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LINFEDEMA
         ACQUA E TERMALISMO
CHINESITERAPIA DECONGESTIVA E ATTIVITA’ FISICA SPORTIVA NEL LINFEDEMA:
                     ESPERIENZE A CONFRONTO
                      TORINO    4-5 MARZO 2011


                        Dott. De Filippo Guido
      Chirurgia Vascolare - Angiologia e Riabilitazione Vascolare
                            A.S.L. Caserta
                         REGIONE CAMPANIA
LINFEDEMA ED ACQUA

PATOLOGIA DEL TERZO CIRCOLO
COSIDDETTO “CIRCOLO SPURIO”

STRETTE CONNESSIONI CON
QUELLO VENOSO

UNA SUA DISFUNZIONE E’ CAUSA
DEL COSIDDETTO “LINFEDEMA”
I LINFATICI HANNO UN’ORIGINE
COMUNE CON I VASI ARTERIOSI E
    VENOSI DAL MESENCHIMA




         I linfatici originano
               dalle vene
              primitive per
              gemmazione
LINFEDEMA ED ACQUA
           CLASSIFICAZIONE
 LINFEDEMI PRIMITIVI
 LINFEDEMI SECONDARI

            EPIDEMIOLOGIA
140.000.000 nel mondo (W.H.O.1994)
 45.000 da parassitosi
 65.000 primari
 20.000 secondari
 10.000 funzionali
LINFEDEMA E TERAPIA


    FARMACOLOGICA
    RIABILITATIVA
      CHIRURGICA
LINFEDEMA E RIABILITAZIONE
BONIFICA DELLA CUTE
BENDAGGIO MULTISTRATO
DRENAGGIO LINFATICO
MANUALE
COMPRESSIONE
PNEUMATICA
INTERMITTENTE
GINNASTICA ISOTONICA
SOTTOBENDAGGIO
INDIVIDUALE E/O DI
GRUPPO
ONDE D’URTO
IDROFISIOKINESI !
IDROCHINESITERAPIA



L’ESERCIZIO TERAPEUTICO IN ACQUA
VALIDO STRUMENTO DA ASSOCIARE AL
TRATTAMENTO IN PALESTRA
CENNI STORICI
Ippocrate(padre della Medicina 460-380 a.C.):
              bagni di contrasto termico
              nella cura delle malattie
Esculapio ( nascita ?? a.C.)” l’acqua purifica
       Il corpo e fa scorrere con maggiore
               fluidità il sangue nelle vene”
Kneipp (1800): ginnastica associata
                       all’idroterapia
Vasca di Hubbard (1920):origine degli
               attuali esercizi in acqua
Loeman e Roen (1924):giinnastica in acqua
CENNI STORICI
Meyer (1990): “Practis settings
      for Kinesiotherapy-acquatics”.
Levin (1991): “Aquatic Therapy”.
      Physician and Sport Medicine
McWaters (1992): “For faster recovery yust add
      water” Sports Medicine
Fawcett (1992):Principles of aquatic rehab: a new
      look at hidroth”. Sports Medicine
Speer,Cavanaugh,Warren,Day,Wichiewicz(1993):
      A role for hydroterapy in shulder
      rehabilitation” Amer Y.Sport Med.
CENNI STORICI
Arrigo,Fuller and Wilk (1992):
    “Aquatic rehabil following AC reconst”.
     Sport Medicine
Harvey (1996):
     Why water?”. Sports Medicine
Driver, O’ Connor,Lox, Rees(2004):
     Evaluation of an aquatics program
     on fitness parameters of individuals
     with a brain injury” Brain Injury
effetti benefici dell’acqua

  si basano sugli effetti della

   pressione idrostatica
  temperatura del bagno
   costituzione chimica
L’azione terapeutica si svolge attraverso
       due meccanismi di azione:

     1) ASPECIFICO o IDROTERAPICO
    proprietà fisiche che le acque possono offrire:
                      - temperatura
                 - pressione idrostatica
            -movimento attivo e/o passivo


