SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 26
REGISTRO INFORTUNIREGISTRO INFORTUNI
documento preziosodocumento prezioso
Si definisce infortunio quell’evento verificatosi
per causa violenta in occasione di lavoro, da cui
sia derivata la morte o un'inabilità permanente
al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un'inabilità
temporanea assoluta che comporti l'astensione
dal lavoro per più di tre giorni.
(art.2 DPR n° 1124 del 30/06/1965
Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli
infortuni sul lavoro e le malattie professionali.)
GLI INFORTUNIGLI INFORTUNI
È un evento dovuto a causa fortuita, violenta
ed esterna (devono ricorrere tutti e tre questi
requisiti) che produca lesioni obiettivamente
constatabili e che abbia come conseguenza la
morte, una invalidità permanente o una
inabilità temporanea.
……ancoraancora
ELEMENTI CARATTERIZZANTI L’INFORTUNIOELEMENTI CARATTERIZZANTI L’INFORTUNIO
NATURA Tipologia del danno prodotto (ustione, taglio,
contusione ecc.)
SEDE Quale parte anatomica è stata
danneggiata (mano, gamba, cranio ecc.)
FORMA In quale modo si è verificato l’evento lesivo
(travolto da…, colpito da…, piede in fallo
ecc.)
AGENTE Chi o cosa ha prodotto il danno (macchine
operatrici, animali, materiali liquidi ecc.)
……classificazione INAILclassificazione INAIL
N° 52 elementi che causano l’evento (AGENTE)
N° 32 modalità di accadimento ( FORMA )
N° 17 tipologie di danno ( NATURA )
N° 72 elementi del corpo umano ( SEDE )
MISURARE LA SICUREZZA
(valutando gli infortuni)
INDICE DI FREQUENZA
La dimensione del rischio infortunistico si misura attraverso
l’indice di frequenza.Gli indici di frequenza previsti dalla norma
UNI 7249, "Statistiche degli infortuni sul lavoro“, hanno al
numeratore gli infortuni verificatisi in un anno ed al
denominatore le ore lavorate nello stesso anno. Allo scopo di
rendere più leggibile il risultato, tale rapporto viene poi
moltiplicato per 1.000.000 (un milione). L’indice dunque
fornisce il numero di infortuni avvenuti ogni milione di ore
lavorate.
i.f. = numero di infortuni___ x 106
numero di ore lavorate
……continuacontinua
In alcuni casi l’indice di frequenza è calcolato ponendo al
denominatore il numero di operai (o di addetti) anziché le ore
lavorate. Questa soluzione, benché sia più agevole, è
teoricamente meno accurata, dovendo produrre un indicatore
del rischio di infortuni.
i.f. = numero di infortuni___ x 103
numero dipendenti
La norma UNI 7249, prevede come principale
misura del danno infortunistico (cioè della serietà
delle conseguenze degli incidenti sul lavoro) l’indice
di gravità che viene calcolato formule specifiche in
cui sono considerati gli indicatori relativi alla:
- inabilità temporanea
- invalidità permanente
- casi di morte
INDICE DI GRAVITÀINDICE DI GRAVITÀ
…continua
INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSEINDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE
DESCRIZIONE DELL’EVENTO:DESCRIZIONE DELL’EVENTO:
Data, ora e luogo dell’infortunio…..
Da quante ore era al lavoro…..
Tipo di lavorazione in atto al momento dell’infortunio…..
Le circostanze che hanno portato all’incidente…..
Quale AGENTE ha determinato l’infortunio, NATURA,
FORMA e SEDE del danno…..
I testimoni presenti…..
Decreto di attuazione dell'articolo 3 dellaDecreto di attuazione dell'articolo 3 della
legge 29 luglio 2003, n. 229legge 29 luglio 2003, n. 229
l'art. 3 della legge 29 luglio 2003, n. 229, in materia dil'art. 3 della legge 29 luglio 2003, n. 229, in materia di
"Riassetto normativo in materia di sicurezza sul lavoro", che"Riassetto normativo in materia di sicurezza sul lavoro", che
conferisce al Governo la delega ad adottare, entro un annoconferisce al Governo la delega ad adottare, entro un anno
dall'entrata in vigore della legge (quindi, entro il 9 settembredall'entrata in vigore della legge (quindi, entro il 9 settembre
2004), "uno o più decreti legislativi per il riassetto delle2004), "uno o più decreti legislativi per il riassetto delle
disposizioni vigenti in materia di sicurezza e tutela delladisposizioni vigenti in materia di sicurezza e tutela della
salute dei lavoratori"salute dei lavoratori"
Art. 7Art. 7
Obblighi dei datori di lavoro e dei dirigentiObblighi dei datori di lavoro e dei dirigenti
2. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all'art. 2, o i2. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all'art. 2, o i
dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo ledirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le
attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:
a) fornire ai servizi di prevenzione e protezione informazioni in merito a:a) fornire ai servizi di prevenzione e protezione informazioni in merito a:
………………………………....
3) dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali;3) dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali;
……………………………………....
m) tenere un registro nel quale siano annotati cronologicamente glim) tenere un registro nel quale siano annotati cronologicamente gli
infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro di almenoinfortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro di almeno
un giorno, secondo le modalità di cui all'allegato I. Il registro deveun giorno, secondo le modalità di cui all'allegato I. Il registro deve
essere conservato, ove possibile, sul luogo di lavoro o, comunque,essere conservato, ove possibile, sul luogo di lavoro o, comunque,
presso la sede dell'azienda o dell' unità produttiva;presso la sede dell'azienda o dell' unità produttiva;
L'articolo 40 del "Testo Unico" ("Statistiche degli infortuniL'articolo 40 del "Testo Unico" ("Statistiche degli infortuni
e delle malattie professionali"), in materia di creazione ee delle malattie professionali"), in materia di creazione e
funzionamento di un sistema nazionale per lo scambio difunzionamento di un sistema nazionale per lo scambio di
dati relativi agli infortuni ed alle malattie professionali,dati relativi agli infortuni ed alle malattie professionali,
coincide totalmente con l'articolo 29 del decreto legislativocoincide totalmente con l'articolo 29 del decreto legislativo
n. 626 del 1994, che si è scelto di non modificare.n. 626 del 1994, che si è scelto di non modificare.
Art. 40 Statistiche degli infortuni e delle malattie professionaliArt. 40 Statistiche degli infortuni e delle malattie professionali
1. L'INAIL e l'ISPESL si forniscono reciprocamente i dati relativi agli infortuni e alle malattie1. L'INAIL e l'ISPESL si forniscono reciprocamente i dati relativi agli infortuni e alle malattie
professionali anche con strumenti telematici.professionali anche con strumenti telematici.
2. L'INAIL e l'ISPESL indicono una conferenza permanente di servizio per assicurare il2. L'INAIL e l'ISPESL indicono una conferenza permanente di servizio per assicurare il
necessario coordinamento in relazione a quanto previsto dall'articolo 8, comma 3, del decretonecessario coordinamento in relazione a quanto previsto dall'articolo 8, comma 3, del decreto
legislativo 7 dicembre 1993, n. 517, nonché per verificare l'adeguatezza dei sistemi dilegislativo 7 dicembre 1993, n. 517, nonché per verificare l'adeguatezza dei sistemi di
prevenzione e assicurativi, e per studiare e proporre soluzioni normative e tecniche atte a ridurreprevenzione e assicurativi, e per studiare e proporre soluzioni normative e tecniche atte a ridurre
il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali.il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali.
3. I criteri per la raccolta ed elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni3. I criteri per la raccolta ed elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni
derivanti da infortunio durante l'attività lavorativa sono individuati nelle norme UNI, riguardantiderivanti da infortunio durante l'attività lavorativa sono individuati nelle norme UNI, riguardanti
i parametri per la classificazione dei casi di infortunio e i criteri per il cal-colo degli indici dii parametri per la classificazione dei casi di infortunio e i criteri per il cal-colo degli indici di
frequenza e gravità e loro successivi aggiornamenti.frequenza e gravità e loro successivi aggiornamenti.
4. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale e del Ministro della sanità,4. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale e del Ministro della sanità,
sentita la commissione consultiva permanente, possono essere individuati i criteri integrativi disentita la commissione consultiva permanente, possono essere individuati i criteri integrativi di
quelli di cui al comma 3 in relazione a particolari rischi.quelli di cui al comma 3 in relazione a particolari rischi.
5. I criteri per la raccolta e la elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni5. I criteri per la raccolta e la elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni
derivanti dalle malattie professionali, nonché ad altre malattie e forme patologichederivanti dalle malattie professionali, nonché ad altre malattie e forme patologiche
eziologicamente collegate al lavoro, sono individuati con decreto del Ministro del lavoro e delleeziologicamente collegate al lavoro, sono individuati con decreto del Ministro del lavoro e delle
