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PD
San Donato Milanese
                                           “7 Dì”              Rassegna stampa


Mercoledì 9 gennaio 2013

Riprendiamo la pubblicazione degli articoli usciti sulla stampa locale negli
ultimi giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio
bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la
possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello
politico, sociale, economico e sindacale .
Buon anno e buona lettura a tutti.

                                                    Il PD di San Donato Milanese

                                  5 / 9 gennaio 2013

In primo piano
Due le notizie principali, entrambi pubblicate da “Il Cittadino”. La prima è
uscita sabato 5/1 col titolo “Segnali di “pace” fra Pdl e giunta” e segnala che
“la settimana prossima l’opposizione di centrodestra incontrerà il sindaco
Andrea Checchi per confrontarsi su una serie di temi caldi”. Vari virgolettati
evidenziano le dichiarazioni di Marco Zampieri il quale, in sostanza, segnala
che “c’è apertura e si auspica che possa partire un lavoro, in cui talvolta le
differenze di idee possano trasformarsi in uno scambio costruttivo, a
vantaggio della città». Speranzosi attendiamo il risultato dell’incontro.
Il secondo articolo è di ieri, e porta il titolo:
“Una soluzione per la “baraccopoli” - Dalla giunta un intervento a tutela
soprattutto dei minori - Si punta a un progetto condiviso sul futuro del campo
nomadi di Cascina San Francesco”.
La baraccopoli è occupatata da una tra 40 e 50 rom che vanno e vengono
dalla Romania: sono più o meno sempre i soliti e alcune famiglie sono oramai
quasi stanziali e vivono in condizioni di estrema precarietà. Un plauso alla
nostra giunta che, per la prima volta a S.Donato, affronta il problema nella
sua complessità cercando di individuare soluzioni in sinergia col comune di
Milano.
Segnalazioni
Evidenziamo l’articolo N°2 di Sabato 5/1 (Velostazione, in arrivo i due nuovi
silos), nel quale il Comune conferma che l’opera verrà realizzata entro il 2013
e che le strutture verranno collocate sul retro dell’attuale area di sosta del
metrò
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Sabato 5 gennaio
 Fonte: IL CITTADINO
   1. Segnali di “pace” fra Pdl e giunta
Incontro col sindaco nei prossimi giorni: «Vogliamo dire la nostra su questioni
importanti»
La settimana prossima l’opposizione di centrodestra incontrerà il sindaco Andrea Checchi
per confrontarsi su una serie di temi caldi. Un appuntamento, spiegano gli esponenti di minoranza,
che nasce dalle richieste di partecipazione e di coinvolgimento nelle scelte di palazzo che si è
levato nei mesi scorsi da Pdl e lista “Insieme per San Donato”.
Sul tema del dialogo tra bandiere diverse del resto non sono mancate frizioni tra gli avversari
politici, con l’abbandono dell’aula, quale segno di protesta, da parte di un gruppo di consiglieri
proprio nel corso del dibattito sulla messa in liquidazione della municipalizzata Acs. Un passaggio
che è stato approvato in modo compatto dalla maggioranza in un’aula dove mancava
l’opposizione. Sono poi seguiti ulteriori segnali critici da parte della minoranza su ulteriori temi in
cui è stata chiesta un’opportunità di confronto.
«Lo spirito - spiega Marco Zampieri, portabandiera della lista civica -, rimane di carattere
collaborativo, in quanto al di là delle differenze politiche, siamo a disposizione per cercare di fornire
un contributo, anche attraverso delle proposte, nelle scelte che coinvolgono i cittadini, al fine di
rappresentare al meglio i nostri elettori».
Mentre in merito agli argomenti che il centrodestra intende tenere alti nel corso del colloquio con il
primo cittadino, oltre ad Acs viene citato anche lo stadio dell’Inter, la riorganizzazione dei dirigenti
dell’ente e il centro sportivo, quali punti forti su cui l’opposizione vorrebbe prendere parte alle
decisioni. Si prospetta una tregua insomma ai recenti contrasti, che guarda al ripristino del clima
pacato che aveva contraddistinto l’ultima campagna elettorale, fatta di buoni propositi da parte dei
principali candidati in campo, pronti a puntare sul dialogo, comunque andasse.
A questo punto il tentativo verrà quantomeno fatto, con l’intenzione di parlare dei principali
argomenti che comunque per raggiungere traguardi concreti dovranno compiere anche nuove
tappe in aula istituzionale. «Da parte nostra resta apertura - conclude Zampieri -, e auspichiamo
che possa partire un lavoro, in cui talvolta le differenze di idee possano trasformarsi in uno
scambio costruttivo, a vantaggio della città». Giu. Cer.

    2. Velostazione, in arrivo i due nuovi silos
Il Comune conferma che l’opera verrà realizzata entro il 2013 - Le strutture, che
funzioneranno con una scheda magnetica, verranno collocate sul retro dell’attuale
area di sosta
Il 2013 sarà l’anno decisivo per i due silos da 150 posti complessivi dove parcheggiare le biciclette.
Non solo: è prevista anche una riqualificazione di piazza IX Novembre, in prossimità dell’ingresso
al terminal della metropolitana, e un ampliamento della velostazione, che porterà ad un incremento
delle offerte rivolte ai sandonatesi e ai cittadini del Sudmilano più vicini alla cultura delle due ruote.
Partendo dai posteggi multipiano per le biciclette, il progetto di cui si parla da tempo, che in
passato ha ottenuto un co-finanziamento dalla Fondazione Cariplo e un altro contributo dalla
Regione Lombardia, dopo alcuni anni di silenzio aveva rischiato di finire nel dimenticatoio e di
perdere anche i fondi assegnati.
Come già annunciato nei mesi scorsi dall’assessore ai lavori pubblici Simona Rullo, l’esecutivo
in carica è riuscito a rimettere in pista l’iter che nei prossimi mesi dovrebbe portare una serie di
novità nel tratto di Metanopoli a ridosso della M3. In base agli ultimi aggiornamenti le strutture, che
funzioneranno con una scheda magnetica, verranno collocate sul retro della stazione delle
biciclette. Al tempo stesso verrà risistemata anche tutta l’area che attualmente ospita le rastrelliere
che in alcuni momenti di punta, come è del resto noto ai frequentatori della zona, sono ormai
insufficienti per rispondere al fabbisogno di quei pendolari che raggiungono pedalando la
metropolitana. «È un intervento - assicura l’assessore -, che verrà senz’altro completato entro
quest’anno: a breve saremo in grado di fornire ulteriori notizie circa i prossimi passaggi che
coinvolgeranno anche la manutenzione della piazza, dove per il momento non sono in ogni caso
previste modifiche».
Qualche ritocco infatti all’assetto dello strategico piazzale con cui si conclude via Caviaga, che
ospita anche il capolinea degli autobus, verrà definito solo una volta che i silos entreranno in

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funzione. Certo, restano alcune curiosità, che verranno svelate al momento del debutto dell’attesa
opera, circa il funzionamento e l’impatto estetico dell’innovativo posteggio, piuttosto che riguardo
l’organizzazione delle schede di cui munirsi per entrare nel sistema. I vantaggi dell’iniziativa
dovrebbero essenzialmente tradursi in un freno alla nota piaga dei furti di biciclette che affligge da
sempre il territorio e in particolare quel tratto di confine con la metropoli dall’elevato e costante
transito, dove i malviventi hanno più volte seminato un cima di rabbia tra malcapitati cittadini che
sono rimasti all’asciutto della propria bici.
Situazioni che in futuro non dovrebbero più ripetersi almeno tra gli utenti del nuovo servizio che,
dopo tanta attesa, a questo punto sembra giunto in dirittura d’arrivo. Al tempo stesso San Donato,
che in passato era diventato punto di riferimento per il decollo di uno dei primi esempi di
velostazione nella zona, tornerà ad ospitare un’originale iniziativa. Giulia Cerboni