    2) SPECIFICO O CRENOTRERAPICO
    proprietà chimico-fisiche dell’acqua utilizzata:
                    - Sali minerali
                   - oligoelementi
                      - termalità
                   - concentrazione
1) PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA
            ASPECIFICO o IDROTERAPICO
                  FASE STATICA (GALLEGGIAMENTO)
                    forza che controbilancia la forza di gravità
                               PRINCIPIO DI ARCHIMEDE



      “ogni corpo immerso in un liquido riceve una spinta verticale
   (Pressione Idrostatica) diretta dal basso verso l’alto pari al peso del
                         volume del liquido spostato”

                                    F=Vxd
F =forza di Archimede
V=volume di liquido spostato
d= densità
PESO SPECIFICO O DENSITA’ RELATIVA: acqua = 1




IL PESO SPECIFICO DEL CORPO UMANO
                  V corpo / V acqua
 Determinato dal peso delle varie componenti del corpo
      ( osso, muscolo, tessuto adiposo, volume polmonare)


                            0,95
PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA

 Il corpo galleggia perché il suo peso è
minore rispetto al peso dell’acqua spostata

 Il peso apparente di un corpo immerso è
   uguale al suo peso reale diminuito della
             spinta di Archimede
peso acquatico in relazione al livello di immersione
                 IMMERSIONE TOTALE= 3%
                        COLLO= 7%
                      ASCELLE= 20%
                  LINEA MAMMILLARE=33%
                      OMBELICO=50%
                     TROCANTERI=66%
                       COSCIA=80%
                      POLPACCI= 95%
COMPORTAMENTO DEL CORPO UMANO
        IN FASE STATICA

 PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
 PRINCIPIO DI STEVINO:

“ la pressione in un punto di una massa liquida in riposo ed a volume
       costante e soggetta solamente alla gravità, è direttamente
      proporzionale alla profondità e al peso specifico del liquido,
             e non dipende dalle forme del recipiente”
COMPORTAMENTO DEL CORPO UMANO
           IN FASE DINAMICA
          MOVIMENTO IN ACQUA
Resistenze
 aumentano con la velocità di movimento




Vortici e Turbolenze:
si realizzano a seconda della posizione dei vari
segmenti,dei movimenti e degli attrezzi utilizzati
PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA
 FORZE CHE SI OPPONGONO AL MOVIMENTO IN ACQUA:




COESIONE:
                debole forza parallela alla superficie dell’acqua, dovuta
                alla coesione delle molecole d’acqua tra loro
FRONTALE: forza diretta frontalmente rispetto al corpo in
                 movimento

FRENANTE: spinta retrograda subita dal corpo dovuta alla
                 formazione dei vortici nella zona del corpo in
                 movimento.
PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA
FORZE RESISTENTI:
                   R = K x S x sen y x V2
k = costante dipendente dalla densità del liquido
S = superficie frontale di spostamento
y =   angolo determinato dalla superficie frontale di
       spostamento e dala direzione di movimento
V =   differenza algebrica tra velocità di spostamento
      del corpo e velocità del liquido che lo circonda
   Questa proprietà dell’acqua permette ad un corpo animato da
      un moto molto lento di non incontrare una resistenza
   apprezzabile, mentre uno spostamento molto rapido incontra
                     una resistenza notevole!!
PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA

                         immersione 30 – 32°
         l’organismo rimane a riposo e non mette
         in atto i meccanismi di termoregolazione

SENSAZIONE GENERALE DI BENESSERE E RILASSAMENTO GLOBALE CON
      AZIONE MIORILASSANTE SULLA MUSCOLATURA STRIATA E LISCIA

L’abbassamento del tono muscolare diventa apprezzabile dopo 10
 minuti di immersione e dura fino a 1 ora dopo l’uscita dall’acqua
EFFETTI TERAPEUTICI FISICI DELLE ACQUE


 EFFETTO ANTALGICO: con riduzione della contrattura muscolare
 e conseguente AUMENTO DELLA MOTILITA’ ARTICOLARE

 RIDUZIONE DELL’EDEMA: stimolazione della contrattilità del
 lingangione e miglioramento anche dell’aspetto della cute