Politiche sociali e del Ministro della Sanità, sentita la commissione consultiva permanente, sullaPolitiche sociali e del Ministro della Sanità, sentita la commissione consultiva permanente, sulla
base delle norme di buona tecnicabase delle norme di buona tecnica
ALLEGATO IALLEGATO I
(art.7, comma 1, lettera r)(art.7, comma 1, lettera r)
Registro infortuniRegistro infortuni
1.Il registro degli infortuni deve essere conforme al modello contenuto1.Il registro degli infortuni deve essere conforme al modello contenuto
nel presente allegato e deve riportare nella copertina od in altra suanel presente allegato e deve riportare nella copertina od in altra sua
parte, le note esplicativeparte, le note esplicative
2. Il registro degli infortuni deve essere intestato alla azienda alla2. Il registro degli infortuni deve essere intestato alla azienda alla
quale si riferisce, legato e numerato in ogni pagina.quale si riferisce, legato e numerato in ogni pagina.
3. Il registro deve essere tenuto senza alcun spazio in bianco; le3. Il registro deve essere tenuto senza alcun spazio in bianco; le
scritturazioni devono essere fatte con inchiostro indelebile;non sonoscritturazioni devono essere fatte con inchiostro indelebile;non sono
consentite abrasioni e le eventuali rettifiche o correzioni debbonoconsentite abrasioni e le eventuali rettifiche o correzioni debbono
eseguirsi in modo che il testo sostituito sia leggibile.eseguirsi in modo che il testo sostituito sia leggibile.
4.il registro infortuni deve essere costantemente tenuto aggiornato a4.il registro infortuni deve essere costantemente tenuto aggiornato a
cura del datore di lavoro.cura del datore di lavoro.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Conseguenze
dell'infortunio
datainfortunio Dataripresa
lavoro
a
inab.
temp.
b
inab.
perm.
c
morte
N. d'ordine
g. m. a. g. m. a
Cognomeenome
dell'infortunato
Età Repartoequalifica
professionale
Descrizionedella
causaedelle
circostanze
dell'infortunio
Natura esede
dellalesione
Giorni
assenzaper
inabilità
temporanea
%inabilità
temporanea
. . . . . . Riporto .. . .. . .
. . . . . . . . .
. . . . . . . . .
. . . . . . . . .
. . . . . . . . .
. . . . . . . . .
A riportare
Note esplicativeNote esplicative
• La indicazione del reparto può essere omessa nelle aziendeLa indicazione del reparto può essere omessa nelle aziende
che non sono organizzate su distinti reparti.che non sono organizzate su distinti reparti.
• La qualifica professionale o mestiere deve essere indicata inLa qualifica professionale o mestiere deve essere indicata in
rapporto alle mansioni normalmente espletate dal lavoratore.rapporto alle mansioni normalmente espletate dal lavoratore.
• La descrizione sommaria dell'infortunio deve comprendereLa descrizione sommaria dell'infortunio deve comprendere
la natura del lavoro svolto al momento dell'evento, il modola natura del lavoro svolto al momento dell'evento, il modo
in cui è avvenuto, le cause che lo hanno provocato e lein cui è avvenuto, le cause che lo hanno provocato e le
circostanze che vi hanno concorso.circostanze che vi hanno concorso.
• La natura e la sede della lesione devono essere annotate inLa natura e la sede della lesione devono essere annotate in
base alle indicazioni diagnostiche contenute nel certificatobase alle indicazioni diagnostiche contenute nel certificato
medico.medico.
……continuacontinua
•Le conseguenze dell'infortunio devono essere indicate nelle rispettiveLe conseguenze dell'infortunio devono essere indicate nelle rispettive
sottocolonne corrispondenti alle conseguenze di infortunio previstesottocolonne corrispondenti alle conseguenze di infortunio previste
dalla legge sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro,dalla legge sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro,
e precisamente:e precisamente:
1)1) inabilità temporaneainabilità temporanea: quando l'infortunio comporta: quando l'infortunio comporta
un'assenza di almeno un giorno escluso quello dell'eventoun'assenza di almeno un giorno escluso quello dell'evento
2)2) inabilità permanenteinabilità permanente: quando l'infortunio diminuisce in: quando l'infortunio diminuisce in
tutto o in parte, ma essenzialmente e per tutta la vita,tutto o in parte, ma essenzialmente e per tutta la vita,
l'attitudine al lavorol'attitudine al lavoro
3)3) mortemorte
……continuacontinua
•I giorni di assenza per inabilità temporanea devono essere computatiI giorni di assenza per inabilità temporanea devono essere computati
in base alle giornate di calendario comprese fra il primo giorno diin base alle giornate di calendario comprese fra il primo giorno di
assenza e quello precedente la data di ripresa del lavoro o la dataassenza e quello precedente la data di ripresa del lavoro o la data
in cui il lavoratore avrebbe dovuto riprendere il lavoro.in cui il lavoratore avrebbe dovuto riprendere il lavoro.
Devono perciò essere inclusi i giorni di franchigia, le domeniche e iDevono perciò essere inclusi i giorni di franchigia, le domeniche e i
giorni festivigiorni festivi
• Il grado percentuale di inabilità permanente deve essere registratoIl grado percentuale di inabilità permanente deve essere registrato
in base alla definizione dell'infortunio fatta dall'Istituto assicuratorein base alla definizione dell'infortunio fatta dall'Istituto assicuratore
Debitore primario di informazioni
specifiche, documentate, dettagliate,adeguate,
comprensibili,tempestive, esaustive è……………….
……. Il Servizio di
Prevenzione e Protezione
E' ben validata in ogni
azienda la trasmissione
dei dati in senso verticale
e trasversale?
Quanti RSPP hanno a disposizioneQuanti RSPP hanno a disposizione
tutte le informazioni su:tutte le informazioni su:
• organizzazione del lavoro
• descrizione degli impianti e processi produttivi
• dati del registro infortuni e………………..
• non ultime, prescrizioni degli organi di vigilanza?
Gestione dati infortuniGestione dati infortuni
Articolazione delle responsabilità:
Individuazione e compiti dei responsabili
della tenuta del registro infortuni
Conoscenza dell’iter procedurale relativo
alla comunicazione dell’infortunio da parte
del lavoratore
Gestione dati infortuniGestione dati infortuni
Compiti dell’ SPPCompiti dell’ SPP
 Raccolta dati degli infortuni
 Archiviazione informatizzata
 Inchiesta interna finalizzata all’analisi
dell’infortunio da parte di personale dell’SPP
esperto e formato ad hoc
LaLa Gestione del dato infortunioGestione del dato infortunio nonnon
corrisponde ad un mero dato statistico, macorrisponde ad un mero dato statistico, ma
deve introdurre ad una analisti statistico-deve introdurre ad una analisti statistico-
epidemiologica tesa alla:epidemiologica tesa alla:
- verifica della correttezza dei dati registrativerifica della correttezza dei dati registrati
- valutazione dei rischi a monte dell’eventovalutazione dei rischi a monte dell’evento
- messa in atto delle azioni necessarie per ilmessa in atto delle azioni necessarie per il
massimo contenimento degli eventimassimo contenimento degli eventi
infortunisticiinfortunistici
La mole di dati degli infortuni da gestire eLa mole di dati degli infortuni da gestire e
da analizzare è enorme!da analizzare è enorme!
L’analisi è tediosa se acritica!L’analisi è tediosa se acritica!
E’ una fonte inesauribile e preziosa diE’ una fonte inesauribile e preziosa di
indicazioni utili per la gestione della sicurezzaindicazioni utili per la gestione della sicurezza
se approcciata con curiosità intellettiva ese approcciata con curiosità intellettiva e
riscontri attuativiriscontri attuativi
Dati così importanti, nella maggior parte deiDati così importanti, nella maggior parte dei
casi, vengono gestiti in modo arcaico ecasi, vengono gestiti in modo arcaico e
disorganizzato: il medesimo dato (“l’eventodisorganizzato: il medesimo dato (“l’evento
infortunio”) viene ripreso da più mani, ininfortunio”) viene ripreso da più mani, in
diversi centri di raccolta dati, con modalitàdiversi centri di raccolta dati, con modalità
che rispondono ogni volta a criteri e livelliche rispondono ogni volta a criteri e livelli
di approfondimento diversidi approfondimento diversi
- P.S. essenzialità del dato diagnosticoP.S. essenzialità del dato diagnostico
- Ufficio Personale attivazione obblighiUfficio Personale attivazione obblighi
assicurativiassicurativi
- SPP funzionalità epidemiologica, statistica- SPP funzionalità epidemiologica, statistica
e prevenzionisticae prevenzionistica
L’infortunio rappresenta un dato presenteL’infortunio rappresenta un dato presente
ed avvalorato in qualsiasi premessa al DVRed avvalorato in qualsiasi premessa al DVR
o altro documento della sicurezza.o altro documento della sicurezza.
La denuncia dell’infortunio indica unLa denuncia dell’infortunio indica un
comportamento orientato alla propria sicurezzacomportamento orientato alla propria sicurezza
e tutela della salute, a testimonianza della presae tutela della salute, a testimonianza della presa
d’atto, da parte dell’operatore, dell’impegnod’atto, da parte dell’operatore, dell’impegno
alla denuncia e del diritto correlato.alla denuncia e del diritto correlato.

