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Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Facoltà di Economia
Corso di laurea magistrale in Marketing e Comunicazione per le
Aziende
Anno Accademico 2011-2012
I Centri Commerciali Naturali:
una risorsa produttiva per il centro cittadino.
Il caso di Palermo
Tesi di laurea di:
Diana Ricciardi
Relatore: Chiar.ma prof.ssa
Elisabetta Savelli
Obiettivi della tesi
 Dimostrare come i Centri Commerciali Naturali (CCN) possano diventare uno
strumento per la valorizzazione del territorio contrastando il fenomeno della
desertificazione dei centri storici.
 Analizzare i casi internazionali di Town Centre Management cogliendone le
peculiarità strutturali, organizzative e dei ruoli degli attori territoriali coinvolti.
 Individuare il vantaggio competitivo di cui le imprese commerciali possono
godere in un contesto pianificato rispetto a quelle che operano all’interno di
un’aggregazione spontanea.
 Esaminare il tessuto economico e sociale nonché la normativa relativa al
commercio presente in Sicilia ed in particolare a Palermo.
 Approfondire il modello di Centro Commerciale Naturale e l’interazione tra i
diversi stakeholder presenti sul territorio palermitano.
2
Il marketing territoriale
Il marketing territoriale è “un processo finalizzato alla creazione di valore per una
collettività composta dall’insieme di individui che fruiscono di un territorio
predeterminato nei suoi confini”
Cercola R. (1999)
EQUILIBRIO E COESIONE
SOCIALE
SOSTENIBILITÀ
AMBIENTALE
COMPETITIVITÀ
ECONOMICA
CREARE VALORE
3
MARKETING MIX MARKETING MIX TERRITORIALE
PRODUCT BENI E SERVIZI PUBBLICI E TERRITORIALI
PRICE COSTO D’ACCESSO ED INCENTIVI
PLACE MODALITÀ DI ACCESSO AL TERRITORIO
PROMOTION
COMUNICAZIONE E GESTIONE DELL’IMMAGINE DEL
TERRITORIO
MARKETING TERRITORIALE OPERATIVO
Le aree critiche delle città metropolitane
 LA FRAMMENTAZIONE DEL TESSUTO RELAZIONALE
 IL DEGRADO TERRITORIALE E IL SENSO DI INSICUREZZA
 LO SCADIMENTO DELL’ETICA CIVICA E LA DIFFICILE GESTIONE DELLA VITA
QUOTIDIANA
 LA DEBOLEZZA DELLE RISPOSTE E DELL’AZIONE PUBBLICA
È NECESSARIO UN MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI CITTADINE CHE
GENERINO CONDIZIONI DI ATTRATTIVITÀ DEL TERRITORIO ED UNA GENERALE
RIPRESA DELL’ATTIVITÀ COMMERCIALE.
4
Il Centro Commerciale Naturale
Un CCN è una “forma di aggregazione e cooperazione di tutti gli
operatori economici del centro urbano (…) finalizzata a
riqualificare, rivitalizzare e sviluppare tale realtà attraverso politiche
comuni di marketing e comunicazione”.
Paparelli R. e Del Duca M. (2010)
Attraverso il CCN si crea una rete tra gli operatori locali che in modo
efficiente, coordinato e partecipato puntano su 4 A:
5
• Ambiente
• Accessibilità
• Animazione
• Attrattività
Il ciclo virtuoso per un CCN efficace
SODDISFAZIONE DEL
CLIENTE/CITTADINO
QUALITÀ DEL
SERVIZIO
IDENTITÀ
FIDELIZZAZIONE
CLIENTE
MOBILITÀSICUREZZA
CAMPAGNA
PREZZI
VARIETÀ
PRODOTTI
OFFERTI
6
Gli obiettivi fondamentali del CCN
 Favorire le attività di marketing che comportino il rafforzamento
dell’immagine e dell’attrattività dell’area, diventando un luogo piacevole
da visitare e da frequentare.
7
 Migliorare l’offerta complessiva dei servizi in centro città.
 Valorizzare gli sforzi dell’amministrazione pubblica, degli operatori privati
e della comunità locale attraverso un utilizzo più efficiente delle risorse e
un approccio cooperativo alla soluzione dei problemi dell’area per gli
utenti attuali e potenziali.
