1. Dipartimento di Igiene del Lavoro
Laboratorio Biochimica Applicata al Lavoro
“Legionellosi e rischio occupazionale”
“Prevenzione e controllo della legionellosi negli ambienti ad alta frequentazione:
aggiornamenti, prospettive e ruolo delle Istituzioni”
Roma, 19 Novembre 2004
Dott.ssa Antonella Mansi
ISPESL - Dipartimento Igiene del Lavoro
2. L'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro e' organo tecnico-
scientifico del Servizio Sanitario Nazionale.
E' ente di diritto pubblico, nel settore della ricerca, dotato di autonomia scientifica,
organizzativa, patrimoniale, gestionale e tecnica.
Svolge attività di ricerca, di sperimentazione, di controllo, di formazione e di informazione
per quanto concerne la prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro e la tutela della
salute negli ambienti di vita e di lavoro.
Esegue, nei casi previsti dalla legge o su richiesta del Ministro della Salute, accertamenti
sulla idoneità dei luoghi di lavoro e sul rispetto delle disposizioni normative di
prevenzione degli infortuni e tutela delle malattie professionali.
Effettua assistenza e consulenza agli Organismi dello Stato, alle Strutture del Servizio
Sanitario Nazionale e, su richiesta, a Società ed Enti pubblici e privati.
3. Organi dell’Istituto:
•Presidente
•Direttore Generale
I. S. P. E. S. L •Consiglio di Amministrazione
•Comitato Scientifico
•Collegio dei Revisori
n. 36 Dipartimenti n. 3 Dipartimenti
Periferici n. 6 Dipartimenti Amministrativi
Centrali
Igiene del Lavoro
Medicina del Lavoro
Insediamenti Produttivi ed Interazione con l’Ambiente
Tecnologie di Sicurezza
Omologazione e Certificazione
Documentazione Informazione e Formazione
4. Dipartimento Igiene del Lavoro
(Direttore: Prof. Giuseppe Spagnoli)
“Valutazione e prevenzione del rischio da agenti biologici”
Attività di ricerca, studio e sperimentazione
Attività di didattica, di formazione, di perfezionamento e di aggiornamento professionale in
materia di rischio biologico
Standardizzazione tecnico-scientifica dei criteri, delle metodologie e delle procedure di
rilevamento e valutazione degli agenti biologici.
Attività di proposta normativa relativa alla “unificazione delle metodiche di rilevamento e
valutazione degli agenti biologici” mediante partecipazione a Gruppi di Studio e di Lavoro a
livello nazionale ed internazionale.
Attività di consulenza nel settore del “Monitoraggio Ambientale degli Agenti Biologici”
(D.M. 5 giugno 2003 - Gazzetta Ufficiale n. 152 del 3/7/2003 - Suppl. Ordinario n. 101)
5. “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi”
(G.U. Serie generale n.103 del 5/5/2000)
Le infezioni da Legionella sono considerate un problema emergente in Sanità Pubblica
Diagnostica e Prevenzione della legionellosi
Efficace sistema di sorveglianza internazionale (EWGLI)
Registro Nazionale della legionellosi (ISS)
6. Legionellosi
E’ la definizione di tutte le forme morbose causate da batteri Gram negativi aerobi del
genere Legionella. E’ una malattia infettiva grave con elevata letalità.
L. pneumophila è responsabile dell’85% dei casi di legionellosi
Manifestazioni cliniche
“Malattia dei legionari” “Febbre di Pontiac”
Polmonite Forma febbrile extrapolmonare
Periodo di incubazione: 2-10 giorni Periodo di incubazione 24-48 h
Febbre molto elevata (>39°C) Sintomatologia simil-influenzale
Interessamento polmonare senza interessamento polmonare,
Manifestazioni extrapolmonari febbre, malessere generale, mialgie,
a carico di altri distretti dell’organismo cefalea, lievi sintomi neurologici.
Complicanze: Ascesso polmonare,
insufficienza respiratoria e renale.
Risoluzione benigna in pochi giorni anche
Elevata mortalità ! senza specifico trattamento terapeutico.
7. Modalità di trasmissione della malattia
Principale modalità:
Inalazione di aerosol contenente legionelle
Origine delle goccioline:
spruzzando acqua
gorgogliamento di aria in acqua
Goccioline (< 5µm) raggiungono
impatto di acqua su superfici solide le basse vie respiratorie (alveoli)
In ambito nosocomiale:
Aspirazione di acqua contaminata (sonda nasogastrica e colonizzazione
dell’orofaringe, apparecchi per aerosol ed ossigenoterapia )
Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana!