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

sicurezza sul lavoro: le attività dell'organo di vigilanza
sicurezza sul lavoro: le attività dell'organo di vigilanzasicurezza sul lavoro: le attività dell'organo di vigilanza
sicurezza sul lavoro: le attività dell'organo di vigilanzaCorrado Cigaina
 
Reparto SFA - Modulo 1 (Formazione dirigenti)
Reparto SFA - Modulo 1 (Formazione dirigenti)Reparto SFA - Modulo 1 (Formazione dirigenti)
Reparto SFA - Modulo 1 (Formazione dirigenti)didatticasmgtodaro
 
Lo stress e le condizioni di disagio. L’attività di vigilanza SPISAL di Mario...
Lo stress e le condizioni di disagio. L’attività di vigilanza SPISAL di Mario...Lo stress e le condizioni di disagio. L’attività di vigilanza SPISAL di Mario...
Lo stress e le condizioni di disagio. L’attività di vigilanza SPISAL di Mario...ideaTRE60
 
Stress lavoro correlato, di Veronica Galli
Stress lavoro correlato, di Veronica GalliStress lavoro correlato, di Veronica Galli
Stress lavoro correlato, di Veronica GalliPrimariaLSantucci
 
Formazione generale lavoratori
Formazione generale lavoratoriFormazione generale lavoratori
Formazione generale lavoratoriZenone Iapovitti
 
Sicurezza sul Lavoro: dlsg 81/2008
Sicurezza sul Lavoro: dlsg 81/2008Sicurezza sul Lavoro: dlsg 81/2008
Sicurezza sul Lavoro: dlsg 81/2008Studio Synthesis
 