 POTENZIAMENTO E ALLENAMENTO MUSCOLARE

 MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ MOTORIA

 RECUPERO DELLO SCHEMA CORPOREO

 RILASSAMENTO GENERALE con ripercussione psico-fisiche
2) PROPRIETA’ CHIMICHE DELL’ACQUA

         MECCANISMO SPECIFICO O
            CRENOTRERAPICO

Legato alle proprietà chimico-fisiche
dell’acqua utilizzata:
- Sali minerali
- oligoelementi
- termalità
- concentrazione
ACQUE TERMALI
    INDICATE IN LINFOLOGIA
 SALSOBROMOIODICHE
(decongestionante sui tessuti edematosi)
 SULFUREE
 (azione antifiammatoria)
 ARSENICALI FERRUGINOSE
 (azione tonica e stimolante)
 SOLFATO CALCICHE
 (stimolano la contrattilità venosa)
 RADIOATTIVE
 (azione sedativa,analgesica ed antispastica)
 CARBONICHE
 (azione tonificante)
DURATA DELLA TERAPIA TERMALE



 ALMENO DUE CICLI DI CRENOTERAPIA
   (autunno e primavera)
 DISTANZIATI DA ALMENO TRE MESI
 LA DURATA DEVE ESSERE ALMENO
 DI DUE SETTIMANE
MALATTIE LINFATICHE
   Balneoterapia
Protocollo è comprensivo
  di 12 bagni termali
  terapeutici, in vasca
  singola o collettiva, con
  idromassaggio;
  oppure 12 percorsi
  termali terapeutici, in
  camminamento, con
  idromassaggio.
BALNEOTERAPIA

I tipi di bagni sono sostanzialmente tre:

1. bagni a bassa mineralizzazione o ipotonici
   (potenziamento della temperatura)
2. bagni a media mineralizzazione
    (influenza sulla biomeccanica)
3. bagni ad alta mineralizzazione o ipertonici
   (stimolazione nervosa)
BALNEOTERAPIA
  vasche individuali
  collettive
  sia in piscina termale, ed anche in
  vasche speciali per permettere
  l'applicazione di cure fisioterapiche
  e riabilitative.
Trattamenti di idromassaggio, che
  consiste nel far affluire sul corpo
  getti di varia intensità, allo scopo
  precipuo di stimolare la circolazione
  sanguigna. l'idromassaggio
  associato a percorsi a piedi, per
  uno stimolo aggiuntivo al sistema
  cardiocircolatorio.
PERCORSO VASCOLARE

Consiste nel camminare in due vasche
  contenenti acqua minerale, profonde
  almeno 80 centimetri, fondo costellato
  di asperità e con un`escursione termica
  tra le due vasche di 5-10° C,
  una durata di percorso di 20 minuti e
  con presenza di getti di ozono e
  idromassaggio lateralI a varie altezze

L’alternanza induce una specifica azione di
   riattivazione muscolare, riabilitazione
   articolare e dermotonificazione
BALNEOTERAPIA CON IDROMASSAGGIO
               OZONIZZATO IN VASCA

   la ozonizzazione stimola e riattiva la circolazione sanguigna
     con contemporanea azione miorilassante sedativa ed antidolorifica.

Il metodo è quello di aggiungere all’acqua minerale aria ozonizzata
sotto pressione in modo da arricchire l’acqua di O3 O2 e O allo stato nascente
Le molecole di ozono sono molto labili e si scompongono continuamente
con produzione di energia e ossigeno allo stato nascente
cui compete l’azione terapeutica antiossidante



L’azione terapeutica in campo vascolare:
   ossigenare tessuti in sofferenza con perossidazione a livello dei fosfolipidi di
   membrana eritrocitaria con accorciamento delle catene e rilassamenmto della
   membrana stessa e maggiore deformabilità delle emazie con riduzione
   dell’impilamento nei capillari
   Aumento della glicolisi con maggiore liberazione di O2
Controindicazioni

persone molto debilitate

irritazioni cutanee come pustole,
linfangiti o flebiti

persone con problemi di fragilità capillare.
BAGNI PSAMMATOTERAPICI
                   TALASSOTERAPIA
Centri termali in località marine nei quali
     vengono praticate le sabbiature.
             e talassoterapia

