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è impossibile non comunicare
“Quando smettete di parlare, avete perso il vostro cliente”
Estee Lauder (Fondatrice del Gruppo Estée Lauder Companies, casa cosmetica)
{
{
L’estetica costituisce un fattore determinante in tutti gli ambiti, dalla vita personale,
sociale e lavorativa.
è il famoso “primo impatto” che sarebbe meglio non fallire.
TUTTO è SEGNO E TUTTO COMUNICA
QUINDI ATTENZIONE!
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE:
Nelle attività commerciali, la comunicazione viene intesa principalmente per il suo
ruolo tra l’azienda e il mercato, è il mezzo attraverso il quale si raggiunge il proprio
pubblico e si lascia il segno.
Ogni giorno esprimiamo circa il 90%
di ciò che pensiamo senza emettere nemmeno un suono
la mente ragiona per schemi, tabelle, immagini
la comunicazione visiva aiuta
a farsi notare e ricordare
https://www.youtube.com/watch?v=QrG4xikTsPw
10% 20% 80%
ma alla fine decide il tatto!

  
coinvolgono
DIVERTONO
aumentano l’interesse al testo e l’audience e la comprensione di circa il 40%
MEMORABILI
Aiutano a ricordare meglio i contenuti
suggestionano
Portano lo spettatore a comprendere i valori del brand senza che essi siano esplicitati
Umanizzano l’azienda e aiutano l’identificazione
Il  brand è la relazione emotiva e psicologica che si istaura con il cliente
DIFFERENZA TRA BRAND(MARCHIO) E LOGO
IL LOGO
il pack
l’advertising
l’allestimento dello store
Il  brand NON è:
IL BRAND È COMPOSTO DA:
•	elementi concreti: logo, luogo di lavoro, dipendenti, ecc...
•	CARATTERE: di solito si associa alle caratteristiche umane (simpatia, affinità, am-
mirazione...)
•	cultura E VALORI: Ciò che produce ci parla della sua storia, del suo paese, della
sua esperienza, della sua qualità, ecc...
•	relazione: è il rapporto tra il brand e l’utente finale;
•	L’IDENTIFICAZIONE: il brand ci fa da specchio e identificandoci in esso ci fa vedere
come vorremmo essere e come vorremmo apparire
•	immagine di sè: il brand ci aiuta a identificarci nei suoi valori e a sentirsi effetti-
vamente come ci vediamo(mantiene la promessa).
CI AFFEZIONIAMO AL BRAND
PERCHè:
•	il posizionamento: nel mercato, ma anche nei motori di ricerca, rispetto alla
concorrenza;
•	lo “storytelling”: il fatto di avere qualcosa da raccontare, che influenzi l’opinio-
ne del cliente, aiuti l’identificazione e lo fidelizzi alla marca;
•	il design: tutta la parte visual: logo, immagine coordinata, sito, advertising...;
•	il prezzo: stabilisce un valore economico al brand, uno status;
•	il sentimento emotivo: fa sentire i clienti “speciali” e parte di una relazione.
il BRIEF
Serve, per comprendere appieno le esigenze e le mire del cliente.
· analisi del contesto
. studio dei punti di forza e i punti deboli
· analisi della comunicazione dei competitor
· studio del mercato e del pubblico di riferimento
strategia di comunicazione
BRAINSTORMING
MOOD BOARD
CONCEPT
proposta concettuale che riassume i valori che l’azienda vuole trasmettere,
non è infatti possibile raccontare tutto .
Occorre selezionare le idee migliori
mediare tra “luogo comune” e innovazione”.
PLASMARE IL MESSAGGIO E RENDERLO ADATTO
AI POTENZIALI STRUMENTI
Gli strumenti della comunicazione visiva sono molteplici e vanno studiati
a seconda dell’obiettivo. I più comuni sono in genere:
_ BIGLIETTO DA VISITA
_ INSEGNA
_ BROCHURE
_ HOUSE ORGAN
_ COMPANY PROFILE
_FLYER
_MANIFESTI
_SITO
_SOCIAL NETWORK
_INSERZIONI VARIE
_MAGAZINE
_CAMPAGNA PUBBLICITARIA
_ECC...
