La presentazione del discorso tenuto da Denis Torri Alborino a Pistoia che ha come tema "L'internazionalizzazione delle imprese italiane come unica via d'uscita dalla crisi".
3. AUSTRIA
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L’Austria è una democrazia parlamentare di 8,5 Mio di
abitanti posizionata al centro dell’Europa e si caratterizza
per le infrastrutture moderne, le tecnologie d’alto livello, il
personale preparato e motivato, oltre che per la stabilita
politica, sociale ed economica.
L’Austria rappresenta inoltre una porta ideale per l’accesso
ai mercati dell’Est Europa.
Introduzione
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4. AUSTRIA
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I vantaggi dell’Austria:
o Bassi costi per l’energia elettrica ad uso industriale
o Stabilità politica e sociale, bassa criminalità
o Terzo paese più ricco tra gli stati UE, elevato potere
d’acquisto
o Ottimo sistema di infrastrutture
o Posizione strategica, base ideale per il business in
Europa orientale e sud-orientale.
Introduzione
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5. AUSTRIA
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I vantaggi dell’Austria:
o Vantaggi fiscali grazie ad una bassa tassazione sul
reddito d’impresa e incentivi per la ricerca
o Elevata produttività lavorativa e costi salariali contenuti
o Personale qualificato e formazione orientata alla pratica
o Certezza del diritto
o Qualità della vita
Fonte: Mercer Quality of Living Survey 2012
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Introduzione
Dott. Denis Alborino Torri
6. AUSTRIA
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L’Austria, ha aderito all’UE nel 1995
Nel 1998 ha esercitato per la prima volta la Presidenza di
turno dell'Unione Europea.
L’Austria ha inoltre ratificato il 6 luglio 2012, il
Meccanismo di Stabilità (“MES”) ed il “Fiscal Compact”.
Negli ultimi anni le relazioni italo – austriache hanno
conosciuto un costante rafforzamento arrivando alla
decisione di adottare la formula delle consultazioni
rafforzate fra i due Paesi, con incontri periodici a vari livelli
Relazioni con l’Unione Europea e l’Italia
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7. AUSTRIA
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In Austria la composizione del PIL , che nel 2013 è previsto in
aumento è la seguente:
In misura marginale proveniente dal settore primario,
1/3 dal settore secondario,
2/3 dal settore terziario
Gli investimenti riflettono la situazione economica internazionale.
Nel 2011 è stato registrato un aumento consistente riducendosi nel 2012
mentre nel 2013 è prevista una lieve ripresa
L’inflazione risulta stabile nel 2012 e nei primi mesi del 2013.
La disoccupazione in lieve rialzo nel 2012 è in discesa nel 2013
La situazione economica in breve
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8. AUSTRIA
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L’Italia si conferma il 2° partner commerciale dell’Austria, dopo la
Germania, sia come Paese acquirente che come Paese fornitore.
Le forniture italiane risultano piuttosto diversificate e annoverano:
al primo posto la categoria dei macchinari e degli autoveicoli e loro
parti
al secondo posto si collocano i prodotti chimici
seguono i prodotti agro-alimentari
Business in Austria
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9. AUSTRIA
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Fra le esportazioni austriache verso l’Italia si segnalano:
i macchinari e i mezzi di trasporto,
i prodotti alimentari
i prodotti chimici
i semilavorati in ferro ed acciaio
i semilavorati in legno e sughero
Business in Austria
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10. AUSTRIA
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Dove investire:
1. Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
Diverse aziende italiane di alto livello hanno aperto negozi
ultimamente o hanno l'intenzione di farlo. La concorrenza è forte,
ma esistono buone possibilità, soprattutto con articoli di alta gamma.
2. Prodotti per industrie manifatturiere
Componenti per automobili.
l'Austria dispone di produttori di componenti per automobili molto
importanti.
Ferramenta per mobili, attrezzature per alberghi.
Business in Austria
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11. AUSTRIA
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Cosa vendere:
1. Prodotti alimentari
I prodotti alimentari italiani e le bevande alcooliche si trovano in tutte le
importanti strutture commerciali in Austria.
2. Mobili
L'Italia è il secondo fornitore estero di mobili
3. Macchinari e apparecchiature
Le importazioni austriache dall'Italia di macchine di tutti i tipi ricoprono una
quota importante sul totale delle importazioni austriache dall'Italia.
4. Prodotti chimici
Il 10% delle importazioni austriache dall'Italia corrisponde a prodotti chimici,
di cui un terzo sono prodotti farmaceutici.
Business in Austria
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12. AUSTRIA
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I settori piu’ importanti:
Il settore più importante per quanto riguarda gli investimenti
esteri, tanto quelli austriaci all’estero quanto quelli esteri in
Austria, è il settore finanziario e assicurativo.
