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PD
San Donato Milanese
                                             “7 Dì”        Rassegna stampa


7 marzo 2013

Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale
di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale.
Buona lettura.

                                             Il PD di San Donato Milanese

                               4 / 6 marzo 2013



                    Domani è la festa della donna.
Il PD lascia da parte i commenti a quanto contenuto nei media
locali e, in ossequio a tutte le donne della città, segnala
un’intervista pubblicata martedì scorso dal periodico
“Quindici”, proprio in occasione dell’8 marzo, a due donne di
un certo rilievo nel nostro comune: Simoma Rullo e Chiara
Papetti,    rispettivamente     vice    Sindaco e  Assessore
all’istruzione ed ai servizi educativi.
Dagli uomini del PD cittadino un fiore virtuale per tutte le
donne!




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Lunedì 4 marzo
 Fonte: IL CITTADINO
1. Bar senza slot: la battaglia sta arrivando nel Sudmilano                      - Rivoluzione San
   Donato e Melegnano hanno locali contrari alle macchinette
Bar-casinò? No grazie, meglio un caffè senza slot. Anche il Sudmilano entra nella galassia di
iniziative che si muovono per la “liberazione” dei bar dalle rumorose macchinette che una volta
stavano solo a Campione d’Italia, e adesso vanno giù assieme alla brioche. Si ordina un
cappuccino, e qualcuno ti sfila davanti chiedendo moneta per il videopoker.
Il sito www.Senzaslot.it ha cominciato a segnalare locali dove non si gioca anche nell’area Sud Est
fino alla provincia di Lodi. Per ora ci sono il Genio di via Vittorio Veneto a Melegnano e il Nuovo
Bar del Corso di via Europa a San Donato Milanese. L’elenco potrebbe decisamente incrementare
se arriveranno altre segnalazioni che i progettisti solelcitano nel link “segnala un bar senza slot”.
Un’iniziativa, il sito messo in piedi da due giovani informatici pavesi, guardato con attenzione
assieme ad altri segnali che insistono nell’avvisare che il gioco d’azzardo rovina la gente, crea
dipendenza e se all’inizio porta qualche soldo in più ai baristi, poi allontana tutta la clientela
allergica all’azzardo. Assieme al sito senzaslot.it a Milano e Pavia sono nati altri tentativi di
arginare l’idea del casino che comincia alla mattina, prosegue su Internet tutto il giorno (dove si è
inseguiti da bonus & C.) e ricomincia il giorno dopo col cappuccino. A Milano il comitato civico della
zona Jenner-Farini ha cominciato a distribuire diplomi e attestati da mettere sulle vetrine dove non
ci sono sale giochi o simili. Anche a Pavia, la città con una slot machine ogni dieci abitanti - quindi
ottomila macchinette - è nato l’attestato slot free da mettere fuori dai bar. I due webmasters del sito
non nascondono l’aspetto politico della loro sortita Internet: «Il gioco è l’acquisto perfetto» del
cittadino consumatore manipolabile - affermano - Si spende ma non si compra nulla, non resta
niente. O meglio si compra qualcosa ogni tanto con il banco che resta sempre più ricco. C’è poi
l’aspetto del guadagnare senza lavorare che vediamo quali risultati abbia regalato all’Europa e
all’Italia. Noi siamo informatici, sappiamo benissimo che dietro le probabilità di vincita di una slot
c’è un modello di calcolo pensato apposta per generare dipendenza». Che si condividano o meno
queste considerazioni, senzaslot.it si propone come radar per navigare in mezzo agli agguati di
Texas Poker.

Martedì 5 marzo
      Fonte: QUINDICI
In occasione della festa dell’ 8 marzo Quindici ha intervistato gli Assessori del
gentil sesso che quotidianamente lavorano per il territorio.
Per San Donato si è rivolto al vicesindaco Simona Rullo e a Chiara Papetti
Assessore all’istruzione ed ai servizi educativi.
Ambiente, mobilità sostenibile, cultura e progetti con il mondo della scuola
Il vice Sindaco e l’Assessore all’istruzione ed ai servizi educativi illustrano le loro
idee per rendere sempre più vivibile il territorio della città del cane a sei zampe.

LE DOMANDE
1) Donna - politica - territorio, come è iniziato il feeling/passione/impegno ?
2) Quale provvedimento delibererebbe in occasione della Festa della Donna?
3) Sua attività dei prossimi mesi, a cosa - in particolare - sarà improntata?

Simona Rullo
1.      E’ iniziato quando avevo circa diciotto anni ed ero preoccupata per il destino di quella
bellissima area verde, chiamata “pratone”. Io la vedevo “piena”; di cose oramai perse in una città. il
piano regolatore prevedeva una edificazione di 330.000 m3, che avrebbe cancellato questo
polmone verde. Mi sono avvicinata ai Verdi e ho iniziato così la mia attività politica. Oggi, a
distanza di vent’anni, le volumetrie sul pratone sono state ridotte a quasi un terzo ed è previsto un
grande parco compatto che copra il 70% della superficie.
2.      Mi piacerebbe mutuare gli strumenti adottati dai paesi vicini, come la Francia, per le
politiche di sostegno alla famiglia: disponibilità di asili nido, detrazione economica delle spese per
l’aiuto nella gestione familiare (colf e badanti), sussidi per ogni figlio in età scolare, politiche per
l’occupazione delle donne madri, tutti interventi che in questo periodo sembrano un miraggio ma
che sono fondamentali per il rilancio dell’economia e della natalità.
3.      Sarà incentrata su interventi incentivanti la mobilità sostenibile, potenziando il trasporto
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pubblico locale e migliorando la ciclabilità della città. Nel tempo realizzeremo interventi sul territorio
in modo da rendere più sicuri gli spazi urbani anche per i pedoni, istituendo le isole ambientali a 30
km orari, per favorire gli spostamenti sicuri di tutti gli utenti della città. Rendere le strade più sicure
per tutti, anche per gli automobilisti, significa fare sì che i bambini possano muoversi sul territorio
da soli sui percorsi più brevi, senza essere accompagnati necessariamente dagli adulti, con
sollievo delle mamme.
Chiara Papetti
1.      Il mio impegno sia in ambito scolastico, sia in ambito sportivo e sociale in città hanno fatto
pensare ad alcuni politici di San Donato che il mio nome potesse essere inserito nelle liste per le
amministrative dello scorso anno. Dopo alcune riflessioni mi sono trovata quasi senza accorgermi
a ricoprire questo incarico che mi ha da subito appassionato. Conoscere e capire come si
amministra una città, il poterne “migliorare” la vivibilità, il poter realizzare progetti che in un primo
momento erano stati solamente immaginati per il bene della tua città è un’esperienza di grande
valore e uno stimolo a cercare di trovare nuove soluzioni ai problemi che si incontrano ogni giorno.
Questo nonostante l’impegno che il ruolo richiede e che realisticamente non avevo immaginato,
impegno che ha stravolto la mia vita e la vita della mia famiglia.
2.      In occasione della festa della donna, trasversalmente con l’Assessore Chiara Bacchiega,
abbiamo organizzato lo spettacolo “Sesso? Grazie tanto per gradire” di Dario Fo e Franca Rame.
Avremmo pensato di donare una piccola parte del nostro bilancio e organizzare una raccolta di
fondi a favore di un’associazione che sia di aiuto e sostegno alla vita delle donne.
3.      Come amministrazione stiamo lavorando a una ricca stagione culturale. Stiamo lavorando
al piano finanziario al diritto allo studio e, in stretto contatto con il mondo della scuola, elaboreremo
progetti mirati. Per il mondo dei più piccoli e per le loro famiglie abbiamo iniziato un progetto
sperimentale che promuove e valorizza la maternità e la paternità ampliando l’offerta con un nuovo
servizio con laboratori, giochi e incontri a carattere educativo come sostegno alla corresponsabilità
dei genitori nell’impegno di cura e di educazione dei figli.

