, melanzane…) 
•conserve di pesce (tonno, paté…) 
•affettati sotto vuoto 
•prodotti caseari, le conserve di carne e il pollame costituiscono un veicolo minore 
La tossina botulinica viene distrutta alle alte temperature e, quindi, la sterilizzazione dei cibi in vasetto e in scatola, tramite bollitura per almeno 10 minuti, ne garantisce l’eliminazione. L’aciditàe il contenuto in salecontribuiscono a controllare lo sviluppo del batterio riducendo quindi la possibilità della produzione delle tossine. Infine, è importante non consumare conserve che, all’apertura, siano maleodoranti o che presentino contenitori rigonfi in modo anomalo.
Intossicazione alimentare causata unatossina nota come 
CIGUATOSSINA. La sindrome è provocata da una tossina di origine non batterica ed è associata al consumo di pesci provenienti da mari tropicali o subtropicali. 
Principali serbatoi dell’infezione: 
•è associata al consumo di pesci provenienti da mari tropicali o subtropicali; 
•barracuda, cernie, lutianidi 
•casi di infezione dopo il consumo di pesci provenienti dal Mar Mediterraneo 
La Ciguatera è diversa dalle altre intossicazioni causate da improprie manovre di confezionamento o conservazione. 
La ciguatossina non viene distrutta né dai vari tipi di cottura (es. friggitura, bollitura, cottura al forno, al vapore, ecc.), dall’affumicatura, dall’essicazione, dalla salatura, dalla congelatura, né l’odore e l’aspetto permettono di individuare il pesce ciguaterico. 
Una buona strategia di prevenzione è limitarsi al consumo dei più piccoli pesci corallini di peso inferiore ai 2 kg
È il secondo tipo più frequente di intossicazione da prodotti ittici, seconda solo alla 
ciguatera. 
Principali serbatoi dell’infezione: 
•specie ittiche a carne rossa (tonno, tonno a pinna gialla, tonnetto striato, sgombro, 
sardine, aringhe, cheppie, acciughe) 
•specie ittiche imparentate con queste, refrigerate o conservate in modo non 
adeguato dopo la pesca 
Cause: 
inappropriato trattamento del pesce durante l'immagazzinamento o la lavorazione; un amminoacido, l’ISTIDINA presente nelle loro carni, in determinate condizioni di temperatura, si trasforma gradatamente in ISTAMINA, ammina tossica resistente al calore anche a temperature altissime. 
La formazione di istamina scaturisce da 2 fattori concomitanti : 
• inquinamento microbiologico 
• temperature di conservazione inadeguate 
È indispensabile mantenere la “catena del freddo” e attuare procedure che garantiscano l’igienicità delle lavorazioni
Relazione fra la temperatura e la moltiplicazione dei batteri
Cosasonoivirus? 
Sonoagentiinfettantimicroscopici, non cellulari 
Dove risiedono? 
Dappertutto, piùfrequentementein luoghiaffollati. 
Possonoviveresolo all’internodi unacellula 
Come siattivano? 
Provocanomalattieinfettivea uominiedanimali(malattievirali) 
Le piùfrequentimalattieviralisono: 
1.EpatiteA 
2.Influenza aviaria 
3.Infezioniintestinali
EpatiteA 
Mani sporche 
Acquacontaminata 
Fruttae verdure non lavate 
Moscheinfettechepossanocontaminarecibonon protetto 
Baciareunapersona infetta 
Influenza aviaria 
Malattiacusatada un virus influenzalecheha subitounamutazione 
Colpiscein particolaregliuccelli, ma anchealcunespecie di mammiferi, esseriumanicompresi 
Infezioniintestinali 
Dagliuccelliagliuomini, attraversola saliva, ilmucoe le fecidi uccelliinfettiit non puòessertrasmessada uomoa uomo!
Sonocreature viventi(pianteo animaliinvertebrati) 
chevivonoe sinutronodi altrecreature, chiamatiospiti. 
Dove sitrovano? 
•Nell’acqua, nelsuolo, nelleverdure, nellemanisporche 
Come siattivano? 
•consumanole sostanzanutritive del corpodell’ospite 
•rilascianotossinenelcorpoospitante, producendoallergieedinfiammazioni 
Qualisonoiparassitidel cibo? 
I piùcomunisono: -la giardia 
-ivermiintestinali: 
-ilvermedell’ombelico(limbric) 
-la tenia(tenie) 
-la trichinella
Sono mono o multi-cellulari di tipo inferiore che di moltiplicano attraverso delle spore; 
Come si attivano? 
I funghi velenosi producono micotossine dannose ad esseri umani ed animali quando questi ingeriscono cibo contaminato. 
Quali sono i funghi velenosi? 
I più comuni sono: Aspergillus flavus, Penicilium, Fusarium etc. 
Funghi
Grano e biada 
UOMO 
Cibo 
Conservato a temperatura inadeguata e umida 
Micotossina di avvelenamento 
Animali 
Carne, uova, latte
Muffe e lieviti 
appartengono 
alla più grande 
categoria dei 
miceti cioè di 
organismi simili 
alle piante che 
crescono per 
estensione 
continua 
