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Società Italiana di Linfologia Oncologica                 Day Hospital Flebolinfologico



            Abbinamento del bendaggio linfologico alla
                   ginnastica decongestiva.




                                  Torino sabato 5 marzo
Introduzione
Come definito dall’International Society of Lymphology, la
                dall’International          Lymphology,
fase intensiva della terapia complessa decongestiva si basa
su quattro elementi portanti uno dei quali è rappresentato
dalla ginnastica decongestiva ad arto bendato.
                                      bendato.
Binomio terapeutico
Sperimentazioni in vitro ed in vivo hanno dimostrato che durante
l’attività muscolare si determina un aumento della frequenza delle
contrazioni dei vasi linfatici e della loro portata ma che il riassorbimento
proteico non aumenta in maniera significativa se l’attività muscolare è
eseguita in assenza di bendaggio (studio linfoscintigrafico-Bourgeois).
                                             linfoscintigrafico-Bourgeois).


Diversamente l’azione congiunta eser-
               l’azione              eser-
cizio più bendaggio è in grado di favorire
maggiormente il riassorbimento proteico.
                                proteico.

Attraverso un’azione di contrapposizione
all’espansione muscolare il bendaggio
linfologico è in grado di restituire,
proporzionalmente al grado di rigidità del
sistema, l’energia prodotta durante
l’esercizio fisico agli strati sovra-
                                   sovra-
sottofasciali.
sottofasciali.
La rigidità di un sistema
La rigidità di un sistema mono/multicomponente può essere
valutata attraverso la misurazione dell’Indice Statico di Stiffness
                                    dell’Indice
I.S.S. come definisce il Comitato Europeo per la standardizzazione
C.E.N. ed è strettamente dipendente:
                          dipendente:

    dalle caratteristiche tessili ed elastometriche della benda
    impiegata
    dalle caratteristiche visco-elastiche del sottobendaggio
                           visco-
    dal sistema nel suo insieme.
Caratteristiche della benda
La benda a corta estensibilità è caratterizzata da una:

  bassa energia di recupero
  bassa pressione di riposo
  elevata pressione di lavoro

La benda a media estensibilità è caratterizzata da una:
                                                   una:

 media energia di recupero
 media pressione di riposo
 media pressione di lavoro

La benda a lunga estensibilità e caratterizzata da una:

 forte energia di recupero
 forte pressione di riposo
 lieve pressione di lavoro
Caratteristiche visco-elastiche del sottobendaggio
                visco-

Tra i diversi sistemi multistrato in uso nel trattamento del linfedema
e “validati clinicamente” possiamo distinguere, per la diversa
              clinicamente”
tipologia di sottobendaggio impiegato, tre sistemi principali che
utilizzano al di sopra della maglia tubolare:
                                    tubolare:

      cotone germanico
      schiuma poliuretanica
      schiume di lattice.
Test clinici preliminari
Pur ritenendo che ogni sistema multistrato vada valutato nel suo
insieme, si è potuto osservare attraverso una valutazione
incrociata fra tre diversi tipi di sottobendaggio di cui sopra, con
tre diverse tipologie di bende la forte interazione tra questi due
elementi e come la pressione di lavoro ne venga influenzata.
                                                  influenzata.


     Benda al 40% di est.   Benda al 49% di est.   Benda al 90% di est.
Sistema di marcatura
Per rendere più oggettiva la valutazioni comparativa è stato
impiegato un sistema di marcatura ellittico in grado di trasformarsi in
un cerchio raggiunto il 50% dell’estensibilità massima di ciascuna
                                    50%
delle bende impiegate (Atti del congresso Nazionale dell’Istituto dei Tumori 2008
“Gestione della tensione di applicazione nel bendaggio multistrato” G.Farina). L’eccentricità
dell’ellisse è stata calcolata attraverso l’applicazione della seguente
formula:
formula:

      X2=X1/(1+estensibilità benda * estensione benda)