Chi è Simona Rullo
39 anni, cresciuta in città, madre di una bimba di 4 anni. Nel suo curriculum figurano esperienze di
ricerca al CNR. Attualmente si occupa di monitoraggi ambientali e sicurezza sul lavoro. In passato
ha rivestito il rolo di Consigliere Comunale. Alle ultime elezioni si è presentata nelle liste di SEL -
Verdi per la Pace.
Chi è Chiara Papetti
47 anni, nata a Bergamo, vive a San Donato dal 1993, 3 figli. Laureata in Scienze
dell'Informazione. Attiva nel mondo della scuola, prima come rappresentante di classe, poi come
Presidente del I circolo, attualmente riveste il ruolo di Presidente del Consiglio d'istituto De Gasperi
- Galilei.

 Fonte: IL CITTADINO
     1. Controlli a tappeto al suk della m3, Checchi ringrazia il “collega” Pisapia
Massiccia operazione presso il suk della M3, dove domenica le forze dell’ordine sono intervenute
in un maxi controllo che ha coinvolto circa 200 ambulanti. Un ringraziamento alla giunta
meneghina per l’intervento teso a riportare un clima di rispetto delle regole in quella che resta
un’area di confine difficile, è stato espresso dal sindaco Andrea Checchi, che in una nota si è
rivolto al collega di palazzo Marino, Giuliano Pisapia. «Ringrazio il sindaco Giuliano Pisapia e gli
assessori direttamente coinvolti, Marco Granelli e Franco D’Alfonso - ha dichiarato il primo
cittadino sandonatese -, per l’importante segnale d’attenzione che hanno rivolto alla nostra
comunità promuovendo un intervento in quella che per il capoluogo lombardo è una remota zona
periferica». E ha anche ricordato che «le aree di confine, se non presidiate in pieno accordo,
corrono il rischio di diventare teatro d’illegalità e fonte di degrado per la vivibilità della città”.

     2. «No allo stadio di calcio nella valle dei monaci»
«No ad uno stadio di calcio nella “valle dei monaci” del Parco Sud». Anche l’Associazione per il
Parco Sud Milano, nata nel 1985 prima, di fatto, che il parco esistesse, si schiera con gli scettici sul
progetto che fa sognare tanti altri a San Donato. «Si rischia un nodo di traffico insostenibile sul
modesto sistema stradale dell’abbazia di Chiaravalle», annotano gli ambientalisti. I quali puntano
anche sul messaggio estetico-culturale: «Nella zona scelta per l’impianto c’è la più importante e
visitata chiesa rurale di Milano. Vogliamo oscurarla con una tribuna per Expo 2015?». La partita
dello stadio nerazzurro a San Donato, a dire il vero, non si è ancora chiusa. È stata sull’ottovolante
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dall’estate scorsa in poi, ma a distanza di otto mesi dal primo annuncio la bilancia non ha ancora
deciso dove pendere. Le ultime notizie, di inizio marzo, dicono che le due ipotesi San Donato e
Rho-Pero sono ancora in equilibrio. Patron Moratti il suo stadio lo vuole fare, fuori dalla soffocata
cerchia urbana di Milano, ma non ha ancora deciso se indirizzarsi sulla cittadella di Expo 2015
(Rho) oppure sul cuneo di terreni che affianca la via Emilia a sud. L’associazione per il parco teme
che l’abbazia di Chiaravalle subisca una seconda “cafonizzazione” dopo il ben noto - alla storia
milanese - passaggio della ferrovia Milano-Pavia alla fine dell’Ottocento. Per tirare i binari in linea
più diritta possibile da Rogoredo in giù, volevano radere al suolo l’intero complesso abbaziale.
Persino l’allora anzianissimo Alessandro Manzoni insorse: si limitarono a tirar giù l’abside. Stavolta
forse la sensibilità sarà più evoluta, ma c’è il timore di una rovina estetica. «La valle della
Vettabbia, a sud di Milano, è segnata dall’opera dei monaci che hanno costruito nel Medioevo
Chiaravalle, Mirasole, Viboldone di San Giuliano - osserva la sigla verde - questa area, già
deturpata dagli insediamenti industriali di Sesto Ulteriano, andrebbe valorizzata con un progetto
ben diverso dallo stadio: l’itinerario della “valle dei monaci” con percorsi d’arte e natura. Esiste
inoltre il rischio che cascina San Francesco dell’Accessio a San Donato, che custodisce preziose
testimonianze monumentali, purtroppo in rovina, venga demolita senza alcun recupero nel
contesto dell’operazione». Insomma, a Chiaravalle c’entra la fede vera, non quella sportiva. E
20mila auto ad ogni partita sulla stradina di Chiaravalle fanno paura. Emanuele Dolcini

   3. «Cala il fatturato», Bracco taglia: i sindacati contro i 147 esuberi per effetto
       crisi- Nel mirino impiegati e operatori esterni: 37 nel polo cittadino
La crisi economica in atto in Italia e nel resto d’Europa comprime i fatturati e il gruppo farmaceutico
lombardo Bracco si appresta a tagliare 147 lavoratori: 39 nella sede operativa di San Donato
Milanese e 108 nella rete esterna (tra cui alcuni informatori scientifici). I sindacati sono già sul
“piede di guerra”: venerdì scorso hanno protestato con un presidio davanti alla sede milanese di
Assolombarda (seguito anche dalle televisioni) e in settimana le rsu si incontreranno per fare il
punto sulle strategie con cui attutire i tagli. Nel frattempo è stato fissato un vertice, il prossimo 10
marzo in Assolombarda, per evitare che al termine dei tempi tecnici (circa 70 giorni dall’apertura
della procedura della mobilità) scattino i licenziamenti. «La mobilità si applica a tre aziende del
gruppo Bracco - spiega Massimiliano Spadari della Camera del lavoro di Milano - ed è stata
motivata con un calo dei fatturati e della redditività, collegato alla crisi e a una serie di
provvedimenti governativi, dalla Spending Review all’introduzione dei farmaci generici». Le
rappresentanze interne dei lavoratori, in un comunicato diramato nei giorni scorsi, si dicono
«rammaricate per un’azione unilaterale dell’azienda che comporta ricadute occupazionali
pesantissime, in particolare in un momento così critico per il mercato del lavoro e per la tenuta
occupazionale». Su un totale di 465 dipendenti del gruppo, l’impatto dei 147 esuberi si annuncia
dunque “imponente”. Per questo i sindacati puntano, in prima battuta, a ridurre il numero dei
licenziamenti inizialmente annunciati. «Stiamo studiando una serie di misure che potrebbero
alleviare la situazione - spiega Spadari - mi riferisco all’estensione dei contratti part time, a qualche
prepensionamento e alla ricollocazione di alcuni lavoratori all’interno del gruppo». I sindacati
chiedono di ragionare anche sul “dopo”, cioè su un percorso che permetta una ricollocazione ai
lavoratori che verranno licenziati. Ancora distanti, infine, le posizioni di azienda e sindacati
sull’entità dell’incentivo all’esodo per quanti, in maniera volontaria, decideranno di lasciare
l’azienda farmaceutica nelle prossime settimane. «Non si può pensare di valorizzare Milano e le
sue attività con un’Esposizione mondiale e nello stesso tempo impoverire il lavoro, l’occupazione e
la professionalità dei lavoratori Bracco e delle loro famiglie», affermano le rsu della Bracco. In vista
dei prossimi confronti previsti a Milano, i rappresentanti dei lavoratori del gruppo Bracco e i
sindacati confederali «si appellano a un’azienda che da sempre fa della responsabilità sociale il
proprio principale valore di riferimento, auspicando la ripresa immediata della trattativa sindacale al
fine di trovare un’equa, giusta e solidale soluzione per i 147 lavoratori”.

