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www.fire-italia.org    Efficienza energetica fra passato, presente e futuro
                                                                         Dario Di Santo, FIRE


                      Convegno Loccioni: Nuovo conto energia, le opportunità per il 2011
                                                            3 dicembre 2010, Angeli di Rosora (AN)
Cos’è la FIRE

                      La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è
                      un’associazione tecnico-scientifica che dal 1987 promuove per statuto
                      efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore.

                      Oltre alle attività rivolte ai circa 500 soci, la FIRE opera su incarico del
                      Ministero dello Sviluppo Economico per gestire le nomine e promuovere
                      il ruolo degli energy manager nominati ai sensi della Legge 10/91.

                      La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione
                      e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera
                      a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e
                      rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche.


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                          www.fire-italia.org        www.secem.eu         Rivista Gestione Energia
Una sfida non solo energetica

Obiettivi
                      L’energia è sempre stata associata allo sviluppo...

Strumenti

Incentivi

Conclusioni




                                  Fonte delle figure sopra e a fianco: Unesco.

                      … e le fonti utilizzate dall’uomo sono sempre state scelte in funzione
                      della comodità d’uso e dell’efficacia bellica, trascurando spesso la
                      rinnovabilità. Con gli idrocarburi si sono raggiunti prima impensabili,
                      ma...       L’era degli idrocarburi di massa: anno più, anno meno

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                                                                                   ?
                            0     500      1000      1500     2000      2500     3000   3500   4000
La storia ci insegna... il problema è imparare...

Obiettivi
                      In passato in molti hanno sottovalutato il problema energetico, talvolta
                      lasciando ampi spazi agli storici per ragionare sugli usi delle fonti
Strumenti             disponibili...
Incentivi

Conclusioni




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                      L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili non possono essere solo
                      slogan. L’energia, il motore del nostro futuro, ne ha bisogno.         4
Efficienza l’altroieri

Obiettivi
                      Cosa accadde nel mezzo del boom?

Strumenti
                      Fra il 1973 e i primi anni ’80 la crisi petrolifera “lanciò” attori come gli
Incentivi             energy manager e le ESCo e costrinse ad alcune rinunce.
Conclusioni




                      In Italia vennero emanate la legge 373/1976 e la legge 308/1982, che
                      per prima introdusse anche l’obbligo di nomina degli energy manager.

                      Ciononostante non si riuscirono a varare né il programma
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                      nucleare, che anzi naufragò dopo Chernobyl, visto
                      che le centrali che entrarono in funzione erano progetti
                      precedenti alla nazionalizzazione del comparto
                      elettrico, né politiche serie sull’efficienza
                      e le fonti rinnovabili.
Efficienza ieri

Obiettivi
                      E negli anni ’90?

Strumenti
                      A livello legislativo il quadro viene definito dalle leggi 9/1991 e 10/1991,
Incentivi             due pietre miliari per la generazione distribuita e l’efficienza, purtroppo
Conclusioni
                      non applicate come previsto.

                      A livello di forniture si operava in condizioni di monopolio. Alle aziende
                      bastava fare l’ottimizzazione dei contratti (scegliendo potenza e
                      capacità), che spesso non si prendeva in considerazione visto il prezzo
                      del petrolio.




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                      L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili interessavano i grandi
                      soggetti e alcuni entusiasti. Gli energy manager ritornano in campo con
                      la legge 10/91, ma non decollano.
Efficienza oggi

Obiettivi
                      La liberalizzazione dei mercati ha stravolto il settore. Non è chiaro se
                      abbia portato a reali benefici economici per le imprese, ma di sicuro ha
Strumenti             comportato una complicazione delle attività degli uffici acquisti e spesso
Incentivi
                      degli energy manager.

Conclusioni           In compenso ha preso piede la misura, almeno nel settore elettrico, e
                      questo ha generato un aumento di interesse nei confronti dell’efficienza
                      e delle rinnovabili. Dalla misura alla building automation, alla domotica e
                      alle smart grid il passo è breve, accompagnato dall’ICT.

                      Le politiche europee, le etichette e il prezzo del petrolio, in salita dal
                      2005 al picco della crisi del 2008, hanno stimolato un livello di
                      attenzione nuovo e l’avvio di un promettente mercato.

                      La crisi economico-finanziaria ha frenato il settore, senza
                      deprimerlo, mentre gli energy manager e le ESCo sono
www.fire-italia.org   tornati in
                      auge.
Efficienza domani
                                                                              Consumi finali lordi di energia e obiettivi per le energie rinnovabili
Obiettivi                         Il PNA FER 2010: obiettivi al 2020 (consumi finali).
                                                                                                               2005                                                    2008                                       2020
                                                                                                    Consumi                                               Consumi                                           Consumi
Strumenti                                                                                   Consumi
                                                                                            da FER
                                                                                                    finali lordi
                                                                                                                  FER /
                                                                                                                 Consumi
                                                                                                                                                 Consumi
                                                                                                                                                 da FER
                                                                                                                                                         finali lordi
                                                                                                                                                                       FER /
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                                                                                                                                                                                                    Consumi
                                                                                                                                                                                                    da FER
                                                                                                                                                                                                            finali lordi
                                                                                                                                                                                                                          FER /
                                                                                                                                                                                                                         Consumi
                                                                                                       (CFL)                                                (CFL)                                             (CFL)
                                                                                             [Mtep]   [Mtep]       [%]                            [Mtep]   [Mtep]       [%]                          [Mtep]   [Mtep]       [%]
Incentivi                                                          Elettricità               4,846           29,749             16,29%              5,040             30,399         16,58%           9,112      31,448      28,97%
                                                                         Calore              1,916           68,501             2,80%               3,238             58,534          5,53%           9,520      60,135      15,83%
Conclusioni                                                         Trasporti                0,179           42,976             0,42%               0,723             42,619          1,70%           2,530      39,630      6,38%
                                     Trasferimenti da altri Stati                                -                -                -                    -                -                 -          1,144          -           -
                                                    Totale                                   6,941          141,226             4,91%               9,001            131,553           6,84%         22,306      131,214     17,00%


                                    Trasporti ai fini dell'ob.10%                            0,338           39,000             0,87%               0,918             37,670           2,44%          3,419      33,975      10,06%


                                            Potenziale di risparmio con azioni di
                                                   efficienza energetica
                                                     Energia finale risparmiata, valore integrale
                                                                 2010-2020 (MTEP)                                                                                            Il Piano del Governo sull’efficienza energetica
                                                                                                                                                                                                                                                     9,6% dei
                                                                                                                  Risparmio potenziale di energia con                                                                                                consumi finali
                                                                                                                  misure di incentivo aggiuntive                                                                               2,0         10,8      2016
                      36 Mt CO2                                                                                                                                                  usi termici
                                                                                                                  rispetto a quelle vigenti = 51,2 Mtep                                                            1,8          2,0
                                                                                                                                                                                 usi elettrici
                                                                                                                  Risparmio di CO2 = 231,5 Mt                                                         2,1          0,8
                                    41 Mt CO2                                                                            11 giugno 2010                                                                1,4
                                                                                                                                                                                                                   1,0
                                                                                                                                                                                                                                            8,0
                                                                                                                                                                                                                                                      75% usi
                                                                                                                                                                                                                                                      termici
                                                       26 Mt CO2                                                                                                                          4,9
                                                                                                                                                                                                       0,7

                                                                                                                                                                         MTEP              3,8
                                                                                                                                                                                                                                                      25% usi
                                                                                                                                                                                                                                            2,8       elettr ici
www.fire-italia.org                                                       25 Mt CO2                                                                                                        1,1
                                                                                              24 Mt CO2                                                                              Residenziale   Ter ziario   Industria   Tr asporti   T O TALE
                                                                                                                12 Mt CO2                   1
                       12
                                                                                                                                 52 Mt CO2           12 Mt CO2
                                       8,9               8,8
                                                                             5,3                                  4,9                                               3,5 Mt CO2
                                                                                                5,1
                                                                                                                                   2,8               2,7
                                                                                                                                                                        0,7
                      Trasporti     Illuminazione   Edilizia residenz.   Elettrodomestici   Pompe di calore Caldaie a cond.ne   Cogenerazione   Motori e inverter       UPS



                                                                                                                                                                                                                                                          8
Efficienza domani

Obiettivi
                      Sarà, tra l’altro, una questione di lampade...

Strumenti

Incentivi

Conclusioni




                                                    Per raggiungere
                                                    gli obiettivi non
www.fire-italia.org
                                                    abbiamo bisogno
                                                    di geni, ma di
                                                    maghi sì...
Efficienza domani

Obiettivi
                      Il primo cardine è culturale: le scelte di politica energetica vanno prese
                      con un occhio al medio lungo periodo e devono essere “multipartisan”
Strumenti             nei fondamentali.
Incentivi

Conclusioni
                      Ciò significa che il tema va affrontato con maggiore consapevolezza e
                      serietà, prendendo alcune decisioni fondamentali sugli strumenti
                      successivi con un orizzonte di almeno 5-10 anni.

                      Ciò consentirebbe di avere un quadro di regole stabile e favorirebbe
                      l’iniziativa imprenditoriale su tutta la filiera.

                      Se l’argomento sarà affrontato a colpi di emendamenti e di ripensamenti
                      come avvenuto negli ultimi anni, correndo dietro ad interessi individuali,
                      c’è il rischio che nel futuro il Paese finisca in serie B.
www.fire-italia.org




                                 I maghi (e le maghe) a questo servono, visto che
                                 i cambiamenti culturali sono i più difficili.
Il quadro di riferimento europeo

Obiettivi
                                               EN 15900
Strumenti                                      Servizi per
                                                efficienza
Incentivi
                                               energetica
Conclusioni




                             EN 16001                                        EMEE
                                             Direttiva Europea
                               Sistemi                                      Esperti
                                                2006/32/CE
                          gestione energia                             gestione energia



www.fire-italia.org



                                                PT BMI
                                             Metodologie di
                        In fase di           Benchmarking
                      elaborazione
                                                                                      11
I sistemi di gestione

Obiettivi

Strumenti

Incentivi             Sistema di                Sistema di
                      Gestione                  Gestione
Conclusioni           dell’Energia              Qualità



                                     EN 16001                ISO 9001




                      Sistema di
                      Gestione
                      Ambientale

www.fire-italia.org
                                 ISO 14001



                                                                        10
La norma EN 16001

Obiettivi
                      La EN 16001 ha come obiettivo la definizione dei requisiti di un sistema
                      di gestione energetica (SGE).
Strumenti
                      Il rispetto di tali standard dimostra un impegno concreto volto alla
Incentivi             razionalizzazione ed alla gestione “intelligente” delle risorse
Conclusioni           energetiche.




www.fire-italia.org




                                                                                             13
La norma EN 16001

Obiettivi
                      Il criterio alla base della EN 16001 è quello di ogni sistema di gestione:
                      pianificare e agire sulla base degli obiettivi individuati.
Strumenti
                      Al fine di affrontare i problemi energetici si devono analizzare e valutare
Incentivi             le principali criticità e i punti deboli, per poi definire scelte operative per
Conclusioni           la loro eliminazione.
                      Dopo aver implementato le misure individuate, viene valutata l’efficienza
                      di questi provvedimenti e vengono analizzati eventuali nuovi punti
                      deboli.

                      Sulla base di questa fase di
                      controllo ricomincia il ciclo di
                      pianificazione definendo nuovi
                      obiettivi.

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                      Gli elementi costitutivi del SGE
                      sono illustrati nella piramide a
                      fianco.