formando 
diramazioni 
simili a 
“ramoscelli” 
Interessano soprattutto cereali, frutta secca, spezie, caffè, cacao, latte, formaggi, 
vino, birra…
Giocano un ruolo determinante nello sviluppo delle muffe: 
•La temperatura 
•Il grado di umidità 
•Il ph 
•L’ossigeno 
Come proteggere i cibi dalle muffe? 
•Tenete sempre coperto e ben protetto il cibo una volta cucinato o lavato, utilizzando pellicole trasparenti e tipo tupperware, le spore sono nell'aria. Lo stesso fate per lo scatolame o i vasi una volta aperti. 
•Soprattutto in estate, non lasciate cibi deperibili fuori dal frigo più di due ore. 
•Mangiate gli avanzi tenute in frigo nel giro di massimo 4 giorni in modo che le muffe non abbaino tempo di svilupparsi.
Latticini: 
•nei formaggi stagionati basta eliminare la parte ammuffita 
•nei formaggi freschi le tossine contenute nella muffa si propagano rapidamente in particolare latte, ricotta e yogurt vanno gettati al primo segno di muffa. 
Confetture: 
la muffa che si può presentare sulla superficie di una marmellata deve essere eliminata, ma il resto della confettura può essere ancora utilizzata. Succhi di frutta: 
gettarli al minimo segno di muffa. 
Frutta e ortaggi: 
•se molto succosi meglio gettarli quando appare la muffa 
•quelli più sodi, come mele, carote, zucche, possono essere consumati dopo aver eliminato tutta la parte ammuffita. 
Carni: 
gettarle al primo segno di muffa. 
Il pane: 
•l'igiene delle camere di fermalievitazionedeve essere scrupolosa. 
•I teli su cui il pane appena fatto riposa nella camera difermalievitazione(dove l'impasto viene mantenuto a bassa temperatura -inferiore ai 4°-impedendo così ai lieviti di produrre anidride carbonica, ma consentendo agli enzimi la trasformazione dei carboidrati in zuccheri semplici), devono essere bianchi e puliti, senza macchie colorate: se dove il pane è a contatto con il telo ci sono macchie colorate, allora è in atto una contaminazione fungina, che pregiudicherà la qualità del pane.
GLI ALIMENTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI: 
• devono essere cotti o riscaldati a temperature interne (termometro a sonda, opportunamente calibrato e disinfettato) sufficienti ad eliminare le forme vegetative di qualsiasi agente patogeno: T > 75 °C per 15” 
•per la crema pasticcera viene consigliata una T > 85°C per 30” (in quanto la resistenza al calore di alcuni microrganismi può aumentare nel caso di elevate concentrazioni di grassi, proteine, carboidrati). 
• se consumati caldi devono essere mantenuti ad una temperatura >= 60-65 °C. 
• se consumati freddi –o conservati in regime di refrigerazione –devono essere raffreddati rapidamente in modo da attraversare l’intervallo di temperatura pericoloso (60°C –4 °C) il più rapidamente possibile 
•E’ necessario raffreddare gli alimenti attraversando l’intervallo di temperatura pericoloso (60°C –4°C) in meno di tre ore o, meglio entro due ore 
Nuovi orientamenti prevedono uno standard di raffreddamento a 2 gradini (35) così articolato: 
-da 60 °C a 21 °C in 2 ore o meno 
-da 21°C a 4 °C in 4 ore o meno 
Dadila sas
LA REGOLA DELLE DUE ORE 
•I cibi caldi dovrebbero essere mantenuti sopra i 63ºc, tuttavia possono essere tenuti a temperature inferiori per un periodo massimo di due ore.
LA REGOLA DELLE QUATTRO ORE 
•Il cibo freddo dovrebbe essere mantenuto ad una temperatura di 8ºc, tuttavia si possono tenere ad una temperatura superiore per un periodo massimo di quattro ore.
L’alimento può essere contaminato: 
• all’origine, cioè prima di essere introdotto nell’ambiente di lavorazione 
Vegetali crudi 
Uova 
Carne cruda 
acqua 
suolo 
aria 
scarsa igiene di allevamento e macellazione 
Allevamenti non controllati 
Utilizzo di concimi 
Dadila sas
• in seguito ad un confezionamento difettoso: 
per penetrazione d’aria nella confezioni 
Dadila sas
• da animali infestanti 
MOSCHE 
TOPI 
SCARAFAGGI 
Dadila sas
• dal contatto con altri alimenti 
Soprattutto ad opera di alimenti crudi nei confronti di alimenti cotti, per contatto diretto, gocciolamento, ecc. oppure attraverso la cosiddetta “contaminazione crociata”. 
• dal contatto con materiali, contenitori, condutture 
Dadila sas
• dal personale 
Contaminazioni indesiderabili o pericolose possono dipendere 
da personale che 
•non si trovi in buone condizioni di salute 
•non segua i precetti dell’igiene e della persona 
•manipoli i prodotti non rispettando le norme di buona prassi igienica; 
mani 
starnuti 
Colpi di tosse 
Dadila sas