   3. Tra le novità anche l’apertura di un’officina ciclomeccanica
La velostazione si prepara ad un ampliamento, con uno spazio polivalente che ospiterà un’officina
di ciclomeccanica. Sarà un luogo dove transiteranno associazioni impegnate sul fronte della
mobilità ciclabile, ma anche dove si muoveranno volontari pronti a promuovere iniziative riguardo
ad esempio l’autoriparazione delle biciclette, piuttosto che eventi culturali a tema.
Rimarranno dunque saldi tutti i servizi ormai testati nel tempo, che spaziano dalla riparazione, alla
custodia e al noleggio delle due ruote a cui si sommeranno una serie di attività in una nuova
cornice che potenzierà la struttura di piazza IX Novembre, ormai punto di riferimento anche per i
comuni del circondario. Del resto, tra le tante iniziative promosse nel tempo, il noto indirizzo
sandonatese da alcuni anni ospita anche gare annuali di ciclomeccanica a scopo benefico,
piuttosto che appuntamenti culturali con scrittori e altri ospiti che raccontano le proprie avventure
alla scoperta del mondo in sella a una due ruote.
Appuntamenti dal valore aggregativo che hanno richiamato, e continuano a farlo, gruppi di
affezionati. Insomma, un mondo in cui la bicicletta non è più solo un mezzo di trasporto amico
dell’ambiente, ma anche uno stile di vita, con le sue regole, i suoi traguardi e i suoi principi, intorno
a cui gravitano persone ed esperienze da scambiare. Anche gli attivi sodalizi dell’hinterland che si
battono per il potenziamento delle piste ciclabili e al tempo stesso organizzano gite e altre
manifestazioni da affrontare a pedali avranno quindi un luogo in cui ritrovarsi, sulla base di altri
esempi già maturati nella metropoli.
Questo il nuovo obiettivo a cui sta puntando la velostazione con un progetto che non porterà solo
silos, ma anche un locale che si aggiungerà all’edificio già esistente nello strategico indirizzo dove
si muovono pendolari e passeggeri della M3. Un tassello in più che si sommerà alle altre attività
concentrate nell’insegna che appartiene ormai da tempo al territorio e che all’origine fu vista da
altre amministrazioni comunali come un esempio a cui ispirarsi.G. C.


Martedì 8 gennaio
 Fonte: IL CITTADINO
   1. Una soluzione per la “baraccopoli”
Dalla giunta un intervento a tutela soprattutto dei minori - Si punta a un progetto
condiviso sul futuro del campo nomadi di Cascina San Francesco
Al via i lavori per individuare una soluzione o quanto meno una proposta da presentare al Comune
di Milano per i cinquanta nomadi insediati a Cascina San Francesco. Partendo da una serie di
informazioni emerse dal sopralluogo che è stato effettuato dall’esecutivo di centrosinistra insieme
alla polizia locale nel mese di dicembre, il sindaco Andrea Checchi annuncia che «a breve si
confronterà con i partiti di maggioranza al fine di pensare come intervenire su una situazione dai
risvolti anche sociali, che presenta una comunità con a carico minori alcuni dei quali frequentano le
scuole di San Donato».
In totale il gruppo di “senza tetto” è composto da una cinquantina di persone, tutti romeni, ma non
di etnia rom, spinti in Italia da condizioni di estrema povertà, che vivono in baracche realizzate con
materiale di scarto. Si scaldano con delle stufe e posseggono solo pochi utensili con cui cucinano
all’aperto in precarie condizioni igieniche. Hanno trovato rifugio nell’area di proprietà
dell’immobiliare Asio dove l’Inter ha accarezzato l’idea di realizzare il nuovo stadio, in un indirizzo
da cui comunque prima o poi se ne dovranno andare. Il rebus che a questo punto la giunta dovrà
sciogliere, cercando una sinergia con il Comune di Milano, riguarda proprio l’alternativa dove

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poterli collocare. «Innanzitutto - annuncia il sindaco -, verrà organizzata una riunione con le forze
dell’ordine del territorio che riguarderà tutti gli aspetti legati alla sicurezza, tenendo conto anche dei
sistemi che utilizzano per scaldarsi, piuttosto che di altri fattori riguardando la convivenza con il
resto della società civile». Dopodiché la questione passerà alla politica. Checchi, come aveva già
reso noto nelle scorse settimane, si confronterà con i colleghi di palazzo Marino, ma intende
arrivare con un indirizzo condiviso dalle forze che lo sostengono, senza escludere l’ipotesi di «un
accompagnamento sociale» per le famiglie con bimbi inseriti nelle aule sandonatesi che vorranno
continuare a mandare i figli a scuola. Già nei prossimi giorni quindi la giunta e la politica
torneranno anche a parlare della comunità che si è insediata nel comparto San Francesco, in
prossimità della Cascina diroccata. Una parte di territorio quest’ultima che già in passato ha
ospitato campi improvvisati di gruppi anche numerosi di nomadi, che di in tanto in tanto tornano a
vedere San Donato come una meta, anche se provvisoria.Giu. Cer.

    2. Al via i lavori per la piscina: forse si riaprirà a fine mese
Al via gli interventi per sistemare la copertura della piscina del centro sportivo Metanopoli, che
dovrebbero prendere quota in questi giorni. In particolare, i lavori si concentreranno nella fenditura
che si è aperta nel tetto, a causa delle intemperie che risalgono al mese di dicembre, e sugli altri
punti critici individuati dai tecnici nel corso dei sopralluoghi. Dissesti che per ragioni di sicurezza
nelle scorse settimane hanno portato la giunta a decidere di chiudere l’impianto, a fronte di
potenziali pericoli per corsisti, atleti e personale, in attesa di effettuare delle valutazioni sul da farsi.
In una prima fase infatti non era stata esclusa l’ipotesi di una serrata di diversi mesi nel caso in cui
le opere necessarie per la sistemazione temporanea, in attesa di interventi più consistenti già
previsti per il futuro, si fosse dimostrata particolarmente onerosa. Invece i preventivi hanno
dimostrato che c’è il sistema per affrontare un investimento non eccessivamente costoso per
restituire ai sandonatesi l’utilizzo dell’impianto. Anche perché la piscina di via Parri non sarebbe
stata in grado di assorbire l’utenza proveniente da Metanopoli e la squadra di pallanuoto sarebbe
rimasta senza alternative. I cantieri a questo punto dovrebbero assorbire alcune settimane, si parla
di massimo una ventina di giorni, tempo permettendo, in quanto in caso di piogge dovranno subire
delle pause. Questi gli aggiornamenti che risalgono alla giornata di ieri, in cui è comunque arrivata
conferma che entro fine gennaio, forse anche in tempi più rapidi, l’edificio che nel corso delle feste
è rimasto chiuso al pubblico, tornerà agibile. Il tema resta di alto interesse, soprattutto tra coloro
che hanno pagato un’iscrizione.