                                                                                                    14
La norma EN 16001

Obiettivi
                      Nel punto 3.4 si delinea la figura del responsabile del sistema di
                      gestione energetica, con competenze e caratteristiche proprie
Strumenti             dell’energy manager.
Incentivi             Il responsabile predispone il SGE, aggiorna le procedure e ne verifica
Conclusioni           l’applicazione, propone il piano degli interventi e ne verifica l’attuazione.
                      Lo schema corretto prevede che il responsabile del SGE collabori con i
                      responsabili degli altri settori produttivi, in modo da coinvolgerli
                      nell’azione, agevolando l’opera di individuazione e risoluzione delle
                      inefficienze.
                      La comunicazione interna è un altro punto fondamentale, per assicurare
                      che tutti gli operatori siano parte attiva del sistema energetico.
                      Viene inoltre rilevata l’importanza della formazione e delle competenze
                      tecniche che devono avere gli operatori in base alle necessità del caso,
www.fire-italia.org   affinché le persone che lavorano all’interno dell’organizzazione siano
                      consapevoli dei propri ruoli, delle proprie responsabilità, dell’importanza
                      del controllo dell’energia e delle conseguenze che si potrebbero avere
                      qualora non si operi in ottemperanza al sistema energetico.

                                                                                                  15
La norma EN 16001

Obiettivi
                      Un sistema di gestione energia rappresenta un’importante opportunità
                      per chi intende affrontare con successo gli aspetti energetici all’interno
Strumenti             della propria realtà, che permette di:
Incentivi                     avere un approccio sistemico nella definizione di obiettivi
Conclusioni                   energetici e nell’individuazione degli strumenti adatti al loro
                              raggiungimento;
                              identificare le opportunità di miglioramento;
                              assicurare il rispetto di tutti i requisiti cogenti;
                              ridurre i costi legati ai consumi energetici.


                      L’approccio volontario alla norma permette inoltre di lasciare libere le
                      organizzazioni di poter fissare quali e quanti obiettivi cercare di
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                      raggiungere e le relative tempistiche di attuazione.




                                                                                                 16
Il quadro in Italia

Obiettivi
                                              Società di Servizi
Strumenti                                       di Efficienza
                                              Energetica: ESCO
Incentivi                                      UNI CEI 11352

Conclusioni




                                                                            EGE
                           Sistemi di                                Esperti in Gestione
                      Gestione dell’Energia    D.Lgs. 115/08            dell’Energia
                       UNI CEI EN 16001                               UNI CEI 11339




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                                               Audit energetici
                         In fase
                            di
                      elaborazione
                                                                                       17
L’energy manager oggi

Obiettivi

Strumenti                                Responsabile
                                         legge 10/91
Incentivi

Conclusioni




                                         Responsabile
                                          EN 16001




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                          Esperto         Esperto in
                      energetico nelle     Gestione
                           ESCO          dell’Energia
Chi rilascia la certificazione per gli EGE e le ESCO?

Obiettivi
                      La certificazione può essere rilasciata da qualunque struttura ottenga
                      l’accreditamento presso Accredia (ex-Sincert) secondo la norma ISO
Strumenti             17024, rispettando i requisiti indicati nelle norme UNI-CEI 11339 e UNI-
Incentivi
                      CEI 11352.

Conclusioni
                      La FIRE ha attivato una struttura per il riconoscimento della
                      certificazione EGE: il Secem.




                                             www.secem.eu
                      La prima sessione di esame si è tenuta nel gennaio del 2010, con la
                      certificazione dei primi 10 soggetti.
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                        Prossima sessione esami il 27-28 gennaio 2011
                                                                                             19
Il quadro riassuntivo

Obiettivi

Strumenti

Incentivi

Conclusioni
                                                  UNI CEI 11339
                      ISO 14001    EN 16001           EGE                Diagnosi
                                     SGE                                Energetiche




                                   EN 15900 SEE                        Benchmarking

                        ISO 9001                  UNI CEI 11352
                                                      ESCo

www.fire-italia.org




                                                                                      20
La LCCA

Obiettivi
                      La LCCA è uno strumento economico che permette di valutare tutti i
                      costi relativi ad un determinato progetto, dalla “culla” alla “tomba”.
Strumenti             Prende infatti in considerazione i costi iniziali (investimenti, acquisizioni,
Incentivi
                      installazioni), i costi futuri (manutenzione, sostituzioni, spese
                      energetiche, oneri finanziari), fino ad arrivare ai costi di smaltimento o di
Conclusioni           recupero.
                      Questo permette al decisore di compiere scelte più oculate, in
                      particolare:
                              scegliere tra più alternative, applicabili sullo stesso sistema,
                              quella economicamente più vantaggiosa (ad esempio
                              selezionare, per un dato edificio, il sistema di riscaldamento o
                              per un processo industriale un componente più efficiente);
                              accettare o rifiutare un determinato progetto (ad esempio
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                              decidere se installare o meno un cogeneratore o un pannello
                              solare);
                              specificare il valore ottimale di un progetto che generi il maggior
                              ritorno economico (ad esempio selezionare il valore ottimale di
                              spessore per un isolante termico).
                                                                                                   21
La LCCA

Obiettivi
                      Esempio di conti FIRE sui motori elettrici.

Strumenti

Incentivi

Conclusioni




www.fire-italia.org




                                                                          22
La LCCA

Obiettivi
                      Esempio di conti FIRE sui motori elettrici.

Strumenti

Incentivi

Conclusioni




www.fire-italia.org




                                                                          23
La LCCA

Obiettivi
                      Esempio di conti FIRE sui motori elettrici.

Strumenti

Incentivi

Conclusioni




www.fire-italia.org




                                                                          24
La LCCA

Obiettivi             La FIRE ha collaborato alla definizione di alcune schede disponibili
                         !"#$%$&'(()&
                      gratuitamente:
Strumenti

Incentivi                 !*+&,-./&0001$+$..2/.$"3/+/4-$1$3$51-. ,/3/&,"52-"56-+-&78&,"#$%$&'(()9&
                            :/./2-&$+$..2-"-
Conclusioni
                            -3;$2.$2&,*&</:<$&$&;$3.-+5./2-
                                                                  Industria
                            ,-,.$:-&5%&52-5&"/:<2$,,5
                            .25,=/2:5./2-
                            -++*:-35>-/3$&<*66+-"5
                                                                  Terziario
                            ,$:5=/2-&5&+$%
                            +5;5.2-"-&?&+5;5,./;-4+-$
                            =2-4/2-=$2-&?&"/34$+5./2-
                                                                  Domestico
                            <533$++-&,/+52-&.$2:-"-
www.fire-italia.org         %-,</,-.-;-&53.-&,.53%@6A




                                                                                                     25
La gestione dei contratti

Obiettivi
                      La gestione dei contratti risulta fondamentale per vari motivi:

Strumenti
                              consente di garantire il raggiungimento dei requisiti
                              prestazionali fissati nei contratti;
Incentivi
                              permette di accorgersi e recuperare errori di fatturazione;
Conclusioni
                              contrasta il fenomeno degli appalti sottocosto;
                              aiuta a migliorare i requisiti del capitolato tecnico per la gara
                              successiva.
                      Nel D.Lgs. 163/2006, il codice degli appalti, è previsto che sia il
                      responsabile del procedimento ad occuparsene.
                      L’esperienza raccolta da FIRE sul territorio nazionale, su soggetti
                      pubblici e privati, dimostra che il soggetto aggiudicatario dell’appalto ha
                      sempre un tornaconto positivo dall’applicazione di controlli adeguati.
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                      Pertanto è opportuno investirci del tempo, tanto più che il livello medio
                      dei capitolati è migliorato, un po’ per imitazione di gare ben fatte, un po’
                      per il ruolo della Consip, un po’ per le iniziative comunitarie.

                                                                                                 26
La gestione dei contratti

Obiettivi
                      Alcuni elementi da tenere sotto controllo:

Strumenti
                              le fatture (forniture di elettricità, gas, combustibili e servizi
                              energetici);
Incentivi
                              i consumi e i livelli del servizio (è preferibile avere comunque
Conclusioni
                              anche i primi);
                              gli interventi di manutenzione;
                              lo stato degli impianti e la compilazione del libretto di centrale
                              (impianti termici);
                              lo stato dei sistemi di controllo e gestione;
                              il funzionamento dei call center e dei numeri verdi forniti a
                              supporto del servizio;
www.fire-italia.org           il rispetto dei vincoli tecnici indicati nel capitolato di appalto;
                              il comportamento dei propri dipendenti.



                                                                                                    27
Il green procurement

Obiettivi
                      Il Green Procurement o acquisti verdi (green public procurement o GPP
                      nel caso delle amministrazioni pubbliche) è lo strumento che serve a
Strumenti             orientare gli acquisti verso criteri ambientali.
Incentivi             Si tratta di uno degli strumenti principali che aziende ed enti hanno a
Conclusioni           disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile mirate a
                      ridurre gli impatti ambientali dei processi di consumo e produzione.
                      Gli acquisti verdi favoriscono la diffusione di prodotti ecocompatibili e si
                      possono allargare a vari servizi e forniture.
                      Adottare il GP vuol dire anche sostenere la domanda e l’offerta
                      ecologica; il GPP incide principalmente sulla domanda pubblica, che
                      rappresenta il 14% del PIL nei Paesi dell’Unione europea.
                      In Italia il D.Lgs. 135/2008 ha fissato l’obiettivo del 30% di penetrazione
                      degli acquisti verdi entro il 2009 per una serie di soggetti, tra cui
www.fire-italia.org   province e comuni oltre i 15.000 abitanti.