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

Contaminazione microbiologica
Contaminazione microbiologicaContaminazione microbiologica
Contaminazione microbiologicagdanton
 
Microorganismi associati con gli alimenti
Microorganismi associati con gli alimentiMicroorganismi associati con gli alimenti
Microorganismi associati con gli alimentiDario
 
Amebiasi
AmebiasiAmebiasi
Amebiasiarmbru
 
Il Controllo Della Qualità Degli Alimenti Attraverso Le Analisi Microbiologiche
Il Controllo Della Qualità Degli Alimenti Attraverso  Le Analisi MicrobiologicheIl Controllo Della Qualità Degli Alimenti Attraverso  Le Analisi Microbiologiche
Il Controllo Della Qualità Degli Alimenti Attraverso Le Analisi MicrobiologicheMichele Iannizzotto
 
Microbiologia e gli alimenti
Microbiologia e gli alimentiMicrobiologia e gli alimenti
Microbiologia e gli alimentiguest746a6e
 
Tesi Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari Alessandro Cecchi
Tesi Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari Alessandro CecchiTesi Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari Alessandro Cecchi
Tesi Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari Alessandro CecchiAlessandro Cecchi
 
Tossinfezioni alimentari
Tossinfezioni alimentariTossinfezioni alimentari
Tossinfezioni alimentariDario
 
Principali malattie trasmissibili con gli alimenti
Principali malattie trasmissibili con gli alimenti Principali malattie trasmissibili con gli alimenti
Principali malattie trasmissibili con gli alimenti Grazia
 
2 microrganismi-e-alimenti
2 microrganismi-e-alimenti2 microrganismi-e-alimenti
2 microrganismi-e-alimentiJefNize
 
Sicurezza in sede, al campo e l'igiene
Sicurezza in sede, al campo e l'igieneSicurezza in sede, al campo e l'igiene
Sicurezza in sede, al campo e l'igienepizio
 

Was ist angesagt? (17)

Contaminazione microbiologica
Contaminazione microbiologicaContaminazione microbiologica
Contaminazione microbiologica
 
Microorganismi associati con gli alimenti
Microorganismi associati con gli alimentiMicroorganismi associati con gli alimenti
Microorganismi associati con gli alimenti
 