                                          X2
                           X1
Programma di calcolo
Scala di ellissi




Tale sistema è disponibile gratuitamente a tutti gli iscritti della
           Società Italiana di Linfologia Oncologica
Risultati
È stato osservato che prescindendo dalla tipologia di
benda impiegata l’I.S.S. tende ad essere, rispetto ai
                  l’I
valori medi massimi rilevati (21 mmHg), decisamente più
                                 mmHg),
basso se vengono utilizzate come sottobendaggio delle
schiume poliuretaniche 9-12 mmHg.
                              mmHg.
Risultati
Per quanto riguarda il sottobendaggio in schiuma di
lattice a densità variabile 0,105-0,142 g/cm³ l’I.S.S.
                                 105-      g/cm³ l’I.
rilevato è stato rispettivamente di 6-11 mmHg.
                                         mmHg.
Risultati
Per quanto concerne il cotone germanico a densità
variabile 0,036-0,076 g/cm³ è stato osservato che la
             036-     g/cm³
media dell’I.S.S. è stata rispettivamente pari a 18-21
        dell’I.                                  18-
mmHg.
mmHg.
Risultati
Si aggiunge inoltre che in media il miglior rapporto tra pressione di
riposo e pressione di lavoro nelle varie fasi è stato ottenuto
utilizzando una benda a corta estensibilità con un sottobendaggio
in cotone germanico.
          germanico.
Ruolo del sottobendaggio
Per quanto osservato nell’ambito dello valutazioni è possibile
affermare che il sottobendaggio svolge, oltre al ruolo consueto di
protezione e di omogeneizzazione della pressione di applicazione,
anche      un’importante    funzione  regolatrice  dell’azione  di
contenimento, andando ad aumentare o a diminuire il grado di
rigidità     complessivo dell’intero sistema ottenibile attraverso
l’utilizzo di una determinata benda.
                              benda.
Valutazione dei sistemi multistrato nel loro insieme

In presenza di un linfedema ad elevata concentrazione proteica
gli esercizi decongestivi ad arto bendato svolgono un ruolo
estremamente importante nella riduzione di tale condizione
altresì possono incrementare l’azione delle pompe impulso-
                                                     impulso-
aspirative favorendo ulteriormente il lavoro di compenso
esercitato dal sistema venoso.
                       venoso.
Per utilizzarne appieno le potenzialità dell’esercizio decongestivo
si suggerisce di utilizzare dei sistemi multistrato altamente
contenitivi che abbiano altresì elevate caratteristiche tecniche in
termini di:
         di:


         tollerabilità
         funzionalità
         stabilità.
Tollerabilità
La mancata tollerabilità da parte del paziente di un determinato sistema
multistrato è legata a diversi fattori quali:
                                       quali:
   alte pressione di riposo
   pressioni di riposo non adeguatamente rapportate alla distribuzione
   dell’edema lungo i vari segmenti e gradi di fibrotizzazione tissutale
   (auspicabile l’uso di modelli matematici)
   disuniformità della compressione
   instabilità del sistema
   alle maggiore/minore propensione di un sistema a variare la sua
   pressione di riposo nel tempo
   bassa compliance del paziente.
                           paziente.


                                   dismorfismo in seconda settimana

                     65
                     60
                     55
                     50
                     45
                     40
                     35                                                               Differenza % iniziale
                     30
       Diff. % cm




                     25
                     20                                                               Differenza % prima
                     15                                                               sett
                     10
                      5                                                               Differenza %
                      0                                                               seconda sett
                     -5   A   A1      Y   B     B1     C     D       E   E1   F   G
                    -10
                                              punti di rilevamento
Funzionalità
È di fondamentale importanza, onde favorire l’esecuzione degli
esercizi decongestivi ad arto bendato prediligere dei sistemi che
preservino un buon grado di funzionalità articolare a tutti i livelli
e che evitino di generare costrizioni di bordo benda durante i
movimenti di flessione articolare. A tal fine si suggerisce di
                         articolare.
utilizzare:
utilizzare:

     un numero ridotto di passaggi benda a livello articolare
     delle modalità di sovrapposizione a livello articolare che
     non costringano durante i movimenti di flessione
     materiali appropriati.
Stabilità
Altresì si rende opportuno impiegare dei sistemi multistrato ad
elevata stabilità che non ridiscendano in senso prossimo distale
dopo l’esecuzione degli esercizi decongestivi e che non vadano
a modificarsi in maniera sostanziale rispetto alla loro costru-
                                                        costru-
zione originaria.
      originaria.
Test clinici comparativi
I test clinici comparativi dei vari sistemi multistrato sono stati svolti su
medesima persona priva di patologie artero-venose utilizzando una
                                            artero-
tecnica di sovrapposizione spiroidale al 75% di sovrapposizione con una
                                          75%
benda al 49% di estensibilità e una tensione di applicazione pari al 50%
           49%                                                          50%
della sua estensibilità massima.
                           massima.                                         .