    3. «Pronti al rilancio del centro sportivo»
Il centro sportivo Metanopoli con l’inizio del 2013 è tornato nelle mani del Comune di San Donato.
Dal primo gennaio infatti il fardello dall’onerosa manutenzione, che richiede un esborso di un
milione di euro all’anno solo per il pagamento delle utenze, è passato da Acs (la municipalizzata in
fase di liquidazione), all’ente locale. Il sindaco Andrea Checchi, annuncia: «Partirà un lavoro che
prevede: la mappatura e la ridefinizione delle offerte, la stesura di un progetto di riqualificazione
degli impianti e la definizione di un nuovo assetto gestionale, al fine di trasformare nuovamente
questo patrimonio della città in una risorsa». E a tal proposito il primo cittadino, tiene a precisare:
«Nel percorso per pensare al futuro del centro saranno certamente coinvolte le associazioni
sportive che operano all’interno della struttura e i cittadini di San Donato». Insomma, in questa
fase, sottolinea il vertice del municipio, non si parla di affidamento a terzi e nemmeno di project
financing, bensì in primis l’avventura pare dedicata al rilancio di tutto il complesso, che comprende
il parco e gli impianti sportivi. Sembra che l’esecutivo abbia intenzione di valutare le diverse
alternative a disposizione riguardo la futura gestione solo in un secondo tempo. Certo, quando
verrà il momento di affidare anche solo in parte le redini, si presenteranno una serie di alternative
che possono anche prevedere l’ingresso di partner privati, senza escludere comunque la
partecipazione del Comune. Mentre il cambio di guardia in cabina di regia, passaggio obbligato
visto lo smantellamento in corso dell’azienda comunale a causa della nota situazione debitoria,
non modificherà le concessioni in essere per la gestione e l’utilizzo dei singoli impianti. Almeno fino
alla scadenza dei contratti, dopodiché viene resa nota l’intenzione di mettere a gara, con bandi
d’appalto quindi, i singoli tasselli che verranno scorporati dal pacchetto principale che comprende il
parco e la piscina. Certo, il domani dello storico indirizzo di Metanopoli terrà conto anche del
consistente contributo che Eni, come previsto dalla convenzione che il colosso da firmato nella
primavera scorsa con l’ex esecutivo, investirà per la riqualificazione della piscina. Ma se l’impianto
natatorio come è noto reclama interventi, non sono certo da meno il parco e le altre strutture che in
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passato furono calcate da celebri atleti e che ormai da anni si sono lasciate alle spalle i tempi d’oro
per attendere quanto meno la messa a norma. Una sfida certo difficile, rispetto alla quale la
squadra di governo dovrà individuare una formula che tenga conto del lungo elenco di aspetti in
gioco. Perché il centro avrà bisogno di investimenti, ma al tempo stesso dovrà anche produrre
ritorno economico, indipendentemente da chi abbia in mano la partita. Questi i temi che torneranno
in primo piano non appena la giunta di centrosinistra presenterà alla città e alla politica la propria
proposta. Giulia Cerboni


Mercoledì 9 gennaio
 Fonte: IL CITTADINO
    1. Odori molesti assediano Poasco: «La situazione è insopportabile»
I residenti puntano il dito contro un centro di compressione del metano
«In base alla direzione in cui soffia il vento la frazione di Poasco viene avvolta da un odore di gas
metano che in alcune giornate diventa insopportabile». A segnalare un problema noto alla
comunità di residenti della zona, è il componente del comitato Luciano Ardemagni. Da un paio
d’anni, spiega infatti il sandonatese del tratto decentrato, di tanto in tanto torna ad alzarsi l’allarme,
con il timore di fughe di gas. In più occasioni sono stati allertati anche i tecnici per delle verifiche,
nel timore che potessero esserci perdite nelle tubature, ma puntualmente i sopralluoghi effettuati
sul campo dagli addetti ai lavori hanno dato esito negativo, scongiurando così la presenza di rischi
imminenti per la popolazione. Nel tempo però i residenti, alcuni dei quali sono anche esperti in
materia, un’idea se la sono fatta. «Appena sorpassato il confine con Milano - riprende Ardemagni -,
c’è un centro di compressione del gas metano, interamente automatizzato, per la distribuzione
lungo la rete, in quel sito il prodotto viene anche odorizzato con sostanze specifiche, che peraltro
in passato erano cancerogene: probabilmente la puzza che si sente a Poasco è frutto di una fuga
non di combustibile, ma di odorizzante».
I diretti interessati, a conferma di questa tesi, raccontano che, percorrendo il tratto che da Poasco
si dirige verso Chiaravalle, in prossimità di una curva che si trova nelle vicinanze del sistema di
compressione, l’odore avvertito è particolarmente intenso e fastidioso. Questa sorta di “giallo” è già
stato in ogni caso reso noto all’esecutivo di centrosinistra sandonatese.
«Se deve essere contattata l’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) o altri enti preposti -
conclude il referente della delegazione civica -, preferiamo che i rapporti siano di carattere
istituzionale, al fine anche di accelerare i passaggi, dal momento che se anche il fastidio non è
continuo, bensì si avverte solo in alcune giornate, resta comunque un problema da risolvere».
ai riscontri che sono stati forniti al comitato sembra che già nelle prossime settimane, o comunque
nell’arco di un mese, dai piani alti del palazzo municipale dovrebbe essere messo in atto qualche
tentativo con gli enti preposti per tentare di eliminare un disagio che rappresenta comunque un
fastidio per la collettività. Non solo. Eventuali allarmi per fughe di gas potrebbero confondersi o
sovrapporsi con quelli legati alla perdita di odorizzante. Un rebus che attende soluzioni.Giu. Cer.

   2. Pass per disabili, 6 su 10 sono abusivi
Malcostume diffuso sull’uso improprio dei permessi di sosta
La conferma del fenomeno arriva dalla polizia locale: oltre ai documenti “taroccati”
c’è anche chi utilizza quelli di un parente
Pass per disabili: circa il 60 per cento sono utilizzati da “furbetti” dei posteggi. Nei giorni scorsi in
via Caviaga i vigili hanno denunciato una donna, che utilizzava ormai da giorni una scansione del
pass per lasciare tutta la giornata la macchina nel posteggio dove vige il disco orario di due ore.
Ma arriva conferma che il recente episodio di contraffazione non rappresenta certo un caso isolato.
Tanto che, con l’obiettivo di arginare il fenomeno, proprio nello strategico tratto di Metanopoli in
prossimità del terminal della metropolitana, sono in corso delle verifiche a tappeto da parte della
polizia locale.
«È un lavoro lungo - spiega il comandante Fabio Allais - in quanto, una volta individuate le targhe
degli abitudinari che utilizzano impropriamente i pass, occorre attendere il loro rientro al fine di
effettuare le necessarie verifiche. In linea di massima su 10 pass 6 sono utilizzati da persone che
disabili non sono le quali o usano una scansione, oppure approfittano un pass che c’è in famiglia a
disposizione magari di un anziano». Se quindi attualmente sono in circolazione circa un migliaio di