Haccp patogeni emergenti
Haccp patogeni emergenti Haccp patogeni emergenti
Haccp patogeni emergenti
 
Amebiasi
AmebiasiAmebiasi
Amebiasi
 
10.bacillaceae
10.bacillaceae10.bacillaceae
10.bacillaceae
 
Il Controllo Della Qualità Degli Alimenti Attraverso Le Analisi Microbiologiche
Il Controllo Della Qualità Degli Alimenti Attraverso  Le Analisi MicrobiologicheIl Controllo Della Qualità Degli Alimenti Attraverso  Le Analisi Microbiologiche
Il Controllo Della Qualità Degli Alimenti Attraverso Le Analisi Microbiologiche
 
Microbiologia e gli alimenti
Microbiologia e gli alimentiMicrobiologia e gli alimenti
Microbiologia e gli alimenti
 
Em1
Em1Em1
Em1
 
9.clostrid
9.clostrid9.clostrid
9.clostrid
 
Tesi Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari Alessandro Cecchi
Tesi Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari Alessandro CecchiTesi Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari Alessandro Cecchi
Tesi Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari Alessandro Cecchi
 
Tossinfezioni alimentari
Tossinfezioni alimentariTossinfezioni alimentari
Tossinfezioni alimentari
 
Ldb agroecologia2 netti_02
Ldb agroecologia2 netti_02Ldb agroecologia2 netti_02
Ldb agroecologia2 netti_02
 
Principali malattie trasmissibili con gli alimenti
Principali malattie trasmissibili con gli alimenti Principali malattie trasmissibili con gli alimenti
Principali malattie trasmissibili con gli alimenti
 
Ldb agroecologia2 netti_03
Ldb agroecologia2 netti_03Ldb agroecologia2 netti_03
Ldb agroecologia2 netti_03
 
Ldb agroecologia2 netti_01
Ldb agroecologia2 netti_01Ldb agroecologia2 netti_01
Ldb agroecologia2 netti_01
 
2 microrganismi-e-alimenti
2 microrganismi-e-alimenti2 microrganismi-e-alimenti
2 microrganismi-e-alimenti
 
Sicurezza in sede, al campo e l'igiene
Sicurezza in sede, al campo e l'igieneSicurezza in sede, al campo e l'igiene
Sicurezza in sede, al campo e l'igiene
 

Ähnlich wie 4 haccprischiobiologico

Igiene prodotti alimentari
Igiene prodotti alimentariIgiene prodotti alimentari
Igiene prodotti alimentariMassimo Falsaci
 
Microorganimi associati con gli alimenti
Microorganimi associati con gli alimentiMicroorganimi associati con gli alimenti
Microorganimi associati con gli alimentiDario
 
Parassitosi alimentari
Parassitosi alimentariParassitosi alimentari
Parassitosi alimentariDina Malgieri
 
Corso haccp studio rosi
Corso haccp studio rosiCorso haccp studio rosi
Corso haccp studio rosiwanderp82
 
Sicurezza alimentare in agriturismo 03
Sicurezza alimentare in agriturismo 03Sicurezza alimentare in agriturismo 03
Sicurezza alimentare in agriturismo 03Paolo Rebolini
 
Salmonella, Shigella e Yersinia.ppt salimi
Salmonella, Shigella e Yersinia.ppt salimiSalmonella, Shigella e Yersinia.ppt salimi
Salmonella, Shigella e Yersinia.ppt salimiInesBouchoucha
 
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...Alessio Marchesani
 
Microbiologia degli alimenti
Microbiologia degli alimentiMicrobiologia degli alimenti
Microbiologia degli alimentiguestb4e016
 
Malattie infettive nelle grandi emergenze
Malattie infettive  nelle grandi emergenzeMalattie infettive  nelle grandi emergenze
Malattie infettive nelle grandi emergenzeDino Sgarabotto
 
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02supermary2
 
Metodo Apollo Live - marzo 2016
Metodo Apollo Live - marzo 2016Metodo Apollo Live - marzo 2016
Metodo Apollo Live - marzo 2016Metodo Apollo
 