    4. Conclusi gli interventi nell’area m3
Sono conclusi i lavori di manutenzione dell’area in prossimità della M3 che ospita la velostazione.
Oltre agli interventi riguardanti la pavimentazione, sono anche stati sistemati gli stalli delle
biciclette che, non essendo bene ancorati al suolo, non potevano più offrire le necessarie garanzie
di sicurezza. I malintenzionati infatti riuscivano a rubare i mezzi ecologici sfilandoli da manufatti
che non erano ben fissati. Un problema che è stato risolto con una serie di cantieri che
rappresentano un primo passo al futuro progetto che prevede la realizzazione di silos per le
biciclette. Al tempo stesso sono iniziate anche le opere di manutenzione della pista ciclabile lungo
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la via Emilia, dove all’altezza delle Torri Lombarde verranno rifatte le parti ammalorate dal
passaggio costante delle auto. Tra le novità è prevista l’installazione di dissuasori che non
permetteranno più ai mezzi a quattro ruote di invadere la corsia riservata alle biciclette. “L’obiettivo
– è il commento dell’assessore ai lavori pubblici, Simona Rullo -, è teso a garantire alla
cittadinanza, con l’arrivo della bella stagione, delle piste ciclabili in ordine e soprattutto sicure, a
partire dalle situazioni che presentavano in passato le maggiori criticità”.

Mercoledì 6 marzo
 Fonte 7 GIORNI.Info
1. Maxi operazione anti abusivismo al suk del capolinea della metropolitana sandonatese.
    Andrea Checchi: «Grazie alla Giunta milanese»
Il mercato etnico sito presso il terminal sandonatese dalla metropolitana, nei giorni scorsi è stato
fatto oggetto di una massiccia operazione anti abusivismo.
La Polizia locale di Milano e gli agenti della Polizia di Stato hanno infatti coinvolto circa 200
venditori ambulanti in un maxi controllo, teso ad arginare ogni fenomeno di illegalità. Alla luce di
ciò, il sindaco di San Donato, Andrea Checchi, ha rivolto un personale ringraziamento alla Giunta
di palazzo Marino, che ha disposto tale operazione. «Le aree di confine - ha dichiarato Checchi -
se non presidiate in pieno accordo corrono il rischio di diventare teatro d’illegalità e fonte di
degrado per la vivibilità della città. Ringrazio pertanto il sindaco Giuliano Pisapia e gli assessori
direttamente coinvolti, Marco Granelli e Franco D’Alfonso, per l’importante segnale d’attenzione
che hanno rivolto alla nostra comunità, promuovendo un intervento in quella che per il capoluogo
lombardo è una remota zona periferica».
Redazione Web

 Fonte: IL CITTADINO
1. Unipol San Donato: lavoratori in attesa domani c’è l’incontro che darà certezze
San Donato: gli occhi continuano ad essere puntati sulla zona Torri Lombarde, dove presto i
dipendenti potrebbero alzare gli striscioni per un secondo sciopero contro i più di 2000 tagli e
trasferimenti previsti in tutta Italia. Il giorno decisivo sarà domani le rappresentanze sindacali del
settore assicurativo decideranno cosa fare nella riunione convocata a Milano. La farmaceutica
Bracco da una parte, verso la Paullese, e la Unipol dall’altro lato, in zona via Emilia: San Donato
ha iniziato il 2013 con una morsa a tenaglia. In ogni caso, i sindacati sono già in pista per cercare
di aprire al dialogo la controparte. Nel caso di Unipol, 12mila dipendenti su tutto il territorio
nazionale, si prova ad ammorbidire la posizione della proprietà che fa capo all’azionista di
maggioranza Lega delle cooperative. Il gruppo appare intenzionato a portare a termine 2240
provvedimenti di esubero, prepensionamento o affitto di lavoratori, più mille sportelli chiusi nel giro
di 5 anni. C’è poi la partita dei trasferimenti, cioè della ricollocazione di personale su distanze non
limitate, in quanto si tratterebbe di trasferimenti su base regionale e non provinciale. Gli uffici
Unipol di San Donato sono i secondi per importanza in Italia dopo quelli di Bologna. Ci lavorano
circa mille persone.

2. Il consiglio bandisce l’acqua nelle bottigliette
Il Sindaco segue l’esempio di Milano: nell’aula solo “oro blu” servito nelle brocche
Niente più bottigliette di plastica sui banchi del consiglio comunale, dove la risorsa “griffata” verrà
presto sostituita da brocche con acqua proveniente direttamente dall’acquedotto. L’esecutivo di
centrosinistra guidato da Andrea Checchi sta così imboccando la strada perseguita dal collega di
palazzo Marino Giuliano Pisapia, che ha interrotto la fornitura di bottigliette, sostituendola con
erogatori di acqua pubblica. Nel Sudmilano l’iniziativa peraltro ha già almeno un precedente
inaugurato negli anni scorsi nel limitrofo comune di San Giuliano sotto l’egida dell’ex primo
cittadino Gina Greco, dove la formula è stata ormai ampiamente testata. Un segnale che strizza
indubbiamente l’occhio al clima di rigore imposto agli enti locali e che al tempo stesso valorizza il
prodotto a disposizione di tutti, che scende dai rubinetti. Viene così compiuto un nuovo passo in
avanti dopo il successo riscosso dalla “Casa dell’acqua”, che sul territorio è stata decisamente
salutata con favore dai cittadini, tanto che nei prossimi mesi si parla già dell’inaugurazione di una
seconda fonte, sempre dotata della versione frizzante, prevista nel quartiere di via Di Vittorio, a
fronte di un nuovo investimento della società dei depuratori Tasm.Sul piano economico il cambio di
rotta che bandisce le bottiglie con le etichette, voluto anche dalla giunta sandonatese, a conti fatti
si concretizzerà in un risparmio intorno ai 700 euro all’anno. «Si tratta di un’iniziativa importante -

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afferma l’assessore all’ecologia Andrea Battocchio -, che promuove l’acqua pubblica, di
elevata qualità, evitando lo smaltimento della plastica, e che comunque si traduce anche in un
risparmio per l’ente». Insomma, se Amsa si è assunta una serie di impegni in tema di raccolta
differenziata, con iniziative che sono già decollate e altre in cantiere, anche il consiglio comunale
strizza l’occhio all’ambiente, con una nuova tendenza fatta di contenitori che verranno riempiti in
occasione delle sedute, per poi essere lavati e riutilizzati nel corso delle future assemblee. La
decisione si tradurrà quindi in una delibera di giunta e dovrebbe assumere risvolti concreti già nel
prossimo consiglio comunale, in cui verrà comunicato il nuovo indirizzo. Giulia Cerboni