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“permessi”, in realtà la presenza di furbi va a penalizzare proprio chi ha reali disagi. In realtà, che
una quota di sandonatesi pur di farla franca nella contesa per il posto auto si diletti in atteggiamenti
poco civili, era già noto negli anni scorsi. In passato infatti la stessa situazione era emersa per i
talloncini riservati ai residenti dei quartieri regolamentati con sosta oraria, fino a quando non è
stato individuato un moderno sistema di controllo delle targhe, che non ha lasciato più spazio ai
duplicati.
Ma se in quel caso è stato più semplice mettere in atto una misura per fermare gli “abusivi”, nel
caso dei disabili, essendo il pass legato alla persona, sono necessari costanti e lunghi
sopralluoghi. Duro il commento dell’assessore alla viabilità, Simona Rullo, che dichiara: «La
cattiva abitudine di abusare dei pass per i disabili appartenenti a parenti è molto diffusa a discapito
di chi ha davvero difficoltà a muoversi sul territorio e trova il proprio posto occupato da chi non ha
voglia di cercare parcheggio come tutti gli altri».
E prosegue: «Le politiche per la garanzia dei diritti delle persone diversamente abili non può non
passare dal pretendere il rispetto delle comuni regole di civiltà e di rispetto della legge». Non solo.
L’assessore con l’occasione si mostra ferma nell’annunciare che i controlli proseguiranno
nel tempo.
Nello specifico, l’attenzione continuerà ad essere puntata nella zona di via Caviaga e nelle altre
parti di San Donato dove per un posto auto c’è chi è disposto anche a falsificare un pass, oppure
ad utilizzare quello di un parente che magari esce raramente di casa. Il tutto per recarsi al lavoro
senza dover passare dagli appositi silos, e per ridurre i tempi. Pratiche che, assicurano i vertici
dell’ente locale, verrà fatto il possibile per fermare, a beneficio innanzitutto dei veri disabili, ma
anche della rotazione di auto, laddove prevista, nelle aree per la sosta. Giulia Cerboni

   3. Sarà vita dura per i “furbetti” con le nuove norme europee

In futuro i pass per i disabili non potranno più essere contraffatti. E anche a San Donato, il
fenomeno che ha preso ampiamente piede, dando filo da torcere alle istituzioni, e generando
pesanti scorrettezze verso la parte di collettività che avrebbe più bisogno di tutela, avrà
inevitabilmente un termine. I comuni infatti dovranno adeguarsi alla normativa di carattere europeo,
che prevede un unico prototipo di permessi, che deve essere perfettamente identico in tutti i Paesi
del Vecchio Continente. E il nuovo contrassegno non si potrà duplicare, in quanto sarà dotato di un
ologramma che renderà impossibili eventuali copie. Niente più spazio, insomma, per i furbetti.
Sebbene, chi vorrà continuare sulla strada della scarsa civiltà potrà comunque farlo, utilizzando il
pass di qualche parente invalido per andare tutti i giorni al lavoro senza doversi preoccupare del
disco orario, sfruttando una condizione che è riservata solo a chi fatica a muoversi. Forse in
un’epoca sempre più tecnologica, verrà individuato un sistema per frenare anche questo tipo di
trasgressione. Nel frattempo, sul territorio di San Donato fioccheranno multe e anche denunce nei
casi di copie “taroccate”. Nei prossimi mesi infatti via Caviaga verrà tenuta d’occhio in modo
particolare. Del resto in passato erano gli stessi frequentatori della zona, che ospita anche
l’ingresso al centro sportivo, a segnalare il malcostume delle “soste selvagge”, con automobilisti
senza scrupoli che approfittavano dei posteggi che trovavano liberi, tentando di farla franca.

    Fonte: L’ECO
  1. La Fondazione Cariplo investe sul Troisi
Premiato con 120mila euro il progetto del Comune per il rilancio della sala
cinematografica cittadina - I progetti presentati sono stati una quarantina ma solo
13 hanno superato le fasi di valutazione per l’idoneità
Una cifra di 120mila euro per incrementare e migliorare la proposta culturale cittadina, il 2012 si
chiude decisamente con questa bella notizia per la città di San Donato Milanese.
Il progetto, denominato CinemAgorà, presentato nel giugno scorso alla Fondazione Cariplo per
ottenere fondi da destinare allo sviluppo delle attività realizzate al cinema Troisi, ha superato
l’esame d’idoneità risultando tra quelli che nei prossimi tre anni riusciranno ad avere l’atteso
finanziamento.
I progetti presentati alla Fondazione sono stati una quarantina, ma solo tredici hanno superato le
due fasi di valutazione per avere l’idoneità, sia sotto il profilo della forma, sia dal punto di vista dei
contenuti.

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Quello del Comune di San Donato è stato inserito nella ristretta cerchia dei progetti che
riceveranno il finanziamento.
Tra i premiati risultano pure le proposte di un’associazione culturale, di altri tre comuni e di nove
parrocchie. CinemAgorà punta alla valorizzazione del Troisi attraverso lo sviluppo di iniziative
culturali di qualità e multidisciplinari.
L’obiettivo è rafforzare il ruolo della sala cittadina quale luogo dedicato alla fruizione culturale,
all’espressione artistica e alla socializzazione.
Per realizzare il progetto si punterà a incrementare la partecipazione del pubblico e a potenziare la
rete di collaborazione con le diverse realtà sandonatesi, associazioni, scuole, biblioteche,
promuovendo un’ampia gamma di iniziative culturali destinate in modo particolare ai giovani.
I fondi erogati a favore del Comune nel prossimo triennio saranno destinati alla organizzazione di
rassegne cinematografiche, alla realizzazione di laboratori per imparare a creare video e
cortometraggi e a promuovere una serie di eventi dedicati anche alla musica e alla danza.
Particolare attenzione sarà data nel 2014 in occasione del ventennale della morte di Massimo
Troisi, il grande attore scomparso nel 1994.
“L’aggiudicazione dalle risorse messe in palio della Fondazione Cariplo”, dichiara l’assessore
alla Cultura Chiara Papetti, “rappresenta per noi un grande successo. Con questi fondi – ha
proseguito – saremo in grado di offrire alla cittadinanza una proposta culturale di qualità
‘difendendo’ il nostro cinema-teatro dalla massiccia avanzata dei multisala nel Sul Milano. La
buona risposta che la città ha dato alle ultime iniziative promosse al Troisi – ha aggiunto ancora
l’assessore –evidenzia come la sala cittadina rappresenti un polo di aggregazione da preservare e
valorizzare”. Nella rassegna teatrale dell’ultima stagione sono stati effettuati 200 abbonamenti; 200
biglietti sono stati staccati al botteghino per il primo spettacolo dedicato ai più piccoli e un centinaio
di presenze sono state registrate in occasione della Prima alla Scala di Milano, il 7 dicembre
scorso.
 2. La Popolare di Lodi Tesoriere del comune

Sarà ancora la Banca Popolare di Lodi a curare il servizio di Tesoreria per il Comune di San
Donato Milanese.
La gara indetta dall’ente comunale nello scorso mese di novembre si è chiusa con l’aggiudicazione
dell’appalto a favore del Banco Popolare, societàcooperativa con sede a Verona, gruppo bancario
che ingloba pure la Popolare di Lodi, unico partecipante al bando di selezione. Si tratta di una
conferma in quanto nell’ultimo quinquennio è stata proprio la Popolare a gestire, in collaborazione
con il Servizio finanziario dell’ente pubblico, i flussi in entrata e in uscita delle casse comunali con
circa 15mila movimenti bancari all’anno. La durata del nuovo mandato affidato alla Popolare
decorrerà dal 1° gennaio 2013 per concludersi il 31 dicembre 2017. La prima novità della gestione
riguarda la sede della Tesoreria. Dalla stessa data del 1° gennaio l’Ufficio bancario del
comune lascerà il palazzo municipale per trasferirsi in via Cesare Battisti n. 35/37, duecento
metri più in là rispetto al Municipio, per cui anche il nuovo sportello della Tesoreria sarà operativo
presso la nuova sede. Nel palazzo comunale sarà implementato a cura del Tesoriere il numero di
pos per il pagamento delle tariffe dei servizi e delle imposte tramite le carte di credito e bancomat.
È pure prevista l’attivazione di un pos virtuale sul sito del comune per i pagamenti on line. D.P.




