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Stress e Management
Cosa fare e Cosa non fare

Corso Gestione dello Stress – Comune di Schio




                                                1
MANAGEMENT e STRESS
Il management ricopre un ruolo fondamentale nel
ridurre lo stress lavoro-correlato all’interno del
gruppo di lavoro.

L’approccio britannico del management suggerisce la
presenza di alcuni management standard che
definiscono le caratteristiche e la cultura di
un’organizzazione nella quale i rischi derivanti dallo
stress lavoro correlato sono stati gestiti e controllati
efficacemente.


                                                           2
Le sei aree dei management
standard        Controllo

                         Supporto

     Richieste


                         Relazioni


   Cambiamento
                 Ruolo




                                     3
Cambiamento (Change):
 Richieste (Demands):                              come i cambiamenti
 carico di lavoro, competenza,                    organizzativi
 pattern di lavoro e ambiente lavorativo.         vengono gestiti e
                                                  comunicati
Controllo (Control):                              nell’organizzazione.
quanto controllo
una persona ha                                         Ruolo (Role):
nello stabilire,                                       comprensione
                              MANAGEMENT
modificare                                             del proprio
                                  STANDARD             ruolo all’interno
e personalizzare
le sue modalità di                                     dell’organizzazione,
lavoro.                                                assenza di conflitti
                                                       di ruolo.
Supporto (Support):
 incoraggiamento e risorse          Relazioni (Relationships):ambiente
fornite dall’organizzazione,        lavorativo in cui i conflitti vengono
 dal management e dai colleghi.     gestiti e in cui i comportamenti
                                    Inaccettabili non sono tollerati. 4
Richieste
  Lo standard prevede che i lavoratori siano capaci di
  affrontare le richieste che vengono loro effettuate e
  che, nel caso di preoccupazioni individuali, siano
  presenti alcuni sistemi per aiutare i lavoratori.

  Concretamente:
• l’organizzazione fornisce ai lavoratori adeguate e
  realizzabili richieste in relazione alle ore e al tipo di
  lavoro;
• le competenze e le abilità dei lavorati corrispondono
  alle job demands;
• le preoccupazioni del lavoratore possono essere
  discusse in un ambiente specifico.

                                                              5
Cosa fare se si identifica un problema
      nell’ambito delle richieste
• Consentire pause regolari, specialmente quando il
  lavoro è complesso mentalmente e/o emotivamente.
• Fornire scadenze realistiche e perseguibili.
• Fornire adeguata formazione e pertinenti risorse per
  effettuare il lavoro.
• Fornire stimoli e opportunità per i lavoratori di
  utilizzare le loro competenze.
• Fornire sufficienti sfide per motivare il personale e
  mantenerlo interessato al proprio lavoro.
• Ridurre distrazioni, disturbi, interruzioni, rumori,
  vibrazioni, polveri… dove è possibile.
• Valutare il rischio di violenze fisiche e verbali; prendere
  provvedimenti concreti contro di esse.
                                                                6
Cosa non fare se si identifica un problema
       nell’ambito delle richieste
 • Domandare alle persone di effettuare compiti per i
   quali non sono stati formati o non possiedono le
   competenze.
 • Incoraggiare lo staff a portare a casa il lavoro o a
   lavorare più a lungo di quanto previsto dal loro
   contratto.
 • Dare un eccessivo carico lavoro a una persona o ad una
   équipe senza che questi abbiano le risorse per
   affrontarlo.


                                                        7
Controllo
    Lo standard prevede che i lavoratori siano capaci di
    stabilire e personalizzare le proprie modalità di lavoro e
    che, nel caso di preoccupazioni individuali, siano presenti
    alcuni sistemi per aiutare i lavoratori.

    Concretamente:
•   ove possibile, i lavoratori possiedono controllo sul loro
    ritmo di lavoro e sono incoraggiati ad usare le proprie
    competenze e le proprie iniziative per effettuare il lavoro;
•   l’organizzazione incoraggia i lavoratori a sviluppare le
    proprie abilità;
•   i lavoratori possono decidere quando prendere le pause;
•   i lavoratori sono consultati riguardo alle modalità del loro
    lavoro.
                                                              8
Cosa fare e cosa non fare se si identifica
 un problema nell’ambito del controllo
    COSA FARE
•   Permettere ai lavoratori di controllare il proprio ritmo di
    lavoro e di personalizzare le proprie modalità di lavoro.
•   Permettere e incoraggiare lo staff a partecipare alle
    decisioni.
     COSA NON FARE
•   Monitorare i movimenti dei lavoratori in dettaglio (pause
    incluse).
•   Monitorare lo stile di lavoro, a meno che non sia
    necessario.
•   Domandare allo staff di rimanere più tempo, senza
    fornirne anticipata notizia.
                                                              9
Supporto
    Lo standard prevede che i lavoratori ricevano adeguate
    informazioni e supporto dai colleghi e dai superiori e che,
    nel caso di preoccupazioni individuali, siano presenti alcuni
    sistemi per aiutare i lavoratori.