3. DOMANI A SAN DONATO L’APPUNTAMENTO CON LA PROSA: Faiella e la
   coppia Rame Fo
Parole e ironia in qualità di armi, un irriverente giullare al femminile che sulla sdrammatizzazione
sistematica basa le fondamenta di un rapporto con se stessi emendato da tabù e stereotipi di
sorta. Il che, quando si parla di sesso e affini, è un’impresa in sé considerevole: raccontare senza
filtro aneddoti ed esperienze, per mostrare come su tutto si può giocare, dialogare, ridere e
pensare. Anzi, ridere PER pensare, per riflettere su quanto condizionamenti sociali e norme
culturali imbriglino pensieri e azioni, sull’amore e non solo, in una gabbia generatrice d’insicurezza.
Un viaggio a briglia sciolta tra pregiudizi e preconcetti, con in primo piano il taumaturgico ruolo
della confessione sincera e smaliziata nello sgombrare il campo da timori, disagi ed incertezze.
Sesso? grazie, tanto per gradire: la dissacrante simpatia firmata Dario Fo e Franca Rame sbarca
domani sera al teatro Troisi di San Donato, in un monologo del 1994 scritto a sei mani col figlio
Jacopo. L’opera è rivisitata e interpretata da Alessandra Faiella, che da 2007 porta in giro per
l’Italia la sua versione di un lavoro che, da quando è stato scritto, non ha cessato di raccogliere
plausi. Sarà dalla cucina che prenderà la parola: unico elemento, questo dell’ambientazione, che
possa lasciar pensare a una donna relegata all’osservanza di antiquati cliches domestici. Perché la
protagonista, del mite ruolo di angelo del focolare in occidente ormai obsoleto, non ha
praticamente nulla: libera e indipendente, smaliziata ma non volgare, la sessualità come faccenda
sì privata ma ben suscettibile di esser raccontata e sdrammatizzata. Un’impresa non facile, quella
di parlar di sesso e dintorni ai giorni nostri, senza cadere nel banale e nel già detto, nella battuta
già sentita e nell’allusione già orecchiata, mantenendo salda una concezione della comicità che
non si presta a crasse cadute di stile.

       Fonte:L’ ECO
1. Club House abbandonato
Sorto nel 2009 per una serie di vicissitudini, a tutt’oggi il Comune non è riuscito ad
affittarlo - A distanza di soli 4 anni dalla ristrutturazione è in uno stato inesorabile di
declino
Sembra non esserci pace per il noto punto-ristoro del laghetto di via Europa che, a distanza di 4 anni dalla
sua ristrutturazione, è ancora abbandonato al suo triste destino, in un inesorabile declino.
Sorto sulle sponde del nuovo lungo lago, inaugurato nel 2009, per tutta una serie di vicissitudini,
sembra portarsi dietro una strana maledizione; a tutt’oggi il Comune non è riuscito ad affittarlo per
aprirlo al pubblico. Tutto nasce da una serie di lungaggini burocratiche che hanno tardato il suo
collaudo, comunque ultimato. Un primo bando pubblico era andato deserto, nessuno vi aveva
partecipato.
Lo scorso anno, sono pervenute in Comune diverse proposte che andavano oltre il bando che, di per
sé, presentavano diverse incongruenze; le stesse furono sottoposte all’attenzione della Giunta che
valuti vari bozzetti dei progetti pervenuti. Da qui la decisione di istituire un apposito bando interno, a
disposizione di coloro che avevano manifestato interesse a riguardo. Dei tre partecipanti, alla fine
solo una associazione culturale sandonatese, completato l’iter, si è aggiudicata la partita “chiavi in
mano”.
Il progetto era piaciuto e la gestione del famoso “Club House” sembrava ormai cosa fatta, per almeno
dieci anni. Tempo tecnico di ultimare le ultime formalità burocratiche e si poteva tirare un sospiro di
sollievo. Un noto proverbio così recita: “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”: difatti ecco sorgere la
problematica delle elezioni amministrative, nel bel mezzo del cambio della guardia, della rotazione
dei dirigenti e quando sul tavolo del sindaco Checchi è arrivata la pratica Club House, il sogno si è
interrotto, con grande sconcerto dell’Associazione culturale che si era aggiudicata il bando. Il progetto e
la destinazione d’uso non hanno trovato consenso nella nuova maggioranza, che ha bocciato fin da
subito la modalità di svolgimento del bando stesso e azzerato il tutto.

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L’associazione culturale, che si è vista scippare l’aggiudicazione del Club House, annuncia
ricorso alle vie legali.
Dal canto suo, il sindaco Andrea Checchi è pronto a dar vita ad un nuovo “bando” che, con modalità
diverse dal precedente, dovrebbe prevedere un punto ristoro con un coinvolgimento sociale.
Con buona pace dei sandonatesi che aspettano da quattro anni di poter sorseggiare una bibita sul
lungo lago. La primavera è alle porte, sarà la volta buona? Sabina Dall’Aglio

2. Domande di accesso per le case Erp 2013
Fino al 14 marzo si possono consegnare i moduli per la partecipazione al bando
C’è tempo ancora fino al il 14 marzo per presentare domanda di accesso alle graduatorie per le case
popolari. Le domande di partecipazione devono essere precompilate sui moduli, appositamente
predisposti dal Comune, in distribuzione presso URP – da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 12 -
debitamente sottoscritte e corredate di tutta la necessaria ed idonea documentazione.
La consegna per l'inserimento delle domande avverrà esclusivamente su app u n t a m e n t o presso
l'Ufficio Relazioni con il Pubblico – piano terra del Comune in via Battisti, 2 – 02-
52772.373/374/372/278. È utile ricordare che bisogna presentarsi muniti di marca da bollo da € 14,62.
Tra i requisiti principali, i seguenti:
per il solo richiedente, essee residente anagraficamente o svolgere attività lavorativa sul territorio della
Regione Lombardia (per gli iscritti all'AIRE il periodo da prendere in considerazione è quello
immediatamente precedente all'iscrizione) da almeno cinque anni nel periodo precedente alla data di
presentazione della domanda, ai sensi della Legge regionale n. 7 dell'8.02.2005; - cittadinanza italiana o
di un altro Stato aderente all'Unione Europea oppure cittadinanza di un altro Stato purché il richiedente
sia in possesso di un regolare permesso di soggiorno con validità almeno biennale e di un'attività
lavorativa regolare o di una carta di soggiorno o permesso di soggiorno CE. - essere residente
anagraficamente o lavorare sul territorio del comune di San Donato Milanese alla data di presentazione
della domanda di assegnazione, oppure risiedere e lavorare in un comune che non abbia indetto alcun
bando nell'anno precedente all'indizione del presente bando.
Per il richiedente e per ciascuno dei componenti del suo nucleo familiare:
- non essere mai stati proprietari di altri alloggi costruiti con agevolazioni o contributi pubblici;
- non aver perso il diritto a una precedente assegnazione di un alloggio ERP per averlo usato per
attività illecite, per averlo ceduto in tutto o in parte a terzi non aventi diritto;
- non essere stati sfrattati da un alloggio ERP per morosità e non aver occupato abusivamente un
alloggio ERP nei 5 anni precedenti la domanda;
- non essere proprietari e non aver altri diritti di godimento su un immobile sul terriorio nazionale e/o
all'estero adeguato alle esigenze del nucleo familiare.
- N.B. i familiari non cittadini dell'Unione Europea devono essere in possesso di un regolare permesso di
soggiorno o di una carta di soggiorno o permesso di soggiorno CE. S.D.A