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7dì 9 gennaio 2013

  • 1. PD San Donato Milanese “7 Dì” Rassegna stampa Mercoledì 9 gennaio 2013 Riprendiamo la pubblicazione degli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale . Buon anno e buona lettura a tutti. Il PD di San Donato Milanese 5 / 9 gennaio 2013 In primo piano Due le notizie principali, entrambi pubblicate da “Il Cittadino”. La prima è uscita sabato 5/1 col titolo “Segnali di “pace” fra Pdl e giunta” e segnala che “la settimana prossima l’opposizione di centrodestra incontrerà il sindaco Andrea Checchi per confrontarsi su una serie di temi caldi”. Vari virgolettati evidenziano le dichiarazioni di Marco Zampieri il quale, in sostanza, segnala che “c’è apertura e si auspica che possa partire un lavoro, in cui talvolta le differenze di idee possano trasformarsi in uno scambio costruttivo, a vantaggio della città». Speranzosi attendiamo il risultato dell’incontro. Il secondo articolo è di ieri, e porta il titolo: “Una soluzione per la “baraccopoli” - Dalla giunta un intervento a tutela soprattutto dei minori - Si punta a un progetto condiviso sul futuro del campo nomadi di Cascina San Francesco”. La baraccopoli è occupatata da una tra 40 e 50 rom che vanno e vengono dalla Romania: sono più o meno sempre i soliti e alcune famiglie sono oramai quasi stanziali e vivono in condizioni di estrema precarietà. Un plauso alla nostra giunta che, per la prima volta a S.Donato, affronta il problema nella sua complessità cercando di individuare soluzioni in sinergia col comune di Milano. Segnalazioni Evidenziamo l’articolo N°2 di Sabato 5/1 (Velostazione, in arrivo i due nuovi silos), nel quale il Comune conferma che l’opera verrà realizzata entro il 2013 e che le strutture verranno collocate sul retro dell’attuale area di sosta del metrò 1
  • 2. Sabato 5 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. Segnali di “pace” fra Pdl e giunta Incontro col sindaco nei prossimi giorni: «Vogliamo dire la nostra su questioni importanti» La settimana prossima l’opposizione di centrodestra incontrerà il sindaco Andrea Checchi per confrontarsi su una serie di temi caldi. Un appuntamento, spiegano gli esponenti di minoranza, che nasce dalle richieste di partecipazione e di coinvolgimento nelle scelte di palazzo che si è levato nei mesi scorsi da Pdl e lista “Insieme per San Donato”. Sul tema del dialogo tra bandiere diverse del resto non sono mancate frizioni tra gli avversari politici, con l’abbandono dell’aula, quale segno di protesta, da parte di un gruppo di consiglieri proprio nel corso del dibattito sulla messa in liquidazione della municipalizzata Acs. Un passaggio che è stato approvato in modo compatto dalla maggioranza in un’aula dove mancava l’opposizione. Sono poi seguiti ulteriori segnali critici da parte della minoranza su ulteriori temi in cui è stata chiesta un’opportunità di confronto. «Lo spirito - spiega Marco Zampieri, portabandiera della lista civica -, rimane di carattere collaborativo, in quanto al di là delle differenze politiche, siamo a disposizione per cercare di fornire un contributo, anche attraverso delle proposte, nelle scelte che coinvolgono i cittadini, al fine di rappresentare al meglio i nostri elettori». Mentre in merito agli argomenti che il centrodestra intende tenere alti nel corso del colloquio con il primo cittadino, oltre ad Acs viene citato anche lo stadio dell’Inter, la riorganizzazione dei dirigenti dell’ente e il centro sportivo, quali punti forti su cui l’opposizione vorrebbe prendere parte alle decisioni. Si prospetta una tregua insomma ai recenti contrasti, che guarda al ripristino del clima pacato che aveva contraddistinto l’ultima campagna elettorale, fatta di buoni propositi da parte dei principali candidati in campo, pronti a puntare sul dialogo, comunque andasse. A questo punto il tentativo verrà quantomeno fatto, con l’intenzione di parlare dei principali argomenti che comunque per raggiungere traguardi concreti dovranno compiere anche nuove tappe in aula istituzionale. «Da parte nostra resta apertura - conclude Zampieri -, e auspichiamo che possa partire un lavoro, in cui talvolta le differenze di idee possano trasformarsi in uno scambio costruttivo, a vantaggio della città». Giu. Cer. 2. Velostazione, in arrivo i due nuovi silos Il Comune conferma che l’opera verrà realizzata entro il 2013 - Le strutture, che funzioneranno con una scheda magnetica, verranno collocate sul retro dell’attuale area di sosta Il 2013 sarà l’anno decisivo per i due silos da 150 posti complessivi dove parcheggiare le biciclette. Non solo: è prevista anche una riqualificazione di piazza IX Novembre, in prossimità dell’ingresso al terminal della metropolitana, e un ampliamento della velostazione, che porterà ad un incremento delle offerte rivolte ai sandonatesi e ai cittadini del Sudmilano più vicini alla cultura delle due ruote. Partendo dai posteggi multipiano per le biciclette, il progetto di cui si parla da tempo, che in passato ha ottenuto un co-finanziamento dalla Fondazione Cariplo e un altro contributo dalla Regione Lombardia, dopo alcuni anni di silenzio aveva rischiato di finire nel dimenticatoio e di perdere anche i fondi assegnati. Come già annunciato nei mesi scorsi dall’assessore ai lavori pubblici Simona Rullo, l’esecutivo in carica è riuscito a rimettere in pista l’iter che nei prossimi mesi dovrebbe portare una serie di novità nel tratto di Metanopoli a ridosso della M3. In base agli ultimi aggiornamenti le strutture, che funzioneranno con una scheda magnetica, verranno collocate sul retro della stazione delle biciclette. Al tempo stesso verrà risistemata anche tutta l’area che attualmente ospita le rastrelliere che in alcuni momenti di punta, come è del resto noto ai frequentatori della zona, sono ormai insufficienti per rispondere al fabbisogno di quei pendolari che raggiungono pedalando la metropolitana. «È un intervento - assicura l’assessore -, che verrà senz’altro completato entro quest’anno: a breve saremo in grado di fornire ulteriori notizie circa i prossimi passaggi che coinvolgeranno anche la manutenzione della piazza, dove per il momento non sono in ogni caso previste modifiche». Qualche ritocco infatti all’assetto dello strategico piazzale con cui si conclude via Caviaga, che ospita anche il capolinea degli autobus, verrà definito solo una volta che i silos entreranno in 2
