Cowoshare4 "Coworking e Artigianato": Presentazione di Cowo® CNA Parma
Presentazione Mattia Sullini - CowoCamp13
1. “Strumenti condivisi”
- MAKING
- WORKING
Cambiando gli strumenti, il risultato non cambia
Mattia Sullini
coordinatore coworking COMBO
coordinatore FabLab Firenze
mercoledì 19 giugno 2013
3. “Strumenti condivisi”
La “rivoluzione” dei makers
Ultimamente se ne sente parlare sempre più spesso, ma chi sono i #makers?
La migliore definizione di cosa sia un MAKER è forse nel sottotitolo
del libro #MAKERS: “Tutte quelle persone che costruiscono cose
incredibili nei cortili, nei garage e nelle cantine”. Il movimento è
quindi fortemente collegato alla cultura statunitense del #DIY (1)
(faidate) e si raccoglie attorno alla rivista di riferimento #MAKE (2),
nata nel 2005.
Il movimento si differenzia dal DIY perchè propone lo stesso
approccio anche per gli apparecchi elettronici, proponendo quindi
un rapporto più consapevole e proattivo rispetto ai prodotti
Per capire cosa facciano i MAKERS, basta guardare le immagini
delle #MAKERFAIRE (3), dove migliaia di persone si riuniscono per
mostrare i propri progetti. Folli, sorprendenti, postmoderni e non
di rado geniali.
Non a caso sta diventando una cosa seria, perchè i MAKERS altro
non sono se non progettisti/artigiani/inventori indipendenti e
creativi, peraltro sempre più strutturati e consapevoli di sè.
Era naturale che questo movimento recepisse le suggestioni dell’
#OPENSOFTWARE ed #OPENHARDWARE. Caso emblematico
quello della piattaforma hardware/software #ARDUINO (4) che
permette a tutti, con pochissime basi, di creare dispositivi
elettronici, robot ed altro a costi abbordabilissimi.
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mercoledì 19 giugno 2013
4. “Strumenti condivisi”
In principio furono gli Hackerspaces
Gli hackerspaces nascono dentro la cultura open-hardware/software come spazi di condivisione delle conoscenze
Gli #HACKERSPACES nascono come luoghi all’interno dei quali
community di programmatori ed appassionati possono ritrovarsi
per condividere esperienze e confrontarsi su programmazione, reti
di dati, free software, openhardware, talvolta sperimentati anche
nelle versioni più anarchiche
Sono un modello nato in Europa all’inizio degli anni ’80 come
concretizzazione fisica di community di hacker già consolidate
online, come il #CHAOS COMPUTER CLUB , ed a tutt’oggi spazi
come il #C-BASE continuano ad avere community di centinaia di
membri e ad essere molto attivi.
Negli hackerspace c’è una forte attenzione alla comunità ed alla
condivisione della conoscenza.
L’altro tratto caratteristico è la dotazione IT degli spazi che
tipicamente sono muniti di connessione ad alta velocità, server
proprietari, storage. Sono quindi spazi centrati in maniera
abbastanza precisa su software e computer.
mercoledì 19 giugno 2013
5. “Strumenti condivisi”
Makerspaces: do it yourself, do it together.
I makerspaces sono luoghi dedicati al Do It Yourself, centrati sull’apprendimento e sulla condivisione degli strumenti
I #MAKERSPACES sono i luoghi dove si incontrano i makers. Sono
laboratori dotati degli attrezzi più disparati, dalle macchine
controllate dai computer per la #DIGITAL FABRICATION, a
macchine pesanti come torni, seghe, trapani a colonna, per finire
con un’ampia attrezzistica.
Sono templi del DIY all’interno dei quali si tengono corsi per
imparare le diverse tecniche, vengono organizzate attività per
coinvolgere ed attrarre le persone.
Tuttavia generalmente non sono luoghi facilitati, nel senso che le
attività dei membri della community sono tendenzialmente
separate e sono forse più mirate alla crescita personale che alla
collaborazione.
Comunque, la condivisione degli strumenti permette di accedere a
processi e tecniche che sarebbe impossibile sostenere da soli.