                                                                                                 28
• promuovere la diffusione di tecnologie ecologica-
                      in particolare all’art. 2 (Principi): "Il principio di economicità   le capacità e le competenze tecniche in materia di               concerto c
                      può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente              mente compatibili, tecniche di bio-edilizia, sistemi
                                                                                           prevenzione della produzione di rifiuti". All’art. 196, comma    come defi
                      consentito dalle norme vigenti e dal presente Codice, ai             1, lettera produzione a ridotto impatto ambientale e sistemi
                                                                                                   di p) stabilisce che "gli Enti pubblici e le società a   che le amm
                      criteri, previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché     prevalente capitale etichettatura ecologica dei prodotti che
                                                                                                   pubblici di pubblico, anche di gestione dei servizi,     appalti per
                      alla tutela della salute e dell'ambiente e alla promozione           coprano il proprio fabbisogno annuale didi vita ed e beni,
                                                                                                   tengono conto dell’intero ciclo manufatti evitano
                      dello sviluppo sostenibile".                                                                     Il green procurement
                                                                                           con una quota di prodotti ottenuti dafase all’altra;
                                                                                                   di spostare gli impatti da una materiale riciclato
                                                                                           non inferiore al 30 per cento del fabbisogno medesimo".
                                                                                                • tenere conto dei costi sostenuti lungo l'intero ciclo
                                                                                                  di utilizzo del prodotto/servizio, dal prezzo di
Obiettivi                                                                                         acquisto e manutenzione ai costi di gestione e
                                                                                                  smaltimento.
Strumenti                     FORMALIZZARE                                                        DEFINIRE LE                                                        S
                              UNA STRATEGIA                                                       SPECIFICHE TECNICHE                                                I
Incentivi                                                                                              DEFINIRE L'OGGETTO
                      OBIETTIVI DI UNA STRATEGIA                                           ECO-ETICHETTE:                                                   SISTEM
                      DI APPALTI PUBBLICI ECOLOGICI:
                                                                                                       DELL'APPALTO                                          PROCE
                                                                                                                                                            In casi ap
                                                                                           È possibile utilizzare i criteri ecologici delle eco-
Conclusioni                                                                                     TITOLO VERDE:                                                ECO-C
                      • favorire la razionalizzazione della spesa pubblica;                etichette europee (multi)nazionali (ad esempio il                è possibil
                                                                                           Sistema di ecoetichettatura prevista dalgli offerenti
                                                                                                La scelta di un titolo "sostenibile" facilità Reg. CE       gestione
                                                                                                                                                             Nel caso
                      • limitare, sostituire o eliminare progressivamente
                                                                                           1980/2000 detto Ecolabel Europeo). e trasmette il
                                                                                                nell’individuare ciò che si richiede                        dovrà app
                                                                                                                                                             le caratte
                        l’acquisto di prodotti a significativo impatto
                                                                                               messaggio che le prestazioni ambientali avranno un           Iservizio p
                                                                                                                                                              sistemi d
                        ambientale;                                                        È possibile precisare che i prodotti o i servizi muniti
                                                                                               peso importante nell’esecuzione del contratto.                produzion
                                                                                                                                                            Ce 761/2
                                                                                           di ecoetichettatura sono ritenuti conformi alle
                      • preferire prodotti a più lunga durata, facilmente                                                                                    provenie
                                                                                                                                                            e Audit)
                                                                                           specifiche tecniche definite nel capitolato d'oneri.
                                                                                               VARIANTI VERDI:
                        smontabili e riparabili, ad alta efficienza energetica,                                                                              o elettric
                                                                                                                                                            come me
                        ottenuti con materiali riciclati/riciclabili, e che                Art. Nel D.Lgs. 163/2006
                                                                                                68 caso di aggiudicazione all’offerta economica-
                                                                                                                                                            capacitàD
                                                                                                                                                             All VIII
                        minimizzano la produzione di rifiuti;                                  mente più vantaggiosa è possibile definire varianti
                                                                                                                                                            Art. 44 D
                      • promuovere la diffusione di tecnologie ecologica-                      con un diverso grado di rispetto dell’ambiente.
                        mente compatibili, tecniche di bio-edilizia, sistemi                   La variante di base contiene i requisiti minimi richiesti
                                                                                               e le altre richiedono un più alto grado di protezione
                        di produzione a ridotto impatto ambientale e sistemi
                                                                                               dell’ambiente.
                        pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti che
                                                                                               Art. 76 D.Lgs. 163/2006
                        tengono conto dell’intero ciclo di vita ed evitano
                        di spostare gli impatti da una fase all’altra;
                                                                                                                                                                     A
www.fire-italia.org
                      • tenere conto dei costi sostenuti lungo l'intero ciclo                                                                                        L
                        di utilizzo del prodotto/servizio, dal prezzo di                       Per maggiori informazioni:                                   VANTA
                        acquisto e manutenzione ai costi di gestione e                         Commissione Europea                                    Tra i c
                        smaltimento.                                                           http://ec.europa.eu/environment/gpp/index_en.htm
                                                                                                                                                      economi
                                                                                               Provincia di Torino                                    riferimen
                                                                                               http://www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/acquisti_ecologi
                              DEFINIRE L'OGGETTO                                                                                                      consenta
                                                                                                                                                      qualità/pr
                              DELL'APPALTO                                                                                                                      29
                                                                                                                                                            Art. 83 D
, entro i limiti in cui sia espressamente   prevenzione della produzione di impatto ambientale e sistemi
                                                   di produzione a ridotto rifiuti". All’art. 196, comma        come definire gli obiettivi e i criteri minimi ambientali
 e vigenti e dal presente Codice, ai        1, lettera p) stabilisce che "gli Enti pubblici e le prodotti che
                                                   pubblici di etichettatura ecologica dei società a            che le amministrazioni pubbliche devono inserire nei propri
do, ispirati a esigenze sociali, nonché     prevalente capitale pubblico, anche ciclo di vita ed evitano
                                                   tengono conto dell’intero di gestione dei servizi,           appalti per una serie di categorie di prodotti e servizi.
 e dell'ambiente e alla promozione          coprano il proprio fabbisogno annuale di manufatti e beni,
                                                   di spostare gli impatti da una fase all’altra;
                                                                                                                                                                                      AG
bile".                                      con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato
                                            non• tenere al 30 per cento del fabbisogno medesimo".ciclo
                                                 inferiore conto dei costi sostenuti lungo l'intero                                                                                   LA
                                                  di utilizzo del prodotto/servizio, dal prezzo di
                                                                                                                                                Il green procurement
                                                                                                                                                                              VANTAGG
                                                  acquisto e manutenzione ai costi di gestione e
                                                                                                                                                                              Tra i crite
                                                  smaltimento.
ALIZZARE
 Obiettivi                                        DEFINIRE LE                                                           SELEZIONARE                                           economicam
                                                                                                                                                                              riferimento
TRATEGIA                                          SPECIFICHE TECNICHE                                                   I CANDIDATI
     Strumenti                                        DEFINIRE L'OGGETTO                                        SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE:
                                                                                                                                                                              consentano
                                                                                                                                                                              qualità/prezz
UNA STRATEGIA                               ECO-ETICHETTE:
BBLICI ECOLOGICI:
                                                      DELL'APPALTO
                                            È possibile utilizzare i criteri ecologici delle eco-               In casi appropriati di PRODUZIONE servizi,
                                                                                                                    PROCESSI DI appalti di lavori e di                        Art. 83 D.Lgs
     Incentivi                                  TITOLO VERDE:
lizzazione della spesa pubblica;            etichette europee (multi)nazionali (ad esempio il                       ECO-COMPATIBILI:
                                                                                                                è possibile richiedere l’indicazione delle misure di
e o eliminare progressivamente                  La scelta di un titolo "sostenibile" facilità gli offerenti gestione ambientale che l'operatore economico
                                            Sistema di ecoetichettatura prevista dal Reg. CE                     Nel caso di appalti pubblici di forniture o di servizi,
   Conclusioni                                  nell’individuare ciò che si richiede e trasmette il dovrà caratteristiche richieste di un prodotto o di un
                                            1980/2000 detto Ecolabel Europeo).                                   le applicare durante l'esecuzione del contratto.
odotti a significativo impatto
                                            È possibile precisare che i prodotti o i servizi muniti un
                                                messaggio che le prestazioni ambientali avranno             I sistemi di gestione ambientale, icome l’EMAS (Reg. di
                                                                                                                 servizio possono riguardare processi e i metodi
 a più lunga durata, facilmente
                                            di ecoetichettatura nell’esecuzione conformi alle
                                                peso importante sono ritenuti del contratto.                Ce 761/2001 - Sistema Comunitario biologici, legname
                                                                                                                 produzione. Ad esempio alimenti di Ecogestione                       ESE
bili, ad alta efficienza energetica,
                                            specifiche tecniche definite nel capitolato d'oneri.            e Audit) o la norma ISO 14001, in modo sostenibile
                                                                                                                 proveniente da foreste gestite possono servire
                                                                                                            comeelettricità prodotta daesclusivo) per la suddetta
                                                                                                                                                                                      DE
eriali riciclati/riciclabili, e che
                                                VARIANTI VERDI:
                                            Art. 68 D.Lgs. 163/2006                                              o mezzo di prova (non fonte rinnovabile.
                                                                                                            capacità tecnica.                                                 ECO-MOD
roduzione di rifiuti;                           Nel caso di aggiudicazione all’offerta economica-                All VIII D.Lgs. 163/2006
                                                mente più vantaggiosa è possibile definire varianti Art. 44 D.Lgs. 163/2006                                                   È possibile p
 fusione di tecnologie ecologica-                                                                                                                                             rispondano a
                                                con un diverso grado di rispetto dell’ambiente.
 , tecniche di bio-edilizia, sistemi
                                                La variante di base contiene i requisiti minimi richiesti                                                                     • la consegn
dotto impatto ambientale e sistemi
                                                e le altre richiedono un più alto grado di protezione                                                                           e in conten
 tatura ecologica dei prodotti che
                                                dell’ambiente.                                                                                                                • il recupero
 ll’intero ciclo di vita ed evitano
patti da una fase all’altra;                    Art. 76 D.Lgs. 163/2006                                                 AGGIUDICARE                                             imballaggi
osti sostenuti lungo l'intero ciclo                                                                                     LA GARA
 odotto/servizio, dal prezzo di                                                                                 VANTAGGI ECONOMICI:
tenzione ai costi di gestione e
                                                Per maggiori informazioni:                          Tra i criteri di valutazione dell'offerta
     www.fire-italia.org
                                                Commissione Europea                                 economicamente più vantaggiosa è possibile fare
                                                http://ec.europa.eu/environment/gpp/index_en.htm riferimento alle caratteristiche ambientali che

 IRE L'OGGETTO                                  Provincia di Torino                                 consentano di determinare il miglior rapporto
                                                                                                    qualità/prezzo.
                                                http://www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/acquisti_ecologici/index                                                     e gli enti adere
APPALTO                                     PROCESSI DI PRODUZIONE                                              Art. 83 D.Lgs. 163/2006
E:                                          ECO-COMPATIBILI:
 "sostenibile" facilità gli offerenti       Nel caso di appalti pubblici di forniture o di servizi,
ò che si richiede e trasmette il                                                                                                                                                      30
                                            le caratteristiche richieste di un prodotto o di un
enze tecniche in materia di                concerto con i Ministeri dell’Economia, chiarisce chi d'oneri.
                                                      specifiche tecniche definite nel capitolato e
 parabili, ad alta efficienza energetica,
 O-ETICHETTE: 196, comma                             SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE:                                                                                                                                                come mezzo di prova (non esclusivo) per la suddetta
  ne di rifiuti". All’art.                   come definire gli obiettivi e i criteri minimi ambientali
 ossibile utilizzare i criteri società a e che
  "gli Enti pubblici e le ecologici          che     In casi68 D.Lgs. di appalti di lavori e di servizi,
                                                      Art. appropriati 163/2006
 materiali riciclati/riciclabili,delle eco- le amministrazioni pubbliche devono inserire nei propri                                                                                                                                 capacità tecnica.
                                                     è possibile richiedere l’indicazione delle misure di
 co,produzione di rifiuti; (ad esempio il
 la anche di gestione dei servizi,
 hette europee (multi)nazionali
                                             appalti per una serie di categorie di prodotti e servizi.                                                                                                                              Art. 44 D.Lgs. 163/2006
 ema di ecoetichettatura prevista dal Reg. CE                                       gestione ambientale che l'operatore economico
 gno annualeEcolabel Europeo).ecologica-
    diffusione di manufatti e beni,
  0/2000 detto di tecnologie                                                        dovrà applicare durante l'esecuzione del contratto.
  i ottenuti da materiale riciclato
 ossibiletecnicheche i prodotti o i servizi muniti
  ibili, precisare di bio-edilizia, sistemi
 nto del fabbisogno medesimo".
                                                                                    I sistemi di gestione ambientale, come l’EMAS (Reg.
                                                                                    Ce 761/2001 - Sistema Comunitario di Ecogestione
                                                                                                                                                                                                                                                       Il green procurement
   coetichettatura sono ritenuti conformi alle
 a ridotto impatto ambientale e sistemi
 cifiche tecniche definite nel capitolato d'oneri.                                  e Audit) o la norma ISO 14001, possono servire
 chettatura ecologica dei prodotti che                                              come mezzo di prova (non esclusivo) per la suddetta
  68 D.Lgs. 163/2006
 o dell’intero ciclo di vita ed evitano
                                                                                                                                                                                                                                           AGGIUDICARE
                                                                                    capacità tecnica.
      Obiettivi
 E LE
  impatti da una fase all’altra;                                                      SELEZIONARE
                                                                                    Art. 44 D.Lgs. 163/2006