   Acqua marina, e l'immersione in acqua
   può avvenire in piscina (bagno caldo
   massimo di 38° gradi C,) o direttamente
   in mare (bagno freddo). La permanenza
   in acqua è generalmente associata a
   pratiche motorie, sia svolte in modo
   autonomo diretto (ad esempio il nuoto),
   sia, in varie forme di chinesiterapia,
   applicate al paziente che rimane passivo.
L'immersione diretta in mare aggiunge
   inoltre l'effetto di massaggio prodotto
   dal movimento ondoso, determinando
   una situazione di forte e benefica
   stimolazione generale dell'organismo.
Antica tradizione delle            BAGNI DI FIENO
 Valli del Trentino e dell'Alto Adige
 Fieno tagliato per le mucche
 Latte molto grasso e burro eccellentissimo
 Rigogliose nella conca delle Viote,
   sul Monte Bondone
 Miscuglio di piante aromatiche ed officinali
quali timo, arnica, potentilla, genziana
Bollitura tramite fermentazione quindi si può
dare inizio al bagno prima 15 m’ e
successivamente 30 m’.
Temperatura di 40° in superficie e 70° in profondità
Viene determinata una intensa sudorazioneuna che
continua anche nelle ore successive alla terapia vera
e propria
TORBA TERMALE
Cosmeceutico termale
Peloide dell’era paleozolica

    Derivata dalla conseguente lenta
    trasformazione di sostanze organiche di
    origine prevalentemente vegetale


E’ composta di 3 matrici fondamentali:
1. SOLIDAORGANICA:
    batteri,alghe,diatomee,
    protozoi,artropodi
2. SOLIDA INORGANICA:
    Sali minerali ed argilla
3    LIQUIDA:
    acqua minerale
TORBA
     L’APPLICAZIONE AVVIENE A CALDO


EFFETTI DELLA COMPONENTE ORGANICA:
Azione sebostatica e riduzione della formazione
di radicali liberi e la conseguente
iperpigmentazione cutane da invecchiamento
LA COMPONENTE INORGANICA DELLA TORBA:
Adsobe gas e tossine con conseguente azione
antiflogistica e cicatrizzante
EFFETTO BENEFICO BIOLOGICO DELLA TORBA



  AUMENTO DELLA TEMPERATURA
   CUTANEA CON VASODILATAZIONE
   LOCALE
  CESSIONE ALLA CUTE DEI
   COMPONENTI MINERALI
  INCREMENTO DELLA PERSPIRATIO
   INSENSIBILIS
  ATTIVAZIONE DELLE GHIANDOLE
   SUDORIPARE
  ESPULSIONE DI TOSSINE E DI ACQUA
   DALL’INTERSTIZIO CELLULARE
LA TORBA
Altre azioni specifiche
 Migliora la risposta allo stress
 Migliora la risposta ormonale sistemica
 Potenziamento del sistema immunitario
 Aumento degli acidi grassi polinsaturi nel
 sangue
 Stimolazione della ghiandola ipofisi,
 corticosurrene e gonadi
 Previene la formazione di radicali liberi
CONCLUSIONE
La riabilitazione in acqua offre ii benefici
  dell’acqua quando ci si muove in essa

 offre la possibilità al paziente di uscire da
   casa, socializzare, stare in gruppo e
   condividere le proprie esperienze;
 mette in grado i pazienti di gestirsi in
   modo autonomo una volta appresa la
   metodica;
 può portare ad una ulteriore diminuzione
   del linfedema o comunque a
   ottimizzare i risultati ottenuti con la
   Terapia di Decongestione Complessa
L’acqua concorre insieme ad altre metodiche

  Bendaggio freddo defaticante delle gambe
  Massaggio Linfodrenante Manuale
  Compressione Peumatica Intermittente
  Acquagym
  Doccia idroterapica (alternanza di getti a diluvio e a cascata
 caldi e freddi sul corpo)


 ad ottimizzare la qualità della vita del
 soggetto secondo i moderni concetti della
 disabilità enunciati dall’O.M.S.
APPUNTAMENTO A CASERTA
           CONVEGNO


   “LE DISABILITA’ VASCOLARI
           NEL S.S.N. “


            2013

       TEATRO DI CORTE
   PALAZZO REALE DI CASERTA
GRAZIE!