MISSIONE: sviluppare l’economia dei centri urbani attraverso la
cooperazione tra soggetti pubblici e privati.
Le azioni perseguibili
 Coinvolgere i diversi attori nel processo decisionale, favorendo la
massima condivisione possibile di informazioni e suggerimenti.
8
 Organizzare partnership di mutuo aiuto tra i diversi operatori, cercando
di mettere in luce i reciproci vantaggi al fine di scoraggiare
atteggiamenti o strategie competitive o distruttive.
 Pubblicare i risultati di ricerche o inchieste che abbiano come oggetto lo
sviluppo del centro storico di riferimento.
 Redigere un Business Plan e un piano di fattibilità annuale, con obiettivi
specifici, concreti, realizzabili.
 Redigere un Piano di Fund Raising costruito in linea con gli obiettivi dei
possibili finanziatori.
Dimensione del fenomeno:
oltre 60.000 iniziative di gestione coordinata
BIA – Business
Improvement
Area (Canada)
BID – Business
Improvement
District (USA)
TCM – Town Centre
Management (UK)
Cellule de
Gestione des
Centre-Ville
(Belgio, Francia)
TMO- Town
Management
Organization
(Giappone)
CID – City
Improvement
District (Sud
Africa)
9
CCA – Centro
Comerciale
Abierto (Spagna)
 GRANDE E VARIO ASSORTIMENTO
 PREZZI COMPETITIVI
 PRESENZA DI AMPI PARCHEGGI
 PIANIFICAZIONE STRATEGICA
 FORNITURA DI SERVIZI COMUNI
 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI MARKETING
 OFFERTA E SERVIZI PERSONALIZZATI
 CAPACITÀ DI PRODURRE UNA SHOPPING EXPERIENCE
EFFICACE
 FORTE RELAZIONE CON IL CONTESTO
 PRESENZA DI UNA FORTE IDENTITÀ ARCHITETTONICA
 LOCALIZZAZIONE DIFFUSA DELLE ATTIVITÀ
ALL’INTERNO DEL CENTRO CITTADINO
CENTRI COMMERCIALI ARTIFICIALI
PUNTI DI DEBOLEZZA
PUNTI DI FORZA
 DIFFICOLTÀ NEL GENERARE UN’EFFICACE SHOPPING
EXPERIENCE
 OFFERTA STANDARDIZZATA
 MANCANZA DI IDENTITÀ ARCHITETTONICA
 IPERCENTRISMO
 SCARSA RELAZIONE CON IL CONTESTO
 OFFERTA LIMITATA
 DIFFICOLTÀ A TROVARE LINEE GUIDA COMUNI
 RESISTENZA AD ADERIRE A SISTEMI INTEGRATI
 CARENZA DI CULTURA PROGETTUALE
vs CENTRI COMMERCIALI NATURALI
10
I 156 Centri Commerciali Naturali in Sicilia
19
9
16
11
32
33
15
12
9
AG
CL
CT
EN
ME
PA
RG
SR
TP
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CCN PANORMUS
CCN VIA SCIUTI & DINTORNI
CCN PIAZZA MARINA & DINTORNI
CCN PALERMO LIBERTY
CCN SFERRACAVALLO
CCN POLITEAMA -RUGGERO SETTIMO & DINTORNI
I Centri Commerciali Naturali nel territorio del Comune di Palermo
La Cabina di regia
È UNO STRUMENTO AMMINISTRATIVO DI COORDINAMENTO DI TUTTI GLI ATTORI DEL TERRITORIO
PALERMITANO (CCN, ENTE LOCALE, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, CAMERA DI COMMERCIO).
OBIETTIVO GENERALE
Realizzare un’attività di programmazione e pianificazione strategica, che si declina in
cinque azioni:
 stimolare il confronto tra le varie parti istituzionali, operando al
contempo come struttura di riferimento;
 orientare ed attuare azioni di marketing territoriale;
 raccordare e stimolare gli interventi dei vari soggetti (governance
esterna ed interna);
 coordinare l’iter procedurale di implementazione del programma di
finanziamento previsto per i CCN fino alla sottoscrizione dello stesso;
 promuovere ed assicurare la sostenibilità delle scelte attraverso il
partenariato pubblico/privato.