Il LOGO
deve essere senza tempo, unico e memorabile.
LOGOTIPO
PITTOGRAMMA
DIAGRAMMA
1958
Gerald Holtom
(Campaing for Nuclear Disarmement)
1991
Visual Aids
(Red Ribbon)
questi simboli sono oggi emancipati, vivono slegati dal loro contesto originale e
appartengono a tutti noi, sono diventati dei brand
La luce che colpisce la retina crea onde differenti a seconda del colore,
che passano poi dal nostro ippotalamo come impulsi elettrici,
generando stimoli e impulsi che si trasformano in
risposte psicologiche.
PSICOLOGIA DEL COLORE
I colori caldi (giallo,arancione, rosso) sono stimolanti e positivi,
ma anche irruenti e decisi. I colori tenui, come le tonalità pastello, sono
rassicuranti e ispirano fiducia.
Stessa cosa per i colori freddi, come il verde e l’azzurro.
alcuni abbinamenti da evitare
Verde, Giallo o
Viola su Sfondo
Verde
il verde e il giallo non sono colori da abbinare insieme su una pubblicità, perchè la renderà altamente illeggibile
sia sulla stampa che sul web! Ciò succede perchè essi sono semplicemente troppo vicini nella ruota dei colori. In
realtà, i peggiori colori da utilizzare su uno sfondo verde sono la maggior parte delle sfumature di verde, giallo o
viola. Se fatto con le giuste sfumature, il viola e il verde sono in grado di creare un design molto intenso. Ma il
testo viola su sfondo verde potrebbe essere troppo intenso per essere facilmente leggibile!
cromatismo
cromatismo
cromatismo
cromatismo
cromatismo
cromatismo
il testo viola su sfondo verde
crea un contrasto molto (a vol-
te troppo) forte che potrebbe
risultare illeggibile o comnque
affaticare presto lo sguardo del
lettore/spettatore.
Colori Chiari Su
Sfondo Bianco
Illegibile! Il testo in grassetto aiuta un pò, ma non molto. E’ sempre meglio restare fedeli a tonalità più scure di
grigio o nero su uno sfondo bianco.
Neon o Colori
Arcobaleno
Entrambe le combinazioni di colori al neon ed arcobaleno sono sicuramente “accattivanti”. Ma al di là di questo,
è una combinazione repulsiva e molto irritante! Si stancano gli occhi molto velocemente e causa solo fastidio
invece di sentimenti più positivi che le aziende vogliono che i clienti associno con il loro marchio.
Texture di
Sfondo Con Testo
Colorato
Il testo colorato diventa illeggibile quando viene posizionato direttamente su uno sfondo con un colore forte.
Rosso, Blu o
Viola su Sfondo
Nero
Un testo realizzato con questi colori su uno sfondo nero lo farà diventare illeggibile! In realtà, quasi tutti i colori
di un testo su uno sfondo nero sono difficili da leggere. Il nero è semplicemente un colore troppo forte che
“giganteggia” sempre su ogni altro colore della pagina.
Il colore nero è un tono che
tende ad espandersi e a “man-
giare” gli altri è quindi neces-
sario un forte contarsto affin-
chè possa risultare leggibile.
Il colore nero è un tono che
tende ad espandersi e a “man-
giare” gli altri è quindi neces-
sario un forte contarsto affin-
chè possa risultare leggibile.
Il colore nero è un tono che
tende ad espandersi e a “man-
giare” gli altri è quindi neces-
sario un forte contarsto affin-
chè possa risultare leggibile.
Il colore nero è un tono che
tende ad espandersi e a “man-
giare” gli altri è quindi neces-
sario un forte contarsto affin-
chè possa risultare leggibile.