                                                        Legenda

                                                   Elevata      • ••
                                                   Media          ••
                                                   Ridotta         •
Tollerabilità    ••
Rigidità        •••
Stabilità         •
Funzionalità     ••
Tollerabilità      •
Rigidità        • ••
Stabilità       •••
Funzionalità      ••
Tollerabilità     •
Rigidità        •••
Stabilità        ••
Funzionalità      •
Tollerabilità    •
Rigidità        ••
Stabilità        •
Funzionalità    ••
Tollerabilità      •
Rigidità        •• •
Stabilità        ••
Funzionalità       •
Tollerabilità    •
Rigidità         •
Stabilità        •
Funzionalità    ••
Tollerabilità   ••
Rigidità        ••
Stabilità       ••
Funzionalità     •
Tollerabilità    ••
Rigidità        •••
Stabilità         •
Funzionalità     ••
Tollerabilità     •
Rigidità        •••
Stabilità        ••
Funzionalità      •
Tollerabilità    ••
Rigidità         ••
Stabilità        ••
Funzionalità    •••
Rigidità              •••
      Pressione di lavoro   •••
A03
      Stabilità             •••
      Funzionalità          •••
Tollerabilità   •••
      Rigidità        •••
A02
      Stabilità       •••
      Funzionalità    •••
Tollerabilità   •••
      Rigidità        •••
      Stabilità       •••
A01
      Funzionalità    •••
Dall’applicazione clinica multicentrica di quest’ultimo sistema
multistrato multicomponente su pazienti con linfedema primitivo e
secondario dell’arto inferiore, si è potuto riscontrare che tale
sistema favorisce una riduzione omogenea dell’edema ed in
particolar modo delle zone di massima espressione edemigena e
altresì consente un’ottimizzazione dei risultati in termini di
riduzione:
riduzione:


  della fibrotizzazione tissutale
  della volumetria dell’arto                  (arti inf. 51,2% di media riduzione su gli ultimi 10 casi non
                                                    inf. 51,
  mologhi di linfedema primitivo e secondario di media-grande entità e del 49,4% degli arti sup. su gli
                                                    media-                        49,             sup.
  ultimi 10 casi omologhi di linfedema secondario di media-grande
                                                                media-          entità secondo i parametri
  dell’International Society of Lymphology, trattati al 24.12.2010 e calcolati sulle due settimane di
                                                             24.12.
  trattamento attraverso una tecnica di misurazione volumetria indiretta). Dati di prossima pubblicazione.
                                                                 indiretta).                pubblicazione.

  fase di ricovero.
Immagini a confronto
Immagini a confronto
…..alcuni esempi di esercizi decongestivi ad
             arto bendato……
……”sarebbe auspicabile, per
implementare i risultati clinici, mettere a
  punto un programma ampiamente
 condiviso di esercizi decongestivi da
    adattare in rapporto alle diverse
       condizioni cliniche”…….
Società Italiana di Linfologia Oncologica                                                Day Hospital Flebolinfologico




                 presentazione
                    a cura di
             Giovanni Farina
      Day Hospital Flebolinfologico
  Istituto Clinico Città Studi di Milano
     giovanni_farina@fastwebnet.it


                        Copyright © G. Farina v. 02/2011. Tutti I diritti riservati. giovanni_farina@fastwebnet.it
Bibliografia essenziale
Trattato di linfologia. Daniele Aloisi Impress
            linfologia.

Atti del corso di”terapia integrata dell’edema” del dr. Daniele Aloisi
               di”terapia                           dr.

 Atti del corso di “operatore di trattamento linfodrenante e di bendaggio
multistrato ad indirizzo riabilitativo” diretto dal prof.Giovanni.B.Augus
                                                    prof.Giovanni.

 Atti del corso di “bendaggio flebologico” del dr. Loris Stella
                                               dr.

 Atti del corso di “bendaggio compressivo” del dr. Paolo Mondani
                                               dr.

 Atti del corso “trattamento delle ulcere degli arti inferiori” del dr.Giovanni Mosti
                                                                    dr.                   e
dal dr.Vincenzo Mattaliano
    dr.

 Traitement compressif des membres del dr.H.Partsch-dr.E.Rabe-dr.R.Stemmer
                                       dr. Partsch-dr. Rabe-dr.