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Linfedema torino 4 e 5 marzo de filippo guido

  • 1. LINFEDEMA ACQUA E TERMALISMO CHINESITERAPIA DECONGESTIVA E ATTIVITA’ FISICA SPORTIVA NEL LINFEDEMA: ESPERIENZE A CONFRONTO TORINO 4-5 MARZO 2011 Dott. De Filippo Guido Chirurgia Vascolare - Angiologia e Riabilitazione Vascolare A.S.L. Caserta REGIONE CAMPANIA
  • 2. LINFEDEMA ED ACQUA PATOLOGIA DEL TERZO CIRCOLO COSIDDETTO “CIRCOLO SPURIO” STRETTE CONNESSIONI CON QUELLO VENOSO UNA SUA DISFUNZIONE E’ CAUSA DEL COSIDDETTO “LINFEDEMA”
  • 3. I LINFATICI HANNO UN’ORIGINE COMUNE CON I VASI ARTERIOSI E VENOSI DAL MESENCHIMA I linfatici originano dalle vene primitive per gemmazione
  • 4. LINFEDEMA ED ACQUA CLASSIFICAZIONE LINFEDEMI PRIMITIVI LINFEDEMI SECONDARI EPIDEMIOLOGIA 140.000.000 nel mondo (W.H.O.1994) 45.000 da parassitosi 65.000 primari 20.000 secondari 10.000 funzionali
  • 5. LINFEDEMA E TERAPIA FARMACOLOGICA RIABILITATIVA CHIRURGICA
  • 6. LINFEDEMA E RIABILITAZIONE BONIFICA DELLA CUTE BENDAGGIO MULTISTRATO DRENAGGIO LINFATICO MANUALE COMPRESSIONE PNEUMATICA INTERMITTENTE GINNASTICA ISOTONICA SOTTOBENDAGGIO INDIVIDUALE E/O DI GRUPPO ONDE D’URTO IDROFISIOKINESI !
  • 7. IDROCHINESITERAPIA L’ESERCIZIO TERAPEUTICO IN ACQUA VALIDO STRUMENTO DA ASSOCIARE AL TRATTAMENTO IN PALESTRA
  • 8. CENNI STORICI Ippocrate(padre della Medicina 460-380 a.C.): bagni di contrasto termico nella cura delle malattie Esculapio ( nascita ?? a.C.)” l’acqua purifica Il corpo e fa scorrere con maggiore fluidità il sangue nelle vene” Kneipp (1800): ginnastica associata all’idroterapia Vasca di Hubbard (1920):origine degli attuali esercizi in acqua Loeman e Roen (1924):giinnastica in acqua
  • 9. CENNI STORICI Meyer (1990): “Practis settings for Kinesiotherapy-acquatics”. Levin (1991): “Aquatic Therapy”. Physician and Sport Medicine McWaters (1992): “For faster recovery yust add water” Sports Medicine Fawcett (1992):Principles of aquatic rehab: a new look at hidroth”. Sports Medicine Speer,Cavanaugh,Warren,Day,Wichiewicz(1993): A role for hydroterapy in shulder rehabilitation” Amer Y.Sport Med.
  • 10. CENNI STORICI Arrigo,Fuller and Wilk (1992): “Aquatic rehabil following AC reconst”. Sport Medicine Harvey (1996): Why water?”. Sports Medicine Driver, O’ Connor,Lox, Rees(2004): Evaluation of an aquatics program on fitness parameters of individuals with a brain injury” Brain Injury
  • 11. effetti benefici dell’acqua si basano sugli effetti della pressione idrostatica temperatura del bagno costituzione chimica
  • 12. L’azione terapeutica si svolge attraverso due meccanismi di azione: 1) ASPECIFICO o IDROTERAPICO proprietà fisiche che le acque possono offrire: - temperatura - pressione idrostatica -movimento attivo e/o passivo 2) SPECIFICO O CRENOTRERAPICO proprietà chimico-fisiche dell’acqua utilizzata: - Sali minerali - oligoelementi - termalità - concentrazione
  • 13. 1) PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA ASPECIFICO o IDROTERAPICO FASE STATICA (GALLEGGIAMENTO) forza che controbilancia la forza di gravità PRINCIPIO DI ARCHIMEDE “ogni corpo immerso in un liquido riceve una spinta verticale (Pressione Idrostatica) diretta dal basso verso l’alto pari al peso del volume del liquido spostato” F=Vxd F =forza di Archimede V=volume di liquido spostato d= densità