  • 3. funzione. Certo, restano alcune curiosità, che verranno svelate al momento del debutto dell’attesa opera, circa il funzionamento e l’impatto estetico dell’innovativo posteggio, piuttosto che riguardo l’organizzazione delle schede di cui munirsi per entrare nel sistema. I vantaggi dell’iniziativa dovrebbero essenzialmente tradursi in un freno alla nota piaga dei furti di biciclette che affligge da sempre il territorio e in particolare quel tratto di confine con la metropoli dall’elevato e costante transito, dove i malviventi hanno più volte seminato un cima di rabbia tra malcapitati cittadini che sono rimasti all’asciutto della propria bici. Situazioni che in futuro non dovrebbero più ripetersi almeno tra gli utenti del nuovo servizio che, dopo tanta attesa, a questo punto sembra giunto in dirittura d’arrivo. Al tempo stesso San Donato, che in passato era diventato punto di riferimento per il decollo di uno dei primi esempi di velostazione nella zona, tornerà ad ospitare un’originale iniziativa. Giulia Cerboni 3. Tra le novità anche l’apertura di un’officina ciclomeccanica La velostazione si prepara ad un ampliamento, con uno spazio polivalente che ospiterà un’officina di ciclomeccanica. Sarà un luogo dove transiteranno associazioni impegnate sul fronte della mobilità ciclabile, ma anche dove si muoveranno volontari pronti a promuovere iniziative riguardo ad esempio l’autoriparazione delle biciclette, piuttosto che eventi culturali a tema. Rimarranno dunque saldi tutti i servizi ormai testati nel tempo, che spaziano dalla riparazione, alla custodia e al noleggio delle due ruote a cui si sommeranno una serie di attività in una nuova cornice che potenzierà la struttura di piazza IX Novembre, ormai punto di riferimento anche per i comuni del circondario. Del resto, tra le tante iniziative promosse nel tempo, il noto indirizzo sandonatese da alcuni anni ospita anche gare annuali di ciclomeccanica a scopo benefico, piuttosto che appuntamenti culturali con scrittori e altri ospiti che raccontano le proprie avventure alla scoperta del mondo in sella a una due ruote. Appuntamenti dal valore aggregativo che hanno richiamato, e continuano a farlo, gruppi di affezionati. Insomma, un mondo in cui la bicicletta non è più solo un mezzo di trasporto amico dell’ambiente, ma anche uno stile di vita, con le sue regole, i suoi traguardi e i suoi principi, intorno a cui gravitano persone ed esperienze da scambiare. Anche gli attivi sodalizi dell’hinterland che si battono per il potenziamento delle piste ciclabili e al tempo stesso organizzano gite e altre manifestazioni da affrontare a pedali avranno quindi un luogo in cui ritrovarsi, sulla base di altri esempi già maturati nella metropoli. Questo il nuovo obiettivo a cui sta puntando la velostazione con un progetto che non porterà solo silos, ma anche un locale che si aggiungerà all’edificio già esistente nello strategico indirizzo dove si muovono pendolari e passeggeri della M3. Un tassello in più che si sommerà alle altre attività concentrate nell’insegna che appartiene ormai da tempo al territorio e che all’origine fu vista da altre amministrazioni comunali come un esempio a cui ispirarsi.G. C. Martedì 8 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. Una soluzione per la “baraccopoli” Dalla giunta un intervento a tutela soprattutto dei minori - Si punta a un progetto condiviso sul futuro del campo nomadi di Cascina San Francesco Al via i lavori per individuare una soluzione o quanto meno una proposta da presentare al Comune di Milano per i cinquanta nomadi insediati a Cascina San Francesco. Partendo da una serie di informazioni emerse dal sopralluogo che è stato effettuato dall’esecutivo di centrosinistra insieme alla polizia locale nel mese di dicembre, il sindaco Andrea Checchi annuncia che «a breve si confronterà con i partiti di maggioranza al fine di pensare come intervenire su una situazione dai risvolti anche sociali, che presenta una comunità con a carico minori alcuni dei quali frequentano le scuole di San Donato». In totale il gruppo di “senza tetto” è composto da una cinquantina di persone, tutti romeni, ma non di etnia rom, spinti in Italia da condizioni di estrema povertà, che vivono in baracche realizzate con materiale di scarto. Si scaldano con delle stufe e posseggono solo pochi utensili con cui cucinano all’aperto in precarie condizioni igieniche. Hanno trovato rifugio nell’area di proprietà dell’immobiliare Asio dove l’Inter ha accarezzato l’idea di realizzare il nuovo stadio, in un indirizzo da cui comunque prima o poi se ne dovranno andare. Il rebus che a questo punto la giunta dovrà sciogliere, cercando una sinergia con il Comune di Milano, riguarda proprio l’alternativa dove 3
  • 4. poterli collocare. «Innanzitutto - annuncia il sindaco -, verrà organizzata una riunione con le forze dell’ordine del territorio che riguarderà tutti gli aspetti legati alla sicurezza, tenendo conto anche dei sistemi che utilizzano per scaldarsi, piuttosto che di altri fattori riguardando la convivenza con il resto della società civile». Dopodiché la questione passerà alla politica. Checchi, come aveva già reso noto nelle scorse settimane, si confronterà con i colleghi di palazzo Marino, ma intende arrivare con un indirizzo condiviso dalle forze che lo sostengono, senza escludere l’ipotesi di «un accompagnamento sociale» per le famiglie con bimbi inseriti nelle aule sandonatesi che vorranno continuare a mandare i figli a scuola. Già nei prossimi giorni quindi la giunta e la politica torneranno anche a parlare della comunità che si è insediata nel comparto San Francesco, in prossimità della Cascina diroccata. Una parte di territorio quest’ultima che già in passato ha ospitato campi improvvisati di gruppi anche numerosi di nomadi, che di in tanto in tanto tornano a vedere San Donato come una meta, anche se provvisoria.Giu. Cer. 2. Al via i lavori per la piscina: forse si riaprirà a fine mese Al via gli interventi per sistemare la copertura della piscina del centro sportivo Metanopoli, che dovrebbero prendere quota in questi giorni. In particolare, i lavori si concentreranno nella fenditura che si è aperta nel tetto, a causa delle intemperie che risalgono al mese di dicembre, e sugli altri punti critici individuati dai tecnici nel corso dei sopralluoghi. Dissesti che per ragioni di sicurezza nelle scorse settimane hanno portato la giunta a decidere di chiudere l’impianto, a fronte di potenziali pericoli per corsisti, atleti e personale, in attesa di effettuare delle valutazioni sul da farsi. In una prima fase infatti non era stata esclusa l’ipotesi di una serrata di diversi mesi nel caso in cui le opere necessarie per la sistemazione temporanea, in attesa di interventi più consistenti già previsti per il futuro, si fosse dimostrata particolarmente onerosa. Invece i preventivi hanno dimostrato che c’è il sistema per affrontare un investimento non eccessivamente costoso per restituire ai sandonatesi l’utilizzo dell’impianto. Anche perché la piscina di via Parri non sarebbe stata in grado di assorbire l’utenza proveniente da Metanopoli e la squadra di pallanuoto sarebbe rimasta senza alternative. I cantieri a questo punto dovrebbero assorbire alcune settimane, si parla di massimo una ventina di giorni, tempo permettendo, in quanto in caso di piogge dovranno subire delle pause. Questi gli aggiornamenti che risalgono alla giornata di ieri, in cui è comunque arrivata conferma che entro fine gennaio, forse anche in tempi più rapidi, l’edificio che nel corso delle feste è rimasto chiuso al pubblico, tornerà agibile. Il tema resta di alto interesse, soprattutto tra coloro che hanno pagato un’iscrizione. 