                                                                                                          7

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  • 1. PD San Donato Milanese “7 Dì” Rassegna stampa 7 marzo 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale. Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 4 / 6 marzo 2013 Domani è la festa della donna. Il PD lascia da parte i commenti a quanto contenuto nei media locali e, in ossequio a tutte le donne della città, segnala un’intervista pubblicata martedì scorso dal periodico “Quindici”, proprio in occasione dell’8 marzo, a due donne di un certo rilievo nel nostro comune: Simoma Rullo e Chiara Papetti, rispettivamente vice Sindaco e Assessore all’istruzione ed ai servizi educativi. Dagli uomini del PD cittadino un fiore virtuale per tutte le donne! 1
  • 2. Lunedì 4 marzo  Fonte: IL CITTADINO 1. Bar senza slot: la battaglia sta arrivando nel Sudmilano - Rivoluzione San Donato e Melegnano hanno locali contrari alle macchinette Bar-casinò? No grazie, meglio un caffè senza slot. Anche il Sudmilano entra nella galassia di iniziative che si muovono per la “liberazione” dei bar dalle rumorose macchinette che una volta stavano solo a Campione d’Italia, e adesso vanno giù assieme alla brioche. Si ordina un cappuccino, e qualcuno ti sfila davanti chiedendo moneta per il videopoker. Il sito www.Senzaslot.it ha cominciato a segnalare locali dove non si gioca anche nell’area Sud Est fino alla provincia di Lodi. Per ora ci sono il Genio di via Vittorio Veneto a Melegnano e il Nuovo Bar del Corso di via Europa a San Donato Milanese. L’elenco potrebbe decisamente incrementare se arriveranno altre segnalazioni che i progettisti solelcitano nel link “segnala un bar senza slot”. Un’iniziativa, il sito messo in piedi da due giovani informatici pavesi, guardato con attenzione assieme ad altri segnali che insistono nell’avvisare che il gioco d’azzardo rovina la gente, crea dipendenza e se all’inizio porta qualche soldo in più ai baristi, poi allontana tutta la clientela allergica all’azzardo. Assieme al sito senzaslot.it a Milano e Pavia sono nati altri tentativi di arginare l’idea del casino che comincia alla mattina, prosegue su Internet tutto il giorno (dove si è inseguiti da bonus & C.) e ricomincia il giorno dopo col cappuccino. A Milano il comitato civico della zona Jenner-Farini ha cominciato a distribuire diplomi e attestati da mettere sulle vetrine dove non ci sono sale giochi o simili. Anche a Pavia, la città con una slot machine ogni dieci abitanti - quindi ottomila macchinette - è nato l’attestato slot free da mettere fuori dai bar. I due webmasters del sito non nascondono l’aspetto politico della loro sortita Internet: «Il gioco è l’acquisto perfetto» del cittadino consumatore manipolabile - affermano - Si spende ma non si compra nulla, non resta niente. O meglio si compra qualcosa ogni tanto con il banco che resta sempre più ricco. C’è poi l’aspetto del guadagnare senza lavorare che vediamo quali risultati abbia regalato all’Europa e all’Italia. Noi siamo informatici, sappiamo benissimo che dietro le probabilità di vincita di una slot c’è un modello di calcolo pensato apposta per generare dipendenza». Che si condividano o meno queste considerazioni, senzaslot.it si propone come radar per navigare in mezzo agli agguati di Texas Poker. Martedì 5 marzo  Fonte: QUINDICI In occasione della festa dell’ 8 marzo Quindici ha intervistato gli Assessori del gentil sesso che quotidianamente lavorano per il territorio. Per San Donato si è rivolto al vicesindaco Simona Rullo e a Chiara Papetti Assessore all’istruzione ed ai servizi educativi. Ambiente, mobilità sostenibile, cultura e progetti con il mondo della scuola Il vice Sindaco e l’Assessore all’istruzione ed ai servizi educativi illustrano le loro idee per rendere sempre più vivibile il territorio della città del cane a sei zampe. LE DOMANDE 1) Donna - politica - territorio, come è iniziato il feeling/passione/impegno ? 2) Quale provvedimento delibererebbe in occasione della Festa della Donna? 3) Sua attività dei prossimi mesi, a cosa - in particolare - sarà improntata? Simona Rullo 1. E’ iniziato quando avevo circa diciotto anni ed ero preoccupata per il destino di quella bellissima area verde, chiamata “pratone”. Io la vedevo “piena”; di cose oramai perse in una città. il piano regolatore prevedeva una edificazione di 330.000 m3, che avrebbe cancellato questo polmone verde. Mi sono avvicinata ai Verdi e ho iniziato così la mia attività politica. Oggi, a distanza di vent’anni, le volumetrie sul pratone sono state ridotte a quasi un terzo ed è previsto un grande parco compatto che copra il 70% della superficie. 2. Mi piacerebbe mutuare gli strumenti adottati dai paesi vicini, come la Francia, per le politiche di sostegno alla famiglia: disponibilità di asili nido, detrazione economica delle spese per l’aiuto nella gestione familiare (colf e badanti), sussidi per ogni figlio in età scolare, politiche per l’occupazione delle donne madri, tutti interventi che in questo periodo sembrano un miraggio ma che sono fondamentali per il rilancio dell’economia e della natalità. 3. Sarà incentrata su interventi incentivanti la mobilità sostenibile, potenziando il trasporto 2
  • 3. pubblico locale e migliorando la ciclabilità della città. Nel tempo realizzeremo interventi sul territorio in modo da rendere più sicuri gli spazi urbani anche per i pedoni, istituendo le isole ambientali a 30 km orari, per favorire gli spostamenti sicuri di tutti gli utenti della città. Rendere le strade più sicure per tutti, anche per gli automobilisti, significa fare sì che i bambini possano muoversi sul territorio da soli sui percorsi più brevi, senza essere accompagnati necessariamente dagli adulti, con sollievo delle mamme. Chiara Papetti 1. Il mio impegno sia in ambito scolastico, sia in ambito sportivo e sociale in città hanno fatto pensare ad alcuni politici di San Donato che il mio nome potesse essere inserito nelle liste per le amministrative dello scorso anno. Dopo alcune riflessioni mi sono trovata quasi senza accorgermi a ricoprire questo incarico che mi ha da subito appassionato. Conoscere e capire come si amministra una città, il poterne “migliorare” la vivibilità, il poter realizzare progetti che in un primo momento erano stati solamente immaginati per il bene della tua città è un’esperienza di grande valore e uno stimolo a cercare di trovare nuove soluzioni ai problemi che si incontrano ogni giorno. Questo nonostante l’impegno che il ruolo richiede e che realisticamente non avevo immaginato, impegno che ha stravolto la mia vita e la vita della mia famiglia. 2. In occasione della festa della donna, trasversalmente con l’Assessore Chiara Bacchiega, abbiamo organizzato lo spettacolo “Sesso? Grazie tanto per gradire” di Dario Fo e Franca Rame. Avremmo pensato di donare una piccola parte del nostro bilancio e organizzare una raccolta di fondi a favore di un’associazione che sia di aiuto e sostegno alla vita delle donne. 