Parleremo di cosa sono queste "spinte", le comprenderemo e definiremo un assessment per individuarle e capire come raggiungere gli obiettivi aziendali.
Presentazione Relicense Digital event 3Feb22 - Corrado Farina.pdf
Sergio Giordano - Le spinte
1. VIAGGIO
Un percorso verso la scoperta ed il
miglioramento delle nostre abilità
professionali ed umane:
«Le Spinte»
2. PROFILO PROFESSIONALE:
• Laurea Ingegneria Magistrale Politecnico di Torino: Reti di
distribuzione AT, gestione sincrona (digitale), generazione e
trasmissione di Potenza;
• CTO: Startup Innovativa E24Woman Srl - IoT Personal Safety
Wearables;
• Senior Innovation Manager & Business Developer: Smart Sensor for
Automotive, I4.0, Digital Automation, IoT Connectivity, Medical 4.0,
Cardiovascular IoT Device and Digital Twin Cardiac Stroke
Prevention;
• Executive Development Business Coach for Senior Manager;
• Musicista (3 anni di conservatorio per pianoforte) and Music Producer:
Digital Synth & Piano Player. SW: Cubase LE, Moses, Audacity Pro;
4. IL COPIONE DI VITA
È un piano di vita.
Un insieme di opinioni, decisioni e modelli di
comportamento riguardante il bambino stesso e gli
altri.
E’ appreso inconsapevolmente nell’infanzia, rinforzato
dall’ambiente familiare e poi dalle successive
esperienze di vita.
Il bambino, nell’incontro fra pulsioni naturali e
adattamenti sociali, si forma la propria personalità.
Rispondendo, in modo variabile, ai messaggi che man
mano riceve,
sviluppa alcune pulsioni e capacità e ne mette altre
sullo sfondo.
Stabilizza nel tempo modalità automatiche di
comportamento, atteggiamenti rigidi e una identità
limitata.
5. Le Spinte sono il modo con cui cerchiamo di farci accettare dai
nostri genitori quando crediamo di non essere amati per quello
che siamo. Cerchiamo un comportamento, uno stile di vita, che ci
faccia avere dei riconoscimenti e ci dia contemporaneamente una
consistenza identitaria definita a cui aggrapparci per sentirci più
sicuri.
Questo sarà il copione della nostra vita.
Le spinte danno al bambino dei messaggi di “condizione” che
servono per “indirizzare” e promuovere certi comportamenti e
modi di essere e sentire.
Le Spinte sono una specie di condanna biblica: il
tentativo di farci accettare e benvolere attraverso
comportamenti forzati e stereotipati imparati durante
l’infanzia per compiacere i nostri genitori.
6. LA NECESSITA’ DEL COPIONE
DARE UN SENSO ALLA REALTA’
E RENDERLA PREVEDIBILE
economicizzare
proteggersi
agire
capire
FINALIZZARE IL COMPORTAMENTO
ALLA SODDISFAZIONE DELLE PULSIONI
DIFENDERSI DALLE SITUAZIONI FRUSTRANTI
SEMPLICIZZARE E RITUALIZZARE
PENSIERI, EMOZIONI E COMPORTAMENTO
7. I MESSAGGI FAMILIARI
Permessi: PUOI
Incoraggiamenti ad essere OK, e come si è.
litano la crescita stimolando le capacità ed il
nziale personale
Spinte: SEI OK SE …
Sono ordini ed orientamenti che “
spingono “ ad essere migliori di come si è,
dato che non si è OK:“ se non fai così non vai
bene “
Programma: FAI COSI’
Sono gli esempi di comportamento che in
famiglia rappresentano il modo di fare
auspicato, sono le istruzioni “ nella vita si fa
così “, è lo stile, il modello di tutti i giorni
Ingiunzioni: NON DEVI
Messaggi limitativi precoci “ come non devi essere
“. Tendono a impedire la libera espressione del
bambino.