 Il flebolinfedema “dalla diagnosi alla terapia” S.Michelini-A.Cavezzi edizione Auxilia
                                                   Michelini-

 Drenaggio dell’arto inferiore A.Leduc-O.Leduc
                                 Leduc-

 Manuale teorico pratico di riabilitazione vascolare Sandro Michelini edizioni P.R.

 Fisioterapia complessa decongestionante di E.Földi e M.Földi Marrapese Editore-
                                                                        Editore-
Roma
 Rééducation des œdèmes des membres infèrieurs Jean-Yves Bouchet Masson
                                                Jean-

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  • 1. Società Italiana di Linfologia Oncologica Day Hospital Flebolinfologico Abbinamento del bendaggio linfologico alla ginnastica decongestiva. Torino sabato 5 marzo
  • 2. Introduzione Come definito dall’International Society of Lymphology, la dall’International Lymphology, fase intensiva della terapia complessa decongestiva si basa su quattro elementi portanti uno dei quali è rappresentato dalla ginnastica decongestiva ad arto bendato. bendato.
  • 3. Binomio terapeutico Sperimentazioni in vitro ed in vivo hanno dimostrato che durante l’attività muscolare si determina un aumento della frequenza delle contrazioni dei vasi linfatici e della loro portata ma che il riassorbimento proteico non aumenta in maniera significativa se l’attività muscolare è eseguita in assenza di bendaggio (studio linfoscintigrafico-Bourgeois). linfoscintigrafico-Bourgeois). Diversamente l’azione congiunta eser- l’azione eser- cizio più bendaggio è in grado di favorire maggiormente il riassorbimento proteico. proteico. Attraverso un’azione di contrapposizione all’espansione muscolare il bendaggio linfologico è in grado di restituire, proporzionalmente al grado di rigidità del sistema, l’energia prodotta durante l’esercizio fisico agli strati sovra- sovra- sottofasciali. sottofasciali.
  • 4. La rigidità di un sistema La rigidità di un sistema mono/multicomponente può essere valutata attraverso la misurazione dell’Indice Statico di Stiffness dell’Indice I.S.S. come definisce il Comitato Europeo per la standardizzazione C.E.N. ed è strettamente dipendente: dipendente: dalle caratteristiche tessili ed elastometriche della benda impiegata dalle caratteristiche visco-elastiche del sottobendaggio visco- dal sistema nel suo insieme.
  • 5. Caratteristiche della benda La benda a corta estensibilità è caratterizzata da una: bassa energia di recupero bassa pressione di riposo elevata pressione di lavoro La benda a media estensibilità è caratterizzata da una: una: media energia di recupero media pressione di riposo media pressione di lavoro La benda a lunga estensibilità e caratterizzata da una: forte energia di recupero forte pressione di riposo lieve pressione di lavoro
  • 6. Caratteristiche visco-elastiche del sottobendaggio visco- Tra i diversi sistemi multistrato in uso nel trattamento del linfedema e “validati clinicamente” possiamo distinguere, per la diversa clinicamente” tipologia di sottobendaggio impiegato, tre sistemi principali che utilizzano al di sopra della maglia tubolare: tubolare: cotone germanico schiuma poliuretanica schiume di lattice.
  • 7. Test clinici preliminari Pur ritenendo che ogni sistema multistrato vada valutato nel suo insieme, si è potuto osservare attraverso una valutazione incrociata fra tre diversi tipi di sottobendaggio di cui sopra, con tre diverse tipologie di bende la forte interazione tra questi due elementi e come la pressione di lavoro ne venga influenzata. influenzata. Benda al 40% di est. Benda al 49% di est. Benda al 90% di est.
  • 8. Sistema di marcatura Per rendere più oggettiva la valutazioni comparativa è stato impiegato un sistema di marcatura ellittico in grado di trasformarsi in un cerchio raggiunto il 50% dell’estensibilità massima di ciascuna 50% delle bende impiegate (Atti del congresso Nazionale dell’Istituto dei Tumori 2008 “Gestione della tensione di applicazione nel bendaggio multistrato” G.Farina). L’eccentricità dell’ellisse è stata calcolata attraverso l’applicazione della seguente formula: formula: X2=X1/(1+estensibilità benda * estensione benda) X2 X1