  • 14. PESO SPECIFICO O DENSITA’ RELATIVA: acqua = 1 IL PESO SPECIFICO DEL CORPO UMANO V corpo / V acqua Determinato dal peso delle varie componenti del corpo ( osso, muscolo, tessuto adiposo, volume polmonare) 0,95
  • 15. PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA Il corpo galleggia perché il suo peso è minore rispetto al peso dell’acqua spostata Il peso apparente di un corpo immerso è uguale al suo peso reale diminuito della spinta di Archimede
  • 16. peso acquatico in relazione al livello di immersione IMMERSIONE TOTALE= 3% COLLO= 7% ASCELLE= 20% LINEA MAMMILLARE=33% OMBELICO=50% TROCANTERI=66% COSCIA=80% POLPACCI= 95%
  • 17. COMPORTAMENTO DEL CORPO UMANO IN FASE STATICA PRINCIPIO DI ARCHIMEDE PRINCIPIO DI STEVINO: “ la pressione in un punto di una massa liquida in riposo ed a volume costante e soggetta solamente alla gravità, è direttamente proporzionale alla profondità e al peso specifico del liquido, e non dipende dalle forme del recipiente”
  • 18. COMPORTAMENTO DEL CORPO UMANO IN FASE DINAMICA MOVIMENTO IN ACQUA Resistenze aumentano con la velocità di movimento Vortici e Turbolenze: si realizzano a seconda della posizione dei vari segmenti,dei movimenti e degli attrezzi utilizzati
  • 19. PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA FORZE CHE SI OPPONGONO AL MOVIMENTO IN ACQUA: COESIONE: debole forza parallela alla superficie dell’acqua, dovuta alla coesione delle molecole d’acqua tra loro FRONTALE: forza diretta frontalmente rispetto al corpo in movimento FRENANTE: spinta retrograda subita dal corpo dovuta alla formazione dei vortici nella zona del corpo in movimento.
  • 20. PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA FORZE RESISTENTI: R = K x S x sen y x V2 k = costante dipendente dalla densità del liquido S = superficie frontale di spostamento y = angolo determinato dalla superficie frontale di spostamento e dala direzione di movimento V = differenza algebrica tra velocità di spostamento del corpo e velocità del liquido che lo circonda Questa proprietà dell’acqua permette ad un corpo animato da un moto molto lento di non incontrare una resistenza apprezzabile, mentre uno spostamento molto rapido incontra una resistenza notevole!!
  • 21. PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA immersione 30 – 32° l’organismo rimane a riposo e non mette in atto i meccanismi di termoregolazione SENSAZIONE GENERALE DI BENESSERE E RILASSAMENTO GLOBALE CON AZIONE MIORILASSANTE SULLA MUSCOLATURA STRIATA E LISCIA L’abbassamento del tono muscolare diventa apprezzabile dopo 10 minuti di immersione e dura fino a 1 ora dopo l’uscita dall’acqua
  • 22. EFFETTI TERAPEUTICI FISICI DELLE ACQUE EFFETTO ANTALGICO: con riduzione della contrattura muscolare e conseguente AUMENTO DELLA MOTILITA’ ARTICOLARE RIDUZIONE DELL’EDEMA: stimolazione della contrattilità del lingangione e miglioramento anche dell’aspetto della cute POTENZIAMENTO E ALLENAMENTO MUSCOLARE MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ MOTORIA RECUPERO DELLO SCHEMA CORPOREO RILASSAMENTO GENERALE con ripercussione psico-fisiche
