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SENTI CHI PARLA? IL PUNTO SULLA
RIMEDIAZIONE DELLA SORDITÀ
TORINO, 11-12 DICEMBRE 2015
“DA UTILIZZATORE AD
UTILIZZATORE E DA
GENITORE A GENITORE”
APIC –
Associazione
Portatori Impianto
Cocleare -
LO STATO DELL'ARTE SUI
LIVELLI ESSENZIALI DI
ASSISTENZA ALLE PERSONE
SORDE
Dott. Danilo Comba
PREMESSA – Un'assistenza funzionale ai
bisogni del soggetto deve poter contare su
un approccio integrato; sulla collaborazione
delle professionalità, delle sensibilità e delle
conoscenze
LO STATO DELL'ARTE SUI LIVELLI
ESSENZIALI DI ASSISTENZA ALLE
PERSONE SORDE
Che cosa si intende, che cosa sono i
LEA ?
-
Livelli
Essenzi
ali
di
Assisten
za
-
Le attività, le prestazioni e i servizi
che il Servizio sanitario nazionale
(SSN) è tenuto a fornire a tutti gli
individui
-gratuitamente o dietro pagamento di una quota di
partecipazione (ticket)-
su tutto il territorio nazionale
Perché? sulla base di quale
presupposto?
Art.
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«La Repubblica tutela la salute
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I LEA sono perciò definiti …
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D. Lgs
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come l’insieme delle prestazioni che
vengono garantite dal SSN
perché presentano, per
specifiche condizioni
cliniche, evidenze
scientifiche di un
significativo beneficio in
termini di salute, individuale
o collettiva, a fronte delle
Fonti normative
Riferi
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 La legge di istituzione del SSN (1978), la prima a introdurre
il concetto;
 Il decreto legislativo n. 502 del 1992, aggiornato dal decreto
legislativo n. 229 del 1999;
 La legge n. 405 del 2001;
 Il DPCM del 29 novembre 2001, relativo alla Definizione dei
Livelli essenziali di assistenza
 Il Decreto ministeriale 12 dicembre 2001 Sistema di
garanzie per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria
Va inoltre precisato che le Regioni, in particolare a seguito
della riforma del Titolo V della Costituzione (L. Cost. 3/2001,
art. 117, tutela della salute come materia di legislazione
concorrente), possono utilizzare risorse proprie per garantire
servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA,
prestazioni e servizi definiti talvolta « Extra-Lea». Da tale
autonomia/differenziazione conseguono aspetti positivi e
Concretamente, come si
configurano/strutturano i LEA?
www.salute.gov.it
Innanzitutto l’assistenza si divide in 3 macro
aree
 l’assistenza ospedaliera (pronto
soccorso, ricovero ordinario…)
 l’assistenza sanitaria collettiva in
ambiente di vita e di lavoro (attività
preventiva da inquinamento, infortunio,
vaccinazioni…)
 l’assistenza distrettuale (attività e
servizi sociosanitari diffusi capillarmente sul
territorio, dalla medicina di base all’assistenza
farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica
Definizione dei LEA, DPCM
2001
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“Definizi
one dei
Livelli
essenzi
ali di
assisten
za”
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In attuazione della legge 405/2001, il
DPCM 29 novembre 2001 di “Definizione
dei Livelli essenziali di assistenza” elenca
le attività e le prestazioni incluse nei
Livelli, le prestazioni escluse, le prestazioni
che possono essere fornite dal SSN solo a
particolari condizioni
Tali prestazioni corrispondono a
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DPCM29novembre2001
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In dettaglio, il DPCM elenca le attività e le prestazioni attraverso 5
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l’allegato 1 riporta le prestazioni erogate dal SSN nelle tre grandi
aree di Assistenza
l’allegato 2 A elenca le prestazioni escluse dai Lea, gli allegati 2 B
e 2 C le prestazioni erogabili in particolari condizioni
l’allegato 3 fornisce indicazioni particolari per l’applicazione dei
Lea
l’allegato 4 descrive il ruolo delle Regioni in materia di Lea
l’allegato 5 riporta gli impegni assunti dalle Regioni per la riduzione
delle liste di attesa delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e di
ricovero
Si precisa inoltre che per le prestazioni di assistenza specialistica
ambulatoriale e per l’assistenza protesica (entrambe di una certa
rilevanza in tema di sordità) il DPCM 29 novembre 2001 fa
riferimento agli allegati del DM 26 luglio 1996 e al DM n. 332/1999
Comitato Permanente di verifica
dei LEA
Comitat
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con Decreto Ministeriale il 21 novembre 2005
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 in condizioni di appropriatezza e di
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delle
compone
nti parti
esterne IC
nei LEA,
in
particolar
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Nomencla
tore
Tariffario
Responso Comitato (2005):
inclusione, esclusione (e autonomia
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anche:
L’art. 54
della
legge 27
dicembre
2002,
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specifica
la
procedura
per
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i Lea
Riforma LEA e revisione
Nomenclatore: a quando?
E’ da molto tempo ormai che si parla della riforma LEA, per non parlare della
revisione del nomenclatore tariffario per le protesi, «fermo» al 1999
 La riforma dei LEA è attesa da diversi anni, sembrava definitivamente pronta
per questo 2015: in tema di sordità, è in particolare la questione dello
screening neonatale che meriterebbe di essere inserita nei LEA, ovvero
nei servizi essenziali assistenziali A CARATTERE NAZIONALE, in
particolare nell’ambito dell’assistenza sanitaria preventiva
 Per quanto riguarda il Nomenclatore tariffario non è mai stato oggetto di
intervento organico. La legge prevede un aggiornamento ogni due anni. Il
motivo è semplice: la tecnologia avanza, migliora la qualità, quindi è
necessario che il “prontuario” sia adeguato per fornire ai disabili le migliori
condizioni possibili. Inoltre, cambiando la tecnologia, mutano anche i prezzi:
l’aggiornamento del prontuario è indispensabile per i fornitori che vendono,
per il servizio pubblico che acquista e per gli imprenditori che producono.
Anche il Nomenclatore sembra oramai pronto ed è prevista la sua adozione con
la riforma LEA di cui è parte integrante. Esistono tuttavia dei dubbi in merito alle
procedure di acquisto degli ausili, considerate «troppo rigide»
GRAZIE DELLA VOSTRA
ATTENZIONE…
E AUGURI DI BUONE
FESTE!!!
LO STATO DELL'ARTE SUI LIVELLI
ESSENZIALI DI ASSISTENZA ALLE
PERSONE SORDE

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Panoramica sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) a beneficio delle persone sorde

  • 1. SENTI CHI PARLA? IL PUNTO SULLA RIMEDIAZIONE DELLA SORDITÀ TORINO, 11-12 DICEMBRE 2015 “DA UTILIZZATORE AD UTILIZZATORE E DA GENITORE A GENITORE”
  • 2. APIC – Associazione Portatori Impianto Cocleare - LO STATO DELL'ARTE SUI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA ALLE PERSONE SORDE Dott. Danilo Comba
  • 3. PREMESSA – Un'assistenza funzionale ai bisogni del soggetto deve poter contare su un approccio integrato; sulla collaborazione delle professionalità, delle sensibilità e delle conoscenze LO STATO DELL'ARTE SUI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA ALLE PERSONE SORDE
  • 4. Che cosa si intende, che cosa sono i LEA ? - Livelli Essenzi ali di Assisten za - Le attività, le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti gli individui -gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket)- su tutto il territorio nazionale
  • 5. Perché? sulla base di quale presupposto? Art. 32 - Costituzio ne Italiana - «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti»
  • 6. I LEA sono perciò definiti … - Art. 1 D. Lgs n. 502/92 - come l’insieme delle prestazioni che vengono garantite dal SSN perché presentano, per specifiche condizioni cliniche, evidenze scientifiche di un significativo beneficio in termini di salute, individuale o collettiva, a fronte delle
  • 7. Fonti normative Riferi ment i, attua zioni e preci sazio ni  La legge di istituzione del SSN (1978), la prima a introdurre il concetto;  Il decreto legislativo n. 502 del 1992, aggiornato dal decreto legislativo n. 229 del 1999;  La legge n. 405 del 2001;  Il DPCM del 29 novembre 2001, relativo alla Definizione dei Livelli essenziali di assistenza  Il Decreto ministeriale 12 dicembre 2001 Sistema di garanzie per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria Va inoltre precisato che le Regioni, in particolare a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione (L. Cost. 3/2001, art. 117, tutela della salute come materia di legislazione concorrente), possono utilizzare risorse proprie per garantire servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA, prestazioni e servizi definiti talvolta « Extra-Lea». Da tale autonomia/differenziazione conseguono aspetti positivi e
  • 8. Concretamente, come si configurano/strutturano i LEA? www.salute.gov.it Innanzitutto l’assistenza si divide in 3 macro aree  l’assistenza ospedaliera (pronto soccorso, ricovero ordinario…)  l’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (attività preventiva da inquinamento, infortunio, vaccinazioni…)  l’assistenza distrettuale (attività e servizi sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio, dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica
  • 9. Definizione dei LEA, DPCM 2001 - “Definizi one dei Livelli essenzi ali di assisten za” - - In attuazione della legge 405/2001, il DPCM 29 novembre 2001 di “Definizione dei Livelli essenziali di assistenza” elenca le attività e le prestazioni incluse nei Livelli, le prestazioni escluse, le prestazioni che possono essere fornite dal SSN solo a particolari condizioni Tali prestazioni corrispondono a specifici codici identificativi
  • 10. Esempio codici identificativi LEA. Codici - Categoria Assistenza ospedaliera - La Classificazion e internazionale delle malattie (ICD) è un sistema di classificazione che organizza le malattie ed i traumatismi in gruppi sulla base di criteri definiti
  • 11. DPCM 2001 – sistema degli Allegati DPCM29novembre2001 Allegatierinvii In dettaglio, il DPCM elenca le attività e le prestazioni attraverso 5 allegati: l’allegato 1 riporta le prestazioni erogate dal SSN nelle tre grandi aree di Assistenza l’allegato 2 A elenca le prestazioni escluse dai Lea, gli allegati 2 B e 2 C le prestazioni erogabili in particolari condizioni l’allegato 3 fornisce indicazioni particolari per l’applicazione dei Lea l’allegato 4 descrive il ruolo delle Regioni in materia di Lea l’allegato 5 riporta gli impegni assunti dalle Regioni per la riduzione delle liste di attesa delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e di ricovero Si precisa inoltre che per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e per l’assistenza protesica (entrambe di una certa rilevanza in tema di sordità) il DPCM 29 novembre 2001 fa riferimento agli allegati del DM 26 luglio 1996 e al DM n. 332/1999
  • 12. Comitato Permanente di verifica dei LEA Comitat o Istituzio ne e funzion e L’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 ha previsto l’istituzione, presso il Ministero della salute, del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei LEA, avvenuta con Decreto Ministeriale il 21 novembre 2005 Il Comitato verifica l’erogazione (regionale) dei LEA  in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse  ma anche la congruità tra le prestazioni da erogare e le risorse messe a disposizione dal SSN
  • 13. Monitoraggio dei LEA – Adempimenti regionali Esempio Verifica adempime nti regionali - Regione Piemonte -
  • 14. Comitato: esempio del compito svolto per l’aggiornamento dei LEA Riparazio ne/sostitu zione delle compone nti parti esterne IC nei LEA, in particolar e nel Nomencla tore Tariffario
  • 15. Responso Comitato (2005): inclusione, esclusione (e autonomia regionale) Si veda anche: L’art. 54 della legge 27 dicembre 2002, n.289, che specifica la procedura per modificare i Lea
  • 16. Riforma LEA e revisione Nomenclatore: a quando? E’ da molto tempo ormai che si parla della riforma LEA, per non parlare della revisione del nomenclatore tariffario per le protesi, «fermo» al 1999  La riforma dei LEA è attesa da diversi anni, sembrava definitivamente pronta per questo 2015: in tema di sordità, è in particolare la questione dello screening neonatale che meriterebbe di essere inserita nei LEA, ovvero nei servizi essenziali assistenziali A CARATTERE NAZIONALE, in particolare nell’ambito dell’assistenza sanitaria preventiva  Per quanto riguarda il Nomenclatore tariffario non è mai stato oggetto di intervento organico. La legge prevede un aggiornamento ogni due anni. Il motivo è semplice: la tecnologia avanza, migliora la qualità, quindi è necessario che il “prontuario” sia adeguato per fornire ai disabili le migliori condizioni possibili. Inoltre, cambiando la tecnologia, mutano anche i prezzi: l’aggiornamento del prontuario è indispensabile per i fornitori che vendono, per il servizio pubblico che acquista e per gli imprenditori che producono. Anche il Nomenclatore sembra oramai pronto ed è prevista la sua adozione con la riforma LEA di cui è parte integrante. Esistono tuttavia dei dubbi in merito alle procedure di acquisto degli ausili, considerate «troppo rigide»
  • 17. GRAZIE DELLA VOSTRA ATTENZIONE… E AUGURI DI BUONE FESTE!!! LO STATO DELL'ARTE SUI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA ALLE PERSONE SORDE