  • 10. Scala di ellissi Tale sistema è disponibile gratuitamente a tutti gli iscritti della Società Italiana di Linfologia Oncologica
  • 11. Risultati È stato osservato che prescindendo dalla tipologia di benda impiegata l’I.S.S. tende ad essere, rispetto ai l’I valori medi massimi rilevati (21 mmHg), decisamente più mmHg), basso se vengono utilizzate come sottobendaggio delle schiume poliuretaniche 9-12 mmHg. mmHg.
  • 12. Risultati Per quanto riguarda il sottobendaggio in schiuma di lattice a densità variabile 0,105-0,142 g/cm³ l’I.S.S. 105- g/cm³ l’I. rilevato è stato rispettivamente di 6-11 mmHg. mmHg.
  • 13. Risultati Per quanto concerne il cotone germanico a densità variabile 0,036-0,076 g/cm³ è stato osservato che la 036- g/cm³ media dell’I.S.S. è stata rispettivamente pari a 18-21 dell’I. 18- mmHg. mmHg.
  • 14. Risultati Si aggiunge inoltre che in media il miglior rapporto tra pressione di riposo e pressione di lavoro nelle varie fasi è stato ottenuto utilizzando una benda a corta estensibilità con un sottobendaggio in cotone germanico. germanico.
  • 15. Ruolo del sottobendaggio Per quanto osservato nell’ambito dello valutazioni è possibile affermare che il sottobendaggio svolge, oltre al ruolo consueto di protezione e di omogeneizzazione della pressione di applicazione, anche un’importante funzione regolatrice dell’azione di contenimento, andando ad aumentare o a diminuire il grado di rigidità complessivo dell’intero sistema ottenibile attraverso l’utilizzo di una determinata benda. benda.
  • 16. Valutazione dei sistemi multistrato nel loro insieme In presenza di un linfedema ad elevata concentrazione proteica gli esercizi decongestivi ad arto bendato svolgono un ruolo estremamente importante nella riduzione di tale condizione altresì possono incrementare l’azione delle pompe impulso- impulso- aspirative favorendo ulteriormente il lavoro di compenso esercitato dal sistema venoso. venoso. Per utilizzarne appieno le potenzialità dell’esercizio decongestivo si suggerisce di utilizzare dei sistemi multistrato altamente contenitivi che abbiano altresì elevate caratteristiche tecniche in termini di: di: tollerabilità funzionalità stabilità.
  • 17. Tollerabilità La mancata tollerabilità da parte del paziente di un determinato sistema multistrato è legata a diversi fattori quali: quali: alte pressione di riposo pressioni di riposo non adeguatamente rapportate alla distribuzione dell’edema lungo i vari segmenti e gradi di fibrotizzazione tissutale (auspicabile l’uso di modelli matematici) disuniformità della compressione instabilità del sistema alle maggiore/minore propensione di un sistema a variare la sua pressione di riposo nel tempo bassa compliance del paziente. paziente. dismorfismo in seconda settimana 65 60 55 50 45 40 35 Differenza % iniziale 30 Diff. % cm 25 20 Differenza % prima 15 sett 10 5 Differenza % 0 seconda sett -5 A A1 Y B B1 C D E E1 F G -10 punti di rilevamento
  • 18. Funzionalità È di fondamentale importanza, onde favorire l’esecuzione degli esercizi decongestivi ad arto bendato prediligere dei sistemi che preservino un buon grado di funzionalità articolare a tutti i livelli e che evitino di generare costrizioni di bordo benda durante i movimenti di flessione articolare. A tal fine si suggerisce di articolare. utilizzare: utilizzare: un numero ridotto di passaggi benda a livello articolare delle modalità di sovrapposizione a livello articolare che non costringano durante i movimenti di flessione materiali appropriati.
  • 19. Stabilità Altresì si rende opportuno impiegare dei sistemi multistrato ad elevata stabilità che non ridiscendano in senso prossimo distale dopo l’esecuzione degli esercizi decongestivi e che non vadano a modificarsi in maniera sostanziale rispetto alla loro costru- costru- zione originaria. originaria.