Gradiente Bianco
con Testo Bianco
Le sfumature (gradienti) vanno usati bene! Utilizza lo stesso colore sia per il gradiente che per il testo, il secondo
diventa poco leggibile e debole.
Troppe Caselle
Colorate
Usare troppi colori nel design…non è mai conveniente! Molti “riflessi” confondono solo l’occhio e i lettori non
sapranno da dove cominciare a leggere i contenuti. Ecco perché una delle regole fondamentali del design è quello
di limitare il numero di colori da due o tre e, in rarissime occasioni, a quattro.
Giallo, Blu
e Magenta su
Sfondo Rosso
Anche se il giallo contrasta bene con il rosso, in alcuni casi non sono una combinazione accattivante. Questo
perchè il rosso, proprio come con il nero, è un colore forte e difficile da bilanciare bene con altri colori.
Inoltre, la maggior parte dei designers sanno bene che il blu e il rosso sono le peggiori combinazioni di colore
possibile quando si tratta di testo, soprattutto il testo blu su uno sfondo rosso. Anche questi due sono dei colori
forti che cercano di “sopraffarsi” a vicenda, senza contare che potrebbero giocare dei brutti scherzi ai nostri
poveri occhi! Anche l’uso del magenta su sfondo rosso non consigliabile. Essi sono due colori che si scontrano
terribilmente e, decisamente, non sono fatti l’uno per l’altra!!
Il colore nero è un tono che
tende ad espandersi e a “man-
giare” gli altri è quindi neces-
sario un forte contarsto affin-
chè possa risultare leggibile.
Il colore nero è un tono che
tende ad espandersi e a “man-
giare” gli altri è quindi neces-
sario un forte contarsto affin-
chè possa risultare leggibile.
il blu e il rosso sono le peggiori
combinazioni di colore possi-
bile quando si tratta di testo,
soprattutto il testo blu su uno
sfondo rosso.
il blu e il rosso sono le peggiori
combinazioni di colore possi-
bile quando si tratta di testo,
soprattutto il testo blu su uno
sfondo rosso.
Valutare bene il settore in cui opera l’azienda, studiando anche i marchi
concorrenti e cercando di capire a fondo i valori che dovranno essere
trasmessi dal nuovo logo.
SCELTA DEI COLORI
DA UTILIZZARE
il 60-80% delle decisioni di acquisto
si basano sul colore
È importante integrare il colore del brand a tutti i livelli
– dal logo, al sito e al packaging –
questo permette di raggiungere il massimo impatto. 
Guardando ai migliori
(le 100 marche che valgono di più) si scopre che: 
i colori più usati sono
_Blu (33%)
_Rosso (29%)
_Nero o grigio (28%)
_Giallo o oro (13%)
il 95% dei marchi usa solo uno o due colori;
il 41% usa solo testo;
il 9% non contiene il nome dell’azienda.
INDOVINA I PULSANTI
la tipografia esiste per valorizzare il contenuto, attirare l’attenzione, essere
efficace in modo armonico e originale seguendo la logica del testo.
LE FONT
Usarne pochi… ma selezionarli con cura.
https://www.youtube.com/watch?v=wOgIkxAfJsk
BASTONI (SANS SERIF)
GRAZIATI (SERIF)
Inglesi e Scritture
FANTASIA
ISOTYPE (R FLOC= ) / %$£ )
GRUPPI PRINCIPALI
dipendE da:
fattori FISIOLOGICI - la capacità dell’occhio a coglierli e il loro equilibrio all’interno
della pagina e nella costruzione della parola
fattori PSICOLOGICI - il gusto personale, l’abitudine al segno.