                                                                                                                                                                                                                                           LA GARA
CHE TECNICHE di
 ei costi sostenuti lungo l'intero ciclo
    Strumenti
 l prodotto/servizio, dal prezzo
                                                                                      I CANDIDATI
                                                                                                                                                                                                                                    VANTAGGI ECONOMICI:
 anutenzione ai costi di gestione SISTEMI
                                  e                                                            DI GESTIONE AMBIENTALE:
       Incentivi                                                                                AGGIUDICARE                                                                                                                         Tra i criteri di valutazione dell'offerta
 criteri ecologici delle eco-                    In casi appropriati di appalti di lavori e di servizi,
                                                                  LA GARA                                                                                                                                                           economicamente più vantaggiosa è possibile fare
 ti)nazionali (ad esempio il                     è possibile richiedere l’indicazione delle misure di                                                                                                                               riferimento alle caratteristiche ambientali che
    Conclusioni                                          VANTAGGI ECONOMICI:
 atura prevista dal Reg. CE                      gestione ambientale che l'operatore economico
 NIRE L'OGGETTO
 bel Europeo).
                                                         Tra i criteri di valutazione dell'offerta
                                                 dovrà applicare durantevantaggiosa è possibilecontratto.
                                                         economicamente più l'esecuzione del fare
                                                                                                                                                                                                                                    consentano di determinare il miglior rapporto
                                                                                                                                                                                                                                    qualità/prezzo.
L'APPALTO
 e i prodotti o i servizi muniti                 I sistemi di gestione ambientale, come l’EMAS (Reg.
                                                         riferimento alle caratteristiche ambientali che
                                                          PROCESSI DI PRODUZIONE
                                                 Ce 761/2001 - Sistema Comunitario dirapporto
                                                         consentano di determinare il miglior Ecogestione                                                                                                                           Art. 83 D.Lgs. 163/2006
ono ritenuti conformi alle
RDE:nel capitolato d'oneri.
 inite
                                                         qualità/prezzo.
                                                          ECO-COMPATIBILI:
                                                 e Audit) o la norma ISO 14001, possono servire
 OCESSI DI PRODUZIONE                                    Art. 83 D.Lgs. 163/2006
 tolo "sostenibile" facilità gli offerenti       come mezzo di prova (nonpubblici diper la suddettaservizi,
                                                          Nel caso di appalti esclusivo) forniture o di
 O-COMPATIBILI:
06
   ciò che si richiede e trasmette il            capacità tecnica.
                                                          le caratteristiche richieste di un prodotto o di un
  caso di appalti pubblici di forniture o di servizi,
e prestazioni ambientali avrannodi Art. 44servizio163/2006riguardare i processi e i metodi di
                                                un         D.Lgs. possono
 aratteristiche richieste di un prodotto o       un
                                                                                                                                                                                                                                           ESECUZIONE




                                                                                                                                                                                                                                                                                            Stampato su carta riciclata al 100%, sbiancata senza cloro
   nell’esecuzione del contratto.
  izio possono riguardare i processi e i metodi di        produzione. Ad esempio alimenti biologici, legname
                                                                  ESECUZIONE
                                                                                                                                                                                                                                           DELL’APPALTO

                                                                                                                                                                       Stampato su carta riciclata al 100%, sbiancata senza cloro
 duzione. Ad esempio alimenti biologici, legname
                                               Locandina_48X68_OK 31-05-2007 17:25 gestite1in modo sostenibile
                                                          proveniente da foreste Pagina
 veniente daPagina 1gestite in modo sostenibile
 2007 17:25 foreste
 ERDI:                                                            DELL’APPALTO
 ettricità prodotta da fonte rinnovabile.                 o elettricità prodotta da fonte rinnovabile.
                                                         ECO-MODALITÀ:                                                                                                                                                              ECO-MODALITÀ:
  udicazione all’offerta economica-
 VIII D.Lgs. 163/2006                                     All VIII D.Lgs. 163/2006
                                                         È possibile prevedere clausole contrattuali che



         APPALTI APPALTI
  ggiosa è possibile definire varianti
   grado di rispetto dell’ambiente.
                                                                                      AGGIUDICARE
                                                         rispondano a obiettivi ambientali quali, per esempio:
                                                                                                                                                                                                                                    È possibile prevedere clausole contrattuali che
                                                                                                                                                                                                                                    rispondano a obiettivi ambientali quali, per esempio:
se contiene i requisiti minimi richiesti                                              LA GARA
                                                         • la consegna e l’imballaggio di merci all’ingrosso
                                                            e in contenitori riutilizzabili;                                                                                                                                        • la consegna e l’imballaggio di merci all’ingrosso


           VERDI                 VERDI
      www.fire-italia.org
 ono un più alto grado di protezione                     • il recupero o il riutilizzo dei materiali o degli                                                                                                                          e in contenitori riutilizzabili;
                                                 VANTAGGI ECONOMICI:                    imballaggi usati.
                                                                      Tra i criteri di valutazione dell'offerta                                                                                                                     • il recupero o il riutilizzo dei materiali o degli
  63/2006                                                             economicamente In collaborazione con: è possibile fare
                                                                                       più vantaggiosa                                                                                                                                imballaggi usati.
     integrare gli aspetti ambientali
e integrare gli aspetti ambientali gli aspetti ambientali
                   come integrare                                     riferimento alle caratteristiche ambientali che
 gli appalti degli enti pubblici
                      negli appalti degli enti pubblici
                                                In collaborazione con:consentano di determinare il miglior rapporto
                                                                      qualità/prezzo.
 ormazioni:
 ologici/index
               LA               Art. 83e D.Lgs. 163/2006
ODUZIONE NORMATIVA DI RIFERIMENTO al Protocollo Appalti Pubblici Ecologici
                                         gli enti aderenti
ropea                                                      LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO                                                                                                                                                                                                      31
LI:
  lici relativi a lavori, servizi e
 eu/environment/gpp/index_en.htm
  06, n. 163 che ha recepito le
                                      Il D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 richiede (art. 180) "al fine
                                      di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione
                                                                                                       Il Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi
                                                                                                       nel settore della Pubblica Amministrazione, richiesto dalla
Come finanziare i progetti

Obiettivi
                      Gli interventi sull’efficienza energetica si ripagano grazie al risparmio
                      che consentono di ottenere.
Strumenti
                      I tempi di ritorno attualizzati sono spesso compresi fra i 2 e i 5 anni, ma
Incentivi             possono essere anche inferiori. Anche gli altri indicatori finanziari sono
Conclusioni
                      spesso molto interessanti (tassi interni di rendimento del 15-25% non
                      sono rari).
                      Sono disponibili diversi incentivi per finanziare interventi nel campo
                      dell’efficienza e delle fonti rinnovabili, quali:
                                le detrazioni fiscali (55% civile, 20% industria);
                                il conto energia per gli impianti fotovoltaici;
                                i certificati verdi e bianchi (produzione fonti rinnovabili e
                                efficienza energetica nei settori civile e industriale);
                                i fondi di garanzia, i programmi per o sviluppo industriale
www.fire-italia.org
                                (Industria 2015, fondi strutturali, programmi europei, fondi
                                regionali), i bandi del Ministero dell’Ambiente, etc.
                      In alcuni casi è inoltre possibile usufruire del finanziamento tramite terzi
                      e del project financing, realizzando progetti con percentuale di equity
                      bassa o nulla.
                                                                                                 32
ESCO e FTT

Obiettivi
                                                         Risparmio in bolletta
Strumenti
                                                           (400-800 €/tep)
Incentivi
                      1 tep corrisponde a circa:
                          980 kg di gasolio,
Conclusioni
                          1.200 m3 di gas naturale
                          4.500 kWh elettrici
                                                                  Cliente
                                                                                     Prestazioni
                                                                                      garantite


                      Aziende fornitrici di                                      Risparmi
                                                                     ESCO                          Banche
                      macchine e servizi                                         condivisi


                                                                                    Lo schema è
                             Una ESCO deve offrire (D.Lgs. 115/08):          interessante e funziona,
www.fire-italia.org
                                                                             ma ha limiti per le ESCO-
                                   • la garanzia dei risultati;             PMI e la scarsa conoscenza
                                                                            da parte delle banche degli
                                   • il finanziamento tramite terzi;            interventi sugli usi
                                                                                       finali.
                                   • servizi energetici integrati.
                                                                                                            33
ESCO e FTT

Obiettivi

Strumenti             Prestazioni garantite                        Risparmi condivisi

Incentivi             Le prestazioni sono collegate al             Le prestazioni sono collegate al costo
                      risparmio energetico.                        dell’energia.
Conclusioni

                      Il rischio finanziario ricade sull’utente.   Il rischio finanziario ricade sulla ESCO.

                      L’utente si ritrova un debito in bilancio,   L’utente in genere ha un costo
                      salvo il caso del leasing.                   operativo fuori bilancio.

                      L’utente deve essere finanziariamente
                                                                   L’utente deve essere “solido”.
                      affidabile.

                      Per la ESCO non esistono problemi di         La ESCO rischia di trovarsi con una
                      accesso al credito.                          leva finanziaria eccessiva.
www.fire-italia.org

                      La ESCO può non avere interesse a            L’utente non anticipa denaro, ma paga
                      perseguire il massimo risparmio.             di più la ESCO a parità di intervento.



                                                                                                               34
Finanza e mercato: le ESCO

Obiettivi
                      Alcune indicazioni utili per far ricorso al modello delle ESCO:
                             una diagnosi energetica preliminare è molto utile per
Strumenti
                             definire le regole della gara e per ottenere i massimi
Incentivi                    risultati;
Conclusioni                  l’energy manager può svolgere il ruolo di controparte e
                             verificare che le clausole contrattuali relative alle
                             prestazioni ed alla manutenzione siano rispettate;
                             occorre definire delle formule di remunerazione del
                             servizio che consentano alla ESCO di investire e di
                             rientrare degli investimenti;
                             risparmi energetici difficili da misurare rendono poco
                             praticabile la strada dei contratti a garanzia dei risultati;
                             le ESCO possono essere un tramite efficace con le
www.fire-italia.org
                             banche.
                          Sebbene le ESCO esistano dagli anni ’70, ci vorrà ancora
                          tempo prima che il modello si diffonda. La norma Uni Cei
                          11352 potrà favorire la trasformazione.
Incentivi

Obiettivi
                      Le opzioni disponibili
Strumenti
                      Nel corso degli anni si è fatto ricorso a:
Incentivi                      incentivi in conto capitale (e.g. finanziamenti MATTM, RdS);
Conclusioni                    incentivi in conto energia e feed-in (e.g. CIP6, conto energia
                               fotovoltaico, tariffa onnicomprensiva);
                               meccanismi di cap and trade (e.g. certificati bianchi e verdi,
                               emission trading);
                               fondi di garanzia e prestiti a tassi agevolati o conto interesse
                               (e.g. fondo Kyoto);
                               agevolazioni fiscali (e.g. 55% Irpef, accisa del gas per
                               cogenerazione, Tremonti ter);
                               carbon tax.
www.fire-italia.org
                            Ogni forma di incentivo ha i suoi pro e contro. L’ideale è
                            sfruttarli sinergicamente mantenendoli in vigore per qualche
                            anno.
                            Non bisogna scordare le misure di accompagnamento (e.g.
                            informazione, struttura di gestione, monitoraggio)!
Incentivi
                                                    EFFICIENZA ENERGETICA: ELEMENTI DELLA STRATEGIA COMPLESSIVA
Obiettivi                                           FONDI STRUTTURALI ENERGIA                                                  STANDARD MINIMI OBBLIGATORI
                                                    (impegno complessivo 1.600 ML!)                                             CERTIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI
Strumenti             INCENTIVI OFFERTA - RICERCA
                                                    Iniziative imprenditoriali nei settori dell’efficienza                      DIRETTIVA 2002/91/CE (d.lgs. 29-12-2006 n.311)
                                                    energetica e delle fonti rinnovabili;
Incentivi                                                                                                                       Attivazione della certificazione energetica degli
                                                                                                                                edifici;
                                                    INDUSTRIA 2015
                                                                                                                                Incremento degli standard minimi di efficienza per
Conclusioni                                         (impegno complessivo 200 ML!)
                                                                                                                                gli edifici (involucro + impianti)
                                                    Promozione iniziative industriali su
                                                    efficienza energetica e fonti rinnovabili                                         ECODESIGN PRODOTTI
                                                    RICERCA DI SISTEMA                                                                DIRETTIVA 32/2005/CE (d.lgs. 6-11-2007, n.
                                                                                                                                      201)
                                                    (210 ML! enti ricerca+ 54 ML! bando ricerca
                                                    industrale)                                                 ACTION PLAN           Definizione di standard minimi e certificazioni
                                                                                                                   ITALIA             più rigorose degli apparecchi e prodotti per
                                                    Ricerca di base, ricerca industriale, sviluppo                                    gli usi finali dell’energia;
                                                    sperimentale su reti, nucleare, CCS, fonti
                                                                                                              OBIETTIVO 2016:
                                                    rinnovabili, efficienza energetica                       riduzione consumi
                                                                                                                 10,86 MTEP           COGENERAZIONE ALTO
                                                                                                                                      RENDIMENTO
                                                                                                                                      DIRETTIVA 2004/8/CE (d.lgs. 8-2-2007 n.
                                                    DETRAZIONI FISCALI                                                                20)
                                                    (FINANZIARIA)
                      INCENTIVI DOMANDA