3. Come amministrazione stiamo lavorando a una ricca stagione culturale. Stiamo lavorando al piano finanziario al diritto allo studio e, in stretto contatto con il mondo della scuola, elaboreremo progetti mirati. Per il mondo dei più piccoli e per le loro famiglie abbiamo iniziato un progetto sperimentale che promuove e valorizza la maternità e la paternità ampliando l’offerta con un nuovo servizio con laboratori, giochi e incontri a carattere educativo come sostegno alla corresponsabilità dei genitori nell’impegno di cura e di educazione dei figli. Chi è Simona Rullo 39 anni, cresciuta in città, madre di una bimba di 4 anni. Nel suo curriculum figurano esperienze di ricerca al CNR. Attualmente si occupa di monitoraggi ambientali e sicurezza sul lavoro. In passato ha rivestito il rolo di Consigliere Comunale. Alle ultime elezioni si è presentata nelle liste di SEL - Verdi per la Pace. Chi è Chiara Papetti 47 anni, nata a Bergamo, vive a San Donato dal 1993, 3 figli. Laureata in Scienze dell'Informazione. Attiva nel mondo della scuola, prima come rappresentante di classe, poi come Presidente del I circolo, attualmente riveste il ruolo di Presidente del Consiglio d'istituto De Gasperi - Galilei.  Fonte: IL CITTADINO 1. Controlli a tappeto al suk della m3, Checchi ringrazia il “collega” Pisapia Massiccia operazione presso il suk della M3, dove domenica le forze dell’ordine sono intervenute in un maxi controllo che ha coinvolto circa 200 ambulanti. Un ringraziamento alla giunta meneghina per l’intervento teso a riportare un clima di rispetto delle regole in quella che resta un’area di confine difficile, è stato espresso dal sindaco Andrea Checchi, che in una nota si è rivolto al collega di palazzo Marino, Giuliano Pisapia. «Ringrazio il sindaco Giuliano Pisapia e gli assessori direttamente coinvolti, Marco Granelli e Franco D’Alfonso - ha dichiarato il primo cittadino sandonatese -, per l’importante segnale d’attenzione che hanno rivolto alla nostra comunità promuovendo un intervento in quella che per il capoluogo lombardo è una remota zona periferica». E ha anche ricordato che «le aree di confine, se non presidiate in pieno accordo, corrono il rischio di diventare teatro d’illegalità e fonte di degrado per la vivibilità della città”. 2. «No allo stadio di calcio nella valle dei monaci» «No ad uno stadio di calcio nella “valle dei monaci” del Parco Sud». Anche l’Associazione per il Parco Sud Milano, nata nel 1985 prima, di fatto, che il parco esistesse, si schiera con gli scettici sul progetto che fa sognare tanti altri a San Donato. «Si rischia un nodo di traffico insostenibile sul modesto sistema stradale dell’abbazia di Chiaravalle», annotano gli ambientalisti. I quali puntano anche sul messaggio estetico-culturale: «Nella zona scelta per l’impianto c’è la più importante e visitata chiesa rurale di Milano. Vogliamo oscurarla con una tribuna per Expo 2015?». La partita dello stadio nerazzurro a San Donato, a dire il vero, non si è ancora chiusa. È stata sull’ottovolante 3
  • 4. dall’estate scorsa in poi, ma a distanza di otto mesi dal primo annuncio la bilancia non ha ancora deciso dove pendere. Le ultime notizie, di inizio marzo, dicono che le due ipotesi San Donato e Rho-Pero sono ancora in equilibrio. Patron Moratti il suo stadio lo vuole fare, fuori dalla soffocata cerchia urbana di Milano, ma non ha ancora deciso se indirizzarsi sulla cittadella di Expo 2015 (Rho) oppure sul cuneo di terreni che affianca la via Emilia a sud. L’associazione per il parco teme che l’abbazia di Chiaravalle subisca una seconda “cafonizzazione” dopo il ben noto - alla storia milanese - passaggio della ferrovia Milano-Pavia alla fine dell’Ottocento. Per tirare i binari in linea più diritta possibile da Rogoredo in giù, volevano radere al suolo l’intero complesso abbaziale. Persino l’allora anzianissimo Alessandro Manzoni insorse: si limitarono a tirar giù l’abside. Stavolta forse la sensibilità sarà più evoluta, ma c’è il timore di una rovina estetica. «La valle della Vettabbia, a sud di Milano, è segnata dall’opera dei monaci che hanno costruito nel Medioevo Chiaravalle, Mirasole, Viboldone di San Giuliano - osserva la sigla verde - questa area, già deturpata dagli insediamenti industriali di Sesto Ulteriano, andrebbe valorizzata con un progetto ben diverso dallo stadio: l’itinerario della “valle dei monaci” con percorsi d’arte e natura. Esiste inoltre il rischio che cascina San Francesco dell’Accessio a San Donato, che custodisce preziose testimonianze monumentali, purtroppo in rovina, venga demolita senza alcun recupero nel contesto dell’operazione». Insomma, a Chiaravalle c’entra la fede vera, non quella sportiva. E 20mila auto ad ogni partita sulla stradina di Chiaravalle fanno paura. Emanuele Dolcini 3. «Cala il fatturato», Bracco taglia: i sindacati contro i 147 esuberi per effetto crisi- Nel mirino impiegati e operatori esterni: 37 nel polo cittadino La crisi economica in atto in Italia e nel resto d’Europa comprime i fatturati e il gruppo farmaceutico lombardo Bracco si appresta a tagliare 147 lavoratori: 39 nella sede operativa di San Donato Milanese e 108 nella rete esterna (tra cui alcuni informatori scientifici). I sindacati sono già sul “piede di guerra”: venerdì scorso hanno protestato con un presidio davanti alla sede milanese di Assolombarda (seguito anche dalle televisioni) e in settimana le rsu si incontreranno per fare il punto sulle strategie con cui attutire i tagli. Nel frattempo è stato fissato un vertice, il prossimo 10 marzo in Assolombarda, per evitare che al termine dei tempi tecnici (circa 70 giorni dall’apertura della procedura della mobilità) scattino i licenziamenti. «La mobilità si applica a tre aziende del gruppo Bracco - spiega Massimiliano Spadari della Camera del lavoro di Milano - ed è stata motivata con un calo dei fatturati e della redditività, collegato alla crisi e a una serie di provvedimenti governativi, dalla Spending Review all’introduzione dei farmaci generici». Le rappresentanze interne dei lavoratori, in un comunicato diramato nei giorni scorsi, si dicono «rammaricate per un’azione unilaterale dell’azienda che comporta ricadute occupazionali pesantissime, in particolare in un momento così critico per il mercato del lavoro e per la tenuta occupazionale». Su un totale di 465 dipendenti del gruppo, l’impatto dei 147 esuberi si annuncia dunque “imponente”. Per questo i sindacati puntano, in prima battuta, a ridurre il numero dei licenziamenti inizialmente annunciati. «Stiamo studiando una serie di misure che potrebbero alleviare la situazione - spiega Spadari - mi riferisco all’estensione dei contratti part time, a qualche prepensionamento e alla ricollocazione di alcuni lavoratori all’interno del gruppo». I sindacati chiedono di ragionare anche sul “dopo”, cioè su un percorso che permetta una ricollocazione ai lavoratori che verranno licenziati. Ancora distanti, infine, le posizioni di azienda e sindacati sull’entità dell’incentivo all’esodo per quanti, in maniera volontaria, decideranno di lasciare l’azienda farmaceutica nelle prossime settimane. «Non si può pensare di valorizzare Milano e le sue attività con un’Esposizione mondiale e nello stesso tempo impoverire il lavoro, l’occupazione e la professionalità dei lavoratori Bracco e delle loro famiglie», affermano le rsu della Bracco. In vista dei prossimi confronti previsti a Milano, i rappresentanti dei lavoratori del gruppo Bracco e i sindacati confederali «si appellano a un’azienda che da sempre fa della responsabilità sociale il proprio principale valore di riferimento, auspicando la ripresa immediata della trattativa sindacale al fine di trovare un’equa, giusta e solidale soluzione per i 147 lavoratori”. 