  • 23. 2) PROPRIETA’ CHIMICHE DELL’ACQUA MECCANISMO SPECIFICO O CRENOTRERAPICO Legato alle proprietà chimico-fisiche dell’acqua utilizzata: - Sali minerali - oligoelementi - termalità - concentrazione
  • 24. ACQUE TERMALI INDICATE IN LINFOLOGIA SALSOBROMOIODICHE (decongestionante sui tessuti edematosi) SULFUREE (azione antifiammatoria) ARSENICALI FERRUGINOSE (azione tonica e stimolante) SOLFATO CALCICHE (stimolano la contrattilità venosa) RADIOATTIVE (azione sedativa,analgesica ed antispastica) CARBONICHE (azione tonificante)
  • 25. DURATA DELLA TERAPIA TERMALE ALMENO DUE CICLI DI CRENOTERAPIA (autunno e primavera) DISTANZIATI DA ALMENO TRE MESI LA DURATA DEVE ESSERE ALMENO DI DUE SETTIMANE
  • 26. MALATTIE LINFATICHE Balneoterapia Protocollo è comprensivo di 12 bagni termali terapeutici, in vasca singola o collettiva, con idromassaggio; oppure 12 percorsi termali terapeutici, in camminamento, con idromassaggio.
  • 27. BALNEOTERAPIA I tipi di bagni sono sostanzialmente tre: 1. bagni a bassa mineralizzazione o ipotonici (potenziamento della temperatura) 2. bagni a media mineralizzazione (influenza sulla biomeccanica) 3. bagni ad alta mineralizzazione o ipertonici (stimolazione nervosa)
  • 28. BALNEOTERAPIA vasche individuali collettive sia in piscina termale, ed anche in vasche speciali per permettere l'applicazione di cure fisioterapiche e riabilitative. Trattamenti di idromassaggio, che consiste nel far affluire sul corpo getti di varia intensità, allo scopo precipuo di stimolare la circolazione sanguigna. l'idromassaggio associato a percorsi a piedi, per uno stimolo aggiuntivo al sistema cardiocircolatorio.
  • 29. PERCORSO VASCOLARE Consiste nel camminare in due vasche contenenti acqua minerale, profonde almeno 80 centimetri, fondo costellato di asperità e con un`escursione termica tra le due vasche di 5-10° C, una durata di percorso di 20 minuti e con presenza di getti di ozono e idromassaggio lateralI a varie altezze L’alternanza induce una specifica azione di riattivazione muscolare, riabilitazione articolare e dermotonificazione
  • 30. BALNEOTERAPIA CON IDROMASSAGGIO OZONIZZATO IN VASCA la ozonizzazione stimola e riattiva la circolazione sanguigna con contemporanea azione miorilassante sedativa ed antidolorifica. Il metodo è quello di aggiungere all’acqua minerale aria ozonizzata sotto pressione in modo da arricchire l’acqua di O3 O2 e O allo stato nascente Le molecole di ozono sono molto labili e si scompongono continuamente con produzione di energia e ossigeno allo stato nascente cui compete l’azione terapeutica antiossidante L’azione terapeutica in campo vascolare: ossigenare tessuti in sofferenza con perossidazione a livello dei fosfolipidi di membrana eritrocitaria con accorciamento delle catene e rilassamenmto della membrana stessa e maggiore deformabilità delle emazie con riduzione dell’impilamento nei capillari Aumento della glicolisi con maggiore liberazione di O2
  • 31. Controindicazioni persone molto debilitate irritazioni cutanee come pustole, linfangiti o flebiti persone con problemi di fragilità capillare.