Sono messaggi espressi anche in modo non
verbale
8. Le Spinte sono quell’insieme di consigli,
orientamenti, regole del buon vivere, che chi
educa invia come prolungamento dei propri
desideri e delle aspirazioni di successo più o
meno realizzati.
I figli sono spesso vissuti come un riscatto
sociale.
Le spinte sono di solito supportate da un
comportamento esemplare dei genitori e quindi
coerente.
9. Il punteggio ottenuto nel Questionario indica quanto ciascuna Spinta agisce
nella vostra vita, quanto ne siete prigionieri, quanto vi determini, ma anche
quali capacità usate prevalentemente. Ciascuna di esse è un vincolo e, allo
stesso tempo, come si suole dire, un’opportunità, perché quello stile
fornisce anche una dotazione di abilità particolari. Un punteggio alto
significa che di quello stile non possiamo farne a meno.
IL QUESTIONARIO:
chi siamo e quali
capacità abbiamo
sviluppato e quali
sono nascoste o
sconosciute
13. SII PERFETTO
ATTEGGIAMENTI SUL LAVORO
Meticolosità ossessiva, intolleranza degli errori, ritualità codificata, privilegio
dell’efficienza, ipercriticità, perfezionismo
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
Iper dettagliata, ordinata in blocchi e categorie, fastidio per le interruzioni, rigida,
fredda, intransigente, a una via
CARATTERISTICHE POSITIVE
Efficienza, capacità organizzativa, affidabilità, precisione, accuratezza, puntigliosità
PERMESSI NECESSARI
Puoi sbagliare, puoi essere te stesso, puoi fare al 70%, puoi fare con leggerezza,
puoi godere
14. SII FORTE
ATTEGGIAMENTI SUL LAVORO
Solidità, freddezza, controllo esasperato, durezza, individualismo, intransigenza,
autoritarismo, insensibilità
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
Impersonale, categorica, generalizzante, dura, a una via
CARATTERISTICHE POSITIVE
Leadership naturale direttiva, capacità di ricupero, affidabilità, responsabilità,
intraprendenza, resistenza e incrollabilità
PERMESSI NECESSARI
Puoi aprirti e farti vedere, puoi essere te stesso, puoi sentire, bisogno e chiedere
aiuto, puoi mostrare le tue emozioni, puoi lasciare e lasciarti andare
15. COMPIACI
ATTEGGIAMENTI SUL LAVORO
Appartenenza, gregarietà, conformismo, paura del conflitto, autocontrollo,
prudenza, manipolazione affettiva
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
Impersonale, interrogativa, imbarazzata e timorosa, ricerca del consenso,
sorridente, conciliante
CARATTERISTICHE POSITIVE
Collaborazione, capacità di mediazione, spirito di gruppo, disponibilità e
flessibilità, socievolezza
PERMESSI NECESSARI
Puoi essere diverso dagli altri, puoi essere indipendente, puoi mostrarti ed
esprimerti come sei, puoi dire di “No”, puoi essere assertivo, puoi entrare in
conflitto
16. SBRIGATI
ATTEGGIAMENTI SUL LAVORO
Iperattivismo, rapidità di esecuzione, irrequietezza, diffidenza, ansia,
individualismo, scostanza e distacco, superficialità
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
Smozzicata, sbrigativa, frettolosa, impaziente, distaccata
CARATTERISTICHE POSITIVE
Velocità , flessibilità, capacità esecutive, indipendenza, efficienza, adattabilità
PERMESSI NECESSARI
Puoi entrare in contatto vero con gli altri, puoi fermarti a sentire i tuoi bisogni, puoi
aver bisogno e chiedere, dire di “Si” e appartenere, puoi prenderti tutto il tempo che ti
serve
17. SFORZATI
ATTEGGIAMENTI SUL LAVORO
- Impegno, tenacia, dedizione, invidia per i successi degli altri, ambizione inespressa,
sollecitudine e volontà, insoddisfazione
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
Indecisa ( ci proverò, cercherò ), tangenziale, ripetitiva e iper descrittiva,
approssimativa, giustificativa
CARATTERISTICHE POSITIVE
Efficienza, flessibilità, capacità di applicazione, operatività, capacità critica
PERMESSI NECESSARI
Puoi avere successo, puoi credere in te stesso, puoi scegliere la tua strada, puoi
lasciare se non va, puoi decidere per te ciò che vuoi
19. la via FUGA
Gli interventi possibili (al di fuori di un rapporto di psicoterapia) possono
esplicitare il processo e i messaggi tutt’ora attivi al fine di:
Sviluppare consapevolezza che c’è un modello di vita che tutti seguiamo
inconsapevolmente da sempre
Esplicitare la ripetitività e i limiti delle azioni
Analizzare lo “stile” di vita e i comportamenti che lo confermano
Stimolare accettazione rispetto alle scelte passate
Stimolare la responsabilità delle proprie azioni nel qui e ora
Stimolare decisioni di cambiamenti comportamentali
20. la via FUGA
Le persone di solito cercano aiuto non per cambiare, ma per stare
meglio nel loro copione:
• per cercare di vivere un po’ meglio senza modificare il proprio
quadro di riferimento mentale (opinioni, decisioni, abitudini, ecc.)