8. Fattori di rischio per l’infezione
Caratteristiche del microrganismo
Suscettibilità individuale Infettività
Condizioni ambientali
Patogenicità
Età avanzata Virulenza del ceppo
Modalità, intensità e
Sesso maschile tempo di esposizione
Fumo di sigaretta,
Alcoolismo Temperatura dell’acqua
Broncopneumopatia cronica (25°-45°C)
ostruttiva (BPCO) Presenza di alghe e amebe
Immunosoppressione (trapianti, terapia Sostanze biodegradabili
corticosteroidea) (gomma, silicone)
Neoplasie e interventi chirurgici ORL
Insufficienza renale Elementi (Fe, Cu, Zn, etc.)
Insufficienza cardiaca
Diabete Caratteristiche degli impianti
9. Rischio di infezione
Il rischio di contrarre un’infezione da batteri appartenenti al genere Legionella è
presente in tutti gli ambienti di vita e di lavoro in cui vi sia esposizione ad aerosol
contenente il microrganismo.
Non sono note attività lavorative associabili al maggior rischio di contrarre la malattia.
Sistemi che generano aerosol associati alla trasmissione della malattia:
• impianti idrici (rubinetti, soffioni di docce)
• impianti di climatizzazione aria (torri di raffreddamento, sistemi
di ventilazione e condizionamento, umidificatori, etc.)
• piscine e vasche idromassaggio
• fontane decorative
• sistemi di irrigazione
• docce di sicurezza e lavaggi oculari
• apparecchiature per la respirazione assistita
10. Rischio di esposizione in ambito occupazionale
E’ documentato il rischio di esposizione tra coloro che svolgono la propria attività in
ambiente confinato prevalentemente costituito da edifici totalmente adibiti ad uso ufficio
con sistemi di condizionamento spesso mal progettati o non adeguatamente sottoposti a
manutenzione.
Personale addetto alle operazioni di pulizia e manutenzione delle torri evaporative
Fujii J et al. Rev Environ Health 1998, 13, 179-203
Ishimatsu S et al. Ann Occup Hyg 2001, 45, 421-427
Addetti agli impianti di depurazione
Gregersen P et al. Scand J Work Environ Health 1999, 25, 291-295
Operatori del settore odontoiatrico
Atlas RM et al. Appl Environ Microbiol 1995, 61, 1208-1213
Pankhurst CL et al. Int Dent J 1998, 48, 359-368
Addetti alla pulizia di turbine nel settore industriale
Fraser DW et al. Science 1979, 205, 690-691
Giardinieri
Stojek NM et al. Ann Agric Environ Med 2002, 9, 261-264
CDC MMWR 2000, 49, 357-359
Personale addetto alla vendita di vasche idromassaggio
Benkel DH et al. Int J Epidemiol 2000, 29, 1092-1098
11. Sopralluogo con presa visione del progetto e del funzionamento dell’impianto di
condizionamento.
Richiesta dei registri di manutenzione dell’impianto.
Edificio di sei piani dotato di un
impianto di condizionamento aria
con ricircolo
Due Unità di Trattamento Aria
(UTA) ubicate alle estremità del
corridoio di ciascun piano.
L’aria trattata ed umidificata
viene convogliata all’interno di
una condotta centrale da cui si
diramano condotte che
raggiungono i singoli uffici.
L’immissione avviene tramite
bocchette poste sulle pareti degli
uffici nel numero di 1 o 2 per
stanza
12. Ispezione delle torri evaporative
Torri ubicate su una terrazza a livello del 2° piano dell’edificio
Presenza di ruggine, incrostazioni, sedimenti, alghe, calcare, etc.
Perdite di acqua
Presenza di altri edifici nelle immediate vicinanze
Misura della temperatura e del pH dell’acqua
13. FUNZIONAMENTO DELLE TORRI EVAPORATIVE
Le torri evaporative ed i circuiti di raffreddamento con condensatori evaporativi presentano una
concomitanza di fattori e problematiche correlate al loro funzionamento in grado di promuovere lo
sviluppo di numerosi microrganismi tra cui patogeni appartenenti al genere Legionella.
• Temperatura dell’acqua nel circuito
• Incrostazioni
• Depositi
• Calcare
Nelle torri evaporative avviene uno
scambio di calore tra acqua ed aria, oltre
che per conduzione e convezione, anche
tramite un processo indicato come
"trasferimento di massa". La quantità di
calore trasferita dall'acqua all'aria per
questa via è molto più elevata di quella
legata alla conduzione ed alla convezione.