Carboni Valerio - Fornazione generale sicurezza
Carboni Valerio - Fornazione generale sicurezzaCarboni Valerio - Fornazione generale sicurezza
Carboni Valerio - Fornazione generale sicurezzaValerio Carboni
 
L'emergenza, il primo soccorso e esodo, di Veronica Galli
L'emergenza, il primo soccorso e esodo, di Veronica GalliL'emergenza, il primo soccorso e esodo, di Veronica Galli
L'emergenza, il primo soccorso e esodo, di Veronica GalliPrimariaLSantucci
 
Le figure coinvolte nel sistema sicurezza
Le figure coinvolte nel sistema sicurezzaLe figure coinvolte nel sistema sicurezza
Le figure coinvolte nel sistema sicurezzamax772001
 
Formazione lavoratori parte generale - vincenzo triolo
Formazione lavoratori   parte generale - vincenzo trioloFormazione lavoratori   parte generale - vincenzo triolo
Formazione lavoratori parte generale - vincenzo trioloVincenzo Triolo
 
100 modifiche d lgs-81-2008 ferite da taglio ambito ospedaliero
100   modifiche d lgs-81-2008 ferite da taglio ambito ospedaliero100   modifiche d lgs-81-2008 ferite da taglio ambito ospedaliero
100 modifiche d lgs-81-2008 ferite da taglio ambito ospedalierohttp://www.studioingvolpi.it
 
Sorveglianza Sanitaria
Sorveglianza SanitariaSorveglianza Sanitaria
Sorveglianza SanitariaConfimpresa
 

Was ist angesagt? (13)

sicurezza sul lavoro: le attività dell'organo di vigilanza
sicurezza sul lavoro: le attività dell'organo di vigilanzasicurezza sul lavoro: le attività dell'organo di vigilanza
sicurezza sul lavoro: le attività dell'organo di vigilanza
 
Reparto SFA - Modulo 1 (Formazione dirigenti)
Reparto SFA - Modulo 1 (Formazione dirigenti)Reparto SFA - Modulo 1 (Formazione dirigenti)
Reparto SFA - Modulo 1 (Formazione dirigenti)
 
Lo stress e le condizioni di disagio. L’attività di vigilanza SPISAL di Mario...
Lo stress e le condizioni di disagio. L’attività di vigilanza SPISAL di Mario...Lo stress e le condizioni di disagio. L’attività di vigilanza SPISAL di Mario...
Lo stress e le condizioni di disagio. L’attività di vigilanza SPISAL di Mario...
 
Stress lavoro correlato, di Veronica Galli
Stress lavoro correlato, di Veronica GalliStress lavoro correlato, di Veronica Galli
Stress lavoro correlato, di Veronica Galli
 
Formazione generale lavoratori
Formazione generale lavoratoriFormazione generale lavoratori
Formazione generale lavoratori
 
Sicurezza sul Lavoro: dlsg 81/2008
Sicurezza sul Lavoro: dlsg 81/2008Sicurezza sul Lavoro: dlsg 81/2008
Sicurezza sul Lavoro: dlsg 81/2008
 
Carboni Valerio - Fornazione generale sicurezza
Carboni Valerio - Fornazione generale sicurezzaCarboni Valerio - Fornazione generale sicurezza
Carboni Valerio - Fornazione generale sicurezza
 
L'emergenza, il primo soccorso e esodo, di Veronica Galli
L'emergenza, il primo soccorso e esodo, di Veronica GalliL'emergenza, il primo soccorso e esodo, di Veronica Galli
L'emergenza, il primo soccorso e esodo, di Veronica Galli
 
Le figure coinvolte nel sistema sicurezza
Le figure coinvolte nel sistema sicurezzaLe figure coinvolte nel sistema sicurezza
Le figure coinvolte nel sistema sicurezza
 
Formazione lavoratori parte generale - vincenzo triolo
Formazione lavoratori   parte generale - vincenzo trioloFormazione lavoratori   parte generale - vincenzo triolo
Formazione lavoratori parte generale - vincenzo triolo
 
100 modifiche d lgs-81-2008 ferite da taglio ambito ospedaliero
100   modifiche d lgs-81-2008 ferite da taglio ambito ospedaliero100   modifiche d lgs-81-2008 ferite da taglio ambito ospedaliero
100 modifiche d lgs-81-2008 ferite da taglio ambito ospedaliero
 
Il primo soccorso nei luoghi di lavoro
Il primo soccorso nei luoghi di lavoroIl primo soccorso nei luoghi di lavoro
Il primo soccorso nei luoghi di lavoro
 
Sorveglianza Sanitaria
Sorveglianza SanitariaSorveglianza Sanitaria
Sorveglianza Sanitaria
 

Ähnlich wie Il registro infortuni

Medlav02 legislazione 49
Medlav02 legislazione 49Medlav02 legislazione 49
Medlav02 legislazione 49Angelo Barbato
 
Il Sistema Pubblico Della Prevenzione
Il Sistema Pubblico Della PrevenzioneIl Sistema Pubblico Della Prevenzione
Il Sistema Pubblico Della PrevenzioneConfimpresa
 
Sicurezza sul Lavoro e RC Datoriale
Sicurezza sul Lavoro e RC DatorialeSicurezza sul Lavoro e RC Datoriale
Sicurezza sul Lavoro e RC DatorialeMauro Del Pup
 
Il Rischio stress lavoro-correlato (Dr. Giuseppe Gentile, INAIL - Direzione R...
Il Rischio stress lavoro-correlato (Dr. Giuseppe Gentile, INAIL - Direzione R...Il Rischio stress lavoro-correlato (Dr. Giuseppe Gentile, INAIL - Direzione R...
Il Rischio stress lavoro-correlato (Dr. Giuseppe Gentile, INAIL - Direzione R...Drughe .it
 
Il Testo Unico sulla Sicurezza
Il  Testo Unico sulla SicurezzaIl  Testo Unico sulla Sicurezza
Il Testo Unico sulla SicurezzaGiorgio Taccconi
 
Modulo 1 testo unico e destinatari
Modulo 1   testo unico e destinatariModulo 1   testo unico e destinatari
Modulo 1 testo unico e destinatariaccademiatn
 
279 2015 manuale d’uso lavoratori settore ospedaliero
279   2015   manuale d’uso lavoratori settore ospedaliero279   2015   manuale d’uso lavoratori settore ospedaliero
279 2015 manuale d’uso lavoratori settore ospedalierohttp://www.studioingvolpi.it
 