  • 20. Test clinici comparativi I test clinici comparativi dei vari sistemi multistrato sono stati svolti su medesima persona priva di patologie artero-venose utilizzando una artero- tecnica di sovrapposizione spiroidale al 75% di sovrapposizione con una 75% benda al 49% di estensibilità e una tensione di applicazione pari al 50% 49% 50% della sua estensibilità massima. massima. . Legenda Elevata • •• Media •• Ridotta •
  • 21. Tollerabilità •• Rigidità ••• Stabilità • Funzionalità ••
  • 22. Tollerabilità • Rigidità • •• Stabilità ••• Funzionalità ••
  • 23. Tollerabilità • Rigidità ••• Stabilità •• Funzionalità •
  • 24. Tollerabilità • Rigidità •• Stabilità • Funzionalità ••
  • 25. Tollerabilità • Rigidità •• • Stabilità •• Funzionalità •
  • 26. Tollerabilità • Rigidità • Stabilità • Funzionalità ••
  • 27. Tollerabilità •• Rigidità •• Stabilità •• Funzionalità •
  • 28. Tollerabilità •• Rigidità ••• Stabilità • Funzionalità ••
  • 29. Tollerabilità • Rigidità ••• Stabilità •• Funzionalità •
  • 30. Tollerabilità •• Rigidità •• Stabilità •• Funzionalità •••
  • 31. Rigidità ••• Pressione di lavoro ••• A03 Stabilità ••• Funzionalità •••
  • 32. Tollerabilità ••• Rigidità ••• A02 Stabilità ••• Funzionalità •••
  • 33. Tollerabilità ••• Rigidità ••• Stabilità ••• A01 Funzionalità •••
  • 34. Dall’applicazione clinica multicentrica di quest’ultimo sistema multistrato multicomponente su pazienti con linfedema primitivo e secondario dell’arto inferiore, si è potuto riscontrare che tale sistema favorisce una riduzione omogenea dell’edema ed in particolar modo delle zone di massima espressione edemigena e altresì consente un’ottimizzazione dei risultati in termini di riduzione: riduzione: della fibrotizzazione tissutale della volumetria dell’arto (arti inf. 51,2% di media riduzione su gli ultimi 10 casi non inf. 51, mologhi di linfedema primitivo e secondario di media-grande entità e del 49,4% degli arti sup. su gli media- 49, sup. ultimi 10 casi omologhi di linfedema secondario di media-grande media- entità secondo i parametri dell’International Society of Lymphology, trattati al 24.12.2010 e calcolati sulle due settimane di 24.12. trattamento attraverso una tecnica di misurazione volumetria indiretta). Dati di prossima pubblicazione. indiretta). pubblicazione. fase di ricovero.
  • 37. …..alcuni esempi di esercizi decongestivi ad arto bendato……
  • 38. ……”sarebbe auspicabile, per implementare i risultati clinici, mettere a punto un programma ampiamente condiviso di esercizi decongestivi da adattare in rapporto alle diverse condizioni cliniche”…….
  • 39. Società Italiana di Linfologia Oncologica Day Hospital Flebolinfologico presentazione a cura di Giovanni Farina Day Hospital Flebolinfologico Istituto Clinico Città Studi di Milano giovanni_farina@fastwebnet.it Copyright © G. Farina v. 02/2011. Tutti I diritti riservati. giovanni_farina@fastwebnet.it
  • 40. Bibliografia essenziale Trattato di linfologia. Daniele Aloisi Impress linfologia. Atti del corso di”terapia integrata dell’edema” del dr. Daniele Aloisi di”terapia dr. Atti del corso di “operatore di trattamento linfodrenante e di bendaggio multistrato ad indirizzo riabilitativo” diretto dal prof.Giovanni.B.Augus prof.Giovanni. Atti del corso di “bendaggio flebologico” del dr. Loris Stella dr. Atti del corso di “bendaggio compressivo” del dr. Paolo Mondani dr. Atti del corso “trattamento delle ulcere degli arti inferiori” del dr.Giovanni Mosti dr. e dal dr.Vincenzo Mattaliano dr. Traitement compressif des membres del dr.H.Partsch-dr.E.Rabe-dr.R.Stemmer dr. Partsch-dr. Rabe-dr. Il flebolinfedema “dalla diagnosi alla terapia” S.Michelini-A.Cavezzi edizione Auxilia Michelini- Drenaggio dell’arto inferiore A.Leduc-O.Leduc Leduc- Manuale teorico pratico di riabilitazione vascolare Sandro Michelini edizioni P.R. Fisioterapia complessa decongestionante di E.Földi e M.Földi Marrapese Editore- Editore- Roma Rééducation des œdèmes des membres infèrieurs Jean-Yves Bouchet Masson Jean-