                                                                                                                                      Definizione di cogenerazione ad alto
                                                    Detrazioni fiscali al 55% per interventi di                                       rendimento;
                                                    riqualificazione energetica edifici, inverter,
www.fire-italia.org                                 motori elettrici e frigoriferi ad alta efficienza.                                Introduzione di procedure semplificate per la
                                                                                                                                      cogenerazione ad alto rendimento;
                                                    CERTIFICATI BIANCHI
                                                    CERTIFICATI VERDI
                                                                                                                       SERVIZI ENERGETICI
                                                    TARIFFA ONNICOMPRENSIVA                                            DIRETTIVA 2006/32/CE (d.lgs. 30-5-2008 n.115)
                                                    CONTO ENERGIA                                                      Definizione dei servizi energetici e degli operatori (ESCO);
                                                    Strumenti di incentivazioni al funzionamento                       Efficienza energetica negli edifici pubblici;

                                                                                                                                              Fonte delle figura: MSE.
Imparare dagli errori del passato

Obiettivi
                      Un po’ di aspetti su cui meditare:
                              la campagna sul solare termico degli anni Ottanta “Acqua calda
Strumenti
                              dal Sole” (monitoraggio);
Incentivi                     il meccanismo del CIP 6/92 (gestione);
Conclusioni                   gli incentivi per l’industria (sottodimensionamento);
                              il meccanismo dei titoli di efficienza energetica (gestione,
                              bancabilità);
                              l’eccessivo ricorso a decreti attuativi, come per la Legge 10/91
                              o il D.Lgs. 192/05 e l’assenza di controlli (gestione e
                              incompetenza del legislatore primario);
                              il ricorso a emendamenti spot in luogo di provvedimenti
                              organici, di cui la legge 99/2009 e la legge 239/04 sono chiari
                              esempi (incompetenza delle lobby di turno e superficialità del
                              legislatore primario);
www.fire-italia.org
                              la preferenza per il “ricominciamo” in luogo del “proseguiamo
                              migliorando” (incertezza);
                              i lasciti del Rinascimento e del relativo sistema dei Comuni
                              (individualismo VS organizzazione).
                                                                                             38
Priorità e strumento “0”

Obiettivi             Le priorità per un utilizzo efficace degli strumenti citati sono:
Strumenti                      la stabilità e la certezza delle regole, ossia la scelta di alcuni
                               strumenti seguita negli anni dalla ricerca del loro miglioramento;
Incentivi
                               la gestione dei meccanismi, basata sul monitoraggio dei risultati
Conclusioni
                               e del mercato;
                               il mantenimento del sistema di finanziamento basato sui
                               consumi (A3), che assicura continuità e premia chi sa
                               risparmiare;
                               l’informazione dei cittadini e dei decisori e la comprensione del
                               fatto che non esistono soluzioni prive di difetti;
                               la formazione degli operatori e degli installatori;
                               investire nelle misure di accompagnamento e nelle persone (e.g.
                               più impianti, più autorizzazioni, più personale negli enti preposti).
www.fire-italia.org



                                Prima di tutto è opportuno promuovere
                                l’efficienza negli usi finali – risparmio energetico e
                                razionalizzazione dei consumi – e l’integrazione
                                fra rinnovabili e consumi.
Che fine hanno fatto i talenti?

Obiettivi

Strumenti

Incentivi

Conclusioni




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                                                      Fonte delle figura: www.gioba.it.


                      Dopo trent’anni di occasioni sprecate occorre puntare a
                      una cultura dell’etica, del fare e del saper dire.
www.fire-italia.org

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Efficienza energetica: storia e strumenti