ASL_Monza_carrelli_elevatori_requisiti_essenziali.pdf
ASL_Monza_carrelli_elevatori_requisiti_essenziali.pdfASL_Monza_carrelli_elevatori_requisiti_essenziali.pdf
ASL_Monza_carrelli_elevatori_requisiti_essenziali.pdfMarinella Peraino
 
Soggetti Prevenzione
Soggetti PrevenzioneSoggetti Prevenzione
Soggetti PrevenzioneConfimpresa
 
delega di funzioni 81/08
delega di funzioni 81/08delega di funzioni 81/08
delega di funzioni 81/08Dario
 
Intervento angelo freni
Intervento angelo freniIntervento angelo freni
Intervento angelo frenighirardo
 

Ähnlich wie Il registro infortuni (20)

Medlav02 legislazione 49
Medlav02 legislazione 49Medlav02 legislazione 49
Medlav02 legislazione 49
 
Il Sistema Pubblico Della Prevenzione
Il Sistema Pubblico Della PrevenzioneIl Sistema Pubblico Della Prevenzione
Il Sistema Pubblico Della Prevenzione
 
Sicurezza sul Lavoro e RC Datoriale
Sicurezza sul Lavoro e RC DatorialeSicurezza sul Lavoro e RC Datoriale
Sicurezza sul Lavoro e RC Datoriale
 
Il Rischio stress lavoro-correlato (Dr. Giuseppe Gentile, INAIL - Direzione R...
Il Rischio stress lavoro-correlato (Dr. Giuseppe Gentile, INAIL - Direzione R...Il Rischio stress lavoro-correlato (Dr. Giuseppe Gentile, INAIL - Direzione R...
Il Rischio stress lavoro-correlato (Dr. Giuseppe Gentile, INAIL - Direzione R...
 
Il Testo Unico sulla Sicurezza
Il  Testo Unico sulla SicurezzaIl  Testo Unico sulla Sicurezza
Il Testo Unico sulla Sicurezza
 
379 documentazione sicurezza asl frosinone
379   documentazione sicurezza asl frosinone379   documentazione sicurezza asl frosinone
379 documentazione sicurezza asl frosinone
 
Obblighi sanzioni-datore-lavoro
Obblighi sanzioni-datore-lavoroObblighi sanzioni-datore-lavoro
Obblighi sanzioni-datore-lavoro
 
RLS
RLSRLS
RLS
 
218 cpt manuale-rls
218 cpt manuale-rls218 cpt manuale-rls
218 cpt manuale-rls
 
227 cpt manuale-rls
227    cpt manuale-rls227    cpt manuale-rls
227 cpt manuale-rls
 
Modulo 1 testo unico e destinatari
Modulo 1   testo unico e destinatariModulo 1   testo unico e destinatari
Modulo 1 testo unico e destinatari
 
279 2015 manuale d’uso lavoratori settore ospedaliero
279   2015   manuale d’uso lavoratori settore ospedaliero279   2015   manuale d’uso lavoratori settore ospedaliero
279 2015 manuale d’uso lavoratori settore ospedaliero
 
Sorveglianza
SorveglianzaSorveglianza
Sorveglianza
 
Modulo formazione generale
Modulo formazione generaleModulo formazione generale
Modulo formazione generale
 
ASL_Monza_carrelli_elevatori_requisiti_essenziali.pdf
ASL_Monza_carrelli_elevatori_requisiti_essenziali.pdfASL_Monza_carrelli_elevatori_requisiti_essenziali.pdf
ASL_Monza_carrelli_elevatori_requisiti_essenziali.pdf
 
Soggetti Prevenzione
Soggetti PrevenzioneSoggetti Prevenzione
Soggetti Prevenzione
 
delega di funzioni 81/08
delega di funzioni 81/08delega di funzioni 81/08
delega di funzioni 81/08
 
Intervento angelo freni
Intervento angelo freniIntervento angelo freni
Intervento angelo freni
 
196 asl bg-check_list_primo_soccorso
196  asl bg-check_list_primo_soccorso196  asl bg-check_list_primo_soccorso
196 asl bg-check_list_primo_soccorso
 
192 asl bg-check_list_primo_soccorso
192 asl bg-check_list_primo_soccorso192 asl bg-check_list_primo_soccorso
192 asl bg-check_list_primo_soccorso
 

Mehr von Dario

Fisiopatologia respiratoria
Fisiopatologia respiratoriaFisiopatologia respiratoria
Fisiopatologia respiratoriaDario
 
indoor pollution
indoor pollutionindoor pollution
indoor pollutionDario
 
Lavaggio broncoalveolare
Lavaggio broncoalveolareLavaggio broncoalveolare
Lavaggio broncoalveolareDario
 
Eco managment
Eco managmentEco managment
Eco managmentDario
 
Normativa Amianto - norme generali
Normativa Amianto - norme generaliNormativa Amianto - norme generali
Normativa Amianto - norme generaliDario
 
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiMetodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiDario
 
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiMetodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiDario
 
Valutazione del rischio Amianto
Valutazione del rischio AmiantoValutazione del rischio Amianto
Valutazione del rischio AmiantoDario
 
81-08 Amianto
81-08 Amianto81-08 Amianto
81-08 AmiantoDario
 
Sorveglianza Sanitaria Amianto
Sorveglianza Sanitaria AmiantoSorveglianza Sanitaria Amianto
Sorveglianza Sanitaria AmiantoDario
 
Malattie da amianto
Malattie da amiantoMalattie da amianto
Malattie da amiantoDario
 
Tipologia amianto e manufatti contenenti amianto
Tipologia amianto e manufatti contenenti amiantoTipologia amianto e manufatti contenenti amianto
Tipologia amianto e manufatti contenenti amiantoDario
 
Origini e impiego dell'amianto
Origini e impiego dell'amiantoOrigini e impiego dell'amianto
Origini e impiego dell'amiantoDario
 
3. esedi
3. esedi3. esedi
3. esediDario
 
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amiantoFattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amiantoDario
 
Evoluzione normativa sulla tutela della salute
Evoluzione normativa sulla tutela della saluteEvoluzione normativa sulla tutela della salute
Evoluzione normativa sulla tutela della saluteDario
 
Esposizione ad amianto
Esposizione ad amiantoEsposizione ad amianto
Esposizione ad amiantoDario
 
le valutazioni ergonomiche
 le valutazioni ergonomiche le valutazioni ergonomiche
le valutazioni ergonomicheDario
 
Il nucleare e le radiazioni ionizzanti
Il nucleare e le radiazioni ionizzantiIl nucleare e le radiazioni ionizzanti
Il nucleare e le radiazioni ionizzantiDario
 