(test di psicologia ci dicono che si legge meglio il carattere a cui si è più abituati)
SCEGLIERE IL CARATTERE
occorre IMMAGINARE IL CARATTERE E LE PAROLE IN FUNZIONE DI SEGNI E FIGURE,
le scritte hanno non solo la funzione di trasmettere un messaggio ma anche
UNA FORZA DI IMMAGINE AUTONOMA
LEGGIBILITà
In genere si considera BEN LEGGIBILE uno scritto che si può decifrare bene
anche coprendo la metà inferiore del corpo delle minuscole.
comunicazione
comunicazione
IL CARATTERE MAIUSCOLO RISULTA MENO LEGGIBILE:
per i testi lunghi sono consigliati i caratteri graziati
VERIFICARE LE EVENTUALI DILATAZIONI DA POSITIVO A NEGATIVO
comunicazione
comunicazione
comunicazione
comunicazione
kerning
lo spazio tra lettera e lettera e l’accostamento di caratteri critici.
Esistono anche i caratteri MONOTYPE con la stessa distanza tra lettera e lettera
AT
AV
Av
FA
Fe
LT
LV
PA
Pe
P.
RV
TA
Te
VA
V.
Ve
YA
Ya
AT
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LEGGIBILITà
LEGGIBILITà
LE G G IBILI T à
LEG GIBILITà
LEGGIBILITà
INTERLINEA
lo spazio tra le righe di testo
Untota explab ium as arunt venes-
si mporae. Imi, quides sin con por
alit est, qui autemporia estiumet ut
del iuntis reped mi, sit molorehenis
aliandel ipsa ea ium repraecate conem
aut voloria aut vendaepta di nobitem
enissim agnate vollatus venis qui idu-
ciet vitae essimporeium ut adicium,
que ommolup tatatur?
Ipsae. Nam dolorro exerro venistem
facestr uptatem poribus simillabo.
Ibus et voluptatur?
Untota explab ium as arunt venes-
si mporae. Imi, quides sin con por
alit est, qui autemporia estiumet ut
del iuntis reped mi, sit molorehenis
aliandel ipsa ea ium repraecate conem
aut voloria aut vendaepta di nobitem
enissim agnate vollatus venis qui idu-
ciet vitae essimporeium ut adicium,
que ommolup tatatur?
ALLINEAMENTI
Untota explab ium as arunt venes-
si mporae. BANDIERA SINISTRA
Imi, quides sin con por alit est, qui
autemporia estiumet ut del iuntis re-
ped mi, sit molorehe
Untota explab ium as arunt venes-
si mporae. CENTRALE Imi, quides
sin con por alit est, qui autemporia
estiumet ut del iuntis reped mi, sit
molorehe
Untota explab ium as arunt venes-
si mporae. BANDIERA A DESTRA
Imi, quides sin con por alit est, qui
autemporia estiumet ut del iuntis re-
ped mi, sit molorehe
Untota explab ium as arunt venessi
mporae. Imi, GIUSTIFICA quides sin
con por alit est, qui autemporia estiu-
met ut del iuntis reped mi, sit molo-
rehe
La leggibilità maggiore in occidente è da sinistra verso destra.
“Complicare è facile, semplificare è difficile.
Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni,
decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare.
Pochi sono capaci di semplificare”
(Bruno Munari - artista e designer italiano)
{
{
Non esistono loghi belli o brutti, solo loghi giusti o sbagliati.
(Sagi Haviv- artista e designer israeliano){
{
alcuni esempi
di loghi sbagliati
Logo progettato nel 1973 per la Commissione arcidiocesana
della Gioventù della Chiesa cattolica.
Vinse addirittura un premio dell’Art Directors Club di Los Angeles.
logo come provocazione
alcuni esempi
di loghi FAMOSI
https://www.youtube.com/watch?v=_BVfneC6dXY
i BRAND più famosi
Del 2016
Lego scalza la Ferrari
Il nome LEGO, coniato nel
1934, deriva dall’unione delle
parole danesi “legt godt” che
significa “gioca bene”
REBRANDING
gli strumenti di rappresentazione (suoni, colori, segni), si possono adattare
in base al tempo e al contesto, spesso in maniera coerente con il passato per
rendere sempre riconoscibile l’azienda/prodotto/servizio.