3. «Pronti al rilancio del centro sportivo» Il centro sportivo Metanopoli con l’inizio del 2013 è tornato nelle mani del Comune di San Donato. Dal primo gennaio infatti il fardello dall’onerosa manutenzione, che richiede un esborso di un milione di euro all’anno solo per il pagamento delle utenze, è passato da Acs (la municipalizzata in fase di liquidazione), all’ente locale. Il sindaco Andrea Checchi, annuncia: «Partirà un lavoro che prevede: la mappatura e la ridefinizione delle offerte, la stesura di un progetto di riqualificazione degli impianti e la definizione di un nuovo assetto gestionale, al fine di trasformare nuovamente questo patrimonio della città in una risorsa». E a tal proposito il primo cittadino, tiene a precisare: «Nel percorso per pensare al futuro del centro saranno certamente coinvolte le associazioni sportive che operano all’interno della struttura e i cittadini di San Donato». Insomma, in questa fase, sottolinea il vertice del municipio, non si parla di affidamento a terzi e nemmeno di project financing, bensì in primis l’avventura pare dedicata al rilancio di tutto il complesso, che comprende il parco e gli impianti sportivi. Sembra che l’esecutivo abbia intenzione di valutare le diverse alternative a disposizione riguardo la futura gestione solo in un secondo tempo. Certo, quando verrà il momento di affidare anche solo in parte le redini, si presenteranno una serie di alternative che possono anche prevedere l’ingresso di partner privati, senza escludere comunque la partecipazione del Comune. Mentre il cambio di guardia in cabina di regia, passaggio obbligato visto lo smantellamento in corso dell’azienda comunale a causa della nota situazione debitoria, non modificherà le concessioni in essere per la gestione e l’utilizzo dei singoli impianti. Almeno fino alla scadenza dei contratti, dopodiché viene resa nota l’intenzione di mettere a gara, con bandi d’appalto quindi, i singoli tasselli che verranno scorporati dal pacchetto principale che comprende il parco e la piscina. Certo, il domani dello storico indirizzo di Metanopoli terrà conto anche del consistente contributo che Eni, come previsto dalla convenzione che il colosso da firmato nella primavera scorsa con l’ex esecutivo, investirà per la riqualificazione della piscina. Ma se l’impianto natatorio come è noto reclama interventi, non sono certo da meno il parco e le altre strutture che in 4
  • 5. passato furono calcate da celebri atleti e che ormai da anni si sono lasciate alle spalle i tempi d’oro per attendere quanto meno la messa a norma. Una sfida certo difficile, rispetto alla quale la squadra di governo dovrà individuare una formula che tenga conto del lungo elenco di aspetti in gioco. Perché il centro avrà bisogno di investimenti, ma al tempo stesso dovrà anche produrre ritorno economico, indipendentemente da chi abbia in mano la partita. Questi i temi che torneranno in primo piano non appena la giunta di centrosinistra presenterà alla città e alla politica la propria proposta. Giulia Cerboni Mercoledì 9 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. Odori molesti assediano Poasco: «La situazione è insopportabile» I residenti puntano il dito contro un centro di compressione del metano «In base alla direzione in cui soffia il vento la frazione di Poasco viene avvolta da un odore di gas metano che in alcune giornate diventa insopportabile». A segnalare un problema noto alla comunità di residenti della zona, è il componente del comitato Luciano Ardemagni. Da un paio d’anni, spiega infatti il sandonatese del tratto decentrato, di tanto in tanto torna ad alzarsi l’allarme, con il timore di fughe di gas. In più occasioni sono stati allertati anche i tecnici per delle verifiche, nel timore che potessero esserci perdite nelle tubature, ma puntualmente i sopralluoghi effettuati sul campo dagli addetti ai lavori hanno dato esito negativo, scongiurando così la presenza di rischi imminenti per la popolazione. Nel tempo però i residenti, alcuni dei quali sono anche esperti in materia, un’idea se la sono fatta. «Appena sorpassato il confine con Milano - riprende Ardemagni -, c’è un centro di compressione del gas metano, interamente automatizzato, per la distribuzione lungo la rete, in quel sito il prodotto viene anche odorizzato con sostanze specifiche, che peraltro in passato erano cancerogene: probabilmente la puzza che si sente a Poasco è frutto di una fuga non di combustibile, ma di odorizzante». I diretti interessati, a conferma di questa tesi, raccontano che, percorrendo il tratto che da Poasco si dirige verso Chiaravalle, in prossimità di una curva che si trova nelle vicinanze del sistema di compressione, l’odore avvertito è particolarmente intenso e fastidioso. Questa sorta di “giallo” è già stato in ogni caso reso noto all’esecutivo di centrosinistra sandonatese. «Se deve essere contattata l’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) o altri enti preposti - conclude il referente della delegazione civica -, preferiamo che i rapporti siano di carattere istituzionale, al fine anche di accelerare i passaggi, dal momento che se anche il fastidio non è continuo, bensì si avverte solo in alcune giornate, resta comunque un problema da risolvere». ai riscontri che sono stati forniti al comitato sembra che già nelle prossime settimane, o comunque nell’arco di un mese, dai piani alti del palazzo municipale dovrebbe essere messo in atto qualche tentativo con gli enti preposti per tentare di eliminare un disagio che rappresenta comunque un fastidio per la collettività. Non solo. Eventuali allarmi per fughe di gas potrebbero confondersi o sovrapporsi con quelli legati alla perdita di odorizzante. Un rebus che attende soluzioni.Giu. Cer. 2. Pass per disabili, 6 su 10 sono abusivi Malcostume diffuso sull’uso improprio dei permessi di sosta La conferma del fenomeno arriva dalla polizia locale: oltre ai documenti “taroccati” c’è anche chi utilizza quelli di un parente Pass per disabili: circa il 60 per cento sono utilizzati da “furbetti” dei posteggi. Nei giorni scorsi in via Caviaga i vigili hanno denunciato una donna, che utilizzava ormai da giorni una scansione del pass per lasciare tutta la giornata la macchina nel posteggio dove vige il disco orario di due ore. Ma arriva conferma che il recente episodio di contraffazione non rappresenta certo un caso isolato. Tanto che, con l’obiettivo di arginare il fenomeno, proprio nello strategico tratto di Metanopoli in prossimità del terminal della metropolitana, sono in corso delle verifiche a tappeto da parte della polizia locale. «È un lavoro lungo - spiega il comandante Fabio Allais - in quanto, una volta individuate le targhe degli abitudinari che utilizzano impropriamente i pass, occorre attendere il loro rientro al fine di effettuare le necessarie verifiche. In linea di massima su 10 pass 6 sono utilizzati da persone che disabili non sono le quali o usano una scansione, oppure approfittano un pass che c’è in famiglia a disposizione magari di un anziano». Se quindi attualmente sono in circolazione circa un migliaio di 5