13
14
PUNTI DI FORZA
• Favorire la competitività territoriale a livello locale
• Diffondere la cultura del dialogo, del confronto e del coinvolgimento degli
attori del territorio
• Coinvolgere un numero significativo di imprese in investimenti economici
territoriali
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dimensione e natura
PUNTI DI DEBOLEZZA
• Precario equilibrio nella governance locale con una netta prevalenza del
ruolo del Comune
• Carenza di modelli organizzativi e gestionali in grado di garantire una
gestione coordinata
• Scarso orientamento al marketing e debole attenzione alle politiche di
fidelizzazione della clientela
• Mancanza di sicurezza (criminalità, pericolosità di traffico e transito,
sporcizia e presenza di immobili degradati e/o vuoti)
• Difficile accessibilità al centro urbano
MINACCE
• I centri commerciali e la grande distribuzione organizzata
• Una politica locale di sviluppo territoriale distratta e confusa
• Eccessiva burocratizzazione
OPPORTUNITÀ
• Crescita progressiva delle organizzazioni di CCN
• Cambiamenti sociali ed urbani
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ANALISI SWOT DEI CCN A PALERMO
Conclusioni
 Recuperare le tradizioni, l’artigianato e la produzione locale favorendo un
commercio a Km 0;
 Coinvolgere i negozi di prodotti locali con una marca collettiva che garantisca
qualità e visibilità;
 Rivedere la distribuzione territoriale dei CCN, unificando quelli attigui per
comunicare una maggiore omogeneità, con la possibilità di tematizzare gli stessi;
 Introdurre una cultura imprenditoriale interna ai CCN che promuova iniziative
private di valorizzazione del territorio e colga le opportunità di fare rete tra
soggetti diversi;
 Attivare iniziative culturali, turistiche e commerciali come un percorso di mobile
marketing o l’utilizzo di una fidelity card;
 Favorire il commercio e il turismo con la ristrutturazione dei mercati
storici, facendo rivivere il fascino di questi luoghi attraverso il contributo del
marketing esperienziale.
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  • 1. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Corso di laurea magistrale in Marketing e Comunicazione per le Aziende Anno Accademico 2011-2012 I Centri Commerciali Naturali: una risorsa produttiva per il centro cittadino. Il caso di Palermo Tesi di laurea di: Diana Ricciardi Relatore: Chiar.ma prof.ssa Elisabetta Savelli
  • 2. Obiettivi della tesi  Dimostrare come i Centri Commerciali Naturali (CCN) possano diventare uno strumento per la valorizzazione del territorio contrastando il fenomeno della desertificazione dei centri storici.  Analizzare i casi internazionali di Town Centre Management cogliendone le peculiarità strutturali, organizzative e dei ruoli degli attori territoriali coinvolti.  Individuare il vantaggio competitivo di cui le imprese commerciali possono godere in un contesto pianificato rispetto a quelle che operano all’interno di un’aggregazione spontanea.  Esaminare il tessuto economico e sociale nonché la normativa relativa al commercio presente in Sicilia ed in particolare a Palermo.  Approfondire il modello di Centro Commerciale Naturale e l’interazione tra i diversi stakeholder presenti sul territorio palermitano. 2