Gli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoroGli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoroDario
 

Mehr von Dario (20)

Fisiopatologia respiratoria
Fisiopatologia respiratoriaFisiopatologia respiratoria
Fisiopatologia respiratoria
 
indoor pollution
indoor pollutionindoor pollution
indoor pollution
 
Lavaggio broncoalveolare
Lavaggio broncoalveolareLavaggio broncoalveolare
Lavaggio broncoalveolare
 
Eco managment
Eco managmentEco managment
Eco managment
 
Normativa Amianto - norme generali
Normativa Amianto - norme generaliNormativa Amianto - norme generali
Normativa Amianto - norme generali
 
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiMetodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
 
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiMetodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
 
Valutazione del rischio Amianto
Valutazione del rischio AmiantoValutazione del rischio Amianto
Valutazione del rischio Amianto
 
81-08 Amianto
81-08 Amianto81-08 Amianto
81-08 Amianto
 
Sorveglianza Sanitaria Amianto
Sorveglianza Sanitaria AmiantoSorveglianza Sanitaria Amianto
Sorveglianza Sanitaria Amianto
 
Malattie da amianto
Malattie da amiantoMalattie da amianto
Malattie da amianto
 
Tipologia amianto e manufatti contenenti amianto
Tipologia amianto e manufatti contenenti amiantoTipologia amianto e manufatti contenenti amianto
Tipologia amianto e manufatti contenenti amianto
 
Origini e impiego dell'amianto
Origini e impiego dell'amiantoOrigini e impiego dell'amianto
Origini e impiego dell'amianto
 
3. esedi
3. esedi3. esedi
3. esedi
 
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amiantoFattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
 
Evoluzione normativa sulla tutela della salute
Evoluzione normativa sulla tutela della saluteEvoluzione normativa sulla tutela della salute
Evoluzione normativa sulla tutela della salute
 
Esposizione ad amianto
Esposizione ad amiantoEsposizione ad amianto
Esposizione ad amianto
 
le valutazioni ergonomiche
 le valutazioni ergonomiche le valutazioni ergonomiche
le valutazioni ergonomiche
 
Il nucleare e le radiazioni ionizzanti
Il nucleare e le radiazioni ionizzantiIl nucleare e le radiazioni ionizzanti
Il nucleare e le radiazioni ionizzanti
 
Gli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoroGli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoro
 