Paul Rand, 1981 - “EYE-BEE-M”, che è
la pronuncia dell’acronimo dell’azienda.
le cose che non si sanno,
non sono
leonardo sciascia
www.yourinspirationweb.com
www.focus.it
www.weblogo.it
www.grafigata.com
www.salvemini.altervista.org
cyberluke2008.blogspot.it
neovitruvian.wordpress.com
allthatweb.sixeleven.it
www.brand-identikit.it
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[#VitamineComunicazione2016] Laura Zavalloni: contenuti dal copywriting al visual.

  • 1. è impossibile non comunicare “Quando smettete di parlare, avete perso il vostro cliente” Estee Lauder (Fondatrice del Gruppo Estée Lauder Companies, casa cosmetica) { {
  • 2. L’estetica costituisce un fattore determinante in tutti gli ambiti, dalla vita personale, sociale e lavorativa. è il famoso “primo impatto” che sarebbe meglio non fallire. TUTTO è SEGNO E TUTTO COMUNICA QUINDI ATTENZIONE!
  • 3. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE: Nelle attività commerciali, la comunicazione viene intesa principalmente per il suo ruolo tra l’azienda e il mercato, è il mezzo attraverso il quale si raggiunge il proprio pubblico e si lascia il segno.
  • 4. Ogni giorno esprimiamo circa il 90% di ciò che pensiamo senza emettere nemmeno un suono la mente ragiona per schemi, tabelle, immagini la comunicazione visiva aiuta a farsi notare e ricordare https://www.youtube.com/watch?v=QrG4xikTsPw
  • 5. 10% 20% 80% ma alla fine decide il tatto!    
  • 6. coinvolgono DIVERTONO aumentano l’interesse al testo e l’audience e la comprensione di circa il 40% MEMORABILI Aiutano a ricordare meglio i contenuti suggestionano Portano lo spettatore a comprendere i valori del brand senza che essi siano esplicitati Umanizzano l’azienda e aiutano l’identificazione
  • 7. Il  brand è la relazione emotiva e psicologica che si istaura con il cliente DIFFERENZA TRA BRAND(MARCHIO) E LOGO IL LOGO il pack l’advertising l’allestimento dello store Il  brand NON è:
  • 8. IL BRAND È COMPOSTO DA: • elementi concreti: logo, luogo di lavoro, dipendenti, ecc... • CARATTERE: di solito si associa alle caratteristiche umane (simpatia, affinità, am- mirazione...) • cultura E VALORI: Ciò che produce ci parla della sua storia, del suo paese, della sua esperienza, della sua qualità, ecc... • relazione: è il rapporto tra il brand e l’utente finale; • L’IDENTIFICAZIONE: il brand ci fa da specchio e identificandoci in esso ci fa vedere come vorremmo essere e come vorremmo apparire • immagine di sè: il brand ci aiuta a identificarci nei suoi valori e a sentirsi effetti- vamente come ci vediamo(mantiene la promessa).
  • 9. CI AFFEZIONIAMO AL BRAND PERCHè: • il posizionamento: nel mercato, ma anche nei motori di ricerca, rispetto alla concorrenza; • lo “storytelling”: il fatto di avere qualcosa da raccontare, che influenzi l’opinio- ne del cliente, aiuti l’identificazione e lo fidelizzi alla marca; • il design: tutta la parte visual: logo, immagine coordinata, sito, advertising...; • il prezzo: stabilisce un valore economico al brand, uno status; • il sentimento emotivo: fa sentire i clienti “speciali” e parte di una relazione.
  • 10. il BRIEF Serve, per comprendere appieno le esigenze e le mire del cliente. · analisi del contesto . studio dei punti di forza e i punti deboli · analisi della comunicazione dei competitor · studio del mercato e del pubblico di riferimento strategia di comunicazione
  • 13. CONCEPT proposta concettuale che riassume i valori che l’azienda vuole trasmettere, non è infatti possibile raccontare tutto . Occorre selezionare le idee migliori mediare tra “luogo comune” e innovazione”.