  • 3. Il marketing territoriale Il marketing territoriale è “un processo finalizzato alla creazione di valore per una collettività composta dall’insieme di individui che fruiscono di un territorio predeterminato nei suoi confini” Cercola R. (1999) EQUILIBRIO E COESIONE SOCIALE SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE COMPETITIVITÀ ECONOMICA CREARE VALORE 3 MARKETING MIX MARKETING MIX TERRITORIALE PRODUCT BENI E SERVIZI PUBBLICI E TERRITORIALI PRICE COSTO D’ACCESSO ED INCENTIVI PLACE MODALITÀ DI ACCESSO AL TERRITORIO PROMOTION COMUNICAZIONE E GESTIONE DELL’IMMAGINE DEL TERRITORIO MARKETING TERRITORIALE OPERATIVO
  • 4. Le aree critiche delle città metropolitane  LA FRAMMENTAZIONE DEL TESSUTO RELAZIONALE  IL DEGRADO TERRITORIALE E IL SENSO DI INSICUREZZA  LO SCADIMENTO DELL’ETICA CIVICA E LA DIFFICILE GESTIONE DELLA VITA QUOTIDIANA  LA DEBOLEZZA DELLE RISPOSTE E DELL’AZIONE PUBBLICA È NECESSARIO UN MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI CITTADINE CHE GENERINO CONDIZIONI DI ATTRATTIVITÀ DEL TERRITORIO ED UNA GENERALE RIPRESA DELL’ATTIVITÀ COMMERCIALE. 4
  • 5. Il Centro Commerciale Naturale Un CCN è una “forma di aggregazione e cooperazione di tutti gli operatori economici del centro urbano (…) finalizzata a riqualificare, rivitalizzare e sviluppare tale realtà attraverso politiche comuni di marketing e comunicazione”. Paparelli R. e Del Duca M. (2010) Attraverso il CCN si crea una rete tra gli operatori locali che in modo efficiente, coordinato e partecipato puntano su 4 A: 5 • Ambiente • Accessibilità • Animazione • Attrattività
  • 6. Il ciclo virtuoso per un CCN efficace SODDISFAZIONE DEL CLIENTE/CITTADINO QUALITÀ DEL SERVIZIO IDENTITÀ FIDELIZZAZIONE CLIENTE MOBILITÀSICUREZZA CAMPAGNA PREZZI VARIETÀ PRODOTTI OFFERTI 6
  • 7. Gli obiettivi fondamentali del CCN  Favorire le attività di marketing che comportino il rafforzamento dell’immagine e dell’attrattività dell’area, diventando un luogo piacevole da visitare e da frequentare. 7  Migliorare l’offerta complessiva dei servizi in centro città.  Valorizzare gli sforzi dell’amministrazione pubblica, degli operatori privati e della comunità locale attraverso un utilizzo più efficiente delle risorse e un approccio cooperativo alla soluzione dei problemi dell’area per gli utenti attuali e potenziali. MISSIONE: sviluppare l’economia dei centri urbani attraverso la cooperazione tra soggetti pubblici e privati.
  • 8. Le azioni perseguibili  Coinvolgere i diversi attori nel processo decisionale, favorendo la massima condivisione possibile di informazioni e suggerimenti. 8  Organizzare partnership di mutuo aiuto tra i diversi operatori, cercando di mettere in luce i reciproci vantaggi al fine di scoraggiare atteggiamenti o strategie competitive o distruttive.  Pubblicare i risultati di ricerche o inchieste che abbiano come oggetto lo sviluppo del centro storico di riferimento.  Redigere un Business Plan e un piano di fattibilità annuale, con obiettivi specifici, concreti, realizzabili.  Redigere un Piano di Fund Raising costruito in linea con gli obiettivi dei possibili finanziatori.