• per “fare progressi” inglobando anche gli interlocutori nel loro
mondo, attribuendogli un ruolo e comportamenti prevedibili
• per mantenersi in un’area da sempre abituale e dunque
confortevole
21. Le Spinte sono sempre negative perché perdono di vista l’obiettivo del comportamento adeguato a quella
specifica situazione. L’unico scopo diventa rispondere, ubbidendo o disubbidendo alla Spinta stessa.
Sotto Spinta la persona non è se stessa e questo agevola il meccanismo del nostro cervello, che funziona al
risparmio, in economia, che oppone resistenze al cambiamento. Quando ti dicono “tu devi essere così” si riduce
l’ansia del doversi inventare come voler essere.
Un’altra pericolosità delle Spinte è che incentivano le facili illusioni, quei fantasmi che ci passano davanti, quei
sogni ai quali ci aggrappiamo immediatamente.
Lo schema seguente sintetizza il concetto:
Spinta Quindi… Illusione…
COMPIACI Se io compiacerò… …sarò amato da tutti!
SBRIGATI Se io mi sbrigherò… …riuscirò a fare tutto!
SII PERFETTO Se sarò perfetto… …sarò il migliore, sempre!
SFORZATI Se mi sforzerò… …non avrò bisogno degli altri, sarò autosufficiente!
SII FORTE Se sarò forte… …potrò controllare e nascondere tutte le emozioni!
22. IO SONO….
In altre parole una volta formatesi delle convinzioni e assunta una posizione esistenziale, si ottengono quattro
affermazioni su se stessi e sugli altri:
1. Io sono Ok, Tu sei Ok;
2. Io non sono Ok, Tu sei Ok;
3. Io sono Ok, Tu non sei Ok;
4. Io non sono Ok, Tu non sei Ok.
Una volta adottata una di queste posizioni una persona tenderà ad assumere comportamenti che confermano,
nel corso della propria vita, la sua posizione di esistenziale.