12 igiene-agro-alimentare
12 igiene-agro-alimentare12 igiene-agro-alimentare
12 igiene-agro-alimentareJefNize
 
Malattie infettive e protezione civile
Malattie infettive e  protezione civileMalattie infettive e  protezione civile
Malattie infettive e protezione civileDino Sgarabotto
 
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02[1]
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02[1]Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02[1]
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02[1]pellesandro
 
Diarree infettive
Diarree infettiveDiarree infettive
Diarree infettiveDario
 

Ähnlich wie 4 haccprischiobiologico (20)

Igiene prodotti alimentari
Igiene prodotti alimentariIgiene prodotti alimentari
Igiene prodotti alimentari
 
Microorganimi associati con gli alimenti
Microorganimi associati con gli alimentiMicroorganimi associati con gli alimenti
Microorganimi associati con gli alimenti
 
Parassitosi alimentari
Parassitosi alimentariParassitosi alimentari
Parassitosi alimentari
 
Corso haccp studio rosi
Corso haccp studio rosiCorso haccp studio rosi
Corso haccp studio rosi
 
MTA
MTAMTA
MTA
 
Sicurezza alimentare in agriturismo 03
Sicurezza alimentare in agriturismo 03Sicurezza alimentare in agriturismo 03
Sicurezza alimentare in agriturismo 03
 
Salmonella, Shigella e Yersinia.ppt salimi
Salmonella, Shigella e Yersinia.ppt salimiSalmonella, Shigella e Yersinia.ppt salimi
Salmonella, Shigella e Yersinia.ppt salimi
 
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
 
Monere
MonereMonere
Monere
 
Microbiologia degli alimenti
Microbiologia degli alimentiMicrobiologia degli alimenti
Microbiologia degli alimenti
 
Malattie infettive nelle grandi emergenze
Malattie infettive  nelle grandi emergenzeMalattie infettive  nelle grandi emergenze
Malattie infettive nelle grandi emergenze
 
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02
 
Metodo Apollo Live - marzo 2016
Metodo Apollo Live - marzo 2016Metodo Apollo Live - marzo 2016
Metodo Apollo Live - marzo 2016
 
News SA 33 2016
News SA 33 2016News SA 33 2016
News SA 33 2016
 
12 igiene-agro-alimentare
12 igiene-agro-alimentare12 igiene-agro-alimentare
12 igiene-agro-alimentare
 
5. microbiota
5. microbiota5. microbiota
5. microbiota
 
Malattie infettive e protezione civile
Malattie infettive e  protezione civileMalattie infettive e  protezione civile
Malattie infettive e protezione civile
 
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02[1]
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02[1]Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02[1]
Tossinfezionialimentari 110221144814-phpapp02[1]
 