  • 6. “permessi”, in realtà la presenza di furbi va a penalizzare proprio chi ha reali disagi. In realtà, che una quota di sandonatesi pur di farla franca nella contesa per il posto auto si diletti in atteggiamenti poco civili, era già noto negli anni scorsi. In passato infatti la stessa situazione era emersa per i talloncini riservati ai residenti dei quartieri regolamentati con sosta oraria, fino a quando non è stato individuato un moderno sistema di controllo delle targhe, che non ha lasciato più spazio ai duplicati. Ma se in quel caso è stato più semplice mettere in atto una misura per fermare gli “abusivi”, nel caso dei disabili, essendo il pass legato alla persona, sono necessari costanti e lunghi sopralluoghi. Duro il commento dell’assessore alla viabilità, Simona Rullo, che dichiara: «La cattiva abitudine di abusare dei pass per i disabili appartenenti a parenti è molto diffusa a discapito di chi ha davvero difficoltà a muoversi sul territorio e trova il proprio posto occupato da chi non ha voglia di cercare parcheggio come tutti gli altri». E prosegue: «Le politiche per la garanzia dei diritti delle persone diversamente abili non può non passare dal pretendere il rispetto delle comuni regole di civiltà e di rispetto della legge». Non solo. L’assessore con l’occasione si mostra ferma nell’annunciare che i controlli proseguiranno nel tempo. Nello specifico, l’attenzione continuerà ad essere puntata nella zona di via Caviaga e nelle altre parti di San Donato dove per un posto auto c’è chi è disposto anche a falsificare un pass, oppure ad utilizzare quello di un parente che magari esce raramente di casa. Il tutto per recarsi al lavoro senza dover passare dagli appositi silos, e per ridurre i tempi. Pratiche che, assicurano i vertici dell’ente locale, verrà fatto il possibile per fermare, a beneficio innanzitutto dei veri disabili, ma anche della rotazione di auto, laddove prevista, nelle aree per la sosta. Giulia Cerboni 3. Sarà vita dura per i “furbetti” con le nuove norme europee In futuro i pass per i disabili non potranno più essere contraffatti. E anche a San Donato, il fenomeno che ha preso ampiamente piede, dando filo da torcere alle istituzioni, e generando pesanti scorrettezze verso la parte di collettività che avrebbe più bisogno di tutela, avrà inevitabilmente un termine. I comuni infatti dovranno adeguarsi alla normativa di carattere europeo, che prevede un unico prototipo di permessi, che deve essere perfettamente identico in tutti i Paesi del Vecchio Continente. E il nuovo contrassegno non si potrà duplicare, in quanto sarà dotato di un ologramma che renderà impossibili eventuali copie. Niente più spazio, insomma, per i furbetti. Sebbene, chi vorrà continuare sulla strada della scarsa civiltà potrà comunque farlo, utilizzando il pass di qualche parente invalido per andare tutti i giorni al lavoro senza doversi preoccupare del disco orario, sfruttando una condizione che è riservata solo a chi fatica a muoversi. Forse in un’epoca sempre più tecnologica, verrà individuato un sistema per frenare anche questo tipo di trasgressione. Nel frattempo, sul territorio di San Donato fioccheranno multe e anche denunce nei casi di copie “taroccate”. Nei prossimi mesi infatti via Caviaga verrà tenuta d’occhio in modo particolare. Del resto in passato erano gli stessi frequentatori della zona, che ospita anche l’ingresso al centro sportivo, a segnalare il malcostume delle “soste selvagge”, con automobilisti senza scrupoli che approfittavano dei posteggi che trovavano liberi, tentando di farla franca.  Fonte: L’ECO 1. La Fondazione Cariplo investe sul Troisi Premiato con 120mila euro il progetto del Comune per il rilancio della sala cinematografica cittadina - I progetti presentati sono stati una quarantina ma solo 13 hanno superato le fasi di valutazione per l’idoneità Una cifra di 120mila euro per incrementare e migliorare la proposta culturale cittadina, il 2012 si chiude decisamente con questa bella notizia per la città di San Donato Milanese. Il progetto, denominato CinemAgorà, presentato nel giugno scorso alla Fondazione Cariplo per ottenere fondi da destinare allo sviluppo delle attività realizzate al cinema Troisi, ha superato l’esame d’idoneità risultando tra quelli che nei prossimi tre anni riusciranno ad avere l’atteso finanziamento. I progetti presentati alla Fondazione sono stati una quarantina, ma solo tredici hanno superato le due fasi di valutazione per avere l’idoneità, sia sotto il profilo della forma, sia dal punto di vista dei contenuti. 6
  • 7. Quello del Comune di San Donato è stato inserito nella ristretta cerchia dei progetti che riceveranno il finanziamento. Tra i premiati risultano pure le proposte di un’associazione culturale, di altri tre comuni e di nove parrocchie. CinemAgorà punta alla valorizzazione del Troisi attraverso lo sviluppo di iniziative culturali di qualità e multidisciplinari. L’obiettivo è rafforzare il ruolo della sala cittadina quale luogo dedicato alla fruizione culturale, all’espressione artistica e alla socializzazione. Per realizzare il progetto si punterà a incrementare la partecipazione del pubblico e a potenziare la rete di collaborazione con le diverse realtà sandonatesi, associazioni, scuole, biblioteche, promuovendo un’ampia gamma di iniziative culturali destinate in modo particolare ai giovani. I fondi erogati a favore del Comune nel prossimo triennio saranno destinati alla organizzazione di rassegne cinematografiche, alla realizzazione di laboratori per imparare a creare video e cortometraggi e a promuovere una serie di eventi dedicati anche alla musica e alla danza. Particolare attenzione sarà data nel 2014 in occasione del ventennale della morte di Massimo Troisi, il grande attore scomparso nel 1994. “L’aggiudicazione dalle risorse messe in palio della Fondazione Cariplo”, dichiara l’assessore alla Cultura Chiara Papetti, “rappresenta per noi un grande successo. Con questi fondi – ha proseguito – saremo in grado di offrire alla cittadinanza una proposta culturale di qualità ‘difendendo’ il nostro cinema-teatro dalla massiccia avanzata dei multisala nel Sul Milano. La buona risposta che la città ha dato alle ultime iniziative promosse al Troisi – ha aggiunto ancora l’assessore –evidenzia come la sala cittadina rappresenti un polo di aggregazione da preservare e valorizzare”. Nella rassegna teatrale dell’ultima stagione sono stati effettuati 200 abbonamenti; 200 biglietti sono stati staccati al botteghino per il primo spettacolo dedicato ai più piccoli e un centinaio di presenze sono state registrate in occasione della Prima alla Scala di Milano, il 7 dicembre scorso. 2. La Popolare di Lodi Tesoriere del comune Sarà ancora la Banca Popolare di Lodi a curare il servizio di Tesoreria per il Comune di San Donato Milanese. La gara indetta dall’ente comunale nello scorso mese di novembre si è chiusa con l’aggiudicazione dell’appalto a favore del Banco Popolare, societàcooperativa con sede a Verona, gruppo bancario che ingloba pure la Popolare di Lodi, unico partecipante al bando di selezione. Si tratta di una conferma in quanto nell’ultimo quinquennio è stata proprio la Popolare a gestire, in collaborazione con il Servizio finanziario dell’ente pubblico, i flussi in entrata e in uscita delle casse comunali con circa 15mila movimenti bancari all’anno. La durata del nuovo mandato affidato alla Popolare decorrerà dal 1° gennaio 2013 per concludersi il 31 dicembre 2017. La prima novità della gestione riguarda la sede della Tesoreria. Dalla stessa data del 1° gennaio l’Ufficio bancario del comune lascerà il palazzo municipale per trasferirsi in via Cesare Battisti n. 35/37, duecento metri più in là rispetto al Municipio, per cui anche il nuovo sportello della Tesoreria sarà operativo presso la nuova sede. Nel palazzo comunale sarà implementato a cura del Tesoriere il numero di pos per il pagamento delle tariffe dei servizi e delle imposte tramite le carte di credito e bancomat. È pure prevista l’attivazione di un pos virtuale sul sito del comune per i pagamenti on line. D.P. 7