23. COME RICONOSCERE LA NOSTRA
PRINCIPALE SPINTA ATTRAVERSO LE
NOSTRE PAURE
Paura della morte e conseguentemente della perdita del controllo ¤ Sii perfetto
Paura di essere respinto o rifiutato ¤ Sii
forte
Paura di incontrare un rimprovero ¤
Compiacimi
Paura dello scacco e così della riuscita ¤
Sforzati
Paura della vita ¤ Sbrigati
24. COME RICONOSCERLE E QUANDO È NECESSARIO LAVORARE SULLE
SPINTE
Spinta Caratteristica Nel linguaggio Cosa lo disturba
COMPIACI Non piacere a te stesso ma agli
altri, non essere importante per te,
non ragionare con la tua testa
Cerca consenso L’eccessiva sicurezza altrui, le
critiche, la mancanza di affettività
– simpatia nel rapporto e le
emozioni negative dell’altro
SBRIGATI Non avere tempo per te, non
curarti, non avere gioia, non
essere intimo
Anticipa, chiude La meticolosità altrui, la ricerca di
intimità da parte degli altri
SII
PERFETTO
Non sbagliare, non accontentarti,
devi essere il migliore, il mondo è
dei primi…
Usa parole ricercate invece di
parole chiare e semplici
Le dimostrazioni di amicizia,
l’improvvisazione e la spontaneità,
il saltare da un’idea all’altra
SFORZATI Datti da fare, se non sei stanco
significa che non hai fatto niente,
la vita è sofferenza,…
Fa più domande in una volta,
riprende e ripete il proprio
pensiero
Le richieste precise e chiare degli
altri, l’aiuto diretto e puntuale
SII FORTE Non permetterti debolezze, devi
apparire duro, se sei ammalato
due aspirine e via,…
Ha difficoltà ad esprimersi con
chiarezza, è confuso e superficiale
L’espressione delle emotività
altrui, i discorsi lunghi, chi gli fa
notare i propri limiti
26. Piero, ha una laurea in ingegneria informatica, età 37 anni, con un ruolo di responsabilità nel Digital Marketing.
Ci conosciamo da molto tempo, dopo esserci persi di vista per diversi anni, io vengo nominato responsabile di
una struttura in cui egli è inserito.
L’aspetto fisico è più trascurato, con segnali di una possibile depressione. Mi confida, in effetti, con forte
coinvolgimento emotivo, di aver trascorso un periodo lavorativo difficoltoso a causa di un continuo e pesante
conflitto con il responsabile precedente. Continua dicendomi che questo lo aveva molto provato, a tal punto di
rinunciare alle proprie responsabilità e scegliere di essere mero esecutore, nonché a doversi curare
farmacologicamente per depressione, secondo le indicazioni del suo medico curante. Gli ho chiesto se si fosse
mai rivolto ad un aiuto professionale, oltre a quello del medico curante. La risposta è stata negativa e
chiedendomi consiglio gli ho suggerito un Coaching mirato.
Il conflitto, mi ha raccontato, nasceva ogniqualvolta vi era un aspetto tecnico con cui confrontarsi, diventava
pretesto per una competizione che sfociava nell’essere “schiacciato” senza avere la possibilità di esprimere la
sua opinione o le sue soluzioni (in verità di notevole valore tecnico ed operativo). Le volte che vi riusciva, esse
venivano utilizzate dal responsabile precedente il quale se ne assumeva, però, anche la paternità, andando così
ad alimentare ulteriormente il conflitto. Di fatto questo periodo lo ha un po’ penalizzato dal punto di vista di
sviluppo di carriera. Personalmente lo ricordo come una persona ricca di potenzialità, capace di sviluppare in
poco tempo grandi quantità di lavoro con un livello di qualità elevato.
UN CASO REALE:
27. L’IMPATTO SUL PROPRIO LAVORO
Dai suoi racconti, l’aspetto fenomenico che è emerso è quello di essersi messo nella condizione di essere in
contrasto con il responsabile precedente e di mettersi nella condizione di non valere.
Emerge il bisogno che qualcuno lo riconosca. Quando è riconosciuto fa e fa molto, quando non riconosciuto non
fa. L’aspetto fenomenologico: va in depressione per opporsi, è un modo per mantenere un ruolo di attenzione: o
nel contrasto o nell’eccellenza.
Le Spinte sono: “Compiacimi” e “Sforzati”.
Da quanto sviluppato in precedenza, la spinta “Compiacimi” porta ad avere elementi di criticità nell’autorità quale
fattore della delega. Il modo in cui egli lo agisce è, come abbiamo visto nell’aspetto fenomenico, la polarità
contrasto/eccellenza.
La spinta “Sforzati” porta ad avere elementi di criticità nella responsabilità. In effetti “funzionerà” fino a che si
sente riconosciuto, poi andrà in contrasto e in depressione. Il problema è quindi di autonomia.
Questo a meno che non inizi a lavorare su se stesso con un percorso di Coaching.