    Concretamente:
•   l’organizzazione possiede procedure per fornire adeguato
    supporto ai lavoratori;
•   i manager supportano e incoraggiano il proprio staff; i
    lavoratori supportano e incoraggiano i colleghi;
•   i lavoratori sanno di essere supportati e sanno come essere
    supportati;
•   i lavoratori ricevono regolari e costruttivi feedback.

                                                              10
Cosa fare e cosa non fare se si identifica
     un problema nell’ambito del supporto
      COSA FARE
•    Assicurarsi che lo staff riceva adeguata formazione per
     intraprendere il proprio lavoro e fornire occasioni di sviluppo di
     carriera.
•    Fornire consigli costruttivi e supportivi.
•    Fornire flessibilità nei pattern di lavoro, ove possibile.
•    Permettere un ritorno “a step” al lavoro, dopo lunghi periodi di
     malattia.
•    Effettuare regolari incontri di gruppo.

  COSA NON FARE
• Banalizzare i problemi altrui.
• Discriminare le persone per sesso, razza, disabilità
  o qualsiasi altra ragione.                                      11
Relazioni
    Lo standard prevede che i lavoratori non siano soggetti a
    comportamenti non accettabili (molestie, mobbing…) e che
    nel caso di preoccupazioni individuali siano presenti alcuni
    sistemi per aiutare i lavoratori.

    Concretamente:
•   l’organizzazione premia i comportamenti positivi al lavoro per
    evitare conflitti ed assicurare giustizia;
•   i lavoratori condividono informazioni rilevanti per il proprio
    lavoro;
•   l’organizzazione possiede delle procedure per prevenire e
    risolvere comportamenti non accettabili;
•   sono presenti alcuni sistemi per incoraggiare i manager a
    prevenire e gestire comportamenti non accettabili e per
    incoraggiare i lavoratori a denunciare comportamenti non
    accettabili.                                                 12
Cosa fare e cosa non fare se si identifica
    un problema nell’ambito delle relazioni
     COSA FARE
•    Incoraggiare un’aperta, buona e onesta comunicazione a
     tutti i livelli.
•    Fornire opportunità di interazione sociale tra lavoratori.
•    Fornire supporto a staff che lavora in isolamento.
•    Creare una cultura di fiducia dove i colleghi si incoraggino
     l’un l’altro.
•    Condannare i comportamenti non accettabili.

  COSA NON FARE
• Consentire o chiudere un occhio di fronte a comportamenti
  inaccettabili
                                                               13
Ruolo
    Lo standard prevede che i lavoratori comprendano il loro
    ruolo e le proprie responsabilità e che nel caso di
    preoccupazioni individuali siano presenti alcuni sistemi per
    aiutare i lavoratori.

    Concretamente:
•   l’organizzazione assicura che, per quanto possibile, le diverse
    richieste siano compatibili con i diversi ruoli;
•   l’organizzazione fornisce informazioni per permettere ai
    lavoratori di comprendere il proprio ruolo e la propria
    responsabilità;
•   l’organizzazione assicura che, per quanto possibile, il ruolo e
    le responsabilità dei lavoratori siano chiari;
•   sono presenti alcuni sistemi che permettono ai lavoratori di
    risolvere conflitti di ruolo e di responsabilità.
                                                              14
Cosa fare e cosa non fare se si identifica
  un problema nell’ambito del ruolo
    COSA FARE
•   Fornire una chiara job description.
•   Definire la struttura del lavoro chiaramente, in modo che i
    membri sappiano cosa stanno facendo, come e perché.
•   Definire obbiettivi di lavoro (es. piano personale di
    lavoro).
•   Evitare richieste contraddittorie, come situazioni in cui sia
    difficile conciliare i bisogni del business con quelli del
    cliente.