  • 1. www.fire-italia.org Efficienza energetica fra passato, presente e futuro Dario Di Santo, FIRE Convegno Loccioni: Nuovo conto energia, le opportunità per il 2011 3 dicembre 2010, Angeli di Rosora (AN)
  • 2. Cos’è la FIRE La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è un’associazione tecnico-scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore. Oltre alle attività rivolte ai circa 500 soci, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire le nomine e promuovere il ruolo degli energy manager nominati ai sensi della Legge 10/91. La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche. www.fire-italia.org www.fire-italia.org www.secem.eu Rivista Gestione Energia
  • 3. Una sfida non solo energetica Obiettivi L’energia è sempre stata associata allo sviluppo... Strumenti Incentivi Conclusioni Fonte delle figure sopra e a fianco: Unesco. … e le fonti utilizzate dall’uomo sono sempre state scelte in funzione della comodità d’uso e dell’efficacia bellica, trascurando spesso la rinnovabilità. Con gli idrocarburi si sono raggiunti prima impensabili, ma... L’era degli idrocarburi di massa: anno più, anno meno www.fire-italia.org ? 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000
  • 4. La storia ci insegna... il problema è imparare... Obiettivi In passato in molti hanno sottovalutato il problema energetico, talvolta lasciando ampi spazi agli storici per ragionare sugli usi delle fonti Strumenti disponibili... Incentivi Conclusioni www.fire-italia.org L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili non possono essere solo slogan. L’energia, il motore del nostro futuro, ne ha bisogno. 4
  • 5. Efficienza l’altroieri Obiettivi Cosa accadde nel mezzo del boom? Strumenti Fra il 1973 e i primi anni ’80 la crisi petrolifera “lanciò” attori come gli Incentivi energy manager e le ESCo e costrinse ad alcune rinunce. Conclusioni In Italia vennero emanate la legge 373/1976 e la legge 308/1982, che per prima introdusse anche l’obbligo di nomina degli energy manager. Ciononostante non si riuscirono a varare né il programma www.fire-italia.org nucleare, che anzi naufragò dopo Chernobyl, visto che le centrali che entrarono in funzione erano progetti precedenti alla nazionalizzazione del comparto elettrico, né politiche serie sull’efficienza e le fonti rinnovabili.
  • 6. Efficienza ieri Obiettivi E negli anni ’90? Strumenti A livello legislativo il quadro viene definito dalle leggi 9/1991 e 10/1991, Incentivi due pietre miliari per la generazione distribuita e l’efficienza, purtroppo Conclusioni non applicate come previsto. A livello di forniture si operava in condizioni di monopolio. Alle aziende bastava fare l’ottimizzazione dei contratti (scegliendo potenza e capacità), che spesso non si prendeva in considerazione visto il prezzo del petrolio. www.fire-italia.org L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili interessavano i grandi soggetti e alcuni entusiasti. Gli energy manager ritornano in campo con la legge 10/91, ma non decollano.
  • 7. Efficienza oggi Obiettivi La liberalizzazione dei mercati ha stravolto il settore. Non è chiaro se abbia portato a reali benefici economici per le imprese, ma di sicuro ha Strumenti comportato una complicazione delle attività degli uffici acquisti e spesso Incentivi degli energy manager. Conclusioni In compenso ha preso piede la misura, almeno nel settore elettrico, e questo ha generato un aumento di interesse nei confronti dell’efficienza e delle rinnovabili. Dalla misura alla building automation, alla domotica e alle smart grid il passo è breve, accompagnato dall’ICT. Le politiche europee, le etichette e il prezzo del petrolio, in salita dal 2005 al picco della crisi del 2008, hanno stimolato un livello di attenzione nuovo e l’avvio di un promettente mercato. La crisi economico-finanziaria ha frenato il settore, senza deprimerlo, mentre gli energy manager e le ESCo sono www.fire-italia.org tornati in auge.
  • 8. Efficienza domani Consumi finali lordi di energia e obiettivi per le energie rinnovabili Obiettivi Il PNA FER 2010: obiettivi al 2020 (consumi finali). 2005 2008 2020 Consumi Consumi Consumi Strumenti Consumi da FER finali lordi FER / Consumi Consumi da FER finali lordi FER / Consumi Consumi da FER finali lordi FER / Consumi (CFL) (CFL) (CFL) [Mtep] [Mtep] [%] [Mtep] [Mtep] [%] [Mtep] [Mtep] [%] Incentivi Elettricità 4,846 29,749 16,29% 5,040 30,399 16,58% 9,112 31,448 28,97% Calore 1,916 68,501 2,80% 3,238 58,534 5,53% 9,520 60,135 15,83% Conclusioni Trasporti 0,179 42,976 0,42% 0,723 42,619 1,70% 2,530 39,630 6,38% Trasferimenti da altri Stati - - - - - - 1,144 - - Totale 6,941 141,226 4,91% 9,001 131,553 6,84% 22,306 131,214 17,00% Trasporti ai fini dell'ob.10% 0,338 39,000 0,87% 0,918 37,670 2,44% 3,419 33,975 10,06% Potenziale di risparmio con azioni di efficienza energetica Energia finale risparmiata, valore integrale 2010-2020 (MTEP) Il Piano del Governo sull’efficienza energetica 9,6% dei Risparmio potenziale di energia con consumi finali misure di incentivo aggiuntive 2,0 10,8 2016 36 Mt CO2 usi termici rispetto a quelle vigenti = 51,2 Mtep 1,8 2,0 usi elettrici Risparmio di CO2 = 231,5 Mt 2,1 0,8 41 Mt CO2 11 giugno 2010 1,4 1,0 8,0 75% usi termici 26 Mt CO2 4,9 0,7 MTEP 3,8 25% usi 2,8 elettr ici www.fire-italia.org 25 Mt CO2 1,1 24 Mt CO2 Residenziale Ter ziario Industria Tr asporti T O TALE 12 Mt CO2 1 12 52 Mt CO2 12 Mt CO2 8,9 8,8 5,3 4,9 3,5 Mt CO2 5,1 2,8 2,7 0,7 Trasporti Illuminazione Edilizia residenz. Elettrodomestici Pompe di calore Caldaie a cond.ne Cogenerazione Motori e inverter UPS 8
  • 9. Efficienza domani Obiettivi Sarà, tra l’altro, una questione di lampade... Strumenti Incentivi Conclusioni Per raggiungere gli obiettivi non www.fire-italia.org abbiamo bisogno di geni, ma di maghi sì...
  • 10. Efficienza domani Obiettivi Il primo cardine è culturale: le scelte di politica energetica vanno prese con un occhio al medio lungo periodo e devono essere “multipartisan” Strumenti nei fondamentali. Incentivi Conclusioni Ciò significa che il tema va affrontato con maggiore consapevolezza e serietà, prendendo alcune decisioni fondamentali sugli strumenti successivi con un orizzonte di almeno 5-10 anni. Ciò consentirebbe di avere un quadro di regole stabile e favorirebbe l’iniziativa imprenditoriale su tutta la filiera. Se l’argomento sarà affrontato a colpi di emendamenti e di ripensamenti come avvenuto negli ultimi anni, correndo dietro ad interessi individuali, c’è il rischio che nel futuro il Paese finisca in serie B. www.fire-italia.org I maghi (e le maghe) a questo servono, visto che i cambiamenti culturali sono i più difficili.
  • 11. Il quadro di riferimento europeo Obiettivi EN 15900 Strumenti Servizi per efficienza Incentivi energetica Conclusioni EN 16001 EMEE Direttiva Europea Sistemi Esperti 2006/32/CE gestione energia gestione energia www.fire-italia.org PT BMI Metodologie di In fase di Benchmarking elaborazione 11
  • 12. I sistemi di gestione Obiettivi Strumenti Incentivi Sistema di Sistema di Gestione Gestione Conclusioni dell’Energia Qualità EN 16001 ISO 9001 Sistema di Gestione Ambientale www.fire-italia.org ISO 14001 10
  • 13. La norma EN 16001 Obiettivi La EN 16001 ha come obiettivo la definizione dei requisiti di un sistema di gestione energetica (SGE). Strumenti Il rispetto di tali standard dimostra un impegno concreto volto alla Incentivi razionalizzazione ed alla gestione “intelligente” delle risorse Conclusioni energetiche. www.fire-italia.org 13
  • 14. La norma EN 16001 Obiettivi Il criterio alla base della EN 16001 è quello di ogni sistema di gestione: pianificare e agire sulla base degli obiettivi individuati. Strumenti Al fine di affrontare i problemi energetici si devono analizzare e valutare Incentivi le principali criticità e i punti deboli, per poi definire scelte operative per Conclusioni la loro eliminazione. Dopo aver implementato le misure individuate, viene valutata l’efficienza di questi provvedimenti e vengono analizzati eventuali nuovi punti deboli. Sulla base di questa fase di controllo ricomincia il ciclo di pianificazione definendo nuovi obiettivi. www.fire-italia.org Gli elementi costitutivi del SGE sono illustrati nella piramide a fianco. 14
  • 15. La norma EN 16001 Obiettivi Nel punto 3.4 si delinea la figura del responsabile del sistema di gestione energetica, con competenze e caratteristiche proprie Strumenti dell’energy manager. Incentivi Il responsabile predispone il SGE, aggiorna le procedure e ne verifica Conclusioni l’applicazione, propone il piano degli interventi e ne verifica l’attuazione. Lo schema corretto prevede che il responsabile del SGE collabori con i responsabili degli altri settori produttivi, in modo da coinvolgerli nell’azione, agevolando l’opera di individuazione e risoluzione delle inefficienze. La comunicazione interna è un altro punto fondamentale, per assicurare che tutti gli operatori siano parte attiva del sistema energetico. Viene inoltre rilevata l’importanza della formazione e delle competenze tecniche che devono avere gli operatori in base alle necessità del caso, www.fire-italia.org affinché le persone che lavorano all’interno dell’organizzazione siano consapevoli dei propri ruoli, delle proprie responsabilità, dell’importanza del controllo dell’energia e delle conseguenze che si potrebbero avere qualora non si operi in ottemperanza al sistema energetico. 15
  • 16. La norma EN 16001 Obiettivi Un sistema di gestione energia rappresenta un’importante opportunità per chi intende affrontare con successo gli aspetti energetici all’interno Strumenti della propria realtà, che permette di: Incentivi avere un approccio sistemico nella definizione di obiettivi Conclusioni energetici e nell’individuazione degli strumenti adatti al loro raggiungimento; identificare le opportunità di miglioramento; assicurare il rispetto di tutti i requisiti cogenti; ridurre i costi legati ai consumi energetici. L’approccio volontario alla norma permette inoltre di lasciare libere le organizzazioni di poter fissare quali e quanti obiettivi cercare di www.fire-italia.org raggiungere e le relative tempistiche di attuazione. 16
  • 17. Il quadro in Italia Obiettivi Società di Servizi Strumenti di Efficienza Energetica: ESCO Incentivi UNI CEI 11352 Conclusioni EGE Sistemi di Esperti in Gestione Gestione dell’Energia D.Lgs. 115/08 dell’Energia UNI CEI EN 16001 UNI CEI 11339 www.fire-italia.org Audit energetici In fase di elaborazione 17
  • 18. L’energy manager oggi Obiettivi Strumenti Responsabile legge 10/91 Incentivi Conclusioni Responsabile EN 16001 www.fire-italia.org Esperto Esperto in energetico nelle Gestione ESCO dell’Energia
  • 19. Chi rilascia la certificazione per gli EGE e le ESCO? Obiettivi La certificazione può essere rilasciata da qualunque struttura ottenga l’accreditamento presso Accredia (ex-Sincert) secondo la norma ISO Strumenti 17024, rispettando i requisiti indicati nelle norme UNI-CEI 11339 e UNI- Incentivi CEI 11352. Conclusioni La FIRE ha attivato una struttura per il riconoscimento della certificazione EGE: il Secem. www.secem.eu La prima sessione di esame si è tenuta nel gennaio del 2010, con la certificazione dei primi 10 soggetti. www.fire-italia.org Prossima sessione esami il 27-28 gennaio 2011 19
  • 20. Il quadro riassuntivo Obiettivi Strumenti Incentivi Conclusioni UNI CEI 11339 ISO 14001 EN 16001 EGE Diagnosi SGE Energetiche EN 15900 SEE Benchmarking ISO 9001 UNI CEI 11352 ESCo www.fire-italia.org 20
  • 21. La LCCA Obiettivi La LCCA è uno strumento economico che permette di valutare tutti i costi relativi ad un determinato progetto, dalla “culla” alla “tomba”. Strumenti Prende infatti in considerazione i costi iniziali (investimenti, acquisizioni, Incentivi installazioni), i costi futuri (manutenzione, sostituzioni, spese energetiche, oneri finanziari), fino ad arrivare ai costi di smaltimento o di Conclusioni recupero. Questo permette al decisore di compiere scelte più oculate, in particolare: scegliere tra più alternative, applicabili sullo stesso sistema, quella economicamente più vantaggiosa (ad esempio selezionare, per un dato edificio, il sistema di riscaldamento o per un processo industriale un componente più efficiente); accettare o rifiutare un determinato progetto (ad esempio www.fire-italia.org decidere se installare o meno un cogeneratore o un pannello solare); specificare il valore ottimale di un progetto che generi il maggior ritorno economico (ad esempio selezionare il valore ottimale di spessore per un isolante termico). 21
  • 22. La LCCA Obiettivi Esempio di conti FIRE sui motori elettrici. Strumenti Incentivi Conclusioni www.fire-italia.org 22
  • 23. La LCCA Obiettivi Esempio di conti FIRE sui motori elettrici. Strumenti Incentivi Conclusioni www.fire-italia.org 23
  • 24. La LCCA Obiettivi Esempio di conti FIRE sui motori elettrici. Strumenti Incentivi Conclusioni www.fire-italia.org 24