Generali è una della piu importanti realtà assicurative del paese
Le banche e le compagnie d’assicurazione austriache (Bank Austria,
Erste Bank, Raiffeisen, Vienna Insurance Group, ecc.) hanno
investito molto negli ultimi anni nei Paesi dell’est Europa.
Business in Austria
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13. AUSTRIA
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Nel settore manifatturiero il reparto più importante è quello dei
prodotti chimici, prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio,
prodotti farmaceutici e plastica.
I dati dell’Agenzia governativa per l’assistenza agli investimenti
stranieri in Austria (ABA) mostrano un costante sviluppo degli
investimenti italiani in Austria.
Nel complesso, circa 1.000 aziende multinazionali hanno scelto
l’Austria come base per il loro business UE.
L’Italia si trova al secondo posto, dopo la Germania, per quanto
riguarda gli stock di investimenti diretti esteri in Austria.
Dall'altra parte invece l’Italia si colloca soltanto al quattordicesimo
posto dei destinatari di investimenti diretti esteri austriaci.
Business in Austria
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14. AUSTRIA
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L’Austria ha recentemente varato un pacchetto di riforme sulla base di
un piano quadriennale chiamato “Legge di stabilità” o “Stabilitätsgesetz”
Il sistema fiscale austriaco prevede che le persone giuridiche residenti
in Austria siano tassate sull'utile generato a livello mondiale.
I contribuenti non residenti sono invece tassati unicamente per i redditi
prodotti sul territorio.
La Körperschaftsteuer è del 25% (aliquota unica) ed è applicabile a tutti
i redditi societari.
Non esistono forme di redditometro in Austria.
Per le società di capitali è però prevista un’imposizione minima annuale,
pari ad € 1.750 per le società a responsabilità limitata e di € 3.500 per le
società per azioni. Per il primo anno di operatività tale imposta minima
ammonta a circa 1000 Euro.
Fiscalità
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15. AUSTRIA
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IVA
La normativa austriaca sull’IVA è disciplinata dalla legge n. 663 del 1994
(Umsatzsteuergesetz), con cui l’Austria si è uniformata alla europea
(6° direttiva IVA).
L’aliquota normale è del 20%, l’aliquota agevolata é al 10% e riguarda
alimentari, libri, trasporti ed eventi culturali, ecc.
Sono presenti anche alcune altre agevolazioni ed esenzioni a carattere
marginale (12% per veicoli elettrici ecc e 0% per servizi sociali).
Fiscalità
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16. AUSTRIA
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Ricerca & Sviluppo
Il meccanismo agevolativo è tale per cui viene riconosciuto un premio
del 10% delle spese sostenute:
spese per il personale dedicato all’attività di ricerca e sviluppo,
spese ed investimenti in cespiti direttamente connessi all’attività di
ricerca e sviluppo,
costi amministrativi pro quota
Formazione
I contributi destinati alla formazione possono arrivare fino al 20 percento
delle somme stanziate per i corsi di formazione e aggiornamento per il
personale.
Esistono anche delle agevolazioni per l’assunzione di apprendisti.
Agevolazioni fiscali
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17. AUSTRIA
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Holding austriaca: tassazione di gruppo come “plus” per le sedi centrali.
In Austria i dividendi provenienti da una partecipazione ad una società di capitali
straniera ricevuti da una società holding austriaca, sono esenti dalle imposte
sulle società a condizione che la holding austriaca abbia mantenuto:
una partecipazione ininterrotta minima del 10% nella società di capitali
straniera da almeno 12 mesi
l’esistenza di oltre 80 trattati contro le doppie imposizioni garantisce delle
agevolazioni per quanto riguarda la ritenuta alla fonte sui dividendi, sugli
interessi e sulle royalties.
Agevolazioni fiscali
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18. AUSTRIA
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L’ Austria non viene considerato un paradiso fiscale né tanto meno un
Paese con imposte particolarmente basse e non è pertanto solitamente
presa di mira da autorità tributarie straniere.
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La normativa fiscale austriaca non prevede una black-list assimilabile
alla normativa italiana ma nei rapporti con i paesi a fiscalità privilegiata
è richiesta una maggiore attenzione nel dimostrare l’effettiva
sussistenza delle operazioni commerciali con tali paesi.
Conclusioni
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19. Disclaimer
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I testi e gli schemi utilizzati devono essere considerati unicamente quale
esemplificazioni per le materie trattate dal relatore. Nessuna responsabilità legata
ad una decisione presa sulla base delle informazioni qui contenute potrà essere
attribuita al relatore o allo Studio, che restano a disposizione per ogni
approfondimento o parere specifico.
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