Si tratta comunque di una lieve forzatura alla ricerca di una
precisa caratteristica dei MAKERSPACES, ma le sovrapposizioni
con le altre tipologie di spazi sono molto ampie
mercoledì 19 giugno 2013
6. “Strumenti condivisi”
Sharing , standard, network: i FabLab
I FabLab aggiungono al making le dimensioni del network, della standardizzazione, della ricerca
I #FABLAB sono un passo ulteriore rispetto ai makerspaces, perchè
aggiungono la dimensione della standardizzazione dei processi a
beneficio della diffusione dei contenuti nel network.
Il primo FABLAB (FABrication LABratory) nacque nel 2003 al MIT
grazie all’intuizione di #NEIL GERSHENFELD Lui volle immaginare
un luogo dove fosse possibile creare virtualmente qualsiasi cosa
I FabLab funzionano in maniera più programmatica e mirata
rispetto ai makerspaces, ponendo la ricerca e lo sviluppo al centro.
Non a caso, i FabLab nascono spesso dentro incubatori, università,
centri di ricerca quando addirittura non sono promossi dal
soggetto pubblico
Attualmente ci sono numerosi FabLab sparsi in tutto il mondo, e
l’aspirazione è quella di costruire un network globale di spazi
intercomunicanti.
Il secondo scopo è quello di avvicinare la #TERZA RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE , cioè la trasformazione delle filiere con una
capillare diffusione di piccoli centri di fabbricazione in grado di
creare oggetti che verrebbero acquistati e venduti quindi come
files sul computer. Il kmZero della produzione industriale
mercoledì 19 giugno 2013
7. “Strumenti condivisi”
COworking e COmaking, in parallelo
Spazi di coworking e spazi dedicati al making hanno molte cose in comune
mercoledì 19 giugno 2013
8. “Strumenti condivisi”
COworking/COmaking: lo spazio
Le relazioni sul web sono importanti ma non sostituiscono il mondo reale. Il punto di partenza è uno spazio fisico
mercoledì 19 giugno 2013
10. “Strumenti condivisi”
COworking/COmaking: la community
L’innesco ed il valore sta sempre nella community, nell’uso che fa degli strumenti, nelle relazioni che si intrecciano
mercoledì 19 giugno 2013
11. “Strumenti condivisi”
Lo spazio coinvolge la community in attività formative e socializzanti, i membri interagiscono su progetti condivisi
COworking/COmaking: i contenuti
mercoledì 19 giugno 2013
12. “Strumenti condivisi”
Esempi esistenti e progetti
Esistono già numerosi progetti in corso, molti altri sono pianificati nel 2013. E già si vedono alcuni modelli alternativi
Laboratorio FABLAB Firenze @ COMBO
mercoledì 19 giugno 2013
13. “Strumenti condivisi”
Ad esempio: makerspaces+coworking
Sono una conseguenza naturale della diffusione sia dei coworking che dei makerspace, specialmente negli USA
Makerspaces e coworking possono essere due funzioni integrate
all’interno di un progetto unico come accade al MOB a Barcellona
www.mob-barcelona.com
mercoledì 19 giugno 2013
14. “Strumenti condivisi”
Ad esempio: makerspace e FabLab ospitati
Spazi di coworking già avviati, aggiungono tra i servizi quello di makerspace oppure accolgono FabLab neocostituiti
Makerspaces e FabLab possono essere ospitati all’interno di spazi
di coworking preesistenti. Le due entità uniscono le forze e si
arricchiscono come OPEN DESIGN CITY da BETAHAUS a Berlino
www.opendesigncity.de
mercoledì 19 giugno 2013
15. “Strumenti condivisi”
Ad esempio: coworking nei FabLab
I coworking possono anche funzionare in appoggio agli spazi per il making.