Il registro infortuni

  • 2. Si definisce infortunio quell’evento verificatosi per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un'inabilità temporanea assoluta che comporti l'astensione dal lavoro per più di tre giorni. (art.2 DPR n° 1124 del 30/06/1965 Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.) GLI INFORTUNIGLI INFORTUNI
  • 3. È un evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna (devono ricorrere tutti e tre questi requisiti) che produca lesioni obiettivamente constatabili e che abbia come conseguenza la morte, una invalidità permanente o una inabilità temporanea. ……ancoraancora
  • 4. ELEMENTI CARATTERIZZANTI L’INFORTUNIOELEMENTI CARATTERIZZANTI L’INFORTUNIO NATURA Tipologia del danno prodotto (ustione, taglio, contusione ecc.) SEDE Quale parte anatomica è stata danneggiata (mano, gamba, cranio ecc.) FORMA In quale modo si è verificato l’evento lesivo (travolto da…, colpito da…, piede in fallo ecc.) AGENTE Chi o cosa ha prodotto il danno (macchine operatrici, animali, materiali liquidi ecc.)
  • 5. ……classificazione INAILclassificazione INAIL N° 52 elementi che causano l’evento (AGENTE) N° 32 modalità di accadimento ( FORMA ) N° 17 tipologie di danno ( NATURA ) N° 72 elementi del corpo umano ( SEDE )
  • 6. MISURARE LA SICUREZZA (valutando gli infortuni) INDICE DI FREQUENZA La dimensione del rischio infortunistico si misura attraverso l’indice di frequenza.Gli indici di frequenza previsti dalla norma UNI 7249, "Statistiche degli infortuni sul lavoro“, hanno al numeratore gli infortuni verificatisi in un anno ed al denominatore le ore lavorate nello stesso anno. Allo scopo di rendere più leggibile il risultato, tale rapporto viene poi moltiplicato per 1.000.000 (un milione). L’indice dunque fornisce il numero di infortuni avvenuti ogni milione di ore lavorate. i.f. = numero di infortuni___ x 106 numero di ore lavorate
  • 7. ……continuacontinua In alcuni casi l’indice di frequenza è calcolato ponendo al denominatore il numero di operai (o di addetti) anziché le ore lavorate. Questa soluzione, benché sia più agevole, è teoricamente meno accurata, dovendo produrre un indicatore del rischio di infortuni. i.f. = numero di infortuni___ x 103 numero dipendenti
  • 8. La norma UNI 7249, prevede come principale misura del danno infortunistico (cioè della serietà delle conseguenze degli incidenti sul lavoro) l’indice di gravità che viene calcolato formule specifiche in cui sono considerati gli indicatori relativi alla: - inabilità temporanea - invalidità permanente - casi di morte INDICE DI GRAVITÀINDICE DI GRAVITÀ …continua
  • 9. INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSEINDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE DESCRIZIONE DELL’EVENTO:DESCRIZIONE DELL’EVENTO: Data, ora e luogo dell’infortunio….. Da quante ore era al lavoro….. Tipo di lavorazione in atto al momento dell’infortunio….. Le circostanze che hanno portato all’incidente….. Quale AGENTE ha determinato l’infortunio, NATURA, FORMA e SEDE del danno….. I testimoni presenti…..
  • 10. Decreto di attuazione dell'articolo 3 dellaDecreto di attuazione dell'articolo 3 della legge 29 luglio 2003, n. 229legge 29 luglio 2003, n. 229 l'art. 3 della legge 29 luglio 2003, n. 229, in materia dil'art. 3 della legge 29 luglio 2003, n. 229, in materia di "Riassetto normativo in materia di sicurezza sul lavoro", che"Riassetto normativo in materia di sicurezza sul lavoro", che conferisce al Governo la delega ad adottare, entro un annoconferisce al Governo la delega ad adottare, entro un anno dall'entrata in vigore della legge (quindi, entro il 9 settembredall'entrata in vigore della legge (quindi, entro il 9 settembre 2004), "uno o più decreti legislativi per il riassetto delle2004), "uno o più decreti legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e tutela delladisposizioni vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori"salute dei lavoratori"
  • 11. Art. 7Art. 7 Obblighi dei datori di lavoro e dei dirigentiObblighi dei datori di lavoro e dei dirigenti 2. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all'art. 2, o i2. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all'art. 2, o i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo ledirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: a) fornire ai servizi di prevenzione e protezione informazioni in merito a:a) fornire ai servizi di prevenzione e protezione informazioni in merito a: ……………………………….... 3) dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali;3) dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali; …………………………………….... m) tenere un registro nel quale siano annotati cronologicamente glim) tenere un registro nel quale siano annotati cronologicamente gli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro di almenoinfortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro di almeno un giorno, secondo le modalità di cui all'allegato I. Il registro deveun giorno, secondo le modalità di cui all'allegato I. Il registro deve essere conservato, ove possibile, sul luogo di lavoro o, comunque,essere conservato, ove possibile, sul luogo di lavoro o, comunque, presso la sede dell'azienda o dell' unità produttiva;presso la sede dell'azienda o dell' unità produttiva;
  • 12. L'articolo 40 del "Testo Unico" ("Statistiche degli infortuniL'articolo 40 del "Testo Unico" ("Statistiche degli infortuni e delle malattie professionali"), in materia di creazione ee delle malattie professionali"), in materia di creazione e funzionamento di un sistema nazionale per lo scambio difunzionamento di un sistema nazionale per lo scambio di dati relativi agli infortuni ed alle malattie professionali,dati relativi agli infortuni ed alle malattie professionali, coincide totalmente con l'articolo 29 del decreto legislativocoincide totalmente con l'articolo 29 del decreto legislativo n. 626 del 1994, che si è scelto di non modificare.n. 626 del 1994, che si è scelto di non modificare.
  • 13. Art. 40 Statistiche degli infortuni e delle malattie professionaliArt. 40 Statistiche degli infortuni e delle malattie professionali 1. L'INAIL e l'ISPESL si forniscono reciprocamente i dati relativi agli infortuni e alle malattie1. L'INAIL e l'ISPESL si forniscono reciprocamente i dati relativi agli infortuni e alle malattie professionali anche con strumenti telematici.professionali anche con strumenti telematici. 2. L'INAIL e l'ISPESL indicono una conferenza permanente di servizio per assicurare il2. L'INAIL e l'ISPESL indicono una conferenza permanente di servizio per assicurare il necessario coordinamento in relazione a quanto previsto dall'articolo 8, comma 3, del decretonecessario coordinamento in relazione a quanto previsto dall'articolo 8, comma 3, del decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517, nonché per verificare l'adeguatezza dei sistemi dilegislativo 7 dicembre 1993, n. 517, nonché per verificare l'adeguatezza dei sistemi di prevenzione e assicurativi, e per studiare e proporre soluzioni normative e tecniche atte a ridurreprevenzione e assicurativi, e per studiare e proporre soluzioni normative e tecniche atte a ridurre il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali.il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali. 3. I criteri per la raccolta ed elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni3. I criteri per la raccolta ed elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni derivanti da infortunio durante l'attività lavorativa sono individuati nelle norme UNI, riguardantiderivanti da infortunio durante l'attività lavorativa sono individuati nelle norme UNI, riguardanti i parametri per la classificazione dei casi di infortunio e i criteri per il cal-colo degli indici dii parametri per la classificazione dei casi di infortunio e i criteri per il cal-colo degli indici di frequenza e gravità e loro successivi aggiornamenti.frequenza e gravità e loro successivi aggiornamenti. 4. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale e del Ministro della sanità,4. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale e del Ministro della sanità, sentita la commissione consultiva permanente, possono essere individuati i criteri integrativi disentita la commissione consultiva permanente, possono essere individuati i criteri integrativi di quelli di cui al comma 3 in relazione a particolari rischi.quelli di cui al comma 3 in relazione a particolari rischi. 5. I criteri per la raccolta e la elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni5. I criteri per la raccolta e la elaborazione delle informazioni relative ai rischi e ai danni derivanti dalle malattie professionali, nonché ad altre malattie e forme patologichederivanti dalle malattie professionali, nonché ad altre malattie e forme patologiche eziologicamente collegate al lavoro, sono individuati con decreto del Ministro del lavoro e delleeziologicamente collegate al lavoro, sono individuati con decreto del Ministro del lavoro e delle Politiche sociali e del Ministro della Sanità, sentita la commissione consultiva permanente, sullaPolitiche sociali e del Ministro della Sanità, sentita la commissione consultiva permanente, sulla base delle norme di buona tecnicabase delle norme di buona tecnica