4. Conclusi gli interventi nell’area m3 Sono conclusi i lavori di manutenzione dell’area in prossimità della M3 che ospita la velostazione. Oltre agli interventi riguardanti la pavimentazione, sono anche stati sistemati gli stalli delle biciclette che, non essendo bene ancorati al suolo, non potevano più offrire le necessarie garanzie di sicurezza. I malintenzionati infatti riuscivano a rubare i mezzi ecologici sfilandoli da manufatti che non erano ben fissati. Un problema che è stato risolto con una serie di cantieri che rappresentano un primo passo al futuro progetto che prevede la realizzazione di silos per le biciclette. Al tempo stesso sono iniziate anche le opere di manutenzione della pista ciclabile lungo 4
  • 5. la via Emilia, dove all’altezza delle Torri Lombarde verranno rifatte le parti ammalorate dal passaggio costante delle auto. Tra le novità è prevista l’installazione di dissuasori che non permetteranno più ai mezzi a quattro ruote di invadere la corsia riservata alle biciclette. “L’obiettivo – è il commento dell’assessore ai lavori pubblici, Simona Rullo -, è teso a garantire alla cittadinanza, con l’arrivo della bella stagione, delle piste ciclabili in ordine e soprattutto sicure, a partire dalle situazioni che presentavano in passato le maggiori criticità”. Mercoledì 6 marzo  Fonte 7 GIORNI.Info 1. Maxi operazione anti abusivismo al suk del capolinea della metropolitana sandonatese. Andrea Checchi: «Grazie alla Giunta milanese» Il mercato etnico sito presso il terminal sandonatese dalla metropolitana, nei giorni scorsi è stato fatto oggetto di una massiccia operazione anti abusivismo. La Polizia locale di Milano e gli agenti della Polizia di Stato hanno infatti coinvolto circa 200 venditori ambulanti in un maxi controllo, teso ad arginare ogni fenomeno di illegalità. Alla luce di ciò, il sindaco di San Donato, Andrea Checchi, ha rivolto un personale ringraziamento alla Giunta di palazzo Marino, che ha disposto tale operazione. «Le aree di confine - ha dichiarato Checchi - se non presidiate in pieno accordo corrono il rischio di diventare teatro d’illegalità e fonte di degrado per la vivibilità della città. Ringrazio pertanto il sindaco Giuliano Pisapia e gli assessori direttamente coinvolti, Marco Granelli e Franco D’Alfonso, per l’importante segnale d’attenzione che hanno rivolto alla nostra comunità, promuovendo un intervento in quella che per il capoluogo lombardo è una remota zona periferica». Redazione Web  Fonte: IL CITTADINO 1. Unipol San Donato: lavoratori in attesa domani c’è l’incontro che darà certezze San Donato: gli occhi continuano ad essere puntati sulla zona Torri Lombarde, dove presto i dipendenti potrebbero alzare gli striscioni per un secondo sciopero contro i più di 2000 tagli e trasferimenti previsti in tutta Italia. Il giorno decisivo sarà domani le rappresentanze sindacali del settore assicurativo decideranno cosa fare nella riunione convocata a Milano. La farmaceutica Bracco da una parte, verso la Paullese, e la Unipol dall’altro lato, in zona via Emilia: San Donato ha iniziato il 2013 con una morsa a tenaglia. In ogni caso, i sindacati sono già in pista per cercare di aprire al dialogo la controparte. Nel caso di Unipol, 12mila dipendenti su tutto il territorio nazionale, si prova ad ammorbidire la posizione della proprietà che fa capo all’azionista di maggioranza Lega delle cooperative. Il gruppo appare intenzionato a portare a termine 2240 provvedimenti di esubero, prepensionamento o affitto di lavoratori, più mille sportelli chiusi nel giro di 5 anni. C’è poi la partita dei trasferimenti, cioè della ricollocazione di personale su distanze non limitate, in quanto si tratterebbe di trasferimenti su base regionale e non provinciale. Gli uffici Unipol di San Donato sono i secondi per importanza in Italia dopo quelli di Bologna. Ci lavorano circa mille persone. 2. Il consiglio bandisce l’acqua nelle bottigliette Il Sindaco segue l’esempio di Milano: nell’aula solo “oro blu” servito nelle brocche Niente più bottigliette di plastica sui banchi del consiglio comunale, dove la risorsa “griffata” verrà presto sostituita da brocche con acqua proveniente direttamente dall’acquedotto. L’esecutivo di centrosinistra guidato da Andrea Checchi sta così imboccando la strada perseguita dal collega di palazzo Marino Giuliano Pisapia, che ha interrotto la fornitura di bottigliette, sostituendola con erogatori di acqua pubblica. Nel Sudmilano l’iniziativa peraltro ha già almeno un precedente inaugurato negli anni scorsi nel limitrofo comune di San Giuliano sotto l’egida dell’ex primo cittadino Gina Greco, dove la formula è stata ormai ampiamente testata. Un segnale che strizza indubbiamente l’occhio al clima di rigore imposto agli enti locali e che al tempo stesso valorizza il prodotto a disposizione di tutti, che scende dai rubinetti. Viene così compiuto un nuovo passo in avanti dopo il successo riscosso dalla “Casa dell’acqua”, che sul territorio è stata decisamente salutata con favore dai cittadini, tanto che nei prossimi mesi si parla già dell’inaugurazione di una seconda fonte, sempre dotata della versione frizzante, prevista nel quartiere di via Di Vittorio, a fronte di un nuovo investimento della società dei depuratori Tasm.Sul piano economico il cambio di rotta che bandisce le bottiglie con le etichette, voluto anche dalla giunta sandonatese, a conti fatti si concretizzerà in un risparmio intorno ai 700 euro all’anno. «Si tratta di un’iniziativa importante - 5