1.archea.myco
1.archea.myco1.archea.myco
1.archea.myco
 
Diarree infettive
Diarree infettiveDiarree infettive
Diarree infettive
 

4 haccprischiobiologico

  • 1. Batteri Virus Parassiti Funghi Lieviti Muffe
  • 2. Potenzialirischibiologiciperlasicurezzaalimentarepossonoesserecausatida: •Micro-organismi: •batteri •funghi •virus •protozoi •Macro-organismi: •parassiti-vermi
  • 3. I batterisonoorganismiunicellulari, procarioti,presentidappertutto. In relazioneal corpoumano, ibatterisonoclassificatiin : -BatteriutiliBatteridannosi
  • 4. TOSSINFEZIONE dell’apparato digerente provocata dai batteri di forma bastoncellare appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae, del genere Salmonella. Vivono nell'intestino dell'uomo e degli animali, frequentemente portatori sani e sopravvivono in condizioni avverse potendo persistere per mesi nell'ambiente. Principali serbatoi dell’infezione: •animali e i loro derivati (carne, uova e latte consumati senza preventivo efficace trattamento termico) •ambiente (acque non potabili). Comune via di infezione: via orale (es.: ingestione di cibo o acqua contaminati). Gli alimenti di origine avicola, in particolare uova e derivati, sono una frequente causa di infezione.
  • 5. Uccelli selvatici Bestiame da allevamento Roditori Maiali da allevamento Carne Latte Uova e carne Uccelli domestci UOMO Prodotti a base di carne Prodotti di pasticceria
  • 6. Sono batteridiGrampositivi. Sono causa di tossinfezioni alimentarie altre patologie causate da tossine (sindrome della cute ustionata,sindrome da shock tossico) determinando, in alcuni casi, anche setticemie estremamente gravi. •ampia varietà di prodotti animali come carne, latte e formaggio •fonti ambientali quali suolo, sabbie, polvere, aria e acque naturali. Principali serbatoi dell’infezione: Comune via di infezione: mediante ingestione di alimenti contaminati È bene ricordare che lo stafilococco aureo comprende, fra le localizzazioni possibili, la pelle, l’apparato scheletrico, quello respiratorio e in particolare lagola, levie urinarie, il sistema nervoso centrale.
  • 7. UOMO Conservato impropriamente I batteri si moltiplicano e producono tossine nel cibo Persona malata Cibo contaminato Cibo contaminato Naso (mucosa nasale) Pelle (ferite infette) Mani
  • 8. Bacillo gram-positivo -talvolta anche debolmente Gram-negativo -appartenente al genere Clostridium; Clostridium perfringens presenta una forma a bastoncino, è unmicroorganismoflagellato È uno tra i maggiori responsabili di tossinfezioni alimentari, dunque di avvelenamenti da cibo. Con il trattamento termico,Clostridium perfringense molti altri batteri soccombono, ma non le loro enterotossine che rimanendo inalterate creano danni di tipo gastrointestinale nell'uomo. MODALITÀ DI TRASMISSIONE: tramite ingestione di alimenti contaminati, soprattuttocarni, pollame epescielaborati. A seguito della preparazione, se l'alimento rimane a lungo a temperatura ambiente, le spore, producendotossine, possono originare nuove forme vegetative Il raffreddamento lento dell'alimento, dopo la cottura, costituisce un elemento critico che favorisce la malattia → L'abbattimento termico, immediatamente dopo la cottura (o precottura) dei cibi da conservare, è una forma preventiva fondamentale per evitare la contaminazione degli alimenti.
  • 9. UOMO Animali Carne e carni Insufficiente cura di calore
  • 10. Intossicazione alimentare, provocata dalla tossina delClostridium botulinum, batterio batterio Gram +. •I ceppi di tipo A, B e C scindono le proteine e quindi fannoputrefareil cibo rendendolo sgradevole •Il ceppo di tipo E non elaboraenzimiproteolitici e i cibi possono avere un aspetto e un sapore gradevole, pur contenendo elevate quantità di botulino. Principali serbatoi dell’infezione: •verdure in scatola e conservate (mais in scatola, peperoni, fagiolini, melanzane…) •conserve di pesce (tonno, paté…) •affettati sotto vuoto •prodotti caseari, le conserve di carne e il pollame costituiscono un veicolo minore La tossina botulinica viene distrutta alle alte temperature e, quindi, la sterilizzazione dei cibi in vasetto e in scatola, tramite bollitura per almeno 10 minuti, ne garantisce l’eliminazione. L’aciditàe il contenuto in salecontribuiscono a controllare lo sviluppo del batterio riducendo quindi la possibilità della produzione delle tossine. Infine, è importante non consumare conserve che, all’apertura, siano maleodoranti o che presentino contenitori rigonfi in modo anomalo.