  • 25. La LCCA Obiettivi La FIRE ha collaborato alla definizione di alcune schede disponibili !"#$%$&'(()& gratuitamente: Strumenti Incentivi !*+&,-./&0001$+$..2/.$"3/+/4-$1$3$51-. ,/3/&,"52-"56-+-&78&,"#$%$&'(()9& :/./2-&$+$..2-"- Conclusioni -3;$2.$2&,*&</:<$&$&;$3.-+5./2- Industria ,-,.$:-&5%&52-5&"/:<2$,,5 .25,=/2:5./2- -++*:-35>-/3$&<*66+-"5 Terziario ,$:5=/2-&5&+$% +5;5.2-"-&?&+5;5,./;-4+-$ =2-4/2-=$2-&?&"/34$+5./2- Domestico <533$++-&,/+52-&.$2:-"- www.fire-italia.org %-,</,-.-;-&53.-&,.53%@6A 25
  • 26. La gestione dei contratti Obiettivi La gestione dei contratti risulta fondamentale per vari motivi: Strumenti consente di garantire il raggiungimento dei requisiti prestazionali fissati nei contratti; Incentivi permette di accorgersi e recuperare errori di fatturazione; Conclusioni contrasta il fenomeno degli appalti sottocosto; aiuta a migliorare i requisiti del capitolato tecnico per la gara successiva. Nel D.Lgs. 163/2006, il codice degli appalti, è previsto che sia il responsabile del procedimento ad occuparsene. L’esperienza raccolta da FIRE sul territorio nazionale, su soggetti pubblici e privati, dimostra che il soggetto aggiudicatario dell’appalto ha sempre un tornaconto positivo dall’applicazione di controlli adeguati. www.fire-italia.org Pertanto è opportuno investirci del tempo, tanto più che il livello medio dei capitolati è migliorato, un po’ per imitazione di gare ben fatte, un po’ per il ruolo della Consip, un po’ per le iniziative comunitarie. 26
  • 27. La gestione dei contratti Obiettivi Alcuni elementi da tenere sotto controllo: Strumenti le fatture (forniture di elettricità, gas, combustibili e servizi energetici); Incentivi i consumi e i livelli del servizio (è preferibile avere comunque Conclusioni anche i primi); gli interventi di manutenzione; lo stato degli impianti e la compilazione del libretto di centrale (impianti termici); lo stato dei sistemi di controllo e gestione; il funzionamento dei call center e dei numeri verdi forniti a supporto del servizio; www.fire-italia.org il rispetto dei vincoli tecnici indicati nel capitolato di appalto; il comportamento dei propri dipendenti. 27
  • 28. Il green procurement Obiettivi Il Green Procurement o acquisti verdi (green public procurement o GPP nel caso delle amministrazioni pubbliche) è lo strumento che serve a Strumenti orientare gli acquisti verso criteri ambientali. Incentivi Si tratta di uno degli strumenti principali che aziende ed enti hanno a Conclusioni disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile mirate a ridurre gli impatti ambientali dei processi di consumo e produzione. Gli acquisti verdi favoriscono la diffusione di prodotti ecocompatibili e si possono allargare a vari servizi e forniture. Adottare il GP vuol dire anche sostenere la domanda e l’offerta ecologica; il GPP incide principalmente sulla domanda pubblica, che rappresenta il 14% del PIL nei Paesi dell’Unione europea. In Italia il D.Lgs. 135/2008 ha fissato l’obiettivo del 30% di penetrazione degli acquisti verdi entro il 2009 per una serie di soggetti, tra cui www.fire-italia.org province e comuni oltre i 15.000 abitanti. 28
  • 29. • promuovere la diffusione di tecnologie ecologica- in particolare all’art. 2 (Principi): "Il principio di economicità le capacità e le competenze tecniche in materia di concerto c può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente mente compatibili, tecniche di bio-edilizia, sistemi prevenzione della produzione di rifiuti". All’art. 196, comma come defi consentito dalle norme vigenti e dal presente Codice, ai 1, lettera produzione a ridotto impatto ambientale e sistemi di p) stabilisce che "gli Enti pubblici e le società a che le amm criteri, previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché prevalente capitale etichettatura ecologica dei prodotti che pubblici di pubblico, anche di gestione dei servizi, appalti per alla tutela della salute e dell'ambiente e alla promozione coprano il proprio fabbisogno annuale didi vita ed e beni, tengono conto dell’intero ciclo manufatti evitano dello sviluppo sostenibile". Il green procurement con una quota di prodotti ottenuti dafase all’altra; di spostare gli impatti da una materiale riciclato non inferiore al 30 per cento del fabbisogno medesimo". • tenere conto dei costi sostenuti lungo l'intero ciclo di utilizzo del prodotto/servizio, dal prezzo di Obiettivi acquisto e manutenzione ai costi di gestione e smaltimento. Strumenti FORMALIZZARE DEFINIRE LE S UNA STRATEGIA SPECIFICHE TECNICHE I Incentivi DEFINIRE L'OGGETTO OBIETTIVI DI UNA STRATEGIA ECO-ETICHETTE: SISTEM DI APPALTI PUBBLICI ECOLOGICI: DELL'APPALTO PROCE In casi ap È possibile utilizzare i criteri ecologici delle eco- Conclusioni TITOLO VERDE: ECO-C • favorire la razionalizzazione della spesa pubblica; etichette europee (multi)nazionali (ad esempio il è possibil Sistema di ecoetichettatura prevista dalgli offerenti La scelta di un titolo "sostenibile" facilità Reg. CE gestione Nel caso • limitare, sostituire o eliminare progressivamente 1980/2000 detto Ecolabel Europeo). e trasmette il nell’individuare ciò che si richiede dovrà app le caratte l’acquisto di prodotti a significativo impatto messaggio che le prestazioni ambientali avranno un Iservizio p sistemi d ambientale; È possibile precisare che i prodotti o i servizi muniti peso importante nell’esecuzione del contratto. produzion Ce 761/2 di ecoetichettatura sono ritenuti conformi alle • preferire prodotti a più lunga durata, facilmente provenie e Audit) specifiche tecniche definite nel capitolato d'oneri. VARIANTI VERDI: smontabili e riparabili, ad alta efficienza energetica, o elettric come me ottenuti con materiali riciclati/riciclabili, e che Art. Nel D.Lgs. 163/2006 68 caso di aggiudicazione all’offerta economica- capacitàD All VIII minimizzano la produzione di rifiuti; mente più vantaggiosa è possibile definire varianti Art. 44 D • promuovere la diffusione di tecnologie ecologica- con un diverso grado di rispetto dell’ambiente. mente compatibili, tecniche di bio-edilizia, sistemi La variante di base contiene i requisiti minimi richiesti e le altre richiedono un più alto grado di protezione di produzione a ridotto impatto ambientale e sistemi dell’ambiente. pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti che Art. 76 D.Lgs. 163/2006 tengono conto dell’intero ciclo di vita ed evitano di spostare gli impatti da una fase all’altra; A www.fire-italia.org • tenere conto dei costi sostenuti lungo l'intero ciclo L di utilizzo del prodotto/servizio, dal prezzo di Per maggiori informazioni: VANTA acquisto e manutenzione ai costi di gestione e Commissione Europea Tra i c smaltimento. http://ec.europa.eu/environment/gpp/index_en.htm economi Provincia di Torino riferimen http://www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/acquisti_ecologi DEFINIRE L'OGGETTO consenta qualità/pr DELL'APPALTO 29 Art. 83 D
  • 30. , entro i limiti in cui sia espressamente prevenzione della produzione di impatto ambientale e sistemi di produzione a ridotto rifiuti". All’art. 196, comma come definire gli obiettivi e i criteri minimi ambientali e vigenti e dal presente Codice, ai 1, lettera p) stabilisce che "gli Enti pubblici e le prodotti che pubblici di etichettatura ecologica dei società a che le amministrazioni pubbliche devono inserire nei propri do, ispirati a esigenze sociali, nonché prevalente capitale pubblico, anche ciclo di vita ed evitano tengono conto dell’intero di gestione dei servizi, appalti per una serie di categorie di prodotti e servizi. e dell'ambiente e alla promozione coprano il proprio fabbisogno annuale di manufatti e beni, di spostare gli impatti da una fase all’altra; AG bile". con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato non• tenere al 30 per cento del fabbisogno medesimo".ciclo inferiore conto dei costi sostenuti lungo l'intero LA di utilizzo del prodotto/servizio, dal prezzo di Il green procurement VANTAGG acquisto e manutenzione ai costi di gestione e Tra i crite smaltimento. ALIZZARE Obiettivi DEFINIRE LE SELEZIONARE economicam riferimento TRATEGIA SPECIFICHE TECNICHE I CANDIDATI Strumenti DEFINIRE L'OGGETTO SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE: consentano qualità/prezz UNA STRATEGIA ECO-ETICHETTE: BBLICI ECOLOGICI: DELL'APPALTO È possibile utilizzare i criteri ecologici delle eco- In casi appropriati di PRODUZIONE servizi, PROCESSI DI appalti di lavori e di Art. 83 D.Lgs Incentivi TITOLO VERDE: lizzazione della spesa pubblica; etichette europee (multi)nazionali (ad esempio il ECO-COMPATIBILI: è possibile richiedere l’indicazione delle misure di e o eliminare progressivamente La scelta di un titolo "sostenibile" facilità gli offerenti gestione ambientale che l'operatore economico Sistema di ecoetichettatura prevista dal Reg. CE Nel caso di appalti pubblici di forniture o di servizi, Conclusioni nell’individuare ciò che si richiede e trasmette il dovrà caratteristiche richieste di un prodotto o di un 1980/2000 detto Ecolabel Europeo). le applicare durante l'esecuzione del contratto. odotti a significativo impatto È possibile precisare che i prodotti o i servizi muniti un messaggio che le prestazioni ambientali avranno I sistemi di gestione ambientale, icome l’EMAS (Reg. di servizio possono riguardare processi e i metodi a più lunga durata, facilmente di ecoetichettatura nell’esecuzione conformi alle peso importante sono ritenuti del contratto. Ce 761/2001 - Sistema Comunitario biologici, legname produzione. Ad esempio alimenti di Ecogestione ESE bili, ad alta efficienza energetica, specifiche tecniche definite nel capitolato d'oneri. e Audit) o la norma ISO 14001, in modo sostenibile proveniente da foreste gestite possono servire comeelettricità prodotta daesclusivo) per la suddetta DE eriali riciclati/riciclabili, e che VARIANTI VERDI: Art. 68 D.Lgs. 163/2006 o mezzo di prova (non fonte rinnovabile. capacità tecnica. ECO-MOD roduzione di rifiuti; Nel caso di aggiudicazione all’offerta economica- All VIII D.Lgs. 163/2006 mente più vantaggiosa è possibile definire varianti Art. 44 D.Lgs. 163/2006 È possibile p fusione di tecnologie ecologica- rispondano a con un diverso grado di rispetto dell’ambiente. , tecniche di bio-edilizia, sistemi La variante di base contiene i requisiti minimi richiesti • la consegn dotto impatto ambientale e sistemi e le altre richiedono un più alto grado di protezione e in conten tatura ecologica dei prodotti che dell’ambiente. • il recupero ll’intero ciclo di vita ed evitano patti da una fase all’altra; Art. 76 D.Lgs. 163/2006 AGGIUDICARE imballaggi osti sostenuti lungo l'intero ciclo LA GARA odotto/servizio, dal prezzo di VANTAGGI ECONOMICI: tenzione ai costi di gestione e Per maggiori informazioni: Tra i criteri di valutazione dell'offerta www.fire-italia.org Commissione Europea economicamente più vantaggiosa è possibile fare http://ec.europa.eu/environment/gpp/index_en.htm riferimento alle caratteristiche ambientali che IRE L'OGGETTO Provincia di Torino consentano di determinare il miglior rapporto qualità/prezzo. http://www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/acquisti_ecologici/index e gli enti adere APPALTO PROCESSI DI PRODUZIONE Art. 83 D.Lgs. 163/2006 E: ECO-COMPATIBILI: "sostenibile" facilità gli offerenti Nel caso di appalti pubblici di forniture o di servizi, ò che si richiede e trasmette il 30 le caratteristiche richieste di un prodotto o di un