  • 6. afferma l’assessore all’ecologia Andrea Battocchio -, che promuove l’acqua pubblica, di elevata qualità, evitando lo smaltimento della plastica, e che comunque si traduce anche in un risparmio per l’ente». Insomma, se Amsa si è assunta una serie di impegni in tema di raccolta differenziata, con iniziative che sono già decollate e altre in cantiere, anche il consiglio comunale strizza l’occhio all’ambiente, con una nuova tendenza fatta di contenitori che verranno riempiti in occasione delle sedute, per poi essere lavati e riutilizzati nel corso delle future assemblee. La decisione si tradurrà quindi in una delibera di giunta e dovrebbe assumere risvolti concreti già nel prossimo consiglio comunale, in cui verrà comunicato il nuovo indirizzo. Giulia Cerboni 3. DOMANI A SAN DONATO L’APPUNTAMENTO CON LA PROSA: Faiella e la coppia Rame Fo Parole e ironia in qualità di armi, un irriverente giullare al femminile che sulla sdrammatizzazione sistematica basa le fondamenta di un rapporto con se stessi emendato da tabù e stereotipi di sorta. Il che, quando si parla di sesso e affini, è un’impresa in sé considerevole: raccontare senza filtro aneddoti ed esperienze, per mostrare come su tutto si può giocare, dialogare, ridere e pensare. Anzi, ridere PER pensare, per riflettere su quanto condizionamenti sociali e norme culturali imbriglino pensieri e azioni, sull’amore e non solo, in una gabbia generatrice d’insicurezza. Un viaggio a briglia sciolta tra pregiudizi e preconcetti, con in primo piano il taumaturgico ruolo della confessione sincera e smaliziata nello sgombrare il campo da timori, disagi ed incertezze. Sesso? grazie, tanto per gradire: la dissacrante simpatia firmata Dario Fo e Franca Rame sbarca domani sera al teatro Troisi di San Donato, in un monologo del 1994 scritto a sei mani col figlio Jacopo. L’opera è rivisitata e interpretata da Alessandra Faiella, che da 2007 porta in giro per l’Italia la sua versione di un lavoro che, da quando è stato scritto, non ha cessato di raccogliere plausi. Sarà dalla cucina che prenderà la parola: unico elemento, questo dell’ambientazione, che possa lasciar pensare a una donna relegata all’osservanza di antiquati cliches domestici. Perché la protagonista, del mite ruolo di angelo del focolare in occidente ormai obsoleto, non ha praticamente nulla: libera e indipendente, smaliziata ma non volgare, la sessualità come faccenda sì privata ma ben suscettibile di esser raccontata e sdrammatizzata. Un’impresa non facile, quella di parlar di sesso e dintorni ai giorni nostri, senza cadere nel banale e nel già detto, nella battuta già sentita e nell’allusione già orecchiata, mantenendo salda una concezione della comicità che non si presta a crasse cadute di stile.  Fonte:L’ ECO 1. Club House abbandonato Sorto nel 2009 per una serie di vicissitudini, a tutt’oggi il Comune non è riuscito ad affittarlo - A distanza di soli 4 anni dalla ristrutturazione è in uno stato inesorabile di declino Sembra non esserci pace per il noto punto-ristoro del laghetto di via Europa che, a distanza di 4 anni dalla sua ristrutturazione, è ancora abbandonato al suo triste destino, in un inesorabile declino. Sorto sulle sponde del nuovo lungo lago, inaugurato nel 2009, per tutta una serie di vicissitudini, sembra portarsi dietro una strana maledizione; a tutt’oggi il Comune non è riuscito ad affittarlo per aprirlo al pubblico. Tutto nasce da una serie di lungaggini burocratiche che hanno tardato il suo collaudo, comunque ultimato. Un primo bando pubblico era andato deserto, nessuno vi aveva partecipato. Lo scorso anno, sono pervenute in Comune diverse proposte che andavano oltre il bando che, di per sé, presentavano diverse incongruenze; le stesse furono sottoposte all’attenzione della Giunta che valuti vari bozzetti dei progetti pervenuti. Da qui la decisione di istituire un apposito bando interno, a disposizione di coloro che avevano manifestato interesse a riguardo. Dei tre partecipanti, alla fine solo una associazione culturale sandonatese, completato l’iter, si è aggiudicata la partita “chiavi in mano”. Il progetto era piaciuto e la gestione del famoso “Club House” sembrava ormai cosa fatta, per almeno dieci anni. Tempo tecnico di ultimare le ultime formalità burocratiche e si poteva tirare un sospiro di sollievo. Un noto proverbio così recita: “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”: difatti ecco sorgere la problematica delle elezioni amministrative, nel bel mezzo del cambio della guardia, della rotazione dei dirigenti e quando sul tavolo del sindaco Checchi è arrivata la pratica Club House, il sogno si è interrotto, con grande sconcerto dell’Associazione culturale che si era aggiudicata il bando. Il progetto e la destinazione d’uso non hanno trovato consenso nella nuova maggioranza, che ha bocciato fin da subito la modalità di svolgimento del bando stesso e azzerato il tutto. 6
  • 7. L’associazione culturale, che si è vista scippare l’aggiudicazione del Club House, annuncia ricorso alle vie legali. Dal canto suo, il sindaco Andrea Checchi è pronto a dar vita ad un nuovo “bando” che, con modalità diverse dal precedente, dovrebbe prevedere un punto ristoro con un coinvolgimento sociale. Con buona pace dei sandonatesi che aspettano da quattro anni di poter sorseggiare una bibita sul lungo lago. La primavera è alle porte, sarà la volta buona? Sabina Dall’Aglio 2. Domande di accesso per le case Erp 2013 Fino al 14 marzo si possono consegnare i moduli per la partecipazione al bando C’è tempo ancora fino al il 14 marzo per presentare domanda di accesso alle graduatorie per le case popolari. Le domande di partecipazione devono essere precompilate sui moduli, appositamente predisposti dal Comune, in distribuzione presso URP – da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 12 - debitamente sottoscritte e corredate di tutta la necessaria ed idonea documentazione. La consegna per l'inserimento delle domande avverrà esclusivamente su app u n t a m e n t o presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico – piano terra del Comune in via Battisti, 2 – 02- 52772.373/374/372/278. È utile ricordare che bisogna presentarsi muniti di marca da bollo da € 14,62. Tra i requisiti principali, i seguenti: per il solo richiedente, essee residente anagraficamente o svolgere attività lavorativa sul territorio della Regione Lombardia (per gli iscritti all'AIRE il periodo da prendere in considerazione è quello immediatamente precedente all'iscrizione) da almeno cinque anni nel periodo precedente alla data di presentazione della domanda, ai sensi della Legge regionale n. 7 dell'8.02.2005; - cittadinanza italiana o di un altro Stato aderente all'Unione Europea oppure cittadinanza di un altro Stato purché il richiedente sia in possesso di un regolare permesso di soggiorno con validità almeno biennale e di un'attività lavorativa regolare o di una carta di soggiorno o permesso di soggiorno CE. - essere residente anagraficamente o lavorare sul territorio del comune di San Donato Milanese alla data di presentazione della domanda di assegnazione, oppure risiedere e lavorare in un comune che non abbia indetto alcun bando nell'anno precedente all'indizione del presente bando. Per il richiedente e per ciascuno dei componenti del suo nucleo familiare: - non essere mai stati proprietari di altri alloggi costruiti con agevolazioni o contributi pubblici; - non aver perso il diritto a una precedente assegnazione di un alloggio ERP per averlo usato per attività illecite, per averlo ceduto in tutto o in parte a terzi non aventi diritto; - non essere stati sfrattati da un alloggio ERP per morosità e non aver occupato abusivamente un alloggio ERP nei 5 anni precedenti la domanda; - non essere proprietari e non aver altri diritti di godimento su un immobile sul terriorio nazionale e/o all'estero adeguato alle esigenze del nucleo familiare. - N.B. i familiari non cittadini dell'Unione Europea devono essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno o di una carta di soggiorno o permesso di soggiorno CE. S.D.A 7