  • 9. Dimensione del fenomeno: oltre 60.000 iniziative di gestione coordinata BIA – Business Improvement Area (Canada) BID – Business Improvement District (USA) TCM – Town Centre Management (UK) Cellule de Gestione des Centre-Ville (Belgio, Francia) TMO- Town Management Organization (Giappone) CID – City Improvement District (Sud Africa) 9 CCA – Centro Comerciale Abierto (Spagna)
  • 10.  GRANDE E VARIO ASSORTIMENTO  PREZZI COMPETITIVI  PRESENZA DI AMPI PARCHEGGI  PIANIFICAZIONE STRATEGICA  FORNITURA DI SERVIZI COMUNI  GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI MARKETING  OFFERTA E SERVIZI PERSONALIZZATI  CAPACITÀ DI PRODURRE UNA SHOPPING EXPERIENCE EFFICACE  FORTE RELAZIONE CON IL CONTESTO  PRESENZA DI UNA FORTE IDENTITÀ ARCHITETTONICA  LOCALIZZAZIONE DIFFUSA DELLE ATTIVITÀ ALL’INTERNO DEL CENTRO CITTADINO CENTRI COMMERCIALI ARTIFICIALI PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA  DIFFICOLTÀ NEL GENERARE UN’EFFICACE SHOPPING EXPERIENCE  OFFERTA STANDARDIZZATA  MANCANZA DI IDENTITÀ ARCHITETTONICA  IPERCENTRISMO  SCARSA RELAZIONE CON IL CONTESTO  OFFERTA LIMITATA  DIFFICOLTÀ A TROVARE LINEE GUIDA COMUNI  RESISTENZA AD ADERIRE A SISTEMI INTEGRATI  CARENZA DI CULTURA PROGETTUALE vs CENTRI COMMERCIALI NATURALI 10
  • 11. I 156 Centri Commerciali Naturali in Sicilia 19 9 16 11 32 33 15 12 9 AG CL CT EN ME PA RG SR TP 11
  • 12. 12 CCN PANORMUS CCN VIA SCIUTI & DINTORNI CCN PIAZZA MARINA & DINTORNI CCN PALERMO LIBERTY CCN SFERRACAVALLO CCN POLITEAMA -RUGGERO SETTIMO & DINTORNI I Centri Commerciali Naturali nel territorio del Comune di Palermo
  • 13. La Cabina di regia È UNO STRUMENTO AMMINISTRATIVO DI COORDINAMENTO DI TUTTI GLI ATTORI DEL TERRITORIO PALERMITANO (CCN, ENTE LOCALE, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, CAMERA DI COMMERCIO). OBIETTIVO GENERALE Realizzare un’attività di programmazione e pianificazione strategica, che si declina in cinque azioni:  stimolare il confronto tra le varie parti istituzionali, operando al contempo come struttura di riferimento;  orientare ed attuare azioni di marketing territoriale;  raccordare e stimolare gli interventi dei vari soggetti (governance esterna ed interna);  coordinare l’iter procedurale di implementazione del programma di finanziamento previsto per i CCN fino alla sottoscrizione dello stesso;  promuovere ed assicurare la sostenibilità delle scelte attraverso il partenariato pubblico/privato. 13
  • 14. 14 PUNTI DI FORZA • Favorire la competitività territoriale a livello locale • Diffondere la cultura del dialogo, del confronto e del coinvolgimento degli attori del territorio • Coinvolgere un numero significativo di imprese in investimenti economici territoriali • Offerta variegata dei punti vendita in termini di prodotti e di format per dimensione e natura PUNTI DI DEBOLEZZA • Precario equilibrio nella governance locale con una netta prevalenza del ruolo del Comune • Carenza di modelli organizzativi e gestionali in grado di garantire una gestione coordinata • Scarso orientamento al marketing e debole attenzione alle politiche di fidelizzazione della clientela • Mancanza di sicurezza (criminalità, pericolosità di traffico e transito, sporcizia e presenza di immobili degradati e/o vuoti) • Difficile accessibilità al centro urbano MINACCE • I centri commerciali e la grande distribuzione organizzata • Una politica locale di sviluppo territoriale distratta e confusa • Eccessiva burocratizzazione OPPORTUNITÀ • Crescita progressiva delle organizzazioni di CCN • Cambiamenti sociali ed urbani • Maggiore esigenza di riscoperta delle tradizioni locali ANALISI SWOT DEI CCN A PALERMO
  • 15. Conclusioni  Recuperare le tradizioni, l’artigianato e la produzione locale favorendo un commercio a Km 0;  Coinvolgere i negozi di prodotti locali con una marca collettiva che garantisca qualità e visibilità;  Rivedere la distribuzione territoriale dei CCN, unificando quelli attigui per comunicare una maggiore omogeneità, con la possibilità di tematizzare gli stessi;  Introdurre una cultura imprenditoriale interna ai CCN che promuova iniziative private di valorizzazione del territorio e colga le opportunità di fare rete tra soggetti diversi;  Attivare iniziative culturali, turistiche e commerciali come un percorso di mobile marketing o l’utilizzo di una fidelity card;  Favorire il commercio e il turismo con la ristrutturazione dei mercati storici, facendo rivivere il fascino di questi luoghi attraverso il contributo del marketing esperienziale. 15