  • 14. ALLEGATO IALLEGATO I (art.7, comma 1, lettera r)(art.7, comma 1, lettera r) Registro infortuniRegistro infortuni 1.Il registro degli infortuni deve essere conforme al modello contenuto1.Il registro degli infortuni deve essere conforme al modello contenuto nel presente allegato e deve riportare nella copertina od in altra suanel presente allegato e deve riportare nella copertina od in altra sua parte, le note esplicativeparte, le note esplicative 2. Il registro degli infortuni deve essere intestato alla azienda alla2. Il registro degli infortuni deve essere intestato alla azienda alla quale si riferisce, legato e numerato in ogni pagina.quale si riferisce, legato e numerato in ogni pagina. 3. Il registro deve essere tenuto senza alcun spazio in bianco; le3. Il registro deve essere tenuto senza alcun spazio in bianco; le scritturazioni devono essere fatte con inchiostro indelebile;non sonoscritturazioni devono essere fatte con inchiostro indelebile;non sono consentite abrasioni e le eventuali rettifiche o correzioni debbonoconsentite abrasioni e le eventuali rettifiche o correzioni debbono eseguirsi in modo che il testo sostituito sia leggibile.eseguirsi in modo che il testo sostituito sia leggibile. 4.il registro infortuni deve essere costantemente tenuto aggiornato a4.il registro infortuni deve essere costantemente tenuto aggiornato a cura del datore di lavoro.cura del datore di lavoro.
  • 15. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Conseguenze dell'infortunio datainfortunio Dataripresa lavoro a inab. temp. b inab. perm. c morte N. d'ordine g. m. a. g. m. a Cognomeenome dell'infortunato Età Repartoequalifica professionale Descrizionedella causaedelle circostanze dell'infortunio Natura esede dellalesione Giorni assenzaper inabilità temporanea %inabilità temporanea . . . . . . Riporto .. . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A riportare
  • 16. Note esplicativeNote esplicative • La indicazione del reparto può essere omessa nelle aziendeLa indicazione del reparto può essere omessa nelle aziende che non sono organizzate su distinti reparti.che non sono organizzate su distinti reparti. • La qualifica professionale o mestiere deve essere indicata inLa qualifica professionale o mestiere deve essere indicata in rapporto alle mansioni normalmente espletate dal lavoratore.rapporto alle mansioni normalmente espletate dal lavoratore. • La descrizione sommaria dell'infortunio deve comprendereLa descrizione sommaria dell'infortunio deve comprendere la natura del lavoro svolto al momento dell'evento, il modola natura del lavoro svolto al momento dell'evento, il modo in cui è avvenuto, le cause che lo hanno provocato e lein cui è avvenuto, le cause che lo hanno provocato e le circostanze che vi hanno concorso.circostanze che vi hanno concorso. • La natura e la sede della lesione devono essere annotate inLa natura e la sede della lesione devono essere annotate in base alle indicazioni diagnostiche contenute nel certificatobase alle indicazioni diagnostiche contenute nel certificato medico.medico.
  • 17. ……continuacontinua •Le conseguenze dell'infortunio devono essere indicate nelle rispettiveLe conseguenze dell'infortunio devono essere indicate nelle rispettive sottocolonne corrispondenti alle conseguenze di infortunio previstesottocolonne corrispondenti alle conseguenze di infortunio previste dalla legge sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro,dalla legge sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro, e precisamente:e precisamente: 1)1) inabilità temporaneainabilità temporanea: quando l'infortunio comporta: quando l'infortunio comporta un'assenza di almeno un giorno escluso quello dell'eventoun'assenza di almeno un giorno escluso quello dell'evento 2)2) inabilità permanenteinabilità permanente: quando l'infortunio diminuisce in: quando l'infortunio diminuisce in tutto o in parte, ma essenzialmente e per tutta la vita,tutto o in parte, ma essenzialmente e per tutta la vita, l'attitudine al lavorol'attitudine al lavoro 3)3) mortemorte
  • 18. ……continuacontinua •I giorni di assenza per inabilità temporanea devono essere computatiI giorni di assenza per inabilità temporanea devono essere computati in base alle giornate di calendario comprese fra il primo giorno diin base alle giornate di calendario comprese fra il primo giorno di assenza e quello precedente la data di ripresa del lavoro o la dataassenza e quello precedente la data di ripresa del lavoro o la data in cui il lavoratore avrebbe dovuto riprendere il lavoro.in cui il lavoratore avrebbe dovuto riprendere il lavoro. Devono perciò essere inclusi i giorni di franchigia, le domeniche e iDevono perciò essere inclusi i giorni di franchigia, le domeniche e i giorni festivigiorni festivi • Il grado percentuale di inabilità permanente deve essere registratoIl grado percentuale di inabilità permanente deve essere registrato in base alla definizione dell'infortunio fatta dall'Istituto assicuratorein base alla definizione dell'infortunio fatta dall'Istituto assicuratore
  • 19. Debitore primario di informazioni specifiche, documentate, dettagliate,adeguate, comprensibili,tempestive, esaustive è………………. ……. Il Servizio di Prevenzione e Protezione E' ben validata in ogni azienda la trasmissione dei dati in senso verticale e trasversale?
  • 20. Quanti RSPP hanno a disposizioneQuanti RSPP hanno a disposizione tutte le informazioni su:tutte le informazioni su: • organizzazione del lavoro • descrizione degli impianti e processi produttivi • dati del registro infortuni e……………….. • non ultime, prescrizioni degli organi di vigilanza?
  • 21. Gestione dati infortuniGestione dati infortuni Articolazione delle responsabilità: Individuazione e compiti dei responsabili della tenuta del registro infortuni Conoscenza dell’iter procedurale relativo alla comunicazione dell’infortunio da parte del lavoratore
  • 22. Gestione dati infortuniGestione dati infortuni Compiti dell’ SPPCompiti dell’ SPP  Raccolta dati degli infortuni  Archiviazione informatizzata  Inchiesta interna finalizzata all’analisi dell’infortunio da parte di personale dell’SPP esperto e formato ad hoc
  • 23. LaLa Gestione del dato infortunioGestione del dato infortunio nonnon corrisponde ad un mero dato statistico, macorrisponde ad un mero dato statistico, ma deve introdurre ad una analisti statistico-deve introdurre ad una analisti statistico- epidemiologica tesa alla:epidemiologica tesa alla: - verifica della correttezza dei dati registrativerifica della correttezza dei dati registrati - valutazione dei rischi a monte dell’eventovalutazione dei rischi a monte dell’evento - messa in atto delle azioni necessarie per ilmessa in atto delle azioni necessarie per il massimo contenimento degli eventimassimo contenimento degli eventi infortunisticiinfortunistici
  • 24. La mole di dati degli infortuni da gestire eLa mole di dati degli infortuni da gestire e da analizzare è enorme!da analizzare è enorme! L’analisi è tediosa se acritica!L’analisi è tediosa se acritica! E’ una fonte inesauribile e preziosa diE’ una fonte inesauribile e preziosa di indicazioni utili per la gestione della sicurezzaindicazioni utili per la gestione della sicurezza se approcciata con curiosità intellettiva ese approcciata con curiosità intellettiva e riscontri attuativiriscontri attuativi
  • 25. Dati così importanti, nella maggior parte deiDati così importanti, nella maggior parte dei casi, vengono gestiti in modo arcaico ecasi, vengono gestiti in modo arcaico e disorganizzato: il medesimo dato (“l’eventodisorganizzato: il medesimo dato (“l’evento infortunio”) viene ripreso da più mani, ininfortunio”) viene ripreso da più mani, in diversi centri di raccolta dati, con modalitàdiversi centri di raccolta dati, con modalità che rispondono ogni volta a criteri e livelliche rispondono ogni volta a criteri e livelli di approfondimento diversidi approfondimento diversi - P.S. essenzialità del dato diagnosticoP.S. essenzialità del dato diagnostico - Ufficio Personale attivazione obblighiUfficio Personale attivazione obblighi assicurativiassicurativi - SPP funzionalità epidemiologica, statistica- SPP funzionalità epidemiologica, statistica e prevenzionisticae prevenzionistica
  • 26. L’infortunio rappresenta un dato presenteL’infortunio rappresenta un dato presente ed avvalorato in qualsiasi premessa al DVRed avvalorato in qualsiasi premessa al DVR o altro documento della sicurezza.o altro documento della sicurezza. La denuncia dell’infortunio indica unLa denuncia dell’infortunio indica un comportamento orientato alla propria sicurezzacomportamento orientato alla propria sicurezza e tutela della salute, a testimonianza della presae tutela della salute, a testimonianza della presa d’atto, da parte dell’operatore, dell’impegnod’atto, da parte dell’operatore, dell’impegno alla denuncia e del diritto correlato.alla denuncia e del diritto correlato.