Una parte di coworking può servire a sostenere le attività dello
spazio per il making. Tutte le fasi “soft” possono essere
ambientate nel coworking come al WEDO FABLAB a Novara
www.wedofablab.com
mercoledì 19 giugno 2013
16. “Strumenti condivisi”
Ad esempio: FabLab, coworking ed incubatori
Entità strutturate, tipicamente acceleratori ed incubatori, ospitano sezioni sia di coworking che di making
I FabLab sono a tutti gli effetti degli incubatori per startup basate
su prodotti fisici. FABLAB SANDIEGO ed ANSIR hanno avviato
una partnership per creare un progetto sinergico. Un coworking
www.fablabsd.org
mercoledì 19 giugno 2013
17. “Strumenti condivisi”
Conclusioni... e principi
La convergenza di spazi per making e coworking è stata quasi accidentale. È possibile ottimizzare la sinergia?
mercoledì 19 giugno 2013
18. “Strumenti condivisi”
Quasi UGUALI: moltissime le analogie...
Impossibile capire quali di queste immagini raffigurino coworking o spazi per il making
MOB, Barcellona Fab10, Barcellona
Makers Space, SeattleDingfabrik, Colonia
mercoledì 19 giugno 2013
19. “Strumenti condivisi”
...ma ci sono differenze: QUASI uguali
Perchè si va in uno spazio per il making e perchè si va in un coworking? Risposte ipotetiche
Vado in uno spazio dedicato al
making per poter usare strumenti ed
attrezzature che non avrebbe senso
comprare solo per me.
Trovo una miriade di iniziative e corsi
a cui sono interessato per passione e
là incontro persone che condividono
con me quella passione.
Il modo migliore per imparare le cose
è farle e chissà, magari potrei
scoprire una nuova vocazione che
potrebbe anche diventare utile
Lavoro in un coworking perchè
costa molto meno di un ufficio
privato e non devo investire in
arredo, utenze, ristrutturazione.
Sia attraverso i coworker che
grazie alle inziative del coworking,
sono molte le occasioni di crescita
professionale e di aggiornamento.
Nel coworking incontro persone
con le quali potrei collaborare e
che potrebbero essere quindi utili
per la mia professione
#Opportunità #Risparmio
#Passione #Professione
#Learning by doing #Collaborazione
!
Economico
Motivazionale
Crescita
FattoriSpazio making Spazio coworking
ONOFF
mercoledì 19 giugno 2013
20. “Strumenti condivisi”
Appunti per i cowomanager
Alcune ispirazioni per i cowomanager prese dagli spazi per il making: ancora più community (non ce n’è mai troppa!)
Fare assieme le cose è il modo migliore per costruire la community
Valorizzare e stimolare l’esercizio dell’intelligenza collettiva
Creare valore. Il solo risparmio non basta
Rafforzare il gruppo attorno ad un progetto chiaro
Valorizzare il contributo e la ricchezza di ogni coworker
Costruire occasioni di crescita per i coworker, anche personale
Sviluppare il senso del network e della condivisione di esperienze
mercoledì 19 giugno 2013
21. “Strumenti condivisi”
Conclusione aperta: come sarebbe un ibrido?
Si potrebbe immaginare un luogo che prenda il meglio dagli spazi per il making e dai coworking
TO DO
Un luogo dove non ci sia distinzione tra ufficio e
laboratorio, dove crescere sia personalmente che
professionalmente, costruendo collaborazioni e progetti
misti ampliando al massimo lo spettro delle competenze:
artigiani, consulenti, autoproduttori, grafici, avvocati,
bricoleurs, designers, hacker. Un incubatore informale di
idee e creatività, dove lavorare e creare con passione....
un COMAKING!
mercoledì 19 giugno 2013
22. “Strumenti condivisi”
Grazie!
“Il futuro non è più quello di una volta” Paul Valéry
PEOPLE, PLACES, IDEAS
www.comboproject.com
COMBO è un coworking della rete COWO basato esclusivamente su di un sistema
di crediti a consumo validi per tutti i servizi ed allineato al programma COPASS.
LEARN>MAKE>SHARE
www.fablabfirenze.org
FABLAB FIRENZE è un’associazione che crea occasioni di divulgazione, formazione,
progettazione e collaborazione basate sul fare materiale e sull’uso di strumenti
Mattia Sullini
mercoledì 19 giugno 2013