  • 31. enze tecniche in materia di concerto con i Ministeri dell’Economia, chiarisce chi d'oneri. specifiche tecniche definite nel capitolato e parabili, ad alta efficienza energetica, O-ETICHETTE: 196, comma SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE: come mezzo di prova (non esclusivo) per la suddetta ne di rifiuti". All’art. come definire gli obiettivi e i criteri minimi ambientali ossibile utilizzare i criteri società a e che "gli Enti pubblici e le ecologici che In casi68 D.Lgs. di appalti di lavori e di servizi, Art. appropriati 163/2006 materiali riciclati/riciclabili,delle eco- le amministrazioni pubbliche devono inserire nei propri capacità tecnica. è possibile richiedere l’indicazione delle misure di co,produzione di rifiuti; (ad esempio il la anche di gestione dei servizi, hette europee (multi)nazionali appalti per una serie di categorie di prodotti e servizi. Art. 44 D.Lgs. 163/2006 ema di ecoetichettatura prevista dal Reg. CE gestione ambientale che l'operatore economico gno annualeEcolabel Europeo).ecologica- diffusione di manufatti e beni, 0/2000 detto di tecnologie dovrà applicare durante l'esecuzione del contratto. i ottenuti da materiale riciclato ossibiletecnicheche i prodotti o i servizi muniti ibili, precisare di bio-edilizia, sistemi nto del fabbisogno medesimo". I sistemi di gestione ambientale, come l’EMAS (Reg. Ce 761/2001 - Sistema Comunitario di Ecogestione Il green procurement coetichettatura sono ritenuti conformi alle a ridotto impatto ambientale e sistemi cifiche tecniche definite nel capitolato d'oneri. e Audit) o la norma ISO 14001, possono servire chettatura ecologica dei prodotti che come mezzo di prova (non esclusivo) per la suddetta 68 D.Lgs. 163/2006 o dell’intero ciclo di vita ed evitano AGGIUDICARE capacità tecnica. Obiettivi E LE impatti da una fase all’altra; SELEZIONARE Art. 44 D.Lgs. 163/2006 LA GARA CHE TECNICHE di ei costi sostenuti lungo l'intero ciclo Strumenti l prodotto/servizio, dal prezzo I CANDIDATI VANTAGGI ECONOMICI: anutenzione ai costi di gestione SISTEMI e DI GESTIONE AMBIENTALE: Incentivi AGGIUDICARE Tra i criteri di valutazione dell'offerta criteri ecologici delle eco- In casi appropriati di appalti di lavori e di servizi, LA GARA economicamente più vantaggiosa è possibile fare ti)nazionali (ad esempio il è possibile richiedere l’indicazione delle misure di riferimento alle caratteristiche ambientali che Conclusioni VANTAGGI ECONOMICI: atura prevista dal Reg. CE gestione ambientale che l'operatore economico NIRE L'OGGETTO bel Europeo). Tra i criteri di valutazione dell'offerta dovrà applicare durantevantaggiosa è possibilecontratto. economicamente più l'esecuzione del fare consentano di determinare il miglior rapporto qualità/prezzo. L'APPALTO e i prodotti o i servizi muniti I sistemi di gestione ambientale, come l’EMAS (Reg. riferimento alle caratteristiche ambientali che PROCESSI DI PRODUZIONE Ce 761/2001 - Sistema Comunitario dirapporto consentano di determinare il miglior Ecogestione Art. 83 D.Lgs. 163/2006 ono ritenuti conformi alle RDE:nel capitolato d'oneri. inite qualità/prezzo. ECO-COMPATIBILI: e Audit) o la norma ISO 14001, possono servire OCESSI DI PRODUZIONE Art. 83 D.Lgs. 163/2006 tolo "sostenibile" facilità gli offerenti come mezzo di prova (nonpubblici diper la suddettaservizi, Nel caso di appalti esclusivo) forniture o di O-COMPATIBILI: 06 ciò che si richiede e trasmette il capacità tecnica. le caratteristiche richieste di un prodotto o di un caso di appalti pubblici di forniture o di servizi, e prestazioni ambientali avrannodi Art. 44servizio163/2006riguardare i processi e i metodi di un D.Lgs. possono aratteristiche richieste di un prodotto o un ESECUZIONE Stampato su carta riciclata al 100%, sbiancata senza cloro nell’esecuzione del contratto. izio possono riguardare i processi e i metodi di produzione. Ad esempio alimenti biologici, legname ESECUZIONE DELL’APPALTO Stampato su carta riciclata al 100%, sbiancata senza cloro duzione. Ad esempio alimenti biologici, legname Locandina_48X68_OK 31-05-2007 17:25 gestite1in modo sostenibile proveniente da foreste Pagina veniente daPagina 1gestite in modo sostenibile 2007 17:25 foreste ERDI: DELL’APPALTO ettricità prodotta da fonte rinnovabile. o elettricità prodotta da fonte rinnovabile. ECO-MODALITÀ: ECO-MODALITÀ: udicazione all’offerta economica- VIII D.Lgs. 163/2006 All VIII D.Lgs. 163/2006 È possibile prevedere clausole contrattuali che APPALTI APPALTI ggiosa è possibile definire varianti grado di rispetto dell’ambiente. AGGIUDICARE rispondano a obiettivi ambientali quali, per esempio: È possibile prevedere clausole contrattuali che rispondano a obiettivi ambientali quali, per esempio: se contiene i requisiti minimi richiesti LA GARA • la consegna e l’imballaggio di merci all’ingrosso e in contenitori riutilizzabili; • la consegna e l’imballaggio di merci all’ingrosso VERDI VERDI www.fire-italia.org ono un più alto grado di protezione • il recupero o il riutilizzo dei materiali o degli e in contenitori riutilizzabili; VANTAGGI ECONOMICI: imballaggi usati. Tra i criteri di valutazione dell'offerta • il recupero o il riutilizzo dei materiali o degli 63/2006 economicamente In collaborazione con: è possibile fare più vantaggiosa imballaggi usati. integrare gli aspetti ambientali e integrare gli aspetti ambientali gli aspetti ambientali come integrare riferimento alle caratteristiche ambientali che gli appalti degli enti pubblici negli appalti degli enti pubblici In collaborazione con:consentano di determinare il miglior rapporto qualità/prezzo. ormazioni: ologici/index LA Art. 83e D.Lgs. 163/2006 ODUZIONE NORMATIVA DI RIFERIMENTO al Protocollo Appalti Pubblici Ecologici gli enti aderenti ropea LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO 31 LI: lici relativi a lavori, servizi e eu/environment/gpp/index_en.htm 06, n. 163 che ha recepito le Il D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 richiede (art. 180) "al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione Il Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione, richiesto dalla
  • 32. Come finanziare i progetti Obiettivi Gli interventi sull’efficienza energetica si ripagano grazie al risparmio che consentono di ottenere. Strumenti I tempi di ritorno attualizzati sono spesso compresi fra i 2 e i 5 anni, ma Incentivi possono essere anche inferiori. Anche gli altri indicatori finanziari sono Conclusioni spesso molto interessanti (tassi interni di rendimento del 15-25% non sono rari). Sono disponibili diversi incentivi per finanziare interventi nel campo dell’efficienza e delle fonti rinnovabili, quali: le detrazioni fiscali (55% civile, 20% industria); il conto energia per gli impianti fotovoltaici; i certificati verdi e bianchi (produzione fonti rinnovabili e efficienza energetica nei settori civile e industriale); i fondi di garanzia, i programmi per o sviluppo industriale www.fire-italia.org (Industria 2015, fondi strutturali, programmi europei, fondi regionali), i bandi del Ministero dell’Ambiente, etc. In alcuni casi è inoltre possibile usufruire del finanziamento tramite terzi e del project financing, realizzando progetti con percentuale di equity bassa o nulla. 32
  • 33. ESCO e FTT Obiettivi Risparmio in bolletta Strumenti (400-800 €/tep) Incentivi 1 tep corrisponde a circa: 980 kg di gasolio, Conclusioni 1.200 m3 di gas naturale 4.500 kWh elettrici Cliente Prestazioni garantite Aziende fornitrici di Risparmi ESCO Banche macchine e servizi condivisi Lo schema è Una ESCO deve offrire (D.Lgs. 115/08): interessante e funziona, www.fire-italia.org ma ha limiti per le ESCO- • la garanzia dei risultati; PMI e la scarsa conoscenza da parte delle banche degli • il finanziamento tramite terzi; interventi sugli usi finali. • servizi energetici integrati. 33
  • 34. ESCO e FTT Obiettivi Strumenti Prestazioni garantite Risparmi condivisi Incentivi Le prestazioni sono collegate al Le prestazioni sono collegate al costo risparmio energetico. dell’energia. Conclusioni Il rischio finanziario ricade sull’utente. Il rischio finanziario ricade sulla ESCO. L’utente si ritrova un debito in bilancio, L’utente in genere ha un costo salvo il caso del leasing. operativo fuori bilancio. L’utente deve essere finanziariamente L’utente deve essere “solido”. affidabile. Per la ESCO non esistono problemi di La ESCO rischia di trovarsi con una accesso al credito. leva finanziaria eccessiva. www.fire-italia.org La ESCO può non avere interesse a L’utente non anticipa denaro, ma paga perseguire il massimo risparmio. di più la ESCO a parità di intervento. 34
  • 35. Finanza e mercato: le ESCO Obiettivi Alcune indicazioni utili per far ricorso al modello delle ESCO: una diagnosi energetica preliminare è molto utile per Strumenti definire le regole della gara e per ottenere i massimi Incentivi risultati; Conclusioni l’energy manager può svolgere il ruolo di controparte e verificare che le clausole contrattuali relative alle prestazioni ed alla manutenzione siano rispettate; occorre definire delle formule di remunerazione del servizio che consentano alla ESCO di investire e di rientrare degli investimenti; risparmi energetici difficili da misurare rendono poco praticabile la strada dei contratti a garanzia dei risultati; le ESCO possono essere un tramite efficace con le www.fire-italia.org banche. Sebbene le ESCO esistano dagli anni ’70, ci vorrà ancora tempo prima che il modello si diffonda. La norma Uni Cei 11352 potrà favorire la trasformazione.
  • 36. Incentivi Obiettivi Le opzioni disponibili Strumenti Nel corso degli anni si è fatto ricorso a: Incentivi incentivi in conto capitale (e.g. finanziamenti MATTM, RdS); Conclusioni incentivi in conto energia e feed-in (e.g. CIP6, conto energia fotovoltaico, tariffa onnicomprensiva); meccanismi di cap and trade (e.g. certificati bianchi e verdi, emission trading); fondi di garanzia e prestiti a tassi agevolati o conto interesse (e.g. fondo Kyoto); agevolazioni fiscali (e.g. 55% Irpef, accisa del gas per cogenerazione, Tremonti ter); carbon tax. www.fire-italia.org Ogni forma di incentivo ha i suoi pro e contro. L’ideale è sfruttarli sinergicamente mantenendoli in vigore per qualche anno. Non bisogna scordare le misure di accompagnamento (e.g. informazione, struttura di gestione, monitoraggio)!
  • 37. Incentivi EFFICIENZA ENERGETICA: ELEMENTI DELLA STRATEGIA COMPLESSIVA Obiettivi FONDI STRUTTURALI ENERGIA STANDARD MINIMI OBBLIGATORI (impegno complessivo 1.600 ML!) CERTIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI Strumenti INCENTIVI OFFERTA - RICERCA Iniziative imprenditoriali nei settori dell’efficienza DIRETTIVA 2002/91/CE (d.lgs. 29-12-2006 n.311) energetica e delle fonti rinnovabili; Incentivi Attivazione della certificazione energetica degli edifici; INDUSTRIA 2015 Incremento degli standard minimi di efficienza per Conclusioni (impegno complessivo 200 ML!) gli edifici (involucro + impianti) Promozione iniziative industriali su efficienza energetica e fonti rinnovabili ECODESIGN PRODOTTI RICERCA DI SISTEMA DIRETTIVA 32/2005/CE (d.lgs. 6-11-2007, n. 201) (210 ML! enti ricerca+ 54 ML! bando ricerca industrale) ACTION PLAN Definizione di standard minimi e certificazioni ITALIA più rigorose degli apparecchi e prodotti per Ricerca di base, ricerca industriale, sviluppo gli usi finali dell’energia; sperimentale su reti, nucleare, CCS, fonti OBIETTIVO 2016: rinnovabili, efficienza energetica riduzione consumi 10,86 MTEP COGENERAZIONE ALTO RENDIMENTO DIRETTIVA 2004/8/CE (d.lgs. 8-2-2007 n. DETRAZIONI FISCALI 20) (FINANZIARIA) INCENTIVI DOMANDA Definizione di cogenerazione ad alto Detrazioni fiscali al 55% per interventi di rendimento; riqualificazione energetica edifici, inverter, www.fire-italia.org motori elettrici e frigoriferi ad alta efficienza. Introduzione di procedure semplificate per la cogenerazione ad alto rendimento; CERTIFICATI BIANCHI CERTIFICATI VERDI SERVIZI ENERGETICI TARIFFA ONNICOMPRENSIVA DIRETTIVA 2006/32/CE (d.lgs. 30-5-2008 n.115) CONTO ENERGIA Definizione dei servizi energetici e degli operatori (ESCO); Strumenti di incentivazioni al funzionamento Efficienza energetica negli edifici pubblici; Fonte delle figura: MSE.
  • 38. Imparare dagli errori del passato Obiettivi Un po’ di aspetti su cui meditare: la campagna sul solare termico degli anni Ottanta “Acqua calda Strumenti dal Sole” (monitoraggio); Incentivi il meccanismo del CIP 6/92 (gestione); Conclusioni gli incentivi per l’industria (sottodimensionamento); il meccanismo dei titoli di efficienza energetica (gestione, bancabilità); l’eccessivo ricorso a decreti attuativi, come per la Legge 10/91 o il D.Lgs. 192/05 e l’assenza di controlli (gestione e incompetenza del legislatore primario); il ricorso a emendamenti spot in luogo di provvedimenti organici, di cui la legge 99/2009 e la legge 239/04 sono chiari esempi (incompetenza delle lobby di turno e superficialità del legislatore primario); www.fire-italia.org la preferenza per il “ricominciamo” in luogo del “proseguiamo migliorando” (incertezza); i lasciti del Rinascimento e del relativo sistema dei Comuni (individualismo VS organizzazione). 38
  • 39. Priorità e strumento “0” Obiettivi Le priorità per un utilizzo efficace degli strumenti citati sono: Strumenti la stabilità e la certezza delle regole, ossia la scelta di alcuni strumenti seguita negli anni dalla ricerca del loro miglioramento; Incentivi la gestione dei meccanismi, basata sul monitoraggio dei risultati Conclusioni e del mercato; il mantenimento del sistema di finanziamento basato sui consumi (A3), che assicura continuità e premia chi sa risparmiare; l’informazione dei cittadini e dei decisori e la comprensione del fatto che non esistono soluzioni prive di difetti; la formazione degli operatori e degli installatori; investire nelle misure di accompagnamento e nelle persone (e.g. più impianti, più autorizzazioni, più personale negli enti preposti). www.fire-italia.org Prima di tutto è opportuno promuovere l’efficienza negli usi finali – risparmio energetico e razionalizzazione dei consumi – e l’integrazione fra rinnovabili e consumi.
  • 40. Che fine hanno fatto i talenti? Obiettivi Strumenti Incentivi Conclusioni www.fire-italia.org Fonte delle figura: www.gioba.it. Dopo trent’anni di occasioni sprecate occorre puntare a una cultura dell’etica, del fare e del saper dire.