  • 14. PLASMARE IL MESSAGGIO E RENDERLO ADATTO AI POTENZIALI STRUMENTI Gli strumenti della comunicazione visiva sono molteplici e vanno studiati a seconda dell’obiettivo. I più comuni sono in genere: _ BIGLIETTO DA VISITA _ INSEGNA _ BROCHURE _ HOUSE ORGAN _ COMPANY PROFILE _FLYER _MANIFESTI _SITO _SOCIAL NETWORK _INSERZIONI VARIE _MAGAZINE _CAMPAGNA PUBBLICITARIA _ECC...
  • 15. Il LOGO deve essere senza tempo, unico e memorabile.
  • 19. 1958 Gerald Holtom (Campaing for Nuclear Disarmement) 1991 Visual Aids (Red Ribbon) questi simboli sono oggi emancipati, vivono slegati dal loro contesto originale e appartengono a tutti noi, sono diventati dei brand
  • 20. La luce che colpisce la retina crea onde differenti a seconda del colore, che passano poi dal nostro ippotalamo come impulsi elettrici, generando stimoli e impulsi che si trasformano in risposte psicologiche. PSICOLOGIA DEL COLORE I colori caldi (giallo,arancione, rosso) sono stimolanti e positivi, ma anche irruenti e decisi. I colori tenui, come le tonalità pastello, sono rassicuranti e ispirano fiducia. Stessa cosa per i colori freddi, come il verde e l’azzurro.
  • 21. alcuni abbinamenti da evitare Verde, Giallo o Viola su Sfondo Verde il verde e il giallo non sono colori da abbinare insieme su una pubblicità, perchè la renderà altamente illeggibile sia sulla stampa che sul web! Ciò succede perchè essi sono semplicemente troppo vicini nella ruota dei colori. In realtà, i peggiori colori da utilizzare su uno sfondo verde sono la maggior parte delle sfumature di verde, giallo o viola. Se fatto con le giuste sfumature, il viola e il verde sono in grado di creare un design molto intenso. Ma il testo viola su sfondo verde potrebbe essere troppo intenso per essere facilmente leggibile!
  • 22. cromatismo cromatismo cromatismo cromatismo cromatismo cromatismo il testo viola su sfondo verde crea un contrasto molto (a vol- te troppo) forte che potrebbe risultare illeggibile o comnque affaticare presto lo sguardo del lettore/spettatore.
  • 23. Colori Chiari Su Sfondo Bianco Illegibile! Il testo in grassetto aiuta un pò, ma non molto. E’ sempre meglio restare fedeli a tonalità più scure di grigio o nero su uno sfondo bianco.
  • 24. Neon o Colori Arcobaleno Entrambe le combinazioni di colori al neon ed arcobaleno sono sicuramente “accattivanti”. Ma al di là di questo, è una combinazione repulsiva e molto irritante! Si stancano gli occhi molto velocemente e causa solo fastidio invece di sentimenti più positivi che le aziende vogliono che i clienti associno con il loro marchio.
  • 25. Texture di Sfondo Con Testo Colorato Il testo colorato diventa illeggibile quando viene posizionato direttamente su uno sfondo con un colore forte.
  • 26. Rosso, Blu o Viola su Sfondo Nero Un testo realizzato con questi colori su uno sfondo nero lo farà diventare illeggibile! In realtà, quasi tutti i colori di un testo su uno sfondo nero sono difficili da leggere. Il nero è semplicemente un colore troppo forte che “giganteggia” sempre su ogni altro colore della pagina.
  • 27. Il colore nero è un tono che tende ad espandersi e a “man- giare” gli altri è quindi neces- sario un forte contarsto affin- chè possa risultare leggibile. Il colore nero è un tono che tende ad espandersi e a “man- giare” gli altri è quindi neces- sario un forte contarsto affin- chè possa risultare leggibile. Il colore nero è un tono che tende ad espandersi e a “man- giare” gli altri è quindi neces- sario un forte contarsto affin- chè possa risultare leggibile. Il colore nero è un tono che tende ad espandersi e a “man- giare” gli altri è quindi neces- sario un forte contarsto affin- chè possa risultare leggibile.