  COSA NON FARE
• Cambiare gli scopi o le responsabilità di un lavoratore
  senza prima avvisarlo e senza prima assicurarsi
  che il lavoratore accetti le nuove condizioni.              15
Cambiamento
    Lo standard prevede che l’organizzazione coinvolga i
    lavoratori nei cambiamenti organizzativi e che nel caso di
    preoccupazioni individuali siano presenti alcuni sistemi per
    aiutare i lavoratori.

    Concretamente:
•   i lavoratori sono consapevoli di cambiamenti di orari;
•   i lavoratori sono consapevoli dell’impatto del
    cambiamento sul proprio lavoro e, se necessario, sono
    istruiti a fare fronte a questo tipo di cambiamento;
•   l’organizzazione si impegna a consultare i lavoratori circa il
    cambiamento e fornisce opportunità ai lavoratori di
    influenzare il cambiamento con proposte;
•   l’organizzazione fornisce per tempo ai lavoratori
    informazioni per comprendere le ragioni
    del cambiamento proposto.                                  16
Cosa fare e non fare se si identifica un
problema nell’ambito del cambiamento
  COSA FARE
• Spiegare cosa l’organizzazione vuole realizzare e perché è
  essenziale il cambiamento.
• Consultare da subito lo staff e durante tutto il processo
  di cambiamento.
• Coinvolgere lo staff nella pianificazione del processo.

  COSA NON FARE
• Ritardare la comunicazione.
• Sottostimare gli effetti di cambiamenti minori.

                                                          17
Conclusione
  L’utilizzo dei Management Standard può aiutare nella
  rilevazione e nella valutazione del rischio lavoro
  correlato:

• identificando i maggiori fattori di rischio e
  permettendo alle aziende di auto-valutarsi in rapporto
  ad essi;
• aiutando i lavoratori a identificare cause e modalità di
  prevenzione dei fattori di rischio;
• incoraggiando i lavoratori a collaborare per valutare
  potenziali fattori di stress lavoro correlato all’interno
  dei vari livelli dell’organizzazione.

                                                              18
Cesvor ® sas di Bisio Carlo e C.
                    Sede legale: Via Umberto I, 20 – 20862 Arcore (MB)
                    P. IVA 05459350962 – Registro Imprese MB 1824224
              Piazza IV Novembre, 4 - 20124 Milano, Italy (MM 2 - 3, Centrale)
                        Tel.: +39 02 67165 307 - Fax: +39 02 67165 266
                                  Numero verde 800 59 24 20
Cesvor - Communications House - 26 York Street, London W1U 6PZ, UK - Tel.: +442081330910
Cesvor è un'impresa affiliata alla Camera di Commercio e Industria Italiana per il Regno Unito
               Cesvor ® è un marchio comunitario depositato (n° 008906661)
                                       www.cesvor.com