In tale processo, la circolazione dell'aria
favorisce l'evaporazione di una piccola
quantità di acqua, che assorbe il calore
necessario a tale suo passaggio di stato
dall'acqua rimanente, che perciò si
raffredda.
14. L’acqua calda dai condensatori del
sistema di condizionamento viene
fornita alla torre di raffreddamento dove
viene spruzzata verso il basso in un
flusso d’aria contrario o diagonale.
L’aria aspirata dalla torre è restituita
all’esterno riscaldata ed umidificata, e
può contenere legionelle in alta
concentrazione tale da costituire un
rischio per l’uomo.
Le torri di raffreddamento e i
condensatori evaporativi contengono dei
dispositivi (“drift eliminators”) per
rimuovere le goccioline d’acqua
generate all’interno dell’unità.
L’efficienza varia in modo significativo
in base al design e stato di
manutenzione.
15.
16. Finalità dell’indagine igienico ambientale
Valutazione quantitativa e Ricerca di Legionella spp.
qualitativa degli agenti biologici nell’acqua delle torri evaporative
aerodispersi
Classificazione degli agenti biologici nei gruppi di rischio
(Titolo VIII D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni)
17. Materiali e Metodi
Indossare adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
Campionamento del bioaerosol
E’ stato effettuato in prossimità delle bocchette di immissione aria, posizionando il campionatore ad
una distanza di circa 30 cm dalle stesse ( S.A.S. 180 (Surface Air System, P.B.I. International). Il
risultato è stato espresso, come valore medio, in UFC/m3 (Unità Formanti Colonie per metro cubo
d’aria aspirato).
Metodologia di campionamento ed analisi per Legionella spp.
Il campionamento e l’analisi microbiologica dell’acqua sono stati effettuati in
conformità a quanto riportato nell’Allegato 2 delle “Linee Guida per la prevenzione
e il controllo della legionellosi” (Documento 4 aprile 2000), pubblicate sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie generale n.103 del 5-5-2000.
18. Risultati
Contaminazione microbica aerodispersa
Le concentrazioni batteriche e fungine riscontrate all’interno dell’edificio sono igienicamente accettabili
sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo (gli agenti biologici riscontrati appartengono tutti al
1° gruppo di rischio come definito nell’ art 75 Titolo VIII del DLgs. 626/94 e succ. mod. integrazioni).
Ricerca colturale di Legionella spp.
Al momento del prelievo, il pH dell’acqua del bacino era di 7,5. Tutti i campioni sono risultati positivi
per Legionella pneumophila sierogruppo 1 (2° gruppo di rischio) con concentrazioni comprese tra
1.4x105 e 1.5x107 UFC/litro.
Numero Sito di prelievo Temperatura Risultato Concentrazione
campione acqua (°C) (UFC/Litro)
1 acqua nebulizzata 38 Legionella pneumophila sg.1 2.2x105
2 acqua bacino 34 Legionella pneumophila sg.1 1.4x105
3 incrostazioni bacino 34 Legionella pneumophila sg.1 6.3x105
4 acqua e sedimenti 34 Legionella pneumophila sg.1 4.2x106
fondo bacino
5 sedimenti fondo 34 Legionella pneumophila sg.1 1.5x107
bacino
19. aerosol con legionella
torre evaporativa
Negli edifici di grandi dimensioni, le torri evaporative e la
presa dell’aria esterna del sistema di condizionamento sono
sovente posti in adiacenza sul tetto
impianto
Aerosol potenzialmente contaminati
aerosol con legionella provenienti dalla torre possono entrare
torre evaporativa
nell’edificio attraverso
finestra
impianto
presa dell’aria dell’impianto attraverso le finestre
torre evaporativa
aerosol con legionella
essere trasportati a lunga distanza
impianto
20. Conclusioni
Nel corso dell’indagine sono state rilevate anomalie sia di tipo logistico che
progettuale dell’impianto di condizionamento aria, nonché inadempienze relative
allo stato di manutenzione delle torri evaporative (perdite di acqua, ruggine,
incrostazioni, sedimenti, alghe, biofilm, calcare, etc).
Ai fini della valutazione del rischio di esposizione, con riferimento a quanto
riportato nel Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 il riscontro di Legionella pneumophila
sierogruppo 1, microrganismo classificato nel 2° gruppo di rischio, impone un
immediato intervento finalizzato al ripristino di condizioni igienico ambientali
accettabili a tutela della salute in ambiente lavorativo.
Importanza degli interventi di prevenzione e controllo della legionellosi in ambito
occupazionale attraverso un’accurata progettazione e manutenzione degli impianti
di condizionamento aria.