  • 28. Gradiente Bianco con Testo Bianco Le sfumature (gradienti) vanno usati bene! Utilizza lo stesso colore sia per il gradiente che per il testo, il secondo diventa poco leggibile e debole.
  • 29. Troppe Caselle Colorate Usare troppi colori nel design…non è mai conveniente! Molti “riflessi” confondono solo l’occhio e i lettori non sapranno da dove cominciare a leggere i contenuti. Ecco perché una delle regole fondamentali del design è quello di limitare il numero di colori da due o tre e, in rarissime occasioni, a quattro.
  • 30. Giallo, Blu e Magenta su Sfondo Rosso Anche se il giallo contrasta bene con il rosso, in alcuni casi non sono una combinazione accattivante. Questo perchè il rosso, proprio come con il nero, è un colore forte e difficile da bilanciare bene con altri colori. Inoltre, la maggior parte dei designers sanno bene che il blu e il rosso sono le peggiori combinazioni di colore possibile quando si tratta di testo, soprattutto il testo blu su uno sfondo rosso. Anche questi due sono dei colori forti che cercano di “sopraffarsi” a vicenda, senza contare che potrebbero giocare dei brutti scherzi ai nostri poveri occhi! Anche l’uso del magenta su sfondo rosso non consigliabile. Essi sono due colori che si scontrano terribilmente e, decisamente, non sono fatti l’uno per l’altra!!
  • 31. Il colore nero è un tono che tende ad espandersi e a “man- giare” gli altri è quindi neces- sario un forte contarsto affin- chè possa risultare leggibile. Il colore nero è un tono che tende ad espandersi e a “man- giare” gli altri è quindi neces- sario un forte contarsto affin- chè possa risultare leggibile. il blu e il rosso sono le peggiori combinazioni di colore possi- bile quando si tratta di testo, soprattutto il testo blu su uno sfondo rosso. il blu e il rosso sono le peggiori combinazioni di colore possi- bile quando si tratta di testo, soprattutto il testo blu su uno sfondo rosso.
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  • 33. Valutare bene il settore in cui opera l’azienda, studiando anche i marchi concorrenti e cercando di capire a fondo i valori che dovranno essere trasmessi dal nuovo logo. SCELTA DEI COLORI DA UTILIZZARE il 60-80% delle decisioni di acquisto si basano sul colore
  • 34. È importante integrare il colore del brand a tutti i livelli – dal logo, al sito e al packaging – questo permette di raggiungere il massimo impatto.  Guardando ai migliori (le 100 marche che valgono di più) si scopre che:  i colori più usati sono _Blu (33%) _Rosso (29%) _Nero o grigio (28%) _Giallo o oro (13%) il 95% dei marchi usa solo uno o due colori; il 41% usa solo testo; il 9% non contiene il nome dell’azienda.
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  • 47. la tipografia esiste per valorizzare il contenuto, attirare l’attenzione, essere efficace in modo armonico e originale seguendo la logica del testo. LE FONT Usarne pochi… ma selezionarli con cura. https://www.youtube.com/watch?v=wOgIkxAfJsk
  • 48. BASTONI (SANS SERIF) GRAZIATI (SERIF) Inglesi e Scritture FANTASIA ISOTYPE (R FLOC= ) / %$£ ) GRUPPI PRINCIPALI
  • 49. dipendE da: fattori FISIOLOGICI - la capacità dell’occhio a coglierli e il loro equilibrio all’interno della pagina e nella costruzione della parola fattori PSICOLOGICI - il gusto personale, l’abitudine al segno. (test di psicologia ci dicono che si legge meglio il carattere a cui si è più abituati) SCEGLIERE IL CARATTERE occorre IMMAGINARE IL CARATTERE E LE PAROLE IN FUNZIONE DI SEGNI E FIGURE, le scritte hanno non solo la funzione di trasmettere un messaggio ma anche UNA FORZA DI IMMAGINE AUTONOMA
  • 50. LEGGIBILITà In genere si considera BEN LEGGIBILE uno scritto che si può decifrare bene anche coprendo la metà inferiore del corpo delle minuscole. comunicazione comunicazione IL CARATTERE MAIUSCOLO RISULTA MENO LEGGIBILE: per i testi lunghi sono consigliati i caratteri graziati
  • 51. VERIFICARE LE EVENTUALI DILATAZIONI DA POSITIVO A NEGATIVO comunicazione comunicazione comunicazione comunicazione
  • 52. kerning lo spazio tra lettera e lettera e l’accostamento di caratteri critici. Esistono anche i caratteri MONOTYPE con la stessa distanza tra lettera e lettera AT AV Av FA Fe LT LV PA Pe P. RV TA Te VA V. Ve YA Ya AT AV Av FA Fe LT LV PA Pe P. RV TA Te VA V. Ve YA Ya
  • 53. LEGGIBILITà LEGGIBILITà LE G G IBILI T à LEG GIBILITà LEGGIBILITà
  • 54. INTERLINEA lo spazio tra le righe di testo Untota explab ium as arunt venes- si mporae. Imi, quides sin con por alit est, qui autemporia estiumet ut del iuntis reped mi, sit molorehenis aliandel ipsa ea ium repraecate conem aut voloria aut vendaepta di nobitem enissim agnate vollatus venis qui idu- ciet vitae essimporeium ut adicium, que ommolup tatatur? Ipsae. Nam dolorro exerro venistem facestr uptatem poribus simillabo. Ibus et voluptatur? Untota explab ium as arunt venes- si mporae. Imi, quides sin con por alit est, qui autemporia estiumet ut del iuntis reped mi, sit molorehenis aliandel ipsa ea ium repraecate conem aut voloria aut vendaepta di nobitem enissim agnate vollatus venis qui idu- ciet vitae essimporeium ut adicium, que ommolup tatatur?
  • 55. ALLINEAMENTI Untota explab ium as arunt venes- si mporae. BANDIERA SINISTRA Imi, quides sin con por alit est, qui autemporia estiumet ut del iuntis re- ped mi, sit molorehe Untota explab ium as arunt venes- si mporae. CENTRALE Imi, quides sin con por alit est, qui autemporia estiumet ut del iuntis reped mi, sit molorehe Untota explab ium as arunt venes- si mporae. BANDIERA A DESTRA Imi, quides sin con por alit est, qui autemporia estiumet ut del iuntis re- ped mi, sit molorehe Untota explab ium as arunt venessi mporae. Imi, GIUSTIFICA quides sin con por alit est, qui autemporia estiu- met ut del iuntis reped mi, sit molo- rehe La leggibilità maggiore in occidente è da sinistra verso destra.
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  • 57. “Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare” (Bruno Munari - artista e designer italiano) { {
  • 58. Non esistono loghi belli o brutti, solo loghi giusti o sbagliati. (Sagi Haviv- artista e designer israeliano){ {
  • 59. alcuni esempi di loghi sbagliati Logo progettato nel 1973 per la Commissione arcidiocesana della Gioventù della Chiesa cattolica. Vinse addirittura un premio dell’Art Directors Club di Los Angeles.
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  • 87. i BRAND più famosi Del 2016 Lego scalza la Ferrari
  • 88. Il nome LEGO, coniato nel 1934, deriva dall’unione delle parole danesi “legt godt” che significa “gioca bene”
  • 89. REBRANDING gli strumenti di rappresentazione (suoni, colori, segni), si possono adattare in base al tempo e al contesto, spesso in maniera coerente con il passato per rendere sempre riconoscibile l’azienda/prodotto/servizio.
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  • 100. Paul Rand, 1981 - “EYE-BEE-M”, che è la pronuncia dell’acronimo dell’azienda.
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  • 105. le cose che non si sanno, non sono leonardo sciascia