                                                                                                 19

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Stress e Management

  • 1. Stress e Management Cosa fare e Cosa non fare Corso Gestione dello Stress – Comune di Schio 1
  • 2. MANAGEMENT e STRESS Il management ricopre un ruolo fondamentale nel ridurre lo stress lavoro-correlato all’interno del gruppo di lavoro. L’approccio britannico del management suggerisce la presenza di alcuni management standard che definiscono le caratteristiche e la cultura di un’organizzazione nella quale i rischi derivanti dallo stress lavoro correlato sono stati gestiti e controllati efficacemente. 2
  • 3. Le sei aree dei management standard Controllo Supporto Richieste Relazioni Cambiamento Ruolo 3
  • 4. Cambiamento (Change): Richieste (Demands): come i cambiamenti carico di lavoro, competenza, organizzativi pattern di lavoro e ambiente lavorativo. vengono gestiti e comunicati Controllo (Control): nell’organizzazione. quanto controllo una persona ha Ruolo (Role): nello stabilire, comprensione MANAGEMENT modificare del proprio STANDARD ruolo all’interno e personalizzare le sue modalità di dell’organizzazione, lavoro. assenza di conflitti di ruolo. Supporto (Support): incoraggiamento e risorse Relazioni (Relationships):ambiente fornite dall’organizzazione, lavorativo in cui i conflitti vengono dal management e dai colleghi. gestiti e in cui i comportamenti Inaccettabili non sono tollerati. 4
  • 5. Richieste Lo standard prevede che i lavoratori siano capaci di affrontare le richieste che vengono loro effettuate e che, nel caso di preoccupazioni individuali, siano presenti alcuni sistemi per aiutare i lavoratori. Concretamente: • l’organizzazione fornisce ai lavoratori adeguate e realizzabili richieste in relazione alle ore e al tipo di lavoro; • le competenze e le abilità dei lavorati corrispondono alle job demands; • le preoccupazioni del lavoratore possono essere discusse in un ambiente specifico. 5
  • 6. Cosa fare se si identifica un problema nell’ambito delle richieste • Consentire pause regolari, specialmente quando il lavoro è complesso mentalmente e/o emotivamente. • Fornire scadenze realistiche e perseguibili. • Fornire adeguata formazione e pertinenti risorse per effettuare il lavoro. • Fornire stimoli e opportunità per i lavoratori di utilizzare le loro competenze. • Fornire sufficienti sfide per motivare il personale e mantenerlo interessato al proprio lavoro. • Ridurre distrazioni, disturbi, interruzioni, rumori, vibrazioni, polveri… dove è possibile. • Valutare il rischio di violenze fisiche e verbali; prendere provvedimenti concreti contro di esse. 6
  • 7. Cosa non fare se si identifica un problema nell’ambito delle richieste • Domandare alle persone di effettuare compiti per i quali non sono stati formati o non possiedono le competenze. • Incoraggiare lo staff a portare a casa il lavoro o a lavorare più a lungo di quanto previsto dal loro contratto. • Dare un eccessivo carico lavoro a una persona o ad una équipe senza che questi abbiano le risorse per affrontarlo. 7
  • 8. Controllo Lo standard prevede che i lavoratori siano capaci di stabilire e personalizzare le proprie modalità di lavoro e che, nel caso di preoccupazioni individuali, siano presenti alcuni sistemi per aiutare i lavoratori. Concretamente: • ove possibile, i lavoratori possiedono controllo sul loro ritmo di lavoro e sono incoraggiati ad usare le proprie competenze e le proprie iniziative per effettuare il lavoro; • l’organizzazione incoraggia i lavoratori a sviluppare le proprie abilità; • i lavoratori possono decidere quando prendere le pause; • i lavoratori sono consultati riguardo alle modalità del loro lavoro. 8
  • 9. Cosa fare e cosa non fare se si identifica un problema nell’ambito del controllo COSA FARE • Permettere ai lavoratori di controllare il proprio ritmo di lavoro e di personalizzare le proprie modalità di lavoro. • Permettere e incoraggiare lo staff a partecipare alle decisioni. COSA NON FARE • Monitorare i movimenti dei lavoratori in dettaglio (pause incluse). • Monitorare lo stile di lavoro, a meno che non sia necessario. • Domandare allo staff di rimanere più tempo, senza fornirne anticipata notizia. 9
  • 10. Supporto Lo standard prevede che i lavoratori ricevano adeguate informazioni e supporto dai colleghi e dai superiori e che, nel caso di preoccupazioni individuali, siano presenti alcuni sistemi per aiutare i lavoratori. Concretamente: • l’organizzazione possiede procedure per fornire adeguato supporto ai lavoratori; • i manager supportano e incoraggiano il proprio staff; i lavoratori supportano e incoraggiano i colleghi; • i lavoratori sanno di essere supportati e sanno come essere supportati; • i lavoratori ricevono regolari e costruttivi feedback. 10