  • 11. Intossicazione alimentare causata unatossina nota come CIGUATOSSINA. La sindrome è provocata da una tossina di origine non batterica ed è associata al consumo di pesci provenienti da mari tropicali o subtropicali. Principali serbatoi dell’infezione: •è associata al consumo di pesci provenienti da mari tropicali o subtropicali; •barracuda, cernie, lutianidi •casi di infezione dopo il consumo di pesci provenienti dal Mar Mediterraneo La Ciguatera è diversa dalle altre intossicazioni causate da improprie manovre di confezionamento o conservazione. La ciguatossina non viene distrutta né dai vari tipi di cottura (es. friggitura, bollitura, cottura al forno, al vapore, ecc.), dall’affumicatura, dall’essicazione, dalla salatura, dalla congelatura, né l’odore e l’aspetto permettono di individuare il pesce ciguaterico. Una buona strategia di prevenzione è limitarsi al consumo dei più piccoli pesci corallini di peso inferiore ai 2 kg
  • 12. È il secondo tipo più frequente di intossicazione da prodotti ittici, seconda solo alla ciguatera. Principali serbatoi dell’infezione: •specie ittiche a carne rossa (tonno, tonno a pinna gialla, tonnetto striato, sgombro, sardine, aringhe, cheppie, acciughe) •specie ittiche imparentate con queste, refrigerate o conservate in modo non adeguato dopo la pesca Cause: inappropriato trattamento del pesce durante l'immagazzinamento o la lavorazione; un amminoacido, l’ISTIDINA presente nelle loro carni, in determinate condizioni di temperatura, si trasforma gradatamente in ISTAMINA, ammina tossica resistente al calore anche a temperature altissime. La formazione di istamina scaturisce da 2 fattori concomitanti : • inquinamento microbiologico • temperature di conservazione inadeguate È indispensabile mantenere la “catena del freddo” e attuare procedure che garantiscano l’igienicità delle lavorazioni
  • 13. Relazione fra la temperatura e la moltiplicazione dei batteri
  • 14. Cosasonoivirus? Sonoagentiinfettantimicroscopici, non cellulari Dove risiedono? Dappertutto, piùfrequentementein luoghiaffollati. Possonoviveresolo all’internodi unacellula Come siattivano? Provocanomalattieinfettivea uominiedanimali(malattievirali) Le piùfrequentimalattieviralisono: 1.EpatiteA 2.Influenza aviaria 3.Infezioniintestinali
  • 15. EpatiteA Mani sporche Acquacontaminata Fruttae verdure non lavate Moscheinfettechepossanocontaminarecibonon protetto Baciareunapersona infetta Influenza aviaria Malattiacusatada un virus influenzalecheha subitounamutazione Colpiscein particolaregliuccelli, ma anchealcunespecie di mammiferi, esseriumanicompresi Infezioniintestinali Dagliuccelliagliuomini, attraversola saliva, ilmucoe le fecidi uccelliinfettiit non puòessertrasmessada uomoa uomo!
  • 16. Sonocreature viventi(pianteo animaliinvertebrati) chevivonoe sinutronodi altrecreature, chiamatiospiti. Dove sitrovano? •Nell’acqua, nelsuolo, nelleverdure, nellemanisporche Come siattivano? •consumanole sostanzanutritive del corpodell’ospite •rilascianotossinenelcorpoospitante, producendoallergieedinfiammazioni Qualisonoiparassitidel cibo? I piùcomunisono: -la giardia -ivermiintestinali: -ilvermedell’ombelico(limbric) -la tenia(tenie) -la trichinella
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20.
  • 21. Sono mono o multi-cellulari di tipo inferiore che di moltiplicano attraverso delle spore; Come si attivano? I funghi velenosi producono micotossine dannose ad esseri umani ed animali quando questi ingeriscono cibo contaminato. Quali sono i funghi velenosi? I più comuni sono: Aspergillus flavus, Penicilium, Fusarium etc. Funghi
  • 22. Grano e biada UOMO Cibo Conservato a temperatura inadeguata e umida Micotossina di avvelenamento Animali Carne, uova, latte
  • 23. Muffe e lieviti appartengono alla più grande categoria dei miceti cioè di organismi simili alle piante che crescono per estensione continua formando diramazioni simili a “ramoscelli” Interessano soprattutto cereali, frutta secca, spezie, caffè, cacao, latte, formaggi, vino, birra…
  • 24. Giocano un ruolo determinante nello sviluppo delle muffe: •La temperatura •Il grado di umidità •Il ph •L’ossigeno Come proteggere i cibi dalle muffe? •Tenete sempre coperto e ben protetto il cibo una volta cucinato o lavato, utilizzando pellicole trasparenti e tipo tupperware, le spore sono nell'aria. Lo stesso fate per lo scatolame o i vasi una volta aperti. •Soprattutto in estate, non lasciate cibi deperibili fuori dal frigo più di due ore. •Mangiate gli avanzi tenute in frigo nel giro di massimo 4 giorni in modo che le muffe non abbaino tempo di svilupparsi.
  • 25. Latticini: •nei formaggi stagionati basta eliminare la parte ammuffita •nei formaggi freschi le tossine contenute nella muffa si propagano rapidamente in particolare latte, ricotta e yogurt vanno gettati al primo segno di muffa. Confetture: la muffa che si può presentare sulla superficie di una marmellata deve essere eliminata, ma il resto della confettura può essere ancora utilizzata. Succhi di frutta: gettarli al minimo segno di muffa. Frutta e ortaggi: •se molto succosi meglio gettarli quando appare la muffa •quelli più sodi, come mele, carote, zucche, possono essere consumati dopo aver eliminato tutta la parte ammuffita. Carni: gettarle al primo segno di muffa. Il pane: •l'igiene delle camere di fermalievitazionedeve essere scrupolosa. •I teli su cui il pane appena fatto riposa nella camera difermalievitazione(dove l'impasto viene mantenuto a bassa temperatura -inferiore ai 4°-impedendo così ai lieviti di produrre anidride carbonica, ma consentendo agli enzimi la trasformazione dei carboidrati in zuccheri semplici), devono essere bianchi e puliti, senza macchie colorate: se dove il pane è a contatto con il telo ci sono macchie colorate, allora è in atto una contaminazione fungina, che pregiudicherà la qualità del pane.
  • 26. GLI ALIMENTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI: • devono essere cotti o riscaldati a temperature interne (termometro a sonda, opportunamente calibrato e disinfettato) sufficienti ad eliminare le forme vegetative di qualsiasi agente patogeno: T > 75 °C per 15” •per la crema pasticcera viene consigliata una T > 85°C per 30” (in quanto la resistenza al calore di alcuni microrganismi può aumentare nel caso di elevate concentrazioni di grassi, proteine, carboidrati). • se consumati caldi devono essere mantenuti ad una temperatura >= 60-65 °C. • se consumati freddi –o conservati in regime di refrigerazione –devono essere raffreddati rapidamente in modo da attraversare l’intervallo di temperatura pericoloso (60°C –4 °C) il più rapidamente possibile •E’ necessario raffreddare gli alimenti attraversando l’intervallo di temperatura pericoloso (60°C –4°C) in meno di tre ore o, meglio entro due ore Nuovi orientamenti prevedono uno standard di raffreddamento a 2 gradini (35) così articolato: -da 60 °C a 21 °C in 2 ore o meno -da 21°C a 4 °C in 4 ore o meno Dadila sas
  • 27. LA REGOLA DELLE DUE ORE •I cibi caldi dovrebbero essere mantenuti sopra i 63ºc, tuttavia possono essere tenuti a temperature inferiori per un periodo massimo di due ore.
  • 28. LA REGOLA DELLE QUATTRO ORE •Il cibo freddo dovrebbe essere mantenuto ad una temperatura di 8ºc, tuttavia si possono tenere ad una temperatura superiore per un periodo massimo di quattro ore.
  • 29. L’alimento può essere contaminato: • all’origine, cioè prima di essere introdotto nell’ambiente di lavorazione Vegetali crudi Uova Carne cruda acqua suolo aria scarsa igiene di allevamento e macellazione Allevamenti non controllati Utilizzo di concimi Dadila sas
  • 30. • in seguito ad un confezionamento difettoso: per penetrazione d’aria nella confezioni Dadila sas
  • 31. • da animali infestanti MOSCHE TOPI SCARAFAGGI Dadila sas
  • 32. • dal contatto con altri alimenti Soprattutto ad opera di alimenti crudi nei confronti di alimenti cotti, per contatto diretto, gocciolamento, ecc. oppure attraverso la cosiddetta “contaminazione crociata”. • dal contatto con materiali, contenitori, condutture Dadila sas
  • 33. • dal personale Contaminazioni indesiderabili o pericolose possono dipendere da personale che •non si trovi in buone condizioni di salute •non segua i precetti dell’igiene e della persona •manipoli i prodotti non rispettando le norme di buona prassi igienica; mani starnuti Colpi di tosse Dadila sas