  • 32. BAGNI PSAMMATOTERAPICI TALASSOTERAPIA Centri termali in località marine nei quali vengono praticate le sabbiature. e talassoterapia Acqua marina, e l'immersione in acqua può avvenire in piscina (bagno caldo massimo di 38° gradi C,) o direttamente in mare (bagno freddo). La permanenza in acqua è generalmente associata a pratiche motorie, sia svolte in modo autonomo diretto (ad esempio il nuoto), sia, in varie forme di chinesiterapia, applicate al paziente che rimane passivo. L'immersione diretta in mare aggiunge inoltre l'effetto di massaggio prodotto dal movimento ondoso, determinando una situazione di forte e benefica stimolazione generale dell'organismo.
  • 33. Antica tradizione delle BAGNI DI FIENO Valli del Trentino e dell'Alto Adige Fieno tagliato per le mucche Latte molto grasso e burro eccellentissimo Rigogliose nella conca delle Viote, sul Monte Bondone Miscuglio di piante aromatiche ed officinali quali timo, arnica, potentilla, genziana Bollitura tramite fermentazione quindi si può dare inizio al bagno prima 15 m’ e successivamente 30 m’. Temperatura di 40° in superficie e 70° in profondità Viene determinata una intensa sudorazioneuna che continua anche nelle ore successive alla terapia vera e propria
  • 34. TORBA TERMALE Cosmeceutico termale Peloide dell’era paleozolica Derivata dalla conseguente lenta trasformazione di sostanze organiche di origine prevalentemente vegetale E’ composta di 3 matrici fondamentali: 1. SOLIDAORGANICA: batteri,alghe,diatomee, protozoi,artropodi 2. SOLIDA INORGANICA: Sali minerali ed argilla 3 LIQUIDA: acqua minerale
  • 35. TORBA L’APPLICAZIONE AVVIENE A CALDO EFFETTI DELLA COMPONENTE ORGANICA: Azione sebostatica e riduzione della formazione di radicali liberi e la conseguente iperpigmentazione cutane da invecchiamento LA COMPONENTE INORGANICA DELLA TORBA: Adsobe gas e tossine con conseguente azione antiflogistica e cicatrizzante
  • 36. EFFETTO BENEFICO BIOLOGICO DELLA TORBA AUMENTO DELLA TEMPERATURA CUTANEA CON VASODILATAZIONE LOCALE CESSIONE ALLA CUTE DEI COMPONENTI MINERALI INCREMENTO DELLA PERSPIRATIO INSENSIBILIS ATTIVAZIONE DELLE GHIANDOLE SUDORIPARE ESPULSIONE DI TOSSINE E DI ACQUA DALL’INTERSTIZIO CELLULARE
  • 37. LA TORBA Altre azioni specifiche Migliora la risposta allo stress Migliora la risposta ormonale sistemica Potenziamento del sistema immunitario Aumento degli acidi grassi polinsaturi nel sangue Stimolazione della ghiandola ipofisi, corticosurrene e gonadi Previene la formazione di radicali liberi
  • 39. La riabilitazione in acqua offre ii benefici dell’acqua quando ci si muove in essa offre la possibilità al paziente di uscire da casa, socializzare, stare in gruppo e condividere le proprie esperienze; mette in grado i pazienti di gestirsi in modo autonomo una volta appresa la metodica; può portare ad una ulteriore diminuzione del linfedema o comunque a ottimizzare i risultati ottenuti con la Terapia di Decongestione Complessa
  • 40. L’acqua concorre insieme ad altre metodiche Bendaggio freddo defaticante delle gambe Massaggio Linfodrenante Manuale Compressione Peumatica Intermittente Acquagym Doccia idroterapica (alternanza di getti a diluvio e a cascata caldi e freddi sul corpo) ad ottimizzare la qualità della vita del soggetto secondo i moderni concetti della disabilità enunciati dall’O.M.S.
  • 41. APPUNTAMENTO A CASERTA CONVEGNO “LE DISABILITA’ VASCOLARI NEL S.S.N. “ 2013 TEATRO DI CORTE PALAZZO REALE DI CASERTA