  • 11. Cosa fare e cosa non fare se si identifica un problema nell’ambito del supporto COSA FARE • Assicurarsi che lo staff riceva adeguata formazione per intraprendere il proprio lavoro e fornire occasioni di sviluppo di carriera. • Fornire consigli costruttivi e supportivi. • Fornire flessibilità nei pattern di lavoro, ove possibile. • Permettere un ritorno “a step” al lavoro, dopo lunghi periodi di malattia. • Effettuare regolari incontri di gruppo. COSA NON FARE • Banalizzare i problemi altrui. • Discriminare le persone per sesso, razza, disabilità o qualsiasi altra ragione. 11
  • 12. Relazioni Lo standard prevede che i lavoratori non siano soggetti a comportamenti non accettabili (molestie, mobbing…) e che nel caso di preoccupazioni individuali siano presenti alcuni sistemi per aiutare i lavoratori. Concretamente: • l’organizzazione premia i comportamenti positivi al lavoro per evitare conflitti ed assicurare giustizia; • i lavoratori condividono informazioni rilevanti per il proprio lavoro; • l’organizzazione possiede delle procedure per prevenire e risolvere comportamenti non accettabili; • sono presenti alcuni sistemi per incoraggiare i manager a prevenire e gestire comportamenti non accettabili e per incoraggiare i lavoratori a denunciare comportamenti non accettabili. 12
  • 13. Cosa fare e cosa non fare se si identifica un problema nell’ambito delle relazioni COSA FARE • Incoraggiare un’aperta, buona e onesta comunicazione a tutti i livelli. • Fornire opportunità di interazione sociale tra lavoratori. • Fornire supporto a staff che lavora in isolamento. • Creare una cultura di fiducia dove i colleghi si incoraggino l’un l’altro. • Condannare i comportamenti non accettabili. COSA NON FARE • Consentire o chiudere un occhio di fronte a comportamenti inaccettabili 13
  • 14. Ruolo Lo standard prevede che i lavoratori comprendano il loro ruolo e le proprie responsabilità e che nel caso di preoccupazioni individuali siano presenti alcuni sistemi per aiutare i lavoratori. Concretamente: • l’organizzazione assicura che, per quanto possibile, le diverse richieste siano compatibili con i diversi ruoli; • l’organizzazione fornisce informazioni per permettere ai lavoratori di comprendere il proprio ruolo e la propria responsabilità; • l’organizzazione assicura che, per quanto possibile, il ruolo e le responsabilità dei lavoratori siano chiari; • sono presenti alcuni sistemi che permettono ai lavoratori di risolvere conflitti di ruolo e di responsabilità. 14
  • 15. Cosa fare e cosa non fare se si identifica un problema nell’ambito del ruolo COSA FARE • Fornire una chiara job description. • Definire la struttura del lavoro chiaramente, in modo che i membri sappiano cosa stanno facendo, come e perché. • Definire obbiettivi di lavoro (es. piano personale di lavoro). • Evitare richieste contraddittorie, come situazioni in cui sia difficile conciliare i bisogni del business con quelli del cliente. COSA NON FARE • Cambiare gli scopi o le responsabilità di un lavoratore senza prima avvisarlo e senza prima assicurarsi che il lavoratore accetti le nuove condizioni. 15
  • 16. Cambiamento Lo standard prevede che l’organizzazione coinvolga i lavoratori nei cambiamenti organizzativi e che nel caso di preoccupazioni individuali siano presenti alcuni sistemi per aiutare i lavoratori. Concretamente: • i lavoratori sono consapevoli di cambiamenti di orari; • i lavoratori sono consapevoli dell’impatto del cambiamento sul proprio lavoro e, se necessario, sono istruiti a fare fronte a questo tipo di cambiamento; • l’organizzazione si impegna a consultare i lavoratori circa il cambiamento e fornisce opportunità ai lavoratori di influenzare il cambiamento con proposte; • l’organizzazione fornisce per tempo ai lavoratori informazioni per comprendere le ragioni del cambiamento proposto. 16
  • 17. Cosa fare e non fare se si identifica un problema nell’ambito del cambiamento COSA FARE • Spiegare cosa l’organizzazione vuole realizzare e perché è essenziale il cambiamento. • Consultare da subito lo staff e durante tutto il processo di cambiamento. • Coinvolgere lo staff nella pianificazione del processo. COSA NON FARE • Ritardare la comunicazione. • Sottostimare gli effetti di cambiamenti minori. 17
  • 18. Conclusione L’utilizzo dei Management Standard può aiutare nella rilevazione e nella valutazione del rischio lavoro correlato: • identificando i maggiori fattori di rischio e permettendo alle aziende di auto-valutarsi in rapporto ad essi; • aiutando i lavoratori a identificare cause e modalità di prevenzione dei fattori di rischio; • incoraggiando i lavoratori a collaborare per valutare potenziali fattori di stress lavoro correlato all’interno dei vari livelli dell’organizzazione. 18
  • 19. Cesvor ® sas di Bisio Carlo e C. Sede legale: Via Umberto I, 20 – 20862 Arcore (MB) P. IVA 05459350962 – Registro Imprese MB 1824224 Piazza IV Novembre, 4 - 20124 Milano, Italy (MM 2 - 3, Centrale) Tel.: +39 02 67165 307 - Fax: +39 02 67165 266 Numero verde 800 59 24 20 Cesvor - Communications House - 26 York Street, London W1U 6PZ, UK - Tel.: +442081330910 Cesvor è un'impresa affiliata alla Camera di Commercio e Industria Italiana per il Regno Unito Cesvor ® è un marchio comunitario depositato (n° 008906